Benvenuto Gabriel (Parte VII)

Inspirò sonoramente e parlò, seppur tremante -A suo tempo mi rifiutai di venire al tuo funerale. Ero così furioso con te. Avevi deciso di abbandonarmi, rinunciando a ciò che avremmo potuto avere... e questo nel bisogno di dover dimostrare a tutti che si sbagliavano su di noi, quando l'unica a doversi convincere eri solo tu.- sentenziò, deglutendo -Non ritengo di averti mai dato da pensare che non ti amassi o che per me fossi solo un trastullo, sei la prima con cui ho iniziato ad aprirmi... anche se non ti è stato dato né il tempo, né la maturità, per comprendermi davvero... per osservarmi nel modo giusto e... probabilmente a suo tempo non ero sufficientemente attento nemmeno io. Non avrei mai pensato che saresti arrivata a tanto e per anni mi sono colpevolizzato per non aver anticipato le tue mosse, per non aver fermato prima quell'esame, per aver permesso che pensassi di non essere alla mia altezza. Mi sono colpevolizzato per molto tempo e tutt'ora...-

Abbassò lo sguardo, immergendolo fra le onde dopo aver sentito la presenza di qualcosa che si muoveva nelle acque.

Sembrava una sirena e non doveva essere da sola. Certo non si aspettava che il suo discorso venisse interrotto proprio in quel momento, anche se gli tremò la mano quando poté notare solo una cosa fra quelle acque. La sirena era completamente sola, aveva lunghi capelli neri che si muovevano nell'acqua e quando alzò finalmente il viso per guardarlo a Darco mancò il fiato.

Due occhi grandi, immensi e verdi su un volto che conosceva fin troppo bene.

"È impossibile"

Subito dopo, la gemma conficcata nel collo di Windy prese fuoco e Darco fu costretto a lasciarla, vedendo quindi quella sfera lucente allontanarsi da lui lentamente.

-Windy...- si lasciò sfuggire nuove lacrime e abbassò immediatamente lo sguardo.

Quella sirena, dalle precise sembianze di Monica, era sparita nel nulla.

Non aveva idea di cosa fosse appena successo, ancora molti eventi magici, soprattutto legati alla spiritualità, erano privi di giustificazione... anche se l'unica cosa che gli veniva in mente era che Windy avesse usato il potere dell'illusione per mostrargli il volto di Monica, forse con gli ultimi sprazzi di magia presi dal sangue di Annika e che ancora scorreva in lei. L'aveva tenuta in una ghiacciaia e, per quanto la cosa ora lo desolasse ulteriormente, forse Windy aveva potuto sentire ogni tortura che la sua gemella le aveva riservato. Forse persino consapevolmente.

Singhiozzò, portandosi una mano al viso, incredulo di aver assistito a tanta cattiveria in una sola volta, e di aver portato in casa sua una persona così spregevole come Annika. Era davvero provato e, in quel momento, l'unica cosa che desiderava era tornare a casa, raccontare ogni cosa alla sua famiglia e trovare il loro perdono... come anche quello di Monica.

-Lo so, so cosa devo fare... glielo devo, anche solo per il sollievo che mi hanno dato le sue parole, quando non mi meritavo affatto tutta quella comprensione. Mi dispiace tanto per tutto... non avrei mai pensato che potesse arrivare a tanto.- concluse, riferendosi poi ad Annika e guardando verso i brandelli fiammeggianti di ciò che ormai era rimasto di Windy, fluttuante sopra il mare placido.

-Ti ho amato e ti ho odiato tanto, Windy... ma non ti ho mai dimenticata, né mai lo farò. Voglio che tu sappia però... che sono andato avanti, che ci ho lasciati alle spalle... oggi definitivamente- sentenziò, liberando un nuovo sospiro pesante e decidendo di smaterializzarsi a casa, di nuovo.

In cucina c'erano ancora le luci accese, benché fosse l'una passata ormai...

Parlavano a voce bassa.

-Eliza è a un corso? Per Natale? Bel colpo!- aveva commentato Skarlet, scommettendo che la sorella avesse abilmente evitato la festività per non incombere nella loro solita tradizione che probabilmente le stava un po' stretta.

-Guarda che ha lasciato la sua lettera, quindi non pensare che ci abbia evitati di proposito. Aspettava da tempo questo... tesoro!!-

Darco fece scorrere la porta, notando che la tavola era tornata al suo posto, anche se non c'erano tutti ad occuparla.

Solo Skarlet, i suoi genitori ed Eva. Gli altri dovevano essere andati chi a dormire, chi a casa propria.

-Ciao.- li salutò cupo, con aria visibilmente provata.

Skarlet lo osservò con agitazione, chiedendosi cosa fosse successo fra lui e Anwyn. Si erano finalmente lasciati? Era per questo che stava così male?

Beh, dopo la discussione che avevano avuto, era quasi certa che non avrebbero più visto Anwyn in quella casa. Suo padre aveva preso la posizione più opportuna, anche se non erano mancate le sgridate, una volta spariti Darco e Anwyn.

L'unico che era comunque riuscito a sdrammatizzare, come al solito, era stato Dorian. L'uomo si era goduto ogni fendente come se avesse assistito a uno spettacolo e aveva rinnovato il suo gradimento nell'essere di nuovo un coinquilino per Tom e Tanya, a casa sua certe cose non sarebbero successe prima di chissà quanti mesi.

Come se la causa di quelle faide famigliari fossero proprio le donne, cosa che non aveva mancato certo dal sottolineare.

Eva lo invitò a sedersi fra lei e loro madre e tutti lo guardarono silenziosi, indecisi se chiedergli se aveva voglia di parlare della litigata che di certo aveva avuto con Anwyn. Erano però molto sollevati nel vederlo lì e che li avesse cercati di nuovo per trovare conforto. Tanya si era impuntata per rimanere in cucina ad aspettarlo, anche tutta la notte se fosse stato necessario e Tom non aveva avuto dubbi nel farle compagnia, anche se più volte aveva dovuto spingerla a non andare a cercarlo, a non immischiarsi... almeno non fino al giorno successivo. Il pensiero di perdere suo figlio era stato l'unico a invadere e tormentare la sua mente quella sera.

-Tesoro, se non ti va di parlarne...- avanzò Tanya, sentendolo però interromperla -Non...- e le prese la mano -Non potete immaginare cos'è successo.-

Raccontò loro ogni dettaglio, persino quello magico, sorprendendo visibilmente suo padre -La Polisucco irreversibile è molto simile alla polisucco normale, anche se è molto più degradabile... ma è quasi impercettibile quando è fatta fra consanguinei. Fra gemelle, poi, risulta assolutamente impossibile riconoscerla. Mi aveva detto che quelle bottigliette da cui beveva erano delle pozioni di assestamento per l'incantesimo di fusione, che quando cedeva le venivano dei tic... e le ho creduto come un idiota.-

-Oh, tesoro...- Darco però proseguì il suo racconto, continuando a descrivere nel dettaglio ogni azione della Demone -E' riuscita a tenerla in vita con questa gemma, ma per poter mantenere vitale quella parte del corpo, l'unico modo a sua disposizione era decapitare Windy prima che la Necrosis facesse il suo corso e cioè mentre era ancora in vita.- e Tanya e Skarlet si portarono le mani alla bocca, sconcertate.

-Darco... quella gemma le ha infuso sangue, tenendo in vita i suoi tessuti. Certo, l'ha attirato prevalentemente sulla cute ma... ha attraversato anche il suo cervello e...-

-Lo so. È possibile che Windy abbia sentito ogni tortura e ogni cattiveria... l'ho realizzato dopo aver punito Annika. Le ha strappato via informazioni che lei aveva ottenuto su di voi, da me, per poter entrare meglio nella parte... quindi, certamente, ha avuto a che fare con un cervello funzionante, non in decomposizione. La magia proibita può fare molte cose.-

-Cielo, ma è orribile... è possibile che non ci siamo accorti di una persona così marcia!? Con l'animo così...-

-Sì, purtroppo sì. E questo perché non ha mai avuto il desiderio reale di farci del male. Il suo obbiettivo era conquistarci, dimostrare soltanto di essere migliore di sua sorella... anche se sapeva di non poter essere nemmeno paragonata a lei. Per giunta, essendo comunque dei Puri di Cuore, non possiamo percepire malvagità in un individuo che non ha utilizzato la magia per compiere azioni malvagie. Lei, effettivamente, non ha mai utilizzato la magia per fare del male fisico alla sorella. L'ha decapitata, ha infierito sul suo corpo fisicamente, non magicamente.- spiegò Darco, sentendo suo padre intervenire -Dorian ha fatto cose orribili, Tanya. Come probabilmente anche i gemelli...-

-O io.- avanzò Eva e Tanya singhiozzò ancora, accarezzando la mano anche alla figlia.

E Tom sorrise ad Eva, incoraggiante -Ma quando c'è l'amore di mezzo, questo può offuscare persino i nostri istinti magici. Il fatto poi che fossi nostra figlia, la nostra Eva, non poteva certo portarci ad avere delle brutte sensazioni verso di te. Con Anwyn ci siamo fidati di Darco e della gioia nel vederlo finalmente felice. Purtroppo, con certezza, siamo in grado di riconoscere, grazie alle barriere, solo chi ha delle cattive intenzioni. Lì, sentimenti o meno... non si scampa.-

-Ma io sono diversa!- lamentò Tanya -Io ho un'empatia naturale verso tutti i viventi e...-

-...E il tuo potere è immenso, mamma. Per questo necessita del suo tempo per svilupparsi. Ad oggi, la tua empatia si riserva solo a chi ha bisogno d'aiuto e... non penso ci sia niente di più giusto, per una creatura angelica.- le disse il figlio, con espressione affettuosa -Avrei dovuto ascoltarti e fidarmi di più di te, di voi... scusate se... se ho portato in casa una persona così disgustosa, io non potevo davvero pensare che...-

-Oh, amore mio! Non dirlo nemmeno!- gli disse presto la donna, però, saltandogli al collo e sentendolo ricambiare forte il suo abbraccio. -Ho avuto così paura che potessi pensare che non eri il benvenuto qui! Se mi avessi chiesto di scegliere se avere di nuovo Anwyn in casa o di perderti, ne avrei accettate dieci di lei! Non me ne sarebbe importato nulla!- e il figlio singhiozzò, grato ogni giorno di avere una madre come lei -Pensavo fosse diversa, che non poteste vederlo perché ormai accecati dal fascino di Monica... solo ora mi rendo conto che lei non c'entrava niente. Si è limitata ad essere se stessa... e io sono l'ultimo a poterla giudicare per questo.-

-Vi amiamo perché siete voi stessi e non v'interessa piacere al prossimo ... anche se ci riuscite con grande facilità.- sostenne la madre, vedendolo sorriderle e arrossire appena, per poi guardare il padre. L'uomo lo fissava con calore e orgoglio, certo lo sguardo che più lo faceva sentire amato e accettato.

-Grazie, sei stato l'unico a difendermi davvero, anche se non me lo meritavo e non avevo alcuna ragione.-

E Tom gli accarezzò i morbidi capelli ramati -Per me si trattava solo di darti il giusto spazio e il tempo necessari per rimediare ai tuoi errori. Ma ero certo che avresti lasciato Anwyn. Lei era sbagliata per te molto prima che si scoprisse essere una persona disturbata. Ha incrinato il rapporto che hai con Sharlize e questo non l'ho mai accettato.-

-È su questo che ho intenzione di concentrarmi adesso. Cercherò di riportare Monica qui... prima di Natale.-

-Monica ha detto a Sharlize che è in vacanza con i nonni, sarà impegnata fino alla fine delle feste.- borbottò intristita Skarlet, vedendo Darco storcere la bocca e annuire appena -Le manderò dei messaggi, allora. Proverò a chiamarla quando è libera.-

Gli altri annuirono ed Eva, dopo averlo osservato, gli domandò -È per Sharlize che lo stai facendo?- e il fratello sgranò gli occhi -Certo, Monica è la sua migliore amica e io, insieme ad Annika, le ho allontanate. Ora posso rimediare senza alcuna paura che possano venire a crearsi quei vecchi dissapori. Con Monica avevamo iniziato una mezza tregua dopo gli ultimi allenamenti sa... cosa penso di lei. Le parlerò e le racconterò ogni cosa. Capirà.-

Sostenne con convinzione, annuendo e non leggendo nell'espressione impassibile di Eva la poca fiducia che invece aveva nella questione.

Aveva il sentore che le cose sarebbero andate diversamente da come si stava convincendo il minore, ma non si sentì di demolire il suo entusiasmo.

Darco se ne andò a letto più sollevato di quanto credeva. Dopo tutto ciò a cui aveva assistito, si sorprese di dare molto più peso alla serenità che gli aveva dato la sua famiglia e al vero addio che finalmente aveva dato ad Anwyn, come anche il pensiero di riportare Monica a casa.

Forse... riprendendo da dove aveva lasciato con lei, sarebbe persino riuscito a sviluppare un'amicizia fra loro.

-So ogni cosa. Ho estorto tutto ciò che mi serviva dal tuo amico Rafael.-

E lì, la vide portarsi la mano alla bocca, presa da un conato. Forse era ancora più bianca di prima. -Cosa?-

-Inutile dire che non ci sono davvero parole per descriverti... né per dirti come mi sia sentito quando l'ho scoperto, né come mi sento ora... dopo che mi sei saltata addosso, fregandotene dell'assoluta mancanza di rispetto verso Jazmyne. Era a questo che ti riferivi con "Lati oscuri che vanno accettati"?- e piegò il capo di lato, scuotendolo -Non penso proprio, non succederà, Hazel. Io non sono come te e non vorrò mai esserlo. Anche se devo farti i complimenti per la recita... stavo quasi per cascarci, anche dopo aver saputo cosa hai architettato per arrivare al tuo scopo.-

-Hayden, io...-

Ma lui alzò la mano, scuotendo il capo -Non ti sognare di ripetere quelle parole. Non hai idea di quale significato abbiano, perché se fosse così... ti saresti messa da parte, pur di vedermi felice.-

-E cosa cazzo ho fatto in tutti questi anni!?- berciò lei, in lacrime, scendendo dal letto e facendo per raggiungerlo, ma lui la spintonò lontano, di nuovo sulle coperte -Non voglio che ti avvicini più a me, Hazel. Non crederò a una sola parola che dirai. Hai permesso che Jazmyne venisse quasi violentata pur di arrivare al tuo scopo... non ti perdonerò mai per averle fatto questo ma... la cosa più riprovevole e che tu mi abbia preso per i fondelli per tutti questi anni, mentendomi ogni singolo giorno, avvicinandoti a me il più possibile, pur...-

-Pur di farti capire quanto ti amassi! Sì! Non me ne pento, cavolo!- insistette lei, rossa in viso e ansante. Non credeva alle sue orecchie.

-Sei una bugiarda!- batté il piede in terra lui, furioso -Quale amore prevede sotterfugi, bugie e menzogne!? Non vorrei mai un rapporto cresciuto in un terreno così marcio!-

E la vide riprendere a piangere, disperata -Mi dispiace per quello che ho fatto a Jaz, ma non puoi davvero credere che i miei sentimenti non siano sinceri! Mi conosci, Hayden!-

-Niente affatto, Hazel. Hai mentito alla perfezione in questi anni, su ogni cosa. Sei riuscita a farmi credere che Jazmyne volesse tradirmi, o preferisse la vita da single a quella di coppia... mi hai manipolato, ti sei presa gioco di me, dimostrandomi che non sono altro che uno sciocco, un ingenuo. Come potrei mai ricambiare dei sentimenti che ti hanno portato a questo!? Non può essere amore. L'amore non ti fa sentire come mi hai fatto sentire tu. Tradito e sbeffeggiato dalla... dalla persona più importante che avevo.- ultimò con voce rotta, scuotendo il capo quando la vide fare per rialzarsi -Non è così, Hayden! Volevo solo aprirti gli occhi su Jaz e aprirli anche a lei. Volevo che... che smettessi di considerarmi tua sorella, visto che non mi sono mai considerata tale!-

-Tranquilla, ad oggi non sei e non sarai mai più mia sorella. Questo è certo.- sostenne con disgusto, lasciandola sbalordita e proseguì -Non sei degna di questa famiglia e non ti permetterò di avvelenarli con le tue lacrime, di abbindolarli come sei brava a fare tu. Voglio che tu sparisca dalle nostre vite... ma lo farai il 25, dopo cena.-

-Cosa? Ma... ma io non posso, Hayden! Non così! Capisco che tu sia furioso con me e... e se è ciò che desideri non mi avvicinerò più a te o a Jaz, ma... ma loro...-

-Loro sono la mia famiglia e quando scopriranno cosa hai fatto, visto che sarò solo e soltanto io a raccontare loro la verità... allora non varrai più di Anwyn, in questa casa. Anzi... sarai disprezzata anche più di lei!- le anticipò, indicandola e vedendola scuotere il capo -Non è così! Loro sanno che i miei sentimenti sono sinceri! Per tutti voi! Solo tu non ci hai mai creduto o... o non li hai mai davvero ricambiati!- lo accusò, seppur titubante e infatti lui corse ad afferrarle il viso, sollevandola da terra -Non li ho mai ricambiati!? Come ti permetti!?- berciò furioso, sul suo volto -Solo le Dee sanno quanto ti amassi, quanto fossi importante per me, dannata! E ora ti odio! Non potrei odiarti di più per ciò che mi hai fatto! Per come ti sei avvicinata a me, blaterando di sentimenti e di sciocchezze che una come te, sapevo bene in cuor mio, non avrebbe mai potuto provare per me!- e la gettò di nuovo sul letto, piangente, ma l'additò -Ne ero certo e lo sapevi! Ho sempre avuto mille insicurezze su di te ma mi sono fidato perché...- e la indicò, scuotendo il capo -Perché non desideravo altro che fosse la verità, che fossi davvero così speciale per te... anche se diverso e del tutto insignificante, paragonato a tutti gli altri uomini con cui ti sei sempre frequentata.- e sorrise mesto, scuotendo il capo -Immagino quanto ti sia divertita a prenderci in giro, a prenderti gioco dei miei sentimenti... hai rovinato tutto. Ogni cosa. Più male di così... non potevi farmi. E ora meriti di pagare.-

Alzò quindi il mento. La vide cercare di fermare i singhiozzi e le lacrime che le stavano impedendo di parlare, anche se aveva cercato inutilmente di intervenire -Stai travisando tutto, Hayden. Ti prego... non puoi davvero pensare che abbia mentito sui miei sentimenti per te! Ho sicuramente sbagliato i metodi ma...-

-Resterai fino al 25, come ho detto. Fingerai che fra me e te sia tutto perfetto, non dovrai parlare di ciò che è successo a nessuno...-

-...Per favore, ascoltami almeno, non puoi...-

-...Dopodiché sparai, senza avvisare nessuno, senza dire dove andrai. Voglio che tu sparisca completamente dalle nostre vite, una volta per tutte.-

-Non è giusto, solo perché non ricambi i miei sentimenti, non puoi...-

-I miei sentimenti erano l'unica cosa reale, nel nostro rapporto. Hai capito cosa dovrai fare?-

-Ti imploro, Hayden...- continuò lei, ormai in uno stato comatoso, aveva la voce rauca e faticava persino a respirare, le facevano male gli occhi.

-Ho chiesto: hai capito!?-

E la vide immobilizzarsi mentre lo fissava, in silenzio. Lo sguardo glaciale del compagno, argenteo e vuoto le fece capire che ormai ogni sua flebile speranza era ormai fugata. Annuì, rannicchiandosi sul letto -Hayden...-

-Piantala e vedi di riprenderti in fretta. Si tratterà di allungare la tua pantomima fino a Natale. Sei una professionista, non avrai alcun problema, ne sono convinto.-

-Hayden, ti prego... io ti amo davvero, è l'unica cosa che...-

-Ti meriti tutto questo. Ora vado dall'unica persona che non mi ha mai preso in giro e che mi ama per ciò che voglio essere e che sarò.- quindi sparì nel nulla, lasciandola in camera da sola, immersa nelle proprie lacrime e nella disperazione.

"Non posso vivere senza di lui... non posso... come è stato possibile tutto questo?!"


Spazio Autore:

Eccomii! Come promesso di mercoledì! Il nostro Darco sembra abbia finalmente chiuso un grosso capitolo della sua vita e, la povera Windy ha dimostrato anche all'ultimo che sarebbe potuta essere un vero collante per lui e Monica, fosse stata in vita. Ora che il Malfoy ha la conferma anche da parte sua, come si comporterà? Hayden invece ha palesato il suo piano, Hazel è chiaramente disperata, questa cosa l'ha scioccata, vedremo quando e se reagirà o accetterà l'imposizione del ragazzo. Alla prossima che sarà lunedì!

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