Dobbiamo parlare... (Parte II)
Ma lei non se ne accorse e proseguì -E poi, magari fa lo stronzo con le altre! Ma con me non lo è stato affatto, per esempio! Anzi! E' simpatico, gentile e poi...- spostò lo sguardo, arrossendo appena, mentre Rich la guardava ormai senza parole... forse era persino impallidito.
Hazel a quel punto decise di parlare, visto che sembrava che l'amica si fosse un momento distratta nel pensare al Lycan
-Tesoro, Lara sa perfettamente quali sono le sue debolezze e i suoi punti di forza. Se dovesse trovarsi in una situazione poco sicura insieme a lui, sono certa che saprebbe benissimo a chi rivolgersi.- gli assicurò, gioviale. Sperò che lui l'ascoltasse e, davanti al suo silenzio, Skarlet lo guardò eloquente.
Rich strinse la mascella e decise di guardare altrove, pensando alle parole di Hazel -Potrebbe anche decidere di non farlo, potrebbe aver paura della mia reazione o farebbe di tutto per cavarsela da sola, rischiando che...-
-E come potrebbe avere torto!? Li hai visti abbracciati e sei saltato in aria come se l'avessi visto picchiarla! Non sei minimamente affidabile! Se si fida però di lui, probabilmente le ha già dato delle dimostrazioni! Come il fatto che sia amico di quel Mezzo!-
A quel punto, Rich, capendo che la Malfoy aveva indagato davvero bene sull'odiato rivale, non resistette proprio dal domandarle, visto che non riusciva davvero a pensare a molto altro -Ma ti piace così tanto quello stronzo?!-
Beh, ovviamente Skarlet arrossì, mentre Hazel non riuscì a trattenere un sorrisino. Che Rich fosse geloso??
-Ma che c'entra questo?!- domandò di rimando però lei, sebbene rossa in viso, cosa che ovviamente Rich notò bene.
Lui assottigliò lo sguardo e replicò aggressivamente –C'entra eccome, sembra che tu voglia che stiano insieme!- e svelò quale fosse il suo timore, a quel punto.
-Beh... Falko è uno che...- spostò lo sguardo, arrossendo ancora e Rich assottigliò le palpebre, sempre più aggressivo, soprattutto alle sue parole -... Ti fa sentire sicuramente donna. Il suo aspetto così selvaggio, misterioso e virile, ma che sa mostrarsi anche protettivo, di compagnia e molto intelligente... di certo lo rendono un uomo molto attraente. Per cui...-
Rich era senza parole, mentre Hazel ora aveva un'aria curiosa.
"Cosa cerchi di fare, Skarlet Malfoy?"
Effettivamente, non era affatto necessario continuare a stuzzicare l'Alfa, a meno che... non avesse il diretto scopo di farlo ingelosire.
Anche se ci riusciva benissimo anche senza volerlo.
Ovviamente, tutti quei complimenti della Malfoy, che molto di rado la si sentiva offrire un così plateale apprezzamento verso qualcuno, erano riusciti a dare davvero fastidio a Rich. Il biondo la stava ascoltando con vago shock. Sicuramente non pensava affatto che avesse quell'alta considerazione di Falko.
Per cui, ovviamente, la sua risposta non tardò ad arrivare... ed era palesemente suggerita da un orgoglio ferito.
-Basta, non voglio più sentirti parlare di quella testa di cazzo e non provare a fare discorsi del genere a Lara! Sono solo i commenti di una demente. Stai certa che oggi avrei avuto già una valanga di figli con Lara, se non avessi sancito quel dannato Nodo con te. Maledetto giorno...-
E con quell'ultimo commento fece per andarsene, disgustato, non vedendo come le sue parole avevano però segnato il volto della Malfoy, impallidita in un istante.
Hazel schiuse le labbra, sapendo bene quanto quelle parole l'avessero toccata nel profondo e solo la cattiveria della sua replica poté testimoniarlo
-Dubito si sarebbe mai unita a uno che non è nemmeno in grado di trasformarsi nel proprio lupo.-
Il Malfoy stava per uscire dalla camera, ma, sentendo quella risposta crudele, non poté che bloccarsi con gli occhi spalancati.
Immediato, il senso di colpa la ferì dritto al cuore, facendole capire, anche se non vedeva l'espressione del compagno, che quella sarebbe dovuta essere l'ultima cosa che avrebbe dovuto dirgli.
Ma non le interessava. Non quel giorno. Era furibonda.
-Ragazzi, per favore, adesso state dicendo entrambi cose che non pensate. Stavamo parlando di Lara e Falko, perché avete incentrato il discorso su di voi?- domandò Hazel, cercando di placare le acque, ma Rich non volle sentire niente, si limitò a dire, a voce fioca e immensamente provata -Ciao, Hazel.- e se ne andò, lasciando entrambe allibite.
Quando il biondino sparì, Skarlet si passò il dorso della mano sull'occhio, tirando su col naso, irritata dalla propria reazione e dal proprio stato d'animo.
Voleva essere felice per ciò che gli aveva detto, per come era riuscita a offenderlo, a farlo soffrire.
Eppure, si stava chiedendo come diavolo era riuscita a rimanere sul letto, a non andargli incontro e a implorarlo di perdonarla.
Si sentiva così male per lui!
-Ma perché l'hai trattato così, Skar? –
Le domandò, anche se immaginava la risposta. Vederla iniziare a tremare, mentre le poneva quella domanda e la faceva rendere conto di essere stata crudele, la intristì molto -Ehi, tesoro... è per quello che ti ha detto, vero?-
Lì, vide l'esile schiena di lei venir scossa da una serie di singhiozzi, che vennero poi seguiti dalle sue lacrime -E' solo uno stronzo! Sono felice per ciò che gli ho detto! Lo sono! Lo sono, cazzo!-
Gridò verso se stessa, battendosi sulle cosce, mentre Hazel la raggiungeva e l'abbracciava -Oh, Skar...-
-Lo odio! Lo odio!! Non... lui non... non dovrebbe esistere!!- e scoppiò definitivamente a piangere, finendo fra le braccia dell'amica che la strinse forte a sé e cercò di calmarla, spiegandole però il passaggio che, come sempre, si era persa -Ma, tesoro, sai bene quanto detesti Falko e tu non hai fatto che idolatrarlo...-
-Lara potrebbe stare bene insieme a lui! Lo sai! Li hai visti!-
-Skarlet...- la fermò però l'altra, cercando i suoi occhi, vedendola singhiozzare nel suo abbraccio -E' stato il tuo interesse verso Falko che gli ha dato più fastidio, era geloso marcio, possibile che non te ne sia accorta? Quando hai iniziato a riempirlo di complimenti, è diventato un lenzuolo, poverino... sai che lo ritiene un rivale da sempre.-
I suoi singhiozzi si stavano placando davanti a quella nuova chiave di lettura.
E Hazel, vedendola così sorpresa, parve perplessa -Non stavi cercando di farlo ingelosire, scusa?-
E la Malfoy divenne rossa, improvvisamene -M-ma... no! Io volevo solo che smettesse di pensare a La...- e arrossì ulteriormente, cosa che venne ovviamente notata da Hazel, che la sentì però proseguire abilmente, dopo aver simulato alla perfezione un colpo di tosse -A Falko! Voleva andare a picchiarlo! Se se la fosse presa con me come al solito, senza... senza esagerare... io...-
-E invece l'hai ferito dove gli fa più male, Skar. Tu... proprio tu. – sottolineò, vedendola a quel punto mostrarle di nuovo il broncio pre-pianto che stava davvero faticando a trattenere -Se l'è meritato...- sostenne, davanti allo sguardo buono dell'altra -Perché ti ha detto che si sarebbe già legato a Lara e avrebbe avuto già dei figli da lei se tu e lui...-
E lì, la Malfoy si portò una mano al ventre, sempre più nauseata -Oh, oh... no...-
Hazel però non ci cascò e insistette -Se non vuoi che lo faccia, che stia attento anche quando è con lei o con altre, devi dirglielo! Sappiamo che è un ragazzo abbastanza sbadato e se ancora non è...-
Ma la Malfoy alzò improvvisamente una mano su di lei, levandosi in piedi con sguardo allucinato, dicendole -Cerca aiuto e trovami, gli è successo qualcosa di brutto.- e sparì improvvisamente nel nulla, con il viso ormai verdognolo.
E la vampira, allibita, si smaterializzò dentro casa mentre chiamava al telefono Lara.
Fortunatamente le rispose subito -Ehi, tesoro...!-
-LARA! Sei alla Tana, vero?-
-Sì, per...?-
-Cerca immediatamente Rich, temo gli sia successo qualcosa!- e, sebbene stesse andando a cercare Hayden, approfittò di aver trovato prima Darco, appena uscito dal bagno.
Lo vide assottigliare appena lo sguardo quando notò com'era preoccupata.
-Darco! Quanto ci metti a trovare Skar?! Si è smaterializzata da Rich! Dice che gli è successo qualcosa di brutto!-
Il Malfoy annuì, la prese per il polso e la smaterializzò in camera sua -Dammi tre minuti.-
E la vampira lasciò che il ragazzo si concentrasse, dopo essersi messo in pochi istanti un paio di jeans e una maglietta.
Alla Tana, Lara era corsa come una furia fuori di casa, mentre si muoveva verso la propria moto.
Ci salì sopra e con il telefono provò a cercare il gps dell'auto di Rich. Ma non c'era alcun segnale.
Sbiancò davanti a quella stranezza e mormorò, atterrita -No, no...!-
Premette più volte per attivare la ricerca ma capì che non c'era niente da fare, le sue mani tremavano e i suoi occhi erano ormai velati.
Non era certo famosa per il suo fiuto, lei, ma...
Si volse verso casa di Falko, pregando ogni divinità lupina che il compagno ci fosse... ma che, soprattutto, l'aiutasse a cercare Rich.
Non si era nemmeno accorta di aver percorso la strada, che stava già bussando ansiosamente sulla porta.
Le aprì Ian, con espressione perplessa -Oh, Lara! Cielo! Cos...-
-C'è... c'è Falko? Io... ho bisogno d'aiuto! Non so come trovare Rich! La mia moto è collegata al gps di tutti i nostri veicoli, ma... ma non trovo la sua... la sua macchina... e... capisci... il gps è sempre attivo! Anche quando è spenta! Se... se non c'è...-
E le lacrime iniziarono a rigare il suo volto copiosamente, senza che riuscisse più a continuare.
-Oh, cielo, tesoro... Falko... Falko, ecco...- iniziò l'altro, arrossendo -E' in camera sua, ma... è molto impegnato. Mi dispiace...-
Tagliò corto, vedendola spalancare gli occhi feriti e schiudere le labbra, senza nient'altro d'aggiungere -Ho... ho capito...-
-Andrei da lui, ma... ho già provato a chiamarlo poco fa e temo che stavolta abbia insonorizzato la stanza, diventa aggressivo se...-
La lupa, tremante e più sconfortata che mai, annuì e mormorò -Non preoccuparti. Lo... lo troverò io, non preoccuparti e... e non dirgli niente, per favore. Provo... provo a chiedere a Nigro...- e riuscì persino a sorridergli debolmente, scappando poi fuori, in lacrime.
Corse di nuovo alla moto e tornò a riattivare la ricerca del veicolo, mentre col telefono cercava di mettersi in contatto col Capobranco. Il telefono squillava.
-Andiamo... andiamo, rispondimi..!.-
E premette più volte il dito sul pulsante "Search" mentre partiva la segreteria e lei chiamava ancora il Capobranco -Maledizione, rispondimi, almeno tu!!- gridò, disperata, ormai presa dal panico.
Riprese a singhiozzare, sentendosi totalmente intrappolata in quel momento.
Poi, improvvisamente, un calore immenso la invase dalle spalle, mentre sentiva una delle grandi mani di Falko stringerla e dirle -Basta, calmati.-
E spostò la mano di lei dal computer di bordo della moto, per poi premerci sopra lui, rapidamente.
Appena si accorse della sua presenza con lucidità, scoppiò a piangergli sulla spalla, sentendo quella mano risalire al collo, mentre lui le baciava una tempia e le diceva -Te l'avevo detto che non li sapevi usare questi affari. Dietro, forza... e tieniti. La maltratterò un po'.- asserì, quando vide il risultato che aveva portato la nuova ricerca che aveva effettuato, ovvero non la posizione attuale del l'auto di Rich, ma l'ultima che la moto aveva rivelato in quelle ore.
Risaliva fortunatamente a poco tempo prima. Impostò la direzione e la moto sparì nel nulla.
Quando riapparvero erano in una strada provinciale, in montagna e c'era una brutta tempesta di neve.
-Nausea??- le domandò, mentre dava gas e captava seppur con vaga difficoltà l'odore di Rich. Lei stretta alla sua schiena, gli rispose subito, gli sembrava tranquilla almeno -No.-
Non dovettero aspettare troppo per capire dove si erano raccolti gli amici. Solo quando Lara li vide tutti assieme, capì che avrebbe potuto chiedere aiuto anche a Hazel, se non fosse riuscita a trovare nessuno in grado di seguire l'odore di Rich.
La moto si fermò sulla strada quasi totalmente ricoperta di neve e ghiaccio, considerata la strada, Falko aveva evitato di correre eccessivamente, così da poter frenare nella maniera opportuna.
Scesero insieme dal veicolo e si affacciarono alla scarpinata, notando i cumuli di neve spostati dall'auto quando era uscita fuori strada ed era finita di sotto.
Erano sconcertati entrambi ma, vedendoli fortunatamente interi, Lara riuscì a tirare un sospiro di sollievo, per poi incalzare il compagno -Andiamo.-
...
Quasi venti minuti prima, e a pochi metri dal veicolo, schiacciato, fumante e ruotato su un fianco, Skarlet si era appena smaterializzata.
Il freddo gelido la colpì improvvisamente, come una serie di coltellate date a casaccio su tutto il corpo, il viso in modo particolare.
L'odore acre del fumo si diffondeva in quella nebbia fredda e bagnata che sferzava contro il suo corpicino che, imperterrito, continuava a muoversi a tentoni nella neve.
La macchina di Rich era andata fuori strada, precipitando in una ripida discesa di almeno dieci metri.
Il freddo aggrediva il corpo della giovane e sensibile Skarlet che, sebbene a denti battenti, riuscì presto a raggiungere il veicolo, notando come il fumo si stava addensando attorno al muso, quantomeno scaldando di poco l'aria. La macchina era schiacciata, doveva essere rotolata di sotto in gran velocità.
La Malfoy, ormai bianca in viso e terrorizzata, cercò di schiarire la voce e fece per chiamare il compagno, ma, con enorme sollievo, lo sentì tossire per primo, sempre più sonoramente.
Le lacrime scaturite dalla consapevolezza che il compagno fosse cosciente, le si ghiacciarono presto intorno agli occhi, ma non ci fece caso e decise di chiamarlo, preoccupata -Riiich!- la voce era rotta, non particolarmente forte poiché in parte trascinata via dalla bufera, ma lui la sentì e Skarlet lo capì perché aveva sentito i suoi movimenti bloccarsi un momento, per poi riprendere poco dopo.
-Riiich! Sei ferito!?- gli chiese quindi, vedendolo poi, finalmente, riuscire a estrarre una mano dal finestrino e aggrapparsi alla carrozzeria per tirarsi fuori dal mezzo.
Scosso dagli spasmi del soffocamento, si poggiò dunque su un fianco alla cappotta e, dalla sua posizione, poté affacciarsi nel notare la ragazza. Ma non incrociò i suoi occhi di fuoco, di certo erano immersi nelle lacrime.
Sarebbe riuscito a individuarli in qualunque tempesta.
Per cui si lasciò cadere sulla neve, privo di forze.
Ma lei, vedendo cosa stava per fare levò immediatamente le mani e fece in modo che la sua caduta fosse più morbida. Lo raggiunse subito, crollando sulle ginocchia tremanti e notando in quali condizioni era.
Aveva due pezzi di lamiera conficcati: uno sulla coscia e uno all'altezza del polmone. Stava perdendo sangue copiosamente, dalla coscia soprattutto, sicuramente per quello era palesemente privo di forze. Lo aveva visto cadere dalla scopa molte volte da piccolo e uscirne totalmente illeso. Il viso era cadaverico.
Un conato, insieme a un rapido abbassamento di pressione la presero insieme nello stesso momento, ma non permise loro di farla crollare, proprio in quel momento. Corse con entrambe le mani nelle due direzioni e mormorò, mentre la magia di rigenerazione agiva sui vasi e sui tessuti che delimitavano le due profonde ferite -Sfila le lamiere, hai un polmone perforato, insieme alla femorale lacerata, è per quello che non riesci a...-
Lui agì rapidamente, strappò via i due pezzi di metallo dal corpo con un colpo secco e li lasciò cadere di fianco, insieme alle due braccia.
I suoi occhi argentei erano dedicati però a quella tempesta di neve e a nient'altro. Non l'aveva ancora guardata.
Mentre la Malfoy però stava rimarginando le sue ferite, Rich notò un odore diverso nell'aria e, seppur con difficoltà, spostò lo sguardo arrossato e le disse, con voce bassa, ma ferma -Dobbiamo allontanarci dall'auto.- e mentre ancora lei stava usando i suoi poteri, piegò le gambe e la sentì rispondergli -No! Adesso non ci possiamo spostare! Userò una barriera!-
-Dobbiamo andare via, non insistere.- ribadì lui, allontanando una mano di lei dal petto afferrandola per il braccio ma lei lo morse improvvisamente, non vedendolo sgranare gli occhi davanti al gesto e la liberò, vedendo di nuovo quella piccola mano piazzarsi di nuovo sulla sua ferita, l'altra non si era staccata dalla coscia mentre lui era riuscito a sedersi.
-Ho detto che userò una barriera!- ribadì, singhiozzante e, stavolta, non poté proprio evitare di guardarla, anche se le lanciò giusto una rapida occhiata prima, per capire se lo stava guardando o meno.
Beh, non era così.
Nel tornare a fissarla, poté notare che aveva lo sguardo fermo sul suo torace e ogni tanto si spostava sulla coscia. Il volto era immerso fra le lacrime, lacrime che la stavano sicuramente intralciando nell'azione, ma non se la sentiva affatto di cancellargliele quel giorno.
Era talmente furioso con lei che non sapeva se e quando gli sarebbe passata.
L'odore del fuoco che iniziava a divorare la tappezzeria del veicolo, gli ricordò che di lì a pochissimo l'auto sarebbe esplosa e decise quindi di agire, mentre le ringhiava, irritato -Ho detto che dobbiamo...!!-
E fece per trascinarsela via, levandosi in piedi, ma il fuoco fu più veloce. Non appena entrò in contatto con la benzina, l'esplosione fu immediata e, se fossero state due semplici persone, ovviamente sarebbero rimaste carbonizzate, ma Skarlet, come promesso, levò su di loro una barriera che però... non li protesse totalmente come pensava. Li difese dal calore, ma non dallo spostamento d'aria, per cui finì propriamente addosso al compagno e rotolarono per alcuni metri, fermandosi poi, l'uno sull'altra.
Quando riaprirono gli occhi non poterono proprio fare a meno di guardarsi.
Si erano sempre riempiti di cattiverie, si erano sempre insultati ma forse... non erano mai riusciti a trovare, nello stesso giorno e nella medesima litigata, la peggior cosa che avrebbero potuto mai dirsi.
Lei era sì, ancora offesa con lui ma... Hazel le aveva fatto capire di essere stata lei ad aver cominciato, per cui era sua la colpa, come al solito.
Lui, invece, riteneva di avere l'assoluta ragione nella cosa, persino nel discorso su Lara e Falko, infatti continuava ad avercela a morte con quel dannato Lycan... anche se non aveva potuto proprio evitare di comprendere le parole della cugina.
Dopotutto ci aveva del tutto azzeccato. Se si fosse imposto con Lara, l'amica l'avrebbe mandato a quel paese, come aveva fatto giorni prima e litigare con lei era davvero una cosa che non sopportava.
I due si specchiavano l'uno negli occhi dell'altra e i loro fiati si mescolarono, offrendo loro una vicinanza della quale avrebbero tanto voluto approfittare pochi momenti prima.
Lei fece per dire dunque che le dispiaceva, visto che, per quanto una parte di lei fosse convinta che le sue repliche fossero motivate, un'altra aveva ben compreso di aver superato il limite.
Ma stavolta non fu costretta a far vincere una delle due parti, perché lui le tappò la bocca prontamente, prima che qualunque bacio cancellasse la ferita che lei gli aveva inflitto, prima dell'incidente.
-Non oggi- sentenziò semplicemente, con un'espressione d'odio che sconvolse la compagna.
Skarlet sgranò gli occhi, divenuti immediatamente bluastri, e si sentì infinitamente in colpa.
Spostò lo sguardo e riprese immediatamente a singhiozzare, con dolore.
Il compagno aveva rifiutato il loro bacio, era riuscito a contrastarlo, come invece non era mai riuscita a fare lei.
In quell'istante si smaterializzarono Hazel e Darco.
-Oddio! Ragazzi!!- gridò atterrita la vampira, correndo incontro ai due.
Rich si era spostato di lato, sedendosi e notando di essere completamente rimarginato, ma era davvero stanchissimo e la sua pelle non era mai stata così pallida.
Skarlet venne aiutata a mettersi dritta dall'amica, che l'abbracciò e afferrò il braccio del ragazzo, sperando la guardasse.
Ma i due non sembravano nemmeno essersi accorti della sua presenza. Ognuno era immerso nei propri pensieri, tanto che Hazel iniziò a chiedersi che cosa si fossero detti.
-Ragazzi, parlate, vi prego...!- li implorò, scuotendoli appena e domandando -State bene??-
Rich quindi si separò dalla sua presa e scandì -Sì.- e Skarlet lo seguì con lo sguardo, con un nodo alla gola.
Darco osservava principalmente la coppia, nessuno dei due sembrava propenso a spiegare alcunché, per giunta, quella stupida bufera rendeva la sua analisi più faticosa, quindi, sbuffante, scattò con la mano di lato, contro il vento e assottigliò lo sguardo, bloccando improvvisamente l'aria.
Rich fu l'unico ad alzare lo sguardo stanco su di lui, anche se ben presto venne distratto da qualcosa.
La bufera si era placata improvvisamente intorno a loro e iniziava a fermarsi a macchia d'olio, rendendo più distinguibili i rumori in lontananza.
Tutti si voltarono verso l'apice della scarpinata, si era fermata una moto da cui erano appena scesi Falko e Lara, facilmente distinguibili.
Appena Rich li vide, assottigliò lo sguardo, preso rapidamente dal nervoso, ma sentì Hazel commentare -Oh, Lara! Cielo! Mi ero dimenticata che il fiuto non è proprio il suo forte...-
Li videro con alcuni balzi giungere fino a terra, cosa che lasciò perplesso Darco che infatti domandò a Rich -Quando hai capito di essere uscito fuori strada, perché sei rimasto in macchina? Sei svenuto...?-
Vide il cugino mettersi in piedi, con espressione dura mentre Lara gli correva incontro, con le lacrime agli occhi -Oh! Tesoro mio!!- e lo abbracciò di slancio, mentre Falko se la faceva decisamente con più calma, notando che la bufera era finita proprio quando si erano fermati e qualcosa gli suggerì che non era esattamente un caso.
Notò nel tragitto di essere fissato da Rich e il suo sguardo non gli piacque affatto, ma avrebbe ascoltato i suoi piagnistei... forse.
-Ragazzi! Parlate! Cosa diamine è successo?!- domandò a quel punto Lara, mentre Falko, con le mani ficcate in tasca si era appena fermato davanti al lupo, facendogli quindi un cenno col mento, chiedendo, apparendo persino interessato -Ti si sono rotti i freni? O il cervello, magari...- ultimò però poi, attirando l'occhiataccia di Lara -Ha appena avuto un incidente! E' sconvolto!-
-Non ha un graffio, bionda. Rilassati. Se fosse così facile atterrarlo, sarebbe ancora al Pentagono.-
E quella, scocciata, lo lasciò perdere, tornando su Rich e sentendogli addosso un odore un po' strano, non propriamente suo -Ma...-
-Voglio che te ne vada, Falko. Sei la penultima persona che mi va di vedere in questo momento-
Si liberò anche dall'abbraccio di Lara che schiuse le labbra sconvolta, soprattutto quando l'Alfa si mosse impettito verso la propria macchina, mentre chiedeva a Darco, con fare molto serio -Rimettimela in strada, per favore.-
Lara però non accettò minimamente quell'atteggiamento e si volse di scatto, inviperita –Ehi! Non vorrai metterti alla guida di nuovo! Hai bevuto! Rich!!-
Davanti a quella replica, tutti spalancarono gli occhi, sorpresi, tranne Falko che annuì, come se già lo sapesse -Il cervello, appunto.-
Lara evitò di sgridarlo ancora ma sollecitò Rich, richiamandolo -EHI! Parlo con te!-
-Non sono più ubriaco.- e raggiunse la propria macchina mentre vedeva Darco riparare i diversi elementi di cui era composta.
Chi però non stette affatto a quel comportamento, anche meno di Lara, fu Skarlet, levatasi in piedi grazie all'aiuto di Hazel. Era fradicia e moriva di freddo, ma non se ne sarebbe rimasta immobile davanti al suo stupido orgoglio. Finalmente era chiaro perché era facilmente svenuto dopo l'incidente, si era riempito di alcol! E poi era stata lei a svegliarlo, nel richiamarlo, ma nel mentre aveva perso parecchio sangue! Era naturale che si sentisse così provato!
[Distruggi quella dannata macchina, Darco]
[Non è più ubriaco, devi averlo curato involontariamente dopo l'esplosione... siete stati sbalzati in aria?]
La sua curiosità non venne però soddisfatta nemmeno stavolta, perché vide la sorella levare una mano verso il veicolo e pronunciare -Reduc...-
Ma il minore, notandola, mosse le dita di lato, facendo improvvisamente sparire il mezzo nel nulla.
Guardò con noia la sorella, che in risposta levò il mento con alterigia e rabbia, mentre abbassava la mano.
-NO! Ma che cazzo...?!-
Spazio Autore:
Sono in ritardoooo!! Scusate!!Vi è piaciuto questo, eh?? Per recuperare, il prossimo lo metto un giorno prima, ovvero venerdì!! Baciii
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