Ciò che tu non mi dai (Parte III)

La ragazza salì sul letto e vide il lupo dare numerosi sorsi alla bottiglia, per poi passargliela –Non ho detto che gli devi chiedere cosa ha significato per lui! Sarebbe ridicolo visto che non ti dovrebbe interessare più di tanto. Però dovrai cercare di... gettare l'amo. Nel senso che dovrai scherzare su quello che è successo e vedere come lui reagisce. Prenderai in giro il vostro Vero Bacio dicendogli che in realtà i fumi della festa ti avevano piuttosto rincoglionita e che diversamente mai l'avresti baciato in quel modo, ecco quello che farai! Se si offende, hai vinto, perché litigherete e lui, alla fine, tirerà fuori la verità, dicendoti che per lui ha valso davvero qualcosa.- sorrise vittoriosa la Malfoy.

Rich rabbrividì vedendola sorridere in quel modo e capì che lui non avrebbe mai avuto alcuna speranza di batterla in furbizia, non sarebbe mai stato in grado di pensare ad un piano così diabolico per ingannare qualcuno.

Hazel annuì, sorpresa anch'essa, poi però mise il broncio e domandò –E se si mette a ridere anche lui?-

Skarlet sospirò pesantemente –Non accadrà, se per lui non fosse stato importante non ti avrebbe MAI baciata!-

La vampira annuì appena e disse ai due -Meglio pensare a una cosa per volta, prima di tutto devo cercare di far sparire tutti i probabili dubbi che ha su di me.-

Benché infatti avesse ottenuto una notevole vittoria, quelle paranoie non riusciva a togliersele dalla testa, quindi, prima di festeggiare, era decisamente meglio sistemare le cose.

Dopo una mezz'ora Rich notò che era ormai ora di andare via per lui, quindi fece per scendere dal letto -Beh, io vado a sgranchirmi un po', non ce la faccio a stare a letto senza fare niente...- e Hazel stirò un sorrisino furbo, dicendogli quindi -Oh, sembra proprio una proposta questa. Vero, Skar??-

L'altra nemmeno la calcolò, guardava il proprio telefono.

-Oh, non vorrei romperti, tesoro...- le rispose invece Rich che, ora in piedi, si stava stiracchiando mentre guardava la vampira con non velata malizia.

Ovviamente la vampira non riuscì a trattenere una risatina, portandosi la mano alla bocca -Come sei buffo... piuttosto, Lara ha detto ci raggiunge fra un po', l'avrà detto anche a te! Perché non resti con noi?-

-No, zero, parlerete di cose da femmine e mi annoiereste... torno a prenderla più tardi.- ultimò, vedendola annuire e imbronciarsi appena -Okay, anche se anche noi qui abbiamo parlato di cose da femmine...- e se la rise appena, vedendolo assumere un'aria perplessa -I sentimenti sono cose molto importanti, certo non da femmine.- stabilì, straordinariamente serio... e adorabile come pochi.

-Ohh! Ma come sei virile anche quando dici cose così carine!!- e si alzò subito in piedi, saltandogli addosso affettuosa, riuscendo a divertirlo e spingendolo ad abbracciarla a sua volta... cosa che iniziò ad annoiare Skarlet che alzò gli occhi sui due e liberò uno sbuffo -Pff...-

Ben presto il lupo abbandonò la cripta e le ragazze pensarono di tornare in camera di Skarlet, dove a pomeriggio inoltrato vennero raggiunte da Lara, per chiacchierare un po' e aggiornarsi sulle ultime novità, come anche per parlare della passata festa di Janet.

Era presente anche Darco, visto che Hazel gli aveva anticipato che avrebbero parlato del motivo per cui la sua sorellona era tornata a casa in lacrime, dopo La Beffa.

E, per quanto a Darco piacesse pensare e far credere di essere del tutto disinteressato alle dinamiche amorose che coinvolgevano i suoi famigliari... probabilmente non era proprio così.

Anche se, ovviamente, si era portato dietro i suoi amati libri svolazzanti.

-Ma spiegami un attimo, Skar, come hai fatto a prenderti dei cannoni? Rich non te li può aver dati!-

La festa si era rivelata un vero disastro per la festeggiata, come ogni anno, e Lara stava esprimendo i suoi dubbi su ciò che era successo, dato che in quei giorni non ne aveva avuto l'opportunità e Rich, chiaramente, ne sapeva meno di lei. La Malfoy, sebbene non fosse mai accaduto, parlava di buon grado della situazione, non appariva nemmeno arrabbiata, come accadeva ogni volta che il legame fra lei e Rich si imponeva sui suoi reali sentimenti e desideri.

Forse a causa di qualche filmino mentale di troppo che la sua mente aveva partorito e che, ancora, nonostante tutto, continuava a balenarle in mente senza troppo ritegno??

-Ho usato i miei poteri per costringere dei Demoni a comprarmi qualche Cannone e poi niente, le solite cose.-

Fece lei qualunquista e le altre due si guardarono perplesse un momento. Lara quindi domandò –E come mai sei andata proprio da Rich? Insomma, finché sei fatta e siete insieme, ci può stare che accadano queste cose ma... ti ho vista, sei risalita dal primo piano, ignorando una moltitudine di lupi e demoni. Stavi cercando lui.-

Stabilì la Lupa, non vedendo la compagna arrossire, visto che stava dando loro le spalle mentre si spazzolava la chioma –E' perfettamente normale, sai come mi prende quando non sono in me. Il legame ne approfitta. Non capisco come mai questa volta vi sembri più interessante delle altre...-

-Perché ho visto come l'hai baciato e ho sentito anche quello che hai detto alle ragazze che stavano su di lui...-

Chiarì la bionda, guardandola eloquente, con gli occhi roventi come fiamme.

Skarlet la scrutò attentamente, poi fece spallucce –Io invece ricordo molto poco, Lara, sono solo uscita dallo studio...- pensosa si fermò un momento, rivivendo per un istante l'enorme piacere che aveva provato nella sua fantasticheria proibita -... il legame si era già attivato e l'ho raggiunto. Fine. Come le altre scorse volte in pratica-

-Le scorse volte non sei tornata a casa in lacrime- intervenne a quel punto Darco, benché fosse ancora coi suoi libri -Oltre al fatto che il Nodo si attiva quando siete vicini.-

-Non mentire- intervenne prontamente Hazel, conosceva a menadito la ragazza, sapeva che era terribilmente intelligente e furba, sebbene non lo dimostrasse nello studio. Volendo, avrebbe potuto prenderli in giro tutti.

-Stavolta è andata così, che posso dirvi, e poi... la droga prende anche male, vi ricordo.- tenne a precisare verso il minore, guardandolo eloquente e lui le sorrise appena –Stai mentendo, tesoro. Secondo me eri ben più lucida di quanto non vuoi farci credere, ma la verità la sai solo tu.-

La Malfoy non arrossì e lo osservò ora duramente, mantenendo la sua faccia di bronzo non avrebbe fatto notare i suoi reali pensieri.

Una parte di lei sapeva fin troppo bene qual era la verità, l'altra stava cercando una plausibile scusa da propinare ai suoi interlocutori.

-Non stavo bene, non so perché... avevo solo voglia di piangere. Credo che alla fine siano stati i Cannoni. La situazione che c'è fra me e il sacco di merda sembra non voler finire mai, sembra che non riusciamo a combattere il legame, a meno che non siamo lucidi.-

-E poi sembra ci riesca solo lui...- l'ennesimo commento di Darco ebbe il potere di ferirla più di quanto la cosa in sé già non lo facesse.

Già, quel giorno lo aveva desiderato davvero, certo, era presa dai fumi dei Cannoni, ma non dal Legame. Era rimbecillita ma lui non meno di lei... eppure era comunque riuscito ad allontanarsi. Si erano ignorati come sempre in quei giorni, facendo finta che non fosse successo niente, come al solito, ma una pesante verità gravava su di lei... ed era che lui stava iniziando a stancarsi davvero. Lui era ben più determinato di lei ad andare avanti e ignorare il Legame.

Lei no.

-Beato. Io sono più succube del Legame, probabilmente perché mi ha strappato un pezzo di anima, vi ricordo.-

Tagliò corto lei anche se il tono non sembrava molto irritato, era tornata a giocare col telefono sul letto, con espressione seria.

Darco la fissò, ritenendo che anche quella poteva essere una possibilità, ma non dandone la giusta attenzione, visto che non voleva che si beasse di quella consapevolezza per giustificare le sue reazioni che erano molto reali, secondo lui -Questa è ancora un'ipotesi, visto che per il momento non ha strappato l'anima a nessun altro. Se fosse la verità, sai anche cosa vorrebbe significare e non so se te ne sei davvero resa conto.-

-Significa che lui rappresenta una divinità lupina di cui non mi frega un bel niente, Darco.-

-Sì, una divinità a cui sembri strettamente legata.-

La videro sbuffare  e scandire -Idiozie. Se ho reagito in quel modo, una volta tornata a casa... è stato perché devo aver raggiunto la consapevolezza che il nostro legame non smetterà mai di esistere e questo mi ha colpito molto emotivamente... adesso sto decisamente meglio, per fortuna.-

-Quindi, se non aveste stretto il Nodo... pensi che saresti davvero felice?- le domandò così il fratello, abbassando stavolta il libro e cercando i suoi occhi rubini.

Lara ed Hazel sgranarono gli occhi verso il ragazzo invece, mentre Skarlet, al pensiero che i due legami non ci fossero più, sentì il cuore mancare un battito.

-Secondo te, Darco?- il tono della sua voce non era mai stato tanto impersonale.

Darco storse la bocca, poco convinto –Secondo me... il Nodo ti dà l'inconscia consapevolezza di appartenergli, di essere inscindibile da lui e quindi mai sola.-

Le sue parole ebbero quindi un rinnovato effetto benefico per lei. Ammorbidì le spalle, mentre il suo cuore rallentava i battiti ansiogeni.

Abbassò lo sguardo, ringraziando il fatto che non stesse affrontando nessuno visivamente e replicò –Appartengo a questa famiglia, non ho bisogno d'altro. Essere legata a lui... è fondamentalmente un problema per me.-

Darco assottigliò lo sguardo e storse la bocca scontento. Skarlet non avrebbe mai parlato, non l'avrebbe sorpreso sapere che stava mentendo loro da quando avevano iniziato a parlare di Rich.

-Credevo ti saresti arrabbiata... sai?- domandò quindi Hazel, cambiando così argomento, visto che aveva seguito la stessa onda di pensieri del fratellastro.

Lì, Skarlet voltò lo sguardo su di lei, curiosa –In che senso?-

-In genere, quando parliamo di lui, ti arrabbi e fuggi via, oppure ci sgridi perché sembra che vogliamo sempre estorcerti informazioni. Oggi stai stranamente collaborando...-

-... E mentendo, nondimeno.- commentò divertito Darco. Venne però placidamente ignorato dalla sorella che rispose all'amica –Hai ragione, in genere me ne vado perché il suo pensiero mi fa rabbia. Oggi non è così. Credo che sia questa la motivazione per cui ancora sono qui... anche se come ben sapete, preferirei parlare di qualunque altra cosa- tenne a precisare, infine.

Lara sorrise appena e le rispose –Magari ti stai abituando alla situazione, forse è anche per quello che ti è venuto da piangere, perché l'hai finalmente accettata. Di conseguenza non ti impegni nemmeno tanto per separarti da lui-

Lara le aveva offerto la soluzione su un piatto d'argento.

Sgranò gli occhi, sorpresa come un'ottima attrice e la indicò –Sai che forse... hai ragione?-

Darco storse lo sguardo, molto poco convinto, come anche Hazel del resto, anche se non disse nulla.

-Che l'hai accettato cosa significa in pratica?- domandò per cui il fratello e Skarlet fece spallucce, rispondendogli –Niente, che la situazione inizia ad annoiarmi, che non mi sconvolge più di tanto e che quindi...-

-Ma se stavi frignando come una mocciosa!- la prese in contropiede il fratello, infastidito da quella banalissima idiozia appena uscita fuori e lei lo indicò –Solo perché ero rimbecillita da quei dannati Cannoni!-

Lui assunse un'aria sempre più minacciosa e replicò –E questa accettazione l'hai avuta in quanto? Una settimana?! Dopo anni che subite la solita tiritera?!-

La Malfoy lo guardò ingenuamente e replicò –Beh, prima o poi doveva succedere...-

-...O magari no!- ultimò per lei il fratello e stavolta fu lei a guardarlo storto –Non capisco perché parti dal presupposto che io vi stia mentendo, come se stessi sempre nascondendo chissà quale verità, Darco. Ora potrei davvero decidere di andarmene, ma per colpa tua!-

Il fratello lì alzò le mani in segno di resa e tornò ai suoi libri –Ok, Skar, lascia stare. Sicuramente ha ragione Lara.-

La lupa mise il broncio e mormorò –Non volevo farvi litigare, mi dispiace...- Darco le lanciò un'occhiata, ma fu Skar a risponderle –Tranquilla, hai solo avuto una buona intuizione... a differenza sua- fece, lanciandogli un'occhiata rapida, che lui però non intercettò. Era tornato ad ignorarle tutte -Bene, allora me ne torno a studiare.- partecipare a conversazioni del tutto inconcludenti lo annoiava a morte.

Hazel mise il broncio, intristita e gli domandò -Ti sei arrabbiato?-

-Non c'è proprio bisogno di prendersela.- continuò Skarlet.

-Non sono il tipo, sono problemi suoi che potrà risolvere solo quando li affronterà. - e, dato il suo ultimo commento antipatico, se ne tornò in cucina. Studiare durante quelle conversazioni non era possibile.


#Moni! Ci sei?! Mi sta succedendo qualcosa! Puoi raggiungermi a casa??#

Era rinchiusa in bagno da alcuni minuti Sharlize Malfoy, aveva una nausea assurda, anche se aveva appena smesso di vomitare, ma ciò che ora la stava spaventando erano le sue braccia.

Monica, non potendo che smaterializzarsi nel salotto di casa Malfoy, con la pietra offertale da Tom, diventò una statua di ghiaccio quando notò chi c'era seduto in cucina e che, al suo arrivo, aveva alzato i penetranti occhi violetti su di lei. Era decisamente serio.

"Porca di quella pu...!"

Non si erano lasciati in simpatia, per cui doveva sembrare naturale e far sparire l'espressione atterrita che aveva invaso il suo viso una volta finita nel suo mirino.

Ammorbidì lo sguardo e lo salutò educatamente -Ciao, Darco.- e fece per salire le scale, implorando ogni divinità che il compagno non indagasse.

Vane speranze.

-Che ci fai qui?-

-Io e Lize dobbiamo studiare.- sentenziò rapida, fin troppo per il gusto di lui che continuò a fissarla. Ma ormai era entrata nella parte.

Strinse appena la mascella quando lo vide alzarsi dal capotavola e muoversi con calma verso la porta scorrevole della cucina, su cui appoggiò una spalla, osservandola.

Lei aveva già un piede sullo scalino, chiaro segno che non vedeva l'ora di andarsene. La squadrò, facendole capire dove il suo corpo stava sbagliando, se stava cercando di nascondergli il suo disagio.

-Sharlize è con Filipp, ma dev'essere successo qualcosa se ti ha chiesto di raggiungerla.-

Monica maledì ogni mago famoso le venisse in mente, in quel momento, ma tirò fuori un'espressione perplessa, dicendogli -Perché non potrebbe semplicemente essere finito il loro appuntamento? Pensavamo di incontrarci a scuola ma poi...-

-Hai finito con le cazzate?- la interruppe però lui, con sguardo annoiato e la bruna sentì il telefono iniziare a vibrarle, così fece per afferrarlo ma dal nulla una radice scattò dal corrimano e le afferrò i polsi, intrappolandola.

La bruna sgranò gli occhi, ora atterrita e lì, lo vide ghignare compiaciuto, mentre le diceva -Sì, è questa l'espressione giusta, streghetta.- l'aveva raggiunta, mentre la vedeva incapace di muoversi sotto il suo sguardo gradito.

Fece quindi per muovere una mano verso la tasca del giubbotto di pelle che indossava, ma si sorprese nel vedere il suo viso alzarsi improvvisamente, quando capì che intenzioni avesse -Toccami il telefono e inizierò a urlare, piuttosto che dimenticare il fatto che tu abbia appena legato al corrimano una persona, con lo sguardo di uno che prova compiacimento nel forzare la gente a fare ciò che non vuole.-

E lì, la mano di Darco si fermò sopra la tasca. Spostò gli occhi violetti su di lei e le domandò -Se fossi sincera non avresti certo paura che guardassi gli ultimi messaggi di Sharlize.-

-Sincera o non sincera, non è affar tuo... e dubito che lo diventerà mai se mi prenderai quel telefono. - gli rifilò lei, vedendolo assottigliare lo sguardo inizialmente, ma raddrizzare la schiena e liberarla, quando la sentì ultimare.

Si fissarono in silenzio, comunicando comunque con gli occhi.

Lei voleva che lui conoscesse la verità... ma doveva essere Sharlize a dirgliela.

-Sparisci.-

Sentenziò, vedendola voltargli la faccia subito dopo, mentre saliva le scale.

Doveva davvero essere Sharlize a farlo?

Si domandò il Malfoy, storcendo la bocca con vaga irritazione. Probabilmente stava male dopo aver visto Filipp, ancora una volta.

Scosse il capo, facendo per ritirarsi in cucina ma poggiò la mano sul battente, bloccandosi.

"Voglio solo esserne certo..."

Aveva sentito una porta chiudersi, al piano di sopra e, sebbene infastidito dalla consapevolezza di aver ceduto alla curiosità, salì le scale e notò la porta della camera di Sharlize schiusa. Non erano lì.

Corrucciò lo sguardo e si chiese se potevano essere nella camera di Skarlet o Hazel, anche se solitamente non la usavano, se erano da sole.

L'unica stanza che rimaneva, era il bagno.

Mosse quindi i suoi passi verso la porta e vi poggiò una mano, sentendo Monica scandire, con voce adirata ma rotta -Maledizione, Sharlize! Le bende non chiudono le ferite, lo capisci o no?! Stai sanguinando anche qui, cavolo! Ferula!-

Sua sorella singhiozzava -Mi basteranno, devo solo nasconderle, per oggi!-

-Ma com'è possibile che sia successa una cosa simile! Ti stai tagliando dappertutto!-

-Te lo giuro, non so cosa sia successo, Moni'! Non faccio che vomitare in questi ultimi giorni, non so come dirglielo e adesso ci si mette anche questo!!-

A quel punto, Darco, venendo contagiato rapidamente dal panico delle due e da come stavano descrivendo il problema, non poté davvero farsi gli affari suoi e si smaterializzò all'interno.

Le urla di Monica e Sharlize, accompagnarono il suo arrivo, ma lui guardava il pavimento e gli arti denudati della sorella, in intimo sul pavimento.

Calò rapidamente su di lei levando bruscamente prima la mano di Monica che impugnava la sua bacchetta, lanciandogliela via e poi strappò le bende alla gemella, che lo sgridò -NO! Ci hai spiate! Come ti sei permesso!?-

E lì, gli occhi aggressivi del fratello, la gelarono in un istante. Era furibondo, tanto che fra i suoi capelli presero a scoppiettare scintille violette -Se non lascerai il tuo fidanzato entro questa settimana, andrò da lui e gli dirò ogni cosa.- sentenziò, cercando di trattenere visibilmente la sua ira, anche se le mani gli stavano tremando mentre la magia stava rapidamente rimarginando ogni ferita di lei. Il suo tocco non era gentile, ma non le stava facendo male.

-Non puoi pensare di impormi una cosa simile! Ho tutto il diritto di prendermi il mio tempo per...!-

-SILENZIO!!- le urlò, scattando verso di lei, e afferrandole rude il viso, avvicinandolo al suo che era allucinato -Lo lascerai, Sharlize. Non me ne fotte un accidente dei ridicoli sentimenti che provi per lui, non me ne fotte un accidente di quanto tu voglia sistemare le cose. Non accadrà adesso. Non accadrà fino a quando non capirò cosa cazzo ti sta succedendo e non avrò risolto la situazione. Sono stato chiaro?!- ultimò, stringendole la mascella fra le dita e vedendo i suoi occhi riempirsi di lacrime, mentre il viso era rosso -Sei crudele, non è giusto che tu t'imponga così!-

-Cosa è successo?- la liberò lui, ignorando le sue parole, mentre notava come la pelle della sorella si era come seccata e tirata, per questo si spaccava con facilità.

-Non t'importa!-

-Lize...- singhiozzò Monica, appoggiata alla parete, mentre vedeva il Malfoy far sparire tutto il sangue che macchiava il pavimento. Per poi pensare alle ferite, con attenzione.

Sharlize spostò gli occhi argentei sull'amica e Darco assunse un'aria disgustata -E' assurdo che tu abbia detto tutto a lei, che non ha fatto altro che riempirti di bende! Inutilmente!-

-Lo so che è inutile!- replicò lei, adirata -Ma non potevo fare altro!-

E Darco la indicò, eloquente -Questo è quello che devi capire, dannata strega! Questo è ciò che sei! Una persona limitata! Non sei nemmeno stata in grado di pensare che era ME che dovevi chiamare, visto che questa è troppo stupida per capirlo da sola!-

Le urlò, furioso, anche se lei era visibilmente provata dalla situazione, fece per rispondergli ma fu Sharlize a intervenire -Smettila, Darco! Sono io che le ho detto di non dirti niente! Cazzo! Piantala di prendertela con lei!- ma quello saettò sulla sorella e le sibilò, furente -Difficile, visto che la vera responsabile, in questo momento, la prenderei volentieri a schiaffi! Ma come fai a pensare di tenere nascosta una cosa del genere!? Cosa cazzo c'è nella tua testa!?-

-Io...- singhiozzò la rossa, mentre Monica decise di venire in suo soccorso -E' la prima volta che succede, è scioccata molto più di noi, cavolo! E se te l'ha tenuto nascosto non è sicuramente un caso, visto come stai reagendo!!- gli disse, con le lacrime agli occhi mentre lui, sentendo quella critica, scattò con lo sguardo verso di lei, stavano alimentando la sua rabbia come fa il vento su un incendio -"Visto come sto reagendo!?" E cosa cazzo dovrei fare!? AH?! Piagnucolare come voi due!? Ci sarebbe da prendere a schiaffi anche a te! Sparisci da casa mia! Un'amica più inutile non si è mai vista!-

Le disse infine, colpendola con quelle parole, la vide sgranare gli occhi e smettere di piangere mentre lui la guardava convinto.

Sì, era riuscito a ferirla, finalmente. Almeno aveva capito che era la verità.

-NO! NO, Monica! Non è vero! Non andare! Non voglio che mi lasci con lui, ti prego!-

-E tu chiudi la bocca! Non hai detto una sola cosa che abbia un senso!- la sgridò però il gemello, non vedendo Monica mettersi dritta mentre ricacciava indietro le lacrime e spostava gli occhi su Sharlize. La rossa lesse facilmente il suo dispiacere, mentre le diceva -Devi rimetterti Sharlize, resta a casa qualche giorno. Informerò io Hakira, okay?-

-Moni', no... per favore...-

Darco finì in quel momento di curare la sorella e con noia spostò gli occhi sulla bruna che guardò entrambi, poi disse, semplicemente -Mi dispiace... scusa.- e sparì.


Spazio Autore:

Eccomi ragazze, stavolta in ritardissimo, scusatemi! Finalmente il nostro Darco ha scoperto tutto, anche se ha avuto una reazione bella forte! Voi cosa ne pensate? Ha esagerato? Con una sorellina come Sharlize non so se sarei riuscita a mantenere la calma XD Voi che avreste fatto?? Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Il prossimo sarà giovedì! A presto!

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