Bloccata (Parte II)
Le due annuirono con un breve sorriso d'intesa e poi salirono le scale, lasciando da soli padre e figlio.
-Ehi...- chiamò l'uomo, raggiungendo Hayden e affiancandolo.
Il giovane gli sorrise debolmente e poi tornò a guardare fuori -Non ce l'ho con voi, all'inizio ero un po' offeso ma... se avessi avuto dei figli avrei fatto la stessa cosa. Non posso negarlo.-
Tom allungò una mano verso il suo capo, sorridendo appena -Visto che capisci, sei sicuramente pronto per averli, allora.-
E Hayden tornò a guardarlo, con gli occhi lucidi in quel momento e annuendo -Speriamo-
Il genitore lo attirò dunque a sé, abbracciandolo come sempre più di rado era accaduto. Era troppo grande per farsi abbracciare, o no?
-Permettimi però di aiutarti davvero, papà. Contro il Titano non potrai proteggerci in questo modo, devi anche tu capire che non siamo più dei bambini... e se cercherai di difenderci, temo che questo ti metterà in svantaggio. Siamo davvero cresciuti ormai.-
E Tom liberò una mezza risata, annuendo sul suo capo e baciandolo -Lo so, è solo difficile accettarlo... ma credimi che lo so. A dimostrazione del mio errore, abbiamo perso un'Ordinatrice. Se avessimo attaccato Eva tutti insieme... non sarebbe successo.-
E Hayden, felice che anche l'uomo avesse ammesso i suoi errori, annuì d'accordo -L'hai davvero sottovalutata?-
Il padre alzò ambedue le sopracciglia, piegando poi il capo, curioso -In che senso?-
L'altro fece spallucce e gli rispose -Non so te, ma io... io ero paralizzato. L'ho attaccata comunque ma... averla così vicina e avere la possibilità di farle del male, ha spinto una parte di me a non agire assolutamente. Come se quella parte sapesse la verità.-
E il biondo sorrise, intenerito -E' così Hayden. Io, te, Eliza e Darco sentiamo un'istintiva correlazione con lei. E' per questo che a differenza degli altri ci siamo interessati tutti a Surmaga. In questi anni ti sei interessato a molti cattivi del mondo magico e la cosa non ci ha mai toccato come stavolta.-
Hayden annuì appena e deglutì, domandandogli poi -Credi... credi che anche lei lo senta?-
-Naturalmente. Lei è nostra... ed è stata del tutto mia per così tanto tempo che... non si può cancellare una cosa del genere, da nessuna mente. Per quello sono assolutamente certo che in un modo o nell'altro la faremo rinsavire, Hayden. Dobbiamo solo avere più sangue freddo e capire che qualunque cosa andremo a farle, sarà solo per proteggerla.-
-Ciò che ti ha detto però...- iniziò Hayden -E' evidente che vuole solo te.-
E lui annuì subito, cosciente della cosa -Sì, ma in questo momento... dei suoi capricci non m'interessa, visto che non ho la benché minima intenzione di relazionarmi a lei in questa forma.- e si indicò, vedendo il figlio assumere un'espressione perplessa, quindi Tom proseguì -Vuole solo me, questo me, il Tom umano, perché è l'unico in famiglia a non avere una reale correlazione con lei... anche se questo è vero solo in parte. Ormai io e la Leggenda ci siamo fusi da tempo. Ovviamente non sarò immune ai suoi attacchi come lo è stata la Leggenda, visto che è riuscita senza difficoltà a infrangere la barriera che Eva ha sovrapposto alla sua, ma dire che le verrebbe semplice farmi davvero del male... è impossibile. Non la ritengo meno mia, solo perché non l'ho concepita con questo corpo.- e lanciò un'occhiata furba al figlio che gli sorrise e annuì -A questo non avevo pensato, quindi... vuoi provare a cercarla come Leggenda?- e Tom annuì -Sì, anche se già so che sarà irrintracciabile. Le sue capacità di occultamento sono notevoli.- e Hayden annuì d'accordo. -Sì, anche quelle evasive.-
Il padre quindi gli accarezzò di nuovo il capo e gli disse -Adesso torniamo in camera, a colazione parleremo coi tuoi fratelli e dirò a Tanya di informare anche tutti gli altri. Chiederò anche a Eliza di aiutarci a cercarla.- e Hayden fu presto d'accordo, dicendogli -Dobbiamo informare Darco.-
Tom lo guardò ancora e sospirò, annuendo appena.
Quella non era la replica che Hayden si aspettava -Cosa c'è?-
E il biondo scosse il capo, dicendogli -Spero... sia libero. Il suo aiuto, in questo momento, non ci farebbe male.-
Hayden sgranò gli occhi notando una nota di amarezza nella voce del genitore e gli rispose subito -Lui più di tutti crede che solo uniti possiamo sconfiggere il Titano, papà. Non sembra ma sa benissimo quali sono le sue priorità e noi siamo al primo posto.-
Tom gli sorrise appena e annuì -Lo so bene. L'unica cosa che mi dispiace è che sia... così bravo a fare il Demone. Tutto qui.-
Hayden capì che si riferiva ai lunghissimi silenzi di suo fratello. Era da Natale che non si faceva vedere e lui in quel periodo era riuscito a sentirlo al telefono solo perché c'era Eva di mezzo.
-Appena finirà l'Accademia tornerà e sarà di nuovo il preferito di casa.- e fu il suo turno quello di ridere, seppur con poca convinzione, sperando però di rasserenare il genitore.
Ma non ci riuscì e lo vide solo guardarlo, con attenzione. Hayden rimase un po' interdetto, poi sentì la mano del padre accarezzargli il viso -Siete tutti i miei preferiti, ma per motivi diversi.- e il primogenito gli sorrise, felice, affiancandolo mentre saliva le scale assieme a lui -E io per cosa sarei il preferito???- domandò, ora facendo lo splendido, riuscendo finalmente a far sorridere il padre che gli lanciò un'occhiata e poi lo guardò pensieroso -Mah... forse per questi bei capelli biondi...- e glieli scombussolò, ricordandogli di essere stato l'unico ad ereditarli, effettivamente.
-Comeee?!?- domandò, presto offeso e Tom se la rise, perfidamente, mentre l'altro lamentava -Sei crudele, però!-
E il padre cercò di trattenere le risate, mentre insieme raggiungevano la camera del ragazzo, ormai pronto a lasciarlo e a salutarlo ma Tom gli disse, prima di vederlo sparire -Per il tuo forte senso di responsabilità.- gli disse, quando gli dava ormai le spalle e il giovane si volse, sorpreso, incrociando lo sguardo fiero del padre.
Poi gli sorrise affettuoso, rispondendogli -Grazie... ma non è certo un caso se siamo cresciuti tutti così bene- e gli strizzò l'occhio, vedendo il padre ridersela e rispondergli, mentre gli dava le spalle -Questo poco ma sicuro, moccioso.- e Hayden tornò in camera sua, lasciando che il genitore facesse lo stesso e vide Hazel volgere lo sguardo verso di lui, indossava di nuovo la sua vestaglia notturna -Ehi, hai parlato con lui?- e il biondo annuì con aria pacifica e sollevata, raggiungendo presto la sorella sul letto e abbracciandola di slancio, poggiando il capo sul suo torace. La mano di lei raggiunse i suoi capelli chiari e chiuse gli occhi mentre lo accarezzava -Sei più tranquillo...-
Constatò e lui annuì -Sì, parlare con lui mi fa sempre bene...-
E Hazel fu intenerita dalla sua predilezione verso il padre, anche quando riteneva di essere considerato il meno "speciale" della famiglia.
Lei gli baciò il capo e ruotò verso di lui, vedendolo alzare il capo e fronteggiarla, mentre le accarezzava il viso e l'attirava a sé.
Lo sentì appoggiare la fronte sulla sua e guardarla dall'alto, intensamente -Li hanno feriti profondamente e non avrebbero mai dovuto farlo.- scandì, determinato, vedendo lei annuire subito -Tanya era furiosa, Hayden. Mi ha spaventato.-
E il compagno annuì -Sì, ci hanno sempre messi al primo posto... e noi faremo lo stesso con loro.- stabilì, afferrandole il viso e guardandola in maniera eloquente. Lei non poté che essere d'accordo con lui -E' così.- e si diedero uno sfuggente bacio a fior di labbra, per poi stringersi forte l'un l'altra. Ognuno con i propri pensieri.
Quel pomeriggio Sharlize aveva appuntamento con Monica in Biblioteca, ad Hogwarts.
Era un po' in anticipo, probabilmente più per la speranza di trovarla già lì che per altro.
Arrossì appena davanti a quella spontanea considerazione liberata dal suo cervello.
Monica si era ripresa in poche ore dopo l'intervento dei medimaghi, non aveva subito nessun tipo di lesione permanente, per fortuna e, da quel suo messaggio, aveva iniziato ad approcciarsi a lei molto più spesso.
A lezione seguivano dallo stesso banco e il pomeriggio, se non aveva delle ronde, studiavano assieme.
Tutto avrebbe pensato però, tranne che la sua presenza potesse rasserenarla tanto.
Dopo il loro ultimo esame passato assieme aveva deciso di farle alcune domande anche lei, trovando davvero impressionante che avesse il tempo per tutti quei ragazzi, oltre che per lo studio e il suo ruolo.
-Ah, la Malfoy... adesso finalmente ti si vede al Tabellone dei Demoni!-
Sharlize alzò gli occhi al cielo, ruotando e inquadrando l'alta e ossigenata Ada Wagner. Una demone mezzosangue molto dotata. Era sempre al top nella classifica degli studenti. Suo padre era un mago proveniente dal Durmstrang, sua madre una Demone facoltosa che aveva comprato al marito la pozione di suo nonno. Peccato che anche individui così fastidiosi avessero il diritto di possederla.
-Sparisci Wagner, come mi annoiavi prima, mi annoi adesso. Non è cambiato niente.-
Stabilì la rossa, vedendo quella trattenere una risatina e scambiarsi un'occhiata complice con il suo codazzo di amiche mezzodemoni.
-Dev'essere proprio difficile essere la meno considerata della famiglia... non mi sorprende che solo uno buono come Filipp Walsh potesse interessarsi a te! Ahahahaha!-
Sharlize ascoltò quelle perfide parole sconvolta.
Ada era solita romperle le scatole molto spesso, ma non era mai arrivata a un commento del genere -Non devi permetterti, Ada. Non parlare di cose che non sai!- stabilì, chiudendo i pugni che iniziarono a fumare e a puzzare di carne bruciata mentre Sharlize si sporgeva verso la rivale.
Questa però alzò ambedue le mani, divertita -Aiuto! Aiuto! La Malfoy vuole lanciarmi un fiammifero acceso! O preferisci un cubetto di ghiaccio??- e un'altra intervenne -Attenta ai suoi fiori! Potresti iniziare a starnutire!- e tutte e tre scoppiarono a ridere mentre la Malfoy rimaneva pressoché inerme a guardarle.
E solo per una ragione.
"Sono delle stupide, Sharlize, non devi abbassarti al loro livello, risulteresti sciocca come loro. Sii superiore, quello che dicono importa solo a loro..."
Eppure, ne avrebbe avute di risposte taglienti in quel momento.
-Cos'è, Ada? Anche questo ti ha scopata e poi mollata?? Jake me lo diceva che eri una appiccicosa, ma non credevo lo fossi anche fuori dal letto...- Monica era appena arrivata e accarezzò gli stupendi ricci rossi di Sharlize che ora la guardava. Era sollevata che fosse lì, anche se non le sarebbe dispiaciuto vedere il Prefetto lanciare qualche fattura contro la compagna di casa.
-Hansel...- ringhiò l'altra, irritata -Approfitti sempre della tua posizione per fare quello che ti pare, scommetto che quelle foto con Borg erano vere, ma sei riuscita a convincere il Preside a inviare la smentita. Chissà come...-
A Monica scappò una risatina e dedicò la sua occhiata piena di commiserazione verso l'altra, tirando fuori il broncio -Deve essere proprio dura vedere come il tuo nome slitta sotto il mio ai Semestrali, ogni singolo anno.- ultimò l'ultima frase, scandendo ogni parola con fermezza -Non penserai che mi scopo proprio tutti i prof! Io sono solo una streghetta, ne sarei consumata! Invece tu...- e si portò una mano alla bocca, trattenendo una risatina perfida.
Ada era purpurea, i suoi pugni chiusi tremavano e Monica aveva assunto la solita aria puramente soddisfatta che dedicava a tutti i rompiscatole della scuola, dopo che li aveva denigrati sancendo la sua superiorità e ricordando loro con chi avevano a che fare.
Lì, Ada però le si avvicinò, serissima -Ancora due anni, poi da qui dentro uscirai Hansel, ricordati che questa...- e le toccò la spilla da prefetto sulla camicia bianca -Non durerà per sempre.-
La strega si guardò un momento intorno, poi abbassò la voce, curiosa -Oh, ma... mi stai minacciando, cara?-
E la mezzodemone, non aspettandosi la sua sfrontatezza davanti a quella che per lei sarebbe dovuta essere una ragionevole paura, rimase un momento interdetta.
Monica guardò l'altra, con aria gentile e le disse, a bassa voce -Sai, anche i morti possono tornare. Pensa che bello se mi uccidessi prima del tempo e tornassi come un bel fantasmino...- e allungò le dita verso il suo viso, mentre parlava.
Ora la sua voce era intrisa di una cattiveria che Sharlize non l'aveva mai vista esprimere, in un istante le fu chiaro il perché Monica era finita a Serpeverde -Adorerei guardare questo visino durante la notte, annusare questi bei capelli luminosi e magari accarezzare questa pelle candida e vellutata...- le disse, mentre con le dita scendeva verso il suo collo, pensierosa.
Le aveva inviato non pochi messaggi subliminali e il suo corpo, che ora rabbrividiva, se n'era accorto.
Lì, Monica scattò con gli enormi occhi su di lei, vedendola spalancare i suoi: piccoli e di un tiepido verdolino, senza carattere -E ora sparisci dalla mia vista. Quando sarò fuori da qui sarò un Auror e se dovessi incrociare la mia via in un modo che non mi piacerà... eserciterò il mio potere, come ho sempre fatto contro gli spocchiosi e in narcisisti come lo sei tu. Una persona cattiva e senza qualità alcuna, solo quella di essere infinitamente pesante e altrettanto insignificante.-
Ultimò, iniettandole ulteriore veleno e riuscendo finalmente a farla allontanare, trascinata però dalle amiche.
Monica spostò il viso prima che lo fece l'altra e inquadrò Sharlize, ora appariva molto più seria -E tu perché non le rispondi?!-
La Malfoy, non aspettandosi che l'avrebbe sgridata arrossì -Beh, è una stupida, io non...-
-Sei una serpe, non devi farti mettere i piedi in testa da nessuno. Sei la più figa della scuola, con il ragazzo più desiderato e il potere potenzialmente più devastante. Certo è che ci sono molte e più persone che non hanno la tua fortuna ma qualcosa da dire la trovano.- stabilì.
Sharlize era senza parole. Non si era resa conto di quanto la cosa fosse importante in realtà -Non... non mi va di abbassarmi al suo livello.-
Monica l'ascoltò e poi batté le ciglia, perplessa -Quindi meglio subire e lasciare che dicano quello che vogliono?-
La rossa fece spallucce, stabilendo -A me non importa quello che dicono e nemmeno a te importa. Perché dovrei darle tanto peso?-
-Perché ha detto una cosa orribile e non si sarebbe dovuta permettere. Solo abbassandoti al suo livello avresti potuto colpirla. Dal tuo, certo che no.-
La Malfoy sospirò, sapendo in cuor suo di essere molto più che d'accordo con lei. Il piacere di far scattare la lingua e vedere il disappunto di chi si faceva beffe della sua natura era una sensazione che le mancava molto. Alle Intermedie era sempre stata rispettata da tutti, visto che tutti temevano le sue rispostacce, o anche solo il suo sguardo aggressivo.
-Sarei risultata cattiva e... non sono così, non più.-
Ultimò, deglutendo e abbassando il viso.
Monica fece spallucce e rispose ancora, perplessa -Non sapevo che difendersi significasse essere cattivi ma va beh, allora devo essere la più cattiva della scuola. Povera me.- e se la rise, per giunta, andando a sedersi al loro solito tavolo, superandola e non vedendola seguirla con lo sguardo.
La Malfoy le fu dietro per qualche metro, poi si sedette con lei che prese il libro di pozioni e iniziò -Allora... ossofast! Vediamo un po' gli ingredie... ehi! Che hai adesso?-
Sharlize, inaspettatamente, davanti alla sgridata della compagna, non era riuscita più a trattenersi e i suoi occhi stavano davvero chiedendo pietà -Po... possiamo andare in bagno?- domandò, visibilmente provata.
Le era appena venuto uno dei suoi attacchi di panico mentre i pensieri più sbagliati vorticavano dolorosamente nella sua mente.
-Certo, andiamo...-
Monica era davvero molto sorpresa davanti a quella reazione, non credeva davvero che l'avrebbe vista piangere.
Non le disse niente durante il tragitto, si limitò a prendere solo strade sgombre fino ad arrivare al bagno meno usato del secondo piano.
-No, qui c'è Mirtilla...-
-E' mia amica, non dirà niente.-
La rassicurò la bruna, muovendosi insieme alla compagna e chiudendo la porta -Colloportus- scandì, agitando la bacchetta, mentre Sharlize si muoveva verso una parete e si sedeva sul pavimento freddo, portandosi una mano alla fronte, trattenendo i singhiozzi.
La strega, temendo fosse colpa sua, la raggiunse e deglutì preoccupata -Mi dispiace, scusa... sono stata troppo brusca. E'... molto maturo da parte tua riuscire a ignorare persone di questo tipo, sono io che...-
-Tu hai ragione.- la interruppe però Sharlize, vedendo la strega sedersi davanti a lei, con espressione triste -No, ognuno è libero di scegliere come comportarsi. Sono io che sono molto dispotica e...- e liberò una mezza risata, decisamente mesta, dicendole -Insomma, non è un caso che non abbia né molti amici né un fidanzato...- e guardò con gentilezza la compagna, che però leggeva nei suoi occhi un'ombra di tristezza molto profonda che non le aveva mai visto prima.
-Con l'unica differenza che non è... esattamente una mia scelta.- e lì, Monica assunse un'aria perplessa -In che senso?-
-UIIIIII!!!!-
L'acuto e fastidioso urlo di Mirtilla Malcontenta si diffuse per tutto il bagno, riecheggiando nelle loro orecchie e attirando i loro sguardi quando volò sopra di loro -Un'altra povera ragazza bullizzata??- domandò la giovane fantasma, raggiunta in un momento la bella Monica che le sorrise e fece per sistemarle una codina dietro la spalla, anche se affondò nella nebula -Sì, ma adesso va tutto okay... è stata la Wagner.-
Disse rilassata, vedendo le guance di Mirtilla gonfiarsi di rabbia sentendola -La Wagner! Odiosa quella!- gridò con la sua vocina acuta -Anche io avevo una compagna che mi prendeva sempre in giro! Lei era alta e con dei grandi occhi blu e...-
Ma venne fermata da Monica che le domandò -Pensi di poter controllare fuori che nessuno venga ad origliare, Mirtilla?- le chiese quindi, a bruciapelo e la giovane spalancò gli occhi neri annuendo subito -Oh, sì! Puoi star certa che nessuno si avvicinerà al mio bagno!!- e con un nuovo lamento volò via, sparendo oltre il muro che sovrastava l'ingresso.
Monica la vide sparire e tornò a guardare l'amica, ora più seria -Che succede?-
La rossa davvero non capì come aveva potuto lasciare che determinati pensieri le attraversassero la mente, non capiva nemmeno come poteva pensare di potersi fidare di una persona che sostanzialmente nemmeno conosceva.
Si passò una mano sull'occhio e scosse il capo -No, è solo che sono un po' stanca. Non... sto passando un bel periodo, ecco tutto.- e si alzò in piedi, non venendo seguita da Monica che rimase seduta, immersa nei suoi pensieri -Ti capisco se non ti fidi nel dirmi cosa ti passa per la testa e vorrei che potessi credermi quando ti dico che non sono la persona che va a dire in giro i segreti degli altri... ma non è una cosa che pretendo o che pretenderò. Sono molto curiosa e interessata, naturalmente ma... sta a te decidere se vuoi sfogarti con qualcuno o no. E soprattutto se vuoi offrirgli fiducia gratuita.-
Sharlize si fermò quindi, incrociando le braccia sul petto gonfio e appoggiandosi con il fianco al pilastro circondato da lavandini e che dominava il bagno.
-Sono... sono bloccata, questo lo sai.- e lì, Monica alzò ambedue le sopracciglia, sgranando gli occhi e raggiungendola.
Si mise davanti a lei e le prese le spalle -Ma... questo è quello che ti ho detto subito! E' per i poteri giusto? E' per quello che non vuoi risponderle? Hai paura di non riuscire a sconfiggerla perché i tuoi poteri non funzionano sempre bene?-
Le domandò, riferendosi alla Wagner e Sharlize fece per dire qualcosa ma Monica l'anticipò -Ti ho detto subito che l'emotività è fondamentale per dominare la propria magia! Tu ti stai autolimitando, Sharlize! Non... non è così che si comporta un Serpeverde! Magari non saremo fieri e maturi come Grifondoro e Tassorosso ma... nessuno si permette di pestarci il mantello, Lize. Noi li rimettiamo tutti al loro posto, dove devono stare.- scandì, vedendo la rossa fissarla intensamente, cercando nei suoi occhi anche solo un pizzico di falsità, pur di non avere la scusa per aprirsi con lei.
Avrebbe potuto farlo con le sue sorelle, anche con sua madre... perché sentiva di volerlo fare proprio con lei?
Vide la bruna sorriderle appena, continuando -In ogni caso, sono sicura che appena Hogwarts finirà, potrai essere più libera di essere te stessa. Qui si dà ancora molto valore alle case, io stessa gliene do troppo, anche se non mi piace essere classificata in una singola categoria. Sono però prevalentemente Serpeverde e non voglio essere diversa... tu vorresti cambiare?-
La Malfoy continuò a fissarla, mentre la risposta era lì, sulla punta della sua lingua, ma i suoi occhi si illuminarono, riempiendosi nuovamente di lacrime, mentre ancora una volta quei cattivi pensieri le attraversavano la mente.
-Oh, ma Lize, come faccio ad aiutarti se fai così?- le domandò quindi la bruna, decidendo a quel punto di abbracciarla.
Finirono a terra, mentre la bruna la teneva al suo petto, accarezzandole i capelli -E' evidente che qualcosa ti tormenta... è per quello che ha detto la Wagner? Filipp ti ama tantissimo, si vede lontano un miglio...-
-Lo so!- gridò l'altra, mentre Monica sgranava gli occhi improvvisamente, impallidendo appena -Oh...-
Schiuse le labbra, mentre un pensiero le attraversava la mente -E' lui che ti spinge a comportarti così?-
E lì, le lacrime della compagna si fecero più numerose, mentre il suo pianto più rumoroso.
-Oh, tesoro...- non riuscì a trattenersi l'altra, stringendola più forte e iniziando a cullarla -Pensi che se non fossi matura come intende lui... ti lascerebbe?- e lì, la compagna alzò gli occhi su di lei, con il broncio tipico del pianto e riuscì solo ad annuire.
Monica fu presto coinvolta dalla sua tristezza e le accarezzò il viso, guardandola negli occhi e sperando che li alzasse su di lei -Tu sei certa di questo? Sei certa che non ti amerebbe se... facessi un po' quello che ti senti? Ti comportassi come vuoi tu?-
La rossa fece spallucce e borbottò -Io sono molto brusca e antipatica... non... non va bene. Voglio essere come dice lui non solo per piacergli ma perché penso che... che sarei una persona migliore.- e lì, Monica alzò un sopracciglio, perplessa -Con me stai fingendo?-
Sharlize strinse le labbra e borbottò -No, non ho mai finto con te... e infatti mi ha sgridata molte volte per come ti trattavo e... e non avevo le ragioni per farlo!- scandì dunque, continuando -Quindi aveva ragione lui, come sempre... è per quello che cerco di trattenermi con tutti quelli di cui non m'interessa niente. Non voglio rischiare di sbagliare, anche per me stessa!-
Monica inspirò sonoramente e sorrise appena, scuotendo il capo -Filipp non aveva per niente ragione. Tu ti sei comportata con me come volevi. Niente di più. Io mi sono, sì, fidata del Preside e di Filipp, ma non pensare che non ti abbia messa alla prova, Sharlize. Ti ho osservata e ho capito perché sei una persona scontrosa... e dubito che comunque sia la tua vera natura. Penso che tu sia un po' e un po'... come è giusto che sia. Se io fossi semplicemente stata una Serpeverde, con te mi sarei vendicata e probabilmente mi sarei aggiunta ad Ada nel prenderti in giro. Ma so quale casa scegliere nelle diverse circostanze, diciamo che scelgo Serpeverde più spesso delle altre... tu devi fare come vuoi, ma in questo momento non mi sembri affatto Serpeverde. Non ti sei fidata di me fino a quando non ti hanno obbligata, mi hai poi tenuta a distanza fin quando non hai capito da sola che non sono la stronza che credevi e, alla fine, siamo diventate amiche, comunque. No?- le domandò, sorridendole pacifica. Sharlize annuì, trattenendo un sorriso e sentendola proseguire -Filipp dovrà accettare anche il tuo lato Serpeverde, il tuo lato più preponderante e... se un giorno dovessi voler fare qualcosa di stupido, cattivo o puramente istintivo...- fece spallucce e la guardò, sincera -Pazienza, Sharlize. Non devi rinnegare te stessa per piacere a qualcun altro. E' ovvio che bisogna sempre cercare di migliorarsi ma dobbiamo decidere noi quali lati del nostro carattere affilare e quali smussare.- stabilì la bruna, accarezzandole i ricci mentre ancora l'altra le stava fra le braccia -Grazie... non ho mai avuto un'amica che non fosse anche mia sorella.-
Monica scese a guardarla e le sorrise gentile -Nemmeno io... le tue sorelle cosa dicono di questi tuoi pensieri? Ti conoscono, dovrebbero essersi rese conto che Filipp, volente o nolente, un po' ti frena.-
Sharlize rimase un momento in silenzio, poi borbottò -Pensano che mi sia addolcita perché sono innamorata di lui. E in parte credo sia così, spero...- e la guardò un momento, tornando però al pavimento -Non sono certa della risposta adesso. Anche se spero davvero che i miei blocchi non dipendano davvero del tutto da questo...-
Lì, Monica corrucciò lo sguardo, perplessa -Blocchi? In cos'altro ti senti bloccata?-
E lì, vide la compagna arrossire visibilmente, non riuscendo proprio a guardarla stavolta -Beh...-
La strega alzò un sopracciglio, con evidente attenzione -Lize...-
-Sono...- e deglutì, parlando a voce molto più bassa, più in imbarazzo che mai -Sono... vergine.-
Liberò, spostando lo sguardo da una parte, allontanandosi un po' dall'abbraccio e Monica sbatté ripetutamente gli occhi, decidendo di spostarsi e mettersi difronte a lei, stavolta -Da quanto state insieme?-
E Sharlize sospirò sonoramente, dicendole -Da più di un anno e mezzo, ma ci conosciamo da quando siamo piccoli. I suoi genitori sono andati in Accademia con mio padre e poi per un breve periodo sono stati...-
-Ma quindi questo è dovuto a un altro blocco? Non è perché vuoi aspettare?-
E la rossa capì che stava divagando solo per non affrontare l'argomento, ma annuì -Sì, appena la situazione si scalda ho degli attacchi di panico, seguiti da fitte alla testa e nausea. L'altro giorno credo di essere stata sul punto di svenire...- mormorò, con sguardo perso -E' anche per quello che tendo ad essere accondiscendente con lui. E' un Demone, ha bisogno di sfogarsi ses...-
-Oh, non scherziamo adesso...!- lamentò la strega sbuffante, alzandosi in piedi e guardandola dall'alto, ora appariva più aggressiva -Non dovrebbe farti pressioni in questo senso, chiaro!? Già mi fa imbestialire che faccia lo snob contro l'atteggiamento delle serpi, anche se non l'ha mai dato a vedere, ma anche questo! Eh no!- scandì, iniziando a muoversi davanti alla rossa, come un ippogrifo in gabbia e cercò di tranquillizzarla -Non mi fa nessuna pressione, lui. Nemmeno gli altri in realtà, io perlomeno non le percepisco come tali, sono solo delle allusioni ma so perché lo fanno. Ti prego, non ti arrabbiare come fa lui per questa cosa, mia sorella ogni tanto ci... ci stuzzica ma davvero, mi adora e vorrebbe solo che mi divertissi con lui. Non voglio che ti stiano antipatici solo perché...-
-Sharlize.- la chiamò l'altra, guardandola con decisione -Non puoi venirmi a dire che hai tutti questi problemi e poi, nello stesso tempo, dirmi che non è colpa di nessuno. Quel che è certo è solo che non è colpa tua!-
Spazio Autore
Eeeee sono in ritardo!! Yee! Un giorno intero a sto giro che barba! Mi spiace ma in queste ultime tre settimane sono stata piuttosto impegnata, il prossimo se non mi dimentico lo metto venerdì! Baciii!!
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