Il Ritorno del Figliol Prodigo (Parte II)
-Non volevo che vi preoccupaste inutilmente e, sì, lo ammetto, anche che mi faceste ritirare dall'Accademia.- sostenne, ritenendo ambedue le cose veritiere, anche se di importanza molto simile nel suo cervello, benché non sarebbe dovuto essere così.
-Infatti era a me che dovevi rivolgerti. Mi hai del tutto allontanato dai tuoi problemi, completamente! Io credevo che ti fidassi di me, che mi ritenessi all'altezza della tua fiducia e invece mi hai dimostrato che non è così, soprattutto per la questione di Eva.- sottolineò, ora con voce rotta mentre gli occhi del figlio arrossavano in concomitanza -Non... non è affatto per quello, papà... cavolo, io...- e scosse il capo, liberando poi, mentre indicava la madre -Non avresti mai scelto me, per lei. Io non l'avrei mai fatto, cavolo! E non volevo nemmeno portarti a scegliere di negarle un mio segreto pur di restarmi fedele! Possibile che riesca a vedere solo il male in ciò che ho fatto?!-
E tornò a guardarlo, offeso stavolta, mentre il padre lo osservava con non meno delusione -Avrei scelto te, come ho già fatto in passato. Ma non so se domani lo farò, perché tu sei stato il primo a non fidarti di me, come se... te ne abbia dato l'adito.-
E Darco cacciò gli occhi al cielo, sorridendo mestamente e mordendosi il labbro inferiore -Volevo risolvermela da solo, sei più contento, adesso?- e tornò a guardarlo, vedendolo continuare a osservarlo, stanco -No, perché so che in parte è la verità. Forse ti fa sentire più forte essere riuscito a uscirne senza il nostro aiuto, ma allo stesso tempo questa cosa ti ha allontanato da noi e non puoi immaginare la mia tristezza, davanti a questa enorme consapevolezza. Tornando indietro non so davvero se ti avrei lasciato fare ciò che volevi e che hai fatto. Probabilmente l'intento era per lo più buono, ma non mi piace questo desiderio di isolamento, non è con le privazioni che si migliora.-
Darco lì, strinse le labbra e lamentò -Quindi? E' irrecuperabile questa cosa? Sapevo bene che mi sarei allontanato da voi con gli studi che avevo intenzione di seguire, ma... speravo che una volta tornato a casa, avrei avuto la possibilità di rimediare.-
E gli lanciò una breve occhiata, vedendo lo sguardo del padre ammorbidirsi -Tu vuoi rimediare? O lo fai solo per darci un contentino? Ho bisogno di capire cosa vuoi davvero, Darco e sappi che mi renderò conto se farai finta di star bene insieme a noi.- sottolineò, felice però nel notare l'espressione sconcertata del figlio e il suo rossore sulle guance.
Ovviamente, non tardò la cavalleria a salvarlo.
-Papà, ma andiamo, sai bene che non è così!- iniziò ragionevole Eliza, seguita subito da Hayden -Infatti, se la tira un po', come ogni Malfoy, non è grave come pensi tu.- e lì, Skarlet gli afferrò il polso -Papà, lui non è come temi, davvero... lo sentiremmo tutti se i suoi sentimenti fossero solo delle recite! Lo sai bene!-
Tanya aveva assistito silenziosamente alla faida, soprattutto quando aveva ben compreso le ragioni del marito e, per quanto ancora ritenesse i modi davvero eccessivi, non poteva che concordare con lui sui temi. Soprattutto davanti a quella domanda -Sei... libero di dire e fare ciò che più ti rende felice, Darco. Davvero...- e singhiozzò, non rendendosi conto di essere una reale pressione per lui, ma il pensiero che preferisse stare da solo in quella scuola, piuttosto che insieme a loro, la tormentava.
-Non potrei mai pretendere che... che rimanessi qui per soddisfare la mia esigenza di averti accanto. So che... che possiamo essere oppressivi e che un po' ti annoia starci così appiccicato, quindi...- e deglutì, davanti allo sguardo sorpreso di tutti i figli, tranne quello di Tom che fissava ancora Darco, leggendo ogni sfumatura delle sue espressioni.
-Quindi voglio che tu sappia che davvero, se la tua felicità e lì... allora mi... mi basterà darti un altro bacio e... rivederti quando lo vorrai davvero.- ultimò, sentendo Skarlet asciugarle il volto, apprensiva -Ma siete tutti impazziti? Che succede, cavolo...? Non volete proprio dircelo...- lamentò la figlia e Tom intervenne, trovando subito gli occhi allucinati del figlio -Voglio la unica e sola verità, Darco. Non ti perdonerò quando scoprirò che la tua recita era tutta una farsa, perché lo scoprirò, ragazzo. Forse ci metterò un po' ma...-
–...E dire che sono io quello che non vi vede da anni, non voi.- e scosse il capo, guardando con rinnovata offesa i genitori.
Fece un passo indietro e scandì -Avevo bisogno di fare ciò che ho fatto, in quel momento della mia vita! Adesso ho bisogno di altro! Voglio e pretendo che mi accettiate qui! Vi sta bene, adesso?- domandò, retorico rivolgendosi a entrambi i genitori, nonché ai fratelli, vedendoli tutti accennare dei sorrisini affettuosi. Anche la madre riprese a sorridere sollevata, mentre ricacciava indietro le lacrime.
-Ciò non toglie che sono e resterò, che ti piaccia o meno, una persona scostante. Sono fatto così di carattere! E sono tuo figlio in ogni caso, quindi è giusto che mi ami esattamente come tutti gli altri! A prescindere da come sono fatto, cazzo! Come diavolo puoi pensare che possa recitare affetto?! IO, poi! Un Puro di Cuore, per metà creatura angelica! Ma non scherziamo!-
E lì, anche l'espressione del padre finalmente si rasserenò -Questa era l'unica cosa che aspettavo dicessi, oltre alle scuse verso tua madre. L'unica e sola verità in questa famiglia è che ognuno di noi è diverso, tutti quanti! C'è chi è considerato dai più quello simpatico, quello divertente, quello intelligente eccetera... ma a me non è mai importato affibbiarvi alcun etichetta. Quello che voglio e pretendo da voi è che abbiate rispetto per ciò che siete, per chi siete e che diate sempre e comunque il massimo in ogni cosa che fate! Perché siete, ognuno a modo suo, eccezionali! Nessuno escluso! Non vorrò mai una famiglia diversa da questa, perché siete la mia vita e per voi farei ogni cosa, senza pensarci un solo istante.- sostenne, ora guardandoli tutti, uno dopo l'altro. Ad Hazel accarezzò persino il viso, sottolineando che anche lei era totalmente inserita fra quelle persone per lui tanto speciali.
Quindi tornò su Darco, osservandolo con decisione -Ti prenderò a pedate se dovessi percepire ancora quella ridicola insicurezza in te, è chiaro?!-
E il figlio storse la bocca, infastidito e imbarazzato davanti al fatto che ormai, tutti quanti dovevano aver intuito qualcosa a proposito della sua sensazione di essere un peso o una fonte d'invidia per loro, prima di essere un fratello e quindi uno di loro.
Sbuffò in risposta e il genitore lo sollecitò, assumendo un'aria altezzosa -Come? Non ho sentito!-
-Okay! E vedi di calmarti! Non sopporto quella faccia!-
-Che strano, è proprio uguale a quella che hai tu!- rimbeccò l'altro, vedendolo storcere la bocca poco convinto -Idiozie.-
E Tom trattenne un sorrisino a quel punto, piegando il capo di lato -Adesso, vieni a darmi un abbraccio o devo mandarti un gufo?-
E Darco liberò un sospiro, decidendo di raggiungere il genitore e di lasciarsi abbracciare da lui, venendo stretto al suo torace, mentre gli passava la mano fra i capelli lucenti.
[Ti amo da morire, figlio mio. Ti imploro, non dimenticarlo mai. Ci hai fatto sentire dei genitori terribili in questi anni per averti lasciato fare ciò che volevi... e pretendo almeno che non dubiti del nostro amore, perché altrimenti quell'enorme sacrificio che abbiamo fatto non sarà valso assolutamente a niente.]
Darco non poté che sentirsi in colpa davanti a quelle ultime parole e chiuse gli occhi sulla spalla del genitore [Mi dispiace tanto. Sappi comunque che quelle insicurezze sono riuscito a superarle, se ho continuato a tenervi lontani era per non farvi sapere quanto la mia natura mi stava provando. Ho passato periodi in cui ero inavvicinabile, papà... non... non avrei mai permesso che mi vedeste in quello stato. Tu men che meno. Sai quanto io... voglia renderti fiero, lo sai...]
E sentì le labbra del padre sul suo capo, mentre lo stringeva forte [Ne ho avuto il dubbio quando hai deciso di allontanarmi dal tuo piano per far tornare a casa Eva, ma sono immensamente felice che tu sia davvero riuscito a cancellare la sensazione che i tuoi fratelli provassero invidia nei tuoi confronti... davvero.] E invitò anche la moglie e i figli ad unirsi nell'abbraccio, cosa che li divertì tutti quanti, per quanto Darco fosse maggiormente distratto dalla conversazione.
[Sapevo che non sareste stati presto emotivamente pronti ad affrontare di petto quella che vi è stata presentata come vostra figlia. Non potevo davvero pretendere niente da voi, né voi avreste dovuto pretenderlo da voi stessi. Siete i migliori genitori che si possano desiderare... e il vostro fallimento nel catturarla ne è stata semplicemente la prova.]
E Tom a quel punto lo guardò, mostrandogli gli occhi arrossati, cosa che gli rivelò il figlio a sua volta, lasciò che il genitore gli baciasse la fronte e lo sentì dirgli [E io pretendo che non cambi assolutamente niente di te, voglio solo che tu sia felice e che tu stesso vada alla ricerca della tua felicità, niente di più]
[...Ci proverò]
E Darco inquadrò la madre, proprio affianco a lui mentre li fissava entrambi silenziosamente, ma ancora commossa da quel momento.
Allungò una mano verso il suo viso e lo accarezzò, dicendole -Mi dispiace da morire per quello che state passando ma... ho una buona notizia.- disse, attirando gli sguardi di tutti e ultimando -Io e Axel abbiamo catturato Eva che adesso è nell'Oblio.-
E tutti spalancarono la bocca, con sconcerto.
-Avete fatto così in fretta! Cielo!- disse per prima Tanya, tornando ad abbracciare il figlio, che sentì Eliza chiedergli -Quindi quanto pensi che ci vorrà perché la sua azione su di lei dia gli effetti sperati?-
E Darco fece spallucce, rispondendole -Questo non possiamo saperlo, l'importante è che venga totalmente purificata e che acquisisca tutti quei ricordi che le mancano della sua infanzia, capendo che il vero responsabile delle sue sofferenze è stato proprio il Titano.-
Sostenne convinto, vedendo il padre annuire -Bene, abbiamo una buona notizia anche noi, se non lo sai già...- e guardò Hayden, che scosse il capo e sorrise verso il minore, che parve perplesso -Sarebbe?- non era abituato a non sapere le cose.
-Viktor e Ares sono tornati a casa.- disse Tom, vedendo il figlio sgranare gli occhi -Davvero? Credevo che il giuramento prevedesse un mese di...-
-E abbiamo saputo dell'importanza del tuo intervento nelle loro vite, Ares ci ha raccontato ogni cosa.-
Sottolineò Tanya, guardandolo con orgoglio mentre lui si passava una mano fra i capelli, tirandoli indietro e sollevandoli -Sono riusciti a ucciderlo quindi...- e tutti annuirono, vedendolo tirare un sospiro di sollievo e domandare, poi -Anche se immagino abbiano avuto bisogno di molto più di un mese per prepararsi a combatterlo...-
-Molto di più, anche se dicono di averlo ingannato e di aver sfruttato a loro vantaggio le sue debolezze, per riuscirci... Hanno passato settant'anni con lui.- sottolineò Eliza, vedendo Darco accusare l'informazione -Mi dispiace, anche se devono essere stati davvero molto bravi se sono riusciti a uccidere un vampiro quasi millenario, ormai.-
-Dorian mi disse che non molti Reali sono provvisti di un potere peculiare, e che quando questo è presente va a inficiare le loro abilità come vampiri.- spiegò Tom , continuando -Anche se restava comunque un Reale dalle notevoli capacità, quindi questo inganno deve essere stato davvero ben congegnato...-
E Darco fu d'accordo -Sì, l'hanno pensata bene, per fortuna.- ora era decisamente curioso di conoscerli.
-Bene! Adesso possiamo anche mangiare qualcosa, no?- propose Tanya, guardando i figli, in particolare Darco -Hai fame, tesoro?-
Lui le sorrise brevemente e scese a baciarla, mentre si muovevano verso la cucina come due fidanzatini.
Tom li guardò spostarsi insieme mentre il resto della famiglia si spostava e Hayden, insieme ad Eliza lo affiancarono, domandandogli -Ma cosa è successo?- iniziò lei, sentendo il braccio del padre poggiarsi sulle sue spalle mentre Hayden domandava -Avete insistito per sentirlo?- e Tom sospirò sonoramente, vedendo il resto della famiglia sedersi, così spiegò -Vostra madre voleva sapere chi era questo Axel e ha sollecitato vostro fratello per avere il suo indirizzo, cosa che lo ha indisposto.- ultimò, lanciando un'occhiata sardonica al preso in causa che roteò gli occhi -Non apprezzano affatto i turisti, soprattutto Tepes! Non ero affatto autorizzato a darvi il loro indirizzo, ma alla fine ho dovuto accontentarvi, non mi avete lasciato alcuna scelta.- sostenne, ancora risentito e Tom motteggiò il suo broncio, scandendo -Non potevano certo sperare che ce ne saremmo lavati le mani! Se non l'avesse fatto tua madre, sta certo che sarei stato io a chiederti quell'indirizzo ma, con ogni probabilità, sarei venuto a prendermelo di persona!- sottolineò, guardandolo eloquente e vedendolo assumere un'espressione irritata -Avete approfittato della mia posizione per permettervi delle comodità che vi siete presi, non che vi hanno offerto. Questo è sbagliato.-
-Beh, ci sono tante cose sbagliate nel mondo e che accadono lo stesso. Tepes o chi per lui potrà continuare a sbattere i suoi piedini per terra e ribadire quanto il mondo è stato ingiusto con lui, nella speranza che qualcuno lo ascolti, nel frattempo...- e gli indicò il piatto, sorridendogli compiaciuto e riuscendo a contagiarlo con quell'espressione.
Sì, beh, da qualcuno doveva aver preso il suo dispotismo.
Darco a quel punto decise di cambiare argomento, anche se era evidente che i suoi fratelli erano piuttosto curiosi -Era già apparecchiato per me? O aspettavate qualcuno?-
Domandò, nell'osservare la tavolata e poi la madre, che quel giorno lo affiancava, come il padre posto al capotavola.
Sharlize, che lo fronteggiava concentrata sul telefono in quel momento, gli rispose -Era per Monica, ma è sparita, cavolo!-
Hazel, seduta alla sua destra spalancò gli occhi e le disse -Ma allora falla tornare! Così le facciamo conoscere anche Darco!-
Quello parve non troppo convinto dalla cosa e Sharlize rispose -Gliel'ho detto, ma dice che è meglio così, che non ci fa niente qui! Ma ci credi?!-
-Mi sembra ovvio. Da quando invitiamo a casa nostra dei completi estranei?- domandò con sottile irritazione nella voce, verso il padre.
Tom fece per rispondergli, ma vide Sharlize anticiparlo, con un pelo di aggressività nella voce -Monica è una mia carissima amica, studiamo insieme e volevo che pranzasse con noi oggi!- gli disse, vedendolo alzare lentamente un sopracciglio, con aria poco convinta -"Una carissima amica" che conosci da quanto, scusa?- e la gemella arrossì, alzando però il mento fieramente -Da anni.- sostenne, cosa che lo portò a sgranare gli occhi, fintamente impressionato -Ma davvero? E in tutti questi anni non ne ho mai sentito parlare, com'è possibile?- domandò, dandole corda e vedendola stringere la mascella e scandire -Stavamo in gruppi differenti, ma adesso non più-
A Darco venne da ridere, visto che stava cercando inutilmente di cavalcare il Troll, ma non volle insistere proprio quel giorno, la vedeva già piuttosto infastidita dal suo intervento, stranamente -Capisco, deve certamente trattarsi di un'amicizia profonda.-
E la sorella serrò la mascella davanti a quella palese provocazione -Lo diventerà, è una persona sorprendente.-
Stabilì, cosa che fece trattenere una nuova risata al fratello che sentì Hazel intervenire -Stasera la conoscerai! Ah, amore, ma inviti anche Leon alla festa??- domandò quindi Hazel a Skarlet che arrossì appena e le sorrise mesta, rispondendo -No, purtroppo lui non può...-
-Leon? Chi è quest'altro?- intervenne di nuovo Darco, lanciando un'occhiata alla maggiore, stavolta e quella si sporse oltre la madre, sorridendogli -Leon Sharald, ti ricordi? E il professore di...-
-Il demone dagli Inquieti Sguardi?- domandò ora realmente impressionato e lei gli sorrise apertamente, annuendo -Sì! Ci stiamo frequentando!- e a Darco scappò una nuova risata, scuotendo il capo e commentando -Wow, dubitavo saresti riuscita a sorprendermi ancora, lui sì che lo perseguiti da anni... alla fine ha ceduto, dopo mille anni con la sua compagna, che roba...- ultimò, sentendo però Hayden intervenire -Arianna, sua moglie è morta, le Ordinatrici l'hanno richiamata, era un'Elfa D'Oro.-
E Darco sgranò gli occhi, lanciando quindi un'occhiata verso Skarlet e poi verso il padre. Solo lui notava la cosa del tutto fuori luogo?
-E quando l'avrebbero smembrata, questa Arianna?- chiese, tornando a mangiare e Hayden storse la bocca -Direi circa... quindici giorni fa.-
Darco sbatté gli occhi e tornò a mangiare, avendo numerosi commenti poco carini da liberare e ne scelse uno -Lo ami, Skar?-
Forse scelse il meno simpatico perché sapeva molto bene che a quella domanda non avrebbe mai risposto in completa sincerità, ma sicuramente l'avrebbe messa in difficoltà.
-Beh, lo sai che è nei miei pensieri da quando ero solo una ragazzina...-
-Eppure non ti ho fatto questa domanda.- continuò lui un pizzico infastidito, interrompendola.
-Sì, beh... sono innamorata di lui, altrimenti l'avrei dimenticato molto tempo fa, non trovi?-
Quella risposta gli fece comprendere molte cose -E' da questo che desumi di amarlo?-
-Si frequentano da qualche giorno, tesoro. Non essere pressante. Se saranno felici e innamorati, allora continueranno a stare insieme, diversamente si lasceranno, no?- intervenne a quel punto sua madre, poggiandogli la mano sul braccio. Lui spostò gli occhi violetti su di lei, poi passò a Skarlet che probabilmente stava pensando alla sua domanda -Sì, hai ragione. Credevo che questi sentimenti ci fossero da molto tempo, non che fossero sorti in queste due settimane. Vedremo...- e lì, Hayden ricevette un nuovo messaggio che lo portò a sospirare sonoramente -Jaz sta ancora male, cavolo...-
E lanciò un'occhiata alla sua sinistra, dove c'era Hazel. Questa aveva un'espressione molto rilassata e, quando lo sentì commentare, gli disse -Fai come vuoi, Hayden. Lo sai...-
-Tesoro, ti prego, non ti arrabbiare. Non posso proprio scegliere fra voi!-
-No, infatti. E' per quello che devi fare la cosa giusta. Del resto, se non ci ucciderà il Titano, avrò un'infinità di compleanni da festeggiare e...-
-Caz... oggi è due Novembre...- non riuscì a trattenersi Darco e Hazel lo guardò decisa -Esattamente! E dovresti darmi una dose di coccole extra solo per quello!-
-Sapevo che sarei dovuto tornare domani...- le rifilò lui, sbuffante. Ovviamente, odiava i compleanni... e le feste in generale.
La vampira storse la bocca e poi scandì, minacciosa -Sai che ora che sei a casa m'intrufolerò nel tuo letto ogni notte?- e lui ammorbidì la propria espressione, lanciando un'occhiata sfuggente verso Hayden e tornando su di lei, assumendo un'aria sorniona -Non sei mia sorella, quindi...- e fece spallucce, non vedendo la vampira portarsi la mano alla bocca, sorpresa -Oh, amore!!-
Lì, Hayden decise di alzarsi in piedi, disgustato -Vado a chiamare Jaz, sembra stare davvero male... tu sei sicura che non si possa proprio fare niente??- e Skarlet alzò gli occhi sul maggiore, facendo spallucce -L'ho già fatto, ma è tornata a star male. Secondo me è lo stress, stavolta l'ha presa molto male.- asserì, ben cosciente del piano di Hazel, motivo per il quale non aveva nemmeno provato a curare la strega. Hayden quindi fece per andarsene col broncio e sentì la sorella dirgli, ancora -E' solo una strega, Hayden, capita che ogni tanto l'agitazione le scombussoli l'apparato digerente, non si può curare l'ansia. E' uno stato mentale, prima di dare conseguenze fisiche.-
E Hayden annuì, cosciente della cosa e la madre gli domandò -Tesoro, non hai mangiato nulla, però...-
-Mi è passata la fame.-
E lì, fu Hazel a roteare gli occhi, scuotendo il capo e vedendolo sparire di sopra -E' davvero assurdo. Lui non viene al mio compleanno e quello offeso è lui! Ma che vuole!?-
-Vorrebbe che te ne importasse, magari.- tenne a sottolineare Darco, eloquente e l'altra lo guardò perplessa -E cosa devo fare? Non voglio obbligarlo a scegliere!-
E l'altro sbuffò -E' offeso per quello, non ha senso che se ne rimanga con Jaz solo perché ha mal di pancia. E' il tuo compleanno, per lui dovrebbe essere importante.- sottolineò, vedendola liberare un fiato e dire -Va beh, vado a vedere se riesco a fargliela passare... certo è che non gli permetterò di farmi arrabbiare proprio il giorno della mia festa!- e decise di seguirlo di sopra.
A quel punto, Darco riprese un vecchio argomento -E di Viktor e Ares? Che mi dite?-
Sharlize, al sentir nominare i gemelli, avvertì il palpito accelerare, tanto che decise di alzarsi in piedi e dire -Devo... mettermi d'accordo con Filipp per stanotte, anche se non so se riesce...- e sbuffò, pensando che avrebbe davvero voluto che ci fosse quella sera.
Darco e i genitori, con il resto dei fratelli, la videro sparire, ma non vi notarono niente di strano, quindi aggiornarono il figlio sulla questione.
Quando ormai erano giunti al dolce, Skarlet si levò in piedi e andò alle spalle del fratello, baciandogli la guancia -Come sei caldo... andiamo a fare un riposino con Lize??-
-La smettete di chiamarla così? E' fastidioso...- lamentò il Malfoy, decidendo di alzarsi in piedi e andare a vedere in che condizioni fosse la sua camera.
-Ma no! E' il soprannome che le ha dato Monica! E' così comodo e carino!!- gli disse l'altra mentre gli si aggrappava al braccio e se lo trascinava di sopra.
-E chi sarebb... ah già, la sua carissima amica...!- e se la rise ancora, scuotendo il capo dolente -Dovevo immaginare che anche per lei sarebbe arrivata l'adolescenza-
E Skarlet lo guardò storto -Guarda che è adorabile! Non dovresti guardare sempre storto gli estranei! Sei troppo diffidente, fratellino! Non va bene!-
-E voi siete decisamente troppo amichevoli con degli sconosciuti. Certe volte mi sembra che vi dimentichiate totalmente che siamo un bersaglio molto ambito...- e sbuffò mentre lei alzò gli occhi al soffitto, annoiata -Ah, non sarai diventato un paranoico come Eliza, vero?!- e l'altro sorrise mesto, rispondendo -Temo che non ci incontreremo proprio su questo argomento... che fai??- e si sentì tirare verso la porta chiusa di Sharlize -Andiamo da Lize! L'hai trattata male, poverina!-
Il Malfoy alzò gli occhi al cielo e decise di seguirla. Doveva riabituarsi alla sensibilità delle persone, questo era certo.
Anche se sapeva che gli sarebbe stato difficile.
Ma rimase piuttosto scontento nel vedere chi c'era in camera con la sua gemella.
-Oh! Tesoro! Sei tornata, che bello!!- gridò Skarlet, correndo sul letto e sentendola lamentarsi -No, dai Skaaar!! AHI- gridò poi Monica quando la Malfoy la sculacciò -Mamma mia, ma come fa a essere così gonfio questo culetto!?- e la bruna le rispose, andando a farle il solletico per allontanarla -Perché tu ti pieghi per fare solo una cosa!!- e Skarlet spalancò la bocca, oltraggiata -Ma sentitela!!-
Spazio Autore:
Scusate ragazze! Ho corretto il capitolo ma ho dimenticato di postarlo!! Il prossimo sarà venerdì!! Baciii🥰🥰🥰
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