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Mingi
Finalmente arrivò agosto, quell'estate sembrava essere trascorsa il più velocemente possibile, cosa alquanto probabile dal momento in cui avevo sprecato almeno metà mese di luglio per gli esami scolastici. Adesso avrei pensato soltanto a trascorrere l'ultimo mese rimasto in pace e tranquillità, andando a feste e frequentando ragazze.
Sapevo che a breve avrei dovuto mettere la testa a posto anche io e trovare un lavoro, ma per il momento volevo soltanto godermi la vita quanto più possibile insieme ai miei amici, almeno per il restante tempo.
Quel giorno faceva caldo, fin troppo caldo che io nemmeno riuscivo a sopportarlo. Amavo l'estate, il mare, le serate passate con i ragazzi e le ragazze, ma il caldo era proprio una cosa che odiavo e col la quale a mala pena riuscivo a convivere.
A breve ci sarebbe anche stato il mio compleanno e io e i miei amici stavamo già pianificando di partire per alcuni giorni e festeggiare in qualche località marittima soltanto tra noi e io ci stavo davvero facendo un pensierino: l'unica cosa era che non volevo lasciare da sola mia madre, sapevo quanto ci tenesse a festeggiare insieme a me perchè, a sua detta, era anche la sua festa dopotutto.
Proprio in quel momento infatti ero diretto a casa di Yunho dove quel giorno ci saremmo radunati fino a tarda sera per giocare alla sua playstation e poi uscire verso la mezzanotte ed andare in qualche discoteca a divertirci, per poi tornare il mattino dopo. Questa era la nostra routine da settimane ormai e io amavo tutto ciò, speravo solo che potesse durare il più lungo possibile.
Andai a bussare alla porta del mio migliore amico e riuscivo già a sentire la musica provenire dalla sua camera, segno che probabilmente Hongjoong e Seonghwa erano già arrivati. Ad aprirmi però non fu nessuno dei miei tre amici, bensí la mamma di Yunho che già dalla sua espressione potevo capire quanto fosse irritata dai rumori incessanti nella sua casa.
«Ciao Mingi.»mi salutò con un sorriso teso e piegando la testa di lato con fare fintamente amichevole. La verità era questa: i nostri genitori non amavano il fatto che fossimo tutti e quattro amici e che ognuno di noi trascinasse gli altri tre a fare nottata e a sparire anche per giorni interi tante volte. Tutti sapevano che di certo non avrebbero mai potuto dividerci, dopotutto eravamo grandi e grossi abbastanza per compiere le proprie decisioni, solo che non potevano evitare di essere infastiditi dagli amici del rispettivo figlio.
«Salve signora Jeong, posso entrare?»domandai poi facendomi avanti e oltrepassandola con un sorriso sincero sul viso: dopotutto, era pur sempre una delle madri dei miei migliori amici a cui tenevo, nonostante il sentimento non fosse ricambiato.
«Non l'hai già fatto?»mi chiese poi ironicamente quando io fui già nel corridoio diretto verso la stanza di Yunho. Ci misi poco ad arrivare nella sua cameretta, dalla quale riuscivo già a sentire le voci dei miei migliori amici.
«Eccolo l'uomo del mese!»esclamò Hongjoong non appena mi vide entrare e venne a darmi la mano per salutarmi, cosa che fecero poco dopo anche gli altri due.
«Come ti senti a sapere che fra pochi giorni arriverai finalmente alla nostra età?»mi chiese poi Yunho e io alzai gli occhi al cielo a quella battuta. Tra noi quattro c'era questa sorta di "nonnismo" e io ovviamente ero quello che lo subiva di più, essendo il più piccolo.
«Parla per te, io il compleanno l'ho già fatto e ho un anno in più rispetto a voi.»commentò poi Seonghwa seduto sulla sedia girevole e iniziando a girare su sè stesso.
«Stai zitto.»lo riprese il più alto e io andai poi a sdraiarmi sul letto, dando un colpetto sulla sua gamba e su quella del più grande. Mi misi le braccia dietro la nuca e fissai il soffitto per un po' godendomi l'atmosfera e la musica.
«A che ora vogliamo uscire stasera?»chiesi poi io a nessuno in particolare, volendo sapere a che ora avrei dovuto dire a mia madre che sarei tornato a casa.
«Non so, verso le undici e mezza?»rispose Hongjoong e io mi misi sui gomiti ed annuii aspettando che anche gli altri due rispondessero a quelle parole.
«Per me va bene, basta che Mingi non ci lascia per andare a limonarsi qualche sua amichetta.»aggiunse Yunho e io corrucciai le sopracciglia per poi guardarlo con fare confuso.
«Che vuoi dire?»diedi infatti voce ai miei pensieri, non capendo davvero di cosa stesse parlando. Ogni volta che avevo scopato in discoteca era sempre stato con qualche ragazza che non conoscevo, quindi che diavolo intendevano con "amichetta".
«Oh beh, sono uscite le foto della festa di fine anno.»aggiunse Seonghwa iniziando a tirar fuori il suo telefono e a cercare qualcosa, probabilmente una di queste foto di cui stavano parlando.
«E?»li incitai a finire e dopo un po' il più grande mostró qualcosa agli altri due che risero, io iniziai ad innervosirmi e feci per allungarmi per capire di cosa stessero ridendo.
«E, guarda un po' questa.»finí poi passandomi il cellulare e io immediatamente puntai l'attenzione sui due soggetti. Uno ero io, l'altra era proprio Haeun, la mia vicina di casa e unica ragazza che ancora dopo anni che la conoscevo non ero riuscito a portarmi a letto. Nella foto le mie mani erano strette sul suo fondoschiena e le nostre labbra erano incollate nello scambiarsi un bacio intenso.
«Come mai non ce ne hai parlato?»mi chiese Hongjoong dopo che ebbi guardato abbastanza la foto, sentendo già il nervosismo a fior di pelle.
«E cosa dovevo dirvi? Che mi sono limonato Haeun? Probabilmente nemmeno sapete chi è.»dissi sarcastico, dato che davvero probabilmente nemmeno si ricordavano chi lei fosse.
«Io lo so chi è.»commentò Yunho e io alzai gli occhi al cielo, allungando il braccio e dandogli uno schiaffetto dietro la nuca al quale lui rispose con un "ahia!".
«Grazie al cazzo, eravamo in classe insieme.»gli feci ricordare e lui mi fece il verso dietro, al quale io mi ributtai sdraiato sul letto, sperando che il discorso sarebbe caduto, ma ovviamente non andò cosí.
«Comunque, torniamo al discorso principale...non è la stessa che di fronte alla discoteca ti ha detto specificamente che non avrebbe mai fatto sesso con te?»disse Hongjoong facendo un ragionamento sensato e io grugnii.
«Proprio lei.»risposi infatti coprendomi poi il viso. Non sapevo se mi sentivo in imbarazzo per essere stato scoperto dai miei amici o se ero "eccitato" dall'idea di quello che sarebbe potuto succedere a breve.
«A me non sembra che non voglia in questa foto...»commentò infatti Seonghwa e io ridacchiai, dato che anche secondo me non mi disprezzava cosí tanto come diceva lei.
«Secondo me era solo ubriaca a merda e nemmeno sapeva chi tu fossi.»disse Yunho cercando probabilmente di mettere insieme tutti i pezzi. Probabilmente aveva ragione lui, insomma, la conosceva, sapeva come si comportava. Però dall'altra parte io speravo che in un modo o nell'altro fosse attratta da me, cosicchè potessi farci finalmente qualcosa.
Non che non avessi nessun'altra da andare, ma il fatto era che avevo quasi una fissazione con quella ragazza. Per quanto ci avessi provato nei modi più immaginabili lei non aveva mai ceduto e ciò mi attirava sempre di più. Poi era innegabile che fosse una bella ragazza, e il suo fisico...mi faceva impazzire.
«Infatti, era evidente che non te la darebbe nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla terra.»continuò Hongjoong facendomi tornare alla realtà prima che mi venisse un'erezione al pensiero del suo sedere che avevo strizzato qualche giorno prima.
«Ah si?»chiesi infatti sbuffando una risata e ripensando a come si era proposta lei per baciarmi quella sera e come mi si era stretta al mio corpo durante tutto il bacio. Ecco, mi stavo già eccitando al solo pensiero.
«Secondo me no invece, ci starebbe.»ribattè Seonghwa e io mi tirai su per dargli una pacca sulla spalla in segno di ringraziamento per l'appoggio.
«Vogliamo scommettere?»chiese Yunho e io nell'ascoltare quelle parole sentii gli occhi brillare. Sapevo quando noi quattro amassimo scommettere tra di noi e quella scommessa era talmente intrigante che ce l'avrei messa tutta per vincerla, non tanto per il premio che ci sarebbe stato in balio ma quanto per il risultato che speravo.
«Ci sto.»dissi allora con un ghigno sul volto e alzandomi in piedi, cosa che fecero subito dopo anche loro. Ci posizionammo in cerchio e mettemmo le mani al centro, una sull'altra, per poi iniziare a dire le richieste della scommessa.
«Se entro fine dell'anno non te la sarai ancora scopata, allora verremmo tutti i giorni a dormire a casa tua dopo una festa.»iniziò a dire Hongjoong e vidi Yunho al suo fianco ridere già.
«E guiderete tu e Seonghwa per riportarci a casa ogni volta.»aggiunse poi il più alto al quale sentii il più grande grugnire infastidito da quelle parole.
«Se invece se la scopa voi due farete lo stesso per noi due.»diede manforte Seonghwa e io annuii per poi ridacchiare di gusto, guardandoli uno ad uno prima di dare la mia conferma:
«Andata.»
E via con questa scommessa
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