Una calda Vigilia di Natale (Parte III)

Erano tutti in salone, in piedi. Mara aveva iniziato a sgridare i ragazzi per aver pensato di portare a casa gli Stehodensky, dicendo loro che non erano persone con le quali avrebbero mai riallacciato i loro rapporti, ma i ragazzi non avevano fatto in tempo a ribattere che la giovane Malfoy era irrotta in salone come una furia.

-Ma pensi di avere il diritto di accusarci!?- le domandò Ares -Sei patetica.- le disse, disgustato e la ragazza fece per avventarglisi contro, ma Viktor la trattenne -Lyse, per favore, devi calmarti. Oggi... non ti sei comportata bene, devi capirlo.- sottolineò però il Diurno, cercando di farla ragionare e vedendola iniziare a tremare.

-Vanessa è una ragazza innocente e molto debole, stiamo cercando di aiutarla perché abbiamo dei trascorsi con lei molto importanti, che non possiamo mettere da parte dall'oggi al domani. Lo faremo, questo è certo, ma non oggi...-

-Sempre che ci permettano ancora di vederla.- liberò infastidito Ares, continuando -E in ogni caso, anche se fossimo davvero interessati a lei, a te non dovrebbe importare un fico secco. Non sei nessuno per dirci cosa fare, è chiaro!?- continuò il Diurno, notando che lei guardava a terra, mentre Viktor le accarezzava la schiena e sperava di vederla tornare in sé, ma lei alzò gli occhi argentei su Ares, mostrandogli quanto con quelle parole era riuscito a ferirla, poi si rintanò sul petto del Diurno, che l'abbracciò -Ci stavamo solo stringendo perché siamo riusciti a superare la prima fase, tesoro. L'anello si è rotto.- le disse, mostrandole il suo e la rossa poté notare che l'indice era escoriato non meno del suo proprio.

-E' passata una settimana, quindi... secondo il ragionamento di Vladimir, le alte due saranno paragonabili.- constatò Viktor, proseguendo -Visto che oggi è la Vigilia, abbiamo pensato di approfittare dell'atmosfera natalizia per avvicinare le nostre famiglie. E' l'unica cosa che Nessy ci abbia chiesto e questo perché sa che suo padre non si è comportato bene con noi.- e guardò verso Alexis e Mara. -Ci ha detto... cosa ha permesso che ti facessero.- spiegò al bruno. Peccato non sapessero tutto il resto.

-Diamond non entrerà mai in casa mia.- sostenne con decisione Tom e Dorian si accodò -Né nella nostra. Se potessi vi proibirei di frequentarli, ma so di non poterlo fare.-

-In queste due settimane ovviamente non potremo vederla... né lei né nessun altro.-

E Sharlize, ben cosciente che avrebbe dovuto passare i prossimi giorni appiccicata ai due, non poté che sentirsi sollevata... anche se nuovamente ferita nel sentire quanto fosse disturbato Ares dalla cosa.

-L'idea era quella di farvi riappacificare, così da poter continuare almeno a vedere Nessy ma non so cosa succederà, ad essere sincero.- ammise Viktor -Capisco che non lo vogliate, anche io ero molto riluttante nel perdonarlo, anche se mi è sembrato pentito dai propri gesti.-

-Il suo pentimento non ci tocca in alcun modo, né mai lo farà, ragazzi.- sostenne decisa Mara -Non possiamo impedirvi di frequentarli, anche perché sembra abbiate stretto un rapporto con quella ragazza, ma io ve lo chiedo con tutto il mio cuore. Non avvicinatevi più a loro, per favore.-

Anche se la donna stava parlando al plurale, seppe bene a chi mostrare i suoi occhi lucidi e Viktor strinse le labbra, dispiaciuto -Non frequenteremo i suoi genitori, mamma... ma non possiamo abbandonare Nessy dall'oggi al domani, quando si risveglierà chiederà di noi.-

-I suoi genitori non le permetteranno più di frequentarci, sempre che sopravviva.- scandì Ares, scuotendo il capo e appoggiandosi alla parete, visibilmente infastidito.

-Posso sapere cosa diavolo sta succedendo!?-

Inutile dire che ci si accorse della presenza di Filipp solo in quel momento.

Sharlize gli lanciò un'occhiata rapida e Viktor le diede delle pacche sulla schiena, pensando che fosse il momento che la ragazza parlasse, ormai. Ma Ares lo fece per loro -Ti faccio un riassunto: non le importa un fico secco di te. E' meglio se te ne torni a casa tua.- liberò con noia, attirando presto le ire del Demone -Cosa diamine vai dicendo!? Ci siamo separati solo temporaneamente, ma continuiamo ad amarci!-

-Ehm, Filipp...- attirò la sua attenzione Sharlize -Da quando i gemelli sono tornati... si è attivata una sorta di... maledizione, che è ricaduta su me e su loro.- iniziò la rossa, cercando poi di spiegargli a grandi linee cosa stesse davvero succedendo. Filipp era ormai appoggiato alla porta chiusa, con la mano fra i capelli -Quindi, per colpa di questo rituale, tu... non senti più niente per me! E... sei... sei sempre stata agitata quando noi...?-

-In parte sì... in parte no.- sostenne la rossa che ormai lo fronteggiava con le mani lungo i fianchi.

-Che cosa vorrebbe dire? Mi hai appena detto...!-

-Tu non mi ami, Filipp.- Lo interruppe però lei, molto rapidamente e lui piegò il capo, sentendo Ares liberare una mezza risata, intrisa di sarcasmo. La rossa gli lanciò un'occhiataccia e Filipp fece rapidamente due più due -E' questo quello che ti racconti, giusto? Visto che pensi io non ti ami, allora ti senti libera di fare ciò che vuoi! Scommetto che con Viktor hai già approfondito il vostro rapporto!-

-Scommetti bene.- intervenne ancora Ares, con aria compiaciuta e Filipp lo indicò -E tu, separandoci, non avresti che il campo libero con lei!-

La cosa fece liberare una nuova risata sardonica al Diurno, che ghignò, piegando il capo di lato e assumendo un'aria fin troppo sexy -Bimbo bello, io schiocco le dita e stanotte, la pazza, è nel mio letto.- ovviamente quel commento non poté che far sorridere Skarlet ed Hazel, che si portarono una mano alla bocca, mentre Mara lanciava un'occhiataccia al marito, giusto per ricordargli che era colpa sua se i suoi figli erano cresciuti così spocchiosi.

Divertendo chi li osservava, il Reale alzò ambedue le mani, con fare innocente.

Chi però non li stava calcolando, ed era ormai saturo della discussione, era Viktor che aggredì verbalmente il gemello -Ma insomma! L'hai finita!? Sta cercando di spiegare una cosa molto importante! Posso capire che tu non sia in grado di percepire quanto per lei sia difficile, quanto sia in imbarazzo nel dover affrontare, per l'ennesima volta, una questione intima davanti a tutti, quanto la faccia star male saperti così disgustato e avverso ma io ti ho spiegato più volte la cosa! Più volte ho cercato di mostrarti quanto potrebbe essere empatica verso di te, ma a te cosa importa, giusto?! Sei omesso dalla compassione, tu! Puoi solo esprimere giudizi! Peccato che siano basati sul nulla!- berciò alla fine, sorprendendo tutti per quello sfogo che aveva avuto proprio verso di lui. Viktor non aveva mai perso la pazienza con suo fratello.
L'altro gli rispose -Incredibile ti sia già dimenticato cosa ha appena fatto la tua amichetta. Ho giurato di proteggere Vanessa, di esserle accanto in ogni momento del bisogno e oggi scopro che hai intenzione, presto o tardi, di abbandonarla... forse ci speravi un po' in quello che è successo, forse... essendo lì da più tempo, sapevi della presenza di Sharlize... è per quello che non appena vi ho raggiunti, hai voluto che ci abbracciassimo.-

E Viktor alzò il mento, con una faccia di bronzo che sorprese tutti e Ares liberò una nuova risata -Questo è solo un altro dei tuoi giochetti, e sono stato davvero uno sciocco a non accorgermene. L'hai usata, come fai con tutti.- e Sharlize li ascoltò allibita, così come tutti gli spettatori in realtà.

Ares fece per andarsene ma Viktor lo fermò -E' vero, sapevo che era lì e... in parte ho desiderato che le facesse del male ma solo perché così avremmo avuto la scusa per liberarci dal peso di un giuramento fatto quando eravamo diversi da adesso.-

-IO ho giurato! Tu hai solo fatto un puttanaio, Vick! Non dimenticartelo!-

-Lo so, ma ripeto. Vanessa non fa altro che tenerci aggrappati a quei ricordi, a ciò che eravamo e che amavamo fare...-

Cercò di calmarlo Viktor, guardandolo eloquente e Ares fece per rispondergli ma si fermò -Sei tu il primo ad essere cambiato. Le tue idee... si sono capovolte.-

-Sì. Non appena si è rotto l'anello, poco prima che Sharlize ci raggiungesse, nel guardare Vanessa... ho visto solo una minaccia per me, per la mia sanità mentale e per la tua. Quando la tua anima finalmente si riattiverà, Ares, definitivamente... una parte di te, la persona che credi di essere, morirà... come è successo a me oggi. Solo che... sono molto spaventato dalle ripercussioni che potrebbero esserci. Non sai cosa significhi provare dei veri sentimenti e... sarà difficile accettare tutto ciò che hai fatto, detto e non detto, soprattutto. Verrai investito da un immenso senso di colpa, proprio perché hai un'indole molto corretta... e non voglio che arrivi ad odiarti, perché nessuno lo farà mai.- sostenne sorridendogli appena e sentendo Sharlize accarezzargli il fianco. Le sorrise e le baciò la fronte -Mi dispiace... aver sfruttato la tua gelosia, è quello che ho fatto ma... presto o tardi sarebbe comunque successo, con o senza il mio benestare.-

La ragazza era cosciente che le mosse del compagno non erano state affatto lecite ma, suo malgrado, il pensiero che l'avesse fatto solo per cacciare via dalle loro vite quella psicopatica... lo discolpava ai suoi occhi.

-Ti meriti proprio una persona come lui.- ebbe da dirle quindi Filipp, ricordando a tutti che in realtà era il suo di momento.

Ares aveva ascoltato ogni parola del fratello, in silenzio, non potendo non trovarci della logica.

Sharlize si volse verso il ragazzo e scandì -Mi sono accorta che non eravamo fatti per stare insieme prima che tornassero i gemelli, Filipp. Io sono diversa da te, troppo e non sei mai stato in grado di accettarlo.-

-Certo che lo sono stato! Anzi! Ti ho spinta sempre a migliorare, a dare il meglio di te stessa! A relazionarti con le persone in maniera matura! Senza giochetti o falsità!- e indicò con stizza Viktor, sentendola quindi rispondergli -Ma io sono anche tutte queste cose. Voglio essere sagace, dispotica, indipendente e snob quando più mi aggrada. Voglio essere libera di rispondere per le rime al prossimo, fintanto di vederlo piangere se proprio ci tengo, voglio assaporare la vendetta e se non ho voglia di prendermi cura dei miei compagni sfigati, voglio avere la libertà di non farlo! Non siamo tutti paladini della giustizia, non nasciamo tutti perbenisti e corretti a prescindere. Voglio prendermi la libertà di fare ciò che mi sento, sempre e se poi questo mi dovesse costare delle amicizie o dei rapporti, sarà solo un mio problema... qualcosa che mi saprò rimproverare se sarà il caso, altrimenti me ne fregerò.- sostenne, alzando le spalle e lasciandolo allibito -Io non posso crederci, dici cose senza senso...-

-Eppure sono la unica e sola verità, Fill. Non mi aspetto che tu la capisca o che l'accetti... io sono una Serpeverde e non potrei essere più fiera d'esserlo. Giusto o sbagliato che sia, per te.- stabilì, vedendo il bruno stringere le labbra tremanti mentre scuoteva il capo -E'... è assurdo...- e guardò anche i suoi genitori, vedendo le loro espressioni quasi dispiaciute, ma non avevano niente da dirgli. Nessuno lo fece e annuì, mordendosi il labbro inferiore e trattenendo le lacrime -Sappi che volevo solo spingerti ad avere più sicurezza in te stessa, perché io continuo ad amarti in parte e non so quando questo cambierà...-

-Cambierà quando ti accorgerai che eri legato a una persona che lei non vuole essere.- gli spiegò Viktor e Filipp gli lanciò un'occhiataccia, per poi sparire nel nulla.

-Deve venire a trovarci qualcun altro prima della cena?- domandò Dorian e Mara gli lanciò un'occhiataccia, vedendolo alzare le mani -No, perché... sarà il caso di mettere un pacchetto di fazzoletti all'entrata, sarebbe una cortesia, amore!-

-Forza! Torniamo a cucinare, ragazze! Sono le sette e mezza e fra un'ora arrivano gli Smith e Rich! Forza!- e spinse tutti a spostarsi in cucina la bella Mara, lasciando soli i gemelli e Sharlize.

Viktor volò in un istante alle labbra della ragazza, che ricambiò il bacio in un momento, attaccandosi al suo torace.

Ares assunse un'aria minacciosa e li raggiunse, scandendo -Siete consapevoli che non ci sarà niente di tutto questo stanotte, giusto?-

E i due scattarono a guardarlo, allibiti -Scherzi?! E' il nostro unico giorno a disposizione! Il prossimo sarà poi chissà quando!-

-Dovrai farti bastare di dormirci insieme la notte. Non m'interessa. Oggi non farete un bel niente, non rischieremo di perdere il controllo!-

-Dobbiamo solo non fare sesso, Ares.. tutto il resto ci è permesso... tutto, capisci? Non avrà alcuna conseguenza sui nostri genitori, è... è esattamente quello che...-

-E' esattamente questo che farà abbassare la guardia a tutti! E se mi saltasse in mente di scoparmela, ah?! Mi fermeresti tu?!-

-Ti fermerei io.- gli disse subito la ragazza, arrossendo però quando lui incrociò i suoi occhi -Tu chiudi quella fottuta bocca, con i tuoi poteri oggi hai fatto abbastanza.-

E tornò su Viktor, perentorio -Non mi disobbedirai, Viktor. Fra qualche settimana, o qualche mese, quando tutto sarà finito, potrai fotterti anche le sue orecchie, non me ne importerà nulla, ma adesso si fa come dico io e basta.- asserì gelidamente, guardando anche lei che si morse il labbro e abbassò il viso.

Viktor vide il fratello fare loro un cenno a tornare in cucina, così gli domandò, sconsolato -Ce l'hai con me?-

-Mi hai preso per il culo, per l'ennesima volta.- cambiò argomento Ares, continuando -Non lo farai ancora.-

-L'ho fatto per noi.- si giustificò il gemello però ma Ares non riusciva ancora ad accettare la cosa -Andiamo, immagino che ormai sia tardi per lamentarsi.- Viktor parve dispiaciuto, ma non era pentito. Sapeva di aver fatto la cosa più giusta... parlare con Vanessa era sempre stato inutile, era una persona che tendeva a ignorare o a convertire tutto ciò che non le piaceva in osservazioni a lei più comode ed evitarla senza delle motivazioni valide, per lei, sarebbe equivalso ad invitarla a casa loro o comunque a cercarli. Sapeva bene poi come fare presa sulla coscienza di Ares.

Che poi, per la rabbia, il gemello gli avesse imposto quell'impedimento, dopotutto era del tutto normale. Ma lui non era uno che si fermava davanti a un ostacolo.

Insieme decisero di muoversi in cucina. Una volta finito con i preparativi, si spostarono tutti al piano di sopra per cambiarsi... anche se Dorian sarebbe rimasto volentieri nella sua vestaglia rosso sangue.

...

-E comunque son sicura che qualche dettaglio sul Rave tu te lo sia tenuto, Skar! Non è giusto! Tu sai tutto di me!- lamentò improvvisamente Sharlize, visto che non avevano fatto altro che parlare di lei e dei gemelli fino a quel momento.

-Ho detto tutto quello che era importante!- ribatté la sorella, sopra il suo letto, era stata la prima a finire visto che aveva deciso quella mattina cosa mettersi -Io e il sacco di pulci cercheremo di andare d'accordo! E Lara e Falko si sono fidanzati! Finalmente!-

Sharlize uscì dall'armadio, scontenta -A me e Monica dicevi sempre che non ci saremmo dovute fidanzare!- e l'altra roteò gli occhi, mettendosi seduta per guardarla nel suo abito blu zaffiro, in raso aderente. I contorni dello scollo a cuore erano impreziositi da una fila di punti luce -Beh, ma loro sono anime gemelle, Lize! Cosa c'entra? Oh...- si sorprese nel veder uscire Hazel dall'armadio con un lungo vestito bianco a sirena. Era decorato con numerosi ricami in filigrana dorata sulla parte slargata della gonna. Saliva a stringerle il collo con un pizzo bianco che rivestiva anche tutta la schiena. I capelli erano tirati su per non confondere lo sguardo con tutto quel bianco.

Era una meraviglia per gli occhi.

-Tesoro sei... - la vampira si gettò sul letto a fianco alla migliore amica e quella, nel suo abitino rosso, le saltò sopra, andando a baciarla.

Sharlize roteò gli occhi e vide Eva uscire subito dopo Hazel. Lei aveva optato per un vestito blu e oro, che ricalcava le sue forme prosperose.

-Ma che figa, Eva... sembra che l'unica a non aver ereditato le tette sia Skarlet!- e scoppiò a ridere, sentendo l'altra rimbeccare -Perché io sono una Malfoy da capo a piedi!-

-Sì... e non meno bugiardella!- la sgridò Hazel, eloquente, vedendo l'altra arrossire appena e imbronciarsi.

Sharlize additò la sorella e scandì -Lo sapevo che avevi mentito! Forza! Che avete fatto!? Oddio!- e si portò le mani alla bocca, un po' agitata all'idea che lei e Rich fossero riusciti a ritirare davvero la bacchetta.

Skarlet si morse il labbro inferiore e borbottò -Beh... la penultima notte lui...-

-Avete litigato.- fece Hazel, intervenendo prontamente e Sharlize la indicò -Tu lo sai! Questo è ancora più ingiusto! Sappilo!-

Skarlet arrossì e la sorellina immaginò che il segreto fosse bello grosso.

-Abbiamo litigato e stavolta mi ha schiaffeggiata, non sapendo però che non posso rigenerarmi più automaticamente.-

E Sharlize borbottò -Oddio... lo sapevo che questo cazzo di vizio che avete sempre avuto, vi si sarebbe ritorto contro un giorno! Sei una stupida anche tu a non averglielo detto!- e l'altra storse la bocca -Ecco perché non te l'ho detto...- e l'altra la fulminò -Beh! Non me ne frega niente! E se ti avesse rotto il collo come le altre mille volte a scuola!? Ah?!-

-Lo so, mi dispiace, ho già chiesto scusa, soprattutto a lui! E' anche per questo che abbiamo deciso di darci un taglio... è sbagliato, l'abbiamo sempre saputo, anche se ogni gesto è sempre stato molto istintivo. -

-Certo, era l'unico modo per avvicinarvi e attivare il Nodo...- la giustificò Hazel e infatti Sharlize ribatté -Resta una cosa deplorevole!- ed Eva a quel punto decise di intervenire -Beh, avrà trovato un modo per curarti... forse il bacio stavolta non è bastato.- avanzò, vedendo la sorella lanciarle un'occhiata rapida e arrossire -No... mi... mi ha toccata.- ultimò, fra i denti, in un imbarazzo tale da sconcertare Sharlize. No, non se lo aspettava di sicuro.

Lei non era certo la tipa che balbettava su certi argomenti! Quindi le si avvicinò, sussurrando, nemmeno le stessero ascoltando -Aspetta... dove?- e Hazel si portò le mani alla bocca, non riuscendo a trattenersi -Si bagna al solo pensiero, che carina...-

E tutte scattarono verso di lei, ma solo Skarlet la sgridò -Ma non è vero!-

-Ma certo che sì, oh... dev'essere una così bella sensazione! Scommetto che non sei mai stata più felice... anche se non vuoi ammetterlo!- e Sharlize tornò sulla maggiore, ormai alla disperata ricerca di un racconto piccante. L'altra, imbronciata, liberò -Beh, mi ha toccata lì! L'hai capito o no?!-

-Ti ha masturbata?- chiese quindi per avere la certezza la rossa, portandosi le mani alla bocca e l'altra sbuffò, alzandosi in piedi e iniziando a sentire caldo, poi Hazel confermò birbante -Sììì! Sperava di nascondermelo ma l'odore di un maschietto come Rich rimane addosso per un bel po'! Soprattutto lì dentro!- e fece la linguaccia all'amica che ormai era purpurea -Oh, adesso smettila, Hazel!-

-Lo sa qualcun altro?- domandò Sharlize e l'altra additò Hazel -Sì, mamma! E' andata a spifferarglielo!-

E l'altra spalancò la bocca -Ma no! Le ho detto solo di insistere nel chiederti cosa fosse successo! E poi morivi dalla voglia di dirglielo! Non mentire!- e quella incrociò le braccia sul petto. Il suo vestito era ben stretto in vita e si allargava ampiamente fino a metà coscia. I bordi superiori e inferiori però erano percorsi da della pelliccia bianca e vaporosa. Alle spalle i bordi erano tenuti legati da dei laccetti che ultimavano con diversi pon pon bianchi che le penzolavano graziosamente lungo la schiena. Era molto natalizia.

-Questo non vuol dire niente.-

-No, questo vuol dire che ora lo sanno tipo... tutti.- sottolineò Sharlize, divertita e Skarlet replicò -Le ho detto di non dire niente!-

-E lei lo dirà a Evil, che lo dirà a tutti. Così lei non si prenderà la colpa ed Evil dirà che era una notizia troppo importante e bella perché resti un segreto.-

Skarlet iniziò a entrare nel panico ed Eva domandò -Beh, ma qual è il problema?-

-Che se dovesse arrivare alle orecchie di Dorian, non esiterà un momento a parlarne apertamente davanti a tutti.- spiegò Sharlize, vedendo Skarlet sempre più nel panico.

-E allora? Sono liberi o no di fare quello che vogliono?- e Hazel annuì -Ma certo... però lei non vuole che Rich sappia che è andata a dire a tutti il loro segretuccio, che in realtà non sarebbe stato possibile mantenerlo... oh, ma aspetta... guarda che Dorian sicuramente lo sa già!-

E Skarlet si portò le mani al viso, atterrita, mentre Eva commentò -Quindi tutto risolto, no? In ogni caso, Skar, non penso tu debba preoccuparti di nulla. E' una cosa importante quella che è successa e tu racconti ogni cosa sia ad Hazel che a tua madre, quindi Rich non ha nessun diritto di mettere bocca nella cosa. Anche se son sicura che non lo farà...-

-Probabilmente se ne compiacerà...-

-E allora? E' bene che affrontiate i vostri gesti per ciò che sono. Vi siete avvicinati e avete fatto pace, non dovete vergognarvene! Se dovesse compiacersene lo tratterai come il bambino che è.-

E lì la Malfoy fu colpita da quel discorso, Eva aveva la rara capacità di Darco di infondere molta sicurezza con le sue parole -Hai ragione, cavolo! Adesso abbiamo fatto pace, quindi... non può sfottermi, altrimenti mi offenderò e sarà costretto a chiedermi scusa!-

Poco dopo, le ragazze decisero di scendere, anche perché sembravano arrivati gli Smith.

Hazel uscì per prima, rispondendo divertita a Skarlet, alle sue spalle, non vedendo chi però aveva folgorato con la sua sola presenza.

-Oh, l'hai messo K.O.- constatò Sharlize, notando chi c'era davanti a loro.

Bisognava dire che Hayden più e più volte aveva espresso ad Hazel il desiderio di vederla vestita di bianco, coi capelli tirati sul capo. Lei detestava il bianco e si sentiva ben più sensuale con i capelli liberi, motivo per il quale non aveva mai voluto accontentarlo. Non prima di quel giorno, il loro ultimo giorno.

Anche lei rimase impalata sulla porta, mentre lo guardava accalorata.

Spazio Autore :
Eccomi qui ragazze! Non ho molto tempo, per cui vi ringrazio tanto per la pazienza! Spero che il capitolo vi piaccia! Il prossimo sarà la settimana del 5! A presto!

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