Noi e nessun altro (Parte IV)
Rich, che inizialmente avrebbe voluto fare all'amica una piazzata, sentendo la sua voce e quella del Lycan oltre la porta socchiusa, si era lasciato convincere dalla cugina a trattenersi, ritenendo che l'idea di spiarli lo stuzzicava non di meno. Ovviamente, il fatto che la ragazza l'avesse trascinato alle sue spalle, intimandolo a stare ben adeso alla sua schiena e al fondo della stessa, non aveva in alcun modo fatto pendere definitivamente l'ago della bilancia verso quella decisione.
-A me sembra ora di andare a nanna, bambina. Non trovi?- domandò Falko, andando a baciare un lato della gonfia scollatura, mentre la guardava dal basso.
Lei gli stava accarezzando il viso mentre lo osservava -Sì, ora andiamo a chiamare i piccioncini...-
-Già, almeno stanotte non ho dovuto mettere in riga nessuno...-
E la lupa gli sorrise, eloquente -Certo... hanno sentito tutti il passaggio di Rich su di lei.-
-Bah, per due dita...- sbuffò, roteando gli occhi e la lupa lo guardò con ironia -Magari erano tre...- e le scappò una risata quando lo vide tornare annoiato su di lei.
Inutile dire che i due spioni erano diventati purpurei nello scoprire che il loro segreto segretissimo era ormai di dominio pubblico.
Videro il Lycan a quel punto far ruotare del tutto la lupa e mettersela a cavalcioni, afferrandola per i fianchi e osservandola. Lara gli poggiò le braccia sulle spalle, andando ad accarezzargli la criniera bruna, il suo sguardo si era accalorato.
Lui continuò a fissarla, mentre lei evitava i suoi occhi blu.
-Non ti sei scopata nessuno.-
Ebbe da farle notare lui, come se lei già non lo sapesse.
-E tu hai dato molto meno spettacolo del solito.-
-Non sono certo come il tuo ossigenato...- e lì, la vide scattare su di lui, liberando una risata del tutto spontanea e piena di sarcasmo -No, certo! Sei completamente diverso da lui!-
E lì, lo vide stringere le palpebre, diventando serio improvvisamente -Lo sono, Lara.-
La lupa fu sorpresa nel vederlo cambiare rotta così in fretta e deglutì, facendo spallucce -Siete pronti a qualunque cosa per chi amate, siete dispotici, arroganti e amate allo stesso modo il combattimento...-
-Come la quasi totalità dei lupi maschi Completi. Non è a questo che mi riferivo e non è questo ciò che conta davvero.- sottolineò lui, eloquente e lei gli rispose -Dico solo che se voleste... non avreste poi tante difficoltà ad andare d'accordo.-
-Cambi argomento?-
-No, ma sai che è importante.-
-Certe cose e tante altre si fanno in due... come minimo.- ultimò, piegando il capo di lato e alzando un sopracciglio, con malizia malcelata.
-Ma se uno non fa un passo verso l'altro... non si fa mai niente.- replicò lei, piccata.
-E' vero- confermò lui, osservandola e lei, che era tornata sui suoi capelli e a tastare la sua barba folta, deglutì, domandandogli poi -E... tu lo faresti quel passo?-
Falko capì che la compagna non avrebbe mollato l'osso, quindi rispose -Dovrei implorare l'amicizia dello sfigato col rischio di venir rifiutato e deriso?-
Lara a quel punto scese a guardarlo, con molta attenzione e si limitò ad annuire.
Falko le afferrò il viso e le accarezzò lo zigomo, attirandola a lui, sussurrandole -Dannata, conosci già la risposta.-
Fu lei a prendergli il volto a due mani, stavolta, mentre tirava su col naso e i suoi occhi s'illuminavano -Non voglio chiederti niente che tu non voglia, Falko. Te lo giuro. Se per te è troppo importante questo orgoglio...-
-Lo è.- la interruppe lui, non condizionato dalla sua sensibilità apparentemente -Ma è da un po' che cose che ritengo importanti iniziano a passare in secondo piano... rispetto a questi occhi.-
E lì, Skarlet andò ad afferrare il polso di Rich, stringendolo forte.
Beh, per il Malfoy quel gesto fu pari a una scossa. Parve come riprendersi dall'intontimento offerto dall'attenzione che stava mostrando nella conversazione e, senza pensarci oltre, poggiò una mano sulla porta e la spinse.
Afferrò il polso di Skarlet e se la trascinò dietro, lasciandola allibita... non meno della coppia colta in flagrante.
-Rich!- lo sgridò la cugina, ma lui scandì con decisione -Non ti devi certo sacrificare per una scopata, Falko! Non me ne faccio niente di un'amicizia nata da un sostanziale ricatto!- berciò, annoiando il Lycan mentre Lara si volse del tutto verso l'amico, a bocca spalancata e in imbarazzo, ovviamente -Cosa diavolo dici!?-
-Non sei obbligato a essere mio amico per scopartela, Falko! Davvero! Lei lo desidera e tu lo desideri! Non avete bisogno di nient'altro!-
Lì, Lara si levò in piedi, con rabbia e gli occhi lucidi -Come diavolo ti permetti!? Non lo stavo affatto ricattando! Ma mi rendo conto che la situazione necessita di...-
-Ma quale situazione?! Parli come se Nigro dovesse morire domani! Ma che cazzo di problemi hai, Lara?!-
E lì, la compagna strinse le labbra, rabbiosa, anche se le sfuggirono alcune lacrime -Non capisci proprio niente, Richmond Malfoy! Sei davvero ottuso, maledizione! Che sia domani o fra mille anni non fa alcuna differenza! Ma quel che è certo è che più il tempo passerà, più sarà difficile colmare le lacune del nostro rapporto! Possibile che sia così difficile da capire per te!?-
-Ha ragione! Dovete andare d'accordo, Rich! Ho sentito il cuore di Falko e posso assicurarti che è buono!- intervenne anche Skarlet, mostrando di avere una certa sensibilità verso i lupi, cosa che infatti portò il cugino a guardarla storto -Cosa caspita vai dicendo, tu!? Non hai idea di cosa parli! Di cosa ha fatto questo bastardo!-
-Non ha più importanza, adesso!- intervenne quindi Lara, liberando parte della sua Autorità e spintonando indietro Rich e persino Skarlet.
L'amico rimase attonito davanti a quel gesto aggressivo e non poté che commentare -Mi hai attaccato.-
E la lupa alzò il mento, seppur inghiottendo le proprie lacrime.
-L'hai accusata di essere una persona subdola, quando sai bene che non è così! Cosa avrebbe dovuto fare?!- lo sgridò Skarlet, ma Rich mosse dei passi aggressivi verso la compagna -Mi hai attaccato!- ripeté, urlando accusatorio stavolta.
Ma, improvvisamente, il ringhio gutturale e minaccioso di Falko si diffuse in cucina, insieme al suo fortissimo odore di maschio.
-Non ti chiederò scusa. Hai oltrepassato il limite, Rich. Non avresti mai dovuto dirmi una cosa simile, mi conosci da una vita e sai, sai perfettamente, che tutto ciò che faccio e che farò sarà solo e soltanto per il nostro futuro.- sostenne, facendo gli ultimi passi verso di lui e poggiandogli la mano sul petto, guardandolo con rinnovato affetto -Sei la persona più cara che ho e... ti amerò per sempre, anche se dovessi opporti e negarci la possibilità di un futuro come... nuova tetrade del Branco.- e scese a guardare anche Skarlet, lasciandosi sfuggire una lacrima.
Rich arrossì e indietreggiò, stringendo le mascelle e dando loro le spalle, nervosamente.
Le due ragazze si guardarono e si presero la mano, affettuose, quindi cercarono lo sguardo complice di Falko, ma lui sembrava molto concentrato a studiare i movimenti di Rich. Era seduto, ma sarebbe balzato all'attacco in un momento qualora ci fosse stata la necessità.
Rich si fermò poi e scosse il capo, infastidito -Devo andare a dormire. Andiamo.- scandì, prima verso Skarlet e poi verso Lara, ma quest'ultima fece dei passi indietro, facendo capire che non avrebbe dormito con lui quella notte.
Rich la guardò ferito e poi scese su Falko, assottigliando lo sguardo quando lo vide alzare un sopracciglio, con alterigia.
-Osa toccarla...-
-Faremo ciò che vorremo, a prescindere da tutto il resto. Non hai alcuna autorità su di me, mettitelo in testa.- lo interruppe però Lara e il ringhio gutturale di Rich si fece sentire, ma non riecheggiò vibrante come quello di Falko.
Afferrò per il braccio Skarlet e la portò via dalla cucina, muovendosi al piano di sopra dove c'erano tutte le camere da letto.
Lei, trascinata dal lupo, avrebbe voluto lamentarsi, ma leggeva nel suo profilo una rabbia profonda, una fortissima delusione e forse... anche qualcos'altro.
Era paura?
Rich prese la prima camera da letto e ci si chiuse dentro, sbattendo la porta con irritazione e iniziando a spogliarsi.
Skarlet non poté che osservarlo, al centro della camera e incrociò le braccia, domandandogli -Puoi calmarti un momento?-
-Calmarmi!?- tuonò lui, gettando a terra la maglia -Hai sentito cosa diavolo mi ha detto!? Cosa cazzo ha fatto?!-
Le domandò, raggiungendola a pesanti falcate, con sguardo infervorato.
-Ho visto una ragazza preoccupata per quelli che per lei sono stati dei genitori, una ragazza pronta a tutto per chi e ciò che ama... anche opporsi alla cecità del suo migliore amico.- e lì, vide il compagno liberare una risata incredula -Ah beh! Dovevo aspettarmelo che saresti stata dalla sua parte! Anzi! Dalla parte di quel figlio di puttana! Chissà se non ti saresti aggiunta a loro, se non ci fossi stato io!-
E la vide alzare il volto, molto seria -Sono esattamente dove voglio essere. Se per te è diverso, nessuno ti obbliga a... tenermi compagnia.- e arrossì, stavolta, girandogli la faccia e andando verso l'armadio, cercando qualche vestaglia per dormire e sperando ci fosse qualcosa della sua taglia.
Rich la seguì con lo sguardo, replicando subito -Certo non posso lasciarti da sola, visto che la casa pullula di lupi.-
-Sono un Demone e i miei poteri qui funzionano. Se qualcuno dovesse varcare la soglia... sta pur certo che gli farò saltare palle e testa.-
Asserì, tirando fuori una vestaglietta nera, molto sensuale e luminescente. Lara doveva averla presa appositamente per lei.
Rich, vedendo che si stava iniziando a sfilare le parigine riscaldanti, arrossì appena e le diede le spalle, sgridandola -Non c'è altro in quell'armadio?!-
-Una più corta, in pizzo bianco e una rossa, lunga e trasparente... e nessuna delle due sarà mai una tua opzione.- decretò, mostrandogli la sua irritazione e levandosi anche il vestitino caldo a maniche lunghe che indossava. Rimase in intimo e lo sentì muoversi fino al tavolo, dove probabilmente si era seduto.
La stava spiando?
Arrossì al pensiero e, non riuscendo davvero a trattenere la tentazione, iniziò a piegare la propria roba con una calma esasperante.
Era quasi nuda, ma sentiva il calore dell'imbarazzo e dell'autocompiacimento che percorreva le sue lunghe cosce candide, anche meglio delle parigine.
Si piegò persino in avanti, andando ad afferrare la vestaglia. In quel momento le parve persino di sentirlo deglutire.
Era perfettamente consapevole di stare provocandolo, e la cosa la stava intrigando più del dovuto.
Quando si fu vestita, gli domandò -Goduto lo spettacolo? Deci...-
-Certo non sembravi a disagio nell'allungare la pozione.- ebbe da farle notare lui che continuava a non vedere il suo volto.
Skarlet abbassò le lenzuola, notando che avrebbe certamente avuto freddo senza una coperta.
Tornò all'armadio -Decidi cosa devi fare, nel caso sappi che ho bisogno di una coperta.- scandì, notando che nel frattempo lui si era levato i pantaloni.
Rich sbuffò e l'affiancò, poi, dopo aver controllato nei cassetti interni dell'armadio, riuscì a trovare la coperta e gliela cedette, vedendola afferrarla e girargli la faccia -Ora ce l'hai con me anche tu!?-
-Sì. Posso capire che tu non voglia vederli insieme, sei geloso e... e probabilmente t'immagini con Lara in un futuro in cui magari riusciremo a slegare il Nodo, ma ciò che dice è una realtà a cui non puoi sottrarti. Tu, lei e Falko siete il futuro del Branco e non puoi non interessartene.- stabilì, lasciandolo attonito.
La vide sistemarsi la coperta mentre lui decise di salire sul letto, rispondendole -Non voglio che s'innamori di Falko perché so che la farà soffrire, solo per questo! Fosse stato un ragazzo come... come Ian, ad esempio, sarei stato molto felice per lei! Come lo sono per mia sorella, cavolo! E poi non è vero che non penso al Branco, ma è ingenuo pensare che non verranno al mondo altri lupi con le nostre capacità nei prossimi secoli!-
E lei non poté considerare quell'obiezione valida, anche se ribatté -Rich, però... ora tu puoi anche pensare che qualcun altro verrà al mondo e magari prenderà i vostri posti al trono, ma non puoi continuare a impuntarti con questa storia che Falko è cattivo. Magari lo è stato ma... credimi, non lo è.- sostenne, andando a sedersi e guardandolo con decisione, lui appariva schifato -Sei solo accecata dal suo atteggiamento... ha il tipico fare tenebroso che piace a te, anche se ero convinto che una come Lara non ci sarebbe mai caduta.-
-E' sexy in una maniera che davvero, lascia senza parole...- convenne lei, vedendolo stringere minacciosamente le palpebre e le labbra, poi proseguì -Ma ieri notte ho sentito chiaramente quanto il suo spirito sia protettivo, forte e sincero. Mi ha difesa da quei lupi come avrebbe fatto un fratello e mi son sentita del tutto al sicuro insieme a lui, non c'era alcuna malizia in nessun gesto.- gli assicurò, vedendolo a quel punto sbuffare e infilarsi sotto le coperte -In ogni caso ti avevo detto di stare lontana dai lupi e hai disobbedito. Quindi come al solito cerchi di farmi arrabbiare e ci riesci benissimo, cosa che però stavolta non potevi davvero permetterti!-
E lei, davanti a quell'accusa e al cambio di argomento, lamentò -Come diavolo faccio stare lontana dai lupi a un raduno di lupi, me lo spieghi, genio!? Non potevo stare appiccicata a Lara tutti questi giorni!- e lui fece spallucce -C'ero anche io o Alì.-
E lei liberò una risata incredula, vedendolo arrossire e spostare lo sguardo -Fai sul serio!? Alì mi odia e...!-
-Non è vero...-
-E tu eri perennemente impegnato! Certo non ti sarei stata appresso per assistere o per farmi cacciare via!-
Lui s'imbronciò e borbottò -Non... non ti avrei cacciata...-
-Certo! Magari avresti preferito che assistesti!? Non sarò mai una tua spettatrice, stronzo!-
Gridò, furibonda, persino con voce rotta, infilandosi sotto le coperte rabbiosa e lui ruotò verso di lei, sensibilizzato dai suoi occhi lucidi -L-lo so, ma magari avresti potuto parlarmi di questo incantesimo, avremmo trascorso il tempo diversamente...-
-Dimentichi che non c'era alcuna tregua ventiquattr'ore fa. Quindi sì, mi avresti certamente cacciata o ti saresti incazzato solo perché ti avevo impedito di divertirti.- lo accusò ancora, anche se le fragilità date dall'incantesimo si fecero sentire -Mentre io sto così bene, qui... insieme a tutti voi.- singhiozzò, ma tentò di ricacciare indietro le lacrime.
Rich abbassò il viso, sentendosi irrimediabilmente in colpa e rimase in silenzio, notando però che sentirla parlare in quel modo del Branco... lo faceva sentire immensamente sollevato -E allora è meglio che sia andata così, no?-
Con quelle parole riuscì finalmente ad ammansirla e la vide ruotare, mentre annuiva con gli occhi arrossati, in imbarazzo.
Lui le sorrise appena e poggiò la schiena sul materasso, mentre lei, ruotata ormai del tutto verso di lui, aveva sperato che con quelle parole sarebbe andato ad abbracciarla, visto che iniziava a sentire decisamente freddo, anche sotto quella coperta.
Lo vide chiudere gli occhi e intuì che presto si sarebbe addormentato.
Nervosamente iniziò ad agitare il piedino sotto il letto "Uffi, potrei almeno prendergli la mano... ma mi vergogno a chiedergliela! Se non lo faccio però... sicuramente si arrabbierà."
-Sta' buona...- la sgridò quindi lui, facendole notare che si stava agitando troppo -Mi...- arrossì di botto, capendo che le era sfuggito quel mugugno dalle labbra, quando ancora non era certa della domanda che voleva fargli.
-Ah?- domandò lui, tornando ora a guardarla, perplesso e lei boccheggiò, un momento intimidita, prima di domandargli -Mi daresti la tua mano?-
Lo vide assumere un'espressione intenerita che però venne subito sostituita da una altezzosa -E l'anello dove sarebbe?!-
E riuscì a farla diventare purpurea mentre gli dava un calcio sotto le coperte -Idiota!- e s'imbronciò, guardando altrove ma percependo la sua figura avvicinarsi.
-Dai, voltati...- la intimò, ridacchiando e lei obbedì subito. Rich, fuori dalle coperte, l'afferrò da sotto e la trascinò nella sua stretta, infilando la testa nel suo collo e una gamba fra quelle di lei che lo lasciò fare senza colpo ferire.
–...E vedi di stare ferma-
La ragguagliò ancora, nel suo orecchio e lei s'imbronciò, scontenta -Okay...-
Quando Rich e Skar abbandonarono la cucina, Lara, a pugni stretti, in una posizione molto rigida, liberò un lungo sospiro, lasciando cadere le spalle.
Continuò a guardare l'uscio della porta ormai sgombro, nel mentre ripensava a ogni parola e a ogni sguardo che il suo migliore amico le aveva dedicato.
Non riuscì nemmeno a sentire Falko avvicinarsi a lei, ma rabbrividì quando furono le sue grandi braccia quelle che la strinsero da dietro.
Lo schiocco delle sue labbra sul suo capo le diede un grande sollievo mentre quella stretta la faceva sentire protetta e invulnerabile.
Possibile che fosse in grado di farla sentire in quel modo solo con la sua presenza?
-Ha capito.- lo sentì dirle all'orecchio, con la sua voce roca.
-Non lo so, Falko.- ammise lei, scuotendo appena il capo mentre guardava con delusione il pavimento.
-E' così. Ci ha persino sentiti... come ci ha sentiti la sua femmina. Lei saprà come convincerlo, definitivamente.-
E lì, Lara alzò gli occhi rubini, ruotando verso di lui e vedendolo osservarla col solito calore -Lui non prende mai in considerazione il parere di Skarlet, anzi... a volte le va contro anche se la pensa come lei. Stavolta sarà sicuramente così... odia l'idea di essere uniti e odia... questo.- e gli baciò il petto, sentendo però la sua mano sul viso che la intimava a guardarlo di nuovo -Sono due cose ben diverse e di una, del suo parere, a me non importa un bel niente.-
-Importa a me, Falko.- tenne a sottolineare lei, con gli occhi lucidi -E' vero che... è la persona più cara che ho e certo non perché ci andavo a letto. E' una persona tanto buona e... e vorrei solo che potesse vederti come ti vedo io, o almeno che ci provasse.- singhiozzò, sfiorando il naso col suo.
-Ci prenderà sul serio... solo quando noi faremo sul serio-
Lara arrossì sgranando gli occhi per poi spostarli improvvisamente, pensando con attenzione alle sue parole -Dubito che sapere che siamo andati a letto insieme gli farà vedere la cosa da un altro punto di vista. Anzi... dirà che mi sono fatta fregare e che hai ottenuto esattamente quello che volevi.-
-Quindi... è una relazione esclusiva quella che vuoi?- le domandò, alzando un sopracciglio e lei, intuendo che ci fosse dell'ironia nelle sue parole, abbassò di nuovo lo sguardo, sconfitta -Io non voglio niente.-
"Come diavolo ho fatto a pensare una cosa simile? Lui è abituato ad avere un harem a disposizione, come moltissimi lupi, del resto. Non cambierà il suo stile di vita solo per..."
-Beh, allora non avrai niente.-
Lo sentì rifilarle, per poi lasciarla e fare per uscire dalla cucina. Lei, sconcertata, scattò -Che diamine significa questa risposta!?-
Lui si fermò e si volse, con una scrollata di spalle -Che non sceglierò come mia femmina una smidollata. Posso accettare che si sia scopata mezzo Branco, ma non che sia debole di spirito.- stabilì deciso e lei gli afferrò il braccio, sottolineando -Stavamo parlando di Rich e adesso hai tirato fuori questa cosa! E sei... uno stronzo! Perché sai benissimo che se non... non t'impongo le cose è solo perché non voglio perderti!- singhiozzò.
Lui scese a guardarla con nuovo gelo -Sbagli due volte allora, hai paura di me e questo... mi disgusta.-
Lei sgranò gli occhi e strinse le labbra tremanti, offesa dai suoi occhi e dalle sue parole, stava riuscendo a farla sentire nuda e vulnerabile. E non era solita farsi trattare così da nessuno -Non ti permettere. Sai perfettamente da cosa nasce la mia reticenza nei tuoi riguardi.- e lo guardò accusatoria, mentre lui assottigliò lo sguardo, non meno irritato di lei da quel confronto.
-Ma non è così che funziona, bionda. E lo sai bene. Se non hai fiducia in me, se hai paura di me, allora non sei diversa da tutte le altre.- sentenziò duramente, dandole di nuovo le spalle e uscendo, ma lei gli disse dietro, con rabbia -Non mi fai affatto paura! Non darmi le spalle!- gli ordinò stavolta e lui tornò a guardarla, vedendo finalmente quella folgore che animava i suoi occhi brillare.
-E allora? Questa reticenza?- la sfidò lui, compiaciuto, vedendola scuotere il capo e guardarlo con delusione -Non è certo di te che ho paura, ma solo e soltanto di perderti... cosa che sai alla perfezione, ma non ti preoccupi minimamente di darmi quel pizzico di sicurezza in più. Se c'è qualcuno che qui non si fida dell'altro il primo sei tu!- e Falko stirò un ghigno bieco -Brava, mi hai rigirato la frittata. Ora, se permetti, me ne vado...-
-Non ho finito! Razza di maleducato!- e lì, lo sentì ringhiare, ma quella velata minaccia ebbe solo il potere di accenderla ulteriormente -Cos'era quello!? Non ti azzardare, è chiaro?!- e lo raggiunse spintonandolo al battente della porta e lasciandolo sorpreso dal gesto istintivo e rabbioso che gli aveva appena riservato -Mi stai insultando e...-
-E tu lo stai facendo da quando abbiamo iniziato questa cazzo di discussione! Prima mi hai paragonata alle altre e poi mi hai accusata di essere una debole! Io sono cresciuta con l'Artiglio, razza di imbecille e sono, senza alcun dubbio, la lupa più potente di tutto il clan!- gli disse con ardente passione - Non nascerà mai il lupo che riuscirà a intimorirmi. Se ti amo così tanto, non è certo per questo.- ultimò, lasciandosi sfuggire solo un tremore da quegli occhi fiammeggianti.
Falko ammirò ogni istante di quel monologo, non potendo che accalorare lo sguardo davanti a quella dichiarazione e la sentì rifilargli, per giunta -Quindi vedi di rigare dritto, visto che... tu non mi ami di meno.- sostenne, alzando persino il mento con sfrontatezza. Lesse comunque dell'imbarazzo nei suoi occhi mentre gli parlava con quell'arroganza.
-Diavolo se è vero, sciocca.-
Sorrise, raggiungendo la sua bocca in un momento, afferrandole la nuca e tenendola stretta a lui il tanto necessario da sentire il Nodo muovere l'aria attorno a loro.
-Sei uno stronzo...!-
La sentì sgridarlo poi, seppur con voce rotta dall'emozione quando si separarono appena in tempo, e lui le alzò il viso, guardandola dritto negli occhi, con la profondità che caratterizzava quelle iridi. Nonché il calore che riuscivano a infonderle.
-Sappilo, Lara. Se vuoi me, avrai solo me. Non accetterò di condividerti con nessuno, mai.-
E lei non fu meno convinta della sua replica, anche se la sorpresero le parole di lui -La cosa è reciproca!-
-E sia- confermò Falko senza colpo ferire, annuendo e asciugandole definitivamente le ciglia imperlate. La baciò di nuovo, ma stavolta sfiorò il naso col suo, sussurrandole -Andiamo a fare l'amore, adesso.- e lei arrossì ancora, annuendo subito, innamorata.
In pochi istanti raggiunsero il piano soprastante e trovarono una camera che potesse ospitarli, nel tragitto verso il letto avevano già perso buona parte dei loro vestiti e quando finirono sul letto, l'uno sopra l'altra erano in intimo.
Lei gli stava sfiorando il bacino con le cosce e il compagno stava osservando le sue labbra, per poi tornare su di lei e vederla sorridergli pacifica -Per quello è meglio aspettare, lo sappiamo entrambi.-
-Sappi che ora come ora lo farei.- tenne comunque a precisare, molto serio, cosa che riuscì a scaldarle il cuore come poche cose erano riuscite a farlo, nella vita.
-Anche io, Falko.-
E quello annuì, stampandole un bacio stampo e andando a levarsi l'intimo. Si mise sulle ginocchia, troneggiando su di lei e scandendo, mentre si masturbava con orgoglio e consapevolezza di sé -Adesso vediamo che sai fare, bionda.-
Lei, rimasta un momento ammirata davanti alla sua sfrontatezza, stirò un sorrisino e piegò il capo di lato -Mi hai tolto le parole di bocca.-
E il Lycan ghignò, scendendo al suo viso e affondando in lei, in un'unica e poderosa spinta.
Seguì i movimenti del suo corpo e accompagnò il ritmo dell'atto al loro piacere, solo per lasciar fare a lei poco dopo, quando decise di salirgli sopra.
Fu una notte assolutamente memorabile, per entrambi.
Non avevano sancito il sacro legame, ma senza alcun dubbio ciò che avevano ottenuto quella notte dalla loro unione, non aveva un valore inferiore.
Spazio Autore:
E finalmente un'altra coppia è andata! Che dite? Vi sono piaciuti Lara e Falko? Come la prenderà Rich quando scoprirà cos'è successo? Lo scopriremo Lunedì! Baci!!
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