Nemiche o Amiche? (Parte III)

Quella notte, al "Bollente e Villoso", uno dei locali più frequentati dai lupi che abitavano alla Tana, il trio ormai obbligatoriamente inseparabile, composto da Rich, Lara e Falko, si era dovuto dare appuntamento alla stessa ora. Infatti, se uno di loro faceva festa, gli altri dovevano seguirlo... a meno che non avessero delle missioni, visto che non erano soliti ammalarsi.

E, purtroppo per loro, tutti e tre erano avvezzi a far festa ogni notte, per dormire la mattina.

Lara e Rich erano nei parcheggi. Lei gli era fra le braccia, mentre ridacchiante gli baciava il petto e lui si fumava una Magh argentea -Hai intenzione di fare il monellaccio stasera??-

E il biondo stirò un sorrisino furbo, mordendole il naso -Un po' sì... sempre che tu non abbia altri piani.-

Quella gli baciò il mento e gli strizzò l'occhio -No, è venuta a trovarmi un'amica, Mauzy... devo fartela conoscere.- e lo vide stirare un sopracciglio, incuriosito -Ma davvero...-

-Sì... ma prima devo ripassarmela io.- e gli fece la lingua, vedendolo liberare una risata divertita -E allora dovrò occupare il tempo, amore mio.-

Si scambiarono un bacio a fior di labbra, poi Rich le disse -Anche oggi viene mia sorella, stranamente... e dire che odia i lupi. Bah...-

Lara, che conosceva i gusti sessuali di Alizée, fece spallucce -Beh, lei è cresciuta con Raul... è normale che sia affezionata a uno come lui. Se non fosse un vampiro...- e si morse il labbro, pensierosa mentre Rich storse la bocca, scontento -Sì, sì... lo so che te lo faresti volentieri, anche se so che si fa anche Alexis, quando le gira.-

La lupa fece spallucce, con aria innocente e gli chiese -L'aspettiamo qui?-

-No, lo sai che la scoccia che ci vedano insieme... Zoe è molto più dolce! Ogni tanto vorrei che lo fosse anche lei... lo sa che sono così affettuoso, uffa!- lamentò quindi, perdendo tutta l'aria da macho di poco prima, rivelando il burroso contenuto del suo spirito. Cosa che più amava di lui.

Lo abbracciò divertita e gli baciò la guancia -Oh, tesoro... vedrai che quando si sarà innamorata di qualcuno, diventerà dolcissima!-

-Non vedo perché debba essere necessaria questa cosa... Zoe mi adora già da così!-

E Lara piegò il capo di lato, eloquente -Zoe prima di tutto è un'altra persona, e poi... lei è innamorata, me l'ha spifferato tua madre!- e ridacchiò, vedendolo spalancare gli occhi, oltraggiato -CHE!? E non me l'hai detto! Traditrice!-

-No e non ti dirò di chi!!-

-Se, se... adesso so come occuperò il tempo, stanotte.- e stavolta fu il turno di lui di ghignare perfidamente, cosa che la fece rabbrividire.

Purtroppo per lei, la naturale indole al sesso che aveva rilevato nel suo amico d'infanzia a suo tempo, non aveva fatto altro che svilupparsi e affinarsi con il tempo. Forse erano i sentimenti che la legavano a lui a renderlo così straordinario ai suoi occhi ma... per lei era assolutamente insuperabile.

In quel momento vennero illuminati dai grossi fari di una sontuosa Jeep nera. Era l'auto di Falko.

Capirono al suo arrivo che potevano entrare, anche se potevano farlo solo insieme a lui. Per quanto poi si dividessero di nuovo durante la serata.

-E' arrivato.- scandì dunque Rich, gettando in terra il mozzicone e vedendo il bruno scendere dall'auto. I capelli selvaggi lo incorniciavano come una criniera e il suo profumo di maschio era giunto alle loro narici, intenso.

Non era solito trattenersi, se non era necessario.

-Ah, c'è anche il ragazzino...-

Il bel Lycan però non era solo, era giunto insieme al suo coinquilino.

Lara aveva iniziato a incontrarlo e a capire vagamente che ci fosse un certo legame fra loro solo da quando erano stati costretti a ritrovarsi forzatamente negli stessi locali la notte. Non erano soliti scambiarsi battute, anche se il giovane sorrideva loro in maniera molto gioviale, ogni volta che li incrociava. Quella era solo la terza volta che lo vedevano.

-Sfigati.- li additò con la risaputa gentilezza Falko, oltrepassandoli senza nemmeno incrociare i loro sguardi lupini.

Ian, subito dietro di lui, sorrise alla coppia invece -Ciao!-

I due risposero al saluto con gentilezza e raggiunsero l'entrata del locale, notando che c'era una calca notevole, per quanto fosse all'interno.

Falko, alla testa del gruppo, assunse un'aria disgustata e non faticò troppo per vedere oltre la folla, visto che era alto quanto Rich, forse più definito a livello muscolare, anche se probabilmente quello era dato dal tono mulatto della sua pelle.

-Che cazzo c'è qui?- domandò, presto irritato e Ian, alle sue spalle, gli disse -Va beh, è un po' di fila... basta aspettare un attimo e ci fanno entrare.-

E rimase interdetto davanti all'espressione poco convinta del coinquilino -Ah?-

Spostò di nuovo lo sguardo verso l'ingresso vero e proprio e Rich, notando che era già sul piede di guerra, gli domandò -Hai fretta, Falko?-

E il bruno a quel punto spostò lo sguardo blu intenso verso di lui -Biondina, nessuno ti ha interpellata.- e preso per il retro della maglia Ian, lo spintonò davanti a lui, mentre quello provava a ribellarsi -Ehi, no! Aspetta, Falko... non è corretto!-

-Zitto un po', moccioso.- gli rispose rude l'altro, superando rapidamente la fila mentre spostava la gente con estrema facilità.

Tutti lo conoscevano e conoscevano ancor meglio i suoi modi poco galanti, onde per cui non gli dissero niente quando entrò.

Ian aveva avuto ragione, in ogni caso. Nel giro di pochi minuti la fila si era sciolta e tutti erano riusciti a entrare.

Il giovane coinquilino di Falko era un Delta che non spiccava tanto per il potere lupino, essendo un Mezzo, quanto più per il suo bel viso e l'atteggiamento da bravo ragazzo.

Seppur un po' eccessivo per il suo migliore amico.

...

-Ah, sai di vagina...-

Erano nel bel mezzo della serata ormai.

In lontananza si poteva notare Richmond Malfoy, nudo e spaparanzato su un bel divano con cinque ragazze addosso.

Una era comodamente adagiata sulla sua bocca, un'altra, con un gran seno gli stava facendo una spagnola, lasciando che la punta venisse sapientemente leccata da altre sue due amiche. Le mani del ragazzo erano una infilata nella vagina della quinta ragazza, l'altra stava palpeggiando il fondoschiena della prima. Quando però il giovane raggiunse finalmente il culmine, venendo in faccia a tutte e tre, fu per Lara il turno di prendersi il suo compagno di giochi preferito, dopo aver rimembrato succulenti ricordi con la sua vecchia amica di corso.

La prima cosa che fece, dopo aver cacciato le cinque donzelle che si erano occupate di intrattenerlo in sua assenza, era stata quella di leccargli la bocca, ottenendo questo suo commento. La sentì ridere, per poi lasciarsi del tutto invadere dal mastodontico organo sessuale del compagno, che ogni volta era restio a scivolare facilmente in lei... ma poi le dava sempre delle meravigliose soddisfazioni.

Poco lontano dalla coppia che presto avrebbe dato ulteriore spettacolo, c'era Falko che aveva appena finito con una delle sue monte preferite.

Shanah.

Non era nemmeno certo fosse il suo vero nome, probabilmente se ne era data uno più "orgasmico" appositamente.

-Ah, bellezza... sei grandioso.-

Era riversa sul sedile del divano, lui le stava dietro, dopo essere appena venuto copiosamente sul suo fondoschiena.

Ritirò l'oggetto del misfatto, e le diede uno sculaccione -Aria, forza...- e si gettò sul divano, vedendo le due ragazze che si era fatto poco prima, lanciargli occhiate bramose e passargli davanti mentre lo salutavano. Lui dedicò la sua attenzione alla birra, per tutta risposta... poi avvertì l'odore del suo coinquilino e levò lo sguardo bluastro, inquadrando quello celeste chiaro di lui.

Gli si sedette davanti con aria provata e Falko levò un sopracciglio, con noia -No, non dirmi... ti hanno obbligato a inzuppare il biscottino? Qui? In questo postaccio?-

Gli domandò, conoscendo bene la risposta.

E infatti lo vide subito alterarsi -Niente affatto! Sai bene che odio le ragazze nei locali! Sono tutte delle poco di buono!-

Falko lo scrutò freddamene, poi tirò su col naso e buttò giù una notevole quantità di birra. Quindi poggiò il boccale e si pulì la bocca con il dorso della mano, dicendogli –Per questo o detto "obbligato" e, in quel caso, avresti scoperto che c'è molto di buono fra quelle cosce. Se soltanto ci infilassi almeno quel nasino...- e alzò gli occhi al cielo, come se stesse pregando una qualche divinità.

E Ian assunse la solita aria sdegnata, scuotendo il capo -E' un posto orribile, non sto facendo altro che evitare ragazze... sono delle disperate!-

Il Lycan lo osservava sempre come se fosse una strana bestia appena scoperta, da studiare. Anche se non comprendeva quasi niente di quello che diceva.

-Quindi? Non te la fai quella? È da quando ti sei seduto che infradicia il palo pensando che sia il tuo uccello.- e con il mento gli indicò una delle ragazze della pale dance, poco distante da loro che, quando vide di essere finalmente stata notata dal bel giovane, si aggrappò al palo e spalancò le cosce verso i due.

-E' disgustoso questo posto, le ragazze sono o tutte troie o delle stronze! Non sai che mi è successo prima!-

E Falko si passò una mano fra i capelli, dicendogli -Beh, me la faccio io, allora... tu parla pure, ti dedicherò tutta la mia attenzione.-

Ian, vedendolo fare un cenno con la mano alla ballerina, assunse un'aria scontenta -Non mi piace parlarti mentre scopi!-

La ragazza sorrise entusiasta ai due e li salutò -Ciao, io sono...-

-Sì, sì... voltati, su.- e Falko, seduto sul divano, le afferrò la mano, trascinandosela addosso e sedendola sul suo membro. Fece per penetrarla e la sentì lamentarsi -N-no...! Aspetta... così mi fai male...- quello roteò gli occhi con noia e sbuffò -Ma le santarelline tutte a me!? E sta' buona!- le ordinò, decisamente meno gentile, quando le sollevò una coscia e la spinse a piegare la schiena in avanti per entrare in lei più facilmente -Se non volete scopare, restatevene a casa, anzi che darla a vedere a tutti. Il mio amico si è offeso molto.-

E lì Ian arrossì brutalmente, non solo per il modo poco garbato che aveva il compagno di relazionarsi alle compagne, ma soprattutto per le sue parole -Ma... io...!-

-E' un signorino lui, le vostre fichette bavose non vuole nemmeno guardarle!- e la spintonò con una mossa brusca contro di lui, quando avvertì l'inclinazione più corretta. Lei cacciò un lamento, voltandosi indietro e tenendo le mani sulle sue ginocchia -Mi hai fatto male! Stronzo! AH!- e quello l'agitò di nuovo su di lui -Chiedigli scusa, o penserà a quanto sei stata volgare a mostrargli questa fica secca.-

Quella si morse un labbro e guardò verso Ian, mentre i movimenti del lupo, in lei, iniziavano a farsi più fluidi.

Inutile dire che il povero Ian, purpureo in viso dopo essere stato tirato in ballo in quel modo, mise subito le mani avanti -Ehm! Non è affatto così!-

-Certo che lo è, mi ha detto di darti una lezione e che sei solo una troia.-

E Falko dovette trattenere una risatina quando vide il coinquilino prendersela maggiormente -Ma...! Falko! Cavolo!- era rosso in viso.

La ragazza sembrava però che nel frattempo si fosse abituata all'ingombrante presenza del compagno dentro di lei e, seppur con sorpresa, iniziò a seguire il movimento di quelle portentose spinte. Era... decisamente sorpresa.

Non era certo il primo ad averla trattata in maniera così rude, fra i lupi era cosa comune... a molte piaceva e lei non era solita disdegnare, sempre che l'arnese della sua controparte non fosse così... invadente.

Si mise quindi sulle ginocchia, afferrando quelle di lui, ancora seduto e iniziando a sbattere il bacino su quello di lui, con più intensità.

Falko, che poteva vedere solo il suo culetto candido, notò come la lupa iniziava a prenderci gusto e con una mossa rapida della mano le sollevò la maglietta, rivelando completamente i seni che iniziarono a ballonzolare davanti al viso ormai purpureo di Ian -Oh, Falko!- e scattò con lo sguardo da una parte, cosa che non riuscì a non far ridere il Lycan. Era proprio senza speranza.

-Potrei... farmi perdonare?-

Domandò quindi la lupa, a un certo punto, la voce impastata suggeriva che ormai stava perdendo la sua lucidità e Falko, che ne aveva ancora per un po', piegò il capo di lato e domandò all'amico, ignorando il commento della lupa -E allora? Che è successo?-

-Niente- e si alzò in piedi, decidendo di mollarlo lì.

Falko chiaramente non stette lì a pregarlo e lamentò -Ah, che primadonna... -

-Sì, è proprio permaloso...-

E lui la ignorò ancora, anzi, l'afferrò per i capelli e per un fianco, aumentando il ritmo dell'atto. Nel giro di una mezz'ora, lasciò che il piacere lo pervadesse subito, vedendola piegare indietro la schiena ulteriormente e venirgli sopra.

Lui la spostò, notando di essere piuttosto sporco di svariati liquidi biologici e si pulì sul pantalone, senza troppe cerimonie.

A quel punto, si levò in piedi e notò il giovane poco lontano, al tavolino di una ragazzina che conosceva solo di fama.

Sembrava incazzata e, senza troppa fatica, lesse il labiale "Vattene, cazzo! Non te la do!"

E davanti a quel rifiuto Ian parve sorpreso, infatti si allontanò in fretta. Chi più però fu sorpreso era lui!

Da quando il moccioso tentava un abbordaggio??

Era comunque evidente che non ci sapesse fare, anche se la giovane Malfoy, di cui non ricordava assolutamente il nome, era tanto disponibile coi lupi, quanto lui con le vampire, da quanto si sapeva in giro.

Il ragazzo, una volta allontanato, si mosse verso la sua direzione, con espressione corrucciata.

La serata non stava volgendo per il meglio e infatti lo sentì borbottare scontento -Sapevo che me ne sarei dovuto restare a casa, cavolo...-

E Falko tirò fuori il labbro, fintamente in pena per lui -Cosa succede, Principessa?- lo vezzeggiò, vedendolo alzare lo sguardo su di lui -E' una stronza, cavolo... volevo solo sapere se stava bene!- lamentò e lanciò di nuovo un'occhiata verso la biondina. Aveva le mani alla testa e i gomiti poggiati sul tavolino alto che stava occupando.

Falko piegò il capo, vagamente annoiato da tutti quei piagnistei.

–... così ti ha picchiato.- lo provocò, anche se sapeva la realtà, adorava le sue reazioni... pensava di fargli paura, ma non faceva altro che divertirlo ulteriormente. Era un tipo buffo.

-No che non mi ha picchiato! Idiota!-

Il Lycan strinse le labbra, trattenendo una mezza risata e Ian riprese -Prima di raggiungerti sul divano, le ho per caso dato una spallata, ma ho evitato che cadesse e le ho chiesto scusa. Lei mi ha ignorato e stava per andarsene, però l'ho presa per il polso e le ho chiesto se stesse bene, ma lei si è liberata con uno strattone e se n'è andata. Non appena le ho preso il polso però... ho avuto una strana sensazione, Falko.- e s'imbronciò, non notando le sopracciglia del compagno elevarsi insieme -Ah, una strana sensazione, sì sì...- e se la rise, facendo per scombussolargli i capelli corvini, ma quello lo fermò appena in tempo -Fermo! Non voglio la messa in piega con il tuo sperma! Che schifo!- e a Falko scappò una nuova risata mentre l'altro sembrava sempre più indispettito -Hai finito? Non è giusto che non mi prendi mai sul serio perché le ragazze che piacciono a me sono tutte delle brave ragazze!-

Falko accusò la critica senza colpo ferire, infatti gli domandò di rimando -Vanno a letto solo con te?-

E quello arrossì appena, iniziando a balbettare -B-beh... n-no... ma...!-

-E allora non sono delle brave ragazze. Vogliono solo scoparti e a te sta bene che fingano, così te le puoi fare senza intaccare la tua noiosissima morale. Accettalo e di' meno coglionate.- l'altro rimase ammutolito dall'osservazione del coinquilino ma lo sentì cambiare argomento, per sua fortuna, non aveva una risposta che lo avrebbe convinto, secondo lui era l'atteggiamento a rendere una donna troia, non ciò che faceva. Falko era sempre stato un tipo molto più pragmatico, non molto interessato alle sfumature -Se ti ha cacciato prima, perché ci sei ritornato?? Non ti facevo in tipo insistente...-

E lì, l'espressione innocente dei suoi occhi gli fece capire che qualunque cosa avesse fatto, l'aveva fatta con la solita ingenuità che lo contraddistingueva.

-Ma la vedi? Si vede che non sta bene! Avevo paura di essere stato io e le ho solo chiesto se era sicura di stare bene e poi... dopo che ho avuto quella strana sensazione, volevo solo capirci di più. Mio padre è in parte un Sensitivo, Falko. Anche io ogni tanto ho delle strane sensazioni con le persone, anche con te l'ho avuta, ti ricordi quando te ne...-

-Sì, sì, purtroppo mi ricordo e ti ho detto di non tirare di nuovo in ballo le tue strane sensazioni per me. Se dovessi diventare gay, potresti diventare ancora più lagnoso e dovrei cacciarti di casa.-

E gli diede le spalle, muovendosi verso il divano, dove avrebbe potuto affrontare quella conversazione insieme all'alcol.

In tre sarebbe stato tutto più semplice.

-Oh, andiamo! Non sembro mica gay! Solo perché sono un ragazzo dolce, sensibile ed empatico!-

Falko rabbrividì, ormai giunto all'orlo della sua povera pazienza -Ho proprio bisogno di un bicchiere...- borbottò, passandosi una mano fra i selvaggi crini castano scuro, alcune punte erano biondicce, a causa dell'effetto del sole preso quell'estate. - Quindi l'hai raggiunta e le hai chiesto di nuovo se stava bene, giusto?- domandò al ragazzo, che disse con fierezza -Ma certo! Che altro avrei dovuto fare? Ha sicuramente bisogno d'aiuto! Però, cavolo... è una stronza!-

Davanti alla domanda retorica del ragazzo, non era riuscito a trattenere una risata isterica e ora lo sentiva parlare con lo sguardo rivolto ancora verso la biondina con un palese mal di testa.

Scosse il capo mentre buttava giù un bicchierino di grappa, sentendone la gradazione lungo la gola.

Se c'era una cosa che accomunava lui e Rich, era la poca sopportazione dell'alcol. Erano due stangoni, ma reggevano quanto una mocciosetta.

Strizzò appena gli occhi e a quel punto spiegò -Quella tipa è la sorellina del coglione e, indovina, odia i lupi e se la fa con i vampiri. Quindi, stellina, dimenticatela o vai a dire al suo fratellone di riportarsi a casa la simpaticona.- e gli lanciò le chiavi della macchina -Trovatene una e non fare la schizzinosa, come al solito.-

Ian non amava fare sesso in pubblico, motivo per il quale probabilmente avrebbe ritenuto i posti di dietro della Jeep ben più comodi e intimi.

Si portò le chiavi in tasca, ben cosciente che non avrebbe trovato nessuno in quel locale, anche se non poteva evitare di compiere la sua buona azione.

Andò alla ricerca di Rich, non faticando troppo a notarlo sul divano che stava condividendo con Lara.

I due erano nel bel mezzo dell'amplesso.

Lui le stava sopra e si muoveva dentro di lei con una velocità sorprendente. Un umano avrebbe fatto fatica a distinguerne lo spostamento.

Lei aveva le spalle poggiate sul divano, la schiena inclinata all'indietro mentre il biondo la sorreggeva per le cosce, in ginocchio davanti alle gambe di lei, schiuse ad ospitarlo.

Arrossì, sapendo che non era affatto carino interrompere due lupi nel pieno dell'atto e decise di bazzicare in quella zona, fino a quando non sentì Rich cacciare un grido di pura soddisfazione nel venire nel corpo della compagna, visibilmente senza fiato.

Era meglio raggiungerli, prima che riprendessero.

Ora lui si era adagiato sul seno di lei, riprendendo fiato un momento e la prima ad inquadrare Ian fu proprio Lara che sbatté gli occhi un paio di volte per metterlo a fuoco -Ah... ciao.- lo salutò e Rich, perplesso, alzò il viso verso il compagno, dicendogli -Non faccio roba con maschi, bello. Scusa.-

Lara invece osservò con occhio critico il ragazzo -Quanti anni hai, tesoro?- era molto carino ma... gli mancava ancora quella traccia mascolina nel comportamento che lei ricercava sempre nelle sue compagnie. A meno che non si trattasse di donne.

Ian, capendo che gli argomenti che avrebbero trattato, se avesse iniziato a rispondere alle domande, non sarebbero stati quelli desiderati, assunse un'aria gentile e disse subito -No, scusatemi davvero per il disturbo, ma Rich, c'è una ragazza che secondo me sta poco bene a quel tavolo, mi hanno detto che è tua sorella e... ecco, magari avresti potuto aiutarla.- e gli indicò la direzione di Alizée.

Lara era davvero sorpresa davanti alle sue parole. Quale sconosciuto si sarebbe preoccupato di informarli sulla questione?

Rich si mise seduto, con aria un po' intontita e quindi si vestì, mentre Ian continuava a parlare. Sembrava davvero in pensiero -Per sbaglio le ho dato una spallata, mentre camminavo, ma non è caduta! L'ho afferrata prima che succedesse! Le ho chiesto scusa e se stesse bene, ma mi ha cacciato via... forse pensava che volessi abbordarla, anche perché poi... vedendola così, mi sono avvicinato di nuovo e le ho chiesto se aveva bisogno d'aiuto. Lì... credo se la sia presa, ecco. Mi dispiace, non volevo infastidirla... magari non ha nulla, però, ecco...- e Rich lo fronteggiò, guardandolo dall'alto, dritto negli occhi.

Non era impaurito, sembrava solo preoccupato -Com'è che ti chiami?-

E l'altro arrossì, sorridendogli gioviale -Ian, sono il coinquilino di Falko. Scusa, non mi sono mai presentato.-

Rich continuò a fissarlo, poi gli diede una pacca sulla spalla, superandolo -Ci penso io.-

E si allontanò, lasciando a Lara il giovane.

La bionda, sorridente e divertita, s'infilò la camicia di Rich e chiuse giusto qualche bottone per coprire il seno e l'intimità all'aria, poi incrociò le gambe e fece segno al giovane di sedersi -Siediti, Ian. –

E quello batté gli occhi con aria innocente -Ehm...- e lanciò un'occhiata ansiosa verso la direzione presa da Rich, cosa che divertì la lupa -Rich non mi ordina con chi parlare, né nient'altro. Ti ho detto di sederti.- stabilì a quel punto l'altra, categorica ma altrettanto pacifica. Era uno strano mix a cui non era avvezzo.

Obbedì, un po' in imbarazzo davanti alla Lycan, visto che quelle come lei in genere nemmeno lo guardavano e si passò una mano fra i capelli, spostando gli occhi nella folla. Magari, se avesse incrociato Falko avrebbe potuto liberarlo da quella situazione imbarazzante...

-Sei agitato. Ti disturba la mia vicinanza? Sembravi molto più tranquillo prima, all'entrata.- constatò lei e il ragazzo deglutì visibilmente, tornando subito però su di lei -Oh no! Certo che no! Sei stupenda, però ecco io non sono interessato a... cioé, nel senso, non è che tu non mi piaccia, ma...-

E lì, davanti al panico che aveva iniziato a governare la parlantina del giovane, Lara liberò una risata argentina e assunse un'aria gentile -Stai tranquillo, non ti faccio niente, preferisci che mi vesta, magari? Ti metto a disagio?-

Quello, che palesemente stava cercando di farle capire che non era intenzionato a guardare le sue nudità, comunque evidenti anche se indossava la camicia di Rich, le disse -Puoi fare ciò che vuoi, non è importante.-

Non le avrebbe certo chiesto qualcosa!

Lara era davvero sorpresa, non era cosa di tutti i giorni trovare ragazzi così sensibili, impacciati e premurosi. Sembrava proprio uno di quei bravi ragazzi che non si vedevano mai in giro. Alla Tana men che meno.

Ancora sorpresa ma divertita, decise quindi di rimettersi la gonna e l'intimo, quindi si infilò di nuovo la camicia e la chiuse, per non imbarazzarlo ulteriormente.

-Ce l'hai la ragazza, tesoro? O preferisci... i maschietti??- gli domandò, con voce docile e lì, Ian tornò a guardarla, finalmente si era rivestita.

-Non ho la ragazza ma mi piacciono solo loro. E comunque non è giusto che... un ragazzo etero non possa essere considerato tale solo perché è uno affettuoso o dolce. La pensi anche tu come Falko...- asserì scontento.

E lì, la bionda arrossì, sentendo il tono accusatorio dell'altro e sentendosi subito in colpa -Non... non volevo certo offenderti, tesoro. E' solo che sono rari i ragazzi come sembri essere tu, almeno su questo devi essere d'accordo.-

E quello abbassò il viso, facendo spallucce -Sì, ma anche io quando è il momento, faccio quello che va fatto... nessuno si è mai lamentato, anzi.-

Stabilì, con orgoglio e lei parve ulteriormente sensibilizzata dal suo comportamento. Era sempre più adorabile.

-Sei così tenero... ti sei preoccupato davvero per Alì?-

Il bruno tornò dunque a guardarla, convinto -Certo! Mio padre è in parte un Sensitivo, mi rendo subito conto del tipo di persona con cui ho a che fare, quando la tocco. Anche se con lei... ho avuto una sensazione un po' strana, non so... era un po' confusa, ecco.– e fece spallucce -Probabilmente perché non si sente molto bene ed è ubriaca. Non ti so dire.-

E lei, ormai del tutto catturata dalle sue parole, lo ascoltò con interesse -Wow... non l'avrei davvero immaginato, sai?-

Ian, davanti a quell'osservazione, parve perplesso e le domandò -In che senso? Cioè, perché?-

L'altra fece per rispondergli, ma li interruppe il ritorno di Rich, era da solo.

Cadde il discorso e Ian si alzò in piedi, chiedendogli -Come sta?-

Rich, che non era affatto certo che cosa andasse cercando quel tipo da sua sorella, lo tranquillizzò -E' ubriaca e le è venuta un'emicrania. A lei non piace questo ambiente pieno di lupi, non so perché in questo periodo le gira così... in ogni caso non preoccuparti, non... si ricordava nemmeno di te.- e liberò una risata un po' imbarazzata, che contagiò anche il giovane Ian. Il Mezzo si passò una mano sul collo e sorrise a entrambi -Beh, questo non importa, sono comunque sollevato... ehm, scusate ancora se vi ho interrotti.- e indietreggiò, muovendo una mano in segno di saluto -E niente... ciao!-

Poi sparì nella folla.

Rich, con solo i pantaloni addosso, alzò un sopracciglio verso Lara e quella si lasciò sfuggire una risata, sorpresa -E' adorabile, Rich! E' un tipo dolcissimo! La sua lupa sarà così fortunata!- e unì le mani, molto intenerita dal giovanotto.

Il bel Malfoy le si sedette affianco e la osservò -Non dirmi che ti ha chiesto di vestirti!- e quella lo indicò -No, ma me l'ha fatto capire! Era in terribile imbarazzo! Che tenero!!-

Rich si passò una mano sul viso, scuotendolo -Come diamine fa a essere amico di Falko? Il suo coinquilino, addirittura!-

E poi scattò con lo sguardo su Lara, spalancando gli occhi e portandosi una mano alla bocca, non riuscendo a trattenere una risata e un vago rossore -Non sarà che...!-

E lì, Lara lo guardò come si guarda un bimbo pestifero -Rich, davvero tu riesci a immaginare Falko con un uomo? Andiamo!-

Rich non riuscì a non fantasticare sulla cosa, per pochi istanti -No, va beh... potrei rimanerne scioccato, per un'oretta buona.-

Lara scosse il capo e gli disse -Io pensavo fosse lui gay e invece dovevi vedere come ha gonfiato il petto quando ho messo in dubbio la sua virilità. Ha detto che non è giusto che un uomo venga considerato meno etero se è dolce e sensibile.-

E Rich fece spallucce, rilassato -Beh, io sono dolcissimo... ma nessuno direbbe che sono gay, dai!-

-Infatti tu sei perfetto, amore mio...- sottolineò lei, vedendolo offrirle il suo sorrisone malevolo e andare a controllare che tutto fosse al suo posto, sotto la gonna -Ma cosa abbiamo qui... ah! Una cosa che mi piace...- e dopo aver lasciato una scia di baci nel suo interno coscia, giunse alla sua intimità, scandendo l'inizio del loro quarto tempo.


Spazio Autore:

Eccomiii!! Anche questo capitolo ultimato! Spero vi sia piaciuto! Che ne pensate di questo Ian?? tenerino, vero?? XD Alla prossima! Che sarà Lunedì! BACII!! <3

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