L'altra Lei (Parte V)
La Malfoy strinse un pugno e guardò fuori dalla finestra, vedendo Raul in giardino, stava fumando una Magh –Non mi piacciono questi scherzi e lo sai...-
-E' fatto così, vuole solo fare amicizia... visto che ormai vi siete chiariti, no?-
Le domandò, incalzante, vedendola voltarsi scocciata -Ma perché dovrei lasciarmi baciare, cavolo!? E' troppo appiccicoso e non può pensare di comportarsi con me in questo modo dopo... dopo una singola chiacchierata! Ho bisogno dei miei tempi!-
E Bryanna scosse il capo, scontenta -Dei tempi anche solo per un abbraccio?-
La Malfoy arrossì e si volse, vedendola scrutarla con severità -Se con un abbraccio poi si prende anche qualcos'altro...-
-Ma lo stava facendo solo per quel cavolo di video! Eliza!-
E la Malfoy roteò gli occhi, capendo che ormai era davanti a un bivio.
Per lui, in amicizia, come in amore, il lato fisico era fondamentale... per lei non lo era, quasi in nessuno dei due casi, praticamente.
"Forse sbagliamo entrambi... ma io sicuramente di più. E' davvero questo gran problema, abbracciarlo?"
L'idea l'agitava, ma sapeva che non poteva ignorare totalmente il discorso che avevano fatto. Ci pensava continuamente ormai.
"Sono una vigliacca, ha ragione lui... ha ragione su tutto, cavolo!"
–Sono le otto e mezza, cosa dovete fare?-
Proruppe però la voce del padrone della stanza, superando la minore e sentendola accarezzargli la schiena al suo passaggio -Tesoro...-
Eliza, che era rivolta alla finestra, si volse di scatto e lo vide prendersi il telefono, ma lei lo raggiunse e lo anticipò, afferrandogli la mano -Non l'ho cancellato, non... non c'è bisogno che tu lo faccia.-
Lui spostò gli occhi seri su di lei e le disse -Non sono un bambino, so benissimo cosa pensi e, che tu ci creda o meno, non avrei fatto vedere questo video a nessuno.- le disse, eloquente. Lei strinse le labbra e abbassò il viso, intristita -Lo so, mi dispiace... non voglio che lo cancelli. E' solo che ho immaginato cosa sarebbe potuto succedere e mi è venuto il panico, scusa.- e deglutì, mentre lo guardava intensamente dal basso.
Il bruno continuò a fissarla, poi però scosse il capo, dicendole -Dovevo immaginarmelo. Ti fai troppe paranoie, comunque. Tutti sanno come sono, anche Eamon capirebbe benissimo che era solo uno scherzo.- e le diede le spalle, muovendosi verso l'armadio. Lei lo osservò e poi disse verso Bryanna -Ora devo proprio andare, inizia a farsi tardi...-
E l'amica annuì, raggiungendola e abbracciandola -Allora, a presto.- e lanciò un'occhiata rapida a Raul, come stava facendo Eliza che strinse le labbra, pensierosa, poi disse al bruno -Ehm, ciao, Raul!-
Quello sollevò la mano in segno di saluto, mentre ancora le dava le spalle e continuò a cercare nell'armadio cosa si sarebbe potuto mettere quel giorno.
Eliza strinse le labbra, pensierosa e poi, presa da un misterioso impeto, che però sapeva tanto di senso di colpa, corse alle spalle del moro e lo abbracciò da dietro, come l'ultima volta, allacciandogli le mani sull'addome.
Quello le accarezzò le mani e le rispose -Ciao, Eli'...- la voce roca le diede i brividi ma si separò da lui poco dopo, decidendo che era decisamente ora di andare.
Vide gli Smith voltarsi a guardarla e poi disse, dopo un sospiro -Grazie...- quindi sparì, dopo aver dedicato a entrambi un'occhiata eloquente.
Erano ormai ore che impazzavano sulla pista da ballo, i più, nel più completo disfacimento recettivo.
Si trovavano al Parfum, un locale per giovani Reali dove si organizzava una volta al mese una festa particolare, dove non c'era alcun bisogno degli alcolici. Infatti era nell'aria tutto il loro divertimento, questo veniva emesso a ritmo di musica.
-Cielo! Non riesco a fermarmi, Hazel!- le disse Jazmyne con cui la vampira stava ballando, ormai giunta al limite della propria lucidità. L'aveva finita con l'aprirsi la camicetta e sollevare la gonna, così da accorciarla sulle cosce, aveva del tutto perso l'inibizione e non poche volte aveva dovuto fermarla dal trascinarsi lì con loro nuovi amici.
Già, perché mai, poi?
"Stai perdendo di vista l'obbiettivo, forse?"
Quante volte in quelle ultime settimane aveva avuto l'occasione per mettere in atto il suo piano, ma non ne aveva approfittato?
"Hai paura, Hazel?"
Già, si stava trattenendo per timore del dopo? Che sarebbe successo dopo?
Le sue motivazioni erano abbastanza oneste ma i metodi?
"E' passato ormai il tempo per parlargli sinceramente, è passato... e non tornerà più."
Aprì gli occhi socchiusi, vedendo Jazmyne saltare ridente sulla pista da ballo, mentre agitava la chioma dorata attraversata dalle luci stroboscopiche. Cantava a squarciagola le canzoni, anche se non le conosceva.
"Sarà con lei che si unirà per sempre, sarà per lei che ti abbandonerà, sarà a lei che offrirà il suo cuore... infrangendo il tuo."
Sì, questa era la verità.
Jazmyne era buona, gentile, innocente... non aveva colpa della situazione in cui l'aveva trascinata, non aveva alcuna colpa se si trovava fra lei e il suo obbiettivo. Fra lei e la sua felicità.
Fece lentamente dei passi indietro comunicando mentalmente con dei suoi amici. Li aveva preparati da tempo sul da farsi, ma non aveva mai avuto il coraggio di mettere in atto il suo piano.
Presto li vide raggiungere Jazmyne e acciuffarla. La vide scoppiare a ridere mentre ballava insieme a quegli sconosciuti, li vide scendere lascivamente sul suo collo, baciarlo e leccarlo...
Schiuse le labbra, sentendo l'ansia invaderla mentre vedeva dei canini scintillare sotto il saettare delle luci da un punto all'altro della discoteca... ma i suoi piedi non si fermarono.
Chiuse gli occhi in mezzo alla pista e si bloccò, schiudendo le labbra e rilassando completamente la muscolatura.
Inspirò poi, sollevando il capo verso il soffitto... ed espirò sonoramente.
Dal suo corpo venne così emanata una vera e propria vampa di potere, che dal basso risalì fino alle narici di ogni vampiro, inducendolo ad eliminare ogni forma di violenza dai loro atti. Li mosse verso la dolcezza, la pazienza, l'attenzione... ma ne mantenne la brama d'amore.
Quando riaprì gli occhi, poté vedere ancora l'amica, alla mercé dei suoi amici, non voleva rischiare che la loro natura rovinasse il suo piano, spingendoli a fare del male alla sua amica. Uno la stava baciando, mentre lei lo circondava con un braccio, l'altro era nel suo collo e le stava facendo un succhiotto, ma non avrebbe bevuto il suo sangue.
Hazel continuò a indietreggiare e tirò fuori il telefono.
"Oggi... o mai più"
#Tesoroooooo!! Jaz si è addormentata!! Ora puoi venire a riprenderla, a meno che non preferisca che lo faccia io!!#
Uscì rapidamente dalla sala, muovendosi al piano di sopra.
[Sto entrando... dove siete?]
Sapeva che si sarebbe smaterializzato all'istante, aveva fatto bene a spostarsi.
[Mi sono spostata un attimo per dare una lezione a un cattivone! Non preoccuparti però, è su un divanetto che dorme con delle mie amiche! Controlla! La trovi subito!]
Era felice di trovarsi in un luogo così caotico, sentiva il cuore batterle fino in gola. Anche il suo respiro era affannato... ma sapeva di doversi calmare, non poteva presentarsi a lui così agitata.
Non avendo però alcuna replica da lui, lo sollecitò quando fu riuscita a tranquillizzarsi.
[Ma siete già andati via?? Sto scendendo!]
[No, sono di sotto. Davanti alle scale.]
[Guarda che ho lasciato Jaz dentro! Non lasciarla da sola!]
[Non è sola.]
Quando Hazel ascoltò le sue parole, capì che era decisamente il momento di scendere. Inspirò ed espirò, facendo le scale e trovandosi il biondo proprio davanti a lei, poggiato al battente e con sguardo appesantito.
-Oh, Hayden! Che ci fai qui?- recitò, abilmente, muovendosi e raggiungendolo, poggiandogli la mano sul petto.
Lui scese a guardarla, mostrandole un profondo sconforto e lei spalancò le palpebre, allungando una mano al suo visto -Tesoro, stai bene?-
Lo vide socchiudere gli occhi, al suo tocco e chiederle -Torni a casa con me?-
E lei schiuse le labbra, decidendo a quel punto di guardare nella sala e trovò subito Jazmyne, esattamente dove e come l'aveva lasciata.
Adesso stava baciando il vampiro che le aveva appena fatto un succhiotto, mentre l'altro le stava leccando la scarsa scollatura.
Assunse la più sconcertata, nel suo repertorio di espressioni e fece -Bisogna... bisogna fermarli...!- e si mosse verso l'ingresso della saletta, ma Hayden la trattenne, implorandola -Ti prego...-
La vampira tornò presto su di lui e, senza dire nulla, gli afferrò la mano, annuendo appena, mentre lui, con sguardo ferito, si smaterializzava in camera propria, sconfitto.
-Hayden, non... non avevo idea che si fosse risvegliata, mi sono spostata giusto un momento per allontanare un ragazzo...-
-Io... volevo sposarla... lo capisci, Hazel?- e alzò gli occhi che ormai si stavano riempiendo di lacrime, cosa che contagiò subito lei -Hayden, oh... amore mio, non... non fare così... ti prego...- lo implorò, sedendosi subito affianco a lui e afferrandogli il viso, cercando di asciugarlo.
Lui decise di trascinarla sopra di lui e iniziò a singhiozzare -Lei sarebbe dovuta essere la donna della mia vita, la donna con cui avrei condiviso l'eternità, con cui avrei messo al mondo i miei figli...!-
-Era... era ubriaca, Hayden... è colpa mia, è tutta colpa mia...-
Gli disse, con voce rotta, sapendo che quella era la verità, ma Hayden Malfoy non l'avrebbe ascoltata.
Infatti lo vide scuotere il capo -Dovevo immaginare che tutto questo interesse per le feste, stesse sviluppando in lei desideri ben diversi dai miei. Se fosse stata così interessata a sposarmi e a pensare al nostro matrimonio... dubito avrebbe insistito tanto per farti compagnia.-
-Ma lei voleva solo stare con me...- provò ancora la vampira. Sapeva di dover cercare di difendere la strega, altrimenti, se avesse svelato uno spirito incoerente al suo solito, lui l'avrebbe scoperta. Anche da ferito era comunque sufficientemente arguto.
-Non è così, Hazel. Lo sappiamo entrambi... sono diventato noioso, in molti lo pensate e lo so bene... ma lei...-
-Lo pensate?! Stai scherzando, Hayden?!- lo sgridò a quel punto, battendogli sulla spalla -E' così... anche tu lo pensi, non voglio che lo neghi.-
E stavolta si sentì schiaffeggiare dalla vampira, scoppiata in lacrime e rossa in viso -Non dirlo mai più! Non te lo permetto! Tu sei la persona più importante della mia vita! Dannato Malfoy!- e lo vide sgranare gli occhi, con enorme sollievo nel sentirla parlare in quel modo -Davvero?-
-Certo! Certo che è così! Maledizione!!- e scoppiò in lacrime mentre lui le afferrava il viso, singhiozzando a sua volta anche lui -Anche tu lo sei, amore mio... anche tu!- singhiozzò l'altro, avvicinandosi disperatamente alla sua bocca e baciandola, sentendola subito ricambiare.
Tremarono entrambi, l'uno stretto all'altra e presto il bacio si fece ben più passionale, più vero.
Si lasciarono trascinare dal momento, dallo sconvolgimento, non capendo quando esattamente sarebbe dovuto essere lecito fermarsi.
Fu quindi una fortuna che fosse stato il telefono a decidere per loro, riportandoli immediatamente alla realtà?
Il telefono di Hayden vibrava, come anche quello di Hazel, caduto sulle coperte.
Era Jazmyne, li stava coinvolgendo in una telefonata multipla.
Lei era a cavalcioni del fratello, le labbra gonfie e rosse mentre lui aveva iniziato a tremare, allibito -Cielo...- si portò subito indietro col capo, portandosi la mano alla bocca mentre l'altra accarezzava l'avambraccio della sorella -Ti prego, perdonami... io... io non ho idea di cosa mi sia preso, Hazel.- e si separò subito da lei, alzandosi in piedi mentre lei continuava a fissare la chiamata in arrivo.
Se avesse avuto dei poteri... probabilmente il suo sguardo avrebbe fatto esplodere l'odiato aggeggio.
-Devi odiarmi, cielo...! Cosa ti ho fatto?- si domandò, ora con voce rotta.
-Sei scioccato, Hayden. Non potrei mai avercela con te per una cosa simile.- rispose lei, mentre anche la sua voce su ruppe, subito dopo che Hayden le offrì la sua stoccata -Ma è stato disgustoso! Io sono tuo fratello! Non avrei mai dovuto anche solo pensare a una cosa del genere! Non puoi non avercela con me! Ti prego, non mentirmi, Hazel!-
La implorò, dopo essersi mosso per la camera ed essersi fermato alle sue spalle.
La vampira schiuse le labbra, non avendo nemmeno la forza di prendere fiato, mentre le lacrime ruzzolavano giù dal suo viso e, improvvisamente, dai loro telefono si erse una piccola Jazmyne, con espressione disperata -Ma insomma! Dove siete!? Quel profumo mi ha del tutto drogata e mi sono trovata con dei ragazzi che per poco non mi hanno violentata!! Per fortuna poi sono riuscita a uscire! Perché mi avete abbandonata qui da sola?! Siete impazziti?!-
Hayden osservò quel messaggio allarmante con sguardo disarmato. Adesso era ancora più sconcertato di prima.
-Devi andare a riprenderla.- sostenne la ragazza, anche se ancora non riusciva a guardarlo in faccia e lui non poté che annuire, d'accordo.
Forse aveva davvero sbagliato, forse aveva davvero travisato...
-Hai... hai ragione. Ci... ci vediamo domani?-
-Certo, non preoccuparti.-
Gli rispose, molto tranquilla apparentemente, ma quando capì che il compagno si era ormai smaterializzato, lo fece anche lei, ma fu in uno dei quartieri più malfamati della Londra magica che lo fece. Nocturne Alley.
"Ti ha detto che sei anche tu la persona più importante della sua vita e ti ha baciata, ma è stato pronto a tornare da Jaz, perché... era giusto così, perché lui deve sempre fare la cosa giusta, lui non può sbagliare... anche se significa seguire i suoi istinti."
Pioveva, tanto per cambiare, c'era freddo e lei non era particolarmente vestita, ma non le interessava.
"...Perché io l'ho sentito, l'ho sentito, maledizione! I suoi baci erano veri! In quel momento... lui mi amava!"
Si mosse fra i vicoli, con lo sguardo riverso sul marciapiede e il volto rigato da lacrime e pioggia.
I suoi capelli candidi erano sempre più impregnati d'acqua e la sua figura singhiozzante stava iniziando ad attirare lo sguardo dei passanti.
Era triste, immensamente... ma non meno arrabbiata.
"Se soltanto lei... se soltanto non avesse chiamato! Se fosse rimasta con quei dannati vampiri! Adesso... adesso noi..."
Qualcuno le sbarrò la strada ed essendo completamente assorta nei suoi pensieri, andò a sbatterci e venendo ricacciata indietro, benché non scivolò a terra, grazie alla sua chioma.
-Ehi, bellezza! Cosa c'è? Il tuo fidanzatino ti ha lasciato?? Tranquilla, adesso te ne procuro uno nuovo io! Ehi, ragazzi!!- e lo sconosciuto chiamò altri suoi amici. Erano dei lupi Ribelli.
Hazel sollevò lentamente lo sguardo sui sei uomini che l'avevano circondata, scrutandoli con sguardo spento.
Molto presto, qualcuno avrebbe passato una notte peggiore della sua.
...
Quando invece Hayden e Jazmyne furono a casa, lui appariva sovrappensiero, anche se lei stava raccontando –... ci stavamo divertendo tanto! Poi però Hazel se n'è andata! Non so perché e...-
-Ha detto che ti sei addormentata e che si è allontanata solo un momento per cacciare uno scocciatore...-
Jazmyne rimase interdetta davanti alle sue parole e si grattò il capo -Ah, quindi... mi sarei svegliata... forse quel profumo ha avuto quell'effetto collaterale! Deve avermi fatto dimenticare tutto! Però c'erano dei ragazzi e io... oh, Hayden...! Non riuscivo a smettere di piangere quando sono uscita! Quel profumo non mi stava facendo capire più niente!-
Hayden non faceva che rivedere i momenti che lo avevano visto sul suo letto, insieme a Hazel...
Un brivido gli attraversò la schiena, non riuscendo davvero a concepire come aveva potuto comportarsi in quel modo.
-Mi avete lasciata lì da sola per un sacco di tempo, non avreste dovuto farlo, cavolo! Sarebbe potuto succedermi qualunque cosa! Perché diavolo ve ne siete andati?!- lo interpellò direttamente, a quel punto, afferrandogli il braccio e Hayden a quel punto incrociò i suoi occhi arrossati e con espressione ferita le rispose -Perché ti ho vista mentre eri con quei ragazzi. Ho visto mentre li baciavi, mentre ti toccavano... ho visto tutto, Jaz. Ed ero furioso.-
Scandì, anche se a pensarci... si era arrabbiato davvero così tanto?
Jazmyne avvampò alle sue parole e rimase a bocca schiusa mentre lo guardava -'Den, io...-
Lo vide abbassare gli occhi blu, pieni di tristezza e deglutire –...Sapevo solo che me ne volevo andare, e così ho fatto.-
La bionda sentì di nuovo gli occhi riempirsi di lacrime e indietreggiò -Mi hai vista e hai pensato che ti stessi tradendo... io? Io?!- gli domandò, con voce rotta, iniziando presto a singhiozzare -Come hai potuto pensare una cosa del genere, Hayden!? Sei la mia vita!!-
E il fidanzato lì, spalancò gli occhi, irrigidendosi improvvisamente -Jaz... sul momento non sapevo proprio cosa pensare di te. Eri... molto convincente.-
-ERO DROGATA! E Hazel lo sapeva benissimo! Quel profumo serve appositamente a rimbecillire i babbani e i maghi che finiscono nel locale! Me l'ha detto lei! Per questo trovo assurdo che se ne sia andata! Lasciandomi alla mercé di quei bastardi!-
Lì, le parole della fidanzata iniziarono assumere un senso diverso, per lui fu come se al sentire la drammatica melodia di un violino, improvvisamente una corda fosse saltata, storcendo del tutto l'armonia del suono.
Gli tornarono in mente le parole di Hazel, le mille provocazioni, gli sguardi, il suo continuo sottolineare che fossero migliori amici e non fratelli. E poi... la sua lingua, quella notte. Non aveva esitato un momento, non l'aveva fermato...
-Tu... ti sei addormentata, ha detto...-
Borbottò, vedendola battersi sulle cosce, per poi correre con una mano fra i capelli e iniziare a muoversi ansiosamente davanti a lui -Beh, io non me lo ricordo, so solo che lei è sparita e poi sono arrivati subito quei due! In ogni caso non è questo il punto! Nessuno di voi ha pensato di venire da me! Nessuno di voi ha pensato che quei vampiri avrebbero anche potuto uccidermi! Cazzo!- ultimò, arrabbiandosi maggiormente, davanti alle giustificazioni che stava sentendo. Aveva sperato che fossero ben più importanti per averli spinti ad andarsene senza di lei!
Come avevano potuto!?
E Hayden lo sapeva bene. L'unica cosa di cui era certo era che voleva scappare da quel locale, tornare a casa e farsi consolare da Hazel.
-Lei ha provato a raggiungerti, ma io l'ho fermata... siamo tornati a casa.-
Jazmyne lo fissava a bocca schiusa, senza una sola parola da dire. Poi alzò le mani, scuotendo il capo e superandolo -Io non posso crederci...-
E si mosse verso la propria camera. Anche Hayden era allibito. C'era qualcosa di decisamente nebuloso nella questione, qualcosa che non tornava... ma lui aveva sbagliato, questo era certo.
Rincorse la fidanzata e la spinse a voltarsi, guardandola negli occhi -Perdonami, ti scongiuro. Io ero davvero scioccato, avevo paura che raggiungendoti... mi avresti cacciato dicendomi che...- e singhiozzò, vedendo lei ammorbidire lo sguardo, alle sue parole -Che ti avevo annoiato. Avevo paura che la vita che Hazel ti stava offrendo la trovassi più attraente di quella che potevo offrirti io e... mi sono tirato indietro. Mi dispiace, sono... sono stato un vero vigliacco.-
Jazmyne si portò di nuovo una mano al viso, mentre riprendeva a singhiozzare. Lui corse con i pollici ai lati dei suoi occhi, per asciugarli.
-Non... me ne importa più niente di quelle stupide feste. Oggi... abbiamo tutti sbagliato... anche Hazel però! Magari mi sarò anche addormentata ma... sapeva bene che se mi fossi svegliata il profumo mi avrebbe fatto perdere totalmente coscienza! E tu non... non puoi avere così poca fiducia in me... e nemmeno in te stesso, Hayden! So che per te questo argomento è delicato, ma non puoi davvero dubitare di me! Non puoi farlo!- lo sgridò, guardandolo in viso e vedendolo assumere un'espressione provata -Non succederà mai più. Te lo prometto, amore mio.-
Le giurò, annuendo e correndo a baciarla mentre risanava i morsi che aveva sul collo con poche scintille di magia.
Si spostarono, chiudendosi in camera da letto e cercando di mettere da parte, almeno per un po', i dubbi che entrambe le loro menti avevano palesato, diversamente dalle loro voci.
Spazio Autore:
Ed Ecco qui! Per un'Eliza che fa chiarezz nel suo cuore, c'è un Hayden ce invece, forse, stenta a farlo! Che ne pensate? Come ha agito Hazel? E Jazmyne?? Fatemi sapere belle! A Venerdì! <3 Grazie mille delle recensioni!!
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