Voci di corridoio (Parte I)
"Quindi Al mi stai dicendo che la donna vestita di nero ha di nuovo colpito?"
"Sì, Josh. Ha raso al suolo tutta Ussels, che ricordiamo essere un paese dell'entroterra francese..."
Hazel aprì gli occhi quella mattina del 19 Settembre. Sentire tutto quel baccano in camera del suo compagno di stanza non era cosa tipica, certo non a quell'ora del mattino.
Era sdraiata sul petto caldo e profumato di Hayden che le stava distrattamente accarezzando i capelli, mentre guardava la televisione. Lanciò un'occhiata alla chiassosa scatola e assunse un'espressione scocciata e al contempo assonnata poi, presa dall'irritazione del mattino, prese il telecomando e spense la tivù con una delle sue ciocche. Il bel Malfoy era l'unico ad averla in camera, anche se quegli apparecchi per casa servivano in genere per comunicare con i parenti, visto che non sempre riuscivano a organizzare le loro rimpatriate, soprattutto in inverno.
-No! Che fai...?!- domandò quello, sconvolto nel vedere il suo attuale punto focale sparire nel nulla. Naturalmente, riaccese all'istante la dannata scatola parlante, per cui la ragazza mugugnò irritata –Che palle che sei...- e detto questo si allontanò da lui, che sgranò gli occhi e le afferrò il polso –Dove vai? Abbasso il volume...-
La ragazza lo guardò storto e si liberò –Vado a dormire e no, mi spiace, non me ne importa nulla del volume. Goditi la sua compagnia, sembra decisamente più allettante della mia...- e detto questo scese dal letto intristendo il compagno che terminò di vedere il telegiornale e decise di scendere in cucina a fare colazione, sarebbe tornato da lei con una tazza di sangue caldo... adorava che le venisse portato a letto.
Lì, vide il padre che arrossì e spense in un istante la tivù, poi si levò in piedi e fece –Il caffè è pronto... se vuoi. Io vado a svegliare la mamma nel mentre. -
E fece per superarlo, ma il figlio chiuse la porta della cucina e insonorizzò la stanza –Buongiorno anche a te... che ne pensi?- e si mosse verso i fornelli, senza guardare in viso il genitore, lasciandogli la libertà di apparire sorpreso davanti alla sua perspicacia, senza che questo potesse intaccare il suo orgoglio. Anche se Thomas Malfoy non era il tipo, dopotutto. Sapere che suo figlio non era meno arguto di lui, era sempre stata una certezza, per cui lasciò perdere in fretta il proprio tentativo di far sembrare al giovane che la questione "Surmaga" non gli importasse.
-Che io non me ne posso occupare, per ora... la ricerca del Titano consuma gran parte della mia Aura magica. Inoltre continuo a dovermi allenare con tua madre. Sai che siamo molto concentrati su questo e il controllo dell'Essenza Titanica, per cui...- lasciò intendere e fece solo in tempo a sentire il figlio rispondere, molto rapidamente -Ho capito.- e non ne vide il sorrisino di soddisfazione, visto che sparì poi su per le scale.
In pratica al giovane era stata offerta pergamena nuova.
-Oh, andiamo... addirittura??-
Quando Tom tornò in camera propria, vide sua moglie seduta a gambe incrociate sul letto, mentre parlava con la televisione. C'era Mara.
Raggiunse la rossa e salutò la cognata, vedendola sorridergli mestamente, mentre si passava una mano fra i capelli -Sì, l'ho spento io, lui è di sopra con loro. Ormai non sappiamo che fare, ogni giorno ce n'è una, ragazzi...- lamentò, sconsolata.
A quel punto Tom, incuriosito, domandò -Che cosa è successo stavolta? Immagino che i gemelli ne abbiano combinata un'altra delle loro...-
In quel momento apparve Dorian, con una Magh rossa fra le labbra e l'aria infastidita -Non è un buon giorno.- stabilì, andando a sedersi sul divano e sentendo la moglie baciargli la spalla, affettuosamente -Cosa hanno detto?-
Dorian guardò eloquente la donna e le disse -Benzina. Hanno visto una roba in tivù e l'hanno copiata... Viktor ha pure avuto il coraggio di dirmi che volendo avrebbero potuto provarla direttamente dentro le macchine, piuttosto che in piscina! Pensa che concessione!- e guardò allibito la coppia che li fronteggiava e Tom domandò -Hanno dato fuoco alla piscina?-
-Già. Oggi mi sveglio con un delizioso profumino di petroliera in camera e noto il bel falò dalla finestra! Ah, ma stavolta la pagano. Sangue di maiale per una settimana, non me ne sbatte un accidenti.-
-Una settimana è troppo...- provò Mara a rabbonirlo ma si morse il labbro inferiore vedendo l'occhiataccia del marito -Una settimana ho detto e una settimana sarà.-
Stabilì, passandosi una mano fra i capelli e la donna guardò gli amici, poi disse -Non possiamo togliere loro niente che gli piaccia. Viktor si diverte solo pianificando scherzi quindi cosa gli togli? Ad Ares piace disegnare, ma l'ultima volta che gli abbiamo preso i colori ha usato i miei trucchi e il cibo colorato... lo avrei strozzato quella volta, guarda!- e sentì presto l'ira tornare a galla, mentre Dorian diceva -La televisione sparisce, lasciamo solo la nostra in camera e la chiudiamo, così non entrano.-
-Sì ma se non hanno niente con cui occupare il tempo, l'hai visto il casino che fanno! Mamma è terrorizzata che le chieda di tenermeli!-
E Dorian storse la bocca, pensieroso -Potremmo mandarli da Tancredi...- e si lanciò un'occhiata furba verso Tom, che se la rise e gli disse -Ti diserederebbe in mezza giornata...-
-Anche meno.- convenne il Reale, trattenendo un'altra risata -Ma vorrei vedere lo stesso la faccia di mio padre, penso che ne varrebbe la pena, dopotutto.-
-Comunque, bisogna far capire loro che non devono fare certi giochi, potrebbe essere pericoloso!- lamentò Tanya, a quel punto e Mara la indicò -Sì, ovviamente... ma se vai a vedere non è mai pericoloso quello che fanno. Oggi hanno dato fuoco alla piscina, è vero, ma Ares stava contenendo le fiamme con la magia. E ogni volta che comunque si inventano qualcosa, Ares sta sempre monitorando la situazione. E' molto abile e intelligente, ce lo dicono tutti i professori...- scandì convinta, proseguendo -La testa matta è Viktor, deve sempre inventarsi qualcosa di strano! E poi ha il coraggio di guardarti con quella faccia innocente!- e lì, non riuscì proprio a trattenere una risata isterica, era allibita -Davvero, siamo severi con loro, però... non si perdono mai d'animo.- e guardò Dorian che sembrava di nuovo infastidito -Sono due piaghe, ma almeno non sono due idioti...- e fece spallucce, guardando la moglie e scombussolandole i capelli già disordinati -Dopotutto ti assomigliano...- e quella lo guardò incredula -A me?? Viktor quando fa l'innocente ha esattamente la tua stessa faccia da schiaffi!-
-Ma se sono adorabile??- rispose quello oltraggiato e quella gli lanciò un'occhiataccia, sbuffante -Per l'appunto. E' tutta colpa tua...- e guardò gli amici che se la ridevano sotto i baffi -Ora comunque mi devo preparare per andare a lavoro. Voi, ragazzi? Che piani avete?-
-Io sono in laboratorio, oggi.- iniziò Tanya e guardò Tom che fece spallucce e spostò gli occhi su Dorian -Penso che verrò da te.-
-E quando pensi di avvertirmi?-
-Adesso, appena sei solo...- e gli strizzò l'occhio, con la solita malizia, mentre le donne alzavano gli occhi al cielo.
Dorian quindi annuì e si alzò in piedi, dicendo serio -Ricordati la vasellina, non è che dobbiamo sempre usare la mia...- lamentò poi, serissimo, davanti allo sconvolgimento delle donne, ma Tom gli resse il gioco perfettamente -Hai ragione, dalla fretta mi dimentico sempre-
Il Reale a quel punto gli lanciò un'occhiata di fuoco, dopo avergli sorriso ammiccante e si ritirò al piano di sopra con un: "Ciao, Tontolina."
Lo videro sparire e Tom se la rise, mentre le donne lo guardavano scontente.
Certe cose non erano proprio cambiate, invece.
-Forza, Hansel! Muovi quel culo! O lo trovo io un modo per farlo muovere!-
Ennesima minaccia del professore di Quidditch.
Simon non era sicuramente conosciuto a scuola per la sua amabilità e la sua mansuetudine, certo era però che di insegnanti di Volo e allenatori di Quidditch così bravi, quella scuola ne aveva visti ben pochi. Subito dopo Hogwarts aveva fatto un sacco di soldi come Cacciatore internazionale, era salito fino al vertice della propria carriera. Al seguito, aveva approfittato del suo introito per comprare la Vita ex Tenebris, per cui, benché fossero passati un discreto numero di anni e ormai avesse più di cinquant'anni, lui appariva ancora un trentacinquenne.
L'aria mascolina, temprata dagli allenamenti, lo rendeva decisamente appetibile.
Quando Monica ricevette una delle solite intimidazioni da parte del dispotico istruttore, non si perse certo d'animo.
Rapida sulla sua Nimbus evitò due battitori avversari e altrettanti bolidi, uno dei quali, per poco, non la buttò giù dalla scopa, la pluffa era fra le sue mani dopo alcuni minuti di gioco e non l'avrebbe ceduta tanto facilmente.
Per l'appunto, superata la difesa avversaria riuscì a fare punto, cosa che irritò mortalmente il portiere, sapeva che era uno stronzo maschilista.
Gli dedicò una delle sue occhiate sfacciate e che sapeva detestare parecchio, quindi si lasciò acclamare dai suoi compagni che, per sua sfortuna, erano tutti maschi. Non si vedevano molte ragazze sul campo, ormai, visto che lo sport in sé non offriva alcun tipo di vantaggio a livello scolastico, era un mero divertimento e sfogo, anche se molti rinunciavano perché non trascorrevano il pomeriggio a scuola coi compagni, a studiare.
Spesso si era chiesta com'era Hogwarts ai tempi in cui i ragazzi dovevano stare a scuola dalla mattina alla sera e anche la notte, senza vedere i loro parenti tranne che per le feste. Era certa che moltissimi di sua conoscenza non sarebbero mai sopravvissuti senza mangiare i manicaretti fatti da mammina o senza il bacino della buona notte di papino.
Uno di quei viziati doveva essere il suo rivale Grifondoro che stava alla porta. Lo conosceva di fama, era un mezzodemone maschilista e razzista e certo non era l'unico.
Un vero peccato che lei ci andasse a nozze con i tipi così. Il puro narcisismo era un lato caratteriale che detestava nelle persone, anche perché solitamente era accompagnato da boria, alterigia, indisponenza e classismo. Quest'ultimo poi era terribilmente frequente fra i suoi compagni.
Anche se lei era stata inserita nel corso degli "speciali" della scuola, subiva sempre l'atteggiamento snob dei suoi compagni non maghi. La scuola era frequentata per metà da mezzodemoni ormai, erano diventati una moltitudine da quando Hakira era diventato Preside e gli studenti erano aumentati notevolmente, anche per questo non c'era posto per tutti in dormitorio. Solo per gli studenti orfani o quelli con un basso reddito ma molto capaci.
Quando finalmente venne decretata la fine della partita, Simon le lanciò un asciugamano e gelidamente le disse -Bene- poi passò ai suoi compagni, riservando loro pochi ma lapidari commenti.
Lo vide spostarsi e per poco non cadde quando ricevette la spallata del suo rivale, a cui aveva inferto parecchi punti quel giorno.
Non reagì, ma solo perché la sua piccola vendetta era pronta da prima che la partita iniziasse.
Si sedette su una panchina per godersi lo spettacolo anche se dovette corrucciare lo sguardo nel sentire le risatine di due matricole che stavano fuori dal campo e la guardavano.
In genere erano lì per ammirare il professore o i suoi compagni sudati e stanchi, ma evidentemente...
-Ahahah, si sapeva che eri solo una troietta, Hansel! Brava però!- il commento uscito dalla bocca del suo fastidioso rivale, attirò il suo ampio sguardo, che rese minaccioso facilmente, visto che aveva un volto molto espressivo.
-Prendi e porta a casa. Non ti succede niente se ogni tanto fai il signore e chiudi la bocca.- disse di rimando, visto che non era la prima volta che lo sentiva additarla in quel modo. Anche se non avrebbe dovuto, visto che lei era Prefetto e Caposcuola, da quell'anno.
Considerando che era il suo quarto anno consecutivo come Prefetto, avevano deciso di offrire quella seconda carica a lei.
Doveva ammettere che far rispettare le leggi a scuola era una sua grande passione, ma in genere non ne abusava se era solo lei la vittima.
I bulli, che detestava, a volte necessitavano di essere lasciati bollire nel loro brodo e ignorati... la prima volta.
Il suo amico Fernandez, di cui nemmeno conosceva il nome, ad esempio, aveva ormai esagerato e, quando lo vide uscire dagli spogliatoi dei Grifondoro, il suo vestiario mutò improvvisamente e, al posto dei pantaloni, apparve un carinissimo tutù rosa acceso e un body bianco che... forse gli andava un tantino troppo stretto.
Lo vide lasciar cadere in terra il giornalino della scuola che teneva in mano e guardarsi allibito, davanti alle risate di tutti gli spettatori -Che cazzo...!?-
Monica non gli disse nulla. Si limitò a stirare il sorrisino sornione di quando poteva ammirare la faccia offesa dei suoi oppositori.
Sì, doveva ammetterlo, schiacciare sotto le scarpe la boria dei bulli era una sua grande passione, altrimenti non avrebbe mai fatto il Prefetto.
Pretendeva che tutti a scuola fossero rispettosi fra loro e avrebbe ottenuto tutto ciò che voleva con quelle cariche.
-Cosa diavolo hai fatto, Hansel!? Sei stata tu!-
E la ragazza gli girò la faccia, senza badare troppo alle sue lamentele, anche se non poté evitare di notare altre ragazzine che la guardavano, indicando lei e poi qualcuno nel giornalino.
"Qui qualcosa non quadra..."
E si alzò in piedi quando notò Fernandez fuggire di nuovo negli spogliatoi a cambiarsi, si mosse verso il giornalino lasciato in terra e lo raccolse, alzando poi un sopracciglio quando notò con sconcerto le numerose foto che la ritraevano... e certo non da sola.
"Svelato il mistero! Ecco le mirabolanti doti innate per il Quidditch del nostro Prefetto e da quest'anno Caposcuola di Serpeverde! Monica Hansel e il noto professore di Quidditch, trascorrono il loro tempo libero in maniera... alternativa, non credete anche voi? Sarà forse sbocciato l'amore? Non diciamo idiozie, sappiamo tutti che i vertici non tutti li raggiungono allo stesso modo e la giovane Hansel ha capito bene come tagliare i tempi."
-Hansel...- la voce del suo professore attirò il suo sguardo. Aveva in mano lo stesso giornalino, stretto nel pugno.
Vedendo il gelo trasparire dai suoi occhi profondi e la mascella rigidamente serrata, arrivò a una rapida conclusione. "E' incazzato nero."
-Risolvi la cosa.-
E la bruna annuì immediatamente -Certo, professore.- fu rapida poi a lavarsi e cambiarsi.
Quando raggiunse finalmente l'ufficio del Preside, ignorando bellamente occhiatine e risatine dei compagni, entrò nella stanza a lui dedicata.
Si trattava di quattro piccole pareti bianche e un'anonima scrivania. Non sembrava nemmeno uno sgabuzzino, era davvero uno spazio insignificante.
Quando poggiò la mano sul tavolo, la porta si chiuse alle sue spalle e lei dichiarò -Monica Hansel, Prefetto e Caposcuola, media urgenza.-
Davanti al tavolo in ciliegio, che iniziò quindi a mutare diventando una scrivania ben più ampia e in ebano, si presentò una poltrona in pelle nera, dove si sedette.
Anche la stanza mutò del tutto, ampliandosi ed elevando il soffitto che lasciò spazio alle altissime librerie che davano sempre uno strano senso di agitazione, poiché si muovevano verso l'alto, spiralizzando e abbracciando l'intera altezza della sala. Sembrava che i libri stessero per cadere da un momento all'altro.
Tutto l'arredo elegante e altrettanto serio iniziò a mostrarsi ai suoi occhi.
Il pavimento in legno usurato dal tempo, venne sostituito da lucide e grandi pianelle in marmo candido, che suggerivano sempre una sensazione di freddo, diversamente dal resto della scuola.
Nessun tappeto andò a smorzare quella sensazione. Alla finestra, che si fece più alta ma più stretta, i battenti si rinforzarono di legno d'ebano e di rigide sbarre che offrivano un ambiente piuttosto claustrofobico, insieme alla porta d'uscita, anche questa in ebano ma ben più spessa.
La scrivania iniziò a riempirsi di scartoffie e davanti ai suoi occhi apparve Hakira, che mise una firma poi le dedicò i suoi occhi neri, domandandole -Quale sarebbe il problema, Monica?-
Domandò, vedendola agire subito, come sempre. Non era certo la studentessa che faceva perdere tempo.
-Hanno pubblicato delle foto fasulle, devono essere dei Montaggi Stregati.- e posizionò sul tavolo il giornalino della scuola, vedendo il Preside non scomporsi davanti alle immagini di lei che limonava pesantemente con il professore di Volo, mentre la teneva attaccata al muro e la palpeggiava vistosamente.
Nemmeno lei ebbe chissà quale reazione, ma certo non si stava divertendo. Avrebbe fatto pagare cara alla responsabile quello scherzo. Non avrebbe mai dovuto coinvolgere un'altra persona. Men che meno un Professore.
-Se lo sono, lo scopriremo senza alcun dubbio.- stabilì il Preside -Certo è che non mi sorprende non vedere qui il tuo presunto partner.-
E la guardò gelidamente, vedendola arrossire appena -Questa è un'azione contro di me e poi doveva sistemare il campo, è appena finita la partita e i miei compagni si stanno ancora cambiando.-
Il Preside annuì e sfogliò la rivista, andando a cercare i nomi dei responsabili dell'articolo. In particolare chi aveva scritto quello di Monica.
Poggiò le dita sulla firma della studentessa in questione e socchiuse appena gli occhi, cercandola con la mente e richiamandola all'ordine [Kaleel, sei pregata di venire nel mio ufficio immediatamente. Porta le foto che ritraggono Hansel e il professore di Quidditch.]
Poco dopo li raggiunse un'ansante ragazza, dalle lunghe code bionde laterali sul capo –Eccomi, signor Preside! Le foto sono queste, ci sono state mandate in redazione, anonimamente-
Il preside prese le foto e le guardò con attenzione, come fece anche Monica che era disgustata.
–Quindi non badate alla loro veridicità? L'anonimato non mi risulta essere una fonte proprio... affidabile- e lanciò un'occhiata funesta alla ragazza che divenne purpurea inizialmente, poi però si difese, anche un po' offesa -Certamente, Preside! Abbiamo la nostra scrutatrice, una mezzodemone, si tratta di Myracle... è un'esperta! E dice che ha tentato in tutti i modi di svelare gli incantesimi di montaggio! Ma non ci è riuscita! Per cui è vera!-
Il Preside assunse un'aria perplessa e inclinò il capo guardando la foto, su cui aveva posizionato la mano –Oh, ma guarda... un incantesimo di montaggio- commentò, con rara ironia, alzando ambedue le sopracciglia scure. Inutile dire che Kaleel, la responsabile del giornalino, divenne un pomodorino.
La foto ritraeva ora un Simon appoggiato al muro di uno degli spogliatoi, mentre fumava...
Monica assunse presto un'aria vittoriosa –E' chiaro che la vostra scrutatrice non è poi così esperta...-
L'autrice dell'articolo strinse un pugno con rinnovata irritazione, anche perché erano molti quelli che non sopportavano la strega, proprio a causa del suo infinito dispotismo a scuola. Era un vero tiranno, non ne faceva passare una a nessuno. Non era un caso che non avesse nemmeno un'amica e solo un sacco di ragazzi da cui farsi scaldare il letto. Ormai la sua fama era quella.
Davanti al commento di Monica però, il Preside scandì convinto –Ti sbagli, Myracle nasce da una nota stirpe di Mezzodemoni che si occupano da secoli di Scrutamenti, e non mi riferisco solo in questo campo, parlo anche di manufatti antichi, rifugi di noti criminali e quant'altro... riescono a svelare tutto ciò che è stato celato, per natura-
Monica incrociò le braccia a quel punto, guardando con irritazione entrambi –Quindi ora sono la ragazza che raggiunge i vertici provandoci con chi li ha già raggiunti per avere un introito personale... come la carica di Prefetto e Caposcuola Serpeverde. Cosa molto più grave, e su cui veramente avreste dovuto ragionare prima di pubblicare questa roba, è che anche se da un paio di mesi sono maggiorenne, il professore potrà essere perfettamente considerato un pedofilo! Vergognatevi!-
La responsabile del giornalino arrossì e disse subito –Smentiremo nel prossimo numero.-
Ma Monica scattò con i grandi occhi verdi su di lei, con aria semi aggressiva –No, carissima. Smentirai nell'immediato e a spese di tutta la redazione, userete il vostro fondo.- e assunse un'aria immensamente compiaciuta, incrociando le braccia sul petto mentre l'altra diveniva purpurea di rabbia -Cosa!? Il fondo!? Quelli sono i nostri guadagni! Ci impegniamo molto per...-
-Sì, si è visto l'impegno! Peggio per voi. Avete pestato il mantello alla persona sbagliata.- ultimò gelidamente, continuando a fissare la ragazza.
Hakira però non le lasciò proseguire e intervenne –Non sono venuto qui per assistere a queste scene patetiche.- e strappò le foto, continuando –Chiamerò Myracle e vedremo perché non ha detto subito che le foto erano montate-
Monica fece spallucce, rilassata e l'altra serrò la mascella, infastidita –Io cosa faccio ora?-
-Puoi andare, per il momento. Ma chiaramente non potremo aspettare un mese per risolvere la questione, inizia a preparare la rettifica.-
La ragazza annuì e dopo aver lanciato un'occhiataccia a Monica, che aveva incassato con gelo, uscì dall'ufficio, lasciando i due da soli.
A quel punto, Hakira tornò a guardare il Prefetto e le domandò -Prima di chiamare Myracle, voglio sapere se ti stai facendo dei nemici, Monica. Fra i Demoni, intendo.-
La bruna piegò il capo di lato, con aria perplessa -Nemici? Qual è il Prefetto o il Caposcuola che non ne ha? Faccio le ronde per punire chi non rispetta le regole, Preside, è naturale che mi odino. Non è una cosa che mi ha mai toccato però... come sa.-
-Sì, considerando il tuo scarso numero di amicizie, direi che come compito non ti sta portando molta fortuna...-
-Dubito ne avrei avute di più, se non avessi avuto queste cariche.-
-Non possiamo certo saperlo, l'unica cosa che so è che lo svolgi alla perfezione e che questo, probabilmente, è il risultato.-
La ragazza fece spallucce, poco interessata alla cosa e il Demone assottigliò lo sguardo, curioso -Non t'importa? Prima sembrava di sì.-
-Non m'importa se mi prendono di mira, Preside. Non m'importa che in questa scuola non stia simpatica davvero a nessuno... ciò che mi importa è che le regole vengano rispettate e che tutti riconoscano che se ho quelle cariche è perché un motivo c'è. Non mi sono mai sentita inferiore a nessuno di quei mezzodemoni idioti che non fanno altro che deprecare le streghe come me. Sin dal primo anno è sempre stata una lotta continua, ho assistito a scene di bullismo davvero inaccettabili...!- e batté un pugno sul tavolo, infervorata dalla rabbia -E quant'è vero che mi chiamo Monica Lyona Hansel, la smetteranno di ritenersi superiori a noi, luridi e fragili mortali, che ci divertiamo ad agitare le bacchette! Amiamo la magia tanto e più di loro, per alcuni di noi è... fondamentale. Ci meritiamo un'istruzione non meno importante e, anche se so che nemmeno lei è d'accordo con me, combatterò comunque per questo! Come combatterò affinché quei ridicoli narcisisti senza cervello riconoscano il valore di chi ha il coraggio di alzare la testa! E lo rispettino, come merita!- scandì, lasciando il Demone davvero sorpreso da quel discorso.
Spesso si chiedeva perché la ragazza fosse finita fra le serpi. Aveva una tempra che non molti Grifondoro avrebbero potuto condividere con lei, se non addirittura invidiarle.
-Nel frattempo, visto che continuano imperterriti a non obbedire... mi limiterò a punirli e a goderne palesemente. Probabilmente è per questo che mi odiano tanto, forse è perché non posso fare a meno di trovare soddisfacente vederli fallire. Ma non ci posso fare niente, son fatta così.- ultimò, dando una nuova scrollata alle spalle e il Demone continuò a fissarla, sospirando poi sonoramente e guardando i brandelli delle foto, rimaste sulla scrivania scura. Conosceva bene i trascorsi della ragazza, non sapeva in quel momento che tipo di vita stesse attraversando, a casa, ma probabilmente non doveva essere un luogo così caloroso per lei, visto che restava a scuola dalle sette del mattino alle undici di notte, solitamente.
In ogni caso, la questione in sé non lo riguardava, motivo per il quale non aveva mai chiesto i dettagli, anche se li immaginava.
-Quindi... la risposta sarebbe?-
-Probabile.- tagliò corto lei, anche se palesemente la cosa non le interessava.
A quel punto il Preside chiamò in ufficio la Scrutatrice e quando questa li raggiunse, trafelata, lui la salutò pacato -Buongiorno, Myracle.-
-Buongiorno, Preside...- la videro raggiungerli e notare subito le foto strappate sul tavolo -Signore, io ho cercato per due ore intere degli incantesimi di montaggio ma...-
-Non li hai trovati, devo supporre.- l'anticipò il Preside, vedendola annuire subito, mentre Monica non appariva certo dello stesso avviso.
-Assolutamente no, Signore! Mi sembravano strane, però...-
-Però pubblicarle vi avrebbe fatto avere un introito notevole, questo mese.-
Fu Monica ad anticiparla, stavolta e l'altra le lanciò un'occhiataccia -Se facessimo tutto questo per denaro, stai tranquilla che spenderemmo il nostro tempo altrove!-
E Monica tirò fuori il labbro inferiore, imitando la faccia offesa dell'altra, ma Hakira spense la disputa rapidamente -Myracle... sei stata proprio tu a contraffarle.- e lì, la mezzodemone scattò verso il Preside, rossa in volto -Che...!? NO! Non sono stata io! Glielo giuro, signore! Non sono stata io!-
Disse, quasi con le lacrime agli occhi, mentre Monica era davvero sorpresa stavolta.
La ragazza non sembrava stare mentendo. Era un'ottima attrice?
Hakira continuò a fissare la giovane che continuava a spergiurare davanti ai suoi occhi indagatori e alzò una mano verso di lei, scandendo -Ma la cosa ti sembra del tutto estranea. Considerando che non hai alcun precedente, che avresti potuto fare tutto questo da prima e che, incredibilmente, non vi è alcuna traccia di cancellazione della memoria o del passaggio di un incantesimo "Imperius"... direi che il colpevole è ben chiaro e non sei tu, Myracle. Puoi andare.-
Nessuna delle due aveva capito niente, anche se la mezzodemone tirò un sospiro di sollievo, ma lui proseguì, facendole passare la voglia di rilassarsi -Manderete una rettifica entro e non oltre domani pomeriggio, questa sarà gratuita e distribuita agli studenti nelle ore di punta. Direte che le foto non erano state Scrutate poiché sono arrivate all'ultimo minuto e tu eri assente. Le spese le divideremo, visto che, comunque, davanti a una notizia così grave avreste davvero dovuto informarmi prima di pubblicare quelle foto. La prossima volta ci penserete due volte.-
-Signore, ma se le offriremo gratis... sarà esclusivamente una perdita di denaro.-
E Hakira continuò a fissarla, impassibile, facendole capire che della sua lamentela, non gli interessava niente.
La videro abbandonare l'ufficio poco dopo e lasciarli di nuovo soli.
Monica non aveva capito nulla -Ma... Preside! Che cosa è successo??-
Quello alzò il mento e piegò il capo di lato -Nella tua compagna ho letto l'unica paura di essere accusata ingiustamente, questo significa che non ha fatto niente coscientemente, onde per cui non è responsabile. In questa scuola vi vengono fatte conoscere delle modalità con cui possono essere indotte le persone a fare qualcosa. Ad esempio, con l'incantesimo "Imperius" avrebbero potuto incantarla e cancellarle poi la memoria, ma così non è stato. Chiunque ha agito non ha lasciato alcuna traccia e solo uno specifico Demone Elitario è in grado di fare questo.- stabilì, guardandola con convinzione -Un Domatore D'Anime.-
Scandì convinto, vedendo la bruna spalancare gli occhi, sorpresa -L'unico che conosco è Filipp, ma io e lui siamo amici! Credo, almeno...- ultimò, pensando a quanto la sua ragazza la odiasse, in realtà. Filipp però non sembrava proprio il tipo.
-Filipp, degli attuali studenti, è l'unico che può essere stato. Non ci sono più altri Domatori in questa scuola.-
E la bruna assunse un'aria perplessa -Più? Ce n'erano altri?-
Il Preside alzò un sopracciglio, perplesso -Non conosci la famiglia Malfoy? Sono piuttosto famosi, a quanto ne so.-
-Nel mondo magico, sicuramente, ma io vivo coi babbani, le ricordo. Ho studiato la storia della sconfitta di Lord Voldemort e so che è intervenuto anche Draco Malfoy, nell'impresa. Oltre al fatto che, evvettivamente, il Signor Malfoy è uno dei pozionisti più conosciuti ad oggi per la pozione della Longevità. In ogni caso lui è un mago, certo non è un Demone. Di Malfoy conosco solo Sharlize e nemmeno lei è un Demone, inoltre so che non le piaccio visto che le piace ascoltare il parere che la gente ha su di me e affidarsi a quelli, più che appurare personalmente se sono o meno veritieri. E' come tutte le altre.- e fece spallucce, sentendo il Preside aggiungere -Sharlize si propone dal primo anno per diventare Prefetto, ma i suoi voti non glielo hanno mai permesso e poi non ha certo la tua tempra, quindi non ho mai pensato che fosse adatta al ruolo... cosa che sicuramente ha esacerbato il suo risentimento nei tuoi confronti.-
Monica alzò ambedue le sopracciglia, con sorpresa -Questo Filipp non me l'aveva detto, adesso si spiega il suo risentimento... meglio invidiosi che pecore, dopotutto.- e fece una smorfia stizzita, facendo spallucce.
Il Preside non badò al suo commento e proseguì -E' curioso però. Mi dici che Filipp è tuo amico, anche se per quel poco che lo conosco... non credo che si abbasserebbe a un gesto così infimo.-
-No, infatti.- convenne con lui la ragazza e l'uomo annuì di nuovo -Bene, a questo punto restano i fratelli di Sharlize che gestiscono alla perfezione il loro potere. Probabilmente è stata una delle sue due sorelle.-
E la bruna lì si alzò in piedi, con espressione irritata -Quindi ha orchestrato tutto questo... me la pagherà! Non avrebbe dovuto!-
Hakira però si raccomandò, prima di lasciarla nell'ufficio da sola -Monica, ti proibisco vivamente di risolvere la cosa a modo tuo. Non è facendoti odiare che riuscirai a farti rispettare, stavolta. Questo perché contro di loro non hai alcun potere. Sono esenti dalle leggi scolastiche, i genitori di Sharlize e probabilmente, ormai, anche Hayden ed Eliza, sono al di sopra anche delle mie di capacità. Per questo voglio assicurarmi che non farai nulla per vendicarti, stavolta. Diversamente ti espellerò.-
E la bruna divenne purpurea, davanti a quella minaccia.
Lui ammorbidì lo sguardo e si levò in piedi -Risolverò ogni cosa io. Non ti cercheranno più, altrimenti sarò io a cercare i loro genitori che, credimi, se sapessero... si infurierebbero con le loro figlie. Sono decisamente persone adulte e ragionevoli, a differenza di Sharlize e Skarlet. Anche se temo che quest'ultima l'abbia fatto solo per mero divertimento, è una ragazza piuttosto...- e lasciò perdere, sbuffando nel pensare a quanto lo avevano fatto penare le continue risse fra Skarlet e Rich a suo tempo. Una fortuna che Hayden ed Eliza fossero sempre intervenuti per fermarli. Lui non poteva essere sempre presente a scuola.
–...Particolare, senza dubbio. In ogni caso non darti pensiero.-
E alzò le spalle, guardandola eloquente, vedendola storcere la bocca e domandargli, intristita -Mi espellerebbe davvero?-
-Assolutamente sì. Non amo scherzare, come ben sai.-
E detto questo le disse, prima di sparire -Informa Borg della questione.- e la bruna annuì subito, vedendo il Demone sparire e la stanza tornare quella sorta di sgabuzzino.
Quando uscì notò l'uomo che si stava muovendo verso di lei, con aria glaciale e le fece un cenno, volendo rapidamente spiegazioni che lei gli riassunse. Lo vide assumere un'aria annoiata davanti al nome della responsabile e la liquidò rapidamente -Domani alle cinque in campo.-
E quella annuì, pensando a come sarebbe potuta essere la sua relazione clandestina con il professore e storcendo nell'immediato la bocca.
"Ma figurati! E' così intrattabile e glaciale! Sai che noia!"
Spazio Autore:
Ahiahiaahi! Certo che fare scherzetti al nostro preside Hakira non è poi così semplice! Vi è piaciuto questo capitolo? E il volto della nostra Skarlet?? Si tratta di Jaqueline Maclnnes Wood! Sono sicura che molte di voi avranno in mente un viso ben diverso ma non preoccupatevi, è normalissimo XD Io ancora Dorian non ce lo vedo come Gabriel Garko anche se penso che sia molto convincente quando sogghigna XDXD, quindi niente! Un bacione a tutte! E alla prossima che sarà Martedì! Baciii!! <3
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