Il Circuito (Parte III)
-Assolutamente irrilevante, visto che era solo frutto di una scommessa e che non è stato nemmeno un vero bacio. Può bastare??- e con un gesto nervoso della mano bruciò i capelli alla sorella che spalancò gli occhi, offesa -AH! Le mie ciocche!-
Darco si riprese il libro, mentre Skarlet si metteva dritta e lo aggrediva verbalmente -Finto!? Mi hai detto che era con la lingua!-
-Niente affatto. Non ti ho detto alcunché. Hai solo pensato di doverlo fare perché te l'ho fatto credere e perché...- abbassò il libro, sorridendole perfidamente -Morivi dalla voglia di infilare la lingua in gola a Rich. Puoi anche ringraziarmi, adesso.-
La Malfoy spalancò la bocca, attonita, poi gli domandò -Quindi mi hai ingannata!-
-Certo. Proponi sfide disgustose... in qualche modo dovevo pur spuntarla.- e alzò le spalle, mentre girava l'ennesima pagina.
-Questa è una cattiveria! Ritira quello che hai detto!- riprese a tormentarlo così Hazel, fermandosi però quando lo sentì minacciarla -Pensi che possa metterci molto a farti un bel caschetto??-
Monica, nel sentirlo parlare, non aveva potuto fare a meno di riportare alla mente il loro diverbio e non seppe se considerare la sua promessa solo frutto dell'ubriachezza oppure no.
Sharlize la vide piuttosto assorta e immaginò che ci fosse rimasta male per le parole del fratello, anche se in realtà non era da lei.
Le afferrò la mano, vedendola spostare gli occhi prima sulle loro dita, poi su di lei -Tu? Con Filipp vi siete detti qualcosa?- le domandò piano, attirando comunque l'attenzione degli altri tre. Skarlet e Hazel erano entrate a conoscenza della cosa proprio il giorno prima.
-Niente di rilevante. Eravamo tranquilli entrambi... e per ora la cosa mi rasserena molto.-
E non solo perché poteva pensare più liberamente a Viktor senza sentirsi troppo in colpa ma perché la cosa in sé, già da sola, la sollevava.
Monica continuò a guardarla, poi annuì -Immagino...-
-Beh, visto che ora sei praticamente single... e che stai facendo amicizia con i gemelli...-
Iniziò Skarlet, strizzandole l'occhio maliziosa e riuscendo rapidamente a imbarazzarla -La vuoi piantare di dire idiozie, Skar!?-
E quella roteò gli occhi, annoiata -Come siamo pudiche! Che noia!!-
Monica scosse il capo e sospirò, poi tutte sentirono Darco intervenire. Dovevano aver attirato la sua attenzione -Stai riscontrando miglioramenti con i poteri, in questo periodo?-
Sharlize arrossì appena, non sapendo in realtà cosa dirgli. Era ovvio che c'erano stati dei miglioramenti... ma ovviamente dipendeva dalla vicinanza ai gemelli.
-Mh... non saprei, forse...- d'altronde, non se la sentiva di mentirgli completamente.
Il fratello rimase perplesso davanti alla replica ricevuta e Monica intervenne, trovando quella domanda strana -Perché? Cosa dovrebbe essere cambiato?-
I due incrociarono lo sguardo per la prima volta da quando era arrivata, ma lui tornò presto sulla gemella -L'atteggiamento. Ora che non c'è lui, non sei più costretta a essere pacata e gentile col prossimo.-
Osservò, sorprendendo entrambe le ragazze, visto che non molti si erano accorti del cambiamento avvenuto nella ragazza.
-Pensi che Filipp... mi limitasse?- gli domandò, abbassando il viso e giocando con le coperte.
-Io penso di sì!- scattò subito Skarlet, alzando la mano e sorprendendo tutti, anche Hazel si stava mordendo un labbro.
-Era evidente, Sharlize.- tenne a sottolineare il gemello, a quel punto, sorpreso nel vedere gli occhi della sorella farsi più lucidi.
Se n'erano accorti tutti, tranne lei.
-Ma ne eri così innamorata che avevamo paura di farti star male o metterti nuove ansie per la testa! Per questo non ti abbiamo mai detto nulla!- sottolineò Hazel, temendo che stesse pensando che avevano deciso tutti di disinteressarsi alla cosa.
Sharlize annuì, lanciando quindi un'occhiata a Monica che le sorrise a labbra strette, per poi dirle -Certi Grifondoro non sono fatti per le certe Serpeverde, non possiamo farci nulla...-
-Abbasso i Grifondorooo! BUUU!- gridò improvvisamente Skarlet, divertendo le altre due serpi che annuirono convinte.
Il gruppo cambiò rapidamente argomento, Skarlet aveva iniziato a raccontare di una sua avventura adolescenziale, ma purtroppo, benché il racconto fosse divertente, Monica non poté non accusare una fitta all'addome, che la distrasse.
"Diamine, è più forte..."
Si era accorta di quel malessere in doccia, si sentiva indolenzita, come dopo una sessione di addominali troppo intensa, ma la verità era che il dolore veniva dalla parte alta dell'addome... e non in un punto a caso.
Aveva preso una pozione contro il dolore, ma doveva aver finito l'effetto proprio in quel momento. Ora le fitte sembravano più forti rispetto a com'erano inizialmente.
"Maledizione..."
Non sapeva cosa fare. Ma sapeva cosa non voleva fare. Ovvero chiedere aiuto, tanto meno a Darco, non dopo come si erano lasciati la notte prima, non già sapendo alla perfezione cosa le avrebbe detto, come avrebbe giustificato il suo malessere.
-Ehi, Moni'...!-
Le tre poco prima erano scoppiate a ridere, ma vedendo la bruna assorta nei suoi pensieri, Sharlize aveva deciso di chiamarla -Che c'è?-
La strega scattò verso le tre, spostando rapidamente, forse troppo, la mano dal proprio ventre. Darco aveva notato il movimento, come anche la sua successiva bugia, malcelata dall'espressione imbarazzata -Scusate, sono un po' distratta...-
-A che stai pensando, monellaccia? Scommetto che ti ho fatto venire in mente una tua vecchia fiamma!- la puntò subito Skarlet, vedendo la bruna alzare un sopracciglio in sua direzione -Nemmeno per idea! Non sono certo al limite della decenza come te!-
La Malfoy stirò un ghigno malevolo e le domandò -Forza, adesso tocca a te raccontarci qualcosa! Qual è il posto più strano di Hogwarts in cui l'hai fatto??-
La bruna alzò ambedue le sopracciglia, riportando la mano al ventre e muovendola impercettibilmente -Scommetto che il tuo sono i Dormitori...-
Sharlize e Hazel scoppiarono a ridere, prendendo in giro la Malfoy che annuì come una che la sapeva lunga -Divertente, se se... almeno io non ho alcuna vergogna di svelare ai quattro venti ciò che sono e che faccio!-
Monica avrebbe avuto una risposta anche per quello ma, improvvisamente, Darco intervenne -Uscite fuori.-
E le sorelle scattarono verso di lui, lamentose -Ohh! Ma come!? Darco! Ci stiamo divertendo!-
Monica invece non se lo fece ripetere due volte. Doveva trovare un modo per tornare a casa propria. Dire che le scappava quella grossa l'avrebbe imbarazzata meno, se lui non ci fosse stato.
"Perché mai dovrebbe imbarazzarmi poi, che diamine! La fa anche lui!"
-Fuori!!- ribadì il Malfoy, seccato, notando che Monica si stava già levando in piedi, seguita poi dalle altre che, sbuffanti si mossero verso la porta.
-Sei proprio antipatico, però!-
-Infatti! Cattivissimo come sempre!-
Gli dissero le maggiori, mentre Sharlize passò davanti a Monica che era stata bloccata da qualcosa, al piede -Ma che...?- era un radice, quella?!
Affinò lo sguardo, perplessa mentre l'amica oltrepassava la porta e Darco mosse la mano, facendola chiudere con un botto.
Monica scattò con gli occhi verso l'uscita e improvvisamente si agitò.
-Ti fa male?-
Spostò gli occhi sgranati su di lui e fece due più due molto in fretta. Si era accorto della sua recita, maledizione! Possibile che non fosse più così convincente quando mentiva?!
-No, sto bene.-
Lui la liberò, ritirando la radice che la tratteneva e vide la strega muoversi verso la porta, quindi le disse, lapidario -Hai due scelte: accettare il mio aiuto adesso o venirmelo a chiedere per disperazione più tardi. Al tuo noioso orgoglio la scelta.-
La mano di lei era già sulla porta e non avrebbe impiegato niente a scappare... ma da quando aveva iniziato a desiderarlo?
Allontanò la mano dalla maniglia, molto rapidamente, arrivando a una conclusione che la disturbò profondamente in quel momento.
Aveva istintivamente paura di lui.
Che fosse per il suo atteggiamento, che fosse per le sue parole o anche solo per l'odio che aveva letto nel suo sguardo, quella notte, mentre le faceva quella promessa, non era rilevante, perché la parte più viscerale di lei le stava suggerendo che rapportarsi a lui le avrebbe portato solo guai.
Non che quella vocina non parlasse a sproposito nella sua mente abbastanza spesso, ma quante volte l'aveva davvero ascoltata? Quante volte si era lasciata trascinare da lei? Quasi nessuna in realtà... sarebbe stata questa una di quelle poche volte?
Sarebbe stato lui il primo a farla cedere?
"Ma non esiste proprio!"
No, non era affatto da lei lasciarsi sopraffare dal prossimo e non sarebbe successo nemmeno se quel prossimo fosse stato Darco Malfoy!
Si volse a guardarlo con nuovo vigore, per poi scandire -Mi fa male.-
Lui la scrutò un momento, poi fece un cenno alle coperte, mettendosi a gambe incrociate -Sdraiati e alza la maglia.-
La vide obbedire senza dire niente e, quando si trovò davanti al suo ventre, posizionò l'indice sopra il suo Varco Centrale.
Gli occhi di Monica erano diretti al soffitto di libri svolazzanti inizialmente, poi, quando lo vide piazzare su di lei l'intero palmo della mano, senza toccarla però, scese a guardarlo, sentendolo chiederle -Sta passando?-
La strega parve pensarci un momento, poi però scosse il capo, con espressione rabbiosa.
-La tua Aura è impazzita stamattina, come era già stato preventivato. Adesso stai subendo una specie di colpo di coda.-
La vide accusare la non velata accusa e tornare a guardarlo, rimasero un momento in silenzio, a fissarsi, poi lei gli domandò -Perché è impazzita?-
Darco suppose che desiderasse una motivazione magica per ciò che stava succedendo e gliela diede, allontanandosi da lei e tornando ad appoggiarsi alla testiera, mentre si accendeva una Magh -Come ti ho detto giorni fa, non possiedi alcuna consapevolezza cosciente dei tuoi pori, vuol dire che non avendo un controllo di ciò che sei, ciò che sei fa un po' il cazzo che vuole.- stabilì, continuando -La magia non è altro che una forma di energia di diversa natura, è chiaro che quando uno non ha coscienza di sé, non può pensare di dominarsi. Sei ancora una ragazzina, non hai l'esperienza adatta, né l'istruzione corretta per accedere e coltivare il tuo vero potenziale.-
Monica strinse i denti, furiosa... anche se non sapeva davvero con chi prendersela.
-C'è una soluzione?-
Darco la scrutò attentamente, poi le chiese -Se potessi chiudere tutto lo faresti?-
Lì, la vide sollevarsi e guardarlo mentre si abbassava la maglia -C'è o no questa soluzione?-
-Rispondi, Lyona.- si burlò di lei, innervosendola. Ormai si era impadronito del suo secondo nome, era certa che utilizzandolo in quel modo, avrebbe inevitabilmente rovinato tutti i ricordi legati ad esso... e se gli avesse fatto notare quanto profondamente la cosa la disturbava, certamente lo avrebbe utilizzato anche più spesso.
-Sai che non voglio farlo, maledizione! Che domanda è?!-
-Non vuoi farlo, ma lo faresti?- la incalzò, piegando il capo e leggendo già la risposta nei suoi occhi, sentendola dirgli -Non voglio mettere in pericolo nessuno! Non posso farlo!-
-Sapevi a quali rischi andavi incontro, ti avevo detto che saresti potuta diventare un sostanziale pericolo per chi c'era attorno a te! Non voglio sentire nessuna scusa a proposito. Te ne sei fottuta e lo devi ammettere, desideravi e desideri solo incrementare i tuoi poteri... A riprova che chi è votato al martirio cela uno spirito estremamente egoista, in realtà.- sottolineò, stirando un ghigno malevolo che riuscì a farla arrossire e stirare un sorriso incredulo, quel tipo era davvero assurdo -Ma lo trovi così soddisfacente?-
-Non meno di quanto lo troveresti tu se fossi al mio posto. Piantala di fare la parte di quella giusta e corretta. Non lo sei e sarebbe bello che se ne accorgessero anche gli altri.-
Ultimò, rivelandole quale fosse il vero problema. Il suo risentimento era solo frutto della gelosia che provava per sua sorella.
Non gli interessava d'altro.
Sospirò, non riuscendo a non trovare giustificati i suoi comportamenti. Quando c'era di mezzo l'amore verso un famigliare, tutto il resto poteva benissimo andare al diavolo.
-Non voglio chiuderli, non c'è stato un solo momento da quando abbiamo iniziato in cui abbia pensato che questa cosa non fosse la mia strada, Darco. Non posso dirti se è semplice vanagloria o il tentativo di investire tempo ed energie in ciò che più amo nella mia vita, non è una cosa che m'interessa discriminare... perché comunque la conclusione non mi farebbe cambiare strada. Ti sto chiedendo se hai una soluzione per me, o se devo andare a chiederla a qualcun altro.-
Darco fu sorpreso davanti a quella risposta apparentemente sincera, anche se in fondo non lo era affatto. Quella era la sua vera natura. Le importava solo di incrementare il suo potere e le motivazioni non le interessavano. Se era finita a Serpeverde, era certo per la sua ambizione che prevaricava su tutto il resto, perfino sul suo orgoglio... altrimenti avrebbe preso la porta quando glielo aveva proposto.
Rimase a fissarla ancora, aspettando di vedere il suo sguardo cedere, ma non lo fece.
Monica subì la sua espressione impassibile, senza tentennare. Non si vergognava del suo desiderio di apprendimento e miglioramento. Sapeva, in cuor suo, di non essere una persona cattiva, non temeva che imparando a gestire quel potere un giorno avrebbe potuto abusarne.
Anche se era certa che molti, a scuola, pensassero il contrario.
Vide quindi il Malfoy scendere dal letto e andare alla libreria, senza dirle niente, cosa che la spinse a sbuffare -Posso avere la mia risposta, almeno?!-
-Ti aiuterò, dopo pranzo. Bevi questa, dovrebbe far passare il dolore per un po'.-
Le disse quindi, facendo notare alla ragazza che stava guardando dentro una valigetta. Si piegò di lato, incuriosita e lo vide raggiungerla alla pediera del letto, dove aveva deciso di stare. Lo vide tenderle una pozione e gli disse, sconsolata -Ci ho già provato, non passa.-
Lo vide dal basso alzare un sopracciglio, incredulo -Stai paragonando le mie pozioni alle tue?-
Non seppe perché, ma in quel momento il suo disappunto la divertì, anzi che infastidirla come al solito. Ormai ci aveva fatto il callo a quella sua spocchia assurda. Prese la fiala fra le mani e la stappò, sentendone un buon profumo uscirne -Non è un veleno, giusto?- gli domandò, lanciandogli un'occhiata e sentendolo rispondere, dopo un sospiro annoiato -Magari lo fosse...!-
Lo vide voltarsi e richiudere la valigetta, per poi sistemarla di nuovo nella libreria.
Monica buttò giù il liquido color ciliegia dopo avergli fatto il verso mentre le dava le spalle e non poté trattenere un mugugno gradito.
"E' sicuramente più buona delle mie... speriamo che funzioni, almeno."
-Ora sparisci.-
Le ordinò dunque, non vedendola scendere dal letto senza dirgli nient'altro che "Ciao".
Quando Darco rimase solo, poggiò le mani alla scrivania, pentendosi di non essere riuscito a resistere nemmeno lui alla tentazione di risolvere quell'inghippo magico. Certo, per lui sarebbe stata una vera e propria seccatura per tutto il tempo che la ragazza avrebbe impiegato ad imparare a gestire i propri poteri, ma davanti alla sua curiosità, nessuna seccatura reggeva il confronto.
Eliza, dopo essere tornata a casa, era rimasta piacevolmente sollevata dal fatto di sentirsi totalmente in se stessa quella mattina. Certo, non aveva avuto il post-sbornia della festa di Hazel! Suo fratello, essendo una creatura angelica, aveva l'innata capacità di riuscire a creare componenti della natura o strutture inorganiche che facevano parte di essa. In pratica si era inventato un materiale in grado di mitigare su chiunque gli effetti della sbornia, decisamente più utile delle erbe demoniache coltivate dalla signora Riddle.
Il suo pensiero, mentre osservava il soffitto da sopra il proprio letto, si era soffermato più volte su ciò che era successo però durante la festa, a partire dalla sua dichiarazione a Bryanna, per finire con la discussione avvenuta con Raul.
A mente lucida non sapeva ancora quale comportamento sarebbe stato più giusto. Non sapeva se prendersela con Raul, se rimangiarsi tutto con Brinn... o se iniziare a pensare seriamente alla cosa... per quanto la terrorizzasse.
Parlarne davvero, rivelarsi del tutto... sarebbe equivalso a rendere la cosa davvero reale, probabilmente non arrivando comunque a un modo per risolverla.
Quel che era certo però, era che lasciare le cose com'erano, non aveva davvero senso.
O si decideva a chiudere quell'argomento, accettando di essere una donna frigida oppure...
Si mise seduta, sospirando sonoramente.
"Cosa faccio? Maledizione..."
La verità era che se Raul aveva davvero intenzione di burlarsi di lei, lo avrebbe certamente fatto a suo tempo e invece, per quanto la cosa, a questo punto, fosse nota a tutti, nessuno le aveva mai fatto notare che ci fosse qualcosa di estremamente sbagliato nel suo rapporto con Eamon.
Più di una cosa, purtroppo.
"Posso davvero fidarmi di lui?"
Si chiese, anche se in parte conosceva la risposta.
Se l'avesse tradita, Bryanna certamente non l'avrebbe più guardato allo stesso modo... e certamente questo non valeva una sua plausibile derisione pubblica. Il suo amore per Bryanna era indiscutibile.
Scese dal letto, quindi, capendo di aver ottenuto la risposta che cercava.
Spazio Autore:
Oh, sembra proprio che la nostra Eliza abbia preso una decisione! Era ora! Che avrà in mente Darco per Monica?? Ci sentiamo nel prossimo capitolo, martedì(anche questo era cortino)! A presto!!
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