Fireflies (Parte II)

Persino Eva si alzò, scandendo -Meglio che mi metta a studiare anche io prima di pranzo... a dopo.- salutò e la coppia rimase da sola, il posto vuoto di Mara, solitamente del ragazzo, li separava.

Lui aveva fra le mani la sua tazza di tè bollente, ma i pensieri che stavano invadendo la sua mente lo stavano distraendo del tutto.

-Perché non hai detto niente? Non hai reagito quando Monica ha chiaramente fatto capire che stava per andarsene.-

Darco sospirò e tenne lo sguardo sulla tazza -Anwyn non sarà mai felice di convivere insieme a Monica. Finché ci sarà lei, sarà Annika la persona che io avrò al mio fianco, non Windy. Hai visto quanto è stata ragionevole, stamattina?-

-E ti sembra una cosa normale, Darco? Allontanerai dalla tua vita tutte le Monica che ti si porranno davanti?-

-Fortunatamente non ce ne sono tante...- rispose d'istinto il figlio e arrossì appena nel sentire addosso l'occhiata della madre -No, Darco. Non ce ne sono tante.-

Il figlio chiuse gli occhi un momento di troppo, ma poi le rispose -In ogni caso ho litigato con Anwyn ieri e le ho detto che sistemerò la cosa e che finché resterà a casa mia, dovrà attenersi al parere dei suoi abitanti. Non potrà più permettersi di comportarsi in quel modo.-

Tanya annuì appena e gli rispose -E lei? Pensi che ci rispetterà? Hai appena detto che non accetterà mai Monica.-

-Tanto, dopo la sconfitta del Titano, ci trasferiremo...-

-E nel frattempo?- gli domandò ancora la madre, come se non avesse detto niente di significativo per lei.

-Farà ciò che deve... o dovrà trovarsi un'altra abitazione.-

Tanya alzò un sopracciglio, sorpresa da quella replica -Quindi sceglierai Monica?-

-La famiglia ha scelto Monica e io mi atterrò alle decisioni della famiglia.- sostenne gelidamente Darco, senza guardarla, al contrario della donna che lo stava fissando -Non potrei mai sopportare il tuo risentimento, Darco. Se mi stai facendo scegliere fra Monica e il tuo amore incondizionato...-

-Quello non potrà mai cambiare, mamma. Sono io che non voglio suscitare il vostro disprezzo e la vostra delusione... anche se so che Anwyn non rispetta le vostre aspettative.-

Tanya liberò un sospiro, con stanchezza e si passò una mano fra i ricci -Sono le tue aspettative quelle che non rispetta, Darco! Se soltanto tu fossi felice e l'amassi davvero, io non sarei meno felice di te!-

-Io la am...-

-Non mentirmi!- lo interruppe però la donna, battendo la mano e spegnendo la fiammata che le aveva animato i ricci per un momento.

Darco arrossì appena e spostò gli occhi sulla donna, appariva molto decisa e gli ripeté -Non mentirmi, Darco. Non sperare di poterlo fare in queste cose, se l'amassi lo vedrei in ogni sguardo, in ogni replica... e lo vedrei anche da parte sua.-

Lì, il figlio alzò le sopracciglia -Pensi che lei non mi ami?-

-Lei ha un'adorazione per te, ti venera come se fossi una divinità... ma l'amore è un'altra cosa. Considerando tutti gli anni che vi hanno visti insieme, dovrebbe conoscerti alla perfezione, dovrebbe saperti prendere come nessun altro, ma non è affatto così e... mi auguro davvero che non t'impegnerai con lei fino a quando non ci riuscirà, perché l'ultima cosa che voglio è che tu stia con una donna che non ti ama e che non ami.- e si avvicinò al figlio, vedendolo ruotare verso di lei e abbracciarla di slancio -Non lo farò, te lo prometto.-

La donna chiuse gli occhi sollevata -Ho però bisogno di sapere se anche tu vuoi Monica fuori da questa casa, perché se è anche il tuo pensiero... io non posso ignorarlo, Darco. Non posso desiderare in casa una persona che davvero tu o i tuoi fratelli non sopportate.-

Darco capì che in base a quella risposta, sua madre sarebbe andata a conclusioni e le disse -Come ho già detto, la sua presenza non mi tange. Se c'è, bene e se non c'è, è uguale.-

La donna abbassò il viso e si separò dall'abbraccio, rispondendogli -Ho capito.- e si appoggiò alla sedia, mentre il figlio ruotava del tutto verso di lei -Non puoi reagire così.-

-Io penso invece che lei ti piaccia come persona, questo è ciò che vedo... e le mie simpatie per lei, oltre a ciò che mostra a noi, sappi che si basano soprattutto su questo.-

-Per il fatto che ci litigo? Ti piace la cosa?-

-Mai quanto piace a voi e non osare dirmi che non è così. So che dalla tua posizione è difficile ammetterlo, ci sono passata ma...-

-Oh, andiamo...!-

-Ma di me ti puoi fidare ciecamente! Sto cercando di dirti solo questo!- sostenne la donna, afferrandogli il polso e cercando di nuovo i suoi occhi, vedendolo scuotere il capo -Conoscessi Faith, la mia migliore amica, ti rimangeresti tutto, visto che ho un rapporto molto più confidenziale con lei.-

La donna si sorprese nel sentirlo parlare di quella nuova ragazza e celare uno strano scintillio negli occhi -Le assomiglia?-

-Temo le piacerebbe parecchio per me, ma solo perché adora vedere la gente che mi risponde e che pensa di sobbarcarmi, cosa che comunque non succede.- sostenne con boria, il giovane Malfoy.

Tanya continuò a fissarlo e trovò molto interessante quell'argomento, ma non il figlio -Comunque, preferisco che torni qui. E' bene che il suo allenamento finisca in maniera ottimale, così che il Circuito esaurisca la sua utilità. Dopo la sconfitta del Titano vorrò certamente tornare a dormire, la notte.- stabilì, alzandosi in piedi -Richiamo zia Mara...- e Tanya, non del tutto soddisfatta dalla conversazione, annuì soltanto. Quel giorno aveva cavato sufficienti sirene dal gorgo... le sarebbero serviti ulteriori argomenti per intraprendere una discussione diversa da quella e più incisiva.

-Allora? Come stanno andando questi giorni? L'altra notte tu e Hayden siete andati insieme in discoteca, vi siete divertiti?- domandò positiva Hazel, guardando Jazmyne che arrossì e balbettò –Ecco... sì, noi...- abbassò lo sguardo e scosse il capo, sospirando profondamente –In realtà no, niente affatto.-

Ed era la verità. Se c'era Hayden non poteva davvero lasciarsi andare, era troppo abituata all'immagine che aveva lui di lei per poterla smentire. Istintivamente si comportava in una determinata maniera, in modo tale da non deludere le aspettative che il compagno aveva per lei.

Un particolare sul quale avrebbe dovuto ragionare, in realtà...

-Come no? Tesoro! Eppure mi sembri facilmente trascinabile con un po' di fantasia...- e le strizzò l'occhio Hazel, divertita.

Jazmyne la osservò, non riuscendo a credere che la ragazza fosse così incredibilmente abile a mentire.

"Non è possibile che lei stia davvero cercando di dividerci, che sia stata falsa in tutti questi anni!"

-Mi hai fatto scoprire qualcosa che con Hayden non avrò mai, Hazel.-

La vampira arrossì alle sue parole e si rese conto che la situazione che aveva creato poteva diventare la chiave di volta per il suo turbolento ed estenuante piano. "L'ha capito... si sta comportando esattamente come aveva previsto Skarlet. E' incredibile..."

La vampira lì abbassò lo sguardo, prendendo una lunga ciocca nivea e tastandola pensosa –C'è molta amarezza nelle tue parole, Jaz. Non... vorrai fare qualcosa per cambiare le cose?- domandò perplessa la vampira, rialzando lo sguardo rubino verso la bionda. Jazmyne arrossì e schiuse le labbra, sorpresa.

"E' assurdo, per tutto questo tempo non mi sono resa conto del suo atteggiamento, chissà se me ne sarei mai accorta, se Hayden non mi avesse rivelato... la verità"

-In che senso?-

Hazel, intuendo che la ragazza non avesse compreso, immaginò che i tempi non fossero ancora del tutto maturi, così si riprese, cancellando nuovamente ogni suo dubbio. Tirò fuori un sorrisino malizioso e si avvicinò a lei –Beh... potresti chiedere ad Hayden di... farci uscire di nuovo insieme.- E stavolta fu la ciocca bionda della compagna a finire fra le sue dita, mentre la giovane arrossiva.

Jazmyne era ritornata sui suoi passi, vedendola replicare in quel modo.

"Ma come posso dubitare di lei dopo tutti questi anni? E' talmente evidente che mi vuole bene e che sta cercando di ricreare il nostro rapporto, soprattutto dopo quello che è successo... è tutta colpa di Hayden e dei suoi stupidi dubbi!"

-Credevo che non volessi più...-

E abbassò lo sguardo tristemente, mentre Hazel storse la bocca, guardando altrove, sbuffante –E' solo che mi mancano i tuoi bellissimi discorsi su Mozart...- e le sue parole fecero scoppiare a ridere la bionda che tornò a guardarla, ma la vampira proseguì –Hayden in cuor suo non vorrebbe, si preoccupa troppo per te, lo sai molto bene, Jaz, e sai altrettanto bene che io non riesco a contraddirlo. Quando si tratta di te ho le mani legate.-

Jazmyne annuì e replicò –Lo so bene, Hazel. In realtà non pensavo di esserti mancata...-

E lì, l'espressione dispiaciuta della Vampira sorprese ancora Jazmyne, che sentì il viso venir presto accarezzato dalla mano tiepida della compagna –Ma che dici? Sei una sciocca, certo che mi sei mancata!-

E assunse quasi un'aria severa a cui la giovane non resistette, per cui le rivelò –E' vero, conosci bene le mie insicurezze. Ti ho sempre ritenuta una persona incredibile. Per questo ti voglio così bene.- e deglutì, vedendo la vampira divenire graziosamente rossa in viso, mentre la scrutava senza parole. Jazmyne nel vederla così sorpresa si rese conto che Hayden, qualunque cosa avesse capito da quel vampiro, non poteva essere la verità. Hazel non poteva diventare rossa in quel modo a comando, leggeva nei suoi occhi l'affetto che spesso le aveva espresso chiaramente, non era una menzogna perché lei non mentiva.

Le voleva bene, qualunque cosa stesse architettando...

...

Una volta tornata a casa, Jazmyne mandò un messaggio ad Hayden, il compagno si era poi catapultato da lei.

-Allora? Com'è andata?-

La fidanzata si sorprese nel vederlo smaterializzarsi nel suo salone un secondo dopo che gli aveva mandato il messaggio.

-Mi vuole bene, Hayden. Sappi che né tu né quel vampiro mi farete cambiare idea.-

Asserì duramente la bionda, guardando il fidanzato che inizialmente storse la propria espressione, poi assunse un'aria benevola e la raggiunse, affiancandola –Tesoro...- iniziò, afferrandole la mano, ma la vide levarsi in piedi e sentenziare –Hayden, il Cappello Parlante avrebbe di gran lunga preferito posizionarmi nei Tassorosso, lo sai, te ne ho parlato... ma siamo noi che decidiamo chi essere e in quale maniera vogliamo maturare. Io ho deciso di andare ai Grifondoro...- e lo raggiunse indicandolo -E questo non te lo devi dimenticare. Io non mi faccio influenzare dal parere degli altri, non puoi impormi i tuoi pensieri e di mentire per compiacere questo inspiegabile desiderio di vendetta che non ti riconosco! E questo perché a differenza tua ho tutto il coraggio che serve per parlare con Hazel in maniera aperta della questione! Delle sue azioni, dei pensieri e dei sentimenti che l'hanno portata a commetterle! Ora mi chiedo se non sia tu, quello a cui il coraggio sta mancando!-

Lì, vide il fidanzato diventare rapidamente molto serio -Ho tutto il coraggio che mi serve proprio perché ho deciso di affrontarla, di fare il suo gioco... e di vendicarmi. Ma se la metti in questo modo, è chiaro che abbiamo pensieri del tutto contrastanti.-

-Certo che li abbiamo, Hayden! Non mentirò più per te, non farò finta di nulla solo per permetterti di mettere in atto questo folle piano!-

-...E invece lo farai.-

Stabilì però lui, improvvisamente, utilizzando il potere su di lei.

Vide la ragazza spalancare gli occhi e la raggiunse, afferrandole il volto e scendendo su di esso, poggiando la fronte alla sua e chiudendo gli occhi.

-Mi dispiace tantissimo, amore mio. Credevo che mi avresti aiutato ma sì, forse sei una persona molto più limpida di me... ma non meno ingenua. Credi che dietro le azioni di Hazel ci sia qualcosa di buono e se le parlassimo lei troverebbe un modo per farci cambiare idea. So già che riuscirebbe a inventarsi qualcosa... è per questo che deve cadere nella mia trappola, devo farla venire allo scoperto... altrimenti non potrò mai fargliela pagare per tutto quello che ci ha fatto.-

Riaprì gli occhi e prese in braccio la ragazza, che svenne fra le sue braccia. Aveva agito sulla sua memoria, approfittando della debolezza della sua mente, assolutamente sguarnita davanti alla sua intrusione.

La portò in camera da letto e le accarezzò il viso affettuosamente -Non le permetterò di allontanarci, ma non posso nemmeno lasciarti agire come credi in una questione che...- abbassò il viso, sospirando poi sonoramente -Non ti può toccare come ha toccato me.-

Rialzò il viso, continuando a osservare il suo addormentato "Non puoi nemmeno immaginare ciò che sto provando e per questo è meglio che non ti chieda di provarci, di... assecondarmi. Farò ciò che è bene, poi la caccerò via dalle nostre esistenze."

Non avrebbe permesso a nessuno di intralciarlo nel suo piano di vendetta... a Jazmyne men che meno.

Lontano da casa O'Brien un branco di lupi era ormai nel clou della serata e, dopo aver permesso ad un grandioso Richmond Malfoy di cantare "I want it all" dei Queen, dimostrando delle doti canore che solo Skarlet non aveva mai conosciuto, si erano dati alla pazza gioia con i Cannoni Malfoy, entrati in gioco solo quella notte, permettendo al rave di avere un notevole climax ascendente, che difficilmente sarebbe stato superato il giorno seguente.

Rich, mentre il resto della compagnia era ormai fusa tanto e più di lui, era immerso fra le cosce di una ragazza, assaporando il suo umore e quello della ragazza che stava sopra alla prima. Le due si stavano palpeggiando e, mentre lui si occupava di ambedue le loro femminilità, le sentiva pronunciare il suo nome con enfasi e compiacimento.

La vita del lupo era assolutamente meravigliosa.

Lara lo vide decisamente impegnato, mentre Skarlet ballava strafatta davanti alla band, intorno a lei c'erano numerosi lupi... e non voleva rischiare che succedesse l'irreparabile di lì a poco, così decise di inserirsi nella mischia. Attorno a Skarlet c'erano cinque maschi Alpha. Due nemmeno li conosceva benché fosse quello un rave organizzato da lei.

"Come al solito ci sono fin troppi imbucati..."

Era difficile gestire un tale numero di persone, dopotutto.

Provò a raggiungere la compagna, vedendo che non sembrava affatto presente a se stessa. Ballava sinuosamente in mezzo al gruppo di maschi, lo sguardo vacuo e un po' assente.

"L'avranno drogata? Ma lei non è immune a certe sostanze?!"

Cercò di inserirsi nel gruppo, ma uno dei lupi l'afferrò per il braccio, con fare malizioso -Ciao, tesoro...-

La lupa assottigliò lo sguardo, anche se non poteva vantare nemmeno lei chissà quale lucidità -Non mi piace come la state guardando, voglio portarla via!-

-Shhh...- cercò di tranquillizzarla l'amico, accarezzandole il viso e attirandola nella sua presa -Non le faremo nulla che non desideri, lo sai... te l'abbiamo promesso.-

-Sì, ma...-

-Lara... non puoi impedirle di divertirsi e se veramente non ci volesse... ci caccerebbe, non trovi? E invece guardala... adora essere fissata con desiderio, vuole sedurci perché la cosa la eccita... lo senti anche tu, ammettilo.-

E la Lupa deglutì ansiosamente, non potendo proprio dargli torto -Non capisce, sicuramente è stata drogata... o magari la luna ha effetto anche su di lei!-

-Lara, qualunque sia la motivazione, sai perfettamente che non è giusto che tu le impedisca di divertirsi. E' qui per questo... perché questo è il suo posto. Non ho mai sentito un profumo di femmina più buono di questo, e nemmeno loro...-

La lupa vide altri due maschi che non conosceva aggiungersi al gruppetto mentre seguivano i movimenti della compagna, intimamente incantati da lei.

Forse sarebbe riuscita a tenerli ipnotizzati durante la musica... ma quando questa sarebbe finita?

Doveva assolutamente cercare Falko, lui era un maschio, sarebbe riuscito a prenderla senza doversi imporre come avrebbe dovuto fare lei.

Purtroppo c'era molto sessismo fra i lupi.

-Non permettere che le facciano del male in mia assenza, Killian, per favore...-

-Non darti pensiero... anche perché il suo maschio è lì e dubito che qualcuno abbia davvero la voglia di prenderle da Rich, stasera. Vogliamo solo coccolarci, come sempre.- le assicurò uno dei lupi con cui era solita trascorrere il tempo, quando non era con Rich... anche se in quell'ultimo periodo, in effetti, non lo aveva minimamente cercato.

Annuì e indietreggiò, uscendo dalla calca di ballerini e scandagliando l'area alla ricerca di Falko, anche se il suo forte profumo di maschio attirò i suoi sensi istintivamente.

Lo trovò che dava spettacolo anche lui, come stava facendo Rich del resto.

Ma dovette allontanare lo sguardo immediatamente per non vedere le tre ragazze impegnate a saziare il suo ingombrante membro.

Sperò che concludessero in fretta, mentre i compagni stimavano quanto tempo riusciva a trattenersi prima di venire vigorosamente in faccia alle compagne.

Beh, per sua fortuna non dovette aspettare molto per sentire le tre cacciare un grido di sconvolgimento, seguito dalle forti risate e gli applausi dei compagni.

-Vai così! AHHAHA-

-Bastardo, ci hai messo un'infinità!-

Lara decise di tornare a guardarlo, notando che per fortuna si stava rivestendo.

-Cosa vorresti coprire con quelle mutande, Principino? AHAHAH!!- lo prese in giro un altro Lycan facendo riferimento all'intimo che il compagno si stava infilando ma, rapidamente, Lara superò le tre ragazze del tutto imbrattate dal piacere del lupo e lo raggiunse, mentre Falko rispondeva con non velata malizia –Lo so che vorresti metterlo alla prova anche tu, Kraig! Ma non me lo attizzi, spiacente!-

-Ahahaaha! Coglione!-

Quando ormai Lara aveva deciso di raggiungere il compagno, quello ammorbidì rapidamente lo sguardo, anche se dovette trattenere l'aria divertita nel vederla traballare -Dove pensi di andare in questo stato?-

-Ed ecco la nostra Principessa! Perché non ci fai vedere qualcosa, Lara?- la provocò il solito Lycan, anche se venne seguito da altri due suoi amici -Oh sì, piccola, tirale fuori!- la esortò uno, seguito da un altro -Se hai bisogno d'aiuto ci siamo noi!- e via ad altre risate.

Lara lanciò un'occhiataccia ai compagni, ma Falko l'abbracciò, baciandole la nuca e placandola -Buona, bambina...- e rivelò le sue code di caldo potere lupino che andarono subito ad avvolgerle le gambe seminude.

-Ci possiamo spostare?- domandò con aria innocente, alzando gli occhi rubini su di lui che sfiorò il naso col suo -Certo.-

Falko le poggiò un braccio sulle spalle e, sentendo il disappunto dei compagni, si volse e scandì duramente -Silenzio!- e, dopo aver sancito il suo predominio con quella singola parola, Lara capì che era la persona più giusta per aiutarla.

Si spostarono nel bosco, sentendo l'aria farsi più frizzante ad ogni passo.

Quando poterono avere una visuale completa, ma comunque distanziata della calca, notarono che questa ormai invadeva la radura designata a pista da ballo. La coppia si fermò e lui si sedette sull'erba umida, invitando lei a seguirlo.

Lara, seppure un po' titubante, visto che una parte dei lei le stava ricordando che stava perdendo tempo, si sedette a cavalcioni sul compagno che prese a osservarla da vicino.

La lupa, sebbene felice di trovarsi lì, da sola con lui, avendolo intimamente desiderato per più tempo rispetto a quanto era pronta ad ammettere, non poteva sentirsi totalmente a suo agio. E non solo a causa di Skarlet.

Il maschio le accarezzò il volto e poi la lunga chioma gonfia come una brillante onda dorata -Senti, è da un po' che volevo dirtelo, ma non ho mai trovato l'occasione.- esordì, distraendo improvvisamente la lupa che arrossì -Cosa?-

-Mi dispiace.-

Lei corrucciò lo sguardo, perplessa. -Ti... dispiace? Di cosa?-

Falko assunse un'aria buona, morbida, che molto di rado gli aveva visto indossare e le rispose -Per quello che ti ho fatto quando eravamo ragazzini, per il modo in cui ti ho spesso trattata.-

Le confessò, baciandole la fronte e tornando su di lei, notando i suoi occhi illuminarsi -Non... non importa. Non posso punirti per ciò che ha fatto un ragazzo che non sei più. Quello che hai passato... è stato orribile, non poteva non lasciarti un segno.-

Gli rivelò, vedendo lui assottigliare lo sguardo -Sembra... che tu ne sappia parecchio.-

E Lara arrossì, vedendolo indietreggiare col capo e guardarla dall'alto -Allora?-

La lupa storse la bocca e mormorò -Sì, mi hanno raccontato alcune cose, ma...! No!- e si aggrappò a peso morto alle sue spalle, nonché sul suo bacino quando capì che il compagno stava per andarsene. Ora aveva il volto girato da una parte, mentre lei era a un passo dalla sua mascella -Ma nessuna descrizione strappalacrime mi ha mai spinta a cercare di riallacciare i rapporti con te. Era vero, il tuo carattere scostante e maleducato era sicuramente causato da un passato traumatico ma... questo non riusciva a giustificarti ai miei occhi, perché non sei mai stato uno stupido... e in ogni caso riuscivi a essere gentile con certe persone, quindi... se ci odiavi tanto era una tua scelta, non era data dal trauma.-

Lui continuò a mantenere un'aria seria, dandole il profilo e sentendola accarezzargli il torace e poi scendere a poggiargli la mano sul cuore -Ad oggi, conoscendoti un po'... direi che vai conquistato con pazienza, fiducia e il giusto equilibrio fra gentilezza e dominazione.-

Sapeva che con quell'ultima parola aveva stuzzicato la sua attenzione e infatti lo vide tornare su di lei, minaccioso -Dominazione? Pensi di essere riuscita a dominarmi?-



Spazio Autore:

Eccoci qua, ragazze! Abbiamo fatto l'endovena di Darco e Monica, adesso tocca ai lupacchiotti! Ci accompagneranno per tutto questo capitolo e anche per tutto il prossimo (A meno della prima parte del prossimo) Scusate se sono stata così assente in questi giorni ma oggi ho dato il mio ultimo esame all'università, per me è una grande svolta perché non so come ci si senta a non dover pensare all'esame successivo, inoltre dovrei avere un po' più di tempo libero che dedicherò alla tesi ma anche alla scrittura, per cui spero di mettermi avanti con i Titani così da postare più spesso di uno ogni 5 gg. Vi terrò informate, non preoccupatevi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a Sabato!

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