Il Rituale del Castigo (Parte VII)

Sharlize e Hazel erano molto sorprese, la prima però parlò -Io? No, se ritieni che sia la realtà dei fatti e che quindi non sei più in grado di insegnarle alcunché...- e lì, Darco roteò gli occhi, liberando una mezza risata -Non le basterebbero cinque vite mortali per imparare tutto ciò che potrei insegnarle. Non diciamo idiozie. Abbiamo raggiunto l'obbiettivo dell'allenamento... tutto qui. Ora potrà continuare al ritmo che preferisce, senza accusarmi della stanchezza causata dai miei insegnamenti...- e lì, la sorella arrossì -Accusarti?! Ma hai sentito o no la conversazione!?-

-No, non me ne importava un accidente.-

-Beh, ha sottolineato più volte che è stata una sua scelta e che ti sei persino offerto di aiutarla affinché potesse esserci stasera, ma che in questo modo avreste rallentato l'allenamento che, a differenza sua, non sembrava affatto che tu lo ritenessi finito, questo pomeriggio!- e lanciò un'occhiataccia ad Anwyn. Era assolutamente certa che fosse solo colpa della demone se suo fratello aveva cambiato idea!

-E se si allenasse da sola e si facesse male, o avesse difficoltà?- gli domandò Eliza che oltre i divani non aveva potuto fare a meno di ascoltare, stava sistemando alcune portate sul tavolo. A volte non disdegnava mettere da parte la magia per rinunciare a delle comodità superflue.

-Ci siete anche voi, no? Skarlet in questo caso le sarebbe ben più utile di me!- le fece notare il minore, vedendola lanciargli ora un'occhiata funesta che riuscì a farlo rabbrividire. No, Eliza non era la tipa che si lasciava incantare, né apprezzava che le mentissero.

-... Mentre se avesse delle difficoltà tecniche, che tanto per orgoglio non terrà mai a farmi sapere, allora le darò le dritte che le serviranno. Certo è che sai bene che fare da soli è ben più redditizio di avere costantemente qualcuno che ti sorregge!- tenne a sottolineare, facendo peso su una questione che per lei era certamente importante. La vide continuare a fissarlo, spostare poi lo sguardo su Anwyn, lasciarlo giusto il tempo di farla arrossire e poi tornò su di lui, alzando il mento con alterigia -Sei solito fare sempre la cosa più giusta, mi auguro soltanto che lo sia, benché abbia comunque le mie perplessità. Non si impara a usare la magia senza bacchetta dall'oggi al domani...-

-Ma se la sta allenando da mesi!?-

Ed Eliza scattò su Anwyn, replicando -Ed è la prima volta che ottiene questi risultati, quindi questo io riterrei un punto cruciale dell'allenamento che certamente volge al termine... non ritengo di aver appreso un incantesimo solo perché sono riuscita ad eseguirlo una volta. E' la pratica che permette l'acquisizione ed entrambi dovreste saperlo molto bene.- sentenziò, zittendo definitivamente il minore, su cui stava riversando il suo sguardo severo e deluso. Hazel e Sharlize stirarono un sorriso compiaciuto, ben felici che Eliza fosse intervenuta. Considerando il livello della sua istruzione, era certamente l'unica a poter mettere bocca nella questione.

Sharlize tenne a dare l'ultima osservazione, tanto per dare il colpo di grazia al fratello -In ogni caso, Monica ha cieca fiducia in lui da questo punto di vista, sono certa che non la deluderà... anche perché non è abituato a fallire.- e il gemello strinse la mascella, ben cosciente di trovarsi all'interno di una conversazione piena di frecciatine dirette tutte alla sua persona.

-Il fallimento di quella strega ormai non è più affar suo!-

-Monica è una persona che si impegna fino allo stremo delle forze per ottenere ciò che vuole. Si allenerà da sola se lui glielo dirà... ma se non ci riuscirà, allora la colpa non sarà da imputare a lei.- stabilì la rossa, zittendo anche lei la possibile futura cognata e Darco mise la parola fine alla conversazione -Ce la farà anche da sola perché ha tutte le basi che le servono. Se avrà ancora bisogno d'aiuto, come ho già detto, allora ci sarò.-

E Sharlize annuì, rilassata -Era quello che volevamo sentire.- e lo guardò pacifica, notando che cambiare argomento l'aveva un po' rasserenata, anche se per poco, perché la porta suonò in quel momento. Scattò in piedi e vide Eliza andare ad aprire con il solito fare serafico.

Tanya, Eva, Hayden e Tom uscirono dalla cucina, i due figli avevano deciso di aiutare i genitori a cucinare.

Quando Eliza aprì la porta, notò tutta la famiglia Hegland riunita, a meno di Alexis e della piccola Noemi. C'era anche Tancredi insieme a loro, anche se era in fondo al gruppo.

La Malfoy sorrise ampiamente a tutti -Ciao, entrate pure...- e piegò appena il capo verso Tancredi quando questo varcò la porta -Benvenuto.-

Lui spostò il suo sguardo glaciale su di lei e la guardò.

La guardò però con un'attenzione diversa dalle poche volte in cui aveva potuto incrociare i suoi occhi, un'attenzione sottile... ma affilata come una lama.

-Bentrovata.- liberò dopo aver inspirato rumorosamente, spostando poi gli occhi da lei e lasciandole addosso una strana sensazione, anche se era sicura che non poteva essere ciò che temeva "Non può aver sentito l'odore di Raul, nemmeno Hazel riesce a sentirlo e lei è la regina di tutti i Vampiri!"

Quando chiuse la porta però, quei pensieri abbandonarono la sua mente, perché Mara era immobile davanti alla sorella.

Sapevano che Dorian le aveva riferito ogni cosa, anche se alcuni dettagli aveva dovuto scriverseli, perché in poco tempo avevano iniziato già ad abbandonare la sua mente o comunque a perdere quella rilevanza da spingerlo a renderli noti.

-Ciao, stai bene?- domandò per prima Mara, dopo aver lanciato un'occhiata intrisa di silenzio alla sorella. La vide annuire subito e avvicinarsi a lei, imbarazzata. Aveva gli stessi occhi di quando l'aveva vista per la prima volta dopo il rituale.

-Tu?- avanzò però la rossa, desiderando prenderle le mani, ma stringendo le proprie, agitata. Mara la scrutò ancora, poi fece spallucce, rispondendole -Mi auguro che la cosa si possa risolvere, onestamente sono preoccupata.-

-Se non ci dovessero essere soluzioni, instaureremo un incantesimo d'allarme per permettervi di allontanarci se...-

-Far esasperare il desiderio che proverete, non risolverà la cosa.- intervenne però Tancredi, interrompendo il figlio e non vedendo Mara abbassare lo sguardo.

-Troveremo comunque una soluzione.- stabilì però Darco, alzandosi in piedi e attirando lo sguardo del Reale -Vedo che sei tornato.-

Darco rimase in silenzio, sentendolo proseguire -Se una soluzione attuabile ci verrà data, allora la metteremo in pratica... diversamente temo dovrete iniziare a pensare di iniziare una relazione a quattro.-

E tutti spalancarono gli occhi, allibiti davanti a quella opzione.

-Cavoletti, come ho fatto a non pensarci io?- liberò il suo sarcasmo Dorian, mentre Tancredi alzò il mento, poco toccato dal commento -E' una realtà molto meno dolorosa di tante altre che potrebbero solo peggiorare la situazione e indebolirvi verso il vero problema che pende su questa famiglia. Ovvero la minaccia dell'ultimo Titano.- e guardò Tom che si sentiva quasi rimproverato dalle sue parole -I nostri sentimenti e il nostro modo di viverli non sono meno importanti, in questo momento. Parleremo delle soluzioni alternative quando avremo ragione di farlo, prima non ha alcun senso.-

-Perché pensi che se loro vivessero questa attrazione venendole incontro, risolverebbero il problema di tutti?- domandò però Viktor, ultimando -A noi hai detto esattamente il contrario.-

-Lo dico perché Karim ha sempre amato spingere le persone a fare ciò che non volevano e a deturpare la sacralità di certi legami e rapporti, come anche inficiare la purezza delle persone che gli apparivano le vittime più succulente. Lo dico perché sono l'unico ad aver conosciuto mio figlio dalla nascita e quindi ho potuto assistere a tutto il decorso della sua oscena follia e posso quindi assicurarvi che il suo obbiettivo sarebbe solo quello di rovinare a suo fratello l'esistenza, probabilmente con una cosa che non andrebbe mai a fare. Certo, per nostra fortuna aveva le mani legate dal Giuramento, ma ha cercato di lasciare comunque il segno... e in qualcuno ci è perfettamente riuscito.- e guardò sia Viktor che Ares, ma solo quest'ultimo non spostò lo sguardo.

-Vladimir avrebbe detto che non c'era alcuna soluzione, se così fosse stata. Non si sarebbe mai scomodato diversamente.- sostenne Eva, offrendo a tutti una nuova speranza, nonché attirando le attenzioni di Tancredi che corrucciò lo sguardo -Tu chi sei?-

E Mara arrossì, sentendosi presto in colpa per non aver offerto nemmeno un briciolo di attenzione alla sua figlioccia -Eva, tesoro... perdonami...- e decise di raggiungerla, sorprendendo la ragazza che si sentì presto stritolare dalla zia -Non... non preoccuparti.-

-Come stai? Tutto okay?- le domandò la donna, cercando i suoi occhi magenta e sorridendo ancor prima che potesse risponderle -Che bella che sei...- e le baciò la fronte, prendendole il viso fra le mani. Anche Dorian decise di affiancare la moglie, come decise di salutarla anche Viktor. Ares fece lo stesso solo dopo un'occhiata eloquente del gemello.

-Va tutto bene adesso.- rispose la bruna, sentendo la mano tiepida dello zio sul capo -Ti stanno lasciando in pace? O ti si sono già attaccati come delle sanguisughe?- la bruna rise appena e fece spallucce -Mi fa piacere. Essere naturali... credo non sia semplice per nessuno di noi, in questa circostanza.-

E Tancredi piegò il capo di lato -Conosci quindi Il Vampiro? Com'è possibile?-

-Il Vampiro è il padre biologico di un mio conoscente, una persona che mi doveva un favore e che detiene il potere sull'Oblio. Locazione che ha utilizzato per estirpare l'Essenza Titanica contenuta in mia sorella e che ha dirottato il suo animo buono.-

Tancredi a quel punto volse il capo verso Darco, guardandolo forse con nuovi occhi -Amicizie proficue le tue e non meno rare.-

-Nessuna amicizia. Come ho detto, mi doveva un favore. Chi ha creato un'amicizia è stata solo Eva.- e tornò a guardare la sorella, che vide gli occhi del Reale tornare su di lei e annuire -Sì, è chiaro che generate un certo magnetismo per individualità interessanti, in questa famiglia.- e guardò Tom, che gli sorrise appena -Buon sangue non mente.-

-No, infatti.- convenne Tancredi, quasi senza lasciarlo finire.

Quando fu il turno per Viktor e Ares di andare a salutare la cugina, bussarono nuovamente alla porta e lì, Sharlize espirò rumorosamente.

Tancredi si volse e vide Eliza aprire di nuovo la porta di ingresso, visto che era rimasta nelle vicinanze.

Sulla soglia si mostrò Vladimir, con le mani raccolte dietro la schiena e un'espressione insondabile sul volto. Era solo.

Fece dei passi all'interno e tutti lo salutarono educatamente. Eva fece dei passi in avanti, mostrando all'uomo che era ancora vicina alla madrina.

-Buonasera. Tutto a posto, Zucchero?- domandò alla bruna che annuì pacificamente -Gli altri?-

-Non devono impensierirti. Allora...- e dedicò la sua attenzione a chi gli sembrava la persona più agitata della sala, ovvero Sharlize -Ti uscirà dal petto, se continui così.- la vide quindi avanzare e non resistere alla tentazione di affiancarsi a Viktor che la guardò con affetto.

-Lui è uno...- continuò il Demone, piegando appena il capo di lato e intimando Ares a muoversi alle spalle della coppia. Nessuno tranne Vladimir si accorse che Sharlize aveva fatto un mezzo passo indietro, per stare più vicina al Diurno. -E tu sei l'altro. Avete un buon controllo, bravi.- osservò per poi spostare gli occhi su Dorian e Tanya -Anche voi, s'intende. L'Amore che provate vi protegge con forza, ma col tempo anche lui ne sarà debilitato e cederà.-

-Per favore, sedetevi...- lo invitò Darco al capotavola, dandogli rispettosamente del "voi".

-Un po' tardi per le riverenze, ragazzo.-

E il Malfoy deglutì, intuendo che l'uomo non avrebbe compreso le sue necessità -Se non fosse stato così importante, non mi sarei mai permesso di chiedervi alcunché.-

-Non è certo per te che sono qui.- e guardò Eva che assunse un'aria provata -Sai che non l'ha fatto con pretesa, ha solo chiesto aiuto. Non c'è bisogno che te la prenda con lui se... in realtà è con qualcun altro che ce l'hai.- e le si illuminarono gli occhi, vedendo quelli glaciali di lui diventare ben più mansueti e poi spostarsi sul suo posto -Sediamoci.-

...

Poco più tardi era stato servito a ognuno l'antipasto, ma iniziarono a mangiare solo quando anche Vladimir lo fece. L'uomo aveva notato il silenzio reverenziale che gli stavano dedicando, quindi decise di cominciare subito. -Le conseguenze del Rituale del Castigo partono dai vostri genitori.- E indicò Tanya e Dorian -In loro, questo Karim, ha trovato il terreno perfetto per poter instillare un ragionevole dubbio che riguarda i sentimenti dell'uno verso l'altra e viceversa. Sono stati per molto tempo confusi, intensi e di rado ben definiti, quest'ambiguità, non così frequente, soprattutto in coppie felicemente occupate come le loro, è stato il solido appiglio a cui questa punizione si è aggrappata nel passato e tutt'oggi.-

-Fra noi non c'è quell'amore di cui parlate voi, è inutile che insistete.- sostenne però infastidita Tanya.

-Lo ami più di qualunque altro uomo in questo mondo, escluso tuo marito. Surclassa ogni amico e parente, non è vero?-

-E' la verità.- confermò la donna, facendo spallucce e l'uomo alzò un sopracciglio -E pensi sia una cosa consueta?-

-Quindi è corretto solo ciò che è consueto? Curioso detto da lei...-

E Darco scattò sulla madre, arrossendo e lanciandole un'occhiataccia, ma la donna continuava a fissare Vladimir che le sorrise sornione -Nessuno parla di correttezza o scorrettezza. Il rituale non si basa su un qualcosa di sbagliato.-

-L'ambiguità è sbagliata- non poté stavolta trattenersi Mara dal commentare, attirando gli sguardi del marito e della sorella, quest'ultima aveva perso presto la sua baldanza.

-Questo è il pensiero di una che è giunta al mondo due minuti fa, che vede le cose in maniera limitata, ma molto precisa... senza alcuno sbocco. L'ambiguità esiste e dovrai accettarla, se vorrai mai essere felice con tuo marito. E' un Reale e come mio discendente ha ereditato questa peculiarità direttamente dal qui presente, non avrai mai quest'uomo solo e soltanto per te e devi essertene accorta in questi anni.-

La vedeva stringere sempre di più la mascella, per poi spostare gli occhi accesi di irritazione verso di lui -Mi sono accorta di essere stata totalmente amata e mai tradita... fino a ieri!-

E Vladimir scosse il capo, sorridendole appena -Tu non puoi immaginare il piacere che prova ogni volta che affonda i canini in un corpo, corpi di cui ancora si prende cura, con le Oblatrici. Non sono forse tradimenti anche questi?- le chiese, vedendola divenire purpurea e ribattere -Le morde sui polsi! Non si è mai azzardato a...-

-Ti cambierebbe qualcosa se anzi che masturbarti con una mano, lo facessero con un piede?- incalzò, passando a una provocazione bella e buona, stavolta infastidendo Tom che scandì -Non capisco cosa speri di ottenere, parlando in questo modo.-

-Sto aprendo gli occhi a tua cognata che, se avesse davvero voluto un uomo normale, con un'anima normale, un carattere normale... avrebbe dovuto guardare altrove e invece si ostina a cavare sangue da una radice, pretendendo che le persone che dice di amare siano come pretende lei.-

E alla strega venne da ridere, era incredula -Quindi essendo l'unica normale, sono io che sbaglio!?-

-Questa non è e mai sarà una famiglia normale. Ciò che sto cercando di dirti è di accettarli come sono, accettare di non essere amata solo e soltanto tu dall'uomo che si ostenta a non fiatare e di vivere ciò che ritieni come ambiguità non come un tradimento, ma un dato di fatto. Se non vorrai mai unirti a loro tre, perché sono certo che anche lui non prova sentimenti diversi per il suo amico del cuore...- e indicò Tom -Allora non si uniranno mai, lo faranno per te, perché ti amano. Avrai ciò che vuoi, ciò che ritieni corretto ma... non puoi pensare che nelle loro menti il desiderio non permarrà.-

-Mara è stata scelta dalla mia Arcana Bestia, non il contrario.- tenne a precisare Dorian, mentre masticava la pasta tinta di rosso che gli aveva cucinato la cognata.

-E non ci siamo mai chiesti come mai l'abbia fatto?-

-Magari per raddrizzarlo un po'!- ebbe da commentare la strega, non riuscendo a trattenersi e sapendo però di stare ferendo il marito, seduto a fianco a lei. Vladimir sorrise appena e le rispose -No, mia cara. L'Arcana Bestia ha visto qualcosa che ancora non possiedi ed è comprensibile, ovvero l'accettazione. Come loro sarebbero pronti a fare qualunque cosa per te, tu devi essere in grado di fare qualunque cosa per loro, lo sarai senz'altro... ed è solo in quel momento che questa immensa rabbia ti passerà, cambierai per loro e sarai felice di averlo fatto.-

-Non andrò mai a letto con loro. Se l'Arcana Bestia ha pensato questo, ha toppato alla grande.-

Davanti a quella sentita opposizione, Vladimir sgranò gli occhi sorpreso. -Oh, immagino che con i termini "unione" e "desiderio" abbiate pensato che stessi parlando di sesso. Beh, non è affatto così, non quando mi riferivo a voi quattro, perlomeno.- sottolineò verso Mara, che tirò indietro il capo, corrucciando lo sguardo.

Il Vampiro decise di spiegarsi meglio. -Il sesso ha un'importanza relativa in molte coppie. Quelle su cui voglio che vi concentriate sono quelle di anziani. Questi individui, dopo aver trascorso i loro anni insieme al partner, perdono nel tempo la loro libido, ma l'amore che li coinvolge non ne viene inficiato, tutt'altro.-

-Parliamo di... babbani?- domandò quasi schifato Dorian, storcendo la bocca e Vladimir trattenne un mezzo sorrisino. -Maghi e babbani possiedono le anime più ricche e potenti che questo mondo mai vedrà, insieme alle creature angeliche. Inoltre, sono gli unici a poter raggiungere un momento del loro rapporto in cui il sesso diventa relativo, non è una cosa che puoi sottovalutare... l'amore fra gli anziani ha raggiunto un grado di purezza tale che vederlo fra coppie di Longevi è molto, molto difficile.-

-Stiamo parlando di babbani anziani, quindi. Fantastico.- concluse Dorian, ormai iniziando a sentirsi esasperato dalla discussione. Voleva solo sapere come fare per non saltare alla bocca della cognata, il resto poteva pure andare al diavolo.

-Temo di essermi perso, mio signore. Ma devo dire che il vostro discorso mi ha affascinato.-

Vladimir posò gli occhi su Tancredi che aveva scioccato tutti, non solo con la pacatezza del suo intervento, ma soprattutto con il brevissimo sorrisino che aveva dedicato al Vampiro.

-Intendo dire che il loro Amore è su un altro livello e che questo non è, in alcun modo, correlato al desiderio sessuale. Questo tipo di amore, può essere paragonato a quello fra Tanya e Dorian, come a quello fra Tom e Dorian. Anche se mi sembrava superfluo sottolinearlo. Identificate troppo amore e sesso... non provate amore per i vostri figli?- domandò, quasi incuriosito e Mara scattò, irritata -Ovvio, ma non è certo uguale!-

-E lo ritieni meno potente come amore?-

La donna strinse le labbra, scandendo -No, per niente...-

-Lo è forse di più...- avanzò l'uomo, vedendola fare spallucce -Sono una madre, non posso farne a meno.-

-E dunque, vedi che ci intendiamo? Riconosci l'esistenza di amori diversi, ma non meno importanti dell'amore che provi per tuo marito.-

-Naturalmente, ma se mi parli di ambiguità... posso pensare solo al sesso.-

-Ambiguità e promiscuità sono concetti che non sempre coincidono. In questo caso divergono profondamente.-

-E tutto il discorso sul tradimento, il desiderio!?- ribatté la donna, che ormai si stava perdendo.

-Loro si amano, ho pensato che questo dato di fatto lo ritenessi un tradimento... cosa che per me non è. E... il desiderio esiste di varie forme, anche fisico e mentale, ma non per forza sessuale. Siete soliti trascorrere molto tempo assieme?-

La donna deglutì e parve ammorbidirsi, mentre Tom corrucciava lo sguardo -D'inverno molto meno, cosa c'entra questa cosa?-

-Che per allietare i vostri spiriti dovreste quantomeno convivere. E' la quotidianità ad essere il solido cardine di un Amore Anziano o Ultimo, come si è soliti definirlo.-

-Le Dee me ne scampino...- lamentò Dorian, roteando gli occhi, mentre Vladimir spostava lo sguardo su Tanya, curioso -Cosa ne pensa la Principessa?-

E la rossa rialzò lo sguardo azzurro sul vampiro, per poi fare spallucce -Il parere di una creatura angelica come me, in questo caso, ha ben poco valore.-

Mara e Dorian scattarono su di lei. La sorella le domandò: -Vorresti davvero che vivessimo tutti assieme?!- e Tanya arrossì improvvisamente, per poi fare spallucce -Beh, io vi vorrei tutti sempre in mezzo alle scatole, ma l'ho detto... è solo la mia anima angelica, sennò sicuramente sarebbe diverso, penso. E comunque è una cosa univoca, quindi probabilmente quest'Amore Ultimo lo provo solo io...- e lanciò un'occhiata altrove, in vago imbarazzo.

E Vladimir guardò eloquente Dorian che sbatté le palpebre lentamente, mostrandogli che non si sentiva minimamente scalfito dal suo sguardo.

-Non è affatto così, se Dorian è stato il coinquilino di tuo marito e vi è stato a fianco per anni... non è stato un caso. Tu e lui manifestate questo attaccamento anche se entrambi ve ne vergognate, a modo vostro... e questo solo perché vi hanno fatto credere di essere nel torto. L'ambiguità nasce dal vostro istinto contrapposto alla ragione o quella che vi hanno detto essere tale. Certo è che all'istinto non si può sfuggire e un Reale lo sa meglio di chiunque altro. Dorian non ti sarebbe rimasto sempre vicino se non ne avesse avvertito l'esigenza.-

-Io sono stata sola per anni, non c'era lui.- tenne a sottolineare Tanya, pentendosene subito dopo, non voleva aprire un'inutile discussione sul passato.


Spazio Autore:

E si comincia con lo spiegone del nostro Vlad, come lo state trovando? Vi interessa? Vi sembra prolisso? Vi farò la stessa domanda anche nei due capitoli successivi per sapere un po' se è o meno coinvolgente. Il prossimo sarà giovedì! Baciii e grazie mille per tutte le recensioni, come sempre! Alla prossima! <3

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