Le pesti (Parte III)
Quando Skarlet riaprì gli occhi, fu per il freddo. Infatti Sharlize era piegata su se stessa e distanziata da lei. Si svegliò di malumore, come sempre e sbuffò, rimase a guardare il soffitto per qualche minuto, poi cercò di rilassarsi. L'espressione si ammorbidì gradualmente, ormai era un'abitudine per lei.
Fare sogni tranquilli le veniva impossibile a meno che non fosse vicino ad una fonte di calore vivente e allora riusciva a riposarsi per alcune ore. Purtroppo però non ricordava di aver mai dormito per otto ore consecutive, sempre che non si parlasse delle saltuari notti passate con... lui.
Annoiata spostò lo sguardo e si levò dalla testa quel pensiero, guardò la sorella e notò che si stava lamentando nel sonno, stava avendo un incubo anche lei –Ehi, piccola...-
La minore mugugnò qualcosa di incomprensibile, poi mormorò –Ah... Viktor... Ares... noh... smettetela...!-
Skarlet la guardò storto e notò la sua espressione corrucciata. –Sharlize...?- domandò ancora, chiamandola e la sorella aprì gli occhi argentei a quel punto, scrutandola con aria provata –Ciao, sei sveglia...-
La maggiore annuì e le spostò i capelli dal viso –Stavi sognando... i gemelli!?-
La rossa sbuffò annoiata –Già... mi facevano uno dei loro scherzi, anche in sogno devono rompere!-
La sorella ridacchiò divertita e scosse il capo, sentendo l'altra domandarle subito –Si può sapere che ti è preso stamattina?-
Quella fece spallucce –Ero con Alex, volevamo coccolarci, ma tu ti sei distrutta una caviglia...- fece con tono di rimprovero e la rossa roteò gli occhi –Ah... ma se ci stai sempre con Alex! Per una mezz'ora che ti ho portato via...-
Quella fece spallucce –In ogni caso mi è passata in fretta e poi mi sto sentendo con questo Immuno... è carino, sai?-
Sharlize la guardò storto –Sì, lo so...- e spostò lo sguardo annoiata –Gli do tre volte...-
Skarlet sollevò le sopracciglia perplessa –Cioè?-
La rossa mosse una mano in sua direzione, liquidandola –Non importa, è una cosa fra me ed Hazel-
La maggiore storse la bocca e fece offesa –Che? Anche io sono tua sorella! Voglio saperlo!!- stabilì e Sharlize la guardò con attenzione, poi decise –Se vinco la scommessa, te lo dico- e ridacchiò al pensiero.
Skarlet sbuffò e poi vide la rossa sorriderle e salutarla con la mano –Sono da Filipp se chiedono, ok?-
La ragazza incrociò le braccia e fece severa –Io alla tua età non potevo uscire così tranquillamente! Sai?!-
Sharlize assunse un'aria poco convinta e poi scoppiò a ridere –Certo, perché io sono una brava ragazza, con un ragazzo fisso e con dei voti che non scendono mai fino al Troll!-
Skarlet storse la bocca, la minore le sorrise ancora e poi uscì definitivamente.
Quasi dieci minuti dopo entrò Hazel in camera sua e fece –Amore, me lo presti il vestitino viola che ti sei presa una settimana fa?- Skarlet annuì subito e poi le domandò –Con chi devi uscire?-
Hazel fece spallucce e replicò –Con un gruppo di amici Reali, siamo invitati ad una festa dove ognuno porta al massimo una persona, tu hai detto che sei con Raul, no?-
Skarlet annuì semplicemente –Tu chi porti? Hayden non mi sembra il tipo... soprattutto per le cose che fate voi-
Hazel ridacchiò –Nah, oggi si beve solo alcool, tesoro. So che però a fine serata ci sarà un drink particolarmente speciale... quando saremo al momento clou della serata- e ridacchiò eccitata. Skarlet sbuffò e domandò –E a me piacerebbe secondo te?-
La Reale si adagiò sul letto e poi scese a baciare un ginocchio alla sorella acquisita –Vuoi venire, piccola?-
La giovane sbuffò e fece, battendo i pugni sul letto –No, voglio venire con il tizio...!- asserì, cambiando improvvisamente argomento.
Hazel scoppiò a ridere e replicò –Allora va' da lui... non sarebbe la prima volta che lo fai, no? E' un tipetto nuovo??-
La giovane storse la bocca –Sì, un Immuno. E comunque no, sarebbe fin troppo semplice... mi annoio così, lo sai!-
Hazel sollevò un sopracciglio e si levò in piedi, aprendo l'anta dell'armadio che rivelò un portale, lo varcò e la sua voce si sentì all'interno della stanza –E quando è, esattamente, che tu non ti annoi? Dici sempre che non c'è mordente fra te e i ragazzi... ma che mordente vuoi? Inizio a pensare che desideri solo qualcuno che... non ti desideri affatto!-
Skarlet storse la bocca e corrucciò lo sguardo –Se non mi desidera, cosa assurda, perché mai dovrebbe stare con me?-
Hazel, trovato ciò che le importava, si chiuse le porta alle spalle, celando il portale e si appoggiò ad essa –Magari... perché inizialmente è obbligato? Tipo, che ne so, magari non andate d'accordo, vi costringono a stare insieme e poi... sboccia l'amore! Potrebbe accadere no?-
Skarlet assottigliò lo sguardo, minacciosa e replicò –No, Hazel... e ignoriamo il fatto che tu ti stia riferendo a tutta la mia esistenza e al fatto che nel corso di questa, papà, tu e tutti quelli che più ne hanno avuto voglia, vi siate imposti con la forza, su me e il cane, fintanto che avete potuto, per farci stare insieme. Peccato che appena lui è diventato Alpha, avete potuto fare ben poco e siamo ormai da anni che non riviviamo quei momenti di totale impotenza davanti alla stretta del Nodo! Per fortuna non ci obbliga più a limonare se stiamo lontani alcuni giorni...-
La vampira roteò gli occhi –Già, purtroppo, adesso siete troppo potenti entrambi, non riesco più ad obbligarvi a baciarvi, se non qualche rara volta... ahahaaha, come qualche mese fa, ti ricordi?-
La compagna arrossì e spostò lo sguardo –Ti diverti solo tu, come sempre.- e la sorella le fece la linguaccia, dicendole, prima di uscire -Chissà perché ma sono certa di no!! Ciao ciao!!- e Skarlet la mandò a quel paese, tornando a guardare le foto della sua nuova fiamma.
...
Dopo cena, Hayden sbadigliò sonoramente e lanciò un'occhiata ad Hazel, mentre quella chattava con qualcuno, ridacchiante.
-Chi è?-
La Reale lo ignorò qualche istante, facendogli segno di aspettare e poi, una volta inviato il messaggio, guardò il fratello –Cosa?- quello sbuffò sonoramente –Odio quando fai così...-
La ragazza roteò gli occhi e lo vide alzarsi salutando tutti, per poi salire in camera sua.
Hazel ricevette un messaggio e replicò di nuovo, mentre Tanya la guardò sorpresa –Non vai da lui?-
Quella annuì solamente e poi fece –Io stasera vado a una festicciola, tornerò domani mattina...-
Tom espirò e fece –Mi raccomando...- la ragazza gli sorrise, facendogli l'occhiolino e Skarlet disse –Stasera viene Raul a dormire a casa...-
Eliza lanciò un'occhiata alla sorella e poi domandò –Io volevo chiedere a Bryanna invece...-
Tanya, con la piccola Eva fra le braccia che mangiava tranquilla, annuì –Ok... - e ben presto i ragazzi abbandonarono la cucina, lasciando i genitori da soli.
-Ohi, no, no... tranquilla, non abbiamo litigato... è che non sopporto che esca sempre con quei ridicoli coprimutande...-
Hazel, nel frattempo, stava salendo le scale per raggiungere la camera che condivideva con il fratello acquisito e che presentava un portale anche per il suo armadio.
-Non ci pensare, Jaz. Sei già in ansia di tuo...-
E, quando la bella vampira varcò la soglia, notò il biondino a petto nudo sul letto.
Si chiuse la porta alle spalle e guardò con fare severo il ragazzo, che le diede le spalle e continuò a chiacchierare con la fidanzata, ma ovviamente lei non gliel'avrebbe data vinta. Agilmente salì sul letto, si fece alle sue spalle senza farsi sentire e gli rubò il telefono -Ciao, tesoro! Cos'è questa storia dell'ansia??-
La biondina le fece sapere che aveva un concerto a breve e la cosa, chiaramente, le metteva decisamente pensiero.
-Oh, ma tesoro, lo sai che l'ansia va sempre metabolizzata...-
-Sì, tu ne sei proprio un'esperta- commentò sardonico il compagno, mentre ancora le dava le spalle, ma lei non gli rispose. Si alzò in piedi e si mosse verso la sua cassettiera, aprendo il penultimo cassetto e cercando le sue autoreggenti più provocanti, mettendosele e guardandosi mentre lo faceva, davanti allo specchio. Nel frattempo chiaramente la biondina continuava a lamentarsi.
Sapeva che Hayden la stava guardando e infatti lo vide dal riflesso scuotere il capo, infastidito. Per cui se ne tornò a letto, lui tornò così a darle le spalle, ancora offeso -Ma certo, certo... è normale che tu sia agitata, con tutta questa pressione...- e, nel frattempo, approfittando che il biondino non la stesse guardando, mandò un messaggio privato dal proprio telefono alla ragazza.
-Ah, questa è un'ottima idea, piccola... sì sì, ci penso io...- e vide la risposta che desiderava, cosa che le fece stirare un sorrisino.
Lì, Hayden si volse con aria perplessa e quella lo guardò -Ah, okay, te lo prometto... anche se io sono sempre super buona! E' lui che se la prende!- lamentò mentre guardava ancora il biondo, vedendolo assottigliare lo sguardo, visto che aveva capito bene che si parlava di lui-
-No, no... siete due noiosi puritani, è carino il vestito e poi ho le calze, sono coperta...- e allungò la coscia, sfiorandosi il pizzo con fare affettuoso -Beh, non sono da cinquanta danari, tesoro! Altrimenti non mi guarda nessuno! Lo sai che sono un po' insicura...- e tirò fuori il labbro, guardando Hayden che la guardò come se avesse detto una colossale bugia.
-Ti ho già detto di sì... ciao, tesoro... a stanotte.- e chiuse il telefono, vedendo il compagno sgranare gli occhi, sorpreso -Stanotte?!-
E quella gli piazzò le mani sulle spalle, mettendosi subito a cavalcioni -Esatto! Vado a dormire da lei dopo la festicciola! E di' a papi che torno per pranzo, probabilmente!-
-E perché non ha voluto me, stanotte??- lamentò quello, visto che aveva chiesto più volte alla ragazza di lasciarlo venire.
Lì, Hazel cacciò gli occhi al cielo -Ahhh... per una volta, Hayden! Che ti costa!? Tanto non te la dà lo stesso!- gli disse, facendogli la lingua, sentendolo poi pizzicarle i fianchi -Non è per quello, cavolo! E' per farle compagnia, così non pensa continuamente al concerto!-
-Ha scelto me, non rompere.-
Scandì duramente quella e lui stirò un breve sorriso a quel punto, dicendo -Questo è quello che ho sempre desiderato, ovvero che la ragazza che amo e la mia sorella preferita fossero così legate...-
E lì, la vide piegare il capo, con un sorrisino -Quindi abbiamo fatto pace???- e scese sul suo viso, andando a riempirgli le guance di baci, ma quello si volse da una parte -Solo se non vai alla festa... o ti metti dei pantaloni, stai così bene con i pantaloni!!- le disse poi, ammirato e tornando ad accarezzarle il viso, mentre le baciava il mento.
-Ma i pantaloni sono così scomodiii...-
-Non è vero, posso assicurartelo...-
-Per quello che devo fare stasera, sì. Posso assicurartelo io!-
-Sei terribile! Non mi ascolti mai!-
-Bla bla bla...-
-Non prendermi per il culo, adesso!-
E, mentre ormai l'avevano finita per litigare sul lettone, il tempo iniziava a passare e Hazel non era certo disposta a farsi infinocchiare.
-Bene, abbiamo fatto pace!-
-Non penso proprio!-
-Sì, sì... fidati di me.- gli disse lei iniziando a sfuggire dalla sua presa, ma il ragazzo la tenne stretta al suo petto e la circondò con le gambe.
-Bene, credo proprio che mi addormenterò...- fece dunque lui, sentendo quindi i suoi capelli iniziare a scivolare sul suo corpo come serpenti, lungo il torace, sotto la maglia, sulla schiena... -No, dai...-
Lei non diceva nulla, gli dava solo le spalle.
-Oh, dai, Hazeeell!!- e una ciocca birbante era scivolata nel pantalone del ragazzo, fra i suoi glutei.
L'aveva lasciata in un istante, permettendole di abbandonare il letto con aria soddisfatta.
Quella tattica funzionava sempre.
-Adesso vado, tesoro! Ci vediamo domani!- e, davanti allo sguardo offeso di lui, sparì nel nulla.
Quando Hazel si smaterializzò a casa di Jazmyne, la biondina si stava mettendo un abito bianco che conosceva.
-E quindi quest'ansia ti sta divorando, eh??-
Constatò la vampira, sedendosi sul lettone della compagna e vedendola sorriderle entusiasta -Ciao, Hazy!- poi iniziò di nuovo a parlare delle sue ansie, dei suoi mille pensieri e la vampira li subì abbastanza passivamente, andando poi ad allungare le dita verso le sue labbra e chiudendole, riuscendo a farla arrossire -Stanotte, la tua testa dovrà andare a parare altrove, bambina. Chiaro?-
Quella annuì silenziosa e del tutto catturata dal fare saputo di lei che quindi si levò in piedi e la osservò con aria severa -Ora levati la tonaca da suora e mettiti questo.- e si sfilò il proprio vestito, lasciandolo sul letto.
Jazmyne, che era sicuramente meno femminile della vampira, guardò il suo corpo con estrema ammirazione. Era davvero bellissima.
La vide poi sparire e riapparire poco dopo, con un altro vestito. Nero.
Si sedette di nuovo mentre guardava la ragazza che chiaramente aveva ripreso a parlare del suo concerto e delle sue ansie.
Non vi badò troppo e si accese una Magh, pensando alle sue... di ansie.
Quanto tempo aveva impiegato ad accorgersi che, effettivamente, per quanto le sembrasse strano e del tutto ingiustificato, desiderava ardentemente e più di ogni altra cosa il suo bel fratellone acquisito?
Negli anni il loro rapporto si era fatto sempre più profondo e confidenziale, si dicevano tante frivolezze, si facevano le coccole.
Erano vicini come due fidanzatini e lui non le nascondeva mai niente, nemmeno ciò che avrebbe preferito non sapere.
Come i dettagli della sua vita privata con Jazmyne, quando aveva senso parlarne almeno, quando le cose per lui erano ancora nuove e quando, finalmente, gli avevano indotto una certa attrattiva. Era sempre stato così ingenuo, innocente... di rado dei pensieri poco casti invadevano la sua mente, lei invece era tutto il contrario.
Pensieri poco casti avevano invaso la sua mente per quasi l'intera totalità della sua vita.
Si era chiesta più volte se era davvero interessata a lui, se ne era davvero innamorata e aveva avuto la sua risposta proprio il giorno in cui i due avevano fatto l'amore, per la prima volta.
Non ricordava di essere stata tanto male nella sua vita. Stavano procrastinando talmente da tanto tempo che una parte di lei iniziava a credere che ce ne fosse una motivazione recondita, che lui non desiderasse affatto Jazmyne, che si fosse reso conto di non amare affatto lei... ma un'altra.
Eppure, così non era stato.
Dopo quel momento, davanti al loro grande amore e... suo malgrado, davanti all'enorme affezione che la biondina provava nei suoi confronti, nata sì dalla gratitudine di averle permesso di seguire Hogwarts con Hayden, ma poi intensificata davanti al suo carattere schietto ma libertino e liberale, non aveva potuto fare altro che ritirarsi. Non era riuscita a contrapporsi alla cosa, non che ci avesse veramente mai provato, ma... sperava che lui si accorgesse da solo di quando fosse speciale il loro, di rapporto, non quello fra lui e Jazmyne.
Non poteva provare tutti quei mille sentimenti che le decantava ogni volta e poi fuggire sotto le lenzuola con Jazmyne.
Cielo, era una ragazza meravigliosa... ma nulla di più, nessun particolare difetto che rendesse il suo carattere peculiare, speciale.
Era noiosamente brava in tutto e in niente, perfetta, in pratica e se anche Hayden lo fosse stato, probabilmente non si sarebbe fissata tanto su di lui. Ma non era così.
Hayden aveva mille sfaccettature di carattere. Certo, all'apparenza poteva sembrare solo un sapientone, moralista, fin troppo ingenuo e benevolo.
Ma non poche volte aveva letto nei suoi occhi, anche solo per pochi istanti, una sfumatura.
Era qualcosa di oscuro, mai visto o espresso apertamente, eppure c'era... era qualcosa che faceva parte di lui, qualcosa che anche il Cappello Parlante aveva percepito. Aveva parlato di vendetta e quindi rancore e rabbia.
Hayden non era dunque il tipo che perdonava, non passava sopra un tradimento... e in quegli ultimi mesi si era vista pensare profondamente alla questione.
Erano ormai passati diciannove anni. Il Titano si sarebbe presto risvegliato, molto probabilmente Darco o Tom l'avrebbero trovato e l'avrebbero distrutto.
...Se non fossero morti tutti nel tentativo.
Quindi poi... che sarebbe successo?
Lo sapeva alla perfezione.
Tutti si sarebbero spostati. Eliza avrebbe probabilmente sposato Eamon, Sharlize nel giro di un paio d'anni avrebbe fatto la stessa cosa con Filipp, visto che erano innamoratissimi, Skarlet chissà... magari si sarebbe presa casa con Raul e lei sarebbe andata spesso a trovarli anche se sperava sempre nell'opzione "Rich", naturalmente. E poi c'era lui.
In realtà lui era la sua unica certezza.
Hayden avrebbe chiesto la mano di Jazmyne e insieme avrebbero iniziato a creare una famiglia.
Non ne parlavano quasi mai, ma si sapeva, tutti lo sapevano... lei per prima.
E non era certa che sarebbe davvero riuscita a sopportare una cosa simile.
Voleva bene a Jazmyne, era adorabile e, quando poteva, cercava sempre di aiutarla, se la vedeva in difficoltà.
Ma cosa avrebbe fatto quando sarebbe rimasta del tutto sola?
Quella domanda la spaventava a morte e più idee le erano passate per la mente, una meno plausibile e piacevole dell'altra.
-Ho finito!!- asserì l'amica, sorridendole, anche se sembrava molto emozionata. Non era mai andata ad una delle sue festicciole private.
Chissà cosa ne avrebbe pensato...
La breve anticamera dove Hazel si era presto smaterializzata era fredda e priva di finestre, le pareti bianche erano ricoperte di intonaco rosso scuro a mezzo muro. Davanti a loro c'era solo una porta.
-Ci troviamo nella villa di Monsieur Arnaud. Quasi ogni mese mi invita alle sue feste private. E' un vampiro molto, molto antico e altrettanto potente, ha quasi mille anni ormai e, come molte creature della sua età, si è del tutto ritirato dalla società, lavandosene le mani. Per cui permette agli invitati di godere delle sue feste, ma di non turbarlo con vicende che coinvolgono i suoi parenti o il mondo in sé-
Jazmyne annuì rapida e fece –Eviterò di parlargli dei problemi del mondo allora...- e sorrise appena, cosa che divertì l'amica –Dubito ci parleremo. In ogni caso, limitati a rispondere alle domande, non aprire discorsi... anche se spero non avremo tempo per farlo. Qualunque cosa ti offrano, assicurati che io abbia visto o che mi fidi del benefattore, non vorrei che poi succedesse qualcosa di spiacevole...-
L'amica annuì ancora e fece per muoversi verso la porta, ma si sentì afferrare la mano e l'altra le sorrise –E, un'ultima cosa, non preoccuparti di niente di ciò che succederà qui dentro, io non fiaterò e tanto meno i partecipanti alla festa, quindi se vuoi divertirti fallo, so e sai bene anche tu che ne hai bisogno.-
La biondina la osservò senza dire nulla e la vide abbassare la maniglia per poi entrare all'interno di un ampio salone. Ciò che balzò subito agli occhi della nuova partecipante fu un'enorme piramide di bicchieri da cocktail con sangue o con del liquido incolore.
-Lascia perdere la piramide, c'è sangue di Ninfa e Alcool puro per chi vuole stare leggero... alcuni dicono che il sangue sia quello di una Ninfa trielementare, ma non ci metterei la mano sul fuoco... anche se certamente valuterò.-
Le disse la vampira demoniaca, cosa che indusse Jazmyne a concentrarsi altrove visto che non avrebbe bevuto né l'uno né l'altro. Notò presto di essere osservata da tanti invitati che avevano bicchieri colmi di sangue, così domandò –Ma... non è che ti sgrideranno per aver invitato una semplice strega alla festa??- sembrava preoccupata e Hazel le sorrise rilassata –Ma no, tesoro. Sei la benvenuta proprio per questo.-
E la bella vampira, che la teneva a braccetto, iniziò a dirigerle verso una direzione, passando fra le persone e facendo loro un cenno rilassato, anche se si stava scambiando con questi sguardi caldi e furbi.
Dopo qualche istante la sua accompagnatrice le chiese ancora, cosa che le fece pensare che tutte quelle domande fossero dovute a nuova agitazione.
Non riusciva proprio a rilassarsi??
-Ehm, Hazy, ho paura che... mi si stiano appannando gli occhi in una maniera... ecco...-
Le due avevano ormai raggiunto un divano in pelle nera e, quando Hazel sentì la ragazza fare quell'osservazione si volse a guardarla e le suggerì -Chiudili per qualche istante e muovili, si abitueranno in fretta. E' una nuvola di sangue in polvere che rilasciano nell'aria per noi vampiri, ma soprattutto possiede una polvere magica che non permette di ricordare i volti e le azioni altrui, quelle a cui si assiste a queste feste. E' la nostra assicurazione sul divertimento.- ultimò mostrandole il suo sorriso malefico e Jazmyne obbedì, lasciando che la compagna l'adagiasse sul divano -E'... una buona notizia, giusto?-
Hazel strinse le labbra, divertita -Resta qui, prendo da bere.-
-O-okay...-
Fu decisamente una sorpresa per la bella strega però, vedere che Hazel si era portata dietro non solo da bere, quando tornò.
C'erano quattro uomini, lei aveva preso la mano di uno alto, muscoloso e dalla carnagione abbronzata, sebbene gli occhi felini rilucessero di blu intenso, lo fece sedere sul divano davanti mentre, insieme agli altri tre, poggiava prima delle bevande sul loro tavolino.
Jazmyne venne circondata da altri due vampiri, uno biondo e uno rosso. Erano entrambi molto affascinanti e la guardavano...
Non era mai stata guardata in quel modo da degli sconosciuti.
-Hazel, io però non vorrei che tu avessi travisato...- iniziò, atterrita, quando sentì la mano del rosso poggiarsi sul suo ginocchio.
-Non ho travisato, Jaz'. Lo so bene che non stai cercando il mio divertimento, ma voglio, assolutamente, che stanotte ti rilassi.-
Stabilì la vampira, facendo un cenno col mento al compagno e vedendolo scendere con le mani lungo il polpaccio, raggiungendo la caviglia sottile della biondina che si sentiva davvero intorpidita.
-Devi fidarti di me, Jazmyne...- sottolineò poi la Reale, sporgendosi in avanti e attirando lo sguardo della ragazza, sentendo la sua scarpa venir sfilata via e schiuse le labbra, con sorpresa, quando sentì la delicatezza e al contempo, l'incisività di quel tocco in punti precisi del piede.
Li stava massaggiando.
Hazel quindi guardò il biondo mentre lei sollevava i piedi sul divano, intimata dal massaggiatore e li poggiava sulle sue cosce, ruotando di lato, cosa che permise al primo di iniziare a massaggiarle le spalle nude.
Scattò indietro col collo, come scottata dal tocco di un uomo che non era Hayden e vedendolo sorriderle con aria fascinosa, spostò gli occhi sgranati su Hazel che invece era adagiata sul torace del suo prediletto, nudo, mentre lei strusciava il nasino sul suo collo.
Sentendosi osservare, guardò Jazmyne e le disse -Saranno i tuoi schiavi, potrai ordinare loro ciò che vuoi, senza temere che facciano qualcosa che non ti piace... o che potrebbe piacerti troppo- e le fece la lingua, con aria sbarazzina, mentre l'altra era davvero senza parole.
-Bevi, sono sicura che ti verrà qualcosa in mente...-
E ridacchiò, vedendola quindi fare per sporgersi e prendere un cocktail, ma il biondo la fermò, prendendole gentilmente la mano e offrendole lui il suddetto cocktail -Ehm... gra-grazie...- tentennò, in imbarazzo mentre il viso si arrossava.
Il biondo dagli occhi chiari e una studiata piega selvaggia, riprese a offrirle i suoi servigi e, come ben preventivato da Hazel, la serata per la strega fu decisamente rilassante.
Mangiarono, bevvero e fumarono, mentre Hazel si nutriva dei suoi accompagnatori, Jazmyne aveva iniziato a straparlare con i suoi massaggiatori, il rosso era arrivato fino alle gambe mentre il biondo la schiena, svelata dalla zip abbassata. Si era informata su di loro, notando che erano due amanti della musica come lei. Le erano stati decisamente di compagnia e di sfogo visto che erano gli unici a capire qualcosa di ciò che diceva.
Verso le due di notte, Hazel raggiunse la sua amica, ubriaca e addormentata sul torace del suo biondo massaggiatore, che le stava accarezzando volto e capelli, delicatamente.
-Sì, è proprio un angioletto...-
Disse la vampira, andando a raggiungere l'amica che schiuse appena gli occhi -'Den... Oh.. oh! Hazel! Mi sono... mi sono add...-
-Sh sh sh...- la zitti dolcemente l'amica, poggiandole le dita sulle labbra e prendendo il posto del biondo, facendo adagiare su di sé il capo della ragazza -Non importa... come ti senti?- le domandò, lasciando che il vampiro si spostasse e iniziasse a baciarsi con il rosso, dai capelli lucenti tirati tutti indietro.
Jazmyne, un po' in imbarazzo davanti a quella scena, ammorbidì lo sguardo quando sentì Hazel baciarle la fronte -Ti disturbano? Li faccio spostare?-
-N-no... sono... stanno... si amano?-
Domandò, alzando gli occhioni cangianti sulla vampira che le sorrise quasi con pena -Come ti senti?-
-Bene! Oh... Hazel, sto benissimo...- e si portò una mano al volto -Quanto durerà questo effetto?! Domani mi sentirò così in colpa...-
-No, niente affatto. Se ti avessi lasciata saresti rimasta sveglia tutta la notte e avresti avuto sonno tutta la mattina e saresti pure crollata dopo pranzo. Ora invece sono le due. Domani, alle dieci, sarai un fiore.- e le baciò di nuovo la fronte, vedendo la compagna fissarla... la fissava intensamente -Ti voglio così bene, Hazel... non... non lo immagini...-
-Ma certo che lo so, è per quello che ti ho portato qui... porto solo le mie amiche con me.- e la guardò con calore, cosa che avrebbe spinto Jazmyne a parlarle ancora, ma non lo fece, perché la vampira l'anticipò -Ora però a nanna...-
-E tu?-
-Io tornerà fra qualche ora...-
E l'altra annuì appena, pensierosa, poi le disse però -Ti ringrazio tanto, davvero...-
Hazel le sorrise e, il momento dopo, erano nel lettone della strega che afferrò la bacchetta e, dopo averla agitata appena, il suo corpo si vestì del pigiama e si struccò in un attimo.
-Buonanotte, tesoro.- e, dopo averla salutata un'ultima volta, la strega si riaddormentò poco dopo, mentre Hazel avrebbe certamente finito la serata in bellezza.
Spazio Autore:
Eccomiiii! E anche il secondo capitolo è andato! il prossimo sarà Giovedì! E l'attrice che scopriremo sarà quella di Skarlet! Spero vi piaccia! Un bacione e un grazie a tutte quelle che hanno commentato! Sauuuu!!
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