Capitolo 22
Caccia al lupo
Lo sparo aveva spaventato Jake, costringendolo a fuggire via nonostante la sua occasione di rivedere la lupa bianca. Per di più le condizioni meteorologiche non erano affatto favorevoli: l'aria era più gelida del solito e la neve continuava a cadere sotto forma di fiocchi ponderosi.
Dunque, Jake decise di trovare un riparo per la notte in attesa di un miglioramento atmosferico; procedette ad un'andatura costante fino a raggiungere i piedi di una bassa collina - nell'eventualità di una tormenta, il lupacchiotto non poteva di certo rifugiarsi in una cava a valle della montagna con il rischio di un crollo, altrettanto sfavorevole sarebbe stato uno di quei ripari naturali creato dalle deboli radici degli alberi soggetti ai colpi delle valanghe; l'idea migliore quindi sarebbe stata quella di scavare una buca nella neve.
All'inizio della bufera, Jake era già nella sua tana provvisoria; la situazione, però, era ben diversa per gli umani incontrati poco prima: il viaggio di ritirata dei due compagni era stato rallentato dall'aumento improvviso della neve e dal passo pesante di Barry il quale stava perdendo sangue.
《Resisti Barry》disse Fred all'amico, trascinandolo per una spalla; si sentiva davvero uno stolto per aver lasciato che l'impulsività prendesse il controllo su di sé in un momento simile. Eppure le sue intenzioni erano buone: il suo era stato un tentativo di salvataggio che, accidentalmente, aveva soltanto causato una brutta ferita al compagno di squadra.
In quell'istante li raggiunsero tre giovani – due erano membri del club di caccia, Campbell e Kofler, mentre l'altra era una ragazza dai capelli biondi, era un viso familiare; senza prendere tempo quest'ultimi condussero gli sventurati alla baita il più in fretta possibile, riparandosi dalla tormenta e prestando subito soccorso all'uomo dal braccio insanguinato.
《Com'è successo?》chiese Maya in cerca di bende e disinfettante per ripulire il sangue –《L'ho sparato io, erroneamente》 – spiegò Fred com un pizzico di vergogna; 《Il proiettile è penetrato in profondità?》domandò Andrew incuriosito. Fred pareva essere un uomo misurato e tranquillo, come aveva fatto quindi a colpire un suo compagno? E pensare che il più goffo tra tutti era Peter!
《Fortunatamente no, il vento ne ha dirottato la traiettoria prima che potesse incidersi nel suo braccio》rispose ancora una volta l'uomo dagli occhi vispi e neri sorseggiando una bevanda calda. La tempesta di neve era incominciata ed il gelo passava anche attraverso gli spifferi.
《Come stai ora, Barry?》chiese poi al compagno ferito, porgendogli un profumato e dolce caffè.
《Beh, diciamo che il grasso del mio bicipite ha attutito il colpo, ma fa ancora un po' male》replicò lui, mantenendo un tono ironico nonostante l'accaduto. Un medico – che si trovava lì per lo stesso motivo che accomunava tutti gli ospiti del pub – si offrì di dare un'occhiata alla ferita, dando l'esito di 'lesione superficiale' ed assegnandogli qualche giorno di riposo dalla caccia; inoltre si congratulò con Maya per l'ottimo lavoro di bendaggio.
Verso sera la bufera diminuì d'intensità, permettendo ad alcuni paesani di raggiungere le proprie abitazioni ed alla baita di quietarsi.
Fred e Barry avevano fatto pace davanti ad un salmone grigliato, mentre Maya ed Andrew avevano approfittato di quel tempo per rilassarsi insieme e conoscersi meglio.
La tranquillità di quella sera, però, andò progressivamente ad estinguersi poiché alcuni uomini – incuriositi dalla storia dietro all'incidente di Barry – iniziarono a far girare una certa voce sulla possibilità di una corrispondenza tra quest'ultimo episodio e quello riguardante Martin, avvenuto nei giorni precedenti: probabilmente si trattava dell'attacco della stessa belva ostile e caparbia, poiché i testimoni avevano dato delle descrizioni fisiche e comportamentali molto simili tra di loro, per di più la zona colpita era pressoché la stessa.
L'ipotesi era, dunque, che nei dintorni del villaggio si aggirasse un animale pericoloso e brutale, – il quale negli ultimi giorni stava seminando terrore tra la gente del villaggio e recando numerosi danni ai mal capitati – permettendo la nascita di un'iniziativa comune negli interessi delle persone: dare la caccia al lupo.
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Alla ricerca di Jake
Come tutti i pettegolezzi del paese, anche la voce che tramava vendetta verso un lupo selvaggio si era diffusa tra i tavoli in pochissimo tempo fino a raggiungere l'orecchio di Maya; doveva fare qualcosa per impedirlo.《Ebbene, è stato un piacere chiacchierare con te davanti una cioccolata calda; grazie ancora per l'aiuto con i volantini, non ce l'avrei mai fatta senza di te》– disse risoluta la ragazza alzandosi in piedi – 《Figurati– aspetta, stai andando via?》chiese Andrew scomodandosi anche lui dal divanetto; 《Già, vorrei approfittare della tempesta che si è calmata per tornare a casa prima che ricominci a nevicare》Maya mentì spudoratamente, poiché aveva altri piani in mente; ormai ci aveva fatto l'abitudine, ed una bugia bianca non le avrebbe di certo creato problemi.
《Lascia che ti accompagni》propose il giovane dagli occhi blu, sincero e privo di cattive intenzioni.
《Non ti preoccupare, hai già fatto abbastanza per me. Ci vediamo domani!》lo salutò lei mentre raccoglieva le sue cose in fretta e furia; prima che Andrew potesse fermarla Maya era già andata via, chiudendo la porta del locale alle sue spalle.
Un po' intontito, il giovane Campbell si risedette al suo posto, indeciso sulla sua prossima mossa: doveva forse raggiungere quella splendida ragazza e magari baciarla sul pianerottolo di casa, oppure lasciar perdere? La risposta era sotto i suoi occhi. Sorrise afferrando i guanti ed uscì di corsa.
Maya nel frattempo si era già incamminata verso il bosco, determinata a trovare e riportare a casa il suo amico a quattro zampe; prima che potesse addentrarsi nei fitti alberi però, venne richiamata dal ragazzo del pub: 《Maya, aspetta!》disse quest'ultimo raggiungendola;《Lo sai vero che il villaggio è dall'altra parte?》ridacchiò con un un tono retorico. La bionda non rispose.
《Non ti stavo seguendo》– precisò Andrew successivamente –《Volevo riportarti questi》aggiunse porgendole i guanti.
《Perché ti stavi avventurando nella foresta a quest'ora?》la ragazza continuò a rispondere con il silenzio, abbassando lo sguardo in preda al panico: non poteva andare avanti con le bugie, non comportavano nulla di buono. Ma era forse il caso di confessare tutto a... Certo che no, non conosceva nemmeno il nome del ragazzo con cui aveva conversato per tutto il giorno!
Andrew, fraintendendo il gesto della ragazza per l'imbarazzo dell'attesa, si convinse che il momento giusto per mettere in atto la sua mossa era quello: con la punta delle dita sollevò delicatamente il volto di Maya, avvicinandosi a quest'ultima per scambiare un veloce bacio. Istintivamente la bionda fece due passi indietro per ristabilire la giusta distanza fra lei ed il ragazzo, spezzandogli sia il sorriso che il cuore.
《Per quale motivo l'hai fatto?!》chiese lei disorientata, ed anche un po' irritata dalla confidenza che il ragazzo si era preso;《E da dove nasce tutto questo tuo interesse verso gli affari che non ti riguardano? Lasciami in pace...》– commentò lasciando che la rabbia prendesse il sopravvento –《NON SO NEMMENO COME TI CHIAMI!》aggiunse infine strappandogli i guanti di mano e voltandosi verso la strada di casa.
Andrew non disse niente, era rimasto abbastanza scosso dalla reazione della ragazza; non immaginava mica che avesse un caratterino del genere! Sebbene fosse stato respinto, non poteva permettere che una bionda qualunque gli mettesse i piedi in testa in quel modo, era lui quello tosto! D'altronde aveva ereditato la testardaggine di suo zio.
Raggiunse nuovamente la ragazza e questa volta si rivolse con un atteggiamento diverso:《Andrew》disse soltanto, freddo e distaccato come il tono che aveva nei confronti dei rivali e dei suoi superiori.《Andrew Campbell》specificò, dal momento che aveva accennato al cognome della famiglia solo una volta in presenza di Maya.
Quest'ultima gli rivolse un'occhiata, il suo sguardo era cambiato e la rabbia si era affievolita.《...Grazie》disse indicando i guanti, rendendosi conto di aver esagerato poco prima.
Trascorsero un paio di minuti in silenzio mentre entrambi si dirigevano verso la piazza centrale della cittadella; una volta arrivati, si dileguarono ognuno per la propria strada senza proferir parola.
Ed anche quella notte Jake non aveva fatto ritorno dalla foresta.
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