Patti Vacillanti (Parte III)
Il Malfoy si era sporto oltre la scrivania, serissimo -Io non ho bisogno certo di pregare qualcuno per ottenere ciò che voglio. Me lo posso prendere perfettamente da solo e se non si comporterà con il rispetto che merita uno della mia risma, glielo proverò sulla pelle. Adesso mi ha davvero stufato con questo tira e molla. Lei obbedirà, che le piaccia oppure no.-
E lo liberò, infastidito, tornando ad appoggiare la schiena alla poltrona.
Hakira, libero ormai della presa e iniziando a intuire che Darco Malfoy si sarebbe preso quello che voleva, seguendolo anche in capo al mondo per ottenerlo, capì che probabilmente era meglio tenerselo buono. Voleva ottenere tutte le informazioni possibili su ciò che succedeva alla sua studentessa, anche se era certo che dopo quel giorno, Darco non si sarebbe più fatto sentire.
-Sei piuttosto permaloso, ti ho semplicemente detto le cose come stanno. Aurora ha pregato l'Ordinatrice e lei ha rimosso dalla bambina la natura di Huder, inserendo in lei un quarto di... qualcosa che non sappiamo. Un'Essenza diversa, forse. Intangibile e inavvertibile, a livello aureo.- e lo indicò, vedendo Darco fissarlo attentamente, per poi scandire -Qualcosa di Divino, dunque?- gli sembrava l'unica opzione e, vedendo Hakira annuire, sospirò spostando lo sguardo altrove.
-Le sue capacità sono notevoli, i suoi sensi hanno avuto uno strano sviluppo poi, soprattutto in quest'ultimo periodo, in cui sta frequentando la tua famiglia.-
E Darco non poté che sgranare gli occhi nel sentirlo parlare in quel modo. Sì, questa era una cosa di cui anche lui si era accorto.
-... O meglio, con ragazzi di nature diverse da quelle a cui era abituata.-
Sottolineò, vedendo stavolta Darco scattare su di lui -Che sta dicendo?-
E Hakira sbuffò -Ad oggi so che sta frequentando un lupo e il suo olfatto, come il suo udito sono molto migliorati. Tempo fa era un vampiro ed era la vista ad essere stata incentivata. Simon mi ha detto che la sua prestanza fisica e la sua agilità, sono cresciute in questi ultimi mesi... non può certo essere un caso. Voi siete demoni, ma incentivate i vostri sensi con la magia, come faccio io... non siete naturalmente dotati.-
E Darco gli domandò quindi, disgustato -Quindi... può assorbire il potere della gente che si scopa?!-
Hakira fece spallucce -Potrebbe essere, anche se immagino sia solo questione di contatto aureo.-
Davanti a quell'osservazione, a Darco balzò in mente il momento in cui si era smaterializzato in soccorso da Monica, la Vigilia di Natale.
La barriera candida e tintinnante che aveva alzato su di sé... sembrava proprio la barriera del Puro di Cuore. Infrangibile... e deleteria per ogni creatura provvista di un'essenza malvagia.
-Nel caso... sarebbe in possesso anche della tua. Anche se non mi sarei certo aspettato da te un gesto di condivisione simile, è stato qualcosa di molto intimo. Per i demoni più anziani... nemmeno a paragone dell'atto sessuale.-
Darco fece spallucce e rispose -E' un semplice rituale. Monica sparirà da questa Terra fra una sessantina d'anni, se la sua passione per il martirio non accorcerà i tempi e...-
-Che idiozie. Sappiamo tutti che tuo nonno ha creato la pozione della longevità.-
-Sì, e la fa pagare più di quanto Monica potrà mai guadagnare nella sua vita. Certo non la darebbe a una che tiene così poco a se stessa. Sarebbe del tutto sprecata.-
-Dovrebbe riceverla per diritto, visto che un quarto della sua Essenza potrebbe essere quella di una divinità!-
-Potrebbe, ha detto bene.-
-Darco...- lo chiamò a quel punto il preside, generando nuova noia nel ragazzo ma proseguì -Monica potrebbe essere al pari di un Demone Assorbitore... ma senza lo spiacevole effetto collaterale della pazzia e della conseguente esplosione magica! Dovrebbe essere un potere da analizzare e studiare, un qualcosa di nuovo! E' una persona dalle mille qualità personali e questo non puoi ignorarlo come tutto il resto. So che non puoi.- sottolineò, guardandolo ora con eloquenza. Sì, da piccolo aveva fatto ben comprendere quanto la magia gli fosse cara.
-Stiamo correndo troppo, a mio parere. E' già abbastanza assurdo che una Dea abbia offerto parte della sua Essenza a una semplice mortale, ma che poi questa abbia poi sviluppato una natura di questo tipo, beh... è impossibile.-
Decretò, scuotendo il capo -Ci sarà un'altra spiegazione e certamente la scoprirò-
Se Monica era un Assorbitore, il desiderio di apprendere nuove magie e migliorare i propri poteri doveva essere istintivo, visto che assorbire nuovi poteri e capacità era proprio della sua natura. Per giunta...
"L'Ordinatrice dei Pianeti... una volta avevo chiesto ai miei com'era fatta e..."
E la descrizione combaciava. Una donna con un cappuccio sul capo da cui usciva una lunga treccia blu luminescente, anche se era solo la sua manifestazione più umana.
A suo tempo era convinto che fosse sua madre, anche se lei non l'aveva mai confermato, probabilmente anche perché non aveva mai visto sua madre.
-Il Patronus di Monica, l'ha mai visto?-
E vide il Demone sgranare lentamente gli occhi -Certo... mi sono sempre chiesto chi fosse, visto che sapevo che non era sua madre, ma...- e mosse la mano, tirando fuori un libro dalla vorticosa libreria che abbracciava l'altissima stanza come una spirale. Questo si gettò sulla scrivania e si aprì, mostrando dei disegni fatti a mano dell'Ordinatrice.
Lo sorprese molto vederli e, benché i lineamenti fossero diversi, il tratto principale era appunto il cappuccio e la treccia azzurra.
Non fu l'unico libro che gli mostrò. Ne giunsero altri, mentre lui annuiva e vedeva i lineamenti cambiare sempre, ma quei due tratti erano sempre presenti.
Il Patronus brillava di bianco e vedere semplicemente una donna con un cappuccio e una treccia non aveva risvegliato nei due alcuna associazione.
Ora le cose erano ben diverse.
-Adesso è tutto molto più chiaro. Forse non sarà come un Assorbitore, ma Monica ha una relazione con l'Ordinatrice dei Pianeti.-
Darco, che aveva finito di visionare ogni documento e analizzato sufficientemente ogni dato, domandò sbrigativo -E' tutto?-
-Perché pensi che sia in pericolo?-
E Darco fu sorpreso da quella domanda, sperava davvero di avere una risposta? Per aver fatto un po' di brainstorming assieme? Povero illuso.
Alzò ambedue le sopracciglia, incredulo e piegò il capo di lato, guardandolo come si guardava un bimbo monello -Caspita, ci ha davvero creduto...- e liberò una mezza risata, scuotendo il capo -Chissà, magari qualche risata me la sarei fatta se avessi frequentato questo posto.-
Hakira era allibito, senza alcun dubbio. Gli aveva davvero mentito? Eppure gli sembrava di aver letto una reale determinazione nei suoi occhi.
Stava bluffando? O l'aveva fatto prima?
Capendo comunque di essere stato beffato, non poté che dirgli -Chissà quante risate mi farò io... quando avrai dei figli.-
E il Malfoy alzò un sopracciglio con boria -I miei figli non finiranno in questo orfanotrofio, glielo garantisco.-
-Vedremo tua moglie cosa ne penserà.- ribatté l'altro, vedendolo assumere un'espressione poco convinta -Le farò capire che il Preside della sua amata scuola è uno che preferisce badare ai cognomi, piuttosto che alle personalità delle persone e che sarà capace di accanirsi contro i nostri figli solo per soddisfare la propria insoddisfazione nel non essere riuscito a punire me. Lì, capirà che razza di persona lei sia.-
-Dai per scontato che me la prenderò con loro? Che sciocchezze. Fosse vero, visto che non sopporto voi Malfoy da molto tempo, avrei reso la vita dei tuoi fratelli un inferno e invece sono stati sempre ampiamente premiati quando dimostravano di meritarlo. Non affibbiarmi tratti che non mi appartengono, Darco. Le risate sarebbero state generate dal fatto che, secondo me, arriverai comunque ad accontentare tua moglie, perché vederla felice sarebbe certamente la tua unica gioia e perché sai che chiunque abbia calcato i pavimenti di questa scuola... ne ha ottenuto i momenti più belli di tutta la sua infanzia, cosa che dubito potrai dire tu, fra cent'anni, dell'Accademia per Domatori. E' curioso comunque che tu dia per scontato che sarà una studentessa di Hogwarts, per giunta con una così alta considerazione di me... non sono così tante, anche se magari hai già in mente qualcuna.-
-Solo gli studenti di questo posto pensano che sia l'unico che valga la pena frequentare, per questo l'ho dato per scontato. Inoltre, considerando le enormi comodità di cui godono i suoi studenti, non vedo come potrebbero disdegnarla. E' facile fare il preside in questo modo.- replicò con alterigia il ragazzo, scuotendo il capo e alzandosi in piedi -Resti pure con le sue assurde convinzioni, non ho più tempo da dedicarle.- e mosse la mano che già gli aveva dato le spalle, smaterializzandosi in camera propria.
Si gettò sul letto, sbuffante e si accese una Magh viola, pensando attentamente a ciò che aveva appreso quel giorno.
"Più informazioni acquisisco su Monica e meno la situazione mi piace. Ora è persino entrata in contatto con suo padre, un Angelo Nero e... si sa che la vicinanza di certi individui tende a diffondere il male. Forse ne era stata infettata anche Aurora... chissà se l'ha mai vista..."
Si domandò poi, pensando alla madre della ragazza.
Lui avrebbe mai voluto vedere sua madre, consapevole che probabilmente non si sarebbe mai svegliata?
Sì, lui sì... e probabilmente anche Monica.
Ora comunque era assolutamente sicuro di voler riprendere l'allenamento con lei. Quel potere non poteva essere lasciato nel dimenticatoio. Era qualcosa di potenzialmente straordinario e irrinunciabile.
"Dovrò riuscire a convincerla, visto che lei non avrà più alcuna voglia di relazionarsi a me... anche se le farebbe molto comodo, soprattutto ora che non riesce più a utilizzare la magia senza l'ausilio della bacchetta."
Sbuffò, già appesantito all'idea di andare lì a chiederle qualcosa. Essere sbeffeggiato da lei era l'ultimo dei suoi desideri... anche se il primo, ormai, era quello di riuscire a riportarla a casa.
"In ogni caso, per il momento devo riuscire a ripristinare la situazione, devo riportarla qui e... farle capire che la sua presenza non mi disturba più. Poi, magari... accetterà di buon grado, vogliamo entrambi qualcosa l'uno dall'altra, i requisiti ci sono. Però converrà che tenga la bocca chiusa sulla sua natura almeno fino a quando non sarò assolutamente certo di quello che le dirò e che soprattutto non vada a spifferarlo a suo padre, potrebbe anche approfittarsi di una cosa del genere."
L'agitazione lo colse appena quando si rese conto che lui doveva certo sapere che sua figlia non aveva affatto ereditato la sua natura e dunque, se era un tipo arguto, doveva aver immaginato che il lei ci fosse qualcosa di particolare, di diverso. Sperò davvero che non fosse tornato a cercarla per quel motivo, altrimenti... avrebbe dovuto convincere Monica a lasciarlo perdere alla vecchia maniera o... agire direttamente su di lui.
"Devo stare calmo. Sarà bene che parli con i miei della cosa, una volta per tutte. Possibilmente prima di decidere di andare a sistemare quell'individuo a modo mio."
Se non ci fosse stato quel casino con Hazel, certo non avrebbe temporeggiato tanto, ma avevano già questa cosa per la testa, doveva pazientare.
Era quasi ora di pranzo quando Darco decise di scendere in cucina, era curioso di sapere che novità avessero i suoi genitori.
Trovò quasi tutti radunati. Tom e Dorian erano seduti l'uno a fianco all'altro, mentre sua madre e Mara stavano cucinando.
C'erano anche Sharlize e i gemelli, nonché Eva e Alexis.
Non aveva fatto colazione assieme a loro e, quando i ragazzi lo salutarono, Tanya si accorse del suo arrivo e lo sgridò -Darco! Perché non sei sceso stamattina? Non ti ho trovato in camera!-
-Avevo da fare. Skar e Hayden non hanno passato la notte qui, vero?- domandò al padre, cambiando argomento e l'altro scosse il capo -No, Skarlet è a casa di Falko, con Lara. Hayden è da Jazmyne, gli ho detto di raggiungerci per pranzo. Sarà presto qui.-
E Darco annuì, andando a sedersi al proprio posto -Eva, questo pomeriggio ci alleniamo, va bene?- e la bruna annuì rilassata. Aveva trascorso la mattinata assieme alla madre e alla madrina, ai fornelli.
-Skarlet mi chiede continuamente se ci sono novità su Hazel, le ho detto che sappiamo essere a Bonnemort, che Dorian ci ha parlato e gli ha detto che aveva bisogno di distrarsi ancora un po'.- fece Tom verso Darco che annuì -Siamo sicuri che sia la scelta migliore mentirle? Se magari fosse lei a parlare con Hazel...-
-L'allontanerebbe ferendola, come ha fatto con me. Non voglio che lo faccia.- sentenziò gelidamente Tanya e Darco sospirò, ritenendo che anche la posizione della madre potesse essere ragionevole. Non l'aveva dato troppo a vedere, ma la conversazione con Hazel l'aveva colpita.
-Mi ha detto che da qualche giorno ha un po' di nausea, penso che la storia di Hazel la stia provando in ogni caso...- fece Sharlize, verso i genitori.
Chiaramente poteva parlare liberamente, se non lo faceva diretta ai gemelli, seduti a fianco a lei.
-Buongiorno...- Hayden si era appena smaterializzato in cucina e la famiglia lo salutò, interrompendo il discorso precedente. Il biondo notò il suo posto occupato da Dorian, così occupò quello del Reale, in silenzio. Aveva un'espressione molto dura in viso.
Ci fu un lungo silenzio che Tanya decise di interrompere, chiedendogli -Come stai?-
Il figlio, che sembrava interessato ai ghirigori sul proprio piatto, attese un momento prima di risponderle -Non bene, chiaramente.-
La madre si asciugò le mani con lo straccio, poi decise di raggiungerlo, andando a sedersi al suo fianco, cercando i suoi occhi argentei. Li aveva così da tempo ormai.
-Ti sei confrontato con Jazmyne?-
Quello strinse la mascella e poi decise di scuotere il capo -Per il momento preferisco non... coinvolgerla.-
-Hazel tornerà domani al massimo... quando pensi di informare Jazmyne della cosa?- gli domandò gelidamente suo padre, vedendo Tanya lanciargli un'occhiata rapida.
Vedere suo figlio in quello stato le faceva male e sapeva che non poteva cedere, ma forse suo marito era stato troppo diretto.
Hayden infatti alzò gli occhi su di lui, duramene -Lo farò questo pomeriggio.-
-Hazel non sta bene, Hayden.- fece a quel punto Darco -La situazione è molto grave.-
Tanya iniziò a pensare che mantenendo il segreto di Hazel, non sarebbero mai riusciti a convincere Hayden a riportarla a casa.
L'altro, che da una parte avrebbe magari voluto sapere che cosa intendesse il fratello, preferì ignorarlo -Non m'interessa. Ci andrò domani, come prestabilito.- e guardò Tom che quindi asserì -Spero per te che non sia troppo tardi, Hayden. Non sopporteresti un peso simile sulla coscienza e noi tanto meno.-
Tanya liberò un fiato, intuendo che la verità sarebbe presto venuta a galla, se avessero continuato in quel modo e infatti Hayden strinse un pugno, irritato -Si può sapere cosa vi ha detto? Dopo tutto quello che ha fatto, ha avanzato persino delle pretese!?-
-Ti ama e non può vivere senza di te. Questo è ciò che ha detto, principalmente.-
Rispose Darco e Hayden liberò una risata incredula -Che idiozie, vi ha abbindolati tutti con le sue parole! La cosa assurda è che ci crediate.-
-Sì, ci crediamo, Hayden. E dovresti farlo anche tu.- sottolineò la madre, guardandolo negli occhi, preoccupata, ma l'altro scosse il capo, disgustato -Non se ne parla proprio. Andando da lei non faccio altro che rimangiarmi tutto quello che le ho detto fino ad ora. Lo trovo veramente ingiusto.-
-Se fosse vero che faresti?- gli domandò però Eva, incuriosita e Hayden scattò su di lei -Sono solo idiozie, Eva. Lei...-
-Non mi rispondi?- incalzò però lei, impassibile mentre lo scrutava.
Il biondo la scrutava, ora platealmente in difficoltà, poi scosse il capo, schifato -Sarei costretto a raggiungerla subito. Mi sembra ovvio. Anche se non farebbe altro che peggiorare la situazione, visto che per me sarebbe come trovarmi sotto ricatto.-
E Tanya alzò ambedue le sopracciglia -Ricatto? E perché mai? Lei non... non vuole obbligarti a fare un bel niente! Sta agendo solo secondo i propri istinti!-
Ma Hayden ribatté -Io sono obbligato a riportarla qui! L'hai dimenticato!?-
-E sapere che è in pericolo non ti dà il minimo pensiero!?-
-Vi ha solo detto quello che ha detto a me, sono tutte idiozie...-
E la donna cacciò gli occhi al cielo, mentre Eva scuoteva il capo, un pelo divertita. Come ogni Malfoy, anche Hayden aveva appreso le loro arti glissanti.
-Che facciate pace o meno, a me non importa un bel niente. La riporterai qui, domani all'alba.- sostenne Tom, gelidamente, capendo che suo figlio era ormai divenuto un muro.
-Le dirò che mi hai obbligato.-
-Non me ne frega un cazzo. Basta che torni sotto il mio tetto. Non rientrerai in questa casa fin quando non l'avrai convinta a tornare qui e con questo atteggiamento sappi che non sarà facile. A differenza tua, lei sa molto bene cosa vuole.- sentenziò l'uomo e Mara iniziò a servire tutti con la magia, andando a sedersi vicino a sua sorella.
Hayden sapeva che quando il padre iniziava ad essere scurrile, significava che era davvero adirato -Quindi l'alternativa è essere cacciato da casa mia?-
Tanya aveva gli occhi sgranati, allibita davanti a come la conversazione stava mutando.
Le iridi di Tom erano sempre più aranciate -L'alternativa è che tu non possa più vedere nessuno di noi e sta certo neppure Jazmyne.-
Sostenne il genitore duramente, lasciando Dorian al suo fianco piacevolmente sorpreso.
-E questo cosa vorrebbe significare?!- domandò Hayden, che non aveva ancora toccato cibo, diversamente da suo padre che sembrava piuttosto impassibile -Che se Jazmyne sapesse cosa stai combinando, non so se vorrebbe ancora avere a che fare con te.-
-Hazel ha messo in pericolo la sua incolumità!-
-NO! Sei tu che hai abbandonato la tua fidanzata! Ti è bastato vederla ballare con due idioti per scappare a rintanarti fra le braccia di Hazel! E la cosa più assurda è che poi hai avuto anche il coraggio di dare la colpa a lei! Vergognati! Era una tua responsabilità, prima che di chiunque altro!- berciò il genitore, ora vedendo gli occhi del figlio illuminarsi. Si alzò in piedi, credendo che sua madre lo avrebbe fermato ma non fu così e scandì -Non permetterti mai più di rubarmi dei ricordi.-
-Finché ti comporterai da bambino e sarai una mia responsabilità, farò ciò che più mi aggrada.-
E il figlio, seppur a pugni stretti, si smaterializzò in camera propria. Indeciso sul da farsi. Doveva andare da Hazel? O affrontare ogni cosa con Jazmyne?
Se avesse saputo che pur di farla stare zitta aveva preferito cancellarle la memoria, lo avrebbe lasciato... senza alcun dubbio.
Aveva teso una trappola per Hazel, ma alla fine era stato lui a rimanerne intrappolato.
Quando Hayden si smaterializzò a casa di Jazmyne, vide la ragazza in cucina che guardava la televisione. Stava ancora finendo di mangiare.
Rimase appoggiato all'ingresso e sospirò.
"Non posso dirle tutta la verità, se sapesse che le ho cancellato la memoria..."
Aveva finto alla perfezione in quei giorni che fosse andato tutto bene, per cui, comunque l'avrebbe sgridato, ma non sarebbe stato altrettanto grave.
Fortunatamente non aveva rivelato a nessuno quel dettaglio.
Quando giunse in cucina, la ragazza alzò gli occhi su di lui e gli domandò, atterrita -Oddio, 'Den... ma cosa è successo?!- si era alzata subito in piedi, lasciando il pranzo a metà. Con le mani aveva poi afferrato il volto del fidanzato, vedendolo però spostare il viso da un lato -Ci sono delle cose che devo dirti, Jazmyne.-
Esordì e la bionda indietreggiò, domandandogli senza fiato -Cosa?-
-Hazel...- e vide subito la ragazza portarsi le mani alla bocca, con gli occhi lucidi mentre lui faticava a parlare -Ci ha presi in giro. Ha finto di essere nostra amica solo per potersi più facilmente insinuare fra noi.-
Jazmyne, che non si aspettava certo una prosecuzione di quel tipo, corrucciò lo sguardo, mettendosi dritta -Che? Ma per quale motivo?! Che ti ha detto!?-
-L'ha fatto per poterti togliere dai giochi, drogandoti per farti arrivare a tradirmi davanti ai miei occhi e farci lasciare, così da avere il campo libero con me. Si è presa gioco di noi, ha agito alle nostre spalle... per avermi.- riassunse, liberando il fiato e spostandosi verso la finestra, spossato.
Jazmyne lo seguì con lo sguardo e, dopo qualche momento, in cui appariva ragionevolmente incredula, gli domandò -Ma chi ti ha detto una cosa simile?-
-Ho interrogato con i miei poteri il tizio che stava per violentarti e gli ho strappato ogni singolo ricordo di Hazel mentre gli rivelava tutte le cose che ti ho appena detto.-
E Jazmyne si portò le mani fra i capelli, senza parole. I suoi occhi erano di nuovo lucidi... ma per altre motivazioni -E lei!? Lei che ti ha detto!? Le hai parlato?!-
E al ragazzo scappò una risata piena di scherno e rancore -Ha detto che l'ha fatto per amore!- e rise ancora, scuotendo il capo e asciugandosi un occhio anche lui -Amore... uno scarto della natura come lei, amore...- ripeté, sentendo ormai solo le lacrime e le dichiarazioni struggenti nella vampira nella sua mente, da giorni ormai. Avevano occupato i suoi incubi ogni notte da quando era a conoscenza della realtà.
Jazmyne andò quindi a sedersi, provata sensibilmente dalle sue parole e scandì -Quindi è da sempre innamorata di te... ma non aveva il coraggio di dirtelo?-
Spazio Autore:
Eccomi tornata, ragazze! Finalmente anche Hayden inizia a buscarle dai genitori e chissà come reagirà Jazmyne questa volta, voi cosa dite? Alla prossima che sarà giovedì, un giorno in anticipo così recuperiamo dalla settimana scorsa! Vi informo che finalmente mi sono presa anche la magistrale, per fortuna! Grazie a tutte degli incoraggiamenti e degli auguri! Un bacione a tutteeee!
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