Dobbiamo parlare... (Parte III)

Scattò indietro Rich, fulminando il bel Demone che si limitò a dirgli, cercando di apparire ragionevole -Sarà meglio che vi riaccompagni io, tutti e tre. Così evitiamo altri incidenti.-

Nessuno gli rispose, ma Lara si mosse aggressivamente verso il biondo, sgridandolo -Cosa diavolo pensavi di fare?! Ti sei rimbecillito?!-

Falko iniziava palesemente ad annoiarsi invece, anche se dovette cambiare idea molto presto, perché Rich si spostò di lato, evitando di relazionarsi a Lara e si mosse spedito verso Skarlet. Aveva notato come lo stava guardando e quel giorno non poteva proprio permetterselo.

Non dopo ciò che gli aveva detto.

-Sei stata tu, vero!? Sei tu che glielo hai ordinato!?- la sgridò, mentre lei appariva molto seria.

Fu il preso in causa però a difendersi, e senza rinunciare al sarcasmo stavolta. Nessuno gli dava ordini -Veramente voleva che la distruggessi e gliel'ho impedito prima che potesse farlo lei stessa... ma posso anche cambiare idea, se preferisci.-

Lo punse, quindi, mostrandogli il suo sorriso meno simpatico e riuscendo a irritarlo, ovviamente. Aveva avuto un incidente ed era sicuramente furioso con Skarlet per qualche nuova sciocchezza che si erano detti... ma doveva darsi una calmata.

Skarlet a quel punto assunse persino un'aria disgustata, scuotendo il capo e il lupo trovò davvero assurdo che avesse il coraggio di atteggiarsi in quel modo, dopo tutto quello che era successo. La raggiunse in pochi istanti, visibilmente aggressivo -Fai sparire quella faccia o giuro che...!-

-Che cosa?!- incalzò però lei, ora incrociando le braccia sul petto e piegando il capo di lato, dicendogli -Che vorresti fare? Oggi non potevamo cadere più in basso e, visto il tuo stato, direi che ti ho fatto un favore ad impedirti di metterti in strada!- ma lui non stette alle sue parole e l'afferrò per il volto, guardandola minaccioso -Questa è una decisione che spetta solo a me! E sta certa che non ti sono minimamente riconoscente. Se sei venuta qui è solo per te stessa, come sempre e sempre farai...-

-Che coglioni, quand'è che iniziava il limone?- si sentì in sottofondo Falko che domandò piano alle spalle di Lara, decisamente più concentrata di lui, infatti scattò indietro, rossa in viso – Sei stupido? Guarda che ti sentono!-

-Adesso di sicuro.- continuò lui, annoiato e, notando che la coppietta si era ammutolita, sbuffò e scandì -Bah... me ne torno alla Tana.-

E lasciò la lupa allibita quando lo vide darle le spalle, ma lo inseguì, afferrandogli un braccio e quello si trascinò dietro la bionda per un po', prima di fermarsi. I due iniziarono a battibeccare, cosa che non poté non divertire sia Hazel che Darco, vicino a loro.

-Stanno facendo amicizia che la cosa ti piaccia o meno. Lara ovviamente ti ama ma... non in quel modo e tu lo sai.-

Rich, che stava ancora offrendo la sua attenzione ai due che non riusciva proprio a guardare senza la più assoluta repulsione, fu sorpreso dalle parole dell'altra, ma tornò su di lei quando la sentì ultimare -Come sai di non amarla nemmeno tu.-

Lui strinse così le palpebre, sibilandole poi -Tu non sai niente di ciò che provo io.-

E la vide deglutire. Il suo viso era arrossito mentre le sue labbra si erano schiuse meravigliosamente, per poi dirgli -Già, è vero, non so niente.- confermò, cosa che fu dolorosa per entrambi, in quel momento, per lei in modo particolare perché il lupo vide i suoi occhi velarsi improvvisamente, cosa che lo atterrì in un istante. Quella frase aveva un retrogusto così ambiguo da dargli una terribile agitazione.

"No, no... devo allontanarmi da lei..."

Era straziante vederla in quello stato, poteva sopportare di vederla in ogni tipo di atteggiamento, ma non in quel modo.

E se era riuscito a resistere al feroce impulso di consolarla, come faceva ogni dannata volta, era solo perché il dolore provocato dalle sue parole ridondava ancora rumoroso nella sua mente.

Fece dei passi indietro, non avendo davvero idea di cosa dirle, mentre lei però continuava a fissarlo con una fierezza che però era così sofferta da contagiarlo.

Ma non poteva davvero permetterle di lasciargli addosso quell'immenso senso di colpa che sentiva, quelle mancanze che stava avendo il coraggio di fargli pesare con quell'espressione piena di sé.

-Devi solamente vergognarti, Skarlet. Sei solo una bambina.-

Le disse così lui, vedendola alzare un sopracciglio, sorpresa che fosse arrivato a risponderle, stavolta.

Le stava ricordando che non poteva proprio avere delle pretese da lui, non dopo come aveva avuto la perfidia di trattarlo.

Era evidente che voleva semplicemente vincere ogni conversazione, come sempre, senza badare a chi rimaneva ferito nel mentre.

Lo vide assumere un'aria molto delusa e fu il turno di lei quello di sentirsi in colpa, soprattutto quando le diede le spalle e si mosse verso la moto di Lara, pensando di tornare a casa con lei. Ma Skarlet lo sorprese ancora, per l'ultima volta quel giorno -Volevo solo che trovassi qualcun altro con cui arrabbiarti! Era l'unico modo per distrarti!-

Si giustificò dunque, cosa che sorprese parecchio il biondo.

Non erano certo delle scuse ma era senz'altro la prima volta che giustificava dei suoi atteggiamenti senza vantarsene. Soprattutto quando facevano centro così abilmente.

Non era sicuro che fosse sincera ma, nel voltarsi e vederla rossa in viso, poté appurare che lo fosse.

-Non...- tentennò poi, mentre ultimava -Non le penso.-

Tenne infine a sottolineare. Non era fondamentale e lui sapeva bene quale risposta meritava, ma lesse facilmente lo sforzo che aveva fatto per calpestare il suo imbarazzo nel dirgli quelle cose e non poté che ammorbidire lo sguardo.

Le sue parole erano riuscite a farlo sentire immediatamente meglio e in quel momento ne aveva così bisogno che non volle davvero aggiungere nient'altro. Non quel giorno.

Lanciò un'occhiata ai compagni in lontananza e vide quindi Falko dire -Oh, senti! Vieni con me, sì o no??-

-Ma...! Falko! Adesso ci riporta Darco! Non c'è bisogno che rischi...-

-Sì o no?!-

–...-

-Bene, allora staccati.-

-Ma chissà dove siamo! Non puoi davvero...!-

A quel punto Darco, ricevendo l'occhiata della sorella, capì che era il momento di andare -Vi riporto io, non ci sono problemi.-

E i lupi si volsero verso il Malfoy, mentre Falko scandiva -Ce la faccio anche da solo, Chioma Lucente...- e assunse un'aria perplessa, vedendo come effettivamente quei capelli si animavano di riflessi ramati e rubini che li rendevano molto particolari se incrociavano la luce del sole, cosa che non aveva potuto notare al compleanno della succhiasangue.

Darco ignorò il soprannome e tese una mano verso di loro, vedendo Lara sorridergli affettuosa -Grazie, tesoro. Potresti portare anche la moto?- e indicò il mezzo parcheggiato sul ciglio della strada.

Il Malfoy annuì placidamente e sentì la mano di Rich scombussolargli quegli stessi capelli che avevano attirato Falko -Portaci a casa, moccioso.-

Darco lo guardò un momento, supponendo che con quel gesto volesse in qualche modo scusarsi per pochi momenti prima, l'istante successivo erano nella città che sovrastava a Tana. Era stata una smaterializzazione completamente indolore, persino per Rich che la detestava -Ah, sembra che l'allenamento ti abbia davvero aiutato.-

E Darco, piccato, si limitò a replicare, facendo spallucce -Già. Mi chiedo cosa possa aiutare te.-

-Una lobotomia.-

-Chiudi quella fogna.-

Falko lo ignorò, visto che era abbastanza soddisfatto del proprio intervento e non certo perché si era scambiato un'occhiata divertita con Chioma Lucente.

-Ci vediamo, ragazzi.- si limitò poi a salutarli Darco, sentendo però solo Lara rispondergli -Grazie mille, tesoro!- poi sparì nel nulla.

Quando i tre rimasero soli, Lara si volse verso i due lupi e fu un po' indecisa su cosa dire.

Sapeva di dover assolutamente ringraziare Falko, ma allo stesso tempo voleva parlare approfonditamente con Rich, per sapere cosa diavolo era successo.

Vedendola indecisa, i due ebbero reazioni differenti.

Rich si offese, assottigliando lo sguardo e facendo per parlare, ma Falko alzò gli occhi al cielo, intervenendo -Beh, visto che la principessa è salva...- si volse, muovendosi da solo verso l'ingresso esterno della Tana.

Lara però sgranò gli occhi, dicendogli, mentre faceva per raggiungerlo -Aspetta, scendiamo con te!-

Sarebbe stato davvero maleducato da parte sua, se non gli avesse detto nemmeno grazie per averla aiutata.

Quello la sentì, ma non si fermò, come lei invece sperava avrebbe fatto... anche se si sentì una vera stupida quando si accorse in che modo la stava guardando Rich. Era schifato.

Sgranò gli occhi, allibita, e lui scosse il capo, muovendosi sdegnato verso i tombini.

La lupa lo affiancò e non capì davvero il suo atteggiamento -Posso sapere che diavolo ti prende, oggi!? Non hai mai fatto una cosa così idiota!-

-Nemmeno io ti avevo mai visto con quella faccia da idiota.-

Replicò piccato lui, non vedendola spalancare gli occhi e arrossire -Idiota!? Per Falko?! Sappi che è solo grazie a lui se sono riuscita a trovarti!-

-E perché non sei andata con Hazel?-

Le domandò lui, gelidamente mentre la compagna era allibita -Ovviamente perché ero nel panico, a casa! Hazel mi aveva detto che avrebbe cercato un modo per trovare Skarlet, che ti era successo qualcosa e che doveva assolutamente trovarti! Ma... non potevamo certo avere la sicurezza che Darco ti avrebbe trovato subito!-

E lì, Rich, liberò una risata poco convinta -Volevi andare con lui, Lara.-

Decretò, del tutto arbitrariamente, facendola arrossire di nuovo, anche se non meno innervosire -Era ovviamente quello più comodo! Ho chiamato anche Nigro, ma non mi rispondeva! E poi, maledizione, mi è preso un accidente! Possibile che non te ne importi un cazzo!? Sei uno stronzo!-

Lo accusò, a quel punto, mentre la voce le si rompeva davanti a tanta freddezza immeritata.

Il biondo si sentì vagamente in colpa, sentendola così ferita dal suo comportamento -Ti stai avvicinando a lui nella maniera sbagliata ma, come dici sempre, non posso fare nulla per impedirtelo. Anche se ormai sono certo che gli interessi e che farà qualunque cosa pur di approfittarsi di te. Anche venire ad aiutare me.-

Sostenne convinto, mentre la sua mente metteva da parte le diverse osservazioni che gli aveva fatto Skarlet quel giorno.

Lei era sinceramente allibita, non avrebbe mai creduto che sarebbe stato capace di costringerla a fare qualcosa.

Per cui si fermò, prima che il compagno scendesse giù dal tombino.

-Quindi mi vuoi mettere davanti a una scelta. Giusto?-

Gli domandò, con voce rotta ed espressione piena di delusione.

Rich si bloccò e si volse, prima di saltare. La guardò, con aria spenta e fece spallucce -No, ti ho già detto che non posso costringerti a fare niente. Ma non chiedermi di essere felice per questa cosa disgustosa che sto iniziando a vedere fra voi. Non sopporto che non t'importi assolutamente niente dei miei consigli, delle mie sensazioni. Non sopporto che te ne strafreghi delle mie paure per te, che tu non faccia assolutamente nulla per tentare di rasserenarmi...-

-Più di farti invitare a casa loro, cosa diavolo posso fare?! Falko non ti ci vuole a casa sua, ma Ian l'ha convinto, maledizione! E solo e soltanto perché, a differenza tua, si è reso conto sin da subito dell'esigenza attuale del Branco!-

E Rich alzò gli occhi al cielo, assumendo un'espressione poco convinta -Del Branco? Ancora con questa stronzata? Non puoi davvero continuare a nasconderti dietro queste idiozie, Lara. Apprezzo molto di più che mi dica che sei semplicemente curiosa di sapere perché uno come Ian sembra andare d'accordo con lui, ma non davvero che mi venga a propinare ancora la storiella sulla nuova Triade. Nigro sarà il nostro Capobranco per secoli e così gli altri.-

Lara non aveva davvero altre parole da spendere, anche se una volle dirgliela -E se io volessi essere amica di entrambi? Questo mio desiderio pensi sia abbastanza importante, per te, o i miei pensieri hanno un senso solo quando sono i tuoi propri?-

Gli domandò. Le lacrime erano sparite e Rich rimase davvero male davanti all'espressione semidisgustata che gli stava offrendo.

-Non è per litigare che ti ho detto quelle cose. Ti ho detto di fare ciò che vuoi ma che non posso essere né felice né tranquillo! Non so più come dirtelo! E sei tu che stai cercando in ogni modo di impormi le tue scelte, facendomi invitare da Ian e mettendomi in quella situazione di imbarazzo! Cazzo!-

La sgridò, vedendola arrossire e sgranare appena gli occhi. Non aveva tutti i torti.

-Bene, allora. Hai preso una decisione che sembra essere definitiva.- constatò la ragazza, vedendolo annuire convinto -Non è mai stata diversa!-

-Ma lo sarà. Che sia domani, che sia fra un anno o fra mille, dovrai cambiare idea, Rich. E, più farai passare il tempo, peggio sarà. Perché se accidentalmente dovesse succedere qualcosa anche a uno solo della Triade, qualcuno dovrà salire al potere, io e Falko ci saremo... ma se tu, quel giorno, non sarai stato ben integrato nel rapporto che io e lui avremo creato, allora ne sarai escluso. Non è questo il tipo di Capobranco che voglio per me, né tanto meno il tipo di uomo che vorrei al mio fianco, ovvero una persona che non ragiona e che non ascolta. Che sia il lupo più forte di tutti, non è di alcun interesse. Non si può regnare da soli.-

E, detto questo, lo superò con una spallata, lasciandolo scioccato davanti a quelle parole crudeli e che gli ricordarono molto quelle di Skarlet.

La inseguì dunque, raggiungendo presto il piano sotterraneo dove c'erano tutte le loro ville e, in mezzo alla strada, le afferrò il polso -Ma ti rendi conto di cosa mi hai appena detto!? Ti rendi conto che cosa ci sta facendo quel...!-

-E ancora non hai capito che io ho il mio, di fottutissimo cervello!! IL MIO!!- si volse improvvisamente lei, spingendolo con forza sulle spalle, coadiuvata dalla propria Autorità che le agitò capelli e vestiti, quindi poi lo additò -Adesso mi hai veramente rotto, Richmond Malfoy! Potevo anche capire che non volessi per il momento relazionarti a Falko! Potevo sopportare anche che ignorassi le numerose e importantissime motivazioni che sono sorte a spingerci a cercare di fare la cosa giusta! Potevo anche accettare che restassi arrabbiato con me per un po', che continuassi a tenere il muso a Falko! Ero pronta a tutto! Ma non che mi ricattassi, cazzo!-

Lui era imbarazzato davanti a quella furia che stava iniziando ad agitare anche la sabbia, come anche le foglie dei numerosi rami di Niveomanto che rivestivano il soffitto del sotterraneo o fungevano da sedie in alcuni scorci verdi e appartati.

La lupa invece era paonazza, non lo lasciò nemmeno finire di parlare -E tu, allora?! Stai facendo la...-

-Io non ti sto ricattando in maniera assolutamente irragionevole, come fai tu, maledizione! Non hai più alcuna prova per giustificare i tuoi pensieri! Sono tutti basati su un fottuto avvenimento di quindici anni fa! Ma ti rendi conto!?-

-E tu!? Come diavolo fai ad essertene dimenticata?! Come puoi ridere e scherzare con un mostro che per poco non ti ha strangolata e stuprata davanti ai miei occhi, come?!!?- berciò lui, con le lacrime agli occhi, ma lei si fece a un passo da lui e gridò -Non ho dimenticato niente! Maledizione! Ricordo ogni istante! Ma se sono riuscita a vedere oltre, porca puttana, è perché a quel tempo era un dannato Sacco! Ma hai la più pallida idea di che cosa voglia dire, crescere in quella maniera!? Ti sei mai interessato, Rich?!- lo accusò, vedendolo sgranare gli occhi e impallidire appena, spostando lo sguardo poi, mentre lei gli sibilava -Richiuso in una gabbia sin da quando hai iniziato a camminare, insieme ad altre piccole bestie che si divertono a picchiarti, mentre tu non puoi rispondere. Cresci, prendendo giornalmente colpi da chiunque ti si piazzi davanti, maschi, femmine, giovani e anziani. Nessuno che abbia un pensiero per te, un sorriso, un abbraccio. Come possiamo paragonare le nostre esperienze di vita? E' un miracolo anche solo il fatto che quelle cose che hai detto, quel giorno, non me le abbia fatte davvero, Rich. Dovrebbe essere una persona malata di mente, uno psicopatico... eppure la sua determinazione, il suo sangue e la sua anima angelica gli hanno permesso di mantenere la lucidità.-

Ultimò, facendo capire a Rich che la ragazza doveva aver parlato molto con Ian, per essere venuta a conoscenza di tutte quelle cose su Falko. Aveva indagato su di lui approfonditamente, come gli aveva detto avrebbe fatto.

-Ha sofferto come nessun altra persona io abbia mai conosciuto e se oggi è così, lo ammiro immensamente per ciò che è riuscito a ottenere, per la forza che è riuscito a tirare fuori per superare anche solo i ricordi di quel passato.-

Ultimò, tirando su col naso, commossa al solo pensiero di quello che aveva dovuto affrontare.

Il biondo tornò quindi a guardarla, sensibilizzato anche lui dalle sue parole e dicendole poi, tentennante -Non... non lo sapevo.-

-Adesso sai perché ho fiducia in lui, Rich. Anche se avrei davvero voluto che queste cose te le raccontasse Ian, cosa che non avrebbe dovuto fare e... ti prego di non fargli capire che le sai, perché non sappiamo come potrebbe reagire. Se non ne ha parlato con altri, meno che con Ian, è proprio perché è diffidente per natura e, soprattutto, perché da sciocco orgoglioso non vuole fare pena a nessuno.-

Rich spostò altrove lo sguardo, portandosi una mano fra i capelli argentei, ormai più indeciso che mai sul da farsi. Anche se gli sembrava chiaro che una possibilità... gliela doveva. Non poteva più esimersi.

-Ti ho dato un'arma, Rich. Se vorrai usarla, sappi che potresti dargli dei veri problemi, perché se sapesse che questa cosa è trapelata, temo che possa infuriarsi con Ian, che possa cacciarlo dalla sua vita, cosa che non farebbe altro che inasprire il suo spirito e non è ciò di cui ha bisogno. Potrebbe anche decidere di lasciare la Tana definitivamente per tornarsene in Africa... ha molte opzioni a disposizione e nessuna di queste temo sia accettare di buon grado la cosa. Io voglio che sia lui a dirmelo e farò in modo da apparire sorpresa quando e se sarà e tu dovrai fare lo stesso, Rich. Sappi che se davvero deciderai di usare quest'informazione per i tuoi comodi...-

-Diamine, Lara! Adesso esageri proprio!- e sbuffò, scuotendo il capo e vedendo lei ammorbidire appena la propria espressione -Bene.-

Il lupo tornò quindi su di lei, era molto seria e lo fissava, chiaramente in attesa di un verdetto.

-Non mi opporrò più a questo tuo tentativo di conoscerlo.- le disse, vedendola sospirare sollevata e chiudere appena gli occhi -E' l'unica cosa che voglio davvero. Che tu abbia almeno un atteggiamento neutro. –

Rich l'ascoltò e annuì, guardando altrove, rosso in viso -E... accetterò un eventuale invito a casa sua, quando sarà.-

La lupa alzò ambedue le sopracciglia, sorpresa. Se aveva deciso di concederle anche quel favore, probabilmente le sue parole lo avevano colpito più di quanto si aspettasse.

-Ti ringrazio, non è necessario, non oggi...- e Rich annuì cosciente, rispondendole però -Lo so, ma... un domani sì e... se non sono riuscito a capirlo fino a quando non mi hai messo in questa situazione, non sono affatto pronto per essere Capobranco.-

Lara fu dispiaciuta nel leggere nuova delusione nella sua voce e sapeva di avergliela innestata lei, ma purtroppo era la verità.

-Abbiamo tutti e tre ancora da imparare e, fortunatamente, il tempo necessario per farlo. Tu devi riuscire a guardare oltre le apparenze, Falko deve imparare a fidarsi degli altri e io... devo impormi di meno oltre che essere meno pretenziosa. Vorrei che riuscissimo ad andare tutti d'accordo ma, anche se non avessimo un passato così burrascoso, non è detto che sarebbe facile. Siamo molto diversi gli uni dagli altri, anche se sicuramente ci accomuna l'amore per il Branco e questo è il requisito fondamentale. Ciò da cui dobbiamo partire.-

E l'altro annuì, guardandola ora con quell'espressione da cucciolo che la faceva impazzire e corse al suo petto, sentendolo abbracciarla di slancio, con la sua solida stretta, per poi dirle -E' stata una giornata orribile, Lara... davvero!- le disse quindi il bel lupo, vedendola scattare con il volto su di lui e afferrargli il viso -Cosa diamine è successo, Rich?! Quando Hazel mi ha chiamata, non sono riuscita a pensare a niente! Ero così immensamente preoccupata, cavolo!!- e gli batté sul torace, sentendolo baciarle la fronte e iniziare a raccontarle, mentre si muovevano verso casa.

-Sei stata brava, sei riuscita a sorprenderlo...

Fece Hazel, mentre Darco, smaterializzate le due nella propria camera, iniziò a rimettersi il pigiama, anche se quella sera sarebbe uscito, doveva sostenere un esame.

-Già...- tagliò corto la Malfoy, accendendosi una Magh e muovendosi verso la finestra.

-Perché l'hai fatto? E' stata forse la prima volta, no?- intervenne Darco che, una volta pronto, si rese conto che ben presto avrebbero pranzato.

-Probabilmente il Legame adesso mi costringe anche a dire ciò che vuole lui.- e i due parvero un po' delusi da quella risposta.

–... Ma mi sento molto meglio e questa è la cosa che m'interessa di più. Se avessi lasciato le cose come stavano, sicuramente sarei stata male per tutta la settimana.-

Sentenziò convinta e i due sul letto si lanciarono un'occhiata fugace, poi Darco domandò -Che gli hai detto, stavolta?-

E la Malfoy sentì Hazel rispondere per lei, spiegandogli in linea generale lo scambio che c'era stato fra loro.

-Quindi... hai cercato di farlo ingelosire?-

-Volevo solo che non andasse a picchiare Falko! Cavolo! Non è cattivo!- stabilì determinata, vedendo Hazel osservarla con interesse -Sei piuttosto sicura di questo, eppure non mi pare che siate diventati confidenti.-

E la Malfoy storse la bocca, guardando con stizza fuori dalla finestra -Lo so e tanto basta.-

-Probabilmente con il tempo stai iniziando a sviluppare i poteri della Capobranco, si dice che abbiano una profonda sensibilità verso tutti i membri del Branco. Oltre al fatto che hai ereditato i poteri della Fata di nostra madre, che possiede un'empatia naturale per tutte le creature viventi, quindi... sei sicuramente nel giusto a fidarti del tuo istinto con lui. Anche perché non ho avvertito niente di malvagio quando mi ha preso il braccio nella smaterializzazione e, essendo un Puro di Cuore, ho una certa sensibilità anch'io.-

Le due dimenticavano sempre che il ragazzo per metà era proprio una Fata, cosa che, guardandolo, non era certo la prima che veniva in mente.

Lo videro poi alzarsi e guardare la sorella in maniera diversa, stavolta -Sappi di aver fatto la cosa giusta, in ogni caso. Devi esserne orgogliosa.-

Stabilì, eloquente e fiero, vedendola arrossire appena e annuire -Sì, raramente ma capita.-

-Raramente ma sì.- confermò lui, assumendo un'aria divertita nel vederla lanciargli un'occhiata offesa.


Spazio Autore:

Eccomiii! Spero proprio che vi sia piaciuto questo momento Skar-Rich! Un bacio grande a tutte! Il prossimo sarà Mercoledì! Sappiate che sono al cinquantesimo capitolo del Prequel, il nome sarà: Quando l'Argento incontrò l'Oro! Spero tanto vi piaccia! A presto!

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