Nuove minacce (Parte IV)
-NO! NO!! Devo andare anche io! DEVO ANDARE!! – gridava però Viktor, iniziando a diventare meno gestibile del solito.
Ares quindi spostò lo sguardo su di lui, serio -Sarà solo un mese, piantala.-
-NO! NO!! VOGLIO VENIRE! FERMI!!- gridava il ragazzino a quel punto, tirando fuori artigli e canini che usò direttamente verso il padre, che rimase allibito -NO! FERMO!!- e Viktor corse da Karim, mentre Ares si piazzava veloce davanti a lui, dandogli un pugno poderoso in pancia, vedendo la forma vampirica svanire e il gemello piegarsi sulle ginocchia -Resta qui.- gli disse, vedendo l'altro alzare gli occhi pieni di lacrime, mentre scuoteva il capo -Non voglio, non posso! Non posso, Ares!-
-Non m'importa, devi farlo e basta.-
Stabilì freddamente l'altro, ma il gemello ancora faceva segno di diniego -NO! NO!!-
E sentì anche Dorian raggiungerlo, afferrandolo per un braccio -Basta, Vick... ti prego...-
A stento dovette trattenersi dall'afferrare anche il braccio di Ares, ma con la mano giunse al suo volto, mentre Mara, dietro si avvicinava a loro, singhiozzante, vedeva a mala pena -Ares...-
-Starò bene, lo sapete. Smettetela di frignare adesso.-
Stabilì duramente e presto le finestre presero a tremare, mentre Viktor si liberava di nuovo dalla presa del genitore e iniziava a piangere sonoramente -NON VOGLIOO!!-
Ares serrò la mascella con irritazione, a quel punto e lo sgridò -Piantala!-
-NO! NO! Mi ammazzerò se non mi farete andare! Lo giuro! Giuro che mi ammazzo!!-
E lì, davanti a quelle parole, Mara berciò -Ma credi che per noi sia facile!? Viktor!! Come puoi dire una cosa del genere! Se lo farai, sarai tu ad uccidere noi!- gli disse, mentre ormai a stento riusciva a calmare la povera Noemi, che piangeva rumorosamente anche lei, senza capire -Ma cosa succede?!-
Viktor, con il labbro inferiore tremante, disse soltanto, mentre guardava i genitori -Allora fate andare anche me, così non sarà solo e nemmeno io.-
Inutile dire che Karim era nel suo personalissimo posto felice, in quel momento. Mai avrebbe pensato che si sarebbero create delle dinamiche così incredibilmente succulente per lui... e senza nemmeno che fosse stato necessario il suo intervento!
-Non se ne parla.- stabilì Ares, che ricevette una spinta dal gemello, rabbioso -Sta' zitto! Io verrò, è chiaro?! Non m'importa! Scapperò di casa e lo contatterò!- e indicò Karim che sorrise con fare gentile -Nella mia umile scuola c'è posto per tutti.-
Nessuno badò al suo commento opportunista, mentre Dorian, con una mano alla bocca, era corso con lo sguardo verso Mara, che scosse il capo -N-no...-
[In due si sosterranno a vicenda e... è meno probabile che perdano la testa, con Karim]
Era una triste verità che andava accettata, purtroppo.
-Non voglio che venga! Potrebbe essere pericoloso!-
-Lo sarà anche per te!- ribatté il gemello.
-Niente affatto, lo sai che sono molto più forte di te e piantala con questi capricci! Sei uno stupido!-
-Non m'importa ciò che dici! Chiaro!?-
I ragazzini, che mai avevano litigato, notarono loro padre muoversi verso la loro sorellina, piangente e baciarle il capo, affettuosamente -Basta, bambina... i tuoi fratellini torneranno presto.- e guardò Karim, che ammorbidì la propria espressione -Certamente... come da patti.-
Dorian annuì gelidamente e quindi guardò i gemelli, allungando la mano verso i due, e vedendoli raggiungerlo entrambi, anche se Ares rimase indietro e disse, verso la madre, stufo -E' solo un mese, finiscila di piangere.-
La donna con gli occhi rossi e singhiozzante allungò il viso verso il giovane e gli baciò il capo, stringendolo a sé -Vi voglio immensamente bene, vi prego... non dimenticatevene mai. Avete... una famiglia che vi aspetterà sempre e comunque!-
-Beh, certo... dove pensate di andarvene??- lamentò Viktor -Quando torniamo ce ne andiamo in crociera? Come l'anno scorso?-
E Dorian stirò un sorrisino furbo -Basta che non ti venga in mente di guidarla nel cuore della notte, come l'ultima volta...-
E quello mise il broncio, scontento -Era un'idea di Ares!- ma il gemello non sembrava affatto divertito dal ricordo e scandì, semplicemente -Andrà tutto bene, state tranquilli... vieni- e afferrò per la giacca del pigiama il gemello che però volle dare un bacio alla piccola Noemi, prima di venir trascinato via dall'altro.
-E allora è perfetto così! No?- se la rise, Karim -Considerando che non avevo previsto nulla, sono decisamente sorpreso, segno che c'è chi lassù... l'ha sicuramente vista più lunga di me! Ahahahha! Ci vediamo presto, ragazzi! Ciao, piccina!!- e, insieme ai suoi due nipoti, Karim sparì nel nulla, mentre le donne di casa riprendevano a piangere fra le braccia di Dorian, condizionato presto dalle loro lacrime -Si proteggeranno a vicenda...-
E Mara deglutì, annuendo singhiozzante, anche se non riuscì proprio a dirgli niente.
-Ma stai scherzando!? Siete andati da soli!? Eliza!!-
Hayden e sua sorella, una volta tornati a casa, non trovando i genitori, li avevano cercati telepaticamente per poter parlare di ciò che era appena successo con Surmaga.
Chiaramente non avevano ottenuto un riscontro positivo.
Hazel era in piedi davanti alla scorrevole spalancata, fissava senza una parola i due mentre Tom guardava con irritazione Hayden, prevalentemente -Sono quasi certo che l'idea sia stata tua ed Eliza sia stata costretta a seguirti.- scandì, vedendo il primogenito arrossire -E' così e non me ne pento, abbiamo ricavato un sacco di informazioni.-
-Ma Hayden!! Lo capisci che è stato un atteggiamento completamente sbagliato!? Sarebbe potuta succedere qualunque cosa!- lo sgridò la madre, vedendo il biondino abbassare lo sguardo, dicendo -Infatti non volevo che venisse anche lei.-
Quest'ultima gli lanciò un'occhiataccia e scandì, gelidamente -Il punto non è affatto questo.-
-E tu avresti dovuto avvisarci, Eliza!- sgridò però anche lei, la madre, vedendola arrossire e ribattere prontamente -Non ne avrei ricavato niente, mamma! Sarebbe andato da solo senza dirci niente mettendosi ancora più in pericolo!-
Incredibile, sembrava quasi che i ruoli si fossero appena ribaltati, pensò Tom mentre guardava con sorpresa i figli.
Anche se Hayden non si era mai comportato in quel modo così sconsiderato...
-Devo supporre che Raul ci abbia visto giusto. Se i vostri poteri non funzionano con lei e i suoi con voi... un motivo deve esserci, come anche il perché vi siate sentiti così propensi a raggiungerla senza pensare alle conseguenze- stabilì, vedendo in quel momento la piccola Eva entrare svolazzante in cucina e raggiungere le braccia della madre che la strinse a sé, ma continuò a guardare storto i figli, prevalentemente Hayden. Quest'ultimo assunse la sua aria più innocente e fece per rispondere al padre, ma nel vedere Eva entrare notò sulla porta proprio la sua vampira preferita. Spalancò gli occhi, ricordandosi un po' tardi della sua promessa -Haz...-
Ma quella, con aria schifata, scosse il capo e si mosse rapida verso il piano di sopra.
Skarlet purtroppo si stava allenando per le gare, per cui era nei sotterranei, mentre Sharlize aveva delle lezioni pomeridiane.
In pratica era sola come un cane.
Hayden si levò in piedi e fece per seguirla, chiamandola ma Tanya lo fermò -Dove pensi di andare?!-
-Non abbiamo altre informazioni, non è durato molto come incontro... e comunque quest'idea che le nostre azioni fossero dettate dall'istinto della Leggenda... sembra che l'abbia avuta per primo Darco, anche lui sente che si sta interessando a questa donna.-
Ed Eliza sbuffò, delusa da se stessa per non essere stata abbastanza accorta da distinguere l'esigenza istintiva di raggiungere quella donna dal mero desiderio di mettere alla prova i suoi poteri, come le accadeva da ragazzina.
Hayden quindi fece -Sì, esatto! Lui è stato il primo di tutti noi a interessarsi e a farmi conoscere i suoi dubbi! Altrimenti non mi sarebbe mai venuto in mente di guardarmi i telegiornali babbani!-
E lì, Tanya lo fulminò -Stai scaricando le colpe su tuo fratello?-
Il biondino assunse un'aria scontenta e le fece notare -Le sto condividendo, qualche problema? Almeno, fra noi, uno corretto c'è!-
E la madre arrossì appena, sapendo bene che con Darco... aveva davvero molte difficoltà ad arrabbiarsi.
-Intanto lui è a scuola a studiare, non si è certo mobilitato da quella donna per scoprire chissà che cosa, Hayden!-
Lo sgridò ancora, vedendo il giovane scuotere il capo, irritato -Va bene, non ho voglia di parlarne, adesso devo andare da Hazel... ovviamente litigherò anche con lei e, ah! Prego!- e guardò con sarcasmo il padre che arrossì appena e lo lasciò andare.
Sì, beh... suo figlio sapeva bene come farlo sentire in colpa.
Dopotutto, se non ci avesse pensato il ragazzo, sarebbe andato certamente lui a confrontarsi con quella donna, presto o tardi.
-Quel che mi preoccupa di più è questo potere che assomiglia al sangue della Leggenda.- liberò però il padrone di casa, vedendo la moglie sedersi ansiosamente cosa che Eliza imitò -Assomiglia? E se fosse lo stesso?-
-Non lo è. Di questo ne sono più che certo... mi auguro non l'abbia ottenuto o ricavato, in qualche modo...-
E si portò le mani fra i capelli, sospirando sonoramente ed Eliza gli domandò, perplessa -E come? Durante la guerra?-
Tom spostò lo sguardo su Eva e ne accarezzò la lunga chioma nera mentre quella sonnecchiava sul braccio della madre -Può essere... mi auguro non ci sia riuscito dalla pozione, dalla Vitae ex Tenebris.-
Ed Eliza spalancò gli occhi che dal bel dorato intenso avevano appena virato verso il nocciola, presi dalla sorpresa.
-Ma lì è presente solo una percentuale del tuo sangue... nonno Draco l'ha sezionato e...-
-Eli', so esattamente come è stata creata quella pozione e lì dentro dovrebbe esserci giusto un 25% della composizione del mio sangue... mi auguro che non ne abbia creato uno similare partendo da quello, magari mescolandolo al suo... anche se non dovrebbe offrirgli immunità al mio o... tutte le pozioni sarebbero degli antidoti al mio sangue.- e si scombussolò i capelli, pensieroso -Devo parlare con papà, anche se dubito possa darmi delle risposte senza degli esperimenti... non è il tipo a cui piace fare concezioni sul nulla.-
Ed Eliza annuì, convinta -Già...-
Quando Hayden salì al piano di sopra, chiaramente non trovò Hazel in camera propria, ma in quella di lei. Non la usava spesso.
La porta era socchiusa, mentre la ragazza, che stava indossando un intimo succinto e decisamente poco presentabile... persino a uno che sarebbe potuto essere un suo eventuale fidanzato, riuscì a riempire di imbarazzo il bel biondino, che le dedicò un'occhiata rapidissima.
-Sparisci.-
-Hazel, ti giuro che mi son completamente dimenticato...- e varcò la soglia, mentre lei si metteva di profilo e osservava come il laccetto di pelle scivolava sui suoi glutei allargandosi appena sulla sua femminilità, includendola e dividendosi in alcuni rami di pelle che percorsero il suo basso ventre, poi poco sopra, aggrappandosi alle anche e disegnando una V sotto l'ombelico, riallacciandosi alla rete di fili di pelle sovrastanti.
Il collo era completamente coperto, invece, da un collare largo, nero e sempre nel medesimo tessuto aderente. Da qui partivano due stringhe di pelle che correvano lateralmente e verso il basso, strette, avvicinando e sollevando la terza della vampira, poi, un'altra serie di stringhe percorreva i seni, addensandosi sui suoi capezzoli, coperti. Dietro invece, dal collo partiva lo stesso laccetto che seguiva la linea della sua colonna, diramandosi lateralmente e sul davanti verso i seni, e infine si muoveva in basso, fino a raggiunger il punto in cui la singola stringa scivolava fra i suoi glutei.
Aveva tirato su i capelli in una coda alta e molto stretta con un elastico fatto sempre di pelle, ma largo.
Si stava mettendo dei lunghi stivali, che superavano il ginocchio e dei bracciali larghi, sempre della solita fattura.
Lei non gli rispose nemmeno e il biondo, sentendo di essere stato palesemente ignorato, provò a guardarla di nuovo, nella speranza di vedere i suoi occhi... ma purtroppo ne vide solo il fondoschiena, mentre era piegata in avanti e si allacciava gli stivali.
"Ah! Non è davvero possibile che faccia così!"
-Vestis!-
E le fece indossare una vestaglia di seta bianca, che la coprì dalle ginocchia al collo.
Si guardò disgustata e fece per levarsela, ma si sentì afferrare per i gomiti e voltare -Per favore! Almeno devi ascoltarmi! Non era previsto! Eliza mi ha seguito e...!- non riuscì a finire che i lunghissimi capelli della compagna lo afferrarono per una caviglia e lo lanciarono sul letto.
Lei rimase dall'altro capo, a guardarlo duramente -Mi hai fatto una promessa... e "ti sei dimenticato" di mantenerla. Complimenti, Hayden Malfoy. Vedremo cosa mi dimenticherò io, in questi giorni.- e sparì improvvisamente nel nulla, lasciando il biondino sconvolto.
"Che cosa avrà voluto dire?"
Si smaterializzò sul proprio letto, preso dai pensieri per tutta la sera, poi, verso l'ora di cena, decise di mandarle un messaggio.
#Scusa, sono stato un idiota...# pensò di giustificarsi dopo quelle parole, ma si limitò a mandare quel messaggio, sapendo che lei lo avrebbe certamente apprezzato di più, in quel momento.
#E' così.#
Quella risposta gli arrivò quasi mezz'ora più tardi, quando decise di scendere in cucina a cenare.
Subì le sgridate di Skarlet, oltre alle ulteriori occhiatacce di sua madre, anche se stavolta suo padre aveva fatto capire che continuare a discutere della cosa non sarebbe servito a nulla, ormai.
Aveva risposto subito alla sorella #So che adesso mi terrai il broncio per un sacco di tempo, lo capisco ma sai anche che non posso cambiare il passato, né lo farei, perché piuttosto che metterti in pericolo... sarei pronto ad affrontare tutti e dieci i Titani anche da solo, non m'importerebbe. Sai che è la verità e che non l'ho fatto con lo scopo di ferirti, anche se l'ho fatto lo stesso e mi dispiace tantissimo.#
Stavolta lei gli rispose all'istante, anche se il messaggio era stato letto solo per un 22%. La cosa ovviamente lo irritò ma lesse cosa aveva avuto da dire lei #Ora non ho certo tempo per le tue giustificazioni strappalacrime. Sono decisamente impegnata. Ci si vede.#
Era stata glaciale e concisa.
Lì per lì era stato tentato di andare a ripescarla, ovunque fosse e riportarla a casa, magari trascinata per un orecchio, ma capì che alimentare la sua rabbia non gli avrebbe fatto riguadagnare punti.
Quando se ne tornò in camera, dopo aver cenato, si buttò a letto, stressato e provò a distrarsi, anche se i suoi pensieri navigavano sui numerosi atti illeciti che avrebbe compiuto quella notte Hazel.
Ebbe una mezza idea di andare da Jazmyne, ma non voleva subire anche le sue sgridate.
Rimase a fissare il soffitto e provò a pensare alla Signora della Morte, a cosa fosse successo, ai ragionamenti fatti con Raul e poi con la sua famiglia...
"E' davvero possibile che abbiano ricavato il veleno della Leggenda dalla pozione? Sarebbe davvero assurdo... oltre che ormai un fatto irrimediabile."
Considerando che c'era un bel po' su cui rimuginare, gli venne in mente che nessuno aveva sicuramente pensato a informare Darco, così, presto distratto all'idea, decise di comporre il numero del suo fratellino.
Darco, del resto, non l'avrebbe tormentato con inutili paranoie tipicamente femminili, anzi gli avrebbe permesso di raccontargli ogni cosa nei minimi dettagli senza soffermarsi troppo su quanto era stato avventato. Hazel ora si stava sostanzialmente vendicando, per cui aveva solo bisogno di sbollire la rabbia, poi avrebbero fatto di nuovo pace... come sempre.
-Chi è?-
Hayden corrucciò lo sguardo, sentendo la voce più adulta del minore, anche se rimase più perplesso davanti alla domanda in sé, così rispose –Ciao, sono io, credevo ti fossi salvato il mio numero...-
-No, l'ho cambiato di nuovo, come ti ho già informato via messaggio, e ho salvato solo quello di Skar, per ovvi motivi.-
Hayden, sentendo la sardonica replica, scosse il capo divertito, suo fratello era sempre il solito, evitava le chiamate e i messaggi di Skarlet come la Purulenta Pixosa, una malattia trasmessa dai Pixie che riempiva il corpo di bolle piene di pus verde cerume –Hai molto da fare? Se sei impegnato...-
-Se hai chiamato perché ti manco: sì, ho da fare.-
Il biondo se la rise appena e fece –No tranquillo, è bello essere l'unico maschio coccolato dalle donne di casa.-
-Divertiti. E' tutto?-
Il primogenito alzò gli occhi al cielo, ricordandosi che cercare di stuzzicare le gelosie affettive di suo fratello era un'impresa epica, così gli disse subito –Ok, ok, non so se hai avuto modo in questi giorni di ascoltare il telegiornale babbano, soprattutto se stai tutto il giorno rinchiuso nella tua putrida...-
-Taglia corto-
-Ok, ti ricordi di quella tizia di cui mi avevi parlato? Quel demone dai lunghi capelli neri che si sta divertendo a distruggere alcune città babbane...?-
-Sì e allora? Paparino ha deciso che proteggere quella massa di squinternati che siete non era abbastanza? Vuole salvare anche gli inutili babbani alla fine?-
Il biondo sollevò ambedue le sopracciglia ed espirò, sentendo il tono –Piantala lo so che quella donna ha attirato la tua attenzione per un motivo, è inutile che fai finta che non sia così e poi, come al solito, sembra che papà ti stia un po' sulle scatole, quando parli così...- lamentò, scontento.
-Niente affatto ma se sono qui un motivo c'è, lo sai. In un pollaio ci può stare solo un gallo.-
Hayden, al sentire quelle parole così fredde e lapidarie socchiuse le labbra, sconvolto e in silenzio
"Come può pensare una cosa simile? Papà lo adora... e lui...?"
Poi, dal nulla, lo sentì improvvisamente liberare una risata perfida -L'espressione del tuo viso, in questo momento, deve essere esilarante-
Hayden sbuffò sonoramente, tirando un sospiro si sollievo e replicando acidamente –Devi avere molto tempo libero per fare questi scherzi stupidi! Papà ti adora! Non fanno altro che parlare di te e sono molto preoccupati! Non vedono l'ora che finisci e che torni! Tutti quanti lo vogliamo!- sottolineò, giusto per essere certo che l'informazione gli fosse entrata nel cervello con chiarezza.
-Non posso sfogare il mio sarcasmo su nessuno qui, sii comprensivo-
Il biondo assunse un'aria altezzosa e, sempre un po' offeso per lo scherzetto subìto, gli disse –Come no e comunque ti basterebbe uscire dalla tua camera e magari stare un po' di più qui con noi, lo sai bene!-
-Già, ma so anche che le nostre sorelle minerebbero il mio disperato tentativo di studiare e, come non le volevo a sei anni, le distrazioni non le voglio nemmeno adesso. Comunque...- ultimò, con voce eloquente, sentendo il maggiore proseguire la sua solfa, prima di riprendere -Ah già, comunque è da tanto che non ci sentiamo, potresti chiamarmi ogni tanto, almeno eviterei di andare per la tangente...-
-Non credo che la situazione sarebbe differente. Hayden, termina questo avvincente racconto, prima che riesca a trovare l'ispirazione per addormentarmi-
Il biondo storse la bocca scocciato, a quanto sapeva suo fratello non aveva più idea di come si dormiva davvero, aveva iniziato a capire come evitarlo dai quattro anni in poi.
-Ok, ok, ora ti spiego tutto...-
Per fortuna di Darco, Hayden, sapeva essere tanto prolisso quanto sintetico, se lo desiderava davvero –Credo di aver detto tutto, oltre al fatto che per questo ho litigato con Hazel, che, suppongo, non mi vorrà parlare per settimane.-
-Ci scommetto. Comunque, se anche papà era preoccupato, probabilmente le mie ultime considerazioni sul fatto che sia io, che te, che Eli ci siamo interessati e non a caso a una donna che si diverte a schiacciare le formiche, sono sicuramente più valide, considerando anche l'interesse di papà e il suo volerti offrire carta bianca nella questione.-
–E di quel potere? Quello che assomiglia al sangue della Leggenda?-
-E' sicuramente interessante che non possiamo ferirci a vicenda, con questa donna. Se non fossi assolutamente certo che papà non ha tradito la mamma... avanzerei che è una nostra sorellastra. Questo spiegherebbe certamente tutto.-
E lì, Hayden spalancò gli occhi -Dio...-
-Non l'ha tradita, però. Quindi le cose sono due: o ti sei sbagliato, cosa più plausibile, oppure sono riusciti a ricavare il Veleno della Leggenda durante la guerra. Dalla pozione è impossibile. Il punto è che non possono sviluppare un'immunità, visto che è come se cercassi di insegnare a una foglia a non prendere fuoco in un incendio, quindi... devo pensarci. In ogni caso fra qualche settimana ho l'ultimo esame pratico e quel simpaticone del macellaio non libererà i miei testicoli fino a quando non gli avrò dimostrato che i suoi esami non servono a un cazzo, oltre a turbare psicologicamente le persone-
Hayden, che era molto sorpreso dai ragionamenti rapidi che aveva avuto il minore, decise di non fossilizzarsi sull'argomento, anche perché non sarebbe servito e gli rispose –Non provocarlo, lo sai che è un vero sadico...-
-Già, quel che ti sto dicendo è che non posso tornare a casa a breve, ho ancora un po' di roba da fare qui, però appena avrò terminato mi prenderò una pausa e tornerò a casa, poi ogni tanto verrò qua a dare gli ultimi esami teorici che mi rimangono...-
Il maggiore annuì e poi corrucciò lo sguardo –Oh diamine, l'ultima volta che ti ho visto avevi diciotto anni, a causa dell'esame di Polkar, adesso...-
-Adesso ne ho 22, ho contato i mesi d'esame per la mamma, lo sai che ci tiene a queste idiozie...-
Hayden stirò un sorriso compiaciuto e assunse una voce affettuosa –Quindi... non ci hai dimenticati, vero?-
-Oh, ma guarda... ho il telefono scarico! Ci sentiamo più avanti, Hayden. Se la tipa fa qualcosa di davvero interessante, chiama.-
Darco non era tipo che amava effusioni di alcun genere e per di più detestava perdere tempo, questa era senz'altro una dote ereditata da Cherlyne e ancora prima da Hermione.
-Ok, ok... ti voglio bene, fratellino, te ne vogliamo tutti...!-
-Sì, sì, ciao.-
-Dovresti dirlo anche a me ogni tanto! Non solo a...-
Ma gli venne chiusa la chiamata in faccia. Sbuffò scocciato, poi gli arrivò subito un messaggio e lo lesse #Coglione#
Ridacchiò e replicò
#Da qualcuno dovevi pur aver preso...#
#Ne dubito, buonanotte.#
#Notte...#
Decise di spegnere il cellulare, sentendosi improvvisamente solo e triste.
Il pensiero era volato rapido ad Hazel.
Aprì gli occhi e gli venne in mente di cercarla con la mente, si era trattenuto per un po' con il fratello...
[Ehi...]
[Ti ho detto che sono impegnata, lasciami in pace]
Sbuffò alla sua rapida e scontrosa replica e fece [Buonanotte, amore mio.]
[Lo sarà senz'altro]
Quello chiuse gli occhi, triste e scocciato, avrebbe tanto voluto averla lì con lui, abbracciarla e farsi abbracciare, ma sapeva di dover pazientare.
Spazio Autore:
Ebbene sì, il nostro Karim è arrivato e ha fatto ciò che temevamo di più. Speriamo che questo mese non incida troppo nella psiche dei nostri ragazzi! Un bacione a tutte! Alla prossima che sarà Lunedì!! Bacii!
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