Capitolo 36 *

...capitolo in fase di riscrittura e seguenti...

Ritorno al passato

Taylor era cotta di Jake, tanto che lo disse a Maya:
《Ciao Maya... posso dirti una cosa? Ho bisogno di un consiglio》 chiese la ragazza felice.
《Certo, dimmi》 disse Maya annuendo.
《Emmm... è un po' imbarazzante ma-》 continuò Taylor interrotta da una campanella.
《Oh scusa, devo entrare in classe... ho un test di algebra e non posso fare tardi! Ci vediamo dopo!》 disse la rossa correndo con il suo look bizzarro e alla moda color verde pastello verso l'entrata della scuola.
《Ehy Jake》 disse Maya per spezzare la noia.
《Si?》 rispose lui con una faccia buffa.
《Che ne dici se andassimo anche noi a scuola?》 continuò la ragazza.
《Cosa?》 esclamò il ragazzo realizzando.
《Dai smettila di fare quella faccia! Dico sul serio》 disse Maya fermando la risata.
《E perché?》 chiese lui interessato.
《È da un anno che non metto piede li dentro... mi mancano le vecchie abitudini, i vecchi amici, studiare fino a tardi, fare pazzie nei corridoi...》 continuò lei malinconica.
《E quindi? Che c'entro io? Vai no?》 disse lui confuso con un sorrisino.
《Non posso! Mio padre non vorrà che io inizi di nuovo la scuola pubblica, non dopo la morte di mamma.... poi se io tornerò, ma dico "se", tu verrai con me! Non posso lasciarti annoiare tutto il tempo a casa con il pericolo di essere scoperto》 disse lei euforica.
《Ma chi ti ha detto che io mi annoio? Poi se nessuno non mi hanno scoperto in un mese, non mi scopriranno mai!》 continuò lui sarcastico.
《Ah- ha... ecco hai fatto la battuta, ho riso e ora parliamo seriamente》 disse lei cambiando espressione.
Jake arrendendosi annuì.
《Aspetta però... devo convincere mio padre, e poi domani potremmo iniziare》 disse lei tirandolo per un braccio.
《Ok... Ma non c'è bisogno che mi tiri! Posso andare più veloce di te》 disse lui vantandosi.

《Ok vedremo》 disse la ragazza con uno sguardo da sfida.

Entrambi corsero fino a casa, senza prendere una seggiovia o fare una pausa: alla fine vinse Jake.
《Allora? Ammettilo che sono più veloce di te! Non negare l' evidenza》 disse il ragazzo lupo modestamente.
《Ok va bene, hai vinto! ora vai nella capanna, io parlo con mio padre》 disse lei alzando gli occhi al cielo.
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Il confronto

Maya si diresse verso l'ufficio del padre, bussò ed entrò:
《Buongiorno orsacchiotta, cosa c'è?》 chiese il signor Collins.
《Emmm... papà avrei da chiederti una cosa...》 disse lei abbassando lo sguardo.
《Dimmi tutto》 rispose il padre interessato.
《Voglio tornare a scuola》 disse lei tutto ad un fiato.
John alzò lo sguardo, smise di lavorare, interruppe quel che stava facendo e disse:《No》
《Ma perché? Mi mancano i miei amici, studiare, stare con la gente..》 disse lei cercando di convincerlo.
《E a me manca la mamma... ma non si può tornare indietro》 disse lui continuando a lavorare.
《Si, ma io che c'entro? Non puoi tornare indietro per lei, ma puoi superare la cosa continuando a fare quello che ti piaceva!》 ribatté la bruna sbattendo i pugni sul tavolo della scrivania.
《Non ci penso proprio! Guarda che sono a conoscenza delle tue uscire di nascosto, della tua festa a sorpresa, dei tuoi amici ficcanaso che vengono qui, della tua passeggiata nel bosco, della tua sorvegliante scomparsa e anche del tuo nuovo amichetto... che non definirei così... ti vieto di tornare a scuola e anche di uscire da questa casa, non potrai nemmeno vedere i tuoi amici! E quel nuovo ragazzo, digli che se ti si avvicina un'altra volta rischierà di brutto》 concluse il signor Collins.
《Ma papà! Sai che ti dico? Non mi importa ciò che mi dici, ormai sono maggiorenne, libera, posso fare quel che voglio! Non mi puoi obbligare a restare a casa, e non chiamarmi orsacchiotto!》 disse Maya uscendo dall'ufficio e correndo nella capanna.
Il padre la guardò indifferente e chiuse la porta: la ragazza non sapeva che aveva commesso un grande sbaglio.
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