Le pesti (Parte II)
La rossa spostò lo sguardo e con il broncio asserì –Non sono diventata Prefetto perché i miei voti non erano sufficienti... quindi ho intenzione di filare dritto quest'anno, tutto qui...-
La madre sollevò ambedue le sopracciglia sorpresa –Che bella notizia, finalmente... tu quando hai intenzione di fare altrettanto?- domandò poi verso Skarlet, che roteò gli occhi annoiata –L'anno prossimo...- e le fece poi la linguaccia mentre la madre la guardava dolente. Per lei era l'ultimo anno di accademia per medemoni o almeno si sperava, visto che era decisamente indietro con gli esami.
Tom le lanciò un'occhiataccia, non sopportava chi non si impegnava, e Skarlet, purtroppo, spesso era così, quantomeno dal punto di vista scolastico.
Dopo la sconfitta del Titano doveva ammettere che tutti i ragazzi si erano messi a lavoro, per prepararsi alla battaglia futura ma purtroppo, per alcuni, il ritmo intrapreso era decisamente calato con il passare degli anni e con l'arrivare dell'adolescenza, delle feste, degli amori. Si erano sicuramente distratti e lui non aveva ma desiderato che ipotecassero le loro vite per perseguire solo il potere, ma non accettava nemmeno che diventassero dei lavativi, come per alcuni anni era stata Skarlet.
La figlia perse la sua smorfia ironica, notando lo sguardo funesto del padre e abbassò il suo, intristita. L'uomo tornò su Sharlize, sapendo di aver avuto l'effetto desiderato e fece –Ascolta, se proprio dovesse andare male, sai di essere all'inizio dell'anno, l'importante è che vai bene nelle prove mensili e soprattutto in quelle semestrali. Questo è solo un piccolo esame di Cura delle Creature... avrai modo di recuperarlo in fretta, anche se spero che tu non l'abbia preso in antipatia, lo sai che Joanna è una persona disponibile, ti farà recuperare.-
Eliza espirò sonoramente, esasperata –Ma insomma, Sharlize, io posso capire che non ti ricordi proprio tutto! Ma alla fine, ti farà domande generali! E' roba che l'anno scorso hai visto bene!-
La rossa fece spallucce –Scusa se non avevo Eccezionale in tutte le materie come te... ho dimenticato un sacco di cose, interi argomenti!-
Eliza alzò gli occhi al cielo ed Hayden intervenne –Comunque, papà ha ragione, non preoccuparti troppo, in quello che ti ricordi mostra sicurezza, mentre per il resto spera nel compagno o lascia perdere...-
Sharlize annuì e replicò nel guardare l'ora –Non mi resta da fare altro-
Skarlet sbadigliò sonoramente e asserì –Adesso penso che andrò a dormire, appena finisci svegliami, piccola, ok?- domandò alla sorella che le lanciò un'occhiata –Già, poi chiacchieriamo un po'...- Skarlet, ricordando come si era comportata quella mattina annuì vagamente, poi si levò in piedi e uscì dalla cucina.
Qualche minuto più tardi, si smaterializzò Filipp a casa e Tanya gli sorrise –Ciao, tesoro, vuoi qualcosa?-
Il giovane entrò in cucina e guardò Sharlize che aveva lo sguardo fisso –No, grazie, Tanya. 'More, dai, alzati e iniziamo ad andare...-
La rossa alzò lo sguardo sul fidanzato e poi annuì –Sì, arrivo...- gli si avvicinò e gli stampò un bacio sulle labbra, quello le accarezzò il viso e la vide salire le scale.
-E' molto tesa?- domandò il giovane Demone alla famiglia ed Hayden annuì visibilmente –Parecchio... tu come sei messo?-
Il moro fece spallucce e replicò –Bene...- Tom, vedendolo così tranquillo, piegò il capo di lato e gli domandò –Non avete ripassato insieme??-
Il moro arrossì vagamente, poi si grattò il capo –Sì, certo ... però non è facile riprendere ogni argomento fatto in un intero anno-
Tanya guardò severa ma maliziosa il ragazzo e Tom assunse la stessa espressione –Immagino.-
Eliza si accorse dunque dell'ora e interruppe i loro sguardi inquisitori sul povero Filipp –Anche io devo andare, a dire il vero.-
Tanya, vedendola levarsi in piedi, decise quindi di domandarle –Vai a dare ripetizioni ad Arden?-
Eliza annuì –Sì, Bryanna non ha il tempo, mentre i genitori hanno detto che non si ricordano più nulla, per cui...-
Nessuno le domandò di Raul. Primo, perché la ragazza sembrava di fretta, secondo, sapevano tutti che Raul... non era proprio il maestro ideale, anche se aveva sempre avuto ottimi voti. Certo, non poteva vantare la pazienza che Eliza aveva passato a coltivare così duramente in quegli anni.
Quando Sharlize e Filipp si smaterializzarono davanti alla scuola, grazie all'ASC, l'Area di Smaterializzazione Centrale che si trovava al Serenity e che collegava i ragazzi frequentanti con vari posti in Europa, fra cui Hogwarts, si mossero verso quella che una volta era la casa di Hagrid. Non erano gli unici ad attendere, c'erano tutte le serpi e anche i Grifondoro del terzo anno, ovviamente tutti del corso speciale.
Quel giorno avevano lezione con loro, per quello erano insieme.
La lezione non era ancora iniziata, ma i gruppi, sebbene di case diverse, erano abbastanza amalgamati nonostante le divergenze caratteriali. Dopotutto i tempi erano cambiati e di maghi che potevano vantare la loro purezza di sangue ce n'erano ben pochi. Davano decisamente più grattacapi i mezzodemoni, che si ritenevano più importanti rispetto alle streghe, ma non era certo un problema della coppia.
Filipp diede un bacio alla ragazza sulla fronte e le mormorò –Mi raccomando, concentrati e speriamo di essere insieme...-
Il moro, sebbene più grande era stato iscritto ad Hogwarts un anno più tardi, ovvero con Sharlize. Questo per permettergli di seguire alcune lezioni teoriche nella scuola per Domatori sin dagli undici anni. Era piuttosto capace...
La rossa annuì e si fece baciare, andando dalle compagne.
Quelle notarono in fretta che era tesa, ma non le dissero niente, sapevano che la figlia della Leggenda poteva essere piuttosto lunatica.
Tuttavia, qualcosa le fece distoglier l'attenzione dalle compagne e non era il pensiero dell'esame.
Seduta su un masso, mentre si fumava una Magh, c'era lei, la sua rivale numero uno. Il Prefetto di Serpeverde, che quell'anno aveva ottenuto anche la carica da Caposcuola!! Chissà quante arie si stava dando per aver ottenuto anche quel titolo! Era pressoché impossibile aggiudicarselo per una semplice strega, ma che venisse poi affiancato da una riconferma della carica da Prefetto... no, era assolutamente certa della sua teoria. Monica Hansel se la faceva con qualcuno dei piani alti... magari un professore!
Anche se scandagliandone l'elenco non le veniva nessuno in mente che potesse aiutarla in quel modo.
-Ciao, Fill!-
Poi c'era quell'altra, sua cugina.
Non appena la vide avvicinarsi affettuosamente al suo fidanzato, assunse un'aria annoiata, anche se non si concentrò troppo su di loro. Si fidava ciecamente del ragazzo, sapeva che le era del tutto devoto, non ne era mai stata gelosa.
Poi Melody non era certo l'unica che gli faceva gli occhi dolci, era un ragazzo fantastico, dopotutto.
Tornò quindi sulla sua rivale, ne vide i lisci e scalati capelli corvini, mossi appena dalla brezza settembrina, era seduta in disparte, proprio per attirare l'attenzione, ogni cosa che faceva sembrava volesse apparire come la regina del mondo. Con quell'aria indifferente e spocchiosa accentuata dai suoi occhi enormi e di un profondo verde... melma.
Stirò un sorrisino compiaciuto, felice di averla insultata almeno nella sua mente e la vide lanciare via il mozzicone della Magh con un gesto brusco, da diva a suo dire, vedendola tirare su le mani e stiracchiarsi, mettendo in mostra le curve.
Non che fosse particolarmente alta o prosperosa, ma tutti dicevano che il culo più bello della scuola era senza dubbio il suo e, quando la vide darle le spalle, strinse i denti, non potendo davvero dire nulla su quello.
Era pieno, gonfio, proporzionato e femminile... sapeva che aveva un'ottima prestanza fisica, proprio per potersi relazionare anche ai mezzodemoni, diceva. Secondo lei lo faceva solo per puro narcisismo. Era una strega, doveva competere con le altre streghe!
In quell'istante comparve improvvisamente Joanna. La donna sorrideva pacificamente agli studenti –Buongiorno, ragazzi!!-
Tutti replicarono educatamente, tranne Sharlize, che attendeva solo che la falsa bonacciona della prof svelasse il suo segreto.
Infatti, poco dopo, Joanna divenne seria anch'essa –Spero vi ricordiate qualcosa dell'anno scorso, perché oggi, a gran sorpresa, ci sarà una ricapitolazione!-
Le espressioni da divertite, alcune mutarono in sconvolte mentre altre divennero ancora più divertite, cercando nell'espressione della prof qualcosa che avrebbe fatto dedurre che la donna, sebbene non solita a quel genere di cose, stesse effettivamente scherzando.
Ma quella eventuale deduzione non ebbe affatto luogo, perché l'espressione della Ninfa era imperscrutabile.
–Molto bene, ora che tutti ci credete, potete attendere che le coppie vengano scelte, dal solito meccanismo-
Monica, il Prefetto e Caposcuola di Serpeverde, guardò la sua collega, l'altro Caposcuola di Grifondoro, una vampira, e poi si fece avanti –Mi scusi, professoressa...-
Joanna si volse e guardò la ragazza con aria rilassata –Prego, Hansel-
La mora assunse un tono ragionevole e fece –Siamo a malapena tornati a scuola e gli esami di ricapitolazione dell'anno passato saranno fra due settimane, come può pensare che qualcuno superi questo esame?-
Joanna alzò un sopracciglio, ben poco convinta e replicò –Detto da una che aveva tutto Eccezionale...-
Sharlize sgranò gli occhi e vide la mora stringere un pugno con rabbia –Non capisco cosa c'entri questo, oltre che Caposcuola, sono Prefetto e penso di parlare a nome di tutti i Serpeverde, che ovviamente non hanno avuto tutto Eccezionale come ho avuto la fortuna di avere io, ammesso e non concesso che questo c'entri qualcosa...! -
Sì, beh, era anche una gran sfacciata. Ma non l'avevano smistata a caso fra le serpi.
La donna sollevò il viso irritata e replicò –Monica, non mi pare che fra i tuoi poteri vi sia anche quello di poter discutere le date di esame. Voglio vedere, senza ripasso, cosa vi è rimasto dell'anno scorso. Prendetelo come una sorta di esperimento-
Monica assottigliò lo sguardo e replicò –Quindi ha il valore di tutte le altre prove parziali che ci sono prima della prova mensile? La valuterete se è positiva e non la valuterete se è negativa?-
La Ninfa assottigliò lo sguardo, molto gelidamente –No, sarà valutata e farà media, quindi vi consiglio di spremervi le meningi e di pensare prima di agire!-
Poi si volse e agitò le dita, prima di sentire dei commenti poco graditi dalla situazione. La donna, mentre dalla terra fuoriusciva un tronco segato alla base, si volse di scatto e replicò –Avvicinatevi al vostro compagno non appena verrete scelti e poche storie! L'esame inizierà immediatamente!-
Sharlize sbuffò e vide dal tozzo e grosso tronco fuoriuscire improvvisamente una moltitudine di sottili fusti che corsero in verticale verso il cielo poi presero tutti strade differenti, piovendo sugli studenti e costituendo una cupola verde acceso. Da questa scesero verso il basso, in punti diversi, per raggiungere lo studente che avevano deciso di accoppiare e la bella Malfoy, come il resto dei compagni, alzò il braccio, vedendolo presto raggiunto dal viticcio che si arrotolò attorno al suo polso, staccandosi quindi dall'albero.
Sharlize quindi controllò a chi era stata affibbiata, leggendo il cognome del compagno che era inciso sul viticcio. Rimase semplicemente basita.
Alzò lo sguardo nella direzione del suo partner e notò che la guardava a sua volta. Leggeva una totale apatia nei suoi occhi profondi.
"Dannazione...!!"
-Siamo insieme, Filipp!-
Sharlize si volse di scatto per vedere Melody e il suo ragazzo sorridersi felici.
La rossa scacciò via lo stelo con una manata, rischiando persino di dargli fuoco.
Monica Hansel, perché il partner che le era capitato era proprio lei, le si era appena avvicinata –Ciao!- la salutò e lei stirò la bocca, irritata. Pessima, pessima giornata! Nonché pessima compagnia!
La fulminò con lo sguardo in tempesta e quella si accese un'altra Magh petrolio, prima dell'esame –Già, posso immaginare il tuo disappunto, ma con Joanna c'è ben poco da ribattere, lo sapevamo già...- la voce era tranquilla e pacifica, anzi... complice.
Sharlize era certa che nella norma, l'odio fosse sempre ricambiato... eppure, non pareva affatto così.
-Comunque, io sono Monica! Non ci siamo mai presentate, nonostante facessimo parte dello stesso anno...-
La rossa la guardò disgustata e replicò a denti stretti –Sharlize- non le strinse nemmeno la mano che la mora aveva teso e la Malfoy si mosse verso il suo ragazzo, ma Joanna dette il via, cosa che li smaterializzò tutti all'interno della medesima prova d'esame, anche se separati secondo le coppie stabilite.
Monica in piedi e davanti a lei, fece sparire il resto della Magh e si guardò intorno, notando solo altissimi alberi e cespugli dalle enormi foglie –Dai, andiamo... - si volse, notando Sharlize che si stava guardando ancora attorno, sembrava irritata.
-Cosa c'è? Andiamo, dai!- la intimò e iniziò a muoversi verso una parte, vedendo l'altra andare appositamente in quella opposta. La mora assunse un'aria sconvolta e la seguì –Potevi dirmelo che volevi andare di là! Aspettami!- Sharlize spostò con ira e rabbia le felci davanti al suo cammino, ferendosi visibilmente le mani. Le foglie erano piuttosto taglienti –Ehi!!- la chiamò Monica, fino a quando Sharlize non si bloccò davanti al primo ostacolo e guardò la compagna –Senti... stammi lontano, ok? C'erano due vie, ciò significa che ognuno può prendere la propria strada!-
La rossa si volse verso la prima domanda scritta su un tronco, chiedeva se un lupo mannaro poteva convertire un uomo anche sbranandolo con gli artigli delle zampe posteriori, una domanda stupida a cui rispose rapidamente e proseguì.
Monica però non demordeva, la inseguì superando automaticamente la prima tappa –Ma che ti ho fatto scusa?! Non mi conosci nemmeno!-
La rossa sollevò altezzosa un sopracciglio e si bloccò di nuovo, stavolta affianco a un rigagnolo silenzioso.
-Quel poco che so mi basta eccome, carina, quindi vedi di levarti dalle palle! Chiaro?!-
Fu soddisfacente riversarle il suo disprezzo, visto che non voleva piacerle, quindi non doveva affatto limitarsi.
La mora l'afferrò per il polso e replicò acidamente stavolta, tanto quanto lei –E cosa credi di sapere?! Anche io sento tante cose su di te, ma non mi pare di avere dei pregiudizi!-
La rossa scoppiò a ridere –Beh! E' chiaro che sono tutti pareri positivi, allora!-
Monica corrucciò lo sguardo e la guardò con un'espressione... fra commiserazione e delusione.
-Quindi... avevano ragione. Che strano...-
Indietreggiò vagamente e la rossa sollevò altezzosa un sopracciglio –Che significa?! Quali sarebbero queste voci?!-
La mora scosse il capo –Ah, lascia perdere, credi a ciò che ti dicono gli altri su di me, non vedo perché io non dovrei fare lo stesso con te. Va' pure avanti da sola, visto che ritieni di essere così brava...-
Sottolineò con freddezza stavolta, cosa che la rossa non sopportò e le si avvicinò aggressiva –Ti ho detto di parlare! Chiaro?!-
La mora però inclinò il capo, con espressione curiosa –Se sei così certa dei pregiudizi degli altri, come puoi aspettarti qualcosa da una come me?-
La rossa digrignò i denti con ira e replicò –Bene! Che si fottano tutti! Non me ne importa nulla di quello che pensa la gente! Ho i miei amici, gli altri non sanno nulla di me! Se sparlano, è perché sono solo invidiosi!- e detto questo lasciò il Prefetto affianco al rigagnolo e, mentre la vedeva allontanarsi, scosse il capo, delusa. Fece poi la strada all'inverso e affrontò una prova in solitaria, che si rivelò essere una vera bazzecola per lei.
Quando terminò l'esame, fu la prima dei maghi, tutti quelli che avevano terminato prima di lei erano coppie associate a demoni o mezzodemoni.
Guardò gelidamente Joanna, ma quella aveva un'espressione... divertita?
Corrucciò lo sguardo e poi si mosse verso il Caposcuola Grifondoro, in compagnia di Melody e Filipp, scelti invece come Prefetti quell'anno. I tre ridevano con altri loro compagni di Grifondoro.
-Era semplice, vero?- domandò tranquilla e subito vide Filipp con un'espressione stranita e pronto a farle una domanda, ma lei lo anticipò, immaginava cosa volesse –La tua ragazza ha voluto fare la prova da sola, peggio per lei.- asserì sbrigativa e forse un po' risentita.
Filipp assunse un'aria sconfitta e si levò in piedi, facendole segno di seguirlo –Avete litigato?- le domandò e lei lo guardò, storcendo la bocca –Sai, Filipp, sento spesso brutte voci su di lei, sul fatto che sia una vera stronza associale e una vanitosa senza cervello... però non ho mai creduto loro e sai perché? – i due ormai lontani dal gruppo si fermarono e Filipp le domandò –No, perché?-
-Perché ci deve essere una motivazione se tu sei innamorato di lei. Probabilmente non è come la descrivono, anche se non ho mai tentato un approccio, visto che non frequenta molto la scuola e io a lezione non... lo sai che non mi va di distrarmi.- si giustificò, visto che non poteva certo negare il fatto che non fosse molto di compagnia, durante le lezioni. Lo sapevano tutti. -Oggi però è stata decisamente chiara, le sto sulle scatole per quello che sente su di me in giro... e l'ho trovato molto immaturo da parte sua, ecco perché ci siamo separate. Lei non mi voleva intorno e a me è passata la voglia in fretta.-
Filipp lì le mostrò un sorriso un po' imbarazzato -Credo che fosse un po' tesa, Monica. Posso però assicurarti che è molto diversa da come appare, non è affatto burbera e acida come ti è sembrata... in realtà è davvero molto dolce e affettuosa, solo che... non si fida molto delle persone, ecco.-
Lì, gli occhi di Monica parvero assumere una curva più assente e severa -In questo siamo sicuramente in due...- e sospirò sonoramente, passandosi una mano fra i capelli e dicendogli -Probabilmente pensa che sia una stronza anche io visto che... sì, insomma, non sono integrata in nessun gruppo e m'interessa solo far rispettare le regole in maniera poco diplomatica. - osservò dunque, sentendo la mano del compagno poggiarsi sulla sua spalla -Io penso che dobbiate semplicemente parlare e chiarire, niente di più. Magari potreste anche diventare buone amiche, più avanti...- ultimò poi, ottimista come ogni buon Grifondoro. Monica senza dubbio li apprezzava per quel loro tratto, anche se a volte le apparivano un po' ingenui -Vedremo...-
Le prove per i compagni erano state quasi del tutto completate e notò che la rossa era stata fra gli ultimi a terminare, l'ultima fra i non maghi di certo.
Le lanciò un'occhiata, vedendola abbarbicarsi al suo fidanzato e quello le stampò dei teneri baci sulle labbra, mentre le parlava e lei corrucciava sempre più la sua espressione. Che stessero parlando di lei?
La vide fare per raggiungerla, lasciando perdere il Demone, ma Filipp la bloccò, le prese il capo e vide poi la rossa abbassarlo, per poi annuire e probabilmente dire qualcosa. Il moro guardava la fidanzata scocciato, poi spostò un attimo lo sguardo su di lei, che sollevò un sopracciglio, era proprio curiosa di sapere cosa si stessero dicendo.
Il ragazzo tornò su Sharlize, la scrutò per un istante e superandola si mosse verso Melody. Sharlize si accese una Magh anch'essa e guardò la prof che presentò i voti su un enorme tabellone luminescente che si materializzò davanti a loro.
Sharlize vide l'ennesimo Accettabile affianco al suo nome e dette fuoco alla Magh, irritatissima, Monica era stata la migliore fra i maghi, mentre lei la peggiore fra i non maghi... che imbarazzo.
Abbassò lo sguardo ferita e fece per andarsene. Quasi nessuno era andato bene, alcuni erano stati addirittura bocciati. Poi però dovette fermarsi, sentendo Joanna alzarsi in piedi e fare a voce alta e allegra –Era uno scherzo!!-
La rossa sgranò gli occhi e con lei tutti i compagni che mandarono a quel paese la donna. Joanna a stento riusciva di trattenere le risate –Mi sono allenata tanto per mantenere quell'espressione antipatica, dovreste farmi i complimenti, razza di antipatici! -
A quel punto riuscì a far ridere anche i suoi studenti, facendosi perdonare rapidamente, anche perché era notoriamente una dei professori preferiti. Sharlize espirò sollevata, stava per inciampare a scuola nemmeno iniziata, ma avrebbe evitato che succedesse. Sfiorò la pietra di smaterializzazione che aveva elegantemente incastonato in un anello, la quale le serviva per tornare indietro e, in pochi istanti, fu finalmente a casa.
Erano le quattro e mezza del pomeriggio e pensò che si era meritata un bel riposino.
Salì al secondo piano, passando per la camera di Hayden dove Hazel era stretta fra le braccia del biondo. Vide Skarlet che sbuffante parlava al telefono con qualcuno, la salutò sorridendole e lei si buttò sul letto.
-Sì, sì, ora ti devo lasciare! Ciao, tesoro, ciao!-
E chiuse la chiamata. Doveva essere una sua nuova fiamma.
Sharlize domandò –Questo cos'è?-
-E' un Immuno, ma di un altro corso.- fece, andando ad abbracciare la calda sorella e infilando il capo nel suo collo –Mhhh... dormiamo un pochino, sorellina?-
Sharlize sorrise vagamente –Ok...- e l'altra le domandò, prima di trovare l'ispirazione per dormire -L'esame?-
-Joanna ci ha fatto uno scherzo... la stronza- e a Skarlet venne da ridere, accoccolandosi meglio a lei -Beh, meglio così.- e Sharlize non dovette aspettare molto per sentirla addormentarsi.
Eliza era, come talvolta accadeva fra gemelle, il suo esatto opposto.
Studiosa, brillante, pignola, precisa e, per molti, dispotica.
Ma non per il giovane Arden che, affiancato alla sua bella insegnante, la ascoltava mentre gli spiegava un argomento. Tuttavia, il ragazzo, mentre la Malfoy parlava, non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
Il suo profumo era incredibilmente invitante, la pelle appariva alla vista morbida e vellutata, faceva venire voglia di toccarla e poi quelle labbra carnose, i denti perfetti... No, era impossibile non rimanere incantati.
In quell'istante scese dalle scale la bella Evil, in fuseaux lunghi poco oltre il ginocchio e una lunga maglietta, piuttosto larga. Era in tipica tenuta da casa...
-Sì, sì esatto... lo sta aiutando Eliza, grazie al Cielo, è davvero brava se riesce a far entrare qualcosa in quella zucca vuota...- e lanciò un'occhiataccia al figlio che sbuffò sonoramente e tornò su Eliza, che invece era ammutolita da un po', vedendo che il giovane non la stava seguendo granché.
-Hey...- lo stuzzicò lei e quello tornò sulla ragazza, notando la sua espressione decisamente materna.
Con lui aveva sempre un atteggiamento molto affettuoso, si chiedeva come fosse possibile che gli altri pensassero che fosse solo un'acida rompiscatole.
"Gli altri... più che altro Raul"
Beh sì, di certo come rappresentante di quel gruppo gli veniva in mente lui, anche se ai tempi di Hogwarts le cose per loro erano molto peggio. Sapeva che non andavano per niente d'accordo, poi all'esame di maturità, svolto insieme alla ragazza e ad Alì, delle cose erano cambiate.
Suo fratello era entrato a Hogwarts con le gemelle, visto che le due avevano superato subito il corso di preparazione.
Ora principalmente si ignoravano, ogni tanto lui faceva commenti poco simpatici, ma preferivano di gran lunga far finta che l'altro non esistesse.
-Sì...?-
Mormorò il ragazzo, mentre la Domatrice gli sorrideva bonaria –L'unica cosa che dovrai fare quest'anno sarà lasciare basita tua madre, dovrai renderla orgogliosa di te, dimostrandole che qui...- e gli accarezzò il capo –Non c'è una zucca vuota, né tanto meno dovrai più darle adito a pensare che ciò che è successo l'anno scorso, ovvero la tua quasi bocciatura, significhi che sei un ragazzo senza coraggio, senza iniziativa e privo di forza di volontà. L'unica cosa che devi pensare ora, è che tanto Hogwarts va affrontata, per cui, prima questo accadrà, meglio sarà. Per riuscirci però, hai solo un modo... e quello è studiare.-
Il ragazzo annuì e abbassò il capo –Eh... lo so, ma tu la fai facile.-
La ragazza storse la bocca e inclinò il capo –Per i primi mesi ti aiuterò molto volentieri, poi per me arriveranno le gare di pattinaggio, per cui non potrò starti sempre vicino, sappi però che ciò che importa è che tu imponga ora delle solide basi, io ti aiuterò a fare questo, ma poi toccherà a te costruirci sopra, in modo altrettanto efficace-
Quello annuì capendo cosa intendesse la ragazza e deviò il pensiero dalla sua bellezza, stando più attento quando lei riprese a spiegare.
Evil espirò sonoramente –No, Mary, non credo che sia fidanzata, lo noterei. Ho come la sensazione per giunta...- e abbassò la voce al telefono, in modo losco –... Che a Raul la cosa preoccupi.-
La mora ascoltò la risposta della vecchia amica e replicò –Non so, fa sempre facce storte quando scopre che Alexis viene a dormire a casa. Quei due però sono migliori amici da una vita, è normale che continuino a coltivare il loro rapporto, sono come me e Riv. Andrew non fa che dirmi di pensare ai fatti miei, però... -
Ammutolì, stringendo la bocca e vedendo il marito entrare in casa in quell'istante, salutò gentilmente Eliza ed Arden, poi notò la moglie sul divano, quella gli lanciò un bacio con la mano e lui le fece un cenno con il mento, salendo di sopra.
La donna mise un po' il broncio davanti alla sua freddezza e fece –Beh, tesoro, è tornato mio marito, ti lascio...-
Ridacchiò al saluto della donna e fece –Sì, sì... è sempre recettivo e spero lo rimanga per tutto il tempo necessario!-
Chiuse la chiamata e salì di sopra, lasciando i due al tavolo in cucina.
Spazio Autore:
Eccomi quaaa! Spero proprio che il capitoletto vi sia piaciuto! Che ne pensate di questa Monica?? Un bacio grande!! Alla prossima che sarà Sabato e spero stiate tutte bene! Bacii!! <3
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