Noi e nessun altro (Parte I)

-Sai, ho parlato con Jaz, ieri. Lo sai che siamo uscite, no?-

Hayden, che sonnecchiava a fianco ad Hazel, fece spallucce, replicando: –Ehm... mi pare me l'abbia accennato, non... abbiamo parlato di quello- e le sorrise un pelo malizioso, cosa che in genere non faceva.

"Beh, grazie Hayden! Lo so che scopate allegramente quando siete soli... non c'è bisogno di sottolinearlo!"

Rabbrividì di pura repulsione alle sue parole e lui se ne rese talmente conto che strinse un pugno, senza farsi notare da lei.

"Guardala, è talmente... invidiosa! E' possibile che non me ne sia mai reso conto!? Che razza di demente che sono stato!"

-Sì, ehm... ti vedevo un po' pensieroso in questo periodo, mi hai detto che ti è sembrata diversa... no?-

Il biondo notò che non poteva rimangiarsi i precedenti dubbi, anche perché in realtà continuava ad averli, sebbene dopo quello che aveva scoperto su di lei, erano passati totalmente in secondo piano.

In mente aveva solo la sua vendetta e si era già formulato un piano che avrebbe dato una vera lezione alla ragazza.

"Non te lo perdonerò mai... dannata bugiarda"

-Sì, hai scoperto il motivo per caso? In questo periodo forse va un po' meglio... sarà l'aria di Natale.- e le sorrise positivo, vedendola però mantenere un'espressione preoccupata –Sì, ecco... dice che le manca stare con me, uscire con me la notte... dice che con te non si diverte.- e sospirò sonoramente come se fosse stato difficile per lei rivelargli quella cosa.

Il biondo in quel momento avrebbe voluto urlarle in faccia.

"Come può essere così sfrontata?! Sta spifferando qualcosa che di certo Jaz ha confidato solo a lei! Che bell'amica! Chissà quante volte l'ha fatto e... non mi sono mai reso conto di quanto fosse stato meschino da parte sua!"

Non riuscì a dirle nulla, perché stava cercando con tutte le sue forze di concentrare la rabbia su una sola parte del corpo, senza lasciarla sfogare. Una delle sue mani prese a tremare visibilmente.

Vide la vampira voltarsi ed assumere un'aria preoccupata –Hayden, non voglio che una cosa così sciocca possa far pensare a Jaz che una vita come la mia sia migliore della sua, perché non è affatto così. Ti prego... devi fare in modo di farla divertire davvero! Non pretendere da lei che sia sempre ineccepibile e posata, lei non è più così, le ho fatto capire che non per forza deve sempre sforzarsi di stare "dritta", a volte può permettersi di rilassarsi, lasciarsi andare e se fossi tu in grado di farla sentire in questo modo... sarebbe meglio.-

Il biondo sentiva chiare le mani della compagna sul viso, ma in realtà non le avvertiva affatto. Aveva improvvisamente smesso di tremare e vedendola così dedita a preoccuparsi per lui e Jazmyne non seppe se era più forte la voglia di vomitare o di piangere.

Come poteva mentire in quel modo? Stava mentendo?

Era a questo che si riferiva Jazmyne? Aveva guardato nei suoi occhi e aveva visto sincerità, esattamente come la vedeva lui in quell'istante.

-Ok, io... penserò ad una soluzione, Hazel- rispose come un automa lui, avvicinando la mano, precedentemente nascosta, al suo viso e accarezzandolo. Era così sconvolto dal suo comportamento. Mentiva come una vera attrice. -Grazie...- concluse

Hazel annuì e andò a baciargli la mano, per poi accoccolarsi al suo torace.

Darco ed Eva avevano trascorso l'intera mattinata ad allenarsi. Era ormai mezzogiorno inoltrato ed era il momento di tornare a casa.

-Quindi l'hai messa davanti a una scelta...- aprì il discorso che quella mattina, verso le quattro, avevano iniziato, ma poi interrotto per l'allenamento.

-Era il momento.-

La bruna era seduta su un masso, stava recuperando il fiato. Suo fratello era davvero instancabile, anche più resistente di Axel.

-E non ti ha ancora risposto?-

-No e mi auguro non lo faccia oggi. Anche perché nemmeno io ho una risposta certa da darle.-

Eva lo osservò con attenzione e poi piegò il capo di lato -Riusciresti mai ad amare Annika?-

E il Malfoy abbassò lo sguardo, mentre espirava il fumo nero della Magh. Eva lo incalzò -Solo Annika.-

E l'altro tornò a guardarla, con decisione -No, mai.-

La sorella annuì e gli rispose -Questa è una risposta certa.- gli fece notare, decidendo di rimettersi in piedi, pronta a tornare a casa.

Darco sgranò gli occhi, intuendo cosa gli stesse suggerendo la sorella.

La domanda era se poteva o meno amare Anwyn se in lei c'era una parte di Annika. Poteva davvero esistere un amore a metà? Si poteva amare una parte di una persona e detestarne totalmente un'altra, soprattutto se così preponderante?

Mise la mano sulla spalla della sorella e diede l'ultimo tiro, prima di smaterializzarsi a casa.

La verità era che probabilmente non sarebbe mai riuscito a trovare l'amore della sua vita, come erano riusciti a fare i suoi genitori, probabilmente il loro era un qualcosa che poteva sussistere solo come leggenda, poiché loro erano al pari di due divinità... ma non poteva nemmeno accontentarsi di un amore a metà e, proprio per questo, non degno di chiamarsi amore.

Guardò la bruna con affetto e le disse, semplicemente -Grazie.-

L'altra annuì rilassata e si mosse in cucina, raggiungendo loro madre per salutarla.

Lui sarebbe andato direttamente a farsi una doccia. Infatti salì le scale e notò la porta di sua sorella Sharlize socchiusa mentre tentava di mettersi in contatto con Monica. Non era la prima volta che succedeva. Nemmeno il giorno prima era riuscita nel suo intento.

Quella dannata strega sembrava essersi impuntata e qualcosa gli diceva che niente sarebbe riuscito a farla desistere, probabilmente nemmeno le sue parole.

-Ti prego, rispondimi...-

Sentì la gemella implorare e decise di dirigersi in bagno ma, sebbene con irritazione, cadde nella tentazione di continuare a spiare la sorella.

Fece in tempo a svestirsi con calma e a entrare in doccia, quando, sorprendentemente, la strega rispose.

"Lize, ciao..."

Rabbrividì nel sentire così distintamente il calore della sua voce e non poté che rimanere contrito nel sentire i singhiozzi della sorella "Ma perché non mi rispondi, Monica?!"

Già, dopotutto Sharlize non aveva fatto niente, anzi, l'aveva difesa a spada tratta... perché ignorarla come stava facendo?

"Perché ciò che ti avrei detto in questi giorni avrebbe solo peggiorato le cose... e non sarebbero stati i miei veri pensieri, dopotutto."

Al che Darco non poté che chiedersi cos'è che istintivamente avrebbe detto quel giorno.

Probabilmente avrebbe attaccato a spada tratta Anwyn, davanti a tutti, senza pensare due volte all'effetto che avrebbero potuto avere le sue parole sulla sua famiglia. Non dicendo niente, invece, ognuno era stato libero di interpretare quel momento con la propria testa... anche se nessuno, comunque, aveva dato ragione ad Anwyn. Nemmeno lui, anche se per motivazioni ben più alte e valide.

"Non capisco perché tu debba dirmi qualcosa di diverso rispetto a quelli che sono i tuoi veri pensieri! Non voglio che mi prendi in giro!"

"Voglio che i miei veri pensieri siano quelli di una persona lucida, non di una presa dallo sconvolgimento. Ciò che è successo... era inevitabile, Sharlize. Probabilmente abbiamo agito troppo tardi." rispose, intristita, non riuscendo a far capire a nessuno dei sue Malfoy cosa intendesse.

Infatti Sharlize insistette "Cosa significa? Inevitabile? Non esiste proprio questa situazione! Sappi che ce l'ho a morte con Darco e Anwyn per ciò che ti hanno fatto! Non avrebbero mai dovuto trattarti in quel modo e...!"

"E loro sono la tua famiglia, quindi è bene che li rispetti come meritano, Sharlize."

La interruppe l'altra, con una voce che si era fatta via via più fredda, durante la conversazione.

"Anwyn non mi è, né mai mi sarà niente, Monica! MAI! La odio! E Darco... lui... lui non poteva ferirmi e deludermi più di così! Tutto avrei creduto, tranne che potesse essere un vigliacco del genere! Non ha saputo dire una sola parola! Una! Eppure diceva di averti accettata, che era bene completare l'allenamento perché lui non lascia le cose a metà... e invece!? Che ha fatto!? Ha lasciato che quella stronza parlasse per lui! Che lo scavalcasse! E questo sarebbe vero amore?! Non ha idea di che cosa sia!" singhiozzò la rossa e, mentre lo faceva, anche il gemello le faceva ecco, sotto il getto caldo dell'acqua sul volto.

Sua sorella era furibonda, non gli rivolgeva la parola da quel giorno... e nel sentire quelle parole non poté che darle ragione. Dal suo punto di vista era apparso proprio come un pusillanime, però...

"Nessuno di noi lo sa, Lize. E Darco, probabilmente, è l'unico che si è comportato nella maniera più opportuna."

Le sue parole segnarono il silenzio dalla parte di Sharlize, mentre fecero schiudere gli occhi di Darco, ormai davvero sorpreso.

"Tu... non ce l'hai con lui?! Mi avevi detto che stavate iniziando a... a rispettarvi! E pensi che il suo silenzio sia stato segno di rispetto!?"

"Non lo fosse stato, avrebbe solo appesantito il carico, Sharlize. E invece è rimasto zitto... ed è rimasto zitto perché non c'era niente da dire."

Sharlize aveva così iniziato a muoversi per la camera, Darco ne sentiva i passi "Ma di che parli?! Ce ne sarebbe stato eccome da dire!"

"No, Sharlize. Perché Anwyn è la fidanzata di Darco, fa parte della famiglia e non può essere ignorata... anche perché anche lei ha le sue buone ragioni."

Sharlize si era fermata sul posto, puntando i piedi "Io non ci credo, Monica. Non puoi darle ragione!"

"Sharlize, devi renderti conto che Anwyn, in quella casa, è totalmente sola. Non ha nessuno dalla sua parte e... mi spiace dirlo, ma nessuno di voi è riuscito a farla sentire ben accetta, quel giorno poi, quel vampiro... ha davvero esagerato. Non si possono prendere per il culo le persone in questo modo e sperare che non abbiano alcuna reazione. Anwyn non è una persona remissiva, cova il suo rancore e lo sputa fuori senza pensarci. Sicuramente è irruenta, ingiusta e molto infantile... ma niente sarebbe successo, se anche Darco non avesse contribuito alle sue gelosie."

Il preso in causa, nella doccia, sentendo tutte le parole che la strega stava spendendo per lui e Anwyn, non senza critiche, non poté che trovarle veritiere e sagge. Perché avevano sbagliato un po' tutti in quella situazione... nessuno si salvava.

La sentì proseguire poi "E' rimasto in silenzio perché in cuor suo sa che restando lontano da voi non sarò più un problema per Anwyn, per la parte di Anwyn che... non può amare. Sa che una volta rasserenata avrà l'Anwyn di cui ha bisogno, l'Anwyn che lo fa sentire amato indiscriminatamente, con o senza atteggiamenti scostanti. Atteggiamenti che, in parte, sicuramente, assume per attirare la vostra attenzione e il vostro amore. Anche se non sa di non averne proprio bisogno e questo converrai che è una cosa molto triste, Lize. Darco pende dalle vostre labbra, da... da quelle di vostra madre poi..." e singhiozzò "In una maniera così evidente che sono ancora sconvolta dagli assurdi dubbi che vi siano venuti su di lui, sull'affetto che poteva o meno provare per voi! Siete così immensamente legati e non meno insicuri dei vostri sentimenti! Non dovreste esserlo, cavolo! Dovreste proprio smettere di dubitarne! E' una cosa che vi fa inutilmente male e senza alcuna ragione! Non avete idea di quanto siate fortunati!"

Sostenne, riprendendosi in fretta, anche se il suo coinvolgimento nella cosa, nonché tutte le informazioni che aveva potuto solo desumere nel guardarli, aveva lasciato allibiti i gemelli. Darco era rosso in viso, mentre una mano era corsa al capo. Non aveva idea di cosa pensare.

Mai avrebbe creduto che la strega covasse sentimenti e pensieri così profondi e veritieri su di loro.

"Questo... questo non c'entra niente con quello che è successo! Anche se avrebbe potuto approfittarne per dimostrare questo fantomatico amore di cui parli!"

Lamentò Sharlize, ferendo ulteriormente il gemello, senza saperlo.

"Continui a insistere, senza però capire che è sempre Darco quello fra due fuochi. Sta solo cercando di farvi andare tutti d'accordo e un buon modo sarebbe stato quello di coinvolgere maggiormente Anwyn nelle vostre uscite. Nelle vostre conversazioni, chiederle consiglio e mostrarle interesse..."

"Non siamo persone false, Monica! Non avremmo mai potuto apprezzarla considerando il modo in cui ti ha trattata sin dal principio!"

E lì, si sentì la strega sospirare "Ed è proprio per questo che ho deciso di andare via, Sharlize. Anche se lo ammetto, l'ho deciso molto prima di quella discussione... è solo che non ho mai trovato il coraggio di..." si trattenne "Di lasciarvi andare tutti. Te in modo particolare."

A quel punto, anche Sharlize iniziò a singhiozzare, mentre Darco spalancava gli occhi, incredulo.

"Che cavolo dici!? Non esiste che dobbiamo perdere la nostra amicizia per colpa di quella putt...!"

"Lize, tesoro... io e te continueremo a vederci a scuola, durante le lezioni, non ti volterò la faccia per questo motivo, ma... non possiamo creare un vero rapporto, perché sono sicura che anche le ragazze vorrebbero essere coinvolte e, nel giro di poco, riuscireste a trascinarmi di nuovo.... nel vostro mondo e questa è una cosa che non dovrà più riaccadere."

"Io... io non ci posso credere, non puoi dirmi una cosa simile... so perfettamente che desideri con tutto il cuore essere parte della nostra famiglia e se potessi esserlo io ne sarei immensamente felice! Tutti lo saremmo! Anche Darco, cazzo!"

Lì, sentì la risata mesta dell'altra e la sua replica "E' vero, lo vorrei... ma su una cosa Darco aveva ragione, il vostro mondo non è il mio destino. Non a questo prezzo."

Darco notò l'ennesimo moto di sacrificio nei gesti della strega e Sharlize singhiozzò più forte replicando "Non è così! Ne hai avuto più e più prove! Se mio fratello ha un po' di sale in quella zucca, si accorgerà che Anwyn non è la persona che crede! La persona di cui pensa di aver bisogno e...!"

"E non la lascerà comunque, perché tuo fratello non è in grado di accettare il proprio fallimento. Piuttosto che imparare dagli errori, preferisce porvi rimedio e certamente è ciò che sta facendo."

Ora, sentendo quelle parole, Darco scivolò lungo il vetro, sedendosi sul piatto doccia, allibito.

"Cosa intendi?"

"Windy è morta perché lui non è riuscito a salvarla. Questo è ciò che crede... ma probabilmente ha semplicemente sbagliato nell'affiancarsi a una persona così debole e infantile. Per stargli a fianco bisogna essere sufficientemente sicuri di se stessi e Anwyn non lo è affatto. Lui è convinto che non troverà una donna forte quanto lui ma... è solo su una donna forte che può contare per poter essere felice anche lui. Le altre... gli faranno credere di sbagliare, quando l'unica realtà è che non possiamo e non dobbiamo mai cambiare per chi ci affianca. Si deve solo crescere e migliorare e se non l'ha ancora capito, allora anche lui ha bisogno ancora di queste cose."

L'acqua nella doccia era stata chiusa e Darco, con sguardo spento, fissava la vetrata, mentre il cuore batteva forte. L'aveva analizzato con una precisione certosina...

"Nessuno gli ha mai detto queste cose... nemmeno mamma, che io sappia."

"Lize, promettimi che ci farai pace. Almeno con lui."

"No, non posso..."

"Te ne prego. Non capisci che mi sento mortalmente in colpa per questa cosa!? Ho passato gli ultimi giorni a dannarmi per il ruolo che ho avuto nel separavi! E' una cosa che non potrei mai perdonarmi se... se la mia presenza fosse riuscita ad allontanarvi! Per favore!"

Di tutte le persone che dovevano sentirsi responsabili, forse lei era l'unica che lo stava manifestando così apertamente. Pensò Darco, mentre decideva di uscire dalla doccia e asciugarsi. Certo era che i suoi pensieri erano radicalmente cambiati.

"Lo farò solo se prometti che continueremo a vederci e frequentarci! Non lo dirò alle altre, se è questo che vuoi! Ma dammi la possibilità di provarti che possiamo essere comunque amiche, senza coinvolgere nessuno! Ho talmente tante cose da raccontarti!"

E Monica sospirò con stanchezza, replicando "Non voglio che le tenga all'oscuro, puoi fare ciò che vuoi... però ecco, lo sai."

"Sì, lo so... non ti forzerò, anche se spero davvero che Darco lasci Anwyn. Senza di lei tornerebbe tutto come prima."

Ci fu un breve silenzio da parte della strega, poi questa disse "Ora devo andare, Lize. Ci sentiamo..."

Sharlize suppose che la compagna non fosse del tutto d'accordo, ma era ben chiaro che non ci fosse modo per convincerla del contrario "Okay, ma non sparire, ti prego."

Monica aspettò un momento prima di risponderle "Ti voglio bene, tesoro." E chiuse la chiamata, non sentendo i successivi singhiozzi dell'amica oltre il capo del telefono.

Darco avrebbe potuto esimersi dall'ascoltare anche i singhiozzi della sorella ma il suo Cuore Puro decise di punirlo spingendolo a spiarla, visto che se lo meritava. Monica aveva cercato di giustificarlo, cosa che sicuramente non si aspettava.

Aveva ampiamente dimostrato che quella bacchetta le calzava a pennello e, a prescindere da come le cose con Anwyn si sarebbero evolute... aveva molto da dire alla strega.

...

Quando raggiunse la propria camera da letto, con un asciugamano attorno alla vita, notò Anwyn sdraiata a letto, con un libro fra le mani.

Fu sollevato nel vederla perlomeno studiare. Non gli capitava spesso.

La vide abbassare il libro e sorridergli appena, domandandogli -Com'è andato l'allenamento con Eva?-

-Molto bene.- rispose lui, poco interessato ad argomentare sulla cosa, visto che non era affatto quello ciò che gli ronzava per la mente.

Il problema però era che dopo aver compreso una verità importante come la consapevolezza di non poter amare quella parte di Annika e che viveva in lei... non poteva semplicemente informarla della cosa. Avrebbe significato, probabilmente, chiudere il loro rapporto.

-Senti... io comunque volevo parlarti.- gli disse lei, vedendolo spostare lo sguardo violaceo sul suo, ma rimanendo in silenzio.

La vide mettere il libro da una parte e gattonare verso di lui, per poi sedersi davanti.

-In questi giorni non faccio altro che pensare a quella domanda che mi hai fatto e... l'unica cosa che so è che ti amo, che voglio restare con te per l'eternità e che quindi, qualunque decisione deciderai di prendere, avrai la mia completa approvazione. Anche se dovessi decidere di riportare qui la strega, nonostante il fatto che sia un potenziale pericolo per questa famiglia...-

-Non lo è.-

E quella fece spallucce, guardando altrove e tornando subito su di lui -Non sono d'accordo, comunque non sono affari che mi riguardano. Per me l'unica cosa importante è che siamo insieme, di tutto il resto e di tutti gli altri non m'importa.-

E sarebbero state delle parole convincenti, se Darco non avesse prima parlato con Eva e poi origliato la conversazione fra Sharlize e Monica.

La strega aveva dimostrato di aver capito molti lati di lui e che teneva ben celati... quindi, suo malgrado, il parere che aveva espresso nella sua scelta di arrendersi nella ricerca di una persona forte e che potesse affiancarlo con sicurezza e forza, gli aveva dato da pensare.

Dopotutto aveva l'eternità per cercare quella persona... quindi era un pensiero che poteva starci a quindici anni, ma a venticinque... non aveva più alcun senso.

-Mi fa piacere sentirti parlare in questo modo, ma... io ho ancora bisogno di tempo per decidere, Anwyn.-

E lì, vide l'espressione di lei farsi molto più delusa -I-in che senso!? Perché?- domandò poi, svelando un'asprezza che non si aspettava.

Darco si levò in piedi togliendosi l'asciugamano e infilandosi presto l'intimo, mentre rispondeva -La risposta che devo darti io ha un peso ben maggiore di questa. E sta pur certa che la mia sarà la sola e unica verità.-

-Quindi hai dei dubbi!?- lo accusò, con voce più acuta.

Rimase in silenzio un momento e poi le rispose -Non vedo dove sia la novità, visto che quel giorno l'ho palesato.-

Anwyn schiuse la bocca allibita. Non si aspettava una replica come quella -Beh, non pensavo che avessi dei dubbi così grandi! Pensavo nascessero dalla mia posizione in merito alla presenza o meno della strega!-

-La strega si chiama Monica.-

Decise di correggerla, a quel punto. Non era la prima volta che sentirla parlare in quella maniera della ragazza lo infastidiva.

Non che lui non lo facesse ma... era diverso.

Anwyn era improvvisamente arrossita davanti alla replica di lui. Scese improvvisamente dal letto e tirò fuori la sua bottiglietta d'acqua dal nulla, ingurgitandone alcuni sorsi. Ne stava bevendo fin troppa in quel periodo, ma non aveva altra scelta. Era molto sensibile all'agitazione.

Andò ad appoggiarsi alla scrivania e, dopo vari tentennamenti, dati perlopiù dai singhiozzi, gli domandò -E' pensare a lei che ha generato questi dubbi?-

Lì, Darco ormai in piedi e vestito, la guardò con decisione, anche se lei non aveva il coraggio di rispondere al suo sguardo -Ovviamente no. Solo le uscite di Annika. Una persona che mi ha sempre disgustato e non smetterà mai di farlo.-



Spazio Autore:

Eccomi ragazz*! Come stiamo? Il risveglio dei nostri lupacchiotti lo avremo Domenica, come vi avevo già preannunciato negli scorsi capitoli! In questo sembra però che Darco stia riuscendo ad aprire gli occhietti, vedremo però se si comporterà di conseguenza! Con questo vi saluto! A Domenica! Grazie a tutt* per le recensioni!

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