Il mostro nel castello (Parte III)

E Darco alzò gli occhi sul maggiore, dicendogli -Il mio Indiretto mi ha appena detto che sta perdendo potere, il che significa che ha tutta l'intenzione di spegnersi. Fortunatamente, è un fenomeno abbastanza reversibile, quindi ora devo solo capire come è meglio agire-

-Ahhh... beh, si sa che i Totem, vivendo di solo istinto, ne hanno uno estremamente sviluppato e affidabile. E, anzi, mi sembra proprio strano che ti siano bastate solo un paio di persone per far scemare le tue intenzioni...-

Sottolineò Hayden, mentre Darco faceva per rispondergli, ma sentì la madre schiarirsi la gola, gelidamente.

Darco capì di dover spiegare tutta la questione  –La magia dei Totem è talmente potente e primitiva che basano la loro esistenza e il loro agire sull'istinto, quindi riescono a percepire se sono o meno in pericolo. Ė per questo che fra me e quel lago che ho scelto ci sono ben tredici persone e il più vicino viene chiamato "Diretto". Il Diretto deve essere per forza di cose un babbano, un babbano incosciente di essere plagiato, ma non incantato, da un mago che invece deve tenere informato una terza persona sul Diretto, a sua volta questo qualcuno deve seguire gli ordini da un altro e così via, fino ad arrivare all'Indiretto, ovvero il mio informatore primario sulla catena, quello più vicino a me. In una catena così lunga, le mie intenzioni si affievoliscono, nel senso che la consapevolezza di voler agire sul Totem, scema di persona in persona, fino a quando non si azzera. Da notare che il Totem sa chi è stato incantato da un mago, conosce chi lo circonda da tempo, ha delle abitudini che gli permettono di raggiungere uno stile di vita molto stabile e regolare. Qualunque intrusione nella vita di coloro che lo circondano, o peggio nella sua e il Totem si spegne, fino a quando non trova di nuovo il suo equilibrio sociale, cosa che purtroppo può richiedere anche secoli... e non posso aspettare tanto a prendere il diploma.-

-Oddio, sembra una cosa molto complicata, fratellino...- s'imbronciò Hazel, mentre Eliza, benché ancora sconcertata davanti alle esperienze fatte dal fratello in quegli anni, gli domandò –Come hai intenzione di agire?-

-Capirò chi è l'anello debole e lo sostituirò.-

-Solo a me sembra assurdo pensare che un lago abbia un... carattere???- domandò a quel punto Sharlize, vagamente infastidita. Tutti sembravano infinitamente ammirati davanti all'ambizione e le capacità di suo fratello.

Darco sospirò e le lanciò un'occhiata, per poi tornare alla sua tazzina vuota, facendo per spiegarle, anche se sembrava un po' deluso davanti a quella domanda.

-Non penso che sia la struttura in sé ad avere il carattere, ma la magia contenuta al suo interno. Alla fine, se noi fossimo senz'anima e senza magia, saremmo solo dei pezzi di carne che reagiscono agli stimoli interni ed esterni. Il nostro cervello raccoglierebbe le esperienze come un insieme di dati freddi e ogni nostra azione sarebbe perfettamente prevedibile e basata esclusivamente su ciò che ci è successo... non su ciò che siamo.- avanzò Monica, non vedendo Tom stirare un sorrisino gradito, soprattutto mentre fissava il figlio. Chissà se pensava ancora che la brunetta avesse studiato come un pappagallo.

Sharlize storse la bocca, pensierosa -Mh... quindi è come se avessero anche loro un nucleo magico?-

-Ce l'hanno. E' per questo che possiedono un carattere, anche se naturalmente non può essere rapportabile a quello di una persona... o di un ratto.- intervenne Darco, guardando Eliza, con fare eloquente. Quella alzò il mento e annuì -Certo non avrai problemi a privarti delle sue conoscenze.-

-Certo.- sostenne, convinto.

-Non hai paura del suo Meccanismo Ultimo? Se dovesse capire che lo stai acquisendo... potrebbe causare danni ecologici e magici non indifferenti, oltre a spegnersi improvvisamente, s'intende.- gli ricordò il padre e Darco alzò un sopracciglio, ironico -Ovviamente, non è un caso che ci siano tredici persone fra me e lui.- sottolineò, vedendo il padre storcere un momento la propria espressione, mentre Hayden arrivava alla soluzione prima di lui -Oh... che idea...- e sbatté gli occhi, sempre più ammirato -Dubito che, qualora riuscissi nel tuo intento, qualcuno potrebbe mai vantare una tesi migliore della tua.- e rise istericamente, guardando Eliza che ancora sembrava in dubbio, invece -L'unica cosa che mi viene in mente è il Filo di Arianna.-

E Hayden annuì, come anche Tom -Già... a quel punto, acquisire un Demone purosangue sarebbe stato decisamente più semplice.-

-Sì, è vero...- confermò Darco, che sentiva addosso l'occhiata penetrante della madre, così le spiegò –Quest'ultimo anno mi sono occupato di costituire questa catena di tredici persone, che fra loro praticamente non si conoscono, se non gli anelli legati direttamente. Questo significa che queste persone, in questi mesi si sono passati delle informazioni, dei ricordi dunque, che sono saltati di persona in persona e sono giunti fino a me, con regolarità. Inoltre hanno persino ricevuto degli ordini e questo ha permesso la formazione di quello che chiamiamo "Filo D'Arianna" o meglio "Circolo informazionale", fatto principalmente di ordini e di informazioni, che sostanzialmente permangono nelle persone come ricordi, muovendosi da me al Totem continuativamente, in una maniera delicata ma costante.-

La donna annuì con difficoltà, anche se non era certissima di aver inteso.

–Io sfrutterò questa questa catena invisibile per trasferire il mio potere di persona in persona, silenziosamente, giungendo al Totem e portandogli via ogni cosa, senza che lui capisca che lo sto facendo-

-Devi essere un tipo... estremamente delicato, per poterlo fare-

Considerò a quel punto Tom, guardandolo eloquente e il figlio fece spallucce -Lo sono a sufficienza.- e a quel punto decise di levarsi in piedi, controllando che ore fossero.

-Cosa fai adesso?- gli chiese la madre e quello replicò -Non ho ancora informazioni chiare sulla questione e non ne voglio troppe, altrimenti potrei destabilizzare il Circolo. Aspetterò che gli anelli legati a quello debole sistemino la situazione, altrimenti dovrò chiedere aiuto a una collega.-

E lì, sentendo parlare di una ragazza, Tanya schiuse le labbra, sorpresa -Una ragazza di cui ti fidi molto se la ritieni all'altezza del compito.-

Darco scese a guardare la madre e annuì, convinto -E' così.-

-Mhhh...- s'intromise anche Skarlet, stavolta -Finalmente un argomento interessante! Chi è? E' carina??-

Darco abbassò lo sguardo sulla maggiore e parve divertito dalla cosa -Sì, molto.-

-Aww, devi raccontarci tutto di lei!-

Intervenne quindi anche Hazel, afferrandogli il gomito e vedendolo assumere un'espressione poco convinta -No che non devo, sparite.- e si liberò dalla presa delle due, presto offese.

Darco le ignorò e scese a guardare Monica, che stava facendo un origami col fazzoletto che aveva fra le mani -Beh, hai finito di gingillarti?-

Sharlize si accorse che stava parlando con l'amica e sgranò gli occhi, dandole un colpetto col piede, da sotto il tavolo.

La bruna levò rapidamente gli occhioni su di lui e lo vide farle un cenno col capo -In piedi.-

Monica decise quindi di obbedire, per quella volta, e levò un sospiro, non potendo fare a meno di intercettare l'occhiolino di Tom, prima di sentire Darco domandarle -Ti sei allenata?-

-Sì, ma non è cambiato niente.-

-Bene.-

-Niente affatto.- rimbeccò lei, istintivamente. Nel frattempo si erano mossi fuori dalla cucina insieme ma, appena sull'uscio e al seguito di quella replica saccente, Darco scese a guardarla -Dimenticati di poter sentenziare su questioni di cui hai a malapena carpito l'introduzione. Se ho detto "bene", vuol dire che è meglio così.-

La vide schiudere la bocca, facendo per rispondergli, dopo essere stata sgridata ancora, ma l'occhiataccia di lui la spinse a chiudere la bocca. Doveva cercare di trattenersi... ma come poteva riuscirci!? Non era affatto abituata a tenere la bocca chiusa!

-Ma c'è qualcosa fra i battenti?!-

Domandò allibita Skarlet, sorpresa nell'averli visti riprendere a litigare proprio in quel punto e Hazel commentò, ironica -Non il vischio, purtroppo...-

E, per sua sfortuna, i due la sentirono e, sorpredendo tutti, le lanciarono esattamente la stessa occhiata annoiata e disgustata, prima di sparire nel nulla.

-Mami! Credo di aver trovato una fidanzatina per Darco!- Fece Hazel, alzando la mano e guardando Tanya che se la rise, divertita -Non so se sarà semplice... anche se piacciono molto anche a me!!-

Disse, trattenendo una risatina complice con Hazel e Skarlet, mentre Sharlize non sembrava dello stesso avviso -Che idiozie. Non si sopportano!-

E Tanya agitò la mano verso di lei, liquidandola rapidamente -Ah, lascia fare, tesoro...- ultimando poi, dolente -Quando Dorian ci serve, non c'è mai, cavolo!- e il marito sgranò gli occhi, scattando su di lei -Amore, ho pensato la stessa identica cosa!!- e Tanya lo guardò intenerita, proponendogli -Oh, dovremmo invitarli a stare qui con noi per qualche mese, sai che ridere??-

E il biondo assunse un'aria maliziosa -Non vorrai unire l'utile al dilettevole, vero??-

-Io e Mara potremmo creare un piano solo per la nostra cabina armadio, ci pensi?? Sarebbe bellissimo!- e allargò i palmi delle mani davanti ai suoi occhi, mentre fantasticava -E Dorian darebbe una lezione a tutti gli spocchiosi di casa, sarebbe davvero uno spasso!- e scese di nuovo sul marito, con la luce negli occhi.

Hayden sbuffò sonoramente, levandosi in piedi -Continua pure a sognare, mamma. Dorian adora il suo totale distacco da noi.- e guardò Hazel, mentre la madre continuava a esporre i numerosi vantaggi di una convivenza -Potremmo anche solo ampliare la casa ma lasciare la cucina in comune, tanto è sempre qui che chiacchieriamo!-

Hayden  quindi guardò Hazel, fece per chiederle che intenzioni avesse ma, seppur per un breve istante, i suoi occhi infuocati, accesi dalla notte, gli vennero in mente mentre si chiudevano e un sorrisino si palesava sul suo viso, prima che quelle labbra raggiungessero le sue.

Scattò con lo sguardo al tavolo, cercando di cancellare quel momento, visto che era stato molto bravo a metterlo da parte in quei giorni ma, purtroppo per lui, le dita della vampira raggiunsero il suo mento, spingendolo a sollevarlo. Incrociò i suoi occhi, buoni e affettuosi e si maledisse per aver pensato, seppur per un momento, che ci fosse qualcosa di incredibilmente sbagliato in quella situazione e che stesse cercando di infilarsi i pugni fin oltre le orbite pur di non vederlo.

-Tesoro, tutto okay? A che pensi?-

E lei lo conosceva così infinitamente bene...

-Mh, no, nulla... forse ho mangiato troppi dolci...- e liberò una mezza risata, dicendole poi -Comunque, ora devo andare da Jaz, poi ho dei casi da visionare. Tu cosa fai?-

La vampira lo guardò giusto quel lasso di tempo necessario per fargli capire che non era stato affatto convincente, ma non insistette -Sto con Skar, ha le gare di ballo fra due settimane e voglio aiutarla, se posso.-

Hayden annuì, gentile e le accarezzò i capelli, baciandole la fronte e tornando a guardarla -Allora ci vediamo a cena, ciao.-

-Ciao, tesoro....- lo salutò lei, vedendolo sparire oltre la porta e seguendolo con lo sguardo.

"Non l'ho convinto."


-Ah! Era da un po' che non ci divertivamo così. Eh, Smith?-

Domandò compiaciuta Alizée, voltandosi verso il suo compagno di letto, che guardava il soffitto ancora ansante, per poi voltarsi verso di lei, sorridendole.

-Sembra proprio di sì...-

L'attirò a sé, ma la bionda non parve molto propensa alle coccole, infatti ne approfittò per scendere nuda dal letto e andare a prendersi le proprie Magh, nella borsa sul tavolo.

Lui scrutò le linee sottili del suo corpo e fece –Ti ho vista parlare con l'amico di Rich, l'altra notte, alla festa di Jan.-

La vide irrigidirsi nel sentirlo riferirsi al ragazzo. Le dava così fastidio?

-Ė solo un idiota. Comunque è Janet, non Jan, non mi piace quel nomignolo-

Il moro ignorò l'ultimo commento e si concentrò sulla sua prima risposta.

-Perché "uno stupido"? Pensavo steste chiacchierando...-

-Perché sì, mi infastidisce... tu invece? Hai intenzione di portartela a letto?-

Il moro sapeva di chi stesse parlando l'amica, visto che le aveva raccontato a grandi linee cosa fosse successo con Eliza e replicò –Di certo le farebbe bene. In che modo ti infastidisce? Non ricordo il suo nome...- insistette lui, grattandosi il capo pensoso e la bionda assunse un'aria sorpresa –Cioè, fammi capire. Non hai fatto altro che detestarla e denigrarla per anni e adesso... te la porteresti a letto?-

Lui inclinò il capo e alzò ambedue le sopracciglia, in attesa. Se voleva avere delle risposte, doveva rispondere anche alle sue, di domande.

–A pelle mi sta sulle scatole, fine della storia. Non devi conoscere il suo nome, non è di nessuna importanza.- sostenne però la Quarta, tentando di chiudere l'argomento.

-Oh, beh... allora nemmeno i miei piani sono di alcuna importanza.- replicò lui, facendo spallucce, annoiato. Stuzzicandola però, aveva dunque un piano??

La bionda spostò lo sguardo tempestoso verso la finestra, con evidente risentimento, poi replicò –Si chiama Ian e che questo ti basti. Voglio solo che tu mi avverta se intendi... farti monopolizzare per un po', com'era successo con Hazel a suo tempo e con Skarlet ancora prima, così mi cerco qualcun altro in anticipo, stavolta. Dubito comunque che si concederebbe a te se non le giurassi amore e fedeltà eterne.-

Raul si chiese se c'era risentimento nella sua voce, anche se non sembrava affatto.

-Sei sempre stata brava a trovare ripieghi, Alì. Dubito fortemente che tu sia gelosa, quindi... cosa vuoi sapere davvero?-

La biondina tornò a guardarlo stavolta, con espressione dura e poi gli domandò –Perché adesso? Cosa è successo?-

Raul fece spallucce, decidendo di mettersi seduto e osservandola -Eliza, notoriamente, è sempre stata una stronza dispotica... in questo periodo però ci sono state delle vicende che mi hanno fatto ricredere su di lei.-

-E quindi cosa hai intenzione di fare?-

Davanti alla sua curiosità, il bruno inclinò il capo di lato, guardandola eloquente –Per questo... dovrai essere un po' più sincera con me, tesoro-

Lì la vide arrossire e sbuffare –Sei davvero un rompiscatole, Raul, diavolo-

E si mosse alla finestra, dandogli le spalle.

Lui si levò in piedi, altrettanto svestito e la raggiunse, afferrandole le spalle e vedendola irrigidirsi di nuovo.

-Sono stato dentro di te per così tanto tempo, tante volte, Alì. Eppure non ho mai smosso niente nel tuo cuore. Sei sempre stata separata da me. Non ti sei mai fatta toccare davvero, anche se questo non mi ha mai spinto ad ignorarti e trattarti come una troietta qualunque. Ho capito rapidamente che hai sempre avuto un profondo disagio...-

-Ah, Raul...- iniziò lei, facendo per andarsene, ma quello l'afferrò per le spalle e cercò i suoi occhi -E' così, Alì e non puoi sottrarti a questa consapevolezza. Sono assolutamente certo che, se questo ragazzo, che non è affatto interessato a scoparti, non come tutti gli altri, ti disturba tanto... è perché è il primo lupo ad averti vista davvero, per la prima volta.- Sostenne convinto, vedendola rossa in viso e iniziare a tremare -So già che non mi dirai assolutamente niente di ciò che pensi, ma se questa persona ti spaventa tanto, un motivo c'è e io ti sto solo pregando di dargli un po' di corda, di fidarti di lui. Sappiamo entrambi che per quanti vampiri tu ti sia fatta, il tuo posto non è con noi, Alì. Non puoi essere felice se non stai anche con il tuo branco...-

-E perché credi che vada alle feste di mio fratello!?- gli domandò, irritata, purpurea ormai, sentendo lui afferrarle il viso improvvisamente e guardarla, grato che gli avesse offerto quella replica -Andarci senza concludere niente, non ti servirà. Anche se devi ammettere di essere stata molto fortunata ad averne trovato uno così normale, in quella massa di mentecatti. Rich non fa che dirmi quanto sia anomalo come maschio... per cui, come punto di inizio, mi sembra ottimo, Alì. Poi se la sua eccessiva dolcezza dovesse annoiarti sai benissimo di poterlo scaricare quando vuoi... ma almeno prova ad essere più cordiale.-

La bionda inspirò sonoramente e sbuffò l'aria con stanchezza, annuendo brevemente. Senza dirgli null'altro su Ian e decidendo di cambiare argomento -Quindi... questo fantomatico piano?-

E Raul stirò un sorrisino divertito, facendo spallucce -Sono curioso, niente di più. E' una persona diversa da quella che credevo, quindi non ha più molto senso che la odi... anche se quel periodo risale ai tempi della scuola. Quando siamo usciti da Hogwarts ci siamo persi di vista un po' tutti... chi più chi meno.- e fece spallucce -Il risentimento che avevo per lei, nella convinzione che avrebbe cambiato mia sorella, è scemato con gli anni. In quest'ultimo periodo... è riuscita a dirle cose che io non sarei riuscito a dirle, si è comportata come la persona che non credevo che fosse e... mi sento in colpa, perché inizio a pensare di aver sbagliato tutto con lei, sin da subito.- e si sedette sul letto, pensieroso -L'ho sempre vista come... un drago che sputa fuoco su tutto quello che non le sta bene, ma ho come la sensazione che lo sputasse per altre ragioni... e voglio conoscerle.- e alzò gli occhi su di lei, svelandole un'espressione buona che di rado i suoi occhi maliziosi mostravano e strinse le labbra, divertita -Quindi... vuoi farti perdonare con qualche orgasmo? Mi sembra una buona tattica...-

Si complimentò, riuscendo a farlo ridere e vedendolo tenderle la mano, invitandola sulle sue cosce. Le baciò il petto piatto mentre lei gli accarezzava i crini scuri e le rispose -Siete tutti convinti che voglia scoparmela, ma magari riuscirò a farmi rivelare i suoi segreti senza che ce ne sia l'esigenza, no? Sono un tipo abbastanza persuasivo, mi dicono...-

E quella rise rocamente, vedendolo mordicchiarle un capezzolo e sentendo le sue mani stringerle i glutei mentre la muoveva sul suo bacino nudo -Lo dicono anche a me, in effetti... anche se te ne saremmo tutti grati se riuscissi ad ammorbidirla un po'.-

E quello le lanciò un'occhiata furba, dicendole -Se almeno lei sarà pronta a svelarmi i suoi, di disagi, magari potrei provare ad aiutarla... col sesso l'ammorbidirei certamente, ma sappiamo entrambi che sarebbe solo temporaneo.-

La bionda strinse le labbra, subendo la frecciatina e ignorandola abilmente -Allora, non mi resta che augurarti buona fortuna...-

E lui annuì, decidendo quindi di trascinarla sul letto e riprendere da dove avevano lasciato poco prima.


Fu in una placida radura immersa nel buio della notte e dal canto dei grilli che Monica venne smaterializzata da Darco.

Il Malfoy le lasciò il braccio e la superò, muovendosi nell'erba alta con le mani infilate nelle tasche.

C'era un buon profumo di bosco e la luce della luna e delle stelle rendevano abbastanza visibile l'ambiente. Si chiese cosa ci facessero lì e se aveva intenzione di ignorare il Troll nella stanza.

"Dovrei riaprire l'argomento, anche se non ho davvero voglia di perderci tempo. Non è uno con cui si può ragionare..."

Si portò le mani alle tasche dei jeans stretti che stava indossando e non lo vide fermarsi davanti a lei, quindi, naturalmente, ci andò a sbattere -E... ehi!-

Lo vide scattare indietro con lo sguardo, ironicamente e le domandò, con non poco sarcasmo -Adesso piagnucolerai su quanta poca umanità ci sia stata nella mia fermata non preannunciata? Pff...- sbuffò annoiato, mentre dal terreno stava facendo sorgere un grosso masso.

La strega arrossì irritata e, a quel punto, decise di dirgli -Se c'è l'ho con te è solo perché mi hai lasciato in quella fottuta grotta, che t'informo, carissimo, al mio risveglio e con l'alta marea della notte si è riempita d'acqua! E' stata una pura fortuna se sono riuscita a recuperare la mia bacchetta, che mi hai lanciato addosso, facendola sparire chissà dove, e se con l'incantesimo testa-bolla sono riuscita a uscirne! Stavo malissimo! Ero piena di dolori e non ho idea di come io sia poi riuscita a tirarmi fuori dall'acqua! Sono svenuta un'altra volta e mi hanno svegliato dei pescatori babbani! All'alba! Ah! E mi devi anche un paio di scarpe!- ultimò, rabbiosa ma lui non si era degnato nemmeno di guardarla, anche se ovviamente aveva la risposta pronta -Fossi stata più educata, non sarebbe certo successo.-

La bruna strinse i pugni e stavolta si posizionò davanti a lui, che si vide costretto a guardarla, con noia.

-Più educata, dici?! Oh, magari volevi che piagnucolassi dei ringraziamenti mentre non facevi altro che demolire quel poco di determinazione che stava lasciando il dolore! Se sono andata avanti fino alla fine è stato solo perché con quell'aggressività del tutto ingiustificata mi hai spinto a sopportare ogni maledetta fitta....!-

Lui la stava fissando e adesso stava alzando ambedue le sopracciglia, altezzoso -Sì, puoi piagnucolare un ringraziamento, anche se adesso non sarebbe la stessa cosa, s'intende.-

Lei era improvvisamente arrossita -N-non... non l'hai fatto apposta! Non l'hai fatto per incitarmi! Ho visto che eri furibondo quando mi hai lanciato la bacchetta!-

Il Malfoy fece spallucce, annoiato -L'unica cosa che so per certo, è che se siamo i primi a dubitare di noi stessi non andremo mai da nessuna parte. Se vuoi avere il potere, devi avere la forza di sostenerlo, non basta pestare i piedi in terra, strega. Non funziona così.- le disse, duramente -Devi accettare che in questo percorso sei sola, non sono qui per tenerti la mano... ma ti spingerò a pedate ogniqualvolta mi andrà, visto che mi stai sulle palle e non mi piaci, se non si era capito.- sostenne guardandola convinto e lei ignorò i suoi insulti, domandandogli poi -Mi remerai contro?-


Spazio Autore:

Eccomiii! Spero tanto vi sia piaciuto donzelle! Una nuova litigata per i nostri Darco e Monica, che suuccederà? Ad Hayden continua invece a puzzare la situazione... male, eh?? :/

Il prossimo sarà Lunedì! Baciii!


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