Essere Genitori (Parte V)

Lei lo lasciò fare, scattando verso di lui, adirata -Quello che dice quella cessa non ha alcun valore! Figurati se m'importa!!- ma lui continuava a fissarla, cercando la menzogna nei suoi occhi, ma non era né abbastanza lucido né sufficientemente arguto da capire quando non era sincera.

Aveva davvero difficoltà a comprendere le serpi, avevano troppi segreti... ed erano davvero troppo bravi a celarli.

-Che ti ha detto Jahn? Non pensavo fosse venuta...- e guardò Rich che fece spallucce -Voleva parlarmi dopo... l'ultima volta.-

E Lara assunse un'aria annoiata -Davvero?! Ma cosa crede? Che tu sia il suo giocattolo?!-

Lui alzò gli occhi al cielo e sbuffò -Il nostro rapporto negli anni si è sfaldato, non la rimprovero più di tanto per ciò che mi ha detto quella volta... era arrabbiata perché ha sentito che mi sono allontanato e sai benissimo quanto ci volevamo bene! Anzi! Io gliene voglio ancora!-

-Pff...- sbuffò Skarlet, guardando altrove infastidita -Una frigida acida come sua madre, che si fotta...-

-Piantala! Mi stai infastidendo adesso!- la sgridò quindi Rich, vedendola così voltarsi a guardarlo, ma Lara le domandò -Si può sapere che cavolo ti ha detto?!-

E Rich asserì, mentre ancora fissava la compagna -Si è messa in mezzo mentre parlavamo...-

-Nemmeno la stavi ascoltando.- lo corresse e lui rimbeccò -Certo che l'ascoltavo! Ho appena detto che mi ha chiesto scusa!-

-Sì, e poi? Che altro ti ha detto??- gli domandò, ora ruotando verso di lui, con fare di sfida e lui strinse le labbra, rosso in viso e non solo perché non aveva una buona risposta da darle e lei sorrise compiaciuta, anche se ancora i suoi occhi erano arrossati e gonfi -Te lo dico io! Ti stava rompendo i coglioni sul suo allenamento, che le stava portando via un sacco di tempo e per questo non si era ancora fatta avanti con te per chiederti scusa! Poi voleva sapere se tu avevi pensato a lei, se avevi pensato quanto il tuo rifiuto, dopo la sua straziante dichiarazione, le avesse fatto male e, non vedendoti particolarmente recettivo, ha comunque deciso di chiederti scusa. Così è andata!- gli ricordò, vedendolo fare spallucce, rosso in viso -Sono fradicio! E' già tanto che riesca ancora a parlare!-

-Ci riesci benissimo, anche se dici solo idiozie! Cosa che in effetti non diverge molto da quando sei lucido!-

E lì lo sentì afferrarle una spalla mentre le tirava i capelli -Sei una cazzo di stronza! Maledizione!!-

-Adesso basta, cavolo!! Non m'importa un fico secco di quello che... ehi!!- e Lara li separò, dando a entrambi due sonore manate in testa, vedendoli subito lamentarsi -Ahia!-

-Che cavolo ti ha detto quella sfigata, si può sapere?! Dannazione!- e fu il suo turno di buttare giù alcol. Si stava spazientendo, erano peggio di due bambini!

Rich a quel punto le rispose -Appena si è messa in mezzo, ovviamente ha cercato di allontanare Janet da me, così da attirare la mia attenzione!-

E lì, sentì la Malfoy scoppiare a ridere -Che scemenze!! Volevo solo uno dei tuoi fottuti Cannoni! Dove diavolo li tieni!?- e si avvicinò al suo torace andando a tastarlo sotto la camicia che indossava, ma non sentiva niente... oltre alla notevole muscolatura.

-Stai ferma! Non voglio che mi tocchi!- la sgridò a quel punto, vedendola immobilizzarsi subito e tenere il viso basso, cosa che raggelò anche lui, in realtà.

Lara buttò giù altro alcol, iniziava ad essere davvero stanca -Quindi?-

-Le ha detto che è inutile che si porti a letto tutti quei ragazzi visto che sono interessati solo a quello. Le ha poi detto che non vale niente come persona, che è sola e lo resterà sempre perché non ama altri che se stessa.-

-Non esiste persona al mondo più sola di lei, figurati se ascolto le sue massime.-

E Lara andò comunque ad accarezzarle il viso, baciandole la spalla -Certo che non devi, ti amiamo tutti quanti...- e stavolta andò ad accarezzare Rich che non era ancora riuscito a staccare la mano calda dalla spalla della Malfoy -Poi è arrivato Hayden però...- e dall'alto poté vedere le sue labbra stringersi.

-Non saresti dovuta venire stanotte, ma ti ha vista litigare con Janet e ti ha beccata.-

E stavolta l'altra non disse nulla, al contrario di lui che continuò -Ti ha detto...-

E mentre lui parlava, la Malfoy non poté che riportare la mente a quel momento.

...

L'espressione di sconvolgimento nel vederla lì l'aveva colpita parecchio. Non credeva se la prendesse tanto.

-Io ho promesso a nostro padre che ti avrei tenuta d'occhio! Si è fidato di me e io di te! Ma tu mi hai tradito!-

Hazel era con lui e stava cercando di tranquillizzarlo, anche se a fatica, stava tremando.

-Come ho potuto pensare che non saresti venuta?! Sapevi perfettamente che questa era una prova molto importante per te e per papà! Cavolo! Come puoi lamentarti di non avere la loro fiducia, se poi ti comporti così!? Non te la meriti!-

Mai le aveva parlato in quel modo. Probabilmente aveva alzato il gomito insieme ad Hazel, si notava dal colore delle sua guance ma... l'avevano colpita molto le sue parole.

-Ora però sono io quello sotto scacco, no? Se io gli dirò che eri qui, lui se la prenderà con te, tu ne soffrirai e io avrò fatto come al solito, la figura del fratello maggiore stronzo! Giusto!? Siamo noi i cattivi, vero, Skarlet? Siamo sempre io ed Eliza! Tu sei la povera vittima dei moralisti del cazzo!-

Sentendo quelle parole si era improvvisamente sentita sbagliata, una persona marcia... tanto che le parole di Janet avevano come assunto un senso, nella sua mente.

"Mi merito di stare così... me lo merito..."

-Io... io volevo solo venire al compleanno di Alexis...-

-E quante volte ci hai parlato stanotte?! Si vede in giro a mala pena! Ma cosa pensi? Che siamo idioti!? Ti vedi con Alexis continuamente, venire a questa festa non avrebbe certo significato festeggiare con lui, ma semplicemente divertirti, come fai sempre! Credi che mi compiaccia nel dirti queste cose? Credi che mi senta meglio, Skarlet?!-

Lei aveva iniziato a piangere, indietreggiando e vedendo anche gli occhi del fratello illuminarsi -Cavolo, possibile che tu capisca di sbagliare solo quando costringi gli altri a trattarti in questo modo!? Ma che problema hai!?-

Sì, era davvero sbagliata. Era sbagliata da capo a piedi. Tutta la sua vita lo era.

Non erano affatto gli altri il problema.

Indietreggiò, singhiozzante e lui a quel punto assunse un'aria provata e spenta mentre la osservava -Non possiamo correrti dietro per sempre, Skarlet. Se non vuoi più finire l'accademia lo devi dire chiaramente, non dare false speranze ai nostri genitori. Li ami molto ma... non t'impegni tanto per dimostrarlo, a differenza nostra che cerchiamo continuamente di aiutarti, anche se non riesci proprio a capirlo.- e le diede le spalle a quel punto, dopo averle offerto una delle espressioni più intrise di delusione che avesse mai subito.

...

-Oh, ma... ma è stato così cattivo...-

-No, non lo è stato... sono io che sono sbagliata...- singhiozzò l'altra a quel punto.

Era rimasta nel più muto silenzio anche se Rich, che aveva raccontato la scena per filo e per segno, aveva sentito distintamente le sue lacrime sul braccio.

-Ma non è vero, cavolo! Skarlet... è il compleanno di uno dei tuoi migliori amici!-

-Non volevo metterlo in questa situazione, Hazel doveva tenermelo lontano, tornarsene a casa con lui prima, ma...- e scosse il capo, portandosi le mani al viso, singhiozzante -Non sarei dovuta venire.-

-Tuo padre non avrebbe dovuto vietarti questa cosa, è assurdo che abbia pensato che non cercassi un modo di venire qui...-

Non riuscì davvero a non dirle Rich, si era fatta piccola piccola, anche se non poteva allontanarsi, visto che le teneva la mano sulla spalla.

La Malfoy alzò dunque gli occhi su di lui, di scatto -Lo sapeva benissimo, ma l'ha fatto appositamente per capire se poteva o meno fidarsi di me! E ho fallito, come sempre!-

-Sapeva che saresti caduta nella trappola e avrebbe così avuto la scusa per maltrattarti. Ti sembra così giusto!? Ti sembra corretto che un padre inganni suo figlio in questo modo!? Io non mi comporterei mai così!!- le disse, alzando la voce e arrossendo, vedendo le guance di lei seguirlo presto.

-Ma... ma io me lo merito...- liberò, vedendo le labbra di lui stringersi e l'espressione corrucciarsi -Smettila, cavolo... anche se fosse, lui è tuo padre e non avrebbe dovuto farti questo! Ha sbagliato!-

Ma lei scuoteva il capo, non riuscendo a vedere niente a causa delle lacrime, oltre al suo volto sfocato -Sbaglio sempre, sempre...- e raggiunse la mano calda di lui che ora era sul suo viso, sentendolo finalmente trascinarla contro il suo torace e sussurrarle, mentre le dava dei casti baci a fior di labbra -Basta... shh... smettila...- e finalmente varcò la sua bocca, attirandola fra le sue braccia e stringendola forte a sé con un braccio, mentre l'altra mano apriva prima la camicia, per poi afferrarle la mano e spingerla a toccarlo sul torace.

Il bacio si fece sempre più audace e Lara si alzò in piedi, con una sensazione di profonda serenità in quel momento.

Era un po' traballante per l'alcol ma non se ne dolse, anzi, finì la bottiglia e continuò a guardarli.

Vide lei sollevare presto la coscia sull'anca di lui che senza pazientare troppo andò ad afferrarle un gluteo e le si coricò sopra, sentendola immergere una mano fra i suoi capelli, mentre l'altra correva alla sua schiena. Continuarono a baciarsi con foga e lei si godette quel momento in disparte.

-Beh, quando iniziano?-

Sentendo una voce conosciuta alle spalle, si volse di scatto, dovendo alzare lo sguardo nel notare che Falko era proprio dietro di lei.

La lupa era ormai poco lucida motivo per il quale non si era accorta del suo arrivo. Tornò a guardare la coppia e gli domandò, poco convinta -Perché? Li guarderesti?-

-Li stiamo guardando, mi sembra... cosa che non mi piace fare, in genere. E non credo affatto dipenda dalla tua presenza, spiacente.- e le dedicò un sorrisino un po' falso, riuscendo a farle roteare gli occhi -No, infatti sono loro. Piace anche a me guardarli, mi dà una sensazione di sollievo.-

E il bruno la osservò con attenzione, notando di avere esattamente la stessa sensazione, per poi chiedere, rimettendosi a guardare la coppia limonare. Erano tornati a baciarsi e a palpeggiarsi restando sul fianco -E perché?-

Lara fece spallucce, liberando -Hanno stretto il loro Nodo da piccoli, forse è per questo. Non ne ho idea...-

Quello prese la bottiglia di birra che c'era sul tavolino davanti al divano e l'aprì con un gesto secco del pollice, bevendo e sentendo gli occhi di lei addosso mentre qualche goccia scivolava lungo il bordo delle labbra e poi verso la folta barba, dove poi si perse.

Divenne rossa quando vide l'occhio blu intenso di lui su di lei. La fissava con l'aria di uno che sapeva bene a cosa stava pensando.

Tornò sbuffante a guardare Rich e Skarlet e incrociò le braccia sul petto. Aveva fatto la figura della stupida.

Rabbrividì quando sentì le dita del compagno sulle spalle -Piantala...- lo minacciò subito, sentendo però la sua voce calda all'orecchio e la sua Autorità abbracciarla come una coperta -Ti vedo, sorellina... non sono le prime occhiate lascive che mi lanci.-

Lei lo ascoltò e replicò -Come se tu non mi guardassi continuamente le labbra...-

E l'altro, alle sue spalle, assunse un'aria poco convinta -Che idiozia...-

-Nemmeno te ne accorgi, ahahah... ma è tutto normale. Non possiamo farci niente, solo affidarci ai nostri cervelli e...- si volse quindi verso di lui, molto seria, anche se brilla –...Ti assicuro che il mio sarà abbastanza intelligente per entrambi- e stavolta fu lei a dedicargli un sorrisino bieco che lui guardò e tornò rapidamente ai suoi occhi, vedendola alzare un sopracciglio, altezzosa.

Sì, forse ogni tanto le guardava la bocca.

-Già, affidiamoci a lui, allora...- e assunse un'aria poco convinta, lanciando un occhiata a Rich e Skarlet, notando che si stavano ormai addormentando, anche se il solo vederli stretti l'uno all'altra lo rasserenava. Che razza di sensazione assurda!

-Ian credo abbia litigato con il suo Alpha, stava per obbligare Alì a...-

-Sì, mi ha detto che l'hai salvato e che vi siete scambiati gli assorbenti.-

Tagliò corto lui, vedendola tornare a guardarlo con aria divertita e sgridarlo però -Si offende se ti prendi gioco della sua virilità! E' un ragazzo eccezionale!-

-Un mero traditore, solo perché gli hai sicuramente mostrato la scollatura. Lo perdonerò solo perché so che non è abituato.-

L'altra assunse un'aria annoiata davanti alla sua boria e trattenne una risatina, scuotendo il capo -Ancora non capisco cosa ci abbia visto in te...- e tornò a osservarlo, chiedendosi se se la sarebbe presa, ma lo vide spostare lo sguardo su di lei, per poi inchinarsi al suo viso -Quella col cervello sei tu, no?- e lei arrossì vedendolo così vicino e non meno sicuro di sé mentre quegli occhi la stavano attraversando.

-S-se ho voluto questa tregua è per capire, lo sai.- stabilì, anche se non voleva indietreggiare, non gli avrebbe dato adito a pensare che aveva paura di lui.

Lo vide annuire impercettibilmente e le disse -Già e non provare mai più a metterti fra me e un pugno in arrivo, chiaro?-

La sua reazione però lo sorprese, infatti la vide stringere le palpebre e scandire -Ti avrebbe colpito e non ne avrebbe avuto nessuna motivazione, stavolta!-

-Questo non c'entra niente, bionda. Ti ho detto...-

-Certo che c'entra! Anche Rich deve capire che non possiamo più permetterci di bisticciare! E d'ora in poi farò di tutto per impedirvelo, quindi sarà meglio che ti metta l'anima in pace! Nessuno mi dà ordini! Né tu, né lui!- sostenne.

Perché sì, senz'altro quel fattore li accomunava. Ma se speravano di sottometterla, stavano freschi.

Lui continuò a guardarla con quegli occhi felini e magnetici che sarebbero riusciti anche a sciogliere il ghiaccio, probabilmente.

Lo sentì liberare un fiato, sconfitto finalmente, per poi tornare a lei e dirle -Beh, allora buonanotte, sorellina.-

E fu a mala pena accennato, fugace e sorprendentemente naturale quel tenero ed emblematico bacio sulle labbra che lui le... rubò?

Sarebbe stato così, se le sue labbra non gli fossero andate incontro, trovando il contatto bollente di quelle del lupo.

Era scioccata, lui decisamente no.

Si mise dritto, non spostando lo sguardo su di lei, fino a quando non la oltrepassò.

Non aveva avuto il fiato per dirgli alcunché. Le era parso così istintivo rispondere che non credeva prima di tutto a se stessa e poi a lui! L'aveva palesemente provocata! Anche se... non aveva notato alcun tipo di compiacimento dopo, l'aveva guardata seriamente, come aveva fatto l'ultima volta, alla festa di Raul e poi ancora prima, a quel Rave.

Rabbrividì nel ricordare anche solo la piega del suo sguardo, incrociò le braccia sul petto e iniziò a bombardarsi di domande che sapeva già, non avrebbero avuto alcuna risposta.

A fine serata, Bryanna Smith era del tutto immersa nel suo mondo.

Nicole e Manuel l'avevano abbandonata un'ora prima, asserendo di essere veramente stanchi e assonnati.

Per cui era sola. Era rimasto con lei solo il fondino di quel bicchiere che conteneva qualcosa di non ben identificato. Non si ricordava più cosa ci fosse dentro e ora, mentre vagava per la sala in mezzo a numerosi vampiri e alcuni lupi, lanciava occhiate vacue intorno a sé, cercando un divano vuoto dove adagiarsi.

-Finalmente ti ho trovata, Brinn! Ehi! Che hai? Perché hai bevuto così tanto?-

La voce che sentiva era molto strana, aveva l'aria familiare ma era dai toni altalenanti, tipici degli ubriachi.

Sentì il proprio corpo fare una mezza giravolta e poi avvertì il viso stretto fra le mani calde di qualcuno.

Era Alexis, il suo Alexis che, poco presente a se stesso, il giorno del suo compleanno, tentava con difficoltà di apparire serio, ma con ben pochi risultati.

La mora lo indicò e premette l'indice sul suo petto, assumendo un'aria contrariata, non era messa meglio di lui –Veramente anche tu sei ubriaco!!-

Il moro strinse le labba, divertito davanti al suo fare buffo, poi entrambi scoppiarono a ridere, finendo con l'abbracciarsi mentre si dondolavano sulla pista.

La mora si appese al suo collo e gli disse all'orecchio –Tanti auguri tesoro... ti voglio taaaanto bene!-

Lì, la brunetta si sentì trascinare su un divano che stava sul bordo pista. Le pareti del locale erano circondate da delle statuine di donne sgozzate e nude, che assumevano posizioni improbabili.

Bryanna si lasciò adagiare sul compagno, sdraiato sul divano. Sentì le sue mani abbracciarla, mentre lui le baciava il viso, affettuoso -Davvero?- le domandò cercando i suoi occhioni verde mela e quella sorrise meravigliosa annuendo e stampandogli dei baci sul viso e sulle labbra, senza fare troppa distinzione.

Quello si godette le sue coccole e la sentì rispondergli –Ma certo...-

Alex immerse una mano fra i ricci di lei e la fermò, asserendo poi –Siamo davvero ubriachi, Brinn...-

E quella gli sorrise apertamente, ridacchiando poi -Sì! Esatto! Ahahah!-

Ma il Diurno scosse il capo pensieroso e poi decise –Ti riporto io a casa.-

La mora storse la bocca, corrucciò lo sguardo riportando alla mente i moniti di Eliza e Raul, anche se in quel momento avevano un'importanza molto marginale purtroppo. Lui, vedendola così assorta, proseguì la frase, accarezzandole il viso e cercando di nuovo i suoi occhi –Tranquilla, lo so che non vuoi che dormiamo insieme, l'ho capito.-

Lei parve sorpresa davanti a quel commento e, notando una certa delusione nei suoi occhi gli rispose affettuosamente –No, non... non ci sono problemi...- sapeva che non avrebbe affatto dovuto dargli quelle false speranze, soprattutto quando lo vide illuminarsi per un attimo, ma il palpito agitato del suo cuore forse era riuscito a deviarlo dall'idea –No, siamo ubriachi... e poi non posso sparire dalla festa in questo modo. Non sono nemmeno riuscito a vedere gli altri per molto tempo...-

E lei fece spallucce, appoggiando il capo alla sua spalla e sentendolo immergere la mano fra i suoi ricci, mentre la guardava dall'alto -Si sa che questo tipo di feste vanno così, non preoccuparti... a noi ci vedi sempre.- e gli baciò il mento, mentre lui rispondeva sulla sua guancia, in prossimità delle labbra -Sì, è vero... andiamo a nanna, ora.-

E la sentì brontolare qualcosa di incomprensibile prima di ritrovarsi entrambi sul suo letto.

-Mh, uffi...- commentò la giovane mentre sentiva l'altro slacciarle il vestito da dietro e baciarle la spalla mentre lei lo abbracciava

– Oggi nessun ragazzo mi ha chiesto di ballare... ero brutta?-

Domandò con gli occhi chiusi e con fare come sempre sincero e innocente così il compagno assunse un'aria allibita –Eri meravigliosa, come sempre...- le sussurrò lui all'orecchio accarezzandole la schiena che stava venendo denudata e privata dell'abito.

Nessuno l'aveva invitata perché i suoi invitati sapevano bene che era stato loro vietato.

-Mh... non lo pensi davvero...– la sentì però dirgli, cosa che lo portò subito a cercare il suo viso. Ma fu l'ultima cosa che gli disse quella notte, perché si era ormai addormentata.

Alexis rimase a fissarla mentre la sentiva avvinghiata al suo torace. Le accarezzò il volto e decise di scendere a stamparle un bacio a fior di labbra che durò qualche istante di troppo, in effetti -Buonanotte, tesoro mio.-

Il mattino seguente, quando Skarlet aprì gli occhi, era sdraiata sul letto in camera di Hayden. Era stretta fra le braccia di Rich e davanti a lei c'era suo fratello. Le stava accarezzando il viso, cosa che l'aveva fatta svegliare. Hazel era alle sue spalle e gli stava baciando il collo.

-Ciao...- la salutò, con l'aria preoccupata e lei guardò confusamente la coppia anche se l'unica cosa che distingueva chiaramente era il russare di Rich nell'incavo del suo collo. Era alle sue spalle, la stringeva a sé con le grandi mani che avvolgevano il suo addome.

I ricordi erano vacui, ma ricordava molto bene la litigata con Janet... e poi quella con Hayden.

Quindi aveva iniziato a bere, a bere parecchio e... doveva essere finita con Rich, anzi... sicuramente dovevano averli trovati entrambi da qualche parte e avevano deciso di unirli, come spesso avevano fatto i loro "amici". Considerando quanto poco stava dormendo in quei mesi, la cosa non la sfiorò più di tanto.

Quel che però la stava ora preoccupando erano quei due che salutò appena -Ciao.-

E sentì il compagno lamentarsi dietro di lei mentre immergeva però la testa fra i suoi capelli profumati.

-Come stai?- le chiese subito Hayden, ma Hazel l'anticipò -Io direi che sta proprio bene...- e allungò una mano verso il viso di Rich, che parve rasserenarsi a quel tocco tiepido e gentile.

-Che cosa c'è? Perché siete qui?- domandò quindi la Malfoy, che si era ormai quasi del tutto risvegliata.

-Non... ti ricordi cosa è successo?-

Le domandò il maggiore, perplesso e lei gli lanciò un'occhiata rapida, ma glaciale -Sì.- ma non resse lo sguardo e lo spostò altrove.

-Ho deciso di non dire niente a papà di stanotte.-

Le disse subito. Era assolutamente certa che avesse però partorito quell'idea solo perché Hazel lo aveva fatto sentire in colpa...

-Beh, non era certo previsto che mi vedessi... anche se non potevate davvero pensare di privarmi del compleanno di Alexis.

I suoi infiniti sensi i colpa, insieme alla sua fragilità, tirati fuori dall'alcol e dalla cattiveria delle parole della gente, avevano lasciato di nuovo spazio alla sua lucidità, la sua arroganza e il suo narcisismo.

Aveva quindi dedicato la sua occhiata ad Hazel che arrossì appena -Tu e Janet avete dato molto nell'occhio, Skar. Non potevi sperare tu di passare inosservata in quel modo.-

E lì, Skarlet fece spallucce -Quindi, se tutto questo casino è successo, è solo per colpa di Jahn. E state pur certi che la pagherà cara.- stabilì, sentendo stavolta Rich morderle appena l'orecchio, sebbene ancora dormiente. E spostò rude la testa, decidendo di dargli una gomitata sul fianco e sgridarlo -E tu vedi di svegliarti! Chiaro!?- berciò quindi, improvvisamente, vedendolo spalancare gli occhi e guardarla atterrito -Che cazzo hai in testa!? Razza di puttana!!- e le afferrò il polso, tirandola di lato e buttandola oltre il letto.

Quella, leggera come un fuscello, sbatté sul pavimento e si mise a fatica seduta, per poi riprendersi in fretta dal dolore e guardarlo con odio -Sparisci da casa mia!!- e quello le restituì l'occhiata d'odio mentre Hazel e Hayden avevano tentato inutilmente di fermarli.

-No, Rich! Aspe...!-

-Skarlet!!-

La suddetta, tornata presto in piedi, si sistemò i capelli e sentì Hazel dirle dietro -C'era davvero bisogno, Skar!?-

-No, ma è stato piacevole. Come al solito.- sentenziò, forse più irritata del solito -E vedete di farvi i fatti vostri.- ultimò, prima di lasciare la stanza.

Hayden e Hazel liberarono un sospiro entrambi, con stanchezza e il biondo fece -Non avrei mai dovuto bere così tanto, le ho detto delle cose orribili...-

La vampira gli accarezzò il viso e gli baciò la guancia -Lo so ma... magari a qualcosa è servito... almeno un po'. Lara mi ha detto che si è molto messa in discussione. Era disperata, Hayden. Oggi si è solo rimessa l'armatura.-

E quello annuì debolmente, sospirando ancora -Non accetterò mai più di tenerla d'occhio. Non voglio più trovarmi in questa situazione. Non pensavo che il suo tradimento mi colpisse in quel modo... non ero del tutto in me.-

E Hazel arrossì appena, intimorita.

Chissà che cosa le avrebbe detto se avesse scoperto il suo di tradimento... l'alcool aveva certamente amplificato tutto, ma era certa che non avrebbe dato egualmente di matto nello scoprire la verità?

Spazio Autore
Eccomiii!! Come state, ragazze?? Spero che anche questo vi sia piaciuto! Un bacio grande e alla prossima che sarà lunedì! Sauuuu

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