Il mostro nel castello (Parte V)

-Sì.- rispose semplicemente Ares, cosa che lasciò la ragazza allibita, mentre Viktor sottolineò -Ne ha bisogno... si riduce in condizioni inaccettabili se ci pensa da sola, Lyse. Se deve essere qualcuno a farle del male, preferiamo essere noi... perché cerchiamo di farle capire che è sufficiente. Certe volte basta dirglielo, spiegarglielo, altre volte...- e guardò il gemello -...Bisogna ordinarglielo. Fortunatamente, negli anni, è diventata molto obbediente... visto che ha una vera predilezione per Ares.- e ammorbidì lo sguardo, volgendolo quindi verso la rossa che appariva sempre più inorridita. La vide afferrarsi le braccia e muoversi per la stanza, pallida e ammutolita.

Ares a quel punto si volse a guardarla, mentre la vedeva camminare sul pavimento nervosamente.

Viktor invece decise di sedersi sulla pediera del letto, per guardarla -Abbiamo passato tempi così bui, Sharlize. Se sapessi...- e liberò un fiato, abbassando lo sguardo e portandosi la mano alla fronte.

-Ti piace?- domandò quindi lei, con voce atona, non sapendo davvero se voleva approfondirsi in quel discorso e Viktor deglutì -Beh, Lyse... io le voglio bene, ci sono affezionato e Ares è molto protett...-

-Ti piace farle del male!?- lo interruppe però lei, scattando su di lui soltanto, facendo ben comprendere ad Ares che di lui le interessava molto meno.

Sharlize fissava Viktor con attenzione e lo vide schiudere le labbra, boccheggiare un momento, per poi liberare -Non come una volta, ma sì. Certe volte sì.-

La rossa inspirò tremante, atterrita e cercò di prendere aria.

Stava parlaando con due mostri.

In quel momento era stato come venir immersi in un mondo parallelo, dove il sesso come lo aveva sempre immaginato lei, come le era stato raccontato dalle sue sorelle, aveva preso una piega malsana, iniqua e perversa. Era terrorizzata, da una parte.

Dall'altra... vedeva solo gli occhi di Viktor e temeva che si sarebbe lasciata fare qualunque cosa se avesse continuato anche solo a guardarla in quel modo.

-Lyse però, se ti ho chiesto di venire qui, è perché tu devi sapere tutto. Non voglio che tu esca e che ci siano dubbi per noi o per te, perché fra noi tre sta succedendo qualcosa e non possiamo davvero ignorarlo.- sentenziò, convinto.

Sharlize deglutì e arrossì, incrociando le braccia sul petto -Tutte le mie convinzioni sono crollate quando siete tornati, tutto il mio mondo è cambiato.-

E fece prendere fuoco alla propria mano, stringendo poi il pugno che si ricoprì di ghiaccio. Quindi levò gli occhi su di lui, vedendolo ammorbidire il proprio sguardo -Questo dovrebbe darti da pensare, forse non è così sbagliato che tu ci stia vicina...- avanzò, forse un po' troppo audace, considerando cosa aveva appena ammesso, poco prima.

Infatti la vide chiarire, all'istante -Io non mi farei mai fare... quelle cose, qualunque esse siano! E di cui non m'importa minimamente!-

E vide il bruno levarsi in piedi, rapidamente, con sguardo implorante mentre le afferrava le mani -E noi non te lo chiederemmo mai, tesoro! Diamine, sei la prima ragazza a cui non le farei, Sharlize! Dio, avrei in mente... tante cose, ma... ma piuttosto che vederti soffrire, mi ammazzerei. Te lo posso giurare! Con Nessy è diverso, perché lei ne ha bisogno e...-

-E' una persona disturbata! Maledizione! E se la giustificate, sappiate che non state bene nemmeno voi! Non è normale tutto questo! Non è normale che vi piaccia e non è normale che, pur sapendolo, l'assecondiate! Cazzo!- e si liberò dalla presa del compagno, portandosi una mano fra i capelli, mentre scuoteva il capo.

-Vick, perdi tempo a spiegarle questa cosa, visto che non può certo capire. Ha conosciuto solo il suo piccolo mondo di fratellini che bisticciano con amici e cugini celando i loro cuori palpitanti e pronti a offrirsi l'uno all'altro nella maniera più diabetica che può venirti in mente... non c'è spazio per nient'altro.-

E Sharlize guardò con disgusto il bruno, che aveva appena fatto sparire il mozzicone -Quella è l'unica maniera corretta, Ares. Puoi anche continuare a deprecarmi e a giudicarmi un'immatura se a diciotto anni non sono affatto interessata a farmi picchiare nuda su un letto... ma non riuscirai davvero a farmi sentire inferiore o dalle vedute ristrette. Sono cresciuta con persone come tuo padre o Hazel che dubito vadano tanto per il tradizionale. Ci sono modi e modi... ma il modo di questa tizia non è sano.-

-Lyse, nessuno lo pensa, credimi. Sappiamo perfettamente che Nessy ha dei gravi problemi e... li ho avuti anche io, per un bel po' di tempo, ma Ares ha sempre tenuto le redini ben strette ed è per questo che spesso mi vedete dipendente dalle sue decisioni o dai suoi sguardi. Ha sempre saputo molto bene cosa fosse giusto e cosa no ma... credimi, se ti trovi davanti a due sole scelte, dove una è quella di lasciare il coltello alla tua amica, non sapendo dove potrebbe arrivare e l'altra è di impugnarlo tu stesso... allora puoi star certa che prendere il coltello è l'unica cosa giusta da fare.- le spiegò, sempre con quegli occhi buoni e convincenti.

Non riusciva a credere che ci fosse un mostro dietro quelle iridi.

Ares si era appena sdraiato sul letto, a guardare il soffitto

-Questa è una cosa che posso capire, Viktor. Quello che non capisco è come possa piacerti, questo è il problema.-

-Siamo predatori, non è una cosa che puoi comandare. Puoi dominare i tuoi istinti e non fare del male a nessuno, ma quando lo fai non puoi non goderne. E' un'impostazione fisiologica, senza la quale i vampiri non avrebbero mai prosperato perché sennò, ad ogni vittima, avrebbe seguito un suicidio. Chi godeva della caccia è andato avanti, gli altri no.-

Sostenne gelidamente Ares, scendendo quindi a guardarla, duramente e lei gli chiese, dunque -Quindi pensi che Hazel, Raul, Alexis e vostro padre godrebbero nel fare quelle cose!?-

-Sì, questo non significa che ne abbiano la necessità.- sottolineò lui, vedendola quindi spostare lo sguardo stanco su Vick -Ne hai la necessità?-

A quella domanda, lo vide sorriderle affettuosamente, prendendole le mani -Per la prima volta, dopo decenni, no. Sharlize, anche solo soddisfarti mi eccita ed è una sensazione così gratificante, finalmente! Sei la prima con cui non sento nausea o mal di testa se non c'è mio fratello! E non vederti mi rattrista, bambina... non mi è mai successo con nessuno, davvero!- le giurò, riuscendo finalmente a trascinarla nel suo abbraccio, cosa che le diede un immediato e forte sollievo.

Si sentiva così a suo agio in quella stretta, così protetta... ma quando dischiuse gli occhi, fra le braccia di Viktor, non poté che inquadrare gli occhi glaciali di Ares, cosa che suscitò immediatamente le sue lacrime -Nemmeno con Nessy?-

E Viktor liberò una risata roca, baciandole il capo -Mai e poi mai.- la sentì singhiozzare, mentre ancora fissava intensamente Ares e lui non le toglieva gli occhi di dosso.

-Sapevo che eri solo immensamente gelosa di noi, ci vuoi tutti per te... vero?- le domandò, anche se la sentì stringersi più forte a lui, mentre gridava, furente -Sì!-

Davanti a quell'ammissione, Ares scorse lungo il letto, raggiungendo la pediera e quindi la coppia, stretta davanti a lui.

Sharlize sentì la mano tremarle ma, indotta da qualcosa che non era ancora in grado di spiegare, mosse la mano verso il suo volto, vedendolo finalmente spostare gli occhi sulla sua mano. Temeva che l'avrebbe cacciata via con una manata e si fermò giusto un momento prima di carezzargli la guancia e poi poggiare il palmo e le dita con più convinzione, con un affetto tanto intenso che riuscì a trasmetterglielo solo con quegli occhi invasi dalle lacrime.

Ares lo sentì distintamente, come aveva sentito gli altri sentimenti che la Fata era riuscita a comunicargli anche solo con gli occhi. E, come già supponeva sarebbe successo, riaccadde. Dovette chiudere gli occhi e piegare il capo verso la sua mano, mentre delle lacrime rigavano il suo volto, sensibilizzando rapidamente la Malfoy -Oh, Ares...-

Viktor sgranò gli occhi e le disse, sorpreso -E' successo anche l'ultima volta, Lyse... riesci in qualche modo a risvegliare la sua anima.-

E la rossa spalancò gli occhi, sconvolta -Davvero? Oddio... ma... ma è meraviglioso!-

Disse, venendo portata sul letto da Viktor che la fece sedere affianco al fratello, che quindi aveva schiuso gli occhi, guardandoli entrambi. Ma si soffermò sul gemello -Vick...- e gli afferrò la spalla, trascinandolo fra le braccia e stringendolo forte, mentre gli baciava la fronte -Mi dispiace, mi dispiace tanto...-

Era invaso da mille e più emozioni in quel momento, ma se c'era qualcuno a cui doveva, più che a chiunque altro, il suo abbraccio, era proprio lui.

-Non importa, Ares! Davvero! Non è mai importato!-

-Lo so, ma non è giusto lo stesso... ti amo da morire, fratellino, te lo giuro.- e l'altro scoppiò a piangere sul suo torace, mentre Sharlize ormai vedeva tutto offuscato.

Si sentiva così felice che ogni dubbio su di loro era svanito in un istante. Non le importava niente se erano dei mostri in realtà, se amavano la carneficina... non riusciva davvero a non amarli entrambi, non riusciva a non fidarsi di loro e a non trovarli meravigliosi, come nessun altro al mondo.

Davanti a quella consapevolezza, si coprì il viso con gli occhi, chiedendosi che cosa ancora stava aspettando a lasciare Filipp. Ciò che sentiva per lui era stato come spazzato via dalla tempesta che invece erano stati loro, nella sua vita.

Viktor si accorse della sua reazione e usò il braccio per attirarla al suo petto, mentre ancora restava sulla spalla di Ares -Bambina...- la chiamò, vedendola sorridergli affettuosamente e accarezzarlo, mentre lui le baciava le mani -Non mi sono mai sentito così felice...- ammise il Diurno, vedendo l'altra ridere e singhiozzare, mentre annuiva -Nemmeno io...-

E si lasciò trascinare verso il suo volto, baciandolo e sentendo le sue labbra scorrere al mento, quindi alla gola, obbligandola a sollevare il viso.

Fu lì che rivide gli occhi di Ares. Venne vagamente distratta dalle attenzioni di Viktor ma, per quanto ce l'avesse con il ragazzo per come l'aveva trattata, non riuscì a non dirgli -Sono tanto felice per te, Ares.- era la sola verità, anche solo il pensiero che ora potesse finalmente sentire e rispondere ai sentimenti le riempiva il cuore di gioia.

Sentì la sua mano raggiungerle il volto e accarezzarlo, mentre la osservava. Viktor si era spostato, mettendosi di nuovo dritto e dietro di lei, andando quindi a baciarle la spalla.

-Tutto questo...- iniziò il bruno, avvicinandola a sé e sfiorando il naso col suo -E' scorretto.- stabilì, vedendo nuove lacrime abbandonare i suoi occhi argentei e la rossa annuì, stringendo le labbra e abbassando il viso -Oggi devo parlare con Filipp, volevo farlo dopo aver capito cosa... cosa succede qui, fra noi.- e arrossì, sentendo la mano di Viktor carezzarle il ventre e dirle -E cosa vorresti dirgli?-

-Non sei obbligata.- stabilì però per primo Ares, vedendo lei scattare di nuovo su di lui, indietreggiando appena e domandogli, gelidamente -Perché non vuoi sentirti obbligato a lasciare Nessy?-

-Non l'abbandoneremo, ne morirebbe.- sostenne con decisione, tanto che le parve di nuovo privo di anima, in quel momento. Evidentemente, la freddezza delle sue parole era del tutto indipendente dalla sua malattia.

Vide la rossa incassare e abbassare il viso, sentendolo proseguire -Ciò che sento per te è molto forte, tanto da essere però del tutto ingiustificato, Sharlize. I nostri sentimenti non hanno delle basi, diversamente da ciò che io provo per mio fratello o ciò che tu provi per Filipp.-

-Eppure Filipp non esiste quando sono con voi.- stabilì lei, gelidamente e sentì Viktor baciarle il capo -Perché solo io penso che questo non sia altro che il destino o una magia che fortuitamente ci ha legati? I nostri genitori si amano immensamente, magari il destino ha voluto unirci per questo! Che ti piaccia o meno, Ares, senza di lei la tua Anima si spegne, lei è senza poteri e io...- abbassò il viso, afferrando il ginocchio della ragazza -Sono un mostro.-

E liberò il fiato, vedendo ora i due voltarsi a guardarlo.

-Non è vero, non è affatto così, Vick! Tu hai semplicemente sofferto come sarebbe successo a chiunque altro!- gli disse subito Sharlize, non sopportando di vederlo così, anche se solo Ares sapeva quanto davvero avesse ragione.

-Mi piacerebbe potermi giustificare in questo modo, Lyse, ma la verità è diversa. Sono una persona meschina e perfida e godo della sofferenza altrui come pochi altri...- e si volse a guardarla, di nuovo singhiozzante -Ho fatto così tanto male, soprattutto a persone che non se lo meritavano. Le ho abbindolate e tradite senza alcun ritegno... e quel che è peggio è che una parte di me continua a considerare quei gesti divertenti.- le disse, anche se stava cercando di descriverle solo la punta dell'iceberg.

-Con te mi sento davvero al sicuro, perché per quanto la tirannia di Ares mi abbia salvato, solo tu riesci a farmi sperare di poter essere diverso, di non ricadere nell'errore e di poter tornare in famiglia senza rischiare di... svegliarmi, un giorno e... fare le cose più oscene a chi mi ama davvero.-

Ares dovette spostare lo sguardo, che parve ottenebrato dai ricordi e, percependo anche le emozioni ad essi correlati, si portò una mano al viso. Ringraziando che la rabbia non fosse un sentimento che negli anni era stato ammutolito dalla sua anima. Gli aveva riversato addosso la sua furia per moltissimi anni pur di metterlo in riga e non era stato affatto semplice.

Sharlize abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro e non sapendo più cosa fare, anche se non poteva certo controllare le sue reazioni istintive.

-Adesso comunque è cambiato, altrimenti non gli avrei mai permesso di tornare qui.- sostenne Ares, sentendo il gemello rispondergli rapidamente -Oh, fratello... se credevi davvero di avermi rabbonito, ti sbagliavi di grosso. Mi hai solo messo delle catene, non hai curato la malattia... le mie fantasticherie, per quanto siamo riusciti a limitarle, sono sempre lì. Forse, anche se non ci fosse stata Sharlize, non avrei mai fatto niente... ma non posso esserne certo come lo sono ora. E questo perché finché non ho incrociato i suoi occhi, la mia mente ha continuato a immaginare i mille e più soprusi che avrei potuto attuare, una volta tornato a casa.-

Ares tornò a guardarlo, ora atterrito e Sharlize salì di nuovo al suo viso, vedendolo divenuto improvvisamente serio -Io sono certamente quello più pericoloso, ma tutti e tre abbiamo dei problemi notevoli se stiamo lontani... per questo sono assolutamente certo che non può essere un caso se noi ci sentiamo in questo modo. Forse l'unico modo per essere felici è stare insieme e, per quanto mi riguarda, non desidero altro... ho bisogno di credere che posso essere diverso, che posso sgretolare i miei istinti.- e scese su Sharlize che arrossì, ma non riuscì a smettere di guardarlo -Ti desidero, Sharlize... ti desidero nella mia vita.-

Per quanto le sue precedenti parole avessero atterrito la bella Malfoy, vederlo rivelarle in quel modo i suoi sentimenti, non faceva che rasserenarla.

Si sentiva così stupida e incosciente, era davvero sbagliato e scorretto ma...

-Questo è un ricatto morale, Vick. Non puoi pensare che possa nascere qualcosa di buono da tutto questo! Magari adesso è presa dalla nostra avvenenza, dalla nostra esperienza e mentalità ma quando tutto questo passerà e lei vorrà qualcosa di concreto, da noi, non lo otterrà... e allora? Cosa faremo? Se, dopo averla conquistata, te la dovessero strappare via dalle mani, che farai? Ucciderai il suo nuovo compagno? Ucciderai i suoi figli? Cercherai di uccidere i suoi genitori? La perseguiterai?-

-Perché credi che non mi accontenterò di voi?- gli chiese la rossa, voltandosi verso di lui, con espressione triste mentre Viktor la guardava con commozione.

E Ares assottigliò lo sguardo, duramente -Perché tu vuoi una vita normale e felice come quella che hanno avuto i tuoi genitori! Vuoi avere dei figli! E, tutto questo, lo vorrai sentendoti al sicuro!-

-Con me dice che è diverso e tu...-

-Ahahahah! Certo! Sai con quante mille altre ragazze e ragazzi diceva che non avrebbe fatto da cattivo??-

-Mai in questo modo, Ares. Ti ho... preso in giro molte volte, è vero, ma non così. Non sono mai stato così serio e non ho paura di dimostrartelo. Posso anche dirlo in Fatico o bere del Veritaserum. Non ho alcuna paura.- sostenne, con una determinazione che no, non gli aveva mai visto in viso.

-Puoi star certo che lo farai.- sostenne, spostando lo sguardo irritato e Viktor gli domandò -Credevi che fossi guarito con i tuoi metodi? Nessuno guarirebbe in quel modo, Ares.-

Il gemello sospirò stancamente e Sharlize, che appariva piuttosto curiosa, non seppe se chiedere o meno approfondimenti.

-Hai paura che un giorno si svegli e mi abbandoni al mio destino? Temi che potrei farle del male?-

-Prima lo farai a tutti gli altri... lei sarà l'ultima.- stabilì l'altro, non vedendo Viktor deglutire e dirgli poi -So che ho fatto del male anche a te e so che se adesso sei così preoccupato è perché senti di amarla... a differenza di Karin.- stabilì, vedendolo scattare verso di lui, aggressivamente.

-Ti ho già detto di non paragonarle.- e l'altro continuò a fissarlo, mentre Sharlize corrucciava lo sguardo, pronta a chiedere chi fosse quest'altra.

-Ora puoi dirlo con certezza, Ares. L'amavi o no?-

Lo incalzò invece il gemello, non reagendo quando vide l'altro scattare verso di lui e afferrarlo per il bavero, sollevandolo da terra.

Sharlize era scattata in piedi, allibita -FERMI!!- prese le spalle di entrambi ma i due gemelli si fissavano. Ares era pronto a rifilargli un pugno, ma continuò a fissare il gemello.

-Se l'avessi mai amata, stai pur certo che la tua anima si sarebbe risvegliata con lei, Ares.-

E lì, il gemello lo lasciò, indietreggiando e sbiancando attonito -E'... è per questo che...?-

Viktor deglutì e levò gli occhi verdi su di lui, esausto -Togliertela non mi ha mai fatto felice ma... se l'avessi amata, il dolore di perderla avrebbe risvegliato la tua anima come è successo con papà e Roza o con Riley e Marì. Le malattie dell'anima possono essere curate solo così... oppure...- e guardò affettuosamente Sharlize, dicendole -Col destino.-

Ares si era spostato verso la finestra, portandosi le mani ai capelli, incredulo.

-Te l'ha detto Karim?-

-No.-

Sharlize tornò a sedersi, senza più molte parole da spendere, probabilmente sarebbe stato il caso di andare via.

-Sharlize, devi andare adesso.- fu Ares a dare voce ai suoi pensieri. E, in effetti, anche lei aveva molto a cui pensare.

-No, diamine! Finisce sempre così! E non risolviamo mai niente! Dobbiamo parlare di noi tre! Del passato possiamo parlare anche in un altro momento, Ares! Non ha senso procrastinare come stai facendo!- lo sgridò quindi Viktor, lasciando allibiti entrambi.

Lì, Ares si volse, con fare di sfida -E cosa mai vuoi concludere da questa discussione?? Che da quando è entrata non facciamo altro che pensare di scoparcela su questo letto?! E quindi?! A cosa dovrebbe servire?!- gli domandò lui, stavolta, non meno severamente.

-Ah, eh... oltre al fatto che è non meno fuori di testa di noi, se non è ancora scappata nel sapere che con me e te non sarà mai felice!-

-Questo lo pensi solo tu, il punto non credo sia questo, Ares.- avanzò però la rossa, restando comunque piegata sulle ginocchia.

-Oh, ti prego! Illuminami allora!-

Le disse, con sarcasmo e lei gli rispose -Questo ricatto di cui parli... in questo momento non riesce a fare altro che darmi un enorme sollievo e solo perché ho come l'assurda sicurezza che non potrete mai allontanarvi da me, se vorrete avere delle vite normali. Forse ti sembra che la ricattata sia io, ma... senza di voi non potrò mai usare i miei poteri, né mai avvicinarmi intimamente a un uomo. Avrei certamente avuto una vita normale, ma non è mai stata normale, Ares. Posso solo sperare di renderla migliore possibile... e solo con voi posso sperare che sia così, perché solo con voi mi sento nel posto giusto.- sostenne, passandosi una mano sul viso, singhiozzante, continuando a dirgli, mentre lui era ancora alle sue spalle -Non immagini quante volte io abbia tentato di avvicinarmi a Filipp oltre il bacio o una carezza più intima... ogni volta è stato l'inferno. L'ultima volta la mia pelle ha iniziato a seccarsi e a... a staccarsi...- e si portò le mani al viso, venendo presto raggiunta da Viktor -E' stato orribile! Sono tormentata dalla nausea, il mal di testa...! Tutto il mio corpo mi odia per il semplice fatto che non sono qui con voi! E... e inizio a odiarmi anche io, perché so, so cazzo, che non è giustificato visto che vi conosco a mala pena! Che non è corretto nei confronti di Filipp! Ma non m'importa! Non m'importa un accidente!- gridò, afferrando la mano di Viktor e dicendo -Non me ne frega nulla se è stato un mostro, non m'interessa niente se credi di non essere all'altezza di un vero rapporto! Non m'interessa! Stando insieme possiamo cambiare tutto... questa è l'unica cosa che so!- e si volse a guardarlo, convinta -Voglio sapere anche io da cosa tutto questo dipende, ma... non voglio stare lontana da voi, non ce la faccio più!- lo implorò, vedendolo quindi spostare lo sguardo, mentre scuoteva il capo -Lyse...-

-Guardami!- quello strinse la mascella e non obbedì, quindi lei lo sollecitò, alzandosi e raggiungendolo -Guardami, e dimmi che non è lo stesso per te! Guardami e dimmi che non vuoi anche tu una vita felice! Dimmelo e... e non cercherò mai più i tuoi occhi!- singhiozzò, sensibilizzandolo nuovamente. Tornò quindi su di lei e le afferrò il viso, con stanchezza nello sguardo -Lyse... prima di qualunque altra cosa noi dobbiamo essere certi che questa assurda fortuna che cura ogni nostro male non sia in realtà qualcos'altro. Dobbiamo accertarcene e capire perché esiste. Non possiamo assecondarla come una qualsivoglia tentazione. Nel nostro mondo, se soprattutto c'è di mezzo la magia, come è quasi certo che ci sia anche se non volete accettarlo, non si ottiene niente per niente.- e scese sul suo viso, dandole un bacio a fior di labbra e guardandola con affetto -Quando le cose saranno chiare, allora, e solo allora, potrò... lasciarmi andare in questo modo. E voi dovete fare lo stesso.- ultimò Ares, deciso.

Spazio autore:
E me ne sono dimenticata!! Ovviamente! Scusate tanto ragazze,  da domani le mie vacanze finiscono però,  quindi torno all'attacco XD il prossimo sarà mercoledì! Visto che sono in super ritardo!

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