Una calda Vigilia di Natale (Parte VII)
I tempi erano stati assolutamente perfetti, pensò compiaciuta la ragazza, stirando un sorrisino bieco -Sai quante missioni senza bacchetta ho dovuto affrontare? È che sei un mezzodemone, perché diversamente ti avrei disarcionato e preso a pugni a mani nude.-
Lo vide digrignare i denti e lanciarle uno Stupeficium non verbale che lei parò senza timore, per poi restituirgli il colpo.
Ingaggiarono un duello, fra lampi rossi e gialli che saettavano nell'aria, nella speranza di colpire il nemico.
Dopo qualche momento lui aveva il fiato corto e lei annuì, dicendogli -Subire la maledizione Imperius può essere stancante, sai? Potresti perdere per colpa di chi te l'ha lanciata...- e lo vide arrossire, a denti stretti.
-Oh, ma aspetta, sarebbe stata questa la tua scusa, giusto? "Ero sotto Imperius! Non volevo!"- e lo motteggiò, vedendolo replicar aggressivamente -Sta' zitta! Se stanotte ti ammazzo nessuno lo saprà mai! Avada Kedavra!-
-Expelliarmus!!-
Il lampo rosso si infranse su quello verde, ben più debole e la bacchetta di Rico saltò in aria. Monica lo raggiunse e lo puntò dall'alto, schifata -Devi volerlo, Rico. Forse questa sarà la tua salvezza dopotutto, chi può saperlo... anche se su una cosa avevi ragione.- e gli mostrò un sorriso bieco -Godo come una disperata nel vedere voi bulli fallire così miseramente.-
-Dolohoferio.-
Un dettaglio purtroppo però le era sfuggito.
Sgranò gli occhi nel sentire una fitta fortissima all'addome, come se fossero riusciti a colpire con una frusta i suoi organi interni. Conosceva gli effetti di quella maledizione.
"Fanculo, non mi resta molto tempo..."
Furiosa si volse di scatto, puntando il ragazzo che le aveva rubato la bacchetta nel locale -Depulso!- e mandò anche lui a sbattere verso la parete di mattoni, stordendolo finalmente, anche se Rico aveva strisciato verso la propria bacchetta.
Monica fece in tempo a parare una mano davanti a sé che Rico riuscì a lanciarle un nuovo incantesimo -Avada Kedavra!-
Davanti alla strega si materializzò anche se per un breve istante una tintinnante barriera candida, ma non fu una formula che abbandonò le sue labbra -DARCO!- e questo perché quel tipo di barriera non si evocava certo con una semplice formula.
Fu quasi istantaneo.
Il Demone venne praticamente trascinato in mezzo alla battaglia e poté fare giusto in tempo ad assistere all'esaurirsi della maledizione su quella barriera.
Poi il buio invase di nuovo il vicolo. Monica sputò un quantitativo notevole di sangue sull'asfalto e Rico fece per attaccarla di nuovo, ma cadde in un sonno profondo in un momento.
Darco, dopo aver stordito il mezzodemone, raggiunse Monica, aiutandola a vomitare altro sangue e domandandole -Dimmi il nome dell'in...-
-Maledizione di Antonin Dolohov.-
-Fanculo.- scandì il compagno, piazzandole una mano sul ventre e dicendole -Ti porto a casa, così...-
-No, non provarci.-
Lo anticipò lei, ma Darco ribatté, presto irritato dal suo fare perentorio -Vuoi morire, allora?! Perché cazzo mi hai chiamato!? Skarlet potrebbe...-
-Se non riesci a curarmi del tutto, vattene. Chiamerò Hakira.-
Figurarsi! Lui sostituito dal preside di quel dannato asilo!
Strinse le labbra, scuotendo il capo e capendo però di avere le mani legate. Se l'avesse forzata, avrebbe provato persino a smaterializzarsi, pur di non far crollare il suo orgoglio.
Nemmeno lo aveva guardato in faccia.
La prese in braccio e l'accostò alla parete di uno dei vicoletti, così da attirare meno l'attenzione se fosse arrivato qualcuno -Mi sorprende non saperti vittima di un'imboscata in alta montagna, in mezzo alla neve e agli stambecchi!- la mise quindi a terra, continuando però a curarla, contrastando gli effetti della maledizione e sobbarcandoli. Avrebbe dovuto farlo per tutta la durata dell'incantesimo, anche se sua sorella sarebbe potuta essere ben più veloce.
Monica, sentendolo, intese che Sharlize doveva aver riferito a tutti quell'informazione -Sorpresa.-
E lui, di nuovo infastidito dalla sua noncuranza, le strappò un capello, vedendola scattare su di lui, rabbiosa -Fanculo, smettila!-
-No! Fanculo tu!- berciò di rimando lui, avvicinandosi al suo volto.
Si fissarono ansanti e furiosi, ben consapevoli in quel preciso istante di stare provando ben altri istinti l'uno verso l'altra, ma si fecero presto indietro, entrambi.
Lei guardò in fondo al vicolo, girandogli la faccia e lui continuò a premere la mano sul suo ventre -C'è più alcol qui dentro che in un'enoteca, vuoi parlare o preferisci che ti obblighi?!-
-Sarebbe l'unico modo che avresti per ottenere qualcosa da me. Non hai alcun diritto di sapere niente, se non ti sta bene, te l'ho già detto... AHIAA!- lui le aveva strappato un altro capello, continuando a stuzzicarla -Oggi mi va così, Lyona. Che posso farci?-
La vide guardarlo con disgusto e scuotere il capo -Ti detesto, vattene via!-
-Scordatelo. Mi hai chiamato tu, ti ricordo! Se fossi pronta ad ammettere qualcosa, ogni tanto, dimostreresti un pizzico di maturità!-
-IO!? Io dovrei ammettere qualcosa?! Da che pulpito!- scosse il capo, incredula e lui le strappò un capello ancora -Ma insomma!- lo picchiò lei, sulla spalla -La vuoi piantare?!-
-No. Perché mi hai chiamato? Rispondi!-
-Perché sapevo che saresti venuto!- scattò lei, forse più istintivamente che altro, infatti parve sorpresa anche lei davanti a quella replica. Lui la guardò, ammorbidendo appena lo sguardo, mentre lei sembrò nuovamente delusa -Anche se non ho proprio idea del perché.- e guardò altrove, di nuovo, anche se lui le chiese -Davvero?-
-Probabilmente perché sono una stupida.- fece, poggiando il capo alla parete, mentre lui le rispose -Perché ti fidi ciecamente di me, nonostante tutto.- le spiegò lui, non vedendola reagire però a quella frase. Per lui aveva un certo valore, ma lei sembrava solo intristita dalla cosa.
E sapeva anche il motivo.
-Ho... deluso le tue aspettative, probabilmente.- le disse, anche se dal tono che aveva usato sembrava avesse semplicemente espresso un dato di fatto, non appariva dispiaciuto.
-Come tutti, tranquillo. Non sei speciale.- rispose velenosa lei, ancora e le strappò un nuovo capello, ma la bruna non ebbe alcuna reazione stavolta.
Il gioco era finito.
-Voglio che torni a uscire con Sharlize e le ragazze, che torni a frequentare casa nostra! Sharlize merita di sapere cosa stai passando. Se la Vigilia di Natale la passi a sbronzarti, un motivo sicuramente c'è e lei deve saperlo!- non vedendola reagire alle sue parole, decise di continuare -Noi siamo stati del tutto sinceri con te, mettendoti al corrente di cose che non eri affatto tenuta a conoscere! E questo è il ringraziamento!?- la rimbeccò infine, con fare quasi offeso, probabilmente nel tentativo di farla sentire in colpa, anche se lei non aveva mai chiesto niente a nessuno.
Quest'ultima cattiveria non se la sentiva di dirgliela, anche perché le aveva fatto piacere essere stata da subito coinvolta in ogni loro questione, si erano fidati di lei, ma anche lei, in parte, l'aveva fatto -Vi ho detto che sono orfana, questo è molto più di quanto io non abbia concesso ad altri! E dimenticati di assumere questo fare impositorio con me! Non seguirò le tue direttive solo perché... Sharlize ti tiene il broncio. Unico vero motivo per cui sei ancora qui e perché mi hai raggiunto subito. Hai visto un'opportunità e l'hai raccolta al volo, sapendo che avresti potuto sfruttare il vantaggio di sapermi in debito con te.-
Darco aveva gli occhi sgranati, non si aspettava certo quel ragionamento da lei -Ma...! Secondo te ho avuto il tempo di...-
Lei lo interruppe però, voltandosi a guardarlo, rilassata -In ogni caso non darti troppi pensieri. Tu e Anwyn avete ragione, Sharlize si dimenticherà presto di me e...-
-Annika non è più un problema per nessuno. Ho scoperto che ha preso le sembianze di Windy, così da spacciarsi per lei. Usava una Polisucco avanzata, ha preso in giro tutti.-
La vide alzare le sopracciglia e spostare il viso, annuendo -Capisco, beh... mi spiace.- ma la sua reazione lasciò lui sempre più perplesso -"Capisco"?! La cosa non ti sorprende nemmeno un po'!? È lei che ha mandato tutto in malora e sapere che non esiste più non...-
-Non è stata l'unica, tutti e tre abbiamo avuto la nostra parte. Forse eravamo anche qualcuno in più, Darco.- e non poté non pensare alle frecciate che nell'ultimo periodo i commensali non riuscivano più a trattenere. Soprattutto quel Reale presuntuoso.
Ma il Malfoy era ancora allibito davanti alla sua reazione. -Non sei affatto sorpresa dalla cosa... perché tu già lo sapevi!- concluse rapidamente, visto che vederla così impassibile poteva voler dire solo una cosa, per lui.
E la vide deglutire visibilmente anche se rimase voltata -Niente affatto.-
Ma lui le afferrò il volto e la guardò minaccioso -Chi pensi di prendere in giro?!- l'accusò, vedendola del tutto incapace di mentirgli ormai. Sì, non era facile come lo era al telefono.
-Beh... non pensavo si sarebbe fatta scoprire così in fretta e che fosse Annika. Anche se era davvero una rincoglionita e si vedeva da lontano.-
Poté liberare il suo giudizio pieno di supponenza. E l'avrebbe anche fatto ridere se in quell'insulto non fosse stato conseguenzialmente coinvolto anche lui. Non poteva essere meno rincoglionito se si era lasciato ingannare da una del genere.
-Perché diavolo non hai aperto la bocca?! Almeno, per una volta, poteva uscire qualcosa di davvero interessante!-
E lei lo guardò con rinnovato disgusto, scandendo -Visto che sei così simpatico... non sono affari tuoi.- tagliò corto e gli diede di nuovo il profilo, cosa che stavolta però lo offese davvero. Sapeva la verità chissà da quanto tempo, ma non aveva mosso un dito per lui. Continuò a fissarla, in silenzio, poi le domandò, con voce quasi rotta, visto che il suo menefreghismo gli aveva fatto più male del previsto -Hai mai pensato che avrei avuto bisogno di saperlo? Che sarebbe stato un mio diritto conoscere la verità?- e lì, la bruna sgranò gli occhi, sentendo il cuore andarle in gola rapidamente e battere più forte.
Il senso di colpa che le provocò vedere quegli occhi lucidi e le sue successive parole, fu probabilmente più doloroso della maledizione che stava subendo.
-Ti ha divertito sapermi fra le grinfie di una persona che... che mi avrebbe rovinato, cosa di cui ti sei accorta! Ah?-
E anche gli occhi di lei si illuminarono -Questo è crudele. Sai che io non farei mai...-
-CRUDELE?!- berciò lui, battendo una mano sul muro a cui lei era poggiata -E non lo è pensare che sia venuto qui solo per Sharlize?! Solo per sfruttare il debito che avresti avuto con me!?- la vide strizzare gli occhi, tremante e liberare un singhiozzo, non riuscendo a trattenersi -Ma eri così felice...!- la sentì liberare e lui scosse il capo, iniziando a intuire le sue motivazioni. Lei proseguì, passandosi una mano sul viso -Ero convinta che se quella persona ti amava e tu riuscivi ad amarla... poteva andare bene comunque.-
Darco, vedendola già pentita della cosa, decise di non infierire, raccontandole in quali mani l'aveva lasciato e la vide cercare di calmarsi -Ero io il problema principale. Ero io che la spingevo a essere insopportabile... per cui ho fatto la cosa più giusta per tutti e tu sai che è così, ora non venirmi a dire che non è vero, cazzo!-
Gli urlò, con gli occhi arrossati e luminosi.
Lui scese a guardarla, mentre scuoteva il capo -Tu dovevi parlare e basta.-
-Ho già spiegato perché non l'ho fatto!-
E lui liberò un fiato, scuotendo il capo -Ecco a cosa ti ha portato questo inutile sacrificio. Adesso saremmo a casa mia, col culo asciutto e le pance piene...-
-Ti ho detto che se non vuoi...!-
-Entrambi!!- la interruppe lui, visto che non lo lasciava mai finire. Sebbene anche lui fosse un bravo disturbatore.
La vide sospirare e guardare altrove, sempre in imbarazzo, anche se da una parte era felice di saperla sempre così attenta a lui. Dopotutto non era stato affatto il menefreghismo a guidarla. Avrebbe dovuto immaginarlo.
Le prese il viso con la mano libera e la spinse a guardarlo -Torna a casa con me, si sistemerà tutto.- le promise, annuendo incoraggiante e lei schiuse le labbra, quasi trascinata da quella sua sicurezza, ma poi scosse il capo, liberandosi dalla sua presa -Non capisci, Darco? Non finirà mai tutto questo. Presto arriverà un'altra Anwyn, un'altra fidanzata gelosa, e non le piacerà il nostro rapporto, i nostri sguardi. Saremo costretti a riattraversare lo stesso iter e... Io non potrei davvero sopportarlo.- ammise, singhiozzante, facendogli capire quanto le stava pesando stare lontano da loro... anche se a quel punto lo stava facendo solo per lui.
-Prima che presenti una nuova ragazza ai miei... tu sarai già diventata mangime per pesci.- sostenne lui e riuscì a farla ridere, mentre scuoteva il capo -Dubito ci vorrà così tanto.-
-Beh, considerando il tuo assurdo e ingiustificato senso del sacrificio, probabilmente sono già in ritardo nella ricerca.- e lei gli lanciò un'occhiataccia, per poi scandire -Sono fiera di ciò che sono, non riuscirai mai a farmi cambiare idea!-
-No, lo so.- e stavolta allontanò una ciocca dal suo viso, del tutto istintivamente, sfiorandole la fronte.
Fu un gesto tenero, che la riscaldò non meno delle sue parole. Forse c'era ancora la speranza di riuscire a far andare le cose, ma la sua razionalità ebbe la meglio e spostò il capo, rifuggendo al suo tocco. Anche se fu comunque doloroso.
Darco rimase con la mano a mezz'aria a fissarla e fece per dire qualcosa ma sentirono le grida di qualcuno alle loro spalle.
-Ti salvo io, Monica!-
La bruna riconobbe la voce e spalancò gli occhi, vedendo l'uomo appena giunto puntare la bacchetta verso Darco e gridare -Diffindo!!-
Monica, presa dall'istinto, balzò quindi in avanti, prendendosi in pieno l'incantesimo e riempiendosi così di ferite sul corpo. Darco non era certo abituato ad alzare difese per incantesimi di difficoltà media, gli sarebbe rimbalzato addosso, ma non poteva certo prevedere l'intervento di Monica!
-Arrgh! Sciocca! Come potevi pensare di difendermi!?- la sgridò subito Darco, vedendola coprirsi il seno mentre lui la metteva seduta -Ben ti sta.-
-Smettila!- e videro l'uomo raggiungerli e puntare loro la bacchetta accesa e Darco per poco non saltò addosso alla gola del nuovo arrivato -Chi diavolo è lei!?- berciò, facendogli saltare la bacchetta con un gesto infastidito della mano.
Ma Monica fu più rapida -Vattene! Parleremo un altro giorno!-
-Ma tesoro, sei ferita! Non posso andare via!-
E Darco, sentendolo parlare così affettuosamente, storse la bocca schifato -Adesso te la fai anche con i vecchi? Potrebbe essere tuo padre!- la sgridò e la vide arrossire, giusto in tempo per sentire l'uomo asserire -Ma io sono suo padre!-
-Vattene, ho detto!-
Ma Darco era allibito - Tu-Tuo padre?!- e scattò su Monica -Avevi detto di essere orfana!-
-Lo sono! E adesso basta! La maledizione è finita! Posso smaterializzarmi e curarmi a casa!-
-Sei una gran bugiarda, ecco cosa sei! Si può sapere cos'altro nascondi?!- e curò ogni singola ferita, benché avrebbe potuto farlo molto più rapidamente, stavolta.
Qualcosa gli diceva che l'entrata in gioco di quell'uomo gli avrebbe permesso di sapere molto di più su di lei.
-Aspetta, ti aiuto...- fece per intervenire il nuovo arrivato, con la sua bacchetta, appena andato a raccoglierla, ma Darco la fece saltare indietro di nuovo -E lei stia fermo! Me ne occupo io! Tu vedi di stare buona, mi avete già stressato abbastanza, entrambi!- stabilì, irritato.
-Vattene! Non voglio che tu stia qui!-
-Ma tesoro, non mi avevi detto che eri con il tuo ragazzo stanotte, se l'avessi saputo non sarei venuto a cercarti... l'hai salvata tu da quei malintenzionati?-
E Darco roteò gli occhi, non ritenendo fondamentale rispondergli -Come ha fatto a trovarla? Gli hai detto dov'eri?- e lei corrucciò lo sguardo, perplessa, ritenendo effettivamente quella domanda interessante -No.-
-Beh, ma sapevo che non saresti rimasta sicuramente con i nonni... quindi ti ho seguita per un po', anche se... se poi ti ho persa e... però, ecco, ora sono qui e...-
-...E se non fossi intervenuto io, ora sua figlia sarebbe inzuppata nel suo stesso sangue.-
-Veramente ho fatto tutto da sola, Malfoy!-
-Dimentichi l'ultimo genio, forse. In ogni caso, un tempismo unico.- Rispose prima alla figlia, poi dedicò un sorrisino bieco al genitore.
E l'uomo storse la bocca, appariva intristito -Sì, temo che quello non sia il mio forte.-
Darco guardava l'individuo con stizza. Gli stava sulle scatole a pelle, e non certo perché la prima cosa che gli aveva detto era la formula di un incantesimo offensivo.
-E poi che problemi hanno questi nonni?-
-Beh...-
-Fa' silenzio! Maledizione! Non è certo il mio ragazzo! Non voglio che sappia niente.-
-Mente, ha solo paura di scoprire che essere protetti e consolati non è poi così male. Parli.-
Scandì il Malfoy, vedendola scattare su di lui, furiosa, puntandolo col dito -Non osare impicciarti nella mia vita! Non ne hai alcun diritto!-
E lui scosse il capo, andando ad accarezzarle il viso e raggiungendo in un istante la sua fronte, non vedendola spalancare gli occhi, per poi chiuderli lentamente.
L'aveva fatta addormentare.
Si staccò con uno schiocco, lanciando però un'occhiata assassina all'uomo -Parli, forza. Voglio tutta la verità.- e sistemò la ragazza in modo tale che la testa non cadesse in avanti. Poi mosse la mano, facendo salire rapidamente la temperatura dell'area dove si trovavano e ricucì i suoi vestiti. Il freddo venne presto sostituito a un piacevole tepore.
-Beh, ma... Monica non sembrava così convinta e...-
-E io le sembro abbastanza convinto?- gli domandò Darco, stirando un sorrisino poco simpatico e continuando -Quanto tempo pensa che impiegherei a strapparle dalla mente tutto ciò che m'interessa?-
L'uomo parve sorpreso davanti a quell'autoritarismo e infatti glielo fece notare -Non credevo ci fosse in giro gente anche più dispotica di mia figlia, ti ha scelto proprio bene...-
-E sto ancora aspettando.- sottolineò Darco, che però ora sembrava di nuovo concentrato sulla compagna.
Huder sospirò sonoramente e quindi parlò -Mi chiamo Huder Hansel e sono appunto il padre di Monica.-
-E fin qui...- e mosse la mano Darco, facendogli segno di continuare, era ben poco interessato ai suoi dati anagrafici.
-Immagino tu voglia sapere perché Monica non è a casa con i suoi nonni...- Darco non rispose, ma sbuffò appena, facendo capire all'uomo di muoversi.
-Beh, vedi... Monica è cresciuta con due persone che la odiano. Sua nonna in maniera particolare.-
-Molti nati babbani hanno questa sfortuna. Suppongo fossero spaventati dalla magia.-
-Sì, è così, ma la vera motivazione è un'altra. Sua nonna le ha sempre fatto credere di aver distrutto la loro famiglia.-
E Darco aggrottò la fronte, perplesso -E come?-
-Quando Monica è nata, Aurora, sua madre... è caduta in uno stato di coma che sussiste tutt'ora.-
-L'hanno mai vista dei medimaghi?-
-Sì, anche il preside si è occupato di chiamare dei Demoni specializzati, a quanto ne so, ma non c'è mai stato verso di risvegliarla...-
E Darco annuì -Quindi l'accusano di aver sostanzialmente ucciso sua madre?-
E Huder sospirò, scuotendo il capo -Erano tre fratelli. Jake, il più grande, era molto legato ad Aurora, ma anche alla sua gemella, Irine. Aurora era una strega però, Irine no. Nonostante questo le gemelle erano ancora più legate. Certo, avevano frequentato scuole diverse ma il loro rapporto era molto solido. Quando Aurora però entrò in coma e i medimaghi li informarono della condizione probabilmente irreversibile Irine cadde nella disperazione più assoluta.- disse l'uomo, un po' dispiaciuto -Smise di mangiare, di uscire di casa, fino a non riuscire più a separarsi dal letto della gemella. La cosa, di conseguenza, fece impazzire il fratello maggiore.- e Darco gli lanciò una nuova occhiata, mentre cambiava posizione delle mani e sostituiva rapidamente il vestiario della ragazza sulle parti più esposte al freddo.
-Prese una pistola e cercò di sparare a Monica. Era convinto che facendolo, Aurora si sarebbe risvegliata.-
Darco spalancò gli occhi davanti a quelle parole e Huder ultimò -La pallottola venne però deviata da un incantesimo di protezione, generato dalla neonata Monica e tornò allo zio che morì sul colpo. Irine, che non si era resa conto di niente, raggiunse però il fratello sul pavimento, prese la pistola e si sparò un momento prima che la nonna di Monica potesse fermarla. Aveva assistito a tutta la scena ma, per paura di venir attaccata dalla neonata, era rimasta dietro la porta e non si era accorta di cosa stesse facendo Irine, fino a quando non aveva sentito il secondo sparo.- ultimò la storia il bruno, dicendogli -Monica è cresciuta con l'idea di aver ucciso sua madre e i suoi parenti, fino a quando non è entrata a Hogwarts. Hakira, che conosceva la famiglia, la spinse a comprendere quale fosse davvero la verità e non appena entrata seguì con Piton delle lezioni private di legilimanzia. Fu in questo modo che riuscì a raccogliere da sua nonna tutta la verità... anche se non era certo migliore di ciò che le avevano fatto credere.-
Darco era davvero allibito -E' assurdo...-
-Sì, sua nonna è un mostro. Ha tentato spesso di avvelenarla da piccola, l'ha sempre tenuta denutrita e rinchiusa nella sua stanza. Monica non ha mai avuto il permesso di mangiare insieme a loro. Immagino abbia conosciuto la convivialità solo a scuola. Una fortuna che sin da piccola avesse sempre avuto un rapporto molto stretto con la magia, riusciva a proteggersi e a produrre barriere antibabbano in maniera istintiva.-
E Darco guardò la compagna con perplessità, ritenendo però che non fosse assolutamente possibile che una semplice strega mortale potesse avere certi istinti. -Te ne ha parlato lei?- gli sembrava strano che l'uomo sapesse tutte queste cose.
-Non tutto, molte cose le ho estorte a sua nonna da poco tempo, visto che lei non voleva dirmi come la stavano trattando.-
Quella posizione gli parve decisamente realistica. Monica non aveva raccontato niente a Sharlize di se stessa, non poteva aver detto chissà quanto a quell'uomo...
Spazio Autore
Salve a tutte ragazze! Inizio con un nuovo gioco che possiamo fare insieme se vi va! Ho trovato l'IA (intelligenza artificiale) di Midjourney che permette di creare delle immagini soltanto descrivendole(come se le stessi descrivendo a un artista, solo che è un computer). Bisogna avere un account discord, ma una volta iniziato vi assicuro che è super divertente! Penso potrebbe esservi utile anche per creare ambienti o personaggi per le vostre storie, in realtà penso possa modificare anche immagini esistenti, anche se io ancora non ci ho provato XD Di sopra vi ho messo un esempio ;D Nei prossimi capitoli ne metterò altre, ovviamente se avete voglia potete inviarmi anche le vostre alla mia mail e le inserirò nei capitoli ;D.
Passando ai nostri non-piccioncini! Che ne pensate della storia della nostra Monica? Si inizia a capire il perché di tutte le sue paure nell'essere la causa di rottura di un rapporto famigliare, eh? Come finirà fra i due? Faranno finalmente pace e vedremo Monica tornare a casa Malfoy? Oppure resterà della sua posizione? Un bacio a tutte! A Venerdì(anticipo di un giorno che Sabato sarò in viaggio)! Bacii!
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