Capitolo 4
Il compito
In breve tempo Jake divenne un ottimo attaccante sotto il controllo di Blood, eppure aveva ancora molto da imparare; per questo gli fu assegnato il ruolo di difensore, ma da abile cacciatore quale era, dover rimanere a sorvegliare il territorio lo annoiava a morte.
Per tale ragione decise di fare uno strappo alla regola: nel momento in cui il capobranco - insieme ad alcuni dei lupi migliori - sarebbe andato in giro di notte per perlustrare la zona circostante, Jake avrebbe dimostrato il suo valore.
Alle sei del pomeriggio il sole era già calato, il gruppo di Blood già uscito e Jake era altrettanto pronto per la sua missione; Lasciò la tana, iniziando il suo viaggio alla ricerca di prede come prove delle sue ottime capacità.
Dopo un'ora senza alcun successo, finalmente il lupo grigio si imbatté in una famiglia di lepri: erano cinque in totale, indifesi e senza nemmeno una via di fuga poiché qualche metro più in là c'era un serpente velenoso, anche lui pronto all'attacco.
Jake doveva fare in fretta; staccò la testa a tre leprotti in una sola mossa, poi la ripeté decapitando anche la selvaggina rimanente.
Ora lo scontro era tra lui e il rettile. Jake sapeva che un solo passo falso avrebbe assicurato una morte istantanea. Il rettile era squamoso e di un colorito scuro: - in un primo momento sembrava essere un innocuo rametto nella neve; il vero pericolo però, erano i denti sottili iniettati di veleno.
Dunque, lo scontro iniziò con un salto di Jake sulla testa dell'animale, ma in un batter d'occhio il lupo si ritrovò il corpo del serpente attorcigliato intorno alle zampe ed al collo. Lo stava stritolando lentamente fino all'osso, ma proprio in quel momento una lince balzò su entrambi; il cerviere sembrava più concentrato ad azzannare il lupo, mentre il serpente voleva avvelenare il primo, ed qui che Jake si salvava: la lince staccò la testa al serpente per evitare un suo morso, ma non fece caso al veleno nel sangue del rettile che si stava diffondendo velocemente nel suo corpo; dopo pochi secondi era morta anche lei.
Jake era salvo, ma le sue ferite dicevano il contrario.
Nonostante tutto era fiero di sé, aveva ricavato un bel bottino rappresentato da cinque lepri, una lince bella grossa ed un serpente; i suoi compagni gli avrebbero sicuramente dato il ruolo del cacciatore, per esplorare i boschi e cacciare altri animali.
Tornato al campo, una ventina di lupi sbranò tutte le prede e molti altri rimasero a stomaco vuoto: per sfamare tutto il branco, doveva recuperare ricompensi maggiori.
Al ritorno del gruppo di caccia, il ricavato fu di dieci quaglie, cinque marmotte e due cervi.
Era un bel bottino, e se Jake avesse avuto una squadra del genere, avrebbe riportato a casa il doppio.
Alla fine Blood decise di inserire Jake nel branco dei cacciatori, ma solo dopo la sua guarigione; doveva rimarginare le ferite in un fiume e riposare in una grotta per qualche settimana al massimo.
Jake era felice: aveva raggiunto il suo scopo.
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La corsa
Dopo meno di quattordici giorni Jake era di nuovo pronto a partire con la sua squadra.
Dopo tre quarti d'ora avevano percorso dieci miglia solo correndo; il perché era ignoto, ma Blood non aveva esitato nemmeno un attimo a fermarsi, continuando fino al tramonto: trenta miglia in tutto.
Jake era confuso... perché il loro capo gli aveva fatto percorrere poco più di un quarto del territorio senza cacciare nemmeno un' innocua quaglia?
Tornarono alla tana ripercorrendo altre trenta miglia; il giorno dopo si ripetè la stessa storia verso sud.
Ogni giorno andavano avanti e indietro aumentando sempre le miglia percorse; forse Blood voleva assicurarsi della neutralità delle zone governate da altri lupi... o forse era semplicemente una prova per confermare se Jake fosse all'altezza del suo ruolo?
Passarono settimane soltanto correndo e Jake, sfinito com'era, non poteva di certo arrendersi all'ultimo: doveva resistere, dimostrare di essere forte, superiore agli altri lupi che ammettevano la loro stanchezza rifugiandosi nelle grotte per riposare.
Dopo cinque giorni ripresero con la caccia: - fortunatamente prima dei loro viaggi senza meta avevano fatto il rifornimento di cibo per tre settimane, assumendo anche una squadra di scorta per le altre cinque.
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