Vittoria amara (Parte I)

Erano ormai le dieci del mattino a casa Malfoy e Tom, affiancato a Dorian, era poggiato sulla ringhiera che abbracciava la tromba delle scale. Salendo al primo piano ci si imbatteva nelle camere dei padroni di casa e di tutti i giovani Malfoy ma, da quel giorno, voltandosi indietro, ci si sarebbe potuti dirigere nell'ala degli Hegland che stava venendo dotata di tutti i comfort che la famiglia necessitava.

La piccola Noemi, insieme a sua madre, era eccitatissima -Davvero resteremo qui per sempre?- domandò, saltellando in terra, probabilmente felice di poter avere anche delle compagnie femminili con cui poter giocare, visto che Sharlize ormai la vedeva poco e sua madre era sempre molto impegnata col lavoro.

-Per un po', tesoro...- le disse la madre, affiancata a Tanya, mentre si stavano occupando di arredare la camera di Viktor. Il ragazzo si trovava di sotto, in cucina con i cugini.

I ragazzi erano tutti intorno al grande tavolo, c'era anche Alexis che si stava facendo raccontare la cena della notte prima nei dettagli -Oh, Salazar... Perché diamine non mi avete detto che era così grave, ragazzi!?-

Sgridò i fratelli, probabilmente con la convinzione di avere ancora qualche diritto da fratello maggiore.

-Non aveva senso parlartene, Alex. Non ne abbiamo parlato con nessuno, perché nessuno poteva aiutarci...-

-Tranne Darco.-

Li corresse il diurno e, quando Darco fece per intervenire, Ares lo anticipò -Senza di lui saremmo senza la soluzione che ora abbiamo.- e gli mostrò i tre anelli fusi, vedendolo storcere la bocca e abbassare lo sguardo -Beh, mi sarebbe piaciuto essere coinvolto. Sharlize ha parlato tempo fa alle sue sorelle di questa cosa!-

-Io l'ho scoperta ieri.- asserì Eliza, gelidamente, facendo arrossire sia Alexis che Sharlize. La rossa lanciò un'occhiataccia al cugino, vedendolo storcere la bocca, sempre più offeso.

-Beh, io l'ho beccata, è per quello che me ne ha parlato... e ovviamente l'ho detto anche a Skar, altrimenti solo Darco l'avrebbe saputo.- salvò la sorellina Hazel, con fare apparentemente molto rilassato e sincero che Hayden osservò con attenzione. Conosceva la verità e ora stava appurando le doti attoriali della sorellastra.

"Come ho fatto a non rendermi conto di questa sua assurda capacità di saper mentire alla perfezione? Che stupido ingenuo sono stato."

-In ogni caso penso che questo sia l'ultimo dei problemi. Quando le camere saranno finite, dovrete cominciare subito con il processo di distaccamento.-

E guardò i ragazzi, continuando -Affinché non restiate soli alcuni di noi vi faranno compagnia. Sharlize, io penserò a te, insieme ad Anwyn.-

-Io e Hayden penseremo ad Ares!- si propose invece Hazel, positiva mentre Alexis guardò il fratello rimanente, poi Eliza -E noi due penseremo a te.-

I tre annuirono, anche se Viktor sembrava il più contrito -La fase uno per me sarà davvero difficile. Non posso stare per molto tempo lontano da Ares...-

-Sarò nella camera a fianco e potremo parlare... cosa che purtroppo non potrai fare durante la terza. Quella sarà difficile, per te.- lo corresse il gemello, vedendo Viktor voltarsi a guardarlo storto -Vuoi forse dire che preferirai la terza fase alla prima!?-

-Naturalmente. Non sono solito chiacchierare in maniera produttiva. Non me ne importa un accidenti di queste cose.- e sbuffò, annoiato.

Sharlize sospirò, un po' offesa dalle parole del cugino. Sapeva bene cosa stava dicendo fra le righe -Puoi farti consigliare da Hazel un bell'elenco di domande da fare al prossimo, così da fargli pensare che te ne importi qualcosa di lui.- gli consigliò, con una punta di sarcasmo che arrivò dritta al bersaglio.

Gli occhi glaciali del cugino scattarono su di lei -So esattamente quali dovrebbero essere le domande, ma per quanto sia semplice ingannare il prossimo, non posso ingannare una maledizione.-

-Non so come dirti quanto mi dispiace...- ribatté lei, tirando fuori persino il labbro inferiore, provocandolo palesemente -Soprattutto che non potrai poi esimerti dal rispondere alle domande di quei poveri sciocchi.- ultimò, quasi fra i denti e con un mezzo sorrisino.

Ares la trovò davvero insopportabile, fece per replicare, ma a quel punto intervenne Viktor -Per favore, sarà abbastanza difficile anche così...- e prese la mano di Sharlize, vedendo presto i suoi occhi argentei ammorbidirsi davanti alle sue parole. Ares roteò gli occhi, sbuffante.

In quel momento tornò a casa Eva, era piuttosto sudata. Si mosse in cucina e salutò famiglia e cugini. Notò Sharlize e i gemelli seduti al tavolo, con in mano i loro anelli -Ragazzi, quando pensate di iniziare il processo?- domandò, varcando la soglia e facendosi riempire un bicchiere d'acqua dalla magia.

 Sharlize fu la prima a sospirare -Oggi, appena finiscono con le loro camere.-

-Ma non sarebbe stato meglio se vi foste trasferiti direttamente durante la seconda fase?- domandò Anwyn e fu Darco a risponderle -Da come stava parlando Vladimir... la convivenza sembrava decisamente più urgente e importante. Non possiamo sapere quanto peso effettivamente avrà rafforzare il rapporto fra mia madre e Dorian, se davvero diminuirà in maniera sostanziale le tempistiche delle tre fasi.-

Ed Eliza decise di intervenire -Siamo troppo abituati a considerare i sentimenti come qualcosa di evanescente e poco definito piuttosto che come dei veri poteri. Le emozioni sono in grado di potenziare enormemente la criticità di un incantesimo e, nel bene o nel male, ce ne siamo accorti molto spesso, nella nostra vita.-

Hayden fu presto d'accordo con lei -Sì, infatti. Se ha premuto tanto sulla cosa, evidentemente ne ha avuto ben donde.-

-RAGAZZI!-

Furono le urla dei genitori quelle che attirarono l'attenzione dei giovani in cucina.

Quando li raggiunsero al primo piano, compresero che le camere erano state completate e non differivano particolarmente da quelle che avevano a casa loro. A meno del bagno privato e dell'area ristoro, del tutto private.

-Ogni volta che cucineremo qualcosa l'avrete anche voi, se non potrete essere presenti...- iniziò Tanya.

-Beh, ovviamente non vi lasceremo mangiare da soli, faremo a turno per farvi compagnia...- chiarì subito Mara poi, andando ad accarezzare il volto di Ares che le rispose -Non ce ne sarà bisogno, per quanto mi riguarda. Faremo ciò che sarà necessario.-

La madre ci rimase un po' male davanti alla risposta lapidaria e Viktor lo notò. -Vuole solo dirti che non devi affatto preoccuparti per noi, mamma. Okay?- e accarezzò i capelli della donna, vedendola cercare i suoi occhi. Le sorrise, ma Mara non riuscì a vedere il luccichio che aveva sempre animato gli occhi di Viktor, quando era un bambino vivace e con tanta voglia di fare scherzi.

Gli afferrò la mano e disse piano a entrambi -Vi amo tanto, ragazzi. Lo sapete, vero?- Ares ammorbidì le spalle e scese a guardare la donna, dopo aver dato un'occhiata rapida agli interni della propria stanza, ma anche stavolta fu Viktor a risponderle, attirandola nel suo abbraccio -Certo, e noi amiamo te, mamma.-

La donna si sentì stringere dal figlio e chiuse gli occhi, sentendoli pizzicare. In quel momento avrebbe dato qualunque cosa perché i suoi ragazzi tornassero due bambini innocenti.

Non aveva idea di che cosa quelle mani avessero fatto.

...

Quando si furono divisi nelle diverse stanze. Anche i genitori li imitarono.

Dorian restò con Ares, Mara con Viktor e ovviamente Tanya e Tom da Sharlize.

Proprio nella camera di quest'ultima c'erano anche Darco, Eva e Anwyn.

La rossa era sul letto e lanciava delle occhiate al telefono mentre si rigirava l'anello.

-Lize!- bussarono però rumorosamente alla porta e tutti riconobbero la voce di Monica.

-Che ci fa lei qui?!- domandò allibita Anwyn e Sharlize scattò in piedi nel vedere l'amica varcare la soglia e guardarla con preoccupazione -Ehi...-

-Lo so che hai riunione, però...-

-Non è ancora iniziata, non preoccuparti...-

Le assicurò la bruna, guardando subito l'anello tirapugni che l'amica aveva fra le mani, poi alzò gli occhi su di lei -Un po' più grosso e anzi che la bacchetta avresti potuto usare quello per stendere la gente.-

Cercò di farla ridere, vedendola tornare a sedersi a fianco a Eva. Sorrise poi a tutti i presenti -Scusate il disturbo, andrò via subito...-

-Ci mancherebbe...!- non poté non borbottare Anwyn, Monica le lanciò un'occhiata rapida ma trattenne la lingua. Non era il momento di battibeccare.

-Coraggio, tesoro...- la incitò a quel punto Tanya, annuendo fiduciosa e sperando che la figlia non soffrisse.

-Gli altri l'hanno già messo?- domandò la ragazza e il padre, in contatto mentale con Dorian ed Eliza, le rispose -Ares sì, Viktor non ancora. Sembra che non faccia male.-

E la ragazza annuì, decidendo quindi di infilarsi gli anelli come aveva mostrato loro Vladimir, nella mano destra e dall'indice all'anulare.

Darco era da un lato, Monica la osservava da davanti e le si sarebbe seduta al fianco libero se, davanti alla sua intenzione, Anwyn non l'avesse anticipata, riempiendo la rossa di noiose moine -Come stai? Cosa senti? E' della misura giusta??-

Sharlize storse la bocca osservando la tripletta dorata che teneva nel pugno -E' troppo larga...- mostrò alla famiglia e Monica storse la bocca -Magari si stringe dopo...-

-Viktor l'ha messo o no?!- scattò però Darco, infastidito verso il padre e quello scosse il capo -E' agitato, stare lontano da suo fratello non lo fa stare bene... sembra indeciso sul da farsi.- E lì, videro il giovane Malfoy alzarsi in piedi, pronto a dare battaglia -Che idiozie...-

-Non ha sensazioni diverse da lei quando è nel panico! Non ha senso che vai lì e lo agiti ulteriormente!- lo sgridò però Monica, non riuscendo proprio a trattenersi quando lo vide superarla e fare per uscire dalla camera.

-Come diavolo ti permetti di parlargli in questo modo?!- domandò allibita Anwyn, ma non venne calcolata da nessuno, men che meno dal fidanzato che si volse indietro e guardò aggressivamente Monica -Meglio restare qui a girarci i pollici!?-

-Dico che questo tipo di intervento sarebbe inutile, se hai in mente un modo per tranquillizzarlo, allora...- e gli indicò la porta, invitandolo ad andare, cosa che non poté non divertire appena sia Eva che i suoi genitori. Darco era allibito. Ormai la strega si era presa la totale libertà di dirgli cosa doveva o non doveva fare, ma la cosa peggiore era che una parte di lui le dava ragione. Ed era persino la sua parte ragionevole e distaccata, quella che solitamente tendeva ad ascoltare, quella a cui era tanto affezionato.

Fece per risponderle, con espressione aggressiva, ma lei continuò a fissarlo, decisa e in silenzio.

-Ho detto a Eliza di convincerlo che, una volta messosi l'anello, si dovrà sentire forzatamente meglio, lontano da Ares. Non può esistere una soluzione a un problema che però non sia attuabile. Non sarebbe una vera soluzione.- intervenne a quel punto Tom, levando dall'inghippo il figlio e attirando lo sguardo di entrambi i litiganti.

-E ci ha creduto?- domandò subito Monica, impressionata dall'idea che aveva avuto il padrone di casa. L'uomo rimase un momento a guardarli, poi spostò lo sguardo su Sharlize -Adesso.-

E vide la figlia scattare in piedi iniziando a gridare.

Ovviamente tutti accorsero.

-Levatemelo! Levatemelo! BRUCIA!-

Gli anelli erano improvvisamente diventati incandescenti e si stavano lentamente stringendo attorno alle sue dita. Darco era corso a incrociare le dita con le sue, in modo tale che non si stringessero attorno gli anelli e non cercasse di sfilarli. Anche Tom ed Eva la trattennero, mentre Tanya cercava di curare la sua pelle  -Non funziona, maledizione!-

-E' normale! Non combatterlo! Quella di Ares ha appena finito!-

Monica guardava ansiosamente l'amica e la sua mano ustionata, a cui stava facendo compagnia anche quella di Darco.

-Vi prego! Vi prego! Toglietemelo!- iniziò a piangere la ragazza, quando avvertì il metallo adattarsi finalmente alle sue dita.

-Ha finito di bruciare anche quello di Viktor, tesoro. Porta pazienza...-

-Cureremo l'escoriazione immediatamente, non aver paura...-

Monica notò con quanto stoicismo Darco stava trattenendo un dolore sicuramente atroce, ma tornò subito su Sharlize quando la vide singhiozzare soltanto e tornare a guardare la mano tremante. Darco aveva appena allontanato la sua.

La liberarono e stavolta fu Tanya a intervenire, curandola -Ci pensa mamma, adesso. E' tutto finito.- la consolò, affettuosa, baciandole la fronte mentre il suo potere fatato rigenerava la carne sottostante molto rapidamente.

Videro la ragazza passarsi una mano sul viso, cancellando le lacrime ed Eva le domandò -Va meglio?-

E la rossa annuì -Sì... si sono adattate e raffreddate.-

-Tutte e tre le triplette hanno aspettato di avere un ospite.- sottolineò il padre e l'altra annuì, riuscendo a utilizzare la mano con facilità a quel punto.

Monica le si avvicinò e le domandò -Stai bene, adesso, vero?-

E l'altra annuì subito -Sì, grazie di essere venuta...-

La strega la guardò con noia -Non dire sciocchezze...-

-Amore, vai anche da Vick e Ares, Dorian ed Eliza non riescono a far rimarginare le loro escoriazioni.-

Mentre Tom parlava, Monica non poté fare a meno di notare Darco poco lontano da loro mentre, con la scusa di prendersi una Magh, stava cercando inutilmente di far rimarginare la mano.

Quando sentì le parole di Tom, immaginò che quelle escoriazioni non potessero venire rimarginate da chiunque. Anche se certo lui avrebbe avuto qualcosa da ridire nel venire additato in quel modo.

-Devo andare via anche io, adesso...- Si accodò istintivamente, anche se non era una bugia.

-Va bene, allora ci vediamo dopo!- la salutò Sharlize, offrendole il suo sorriso affettuoso.

-Certo.- e decise di uscire poco dopo la padrona di casa, che si stava muovendo verso le altre stanze. Chiuse la porta e, benché in imbarazzo, decise di chiamarla, prima di vederla sparire -Ehm... signora Tanya!- la donna si bloccò, con sorpresa -Oh, tesoro, vai già via? E non ti azzardare più a darmi della signora o del lei!- la sgridò, lanciandole un'occhiata che la fece arrossire -Ehm, scusi-a... volevo solo dirti una cosa, non dirlielo, altrimenti Anwyn si farà strane idee, ma Darco si è ustionato come Sharlize mentre cercava di tenerle ferme e lontane le dita. Sicuramente non vorrà farsi aiutare, orgoglioso come è.- e roteò gli occhi, dimenticandosi di stare parlando proprio con sua madre.

Vedendola trattenere un sorrisino e l'aria sorpresa, avvampò improvvisamente -Cioè, voglio dire che gli dà fastidio chieder aiuto, immagino che sia una cosa che fa per non disturbare gli altri e... ed è comprensibile che lo faccia! Da questo punto di vista sono proprio l'ultima che può accusarlo, ma ecco...-

E a Tanya scappò persino una risata, andando poi ad accarezzarle il viso e baciandole la fronte -Ci penso io, non preoccuparti. Ora devo proprio andare, ti aspetto a pranzo.- l'avvisò, vedendola boccheggiare un momento, sempre in imbarazzo.

Quando le diede le spalle, Monica ammorbidì lo sguardo, trovando sempre uno strano conforto dopo le premure della donna. Aveva un effetto particolare su di lei.

"Probabilmente perché è una madre molto premurosa..."

Eppure il calore del suo sguardo, quando la guardava, a volte riusciva a emozionarla.

Si smaterializzò prima all'ASC e poi ad Hogwarts e, mentre si cambiava in bagno per la sua riunione, si chiese se sarebbe mai riuscita a creare un vero rapporto con la donna.

...

A casa Malfoy, quasi tutti si erano spostati in cucina, dopo che Tanya aveva sistemato i ragazzi.

Sharlize era tornata a Hogwarts e ci sarebbe rimasta fino a pranzo. Ares invece era in camera sua e sarebbe sceso per cena, aveva detto.

Viktor era in cucina con il resto della famiglia. Ormai sapevano che quando dovevano smaterializzarsi da qualcuno, era opportuno informarsi su dove si trovassero i compagni.

-Come ti senti, Vick?-

E il bruno fece spallucce, davanti agli occhi aveva una pozione contro la nausea -Sto ancora un po' male, ma è sopportabile. In genere restare così lontano da Ares mi dà più fastidio. La nausea è più forte, come anche il mal di testa.-

-Hai anche mal di testa, tesoro?- gli domandò apprensiva sua madre e lui annuì, imbronciato -Un po' sì, ma ce la faccio. Pensavo molto peggio... avevi ragione, Eliza.- e la Malfoy guardò il padre, per poi rispondergli -Non avrebbe avuto alcun senso, diversamente.-

Mentre erano tutti concentrati su Viktor, Tanya ne approfittò per sfruttare l'assenza di Anwyn, uscita in tarda mattinata per vedere un'amica.

Prese la mano che il figlio stava abilmente riuscendo a celare e gliela strinse, vedendolo arrossire e rabbrividire -Non è niente...- le disse, quando avvertì il gradevole effetto sanatorio della magia della madre. La donna lo guardò eloquente -Sei davvero un testone...-

E il figlio la guardò con raro affetto, riuscendo a farla sciogliere ovviamente, soprattutto dopo le sue parole -Te ne sei accorta...-

-Speravo che fosse Anwyn a farmi presente la cosa...-

-Non l'ha notato, ma sono piuttosto bravo a celare queste cose...-

-Eppure dovrebbe conoscerti meglio di me, no?- gli chiese la donna, mentre notava che le sue escoriazioni facevano più fatica a sparire, rispetto a quelle degli altri.

Sentì il figlio sospirare mesto e fare spallucce -Conosce ancora solo una parte di me... e poi non mi guarda come mi guardi tu. Probabilmente non ci riuscirà mai.-

Tanya avrebbe voluto svelargli la verità, ma ancora non aveva finito di curarlo, quindi allungò la pozione -Non deve certo guardarti come una madre.-

-No, non parlo di quello. E' un tipo di empatia che hai tu, che hai sempre avuto verso tutti... anche verso chi non è tuo figlio. Sicuramente è dovuto al potere della Principessa delle Fate.-

-O magari no, ero abbastanza empatica anche da giovane.- e il figlio annuì, guardandola sempre con calore -Me l'hanno raccontato, in parte è certamente anche una tua dote naturale.-

Tanya rimase un momento in silenzio, giusto il tempo di finire e dirgli, nello stesso momento -Mia e di qualcun altro.- sottolineò, ora alzando gli occhi divertiti sul figlio e lo vide corrucciare lo sguardo. Non stava capendo.

-Mi ha pregato di non dirtelo, altrimenti Anwyn si sarebbe fatta strane idee, ma mi basta informarti mentre lei non c'è.-

Asserì rilassata, sentendo il figlio risponderle -Quindi non ti sei accorta che mi sono ustionato anche io?-

-No.- asserì la donna, guardandolo ora con tono di sfida, ma lui con indifferenza tornò a guardare i compagni, ignorandola totalmente.

Ovviamente riuscì a inasprirla -Mi auguro non dirai niente alla tua ragazza.-

-Ha un nome.-

-Lo so. Non voglio che le dici niente. Sono stata poco più chiara, ora?!- s'irritò rapidamente, vedendolo arrossire e scattare su di lei -Ma... ora ce l'hai con lei?-

-Ce l'ho con te, che m'ignori dopo che ti ho detto una cosa importante.-

E il figlio arrossì, tornando a guardare i compagni -Non le dirò niente, non sono un idiota.-

-Non sto parlando di quello!-

-Lo so, ma non ho niente da commentare.-

-Ah no?-

-No.-

Affermò il figlio, molto rapidamente. Tanya annuì, con espressione vagamente disgustata -I miei complimenti, allora.-

Darco non comprese il suo comportamento e la vide incrociare le braccia sul petto, irritata -Cosa vuoi che ti dica?-

-Niente. Adesso non voglio sentire un bel niente. Parla con te stesso, sicuramente hai con lui delle conversazioni che ti fanno molto più comodo di questa.-

[Tontolina, lo stai proprio sculacciando...]

Dorian era dall'altro lato del tavolo, ma stava origliando la loro conversazione da tempo, insieme a Tom che intervenne [Fai bene!]

[Tu fai silenzio, ho dovuto sopportare mesi di discussioni inconcludenti fra voi due.]

[Guarda che la tua Tontolina partecipava attivamente a quelle discussioni]

Darco non capiva cosa avesse fatto inalberare tanto la donna -Sei esagerata e non accetti un parere diverso dal tuo, se parli così. Solo perché tutti vi siete innamorati di lei, non significa che debba farlo anch'io.-

-Certo che no, ma magari, dall'alto del tuo prezioso quoziente intellettivo, potresti chiederti se hai tutte queste ragioni a deprecarla come fai sempre, visto che sei l'unico.-

-E sono anche l'unico ad averci a che fare.-

-Idiozie, ma continua pure a crederlo. E' una persona straordinaria e l'hai capito prima di tutti noi. Quello che non sopporto è questo noioso orgoglio da Grifondoro ottuso.-

Gli rifilò per giunta, vedendolo sgranare gli occhi e guardarla, ora davvero offeso. Sì, beh, sapeva che non era un complimento essere paragonato a un Grifondoro, in quella famiglia -Stiamo litigando per colpa sua?-

-Non affibbiare agli altri colpe che sono solo tue. Pensa quello che vuoi, ma mi auguro con tutto il mio cuore che non ti renda conto di quanto è speciale quando non avrai più possibilità di scusarti con lei e farti perdonare. E me lo auguro perché solo le Dee sanno quanto io voglia e pretenda solo il meglio per te... non dei premi di consolazione.-

[Vai così, bambina...] la incitò Dorian, trovando quella conversazione piuttosto soddisfacente... benché non fosse lui a tenere le redini.



Spazio Autore:

Salvee! Sembra che i tre castigati abbiano iniziato il processo di distaccamento! Vedremo come lo affronteranno. Monica ha dato di nuovo prova del suo buon cuore, ma Darco sembra restio ad ammetterlo. Tanya però non gliela lascerà passare, stavolta, vedremo come si concluderà questa conversazione XD A mercoledì e grazie a tutte!

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