La Beffa (Parte IV)

Quello stirò un sorrisino compiaciuto e le stampò un nuovo bacio a fior di labbra, accarezzandole il viso e dicendole -Tornerà a casa presto, lascia che si goda ancora un po' di libertà...- e gli occhioni azzurri di lei si abbassarono, mentre annuiva -Sì, lo so.- e tornò a farsi stringere al suo torace, rintanando il viso sotto il suo mento.


Come quasi ogni anno, Janet Stehodensky aveva organizzato la sua festa di compleanno nella villa che la sua famiglia utilizzava per trascorrere le vacanze, nella Dimensione Demoniaca.

Era alquanto inquietante come location, dato il lago di lava che si trovava nel giardino e che attraversava la villa con un fiumiciattolo sottostante, immergendo totalmente i sotterranei, il cui pavimento era vetrato non a caso.

Diversamente da ogni aspettativa umana però, fare un tuffo lì dentro era paragonabile a un bel bagno caldo.

Il palazzo era quindi provvisto di 3 piccole stanzette sotterranee, adibite a studi, rigorosamente a porta serrata. Il piano terra vantava della vasta sala da ballo dove al centro c'era la grande piscina di lava in cui in molti si erano tuffati, mentre il piano sovrastante, da cui si accedeva alle camere, tutte ovviamente ben chiuse, era provvisto di una balconata che circondava l'intero salone del piano terra e da cui si potevano vedere tutti gli altri. Il piano superiore era più appartato e meno rumoroso, ricco di piccole nicchie con divani dove si poteva chiacchierare... anche se ogni camera da letto era stata ben chiusa.

Janet non era la tipa che apprezzava vedere la propria casa ridotta ad un bordello... E poi era il suo compleanno. Se la gente voleva fare altro, se ne tornava a casa propria.

-Sempre così proibitivo l'allestimento di questa villa, noiosetta come al solito la nostra Janet...- commentò Hazel, sotto le premure del bel Raul che le stava leccando il collo e palpeggiando il fondoschiena, mentre restavano in ammollo in quel lago di lava. Unica vera attrattiva della serata, visto che anche la musica era abbastanza soft, dopotutto. Le luci erano molto basse e blu intenso, in contrapposizione netta con il rosso vivo e acceso del lago.

Il bruno rise appena, mordendole il collo e spostando le sue mani in zone ben più interessanti da tastare, portò le labbra alla sua guancia e la sentì ridacchiare appena, quando le dita del compagno le attraversarono l'intimità, superficialmente, andando semplicemente a giocarci -Lo sai che è vietata qualunque manifestazione d'affetto, amore mio... ci sono questi brutti Demoni che ci guardano e non vedono l'ora di cacciarci via...- disse, facendo riferimento a una delle moltissime guardie presenti intorno alla vasca e che ogni tanto ne tiravano fuori qualcuno.

-Basta che non ti fai notare, bambina... un po' di contegno, suvvia.-

La sgridò, con ironia, sentendola aggrapparsi meglio alle sue spalle, mentre le tre dita del compagno scivolavano insieme dentro di lei, in una volta.

-Difficile se fai il cattivone, sai?- gli domandò, sentendolo baciarle la fronte e iniziare a muovere la mano dentro di lei, mentre l'altra le pigiava su punti specifici alla base della colonna vertebrale -Shhh...-

La nivea vampira poggiò la fronte al suo zigomo e si morse il labbra inferiore, socchiudendo gli occhi e accusando i suoi movimenti, stringendosi attorno alle sue dita -Oh, tesoro...-

E lo baciò sulla guancia, schiudendo gli occhi e inquadrando, per mero errore, chi li stava fissando da lontano, serio. Serissimo, in realtà.

Vedeva i suoi occhi scuri, quasi neri... era arrabbiato e lo era con lei. Probabilmente nemmeno con Skarlet.

Avrebbe spostato lo sguardo per godersi ancora il tocco esperto del suo compagno di giochi, ma continuò a fissare Hayden, mentre il piacere invadeva chiaramente la sua espressione. Non era così lontano da loro, la vedeva chiaramente, sapeva cosa stava facendo... eppure non smetteva di fissarla un solo momento.

"Perché non t'imbarazzi...?"

Sì, ovviamente sarebbe dovuto succedere, eppure non smetteva di guardarla e la cosa, purtroppo, la stava eccitando più del previsto.

Stava chiaramente immaginando che fosse proprio lui a toccarla in quel modo, anche se il Malfoy, certamente, nemmeno se lo immaginava.

Non si soffermò troppo però su quel dettaglio e, proprio mentre stava ormai raggiungendo l'apice, socchiuse gli occhi mentre le sue labbra mimavano il nome del fratello.

Hayden non poté che arrossire stavolta, gli era parso di leggere proprio il suo nome su quelle labbra e vide la vampira chiudere gli occhi e schiudere le labbra piene, tinte di rosso, mentre il piacere la stava palesemente attraversando.

"Devo... devo aver sbagliato."

E, per sua enorme fortuna, giunse Jazmyne al suo capezzale, con due drink in mano -Ci sono solo soft drink, tesoro.- gli disse la strega, sedendosi affianco a lui, vedendolo sorriderle amorevole e prendere il bicchiere con il liquido violaceo, dovevano esserci more e mirtilli all'interno -Grazie, non fa niente. Sai che non mi piace bere...-

E la bionda gli sorrise pacifica, annuendo appena e dicendo -Hazel non si è nemmeno avvicinata, posso sapere adesso perché sei arrabbiato con lei?-

Il biondo quindi decise di spiegarle rapidamente la cosa -Skarlet sostiene che Darco sia un amatore migliore di me, solo perché cambia ragazza ogni notte, mentre io sono stato sempre e solo con te, quindi sono un tipo noioso. So come la pensa, so benissimo che preferisce Darco a me, è sempre stato così... quello che mi disturba è che Hazel non abbia detto assolutamente niente. Anche se dovrei smetterla di sorprendermi, dopotutto. So benissimo che se fosse costretta a scegliere da che parte schierarsi...- e lanciò una nuova occhiata ai vampiri, vedendo che in quel momento era proprio Hazel a fissarlo e non meno seria di quanto non fosse stato lui poco prima.

[Finisci, forza.]

E il biondo, che non pensava lo stesse spiando, o forse sì, ultimò però, senza colpo ferire -Sceglierebbe sempre Skarlet. Non riesce proprio ad essere obbiettiva quando c'è di mezzo lei e non è mai in grado di mettere una parola buona per me, anche se nessuna delle due può permettersi di giudicare a che livello di perversione è la mia mente. Come se fosse quella a offrire una valutazione più o meno positiva alla scopata, che idiozia!-

Stabilì, mentre Jazmyne gli rispondeva.

-Io credo che certe cose un pochino diverse si facciano quando magari la coppia inizia ad annoiarsi... no?- domandò ingenuamente la biondina e Hayden le rispose subito -Ovvio, se dopo quindici anni che andiamo a letto insieme non facciamo roba strana, magari è perché non ce ne importa un bel niente e siamo contenti così! Non capisco proprio questo tentativo che hanno di volermi sempre sotterrare e paragonare a Darco! Ora anche per questo! Sono delle stronze e se fossi uno stupido, certamente odierei mio fratello che non c'entra assolutamente niente con questi discorsi.-

-Hayden però, non essere così severo. Dopotutto loro hanno molti termini di paragone e poi ci sta che magari con persone come noi si divertirebbero meno che con uno come Raul o Rich, l'importante è che noi siamo soddisfatti così, che t'importa di cosa pensano da questo punto di vista?- gli domandò la fidanzata, poggiandogli la mano sul ginocchio e vedendolo spostare lo sguardo verso il lago -Ci son rimasto male perché ci rimarrebbe male chiunque, Jaz. E' come se qualcuno ti dicesse che ti vesti male, quando a me tu piaci così come sei. Non ti darebbe fastidio?-

E lì, vide la bionda storcere la bocca, pensierosa -Beh... sì, ma l'abbigliamento oltre ad essere un qualcosa che fai per te, è anche un modo per mostrarti agli altri, nel modo in cui vuoi che ti vedano. Il sesso è un po' diverso, a loro piace ostentarlo, a noi decisamente no.- gli disse e l'altro sospirò sonoramente, sbuffando e notando che ormai nella vasca Hazel e Raul non c'erano più. La sorella non si era minimamente preoccupata di scusarsi telepaticamente

-Mah, lasciamo perdere... vado un momento in bagno, ti secca?-

E la ragazza scosse il capo, sorridendogli pacifica -No, tesoro... vado a fare gli auguri a Janet, visto che ci sono. Comunque sembra si siano già accorti della presenza di tua sorella e di Hazel.-

E Hayden sbuffò, ben sapendo che nessuna delle guardie di Janet avrebbe agito contro Skarlet, li aveva ormai manipolati tutti col suo Potere.

In teoria non avrebbe dovuto farlo, anche perché Troy era ormai Preside dell'accademia per Domatori, oltre che padre di Janet, ma purtroppo non potevano essere puniti per aver utilizzato il potere in maniera così giocosa e soprattutto temporanea.

I divieti nell'utilizzo del potere si erano certamente allentati in quegli anni.

Salì le scale con calma, muovendosi al piano di sopra dove c'era sicuramente meno chiasso ed entrò in bagno, ancora con i soliti pensieri per la testa, anche se nemmeno la posizione di Jazmyne poteva essere definita così erronea.

"Cosa me ne dovrebbe importare, dopotutto?"

Lui sapeva di essere un tipo sufficientemente virile, a letto, Jazmyne era sempre risultata molto più che soddisfatta... anche se sicuramente, per loro, non era certo poi questo grande giudice, visto che le sue aspettative erano bassissime, essendo una semplice strega.

Uscì dal bagno dopo essersi lavato le mani, ma fu un potente strattone ciò che lo fece sbattere con la schiena contro un muro, una mano unghiata lo teneva addossato ad esso.

Inquadrò i suoi occhi rubini rapidamente, vedendola fissarlo con irritazione -Hai finito con questa lagna, Hayden? Perché diavolo vai dicendo tutte queste idiozie?!-

-Lasciami. Oggi non ho proprio voglia di parlarti.-

-Peccato, io ne ho un sacco, invece.- stabilì l'altra, ironica.

Il biondo assottigliò lo sguardo, infastidito e le chiese -Cosa vuoi? Se avevi qualcosa da dire, avresti dovuto dirla al momento opportuno!-

-E infatti l'ho fatto. Le ho detto che ha esagerato e che non possiamo giudicarti da quel punto di vista. Primo perché non sono affari nostri, secondo perché non abbiamo argomenti.-

-E allora perché diavolo non hai parlato quando era il momento?!-

-Perché se te la sei presa tanto, probabilmente è perché temi abbia ragione... anche se nemmeno tu puoi saperlo, Hayden. Devo ammetterlo però, sono estremamente sorpresa, te la sei presa proprio tanto.- sostenne, guardandolo con attenzione.

Lì, lo vide arrossire, rispondendole offeso -Certo che me la sono presa! Sono un maschio! Qualunque maschio se la prenderebbe!-

-Sì, ma non credevo che questo discorso t'interessasse poi tanto. So che tu e Jaz siete pienamente soddisfatti della vostra attività sessuale, ma ovviamente noi siamo abituate a ben altro e questo sei tu che non puoi davvero giudicarlo. Non hai l'esperienza adatta e... forse è meglio così, perché dubito che provando una donna più esigente e ricevendo da lei un trattamento diverso da quello che ti offre Jazmyne... riusciresti poi a tornare dal tuo grande amore senza pensiero alcuno.-

Sostenne con espressione convinta, riuscendo a sorprenderlo davvero. Lo vide schiudere le labbra, interdetto, visto che non sapeva bene cosa dirle, ma lei lo fece per lui -La verità è che non possiamo giudicarci a vicenda e che quella discussione non sarebbe dovuta evolvere in quel modo. Motivo per cui non sono voluta intervenire, non sono un'ipocrita e non posso fare a meno di pensarla come Skarlet... e solo perché sono andata a letto con una moltitudine di persone. Persone di ogni tipo, Hayden. Non sei tu che mi devi venire a insegnare qualcosa, su questo argomento.-

Sottolineò, stabilendo, per la prima volta, una superiorità su di lui che non credeva avrebbe mai avuto. Si sentiva un bambino in quel momento, davanti a quello sguardo serio.

-Avrei solo voluto che ti balenasse il dubbio che fare l'amore è diverso da scopare... ma evidentemente non sei di questo avviso.- stabilì, facendo per andarsene, ma lei lo trattenne, guardandolo ancora negli occhi -Sono sicura che sia diverso, visto che tutti lo sostengono... ma è anche diversa una semplice scopata, da un'orgia, Hayden. C'è un mondo precluso ad entrambi, io l'ho accettato e sono l'unica che ha deciso di non dire niente, perché per quanta esperienza abbia, so che mi mancano certi argomenti, quindi non era corretto che decidessi una parte. Tu e Skarlet partite dal presupposto di sapere ogni cosa... eppure siete nella mia stessa posizione. In pratica, questo pomeriggio, sono l'unica ad aver fatto la cosa giusta... e sarebbe bello che, nelle rare volte in cui sbagli, lo ammettessi.-

Sostenne, guardandolo convinta e vedendolo stringere la mascella, guardando altrove e dicendole -Da questo punto di vista hai ragione, anche se, come al solito, non sei riuscita a capire davvero perché io me la sia presa... è sempre un problema fra noi questa cosa, non so se lo supereremo mai.-

Sostenne, convinto.

-Skarlet non preferisce Darco a te, me l'ha detto esplicitamente.-

E Hayden liberò una risata incredula, sapendo che era riuscita a beccare l'argomento solo perché l'aveva sentito parlarne con Jazmyne -Sappiamo entrambi che non è vero, e comunque è una cosa che ho accettato da tempo e lo sai.-

-Sono solo delle stupide seghe mentali, Hayden. Ma so che fino a quando non sarà lei a chiarire e dimostrare la sua posizione, non mi crederai, quindi non ho intenzione di parlare ancora di questa cosa. Mi auguro almeno che tu non creda che sia così per me... più di starti appiccicata dalla mattina alla sera, non so proprio come dimostrarti che sei il mio preferito.- sostenne, vedendolo arrossire e mettere un broncio adorabile, che avrebbe riempito volentieri di baci in quel momento.

"Cavolo, mi fa morire..."

Allungò la mano verso il suo viso e i suoi occhi si ammorbidirono -Hayden...- lo chiamò, avvicinandosi a lui e sentendolo scendere a baciarle le labbra, mentre lei gli diceva -Come sei sciocco, tesoro...- e gli restituì il bacio, mordendogli pure il naso -Torniamo di sotto, prima che mi venga voglia di dimostrarti quanto il mio sesso è molto meglio del vostro...-

E il biondo, preso per mano e portato sulle scale, commentò divertito -Che scema che sei...-

Ma non vide la sua aria mesta "Già, una scema da capo a piedi."



Erano ormai giunti al momento clou della festa, l'arrivo della torta.

Come da buona tradizione, che in realtà alla loro età molti di loro avevano ormai superato, Janet aveva optato per una torta gigantesca, a sei piani, dalla colata zuccherina verde brillante e  dei fiori di glicine spruzzati d'argento che pendevano verso il basso come una cascata metallica.

Era stupenda e con un grande 31 che aleggiava sopra di essa, animato da fiamme chiare.

I suoi amici più cari ovviamente applaudirono e urlarono circondandola, gli altri rimasero indietro, osservando... e aspettando.

Oramai era una tradizione presentarsi alla festa di Janet per moltissimi Serpeverde che erano stati suoi compagni di classe o comunque di casata. Una tradizione che aveva continuato a perpetrarsi grazie solo a un dettaglio. Un dettaglio che ai più era conosciuto come "La Beffa".

-Eccoci, ragazzi!! E' arrivata la torta finalmente!-

La Demone aveva dato precise indicazioni ai suoi uomini, tutti compostamente posizionati attorno a lei mentre le davano le spalle.

Avrebbero dovuto impedire alla caduta di un qualunque lampadario, alla carica di fatture orcovolanti o ad una qualsivoglia interruzione , di intervenire al momento fatidico. A niente che Skarlet Malfoy avesse pensato sarebbe stato permesso di rovinarle la festa. Ogni invitato era stato ben controllato, gli incantesimi trasfiguranti erano stati annullati, anche se chiaramente in pochi erano in grado di autoinfliggerseli lì dentro. Per la prima volta, avrebbe festeggiato il suo compleanno senza alcun intoppo.

Si mosse quindi verso la sua enorme torta, con sguardo entusiasta, l'aveva scelta lei personalmente, era bellissima.

... E non sarebbe stata meno buona.

Fece apparire nella sua mano il coltello da dolce con cui avrebbe tagliato i diversi piani e lo mosse verso la sua destinazione.

-Expelliarmus.-

Una voce sottile, lontana e famigliare, aveva rotto il silenzio però e il suo incantesimo, dall'alto della balconata, aveva colpito con precisione la mano di Janet a cui era saltato di mano il coltello. Lo vide roteare all'indietro e, con gli occhi cristallini e sgranati, si volse improvvisamente... ma forse avrebbe dovuto tenere gli occhi sulla sua amata torta.

Dal centro ne uscirono fuori tre uomini... e che uomini!

-AMORE, AUGURI!!-

Di mezza età, in slip decisamente aderenti, sopra cui protendevano le loro pance pelose.

Le saltarono propriamente addosso, i tre babbani, riempiendola di baci e leccate sul viso, mentre l'intera folla scoppiava in una clamorosa risata.

Inutile dire che la Demone aveva iniziato a urlare, allibita... mentre la responsabile dell'intero piano era l'unica che osservava la scena dall'alto, mentre sorseggiava elegantemente il suo drink.

Non rideva... per quanto la sua mente avesse pensato più volte alle modalità in cui avrebbe potuto fare il suo scherzetto anche quell'anno.

-Buon compleanno, Jahn.-

Fece, sentendo la mano calda di Lara poggiarsi sulla sua schiena -Tesoro, anche quest'anno sei riuscita nel tuo intento...-

E Skarlet fece spallucce -Sì, ma sarà l'ultima volta. Dall'anno prossimo, lo scherzo sarà l'assenza di scherzo... e quello dopo ancora si renderà conto della moltitudine di persone false che la circondano, visto che l'unico motivo per cui tutta questa gente è qui... è per assistere a questo.- e indicò Janet che stava venendo liberata dai tre babbani desiderosi di baciarla e del tutto manipolati dal suo potere di Domatore. La demone era ancora in terra, l'articolata acconciatura che Alì l'aveva indotta a farsi fare, visto che aveva fatto crescere i capelli, era ormai andata.

-Certo, quello si sa... anche se mi dispiacerà, dopotutto. E forse... un po' anche a lei, dai. Alla fine non le fai mai scherzi eccessivi...-

E la Malfoy tornò a guardare la rivale che stava sgridando i suoi uomini, licenziandoli e ricordando loro che suo padre li avrebbe puniti nel sapere cosa fosse successo.

-Non m'interessa troppo...- rivelò, cosa che sorprese la lupa -Wow... eppure un tempo ci avresti perso il fiato nell'assistere a una scena simile. Magari... i recenti avvenimenti ti hanno già fatto ottenere ciò che volevi davvero e che hai sempre voluto.-

E la Malfoy spostò lentamente lo sguardo su di lei -A che ti stai riferendo?-

L'altra fece spallucce, con aria innocente e le rispose -Beh, parlo del rapporto fra lei e Rich. Ormai... non si vedono più da quella famosa discussione.-

E Skarlet arrossì appena, assumendo un'aria altezzosa -Che sciocchezze. Il loro rapporto non mi ha ma sfiorato.-

Lara si morse un labbro nel vederla negare l'evidenza così spudoratamente, ma gliela diede vinta -Già, già...- ma perse rapidamente il suo sorriso quando iniziò a sentire un odore familiare e che non sfiorava le sue narici da giorni.

Sentì prima il suo lupo sfiorarle la schiena, lasciata nuda dal vestito e poi la sua mano calda poggiarsi sopra -Buonasera, signorine... la succhiasangue pervertita non c'è?- domandò Falko, appena arrivato.

Lara aveva ancora lo sguardo rivolto oltre la balconata su cui stavano sostando, mentre Skarlet si era voltata verso di lui con un tenero broncio -Come sarebbe? Noi non siamo più che sufficienti??-

E quello, vedendola ben più disponibile dell'altra, allungò una mano verso di lei, afferrandole il viso e intimandola a raggiungerlo -Potrei romperti bambolina, è meglio se non giochi troppo col fuoco...-

E quella schiuse le labbra, con sorpresa mentre gli accarezzava il torace -Col fuoco?? Io me la cavo proprio bene con quello, sai?? Anche se forse questa signorina qui... rientra maggiormente nei tuoi canoni...- e allungò le nocche verso il volto di Lara che socchiuse appena lo sguardo e si volse verso l'amica, che le disse -Sono i miei di canoni a non essere rispettati, tesoro... mi vuoi così male?-

E Falko alzò un sopracciglio nel sentirla rispondere in quel modo offensivo. Levò la mano dalla sua schiena e vide che ancora non l'aveva nemmeno guardato in faccia.

Skarlet rimase un momento interdetta davanti a quella replica, ma si sentì presto trascinare via dalle braccia di Falko, che però rimase a fissare Lara.

Sapeva di non potersi aspettare alcun complimento da lei dopo come era finita la loro conversazione, giorni prima.

Toccandola era riuscito a sentire la sua lupa anche se aveva sondato solo una profonda tristezza, non la rabbia mostrata dalla padrona.

-Hai finito di fare l'idiota!? O vuoi che ti porti da qualche Demone?!-

Rich era appena arrivato, ma solo Skarlet si era accorta della sua presenza, visto che ora era stretta nella presa della sua mano al polso -Che vuoi!? Fatti gli affari tuoi!-

-Non dirmi che i tuoi non ti hanno avvertita!-

E quella strinse la mascella, infastidita -Scommetto che li hai fatti preoccupare solo per permetterti delle libertà che diversamente non avresti mai avuto!!-

-Io ho solo detto che non volevo che mi accusassero se uno del mio Branco ti avesse fatto la bua e loro mi hanno imposto questa cosa, non provare a dare la colpa a me!- stabilì, lavandosene presto le mani, ma lei non demorse e gli rifilò una risata piena di scherno -"Ti hanno imposto"! Certo! Solo un idiota come te potrebbe credere a una sciocchezza simile!-

I due litiganti avevano attirato lo sguardo assorto di Lara che però ne sentiva addosso un altro, da molto ormai.

Da quando era arrivato Rich, Falko non le aveva tolto gli occhi di dosso e, mentre i due continuavano a bisticciare, lei decise di lanciargli un'occhiata gelida che incontrò lo sguardo serio di lui. Molto serio in effetti. Perché continuava a guardarla in quel modo?!

Si sorprese di vedere la sua mano muoversi verso il suo viso e lo avrebbe certamente mandato a quel paese se Rich non ci fosse stato.

Quest'ultimo infatti ammutolì davanti al gesto gentile del compagno, mentre accarezzava la guancia di Lara e constatava -Sei triste...-

A quel punto, lo status della lupa aveva attirato l'attenzione di tutti, così Falko la vide spostare prima lo sguardo su Rich, poi rispondergli con un sorriso appena accennato. Gli afferrò la mano con dolcezza e l'allontanò, abbassandola senza essere rude -Sono solo stanca, Falko. Non devi darti alcun pensiero per me.- gli disse, guardandolo con eloquenza però, vedendolo scattare con le sopracciglia mentre capiva cosa gli stava dicendo, fra le righe.

Almeno era ben più recettivo di Rich che parve sollevato vedendoli più distanti di quanto non si aspettasse, dopo l'incidente con la macchina.

Il bruno parve deluso davanti al rifiuto di lei. Nemmeno li salutò, diede le spalle a tutti e sparì al piano di sotto.

Skarlet era allibita mentre ancora sentiva il polso preso da Rich.

Lara non poté che seguire con lo sguardo il Lycan mentre si sentiva ancora più offesa.

"Cosa caspita era quello sguardo!? Cosa diavolo si aspettava, dopo quello che mi ha detto!? E' impazzito!?"


Spazio Autore

Eccomi quaaa!! Spero che anche questo vi sia piaciuto, nel prossimo vedremo che diranno i nostri Skar e Rich dopo il comportamento di Falko ;D Piaciuta la festicciola di Janet?? XDXD Speriamo che Lara abbia ragione e che in realtà ormai, gli scherzi di Skar non la infastidicano come facevano a suo tempo! A questa festa ci sarà anche una particina che sono certa vi piacerà tanto ihiihihih! Alla prossima, bellezze, che sarà martedì! Baciii!!

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