Capitolo 17
L'integrazione
Sebbene nella mente di Maya regnava ancora la confusione, il suo carattere era di indole ingenua ed aveva fiducia nelle stranezze della vita.
Per prima cosa lanciò una coperta all'individuo che supponeva fosse Jake, poi aprì uno degli scatoloni contenenti le cianfrusaglie di suo fratello per trovare dei vecchi vestiti da fargli indossare.
Maya prese un pantalone ed un giaccone di lana e glieli passò: ovviamente Jake non era in grado di capirla figuriamoci se sapeva cosa fossero quei panni che gli erano stati lanciati. La ragazza sospirò, poi lo aiutò a vestirsi il più in fretta possibile, era davvero tutto troppo imbarazzante.
Adesso bisognava capire quali altre capacità umane il ragazzo-lupo non era in grado di mettere in pratica, ad esempio camminare. Era palese che egli sfruttasse ancora la posizione a quattro zampe per spostarsi e correre.
《Dai Jake, prova a sollevarti in piedi》Maya provò a comunicargli il comando con le parole, ma ovviamente il giovane lupo non conosceva il significato di quei termini nemmeno comprendendo i suoni. La ragazza allora si prese del tempo per pensare ad una soluzione pazientemente; l'idea che le venne in mente fu quella di comportarsi come l'animale incapace e dimostrargli gradualmente i comandi e le azioni da imitare.
Dunque la risoluta Maya si accucciò sul pavimento vicino a Jake, mettendosi a carponi esattamente come quest'ultimo: – iniziò ad avanzare di qualche passo, con il ragazzo-lupo al suo seguito – una volta approcciato il metodo di imitazione Maya si sollevò in piedi lentamente. Jake provò a fare lo stesso e curiosamente ci riuscì. La bionda per un attimo esultò internamente, poi riprese a concentrarsi ed avanzare posizionando un piede avanti all'altro: ecco che la grande gioia da lei provata si trasformò in reale sconforto, dato che Jake aveva perso l'equilibrio ritornando a gattonare.
Imperterrita Maya trascorse tutta la mattina ad insegnargli a mantenere l'equilibrio su due zampe – o meglio, gambe – dopodiché arrivò il momento di riposare davanti un pasto caldo.
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Una scoperta fiammeggiante
Nel giro di poche ore Jake aveva appreso molte cose dall'umana di nome Maya, ma c'erano ancora tante domande ed abitudini ignote da scoprire: una di quelle era mangiare come una persona (civile).
Egli aveva percepito l'ora del pasto osservando la ragazza che stava rinvenendo la tanto odiata creatura ardente. Mentre Maya scaldava un pentolino sul fuoco, Jake si avvicinò per consultare con renitenza e scetticismo quella fiamma che in passato gli aveva bruciato un po' di pelo, con l'unica differenza che adesso non provava più la stessa paura di quel giorno; era un umano e si sentiva invincibile, nulla poteva fargli del male.
In un attimo afferrò con i denti la ciotola d'acqua che l'umana gli aveva messo a disposizione per abbeverarsi, e con essa impulsivamente spense il fuoco: Jake ce l'aveva fatta, aveva sconfitto quella creatura maligna.
《Ma– Jake! NO!!》esclamò Maya confusa ed in preda al panico; aveva insegnato ad un animale selvaggio a camminare su due gambe affinando di conseguenza la sua agilità nei movimenti, permettendogli in un certo senso di fare tutto quello che gli passava per la testa.
Il rimprovero dell'umana provocò in Jake una reazione leggermente differente dalla sua tendenza a digrignare le zanne; infatti si era spaventato a tal punto che, indietreggiando, era inciampato sulla legna bagnata dove era appoggiato il pentolino bollente. Quest'ultimo si rovesciò allagando buona parte del pavimento, tra cui l'angolo dove risiedeva Maya.
Per evitare che Jake reagisse di nuovo violentemente la ragazza dovette sopprimere un gemito dopo essersi scottata, limitandosi ad un "che dolore!" sussurrato; in quel momento accadde qualcosa di insolito, lasciando Maya esterrefatta:《Do-lo-re》sillabò Jake contemplando il pentolino rovesciato ed il fuoco spento.
《J-Jake... HAI PARLATO!?》esclamò la bionda sorpresa; la sua espressione sofferente e sconvolta si trasformò in un sorriso di stupore ed incredulità.
Il ragazzo-lupo rimase impietrito sul posto, incerto su cosa stesse succedendo; non era impaurito ma si sentiva colpevole delle circostanze.
Il sorriso dell'umana lo tranquillizzava ma la sua voce era troppo acuta, tant'è che iniziò ad accucciarsi come se volesse farsi 'piccolo' davanti a lei.
《...do-lo-re》borbottò Jake nuovamente; Maya si avvicinò curiosa come se volesse accertarsi di aver sentito bene: –《Cosa hai detto?》replicò sottovoce a pochi centimetri di distanza dal ragazzo lupo.
《Do-lo-re》ripeté piano quest'ultimo.
Maya si rialzò in piedi entusiasta, Jake sapeva parlare! Era tutto così strano eppure le parole di Jake risuonavano come la normalità per la bionda.
Il ragazzo lupo stava comunicando con l'umana utilizzando le parole, emettendo suoni diversi dal suo solito ululare, ma non capiva l'entusiasmo di Maya. Quest'ultima era corsa verso una cassettiera e stava perlustrando all'interno di tutti i cassetti frettolosamente; era in cerca di qualcosa, un oggetto rettangolare e leggero accompagnato da un 'bastoncino' cilindrico di plastica.
Era un diario dalla copertina in cuoio ed una penna stilografica – Maya aveva deciso di appuntare ogni progresso di Jake, partendo dall'inizio e raccontando tutto quello che era accaduto – poi si sedette in un angolo ed incominciò a scrivere. Dal momento che non poteva condividere con nessuno la sua storia assurda, la ragazza aveva deciso di confidarsi con un diario.
Jake rimase in silenzio, osservando l'umana scrivere e disegnare le parole che finalmente aveva iniziato a comprendere, visualizzava i suoni.
Era tutto così complicato, gli umani erano sicuramente più evoluti ed intelligenti dei lupi; per tale motivo, Jake rispettava coloro che erano dotati di conoscenze e saggezza.
La sua curiosità, però, venne interrotta da un brontolio proveniente dal proprio stomaco, aveva fame. Maya allora ridacchiò e si riavvicinò al camino:《Se mi lasci riaccendere il fuoco ti darò questa》chiese con un lieve sorriso indicandogli un pezzo di carne tirato fuori dalla solita sacca vicino alla porta.
《Jake!》esclamò lei vedendo il ragazzo lupo divorare la bistecca cruda sulla quale si era precipitato; Jake rimase impacciato sul posto in seguito alla sgridata.《Non è cotta!》aggiunse la ragazza con un tono da sapientona, ma il giovane lupo era ancora scombussolato.《co-tah?》replicò lui ancora un po' confuso; Gli occhi di Maya si illuminarono nonostante la precedente disapprovazione, Jake stava imparando nuove parole. 《Sì, bravo Jake!》sorrise, poi mise la bistecca sul fuoco e si precipitò ad appuntare il nuovo progresso.
Una volta pronta la cena, Maya servì la cena su un piatto di ceramica dandogli in mano delle posate:《Ora puoi mangiare, ma devi usare queste...》– lo avvertì mostrandogli forchetta e coltello, sperando che non si trasformassero in oggetti pericolosi sotto il controllo di Jake – quest'ultimo sembrava un bambino incapace di tagliarsi la carne da solo, impugnando le posate in un modo del tutto errato.
《Ohh Jake》ridacchiò la bionda assistendo alla scena.
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