Complementari (Parte V)

-Non mi saluti? Asina.- la insultò, vedendola assottigliare lo sguardo in sua direzione. Lui la raggiunse molto rapidamente, per poi abbracciarla e stringerla a sé, il tutto senza che lei potesse gestire la cosa in alcun modo. Piazzò le mani su suo petto, irrigidendosi immediatamente e sgranò gli occhi, avvertendo il suo cuore palpitare allarmato. D'altra parte, era ben cosciente che l'ultima volta non erano stati meno vicini e dormire separati avrebbe avuto ben poco senso, visto che, a quando sembrava, l'altra lei gradiva il contatto con quei gonfi pettorali olivastri.

"Dannazione..."

Si mise di profilo, poggiando la guancia sul suo torace e lo sentì baciarle il capo, mentre le accarezzava i capelli.

Rimase in silenzio per qualche istante, aspettando che fosse lei a fare la mossa successiva e le diede il tempo di... acclimatarsi.

"E' così fresco, cavolo... è davvero piacevole." Arrossì brutalmente nel sentire i propri pensieri manifestarsi con quella nitidezza nella sua mente.

"Oddio, è lei! Mi sta manipolando!!"

-Raul... non... non credo sia una buona idea...- e alzò gli occhi su di lui, vedendolo osservarla con preoccupazione -La senti?-

E lei deglutì, non meno in ansia e gli rispose -Credo di sì.-

Raul piegò il capo, un momento perplesso e le afferrò una delle mani che teneva piazzate sul suo torace, mentre l'altra era ancora sulla sua schiena, la teneva stretta a lui. Eliza lo vide accarezzarle la mano, massaggiarla e giocarci. Lei rimase inerme a osservare i suoi gesti -Non mi sta rispondendo, non ha preso il controllo.-

Sentenziò lui, vedendola alzare gli occhi ora severi su di lui -Può prendere sia il controllo dei gesti che dei pensieri...-

E, vedendolo stirare un sorrisino compiaciuto, stavolta si avvicinò al suo volto, trattenendola con più decisione visto che aveva arretrato istintivamente.

-E cosa mai avresti pensato?-

La Malfoy ovviamente iniziò a boccheggiare, davanti all'espressione compiaciuta di lui -Cos'è? Credi davvero di essere immune al mio fascino? Povera illusa.-

-Io sono fidanzata e...!-

-E non vedo la correlazione fra una cosa e l'altra, Eliza. Quando prende il dominio dei tuoi pensieri, prende davvero solo quelli? O le emozioni sono successive ai gesti??-

-Sì, può prenderli anche da soli! Mi ha suggerito apprezzamento per moltissimi altri ragazzi! Non sei certo il primo!-

Gli disse convinta, rossa in viso e Raul non parve affatto convinto -Ma davvero? E come fai a sapere che erano i suoi e non i tuoi, di pensieri? E non rispondermi che sei fidanzata perché sta per partire uno sculaccione.-

Era purpurea ormai, la stava trattando come una bambina e, suo malgrado, non aveva idea di cosa dirgli.

-Se fossero stati pensieri miei... certamente sarei una persona orribile! Non puoi provare apprezzamento per altri uomini se ami una persona!-

Raul strinse le palpebre, trovando quel ragionamento completamente sbagliato e non condividendolo affatto -Fra pensieri e azioni corre un mondo, Eliza. Provare apprezzamento è naturale nelle persone, è solo l'ennesima prova che sei normale, come sto cercando di farti capire sin dall'inizio! Non puoi essere così severa con te stessa! Non puoi fermare i tuoi pensieri!-

La Malfoy abbassò lo sguardo, imbronciandosi e rispondendogli -E allora mi spieghi che senso ha stare con una persona se nel mentre trovi attraenti tutti gli altri?-

-Quell'attrattiva la provi per lui?- le domandò però il vampiro, vedendola arrossire e fulminarlo -Rispondimi!-

-Potrò farlo solo dopo che avrai risposto a me.- rispose lui gradito e vedendola guardare altrove, scuotendo il capo -Ciò che provo per Eamon va ben oltre...-

-Quindi no. Hai ragione, per te non ha alcun senso.-

Tagliò corto lui, vedendola scattare di nuovo al suo viso allibita -Non...! Non puoi dare una risposta simile! Non conosci i trascorsi fra me e Eamon!-

-So che non te lo vuoi scopare ed è sufficiente.- continuò lui, con aria saccente e vide lei fare per allontanarsi di nuovo, offesa dal verdetto, ma lui la fermò ancora, domandandole -Dimmi tu che senso ha stare con una persona che non si desidera! Che non ti ha mai dato del reale piacere fisico! Che non è mai riuscito a farti staccare dal tuo disperato bisogno di dover gestire e controllare ogni singola cosa! Coraggio!- la sgridò, vedendola spingersi ancora oltre il letto, mentre lui comunque la raggiungeva e la tratteneva -Allora!? Non hai una ris...-

La lasciò subito dopo il ceffone che gli aveva dato, ora con gli occhi lucidi -Non parleremo mai più di questa cosa! E' chiaro!? Io amo e desidero Eamon! Esattamente nella maniera in cui è giusto che questo avvenga! Senza squallore!- gli urlò, vedendolo quindi allontanarsi da lei e muoversi verso l'altra metà del letto, guardando il soffitto -Buon per te, allora. Sarà meglio dormire.-

La Malfoy lo vide darle le spalle e spalancò gli occhi, ora lucidi. Vide le proprie mani muoversi disperatamente verso il vampiro ma, sebbene spaventata da quella perdita di controllo, le richiuse sul proprio seno, abbassando il viso.

-Non è giusto. Tu vuoi solo distruggere il mio rapporto con Eamon... non puoi farlo, non voglio che tu lo faccia!-

-Non lo farò, se è ciò che vuoi davvero. Ora dormi, buonanotte.- e rimase voltato dopo averla lasciata di nuovo senza parole.

Desiderava stare fra le sue braccia, ma non nel modo in cui lo desiderava l'altra lei.

Si mosse verso di lui, sotto il lenzuolo e poggiò le mani calde sulla sua schiena, non vedendolo riaprire gli occhi.

La sentì tirare su col naso e capì che se era riuscito così facilmente a infrangere le sue barriere era solo perché aveva trovato rapidamente la crepa. Non ne fu sorpreso, non era certo l'unico a pensarla così e, vedendo la coppia, non si poteva credere a molto altro.

Allo stesso tempo, però, non ne fu soddisfatto: metterla a disagio con quei discorsi non era l'obbiettivo dei loro incontri. Doveva essere lei a raggiungere determinate conclusioni... anche se, con la scusa che era quell'altra ad essere attratta da altri uomini, non avrebbe mai visto la realtà.

Portò indietro la mano, trovando presto il capo di lei e i suoi capelli lasciati liberi. L'accarezzò, non vedendola lasciar scorrere nuove lacrime anche se sorrideva appena, sollevata che non ce l'avesse con lei.

-Scusa se ti ho schiaffeggiato.- la sentì quindi singhiozzare, così non poté proprio evitare di voltarsi e tornare a guardarla, anche se lei teneva lo sguardo basso -Non mi hai fatto niente, tranquilla.-

Quella risposta riuscì comunque a farla ridere, anche se gli aveva dato una pacca sul petto -Stupido...-

Raul quindi le afferrò le mani e le fece correre oltre il suo collo, intimandola ad abbracciarlo, mentre lui la riaccostava a sé, circondandole i fianchi nel suo abbraccio.

Fu piuttosto mansueta, per sua fortuna, anche se era platealmente imbarazzata, quando i loro occhi si incrociarono ancora.

La guardò, in silenzio, avvertendo la sua agitazione aumentare, anche se lo stava abbracciando a sua volta.

-Buonanotte, Eliza.- le sussurrò, sfiorando il naso col suo e sentendola rispondere, sottovoce -Buonanotte, Raul.- i singhiozzi erano passati.

...

Il mattino seguente, il bel Smith aprì gli occhi per secondo, gradito dalle carezze che stava ricevendo sul petto. Eliza aveva il capo sul suo torace mentre teneva la mano infilata sotto la canottiera, sulla sua schiena calda.

Schiuse gli occhi e la osservò, silenzioso. Il suo cuore batteva molto lentamente mentre i suoi occhi sembravano diretti verso il muro, o la porta.

Sembrava a suo agio, comunque.

Decise di muovere la mano libera verso il suo viso, sfiorandola e accarezzandola, nell'assoluto silenzio. Lo lasciò fare, chiudendo lentamente gli occhi.

-Buongiorno, sei riuscita a dormire?-

Le domandò, vedendola riaprire gli occhi poco dopo e spostarli lentamente su di lui -Ciao... sì. Tu?- gli domandò di rimando e quello le sorrise appena -Certo. Non ho nessun problema a dormire con delle sostanziali sconosciute...- e l'altra gli lanciò un'occhiataccia, guardando altrove -Ah ah... sciocchezze.-

E quello corrucciò lo sguardo -Come sarebbe "sciocchezze"? Tutto mi sarei aspettato, tranne che mi avresti chiesto scusa e che ti saresti agganciata alla mia schiena come un Avvincino.- e lì, la vide stringergli fra le dita un pettorale, vendicativa, mentre lui non poté che cacciare un grido.

-Chi sarebbe l'Avvincino!?- Cercò di staccarla, prendendole i polsi, cosa che lo spinse a invertire le posizioni, incrociando di nuovo i suoi occhi dorati -Buona! Ho detto la verità...- e cercò di fermarla mentre ancora tentava di sopraffarlo, quindi le concesse -...Avvincino escluso, se ti offende tanto.-

E lì, la vide tranquillizzarsi, mentre lo scrutava con attenzione, in silenzio.

-Cosa c'è?- la incalzò dunque, liberandole una mano e andando ad accarezzarle una guancia.

-Non è vero che sono una sconosciuta...- volle sottolineare lei, vedendolo fare per rispondere, ma lo anticipò -Sei riuscito a capire più cose di me in questi giorni, che... io stessa in una vita.- gli confessò, visto che era da quando aveva aperto gli occhi che non riusciva a togliersi dalla testa quel pensiero. Inoltre, come se non bastasse, non aveva mai avvertito così tangibile la paura come quella notte, quando con il suo comportamento aveva rischiato di perdere il suo aiuto e il suo interesse.

-Solo perché io non voglio mentirti, Eliza, cosa che tu fai continuamente a te stessa e non va bene. So che non ti piace sentirlo ed è per queste tue reazioni che le persone non vogliono infastidirti con le loro teorie, ma prima o poi il tuo evitare di affrontare il problema ti si ripercuoterà comunque contro.- e scese sul suo viso, andando a baciarle il naso, in un gesto molto tenero.

Raul la vide abbassare lo sguardo e poi annuire debolmente, deglutendo -Lo so, l'ho capito...-

-Bene.- rispose lui, facendo per allontanarsi, ma la mano di lei scattò alla sua spalla, afferrandola e trattenendola, tremante.

Il vampiro tornò dov'era e notò che gli occhi di lei si stavano facendo lucidi. A che stava pensando?

-Ehi, cosa...?-

-Non mi piace parlarne, Raul... non mi piace perché... perché non credo di... di essere portata... non credo di avere l'indole giusta e poi...- iniziò a singhiozzare, mentre lui sgranava lentamente le palpebre -Mi... mi fa sentire stupida, perché non... non sono capace, non so renderlo divertente come fanno gli altri! Per me non è divertente! E'... è solo una seccatura, una cosa che... che non ho mai voglia di fare davvero! E... e ho paura di farlo con... con qualcuno che non è Eamon perché so già che non gli piacerei! Potrebbe... potrebbe prendermi in giro e...- si portò una mano agli occhi, ormai pieni di lacrime -E io mi sentirei ancora più inappropriata di quanto già non mi senta! Non riuscirò mai a... a fidarmi di qualcuno come mi fido di Eamon! Lui... lui è una persona meravigliosa! Mi fa sempre tanti complimenti ma... so che non rappresentano la verità! Non faccio mai niente! E... e ora che sta insistendo per... per averne di più non so come comportarmi! Ho paura che del suo desiderio non mi porti un accidente!- e scoppiò a piangere, sentendosi trascinare fra le braccia del compagno, che la strinse forte a sé.

No, non s'immaginava che avesse tutte quelle paranoie... anche se aveva ben capito che per lei, Eamon, era solo il suo porto sicuro e niente di più.

-Eli...-

La chiamò piano, baciandole il capo mentre lei alzava di nuovo gli occhi su di lui, vedendolo sorriderle appena -Stai trasformando il problema minore in quello peggiore.-

-Per me è un problema, Raul!-

-Lo sarebbe... se avessi ragione.- la corresse lui, continuando -Ti disturba non avere fantasia a letto?- e liberò una mezza risata -Hai idea di quante donne non ne abbiano? Di quante si limitino a stare sotto, sopra o di lato e pensino solo a godere? E sai a quanti uomini la cosa vada molto più che bene così? Se vuoi fare qualcosa di diverso, ci sono milioni di modi per prendere altrove l'ispirazione... davvero, questo non è un problema, Eliza. Il problema vero e l'unico che devi focalizzare nella tua testa è: se l'assenza di fantasia è una conseguenza dell'assenza di desiderio. E' naturale che non ti vengano in mente pensieri erotici, se l'unica persona con cui dovresti averli... non ti accende.-

Eliza lo osservò un momento, poi spostò lo sguardo -Mi sembra troppo semplice dare tutta la colpa a lui.-

-Non è una questione di colpe, ma di semplici motivazioni, Eli'. Non è colpa sua se non lo ritieni attraente, è tua che glielo fai credere, restando insieme a lui.-

La Malfoy si morse il labbro inferiore, intuendo cosa le stesse dicendo e il compagno le chiese -Non sei d'accordo?-

-E se anche lui fosse intimorito da me? Come tutti gli altri? Se magari avesse paura di chiedermi determinate cose per non rischiare di... farmelo vedere con occhi diversi?-

-Lo guarderesti con occhi diversi se te le chiedesse?-

Le chiese lui, vedendola pensarci su e rispondergli -Beh, sicuramente mi sorprenderebbe... non mi è mai sembrato il tipo che covasse idee perverse.- e gli lanciò un'occhiataccia, vedendolo rispondere con la sua più innocente -Cosa staresti insinuando, scusa? Non ti ho nemmeno palpeggiato una tetta stanotte, non sono certo un pervertito!-

E la vide spalancare la bocca, sconcertata -Ci sarebbe mancato altro!- quello liberò una mezza risata e scosse il capo, pensieroso -Devi capire prima di tutto però se t'interessa davvero sapere se lui si trattiene per paura o meno, Eli. Non vorrei che gli lasciassi il via libera e scoprissi nel pieno dell'azione che non vuoi che ti faccia o non vuoi fargli quella determinata cosa.-

E la Malfoy rimase in silenzio, temendo che quella fosse una realtà molto probabile.

-Potresti considerarlo inconsciamente una persona comoda, perché se ne sta buono e zitto lasciandoti fare e non fare tutto ciò che ti pare...-

-Non è vero, te l'ho detto, lui mi fa sempre presente quando crede che un mio pensiero non vada bene...-

-Sì, e ciò che ti ha detto ti ha mai spinto a comportarti diversamente? L'hai mai davvero ascoltato?-

E l'altra arrossì, notando l'ennesima pecca nel rapporto che aveva con Eamon saltare fuori. Erano una coppia piena di difetti.

-Fossi stata la mia, di fidanzata, ti avrei messa in riga in due settimane... che diamine...-

Lo sentì liberare, scattando con gli occhi su di lui e non potendo davvero evitare di immaginare un mondo parallelo dove loro due...

Guardò altrove prima di intercettare i suoi occhi iridescenti e gli rispose, scontrosa -Non capisco proprio a cosa ti riferisca! Non puoi metterti con qualcuno con l'intenzione che cambi per farti contento!-

-Beh, certamente non avresti avuto tutte queste fisime in testa, stanne certa! Cosa che ti avrebbe resa più mansueta verso il resto del mondo e soprattutto verso te stessa! Non ti avrei dovuta cambiare perché saresti stata già... a posto.- sostenne, correggendo l'aggettivo che le stava per affibbiare per evitare l'ambiguità della frase. Anche se era sorpreso dai propri pensieri. Stava per liberare un "perfetta" e questo significava solo una cosa.

Si stava già affezionando a lei, soprattutto ora che capiva perfettamente perché era così scontrosa con tutti.

Eliza lo aveva ascoltato soltanto, ma era rimasta ammutolita dalle sue parole -Per te è tutto correlato al sesso, non...-

-No, è correlato al fatto che non vuoi allearti e comprendere l'altra tua parte, lasciando che ti guidi proprio in quei momenti in cui ti senti a disagio e rioffrendoti il controllo quando sa che tu sei quella più adatta alla circostanza, circostanza che, magari, a quell'altra mette a disagio. Siete complementari, Eliza e hai una grande fortuna a poter vantare un'altra entità così diversa da te, perché avere qualcuno di cui ti fidi ciecamente e a cui affidarti non è una fortuna che tutti hanno. Non sei mai davvero sola, a differenza del resto del mondo.-

E la Malfoy rialzò gli occhi su di lui, stretta ancora fra le sue braccia e aggrappata a una sua spalla.

-Stai riuscendo a farmi vedere le cose in una prospettiva completamente diversa. Se avessi ragione... mi cambieresti la vita.-

Gli disse, ora con gli occhi di nuovo lucidi e lui ammorbidì la propria espressione, avvicinandosi a lei e facendo per parlare, ma spalancò gli occhi quando la vide raggiungere in un momento le sue labbra e baciarlo.

Fu un semplice bacio stampo, a cui seguì il loro scambiò di sguardi. Lei sembrava atterrita, mentre lui semplicemente sorpreso... ma non lo rimase per troppo tempo. Non si era allontanata... e questo significava solo una cosa.

Le prese il viso con una mano e fece sfiorare i loro nasi, prima di stamparle nuovi baci sulle labbra. La sentì tremare fra le sue dita e prese di nuovo dominazione, poggiando delicatamente il pollice sul suo mento, spingendola ad abbassarlo.

E, seppur titubante, lo accontentò, chiudendo gli occhi e afferrandogli il viso mentre si lasciava invadere il palato dalla sua lingua.

La sentì lasciarsi sfuggire qualche sospiro gradito, mentre si frapponeva fra le sue cosce e le accarezzava.

Il bacio si fece decisamente appassionato e durevole, cosa che il vampiro non si sarebbe aspettato e certo nemmeno Eliza che, in quel momento, desiderava rimandare il più possibile l'eventuale confronto che avrebbero avuto dopo, ben consapevole che non avrebbe mai vissuto un altro bacio come quello. Un bacio che aveva completamente catturato la sua attenzione, facendole sentire brividi e intense fitte ventrali che non aveva mai provato prima.

Strizzò gli occhi quando lo sentì iniziare a rallentare, trasformando quel bacio in teneri schiocchi, per poi poggiare la fronte sulla sua, visto che la ragazza aveva abbassato il viso, più rossa che mai -Sono... una persona orribile.-

-Sei riconoscente, curiosa e... cosa più importante, senza guinzaglio, Eliza.-

E la vide annuire, mormorando -Mi sono sentita così... leggera...-

Raul immerse le mani fra i suoi capelli, cercando di nuovo i suoi occhi lucidi -Eli' è molto probabile che tu senta queste cose con me solo per il semplice fatto che non sono Eamon. A lei lui non piace quindi, quando sei con lui, tutte queste sensazioni che hai provato ora sono ovattate o assenti. Lei ti sta lanciando dei messaggi e li devi ascoltare.-

La Malfoy si morse il labbro e borbottò -Pensi che non riuscirò mai a farglielo piacere? Nemmeno se lo intimassi a fare cose che magari potrebbero piacerle?-

E l'altro fece spallucce, scuotendo appena il capo -Bambina, questo non lo so... non sei in grado di metterti in contatto con lei?-

-No, non ci riesco...- lamentò la ragazza e Raul sospirò, pensieroso -E allora devi semplicemente provare.-

E lei annuì appena, rispondendogli -Durante le vacanze di Natale proverò a... a fare qualcosa di diverso. Adesso è molto impegnato con il negozio.- asserì, passandosi una mano fra i capelli e vedendolo sederle di fianco, baciandole una spalla e sentendo la mano di lei andare ad accarezzargli il volto.

Era persino più bello del solito mentre le baciava il palmo e andava ad abbracciarla.

-Scusa, ti devo essere sembrata inopportuna o una pazzoide....- arrossì, chiaramente, vedendolo assumere un'espressione perplessa -Beh, una non esclude l'altra.-

E lei ci rimase male, vedendolo presto cambiare registro -Oh, andiamo... cosa vuoi che sia? Vieni qua...- e se la trascinò addosso, catturando di nuovo la sua bocca e sentendola trattenere il fiato, con sconvolgimento. Pensò che staccarsi sarebbe stata la scelta più giusta e corretta, non poteva baciarlo in quel modo se era fidanzata!

Eppure...

Il bruno si separò da lei e le rispose -Adesso sei scusata.- asserì compiaciuto, notando che era molto imbarazzata ancora, visto il verde limone dei suoi occhi -Non... non è una buona idea, questa, Raul.-

E l'altro la guardò eloquente -Ma davvero? Magari a te non piaccio ma a quell'altra sì, Eli. E quale miglior modo per convincere gli altri a fare ciò che vuoi... se non con un bel premio?-

Eliza sgranò gli occhi, sorpresa davanti a quel ragionamento -Dovrei... ricattarla?-

E Raul la guardò storto -No. Si tratta di una semplice compravendita. Un baratto, anzi. Tu le dai ciò che vuole, ma lei deve lasciarti provare ciò che davvero provi, mentre stai con Eamon e, nel mentre, deve anche tentare di guardarlo con i tuoi occhi. Perché nemmeno lei può essere felice se non lo sei tu e, se Eamon è davvero il tuo grande amore, allora le sue prestazioni le devono bastare.-

La Malfoy lo ascoltò ancora, grata che il compagno fosse così arguto e percettivo nei suoi confronti. Tornò ad accoccolarsi a lui, in un moto di affetto che lo intenerì e la sentì dirgli -Grazie... credo che sia l'unico modo per avvicinarmi a lei e capire davvero cosa proviamo, tutt'e due.-

-Andrà bene, vedrai.-



Spazio Autore

Ed eccoci in un capitoletto dedicato tutto a Eliza e Raul! Vi è piaciuto, eh??? Scusate tanto per il ritardo, credevo di averlo postato e invece l'avevo solo corretto -.- Il prossimo sarà venerdì! Baciii! <3

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