Complementari (Parte II)
-Io ti desidero più di ogni altra cosa al mondo-
-E allora? Io credevo che dopo tutto questo tempo...-
-Windy, io e te...-
-Anwyn.- lo corresse però lei, decisa, vedendolo sbattere gli occhi un momento e correggersi subito -Anwyn, ti ho appena ritrovata dopo tanti anni in cui i miei sentimenti per te... sono cambiati più volte.-
E vide la ragazza abbassare lo sguardo, intristita -Sì, so che dopo un po' di tempo dalla mia morte... hai iniziato ad avercela con me.-
-Per quanto ti avessi ripetuto più e più volte che del parere delle persone a me non interessava, tu ti sei comunque gettata in una missione suicida... cosa che per molto tempo mi ha spinto a vederti con occhi diversi. Ti ho vista come temevi che gli altri ti vedessero. Una persona troppo debole e insicura per poter reggere la mia presenza al tuo fianco...-
Allungò le mani poi al suo volto, notando che stava iniziando a singhiozzare -Poi ho capito che, se ti sentivi così insicura, doveva essere certamente colpa mia... e ti ho perdonata per avermi abbandonato.- sottolineò, cercando ora il suo sguardo e dicendole serio -Sono davvero andato avanti, Win... Anwyn. Ho superato la cosa e sono uscito anche con altre ragazze, sono stato con... con moltissime ragazze e... e ti ho dimenticata.-
Ultimò, vedendola ora sbiancare, sconcertata. Rimasero in silenzio a fissarsi ma lui, con espressione molto seria, decise di proseguire, lei era attonita -Questo però non significa che non ti voglia più con me, ma che io sono cambiato e... anche tu lo sei, non puoi dirmi che non è così.-
Sottolineò, vedendola arrossire appena e abbassare il viso, annuendo lentamente.
-Siamo entrambi diversi ma quando stavamo insieme eravamo entrambi felici e questo io non lo posso dimenticare. È per questo che voglio che stiamo insieme... ma non possiamo riprendere da dove avevamo lasciato. Io desidero che ci conosciamo di nuovo, che ci riscopriamo poco a poco, che ci divertiamo, che trascorriamo il nostro tempo assieme... non voglio che ricominciamo partendo dal sesso. Non riuscirei a dargli il valore che meriterebbe farlo con te.-
Sottolineò, vedendola arrossire improvvisamente e gettarsi fra le sue braccia, dicendogli -Ti amo tanto, Darco!
Il compagno schiuse le labbra, pronto a rispondere automaticamente ma, di nuovo, quella voce malevola lo bloccò.
-A-Anche io...- glielo disse sì, ma con quell'istante di ritardo che fece capire a entrambi che non era affatto sincero.
E questo lo spaventava.
-Avevo paura che... i tuoi pensieri fossero dedicati a un'altra, ormai.-
-Te l'ho detto, ho avuto molte donne in questi anni, ma...-
-Non parlo certo di loro... hai capito a chi mi riferisco, su.-
A quel punto, Darco non poté che guardarla con perplessità -Ma... parli di Faith? Lo sai che lei...-
-No, so che lei è la tua migliore amica, Darco. Parlo di una certa strega...- e lo guardò eloquente, vedendolo a quel punto sollevare ambedue le sopracciglia e scoppiare a ridere poi -Chi? Monica!? Quella rana incapace!? Ahahah!! Oh, tesoro... ma che sciocchezze dici?!-
E la vide arrossire, incrociando le braccia sul petto piatto e sentendosi presto trascinare fra le braccia del Malfoy -È la verità, ormai vi allenate quasi tutti i giorni e state fuori per ore! Cosa dovrei pensare?!-
-Perché non mi hai informato subito di queste sciocche gelosie? Avrei capito Faith che è un bel pezzo di...-
-Ehi!-
E quello se la rise ancora, scuotendo il capo -Ma la strega, andiamo...! Come ti è potuto venire in mente che potessi essere attratto da lei?! -
-Siete molto confidenziali.-
Tenne a fargli notare lei, facendo spallucce, scontenta e il Malfoy la corresse -Vorrai dire che lei si permette di dire qualunque cosa ben consapevole che io non possa toccarla perché è la migliore amica di mia sorella, forse!- e lei tornò a guardarlo, eloquente -Davvero pensi queste cose di lei? Che è solo un'approfittatrice?-
Il compagno rimase un momento interdetto -Penso che sia semplicemente assetata di potere. Probabilmente si sta davvero affezionando a Sharlize, ma io sono solo lo stronzo che le dice le cose come stanno e a cui si sente in diritto di rispondere solo perché, appunto, ha un rapporto stretto con Sharlize. Non vuole vedermi come un insegnante, cosa che avrebbe reso le cose molto più semplici per entrambi... tanto che la sua presenza, probabilmente, non mi avrebbe fatto né caldo né freddo. E invece...- sbuffò, adagiandosi sul cuscino e vedendo lei mettersi di profilo, verso di lui -Beh, se non la vuoi più intorno... inventati qualcosa, di' che non puoi più aiutarla... o che durante l'allenamento ha avuto un incidente e... ops!- e liberò una risatina perfida che fece venire i brividi al ragazzo visto che gli era apparsa tale e quale a quella di Annika.
"No, no...!"
-Non voglio certo che muoia. È un'innocente, Anwyn. Conosci il mio cuore.-
E l'altra, che stava guardando anche lei il soffitto, gli rispose -Beh, io non sono una Pura di Cuore, amore...- e lì lo guardò, arrossendo quando l'espressione di lui le apparve molto sorpresa... e non positivamente -Le faresti del male?-
-M-ma... no! Che ti viene in mente!? Sai bene come sono fatta!-
Gli rispose però lei, subito, ridendosela ancora... anche se non appariva convincente come lo era stata poco prima.
-È solo che non mi piace che tu venga maltrattato in questo modo, non tanto da lei che è una stupida che non ha capito ancora chi tu sia, ma dalle tue sorelle... non so come possano permettere che lei ti tratti così! Non è giusto!-
Ma lui non sembrava scalfito da quell'osservazione -Sono stato assente per tanto tempo, sapevi bene che questo era il trattamento che temevo di ricevere e che, in parte, mi piaccia o meno, merito. L'importante è che io continui a combattere per loro e ad amarli. Fino a quando questo non cambierà, andrà tutto bene... e un giorno mi perdoneranno. Sono un membro della famiglia ed è sufficiente.- e fece spallucce, manifestando una certa sicurezza di sé.
Non che non soffrisse nel sentirli a distanza, certe volte, Sharlize in modo particolare, ma non gli interessava. Tornando indietro avrebbe rifatto ogni scelta altre mille volte... proteggerli dal Titano era l'unica cosa che desiderava. Nient'altro aveva altrettanta importanza.
-Sei così forte e giusto... sei prefetto, amore mio.-
Gli disse, tornado a baciarlo, riuscendo a rasserenarlo di nuovo, anche se tenne a dirle, mentre era sopra il suo torace -Piuttosto, non provocarla, Anwyn. Davvero, sto cercando di tenere la situazione sotto controllo. Con Monica mi sono scontrato molte volte, arrivando alla conclusione che è davvero troppo ottusa per cambiare atteggiamento con me. Non voglio più insistere e non voglio che inizi tu, adesso...-
-Quindi... ti arrenderai?-
-Tende a rispondere, non ad attaccare. Questo significa che se non la scoccerò... lei terrà la bocca chiusa.-
-Beh, non è detto che questo debba per forza farlo anche io! Deve sapere che tu non...-
-Anwyn, credo di essere capace a difendermi da solo, come anche di sopportare le noiose occhiatacce di una streghetta arrogante. Mi fa piacere che sembriamo aver invertito i ruoli in questa nostra nuova vita, ma stavolta non è davvero necessario. Ignorala... e lei farà lo stesso con noi.-
-E se così non fosse?!-
-Allora sarò io a parlare, ma non tu. Voglio che questo periodo per te sia meraviglioso. Rilassante e divertente come non lo è mai stato, quindi... sta' tranquilla. E... se sei così curiosa di sapere cosa facciamo, sei invitata agli allenamenti, ma poi non potrai lamentarti, perché ti assicuro che ti annoierai a morte!-
E quella gli sorrise, poco più che soddisfatta -Ci sarai tu, quindi non potrà mai essere noioso!
...
-Tesoro, sei qui?-
Erano le sette del mattino, Tanya e Tom erano scesi presto per fare colazione e andare ad allenarsi.
Darco invece non era riuscito a dormire, visto che era da anni che non ci riusciva in maniera naturale.
-Ciao...- salutò i genitori, facendo sparire la moltitudine di libri sulle malattie correlate alle Fate, prima che suo padre potesse riconoscerne i titoli. Non voleva che gli facessero domande sulla questione -Andate ad allenarvi?-
-Sì, perché non sei con Anwyn?- gli domandò il padre, chiudendo la scorrevole e insonorizzando la cucina, poggiandosi a braccia conserte sulla porta.
Darco fece spallucce, preparandosi la colazione mentre Tanya andò a sedersi a fianco alla sua sedia, scambiandosi un'occhiata col marito.
-È da anni che non dormo in maniera naturale... e non ho certo intenzione di smettere di studiare. Quindi...-
Il ragazzo dava loro le spalle, mentre osservava le fiamme del loro drago nano scaldargli il caffè.
-Ma... è tutto a posto? Sei felice?- gli domandò la madre, che aveva quindi deciso di raggiungerlo, visto che non poteva leggere le sue emozioni se non lo guardava in viso.
Darco la notò e decise di voltarsi definitivamente, notando che suo padre lo osservava in attesa -Sono due domande diverse. È più che ovvio che io sia immensamente felice del fatto che Win... Anwyn sia di nuovo in vita e che sia tornata da me, è solo che devo capire se... ho bisogno di lei come ne avevo un tempo. Tutto qui.-
Tanya spalancò gli occhi, arrossendo davanti al probabile avverarsi dei suoi reconditi desideri. Che il ragazzo si fosse reso conto che il tipo di donna che desiderava non era come Anwyn?
-Tu cosa pensi?-
E Darco ascoltò la domanda del padre, vedendolo lasciar cadere le braccia e fronteggiarlo, mentre si appoggiava al tavolo.
Il figlio lo guardò impensierito, poi gli disse -È la prima e ultima donna che ho amato. Voglio darle il valore che merita. Non posso allontanarla solo perché mi sento diverso... anche lei è cambiata.- sottolineò, facendo spallucce -Ora come ora siamo due persone che devono tornare a conoscersi e che devono cercare di nuovo la loro complicità.-
E il caffè fu presto pronto, così lo portò in tavola, dove andò a sedersi, insieme agli adulti.
-Tesoro, però... mi auguro che tu non abbia l'intenzione di forzarti a ritrovare il vostro amore. Deve essere una cosa che si coltiva col tempo, deve essere naturale...- tenne a sottolineare la madre, vedendolo annuire convinto -Questo è certo. Ma non significa che non possa incrementarne le circostanze. Stasera voglio partire con lei qualche giorno, per stare da soli e... vedere quanto le cose sono realmente cambiate. Se lo sono. Ancora non riesco a capire nemmeno io cosa sto pensando...-
Sentirlo così confuso fu una vera sorpresa per i genitori e Tom gli domandò -Non riesci a capire se ne sei davvero felice?-
-Non sono abituato a lasciare che le mie emozioni prendano il sopravvento. Non voglio abbassare mai la guardia e non so se questo cambierà, prima della sconfitta del Titano. Da una parte mi sembra tutto troppo bello per essere vero ed è così che mi avete visto non appena è tornata ma, in questi giorni, la mia razionalità ha preso di nuovo il sopravvento e... guardo Anwyn come si guarda qualcuno che deve essere giudicato e non voglio essere così con lei. Non lo ero da ragazzo.-
-Davvero? Non la valutavi come la stai valutando in questi giorni?-
E Darco schiuse la bocca, stanco -Le... persone non tornano in vita così facilmente. Non è una cosa che rientra nella normalità e lo sai bene, papà.-
Tanya sgranò gli occhi, atterrita e gli domandò -Credi... credi che possa essere un'impostora?-
Lì, il figlio la guardò storto -Non è un pericolo, visto che diversamente le difese della casa non le avrebbero permesso di spostarsi qui. Dico solo che quando riporti in vita qualcuno... questo ha sempre un prezzo. E certo non ottieni esattamente il risultato che speri. Anwyn... temo che possa aver ereditato anche porzioni dell'atteggiamento di Annika. Una persona che mi ha sempre disgustato. Non è un caso che abbia preferito fondere i nomi. Magari nemmeno ne è cosciente, capite? E io non posso fargliene una colpa, né voglio che conosca completamente i miei dubbi. Sa quanto io detestassi Annika... anche se lei ha sempre cercato di giustificarla con me. Cosa che non è cambiata. Windy era una ragazza immensamente buona e dolce ma non meno insicura. Ora, non so se questa insicurezza si sta trasformando in gelosia...-
-Gelosia?- domandò la madre, vedendo quindi il figlio arrossire appena, scattando a guardarla. Si era lasciato trasportare dai pensieri mentre ripensava alla conversazione che aveva avuto con la fidanzata.
-Monica?- domandò suo padre, con un mezzo sorrisino e Darco assottigliò lo sguardo verso di lui -Ti stai divertendo, papà? Sai che Anwyn in confronto a quella sciocca presuntuosa è decisamente più potente? Credi che potrei fermarla davvero se decidesse di farle del male a mia insaputa? Solo per toglierla di mezzo? Ah? Credi che poi dovrei darle le spalle, se lo facesse? E se non lo facessi? Rischierei di perdere voi? Mi fareste scegliere fra la donna che amo e voialtri?-
Il divertimento del padre sparì rapidamente e gli rispose, domandandogli -La ameresti comunque se uccidesse Monica?-
E Darco storse la bocca, irritato -Mi arrabbierei molto, ovviamente. Ma non so se potrei negarle il perdono per l'eternità.-
-Davvero? Io credo che tu lo sappia benissimo, invece.-
Sostenne il genitore, vedendo l'altro immerso di nuovo nei propri pensieri, mentre nella mente gli passavano davanti le varie discussioni che aveva avuto con Monica.
-Se però è gelosa, tesoro... pensi davvero che sia solo colpa sua? Probabilmente vede qualcosa che vi accomuna e questo la inasprisce. Monica non è minimamente intimorita da voi, anche se sa bene che potreste decidere di farle del male senza che la cosa venga imputata alle vostre persone.-
Sottolineò sua madre, a quel punto, mentre Darco storceva la bocca, disgustato -Dice che secondo lei siamo confidenziali ma io non sono d'accordo. E' lei che si prende sempre troppa confidenza, considerando i miei ordini e le mie osservazioni di insegnante come delle imposizioni o delle calunnie... su questo non ci metteremo mai d'accordo, ne abbiamo straparlato ed è stato inutile. Pensavo che d'ora in avanti sarebbe stato più semplice e invece...- lasciò intendere, mentre scuoteva il capo.
-Hai certamente bisogno di vederci chiaro, Darco. Fare le cose poco per volta. Anwyn è tornata da pochi giorni, ma sono sicuro che fra un paio di settimane avrai certamente una visione più chiara. Quel che è sicuro è che devi... proteggere Monica da lei, però. Spero che questo tu non lo stia dimenticando.-
E Darco strinse la mascella, guardando il genitore -Proteggerla!? Come si fa a proteggere una del genere?! Fa il diavolo che vuole, l'hai capito perché non la sopporto o no? Non obbedisce, non rispetta le mie idee e anche quando sembra stia ascoltando alla fine risulta non essere così. Ci ho perso abbastanza tempo con lei... le ho detto di non relazionarsi a Windy e, a dimostrazione, mi ha risposto che si limiterà a rispondere, che non se ne starà zitta!- lamentò, vedendo i genitori guardarsi un momento e Darco ultimò, irritato -E' una mocciosa capricciosa, che non vuole capire che la sua autorità si limita a quella stupida scuola.-
I genitori storsero la bocca nel sentirlo insultare il loro nido d'amore, ma non stettero a sottolinearlo.
-...E hai provato a chiederglielo gentilmente?- gli fece notare però la madre, ricevendo l'occhiataccia del figlio che rispose, a denti stretti -Non mi abbasserò a "chiederle gentilmente" di fare da brava. Non si abbassa lei ad obbedire, quando dovrebbe leccarmi i piedi e molto altro per ciò che sto facendo per lei, e potete stare certi che non sarò io a farlo. Non m'interessa di lei fino a questo punto, dovete mettervelo in testa e finirla con questo tifo silenzioso. Non mi piace e certo non perché è una semplice strega.-
I genitori lì, capirono che Darco aveva ben inteso le loro sottili allusioni, anche perché spesso erano tutt'altro che sottili. La cosa però non li scoraggiò.
Anche se era chiaro che i sentimenti fra loro non fossero sufficientemente maturi, altrimenti sì che lo spauracchio di Anwyn avrebbe portato Darco a tentare in ogni modo di proteggere la strega.
Se ancora credeva che non l'avrebbe mai fatto, era solo a causa del rancore che il suo orgoglio stava riversando su Monica.
-Ciò che però devi capire, Darco, non è se siete cambiati... ma se il vostro amore è cambiato. Tutto il resto non conta.-
Sottolineò sua madre, glissando sulla critica offertale dal figlio, mentre Tom spiegava -Anche questo è vero. Quando sono tornato dall'Accademia ero una persona diversa e anche tua madre lo era, però il nostro amore...-
-Noi non siamo come voi.-
Tagliò corto il figlio però, con una scrollata di spalle e incupendosi appena mentre Tanya andava a prendergli la mano -Oh, ma tesoro... cosa vuoi dire con questo? È normale che non siate come noi, ma l'importante è che non siate meno felici! Tuo padre stava solo facendo un esempio...-
E lì, Darco le sorrise debolmente, andando quindi a baciarle la guancia -Lo so e su questo avete ragione. Non sono solo i nostri cambiamenti quelli che devo valutare, ma soprattutto i nostri sentimenti. Devo capire se il nostro amore è reale o... solo un eco dei ricordi.- sostenne, annuendo convinto.
Considerando che Darco e Monica avevano appuntamento alle cinque per l'allenamento, alle quattro Sharlize aveva deciso di andarsene in biblioteca. Doveva assolutamente prendere un bel voto all'esame che precedeva le vacanze natalizie, era molto importante.
Essendo sabato la biblioteca del Serenity non risultò essere molto affollata, così poté subito occupare un posto da sola, in un tavolo isolato, davanti a una vetrata che dava sull'esterno.
Rimase seduta a studiare fino alle cinque e mezza, poi decise di andare in bagno. Aveva paura di ammetterlo con se stessa, ma le sembrava leggermente più semplice studiare. Si concentrava e apprendeva con più facilità rispetto all'anno scorso... e non sapeva se era grazie all'aiuto che le stava offrendo Monica.
"Sicuramente sì..."
Pensò, dopo essersi lavata le mani ed essersi mossa dentro la cabina del bagno.
Fece pipì, mentre dava un'occhiata al telefono. Monica le aveva promesso che le avrebbe mandato un messaggio quando avrebbe finito l'allenamento con Darco, ma doveva aver iniziato da poco...
Sospirò e, una volta che ebbe finito, uscì dalla cabina. O, almeno, fece per farlo.
Quando spalancò la porta sbiancò, vedendosi niente meno che Viktor davanti ai suoi occhi.
-Vick...- liberò in un fiato e spalancò gli occhi quando se lo vide piombarle addosso, dopo averle afferrato il viso -Ciao, amore mio...- e si appropriò della sua bocca, lasciandola scioccata.
La porta si chiuse e la ragazza avvertì presto il tipico tonfo dato dall'incantesimo di insonorizzazione.
Si sentì trascinare contro il muro, mentre le mani del compagno s'immergevano sotto la maglia. Al suo tocco tiepido sulla pelle, non poté che liberare un ansimo di sollievo, era meraviglioso averlo lì. Ogni giorno il suo pensiero la inseguiva, immaginava di poter restare con lui, di potersi beare liberamente del tocco delle sue mani, ma poi... lo sguardo severo e sdegnato di Ares riusciva ad allentare quel folle desiderio.
-Vick... non possiamo...- lo pregò lei, fra un respiro e l'altro, sentendolo liberare un lamento e mormorare -Solo un po', amore mio, solo un po'... non faccio che pensare a te...-
-Oh, Vick...- gli rispose lei, presto sensibilizzata dalle sue implorazioni e gli afferrò il viso, immergendo subito le mani fra i suoi capelli scuri -Ares si arrabbierà, ci odierà...- gli disse tremante e lui le morse le labbra, dicendole -Adesso non sta certo pensando a noi, si diverte con un'altra ragazza...-
Quelle parole non poterono che pungerla, come una lama piantata nella colonna.
-Quella... Nessy?!- gli domandò, non sopportando anche solo l'idea che una che si permetteva di chiamarli "Amore" o "Tesoro" stesse godendo delle attenzioni di Ares.
-Sì...- e la sentì mordergli la guancia, mentre con le mani scendeva rapidamente ai suoi pantaloni, slacciandoli -L'avete vista, in questi giorni?-
Spazio autore:
In ritardo di una mezz'oretta! Scusate! La temperatura al bagno si fa ben più calda, eh? Come andrà a finire? E Darco che si confida con mamma e papà? Che ne pensate? Io lo trovo molto cuccioloso, come sempre XD
Il prossimo sarà giovedì! Baciii!
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