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Haeun

«Perchè dopotutto anche io sono innamorata di te.»pronunciai queste parole e sorrisi guardandolo. Lui per un attimo rimase impassibile, come se fosse incredulo delle parole che avevano lasciato la mia bocca, così cadde il silenzio tra di noi, colmato soltanto dal rumore dei nostri respiri.

Ma furono soltanto pochi secondi perchè il momento dopo le sue labbra furono sulle mie e le sue mani sui miei fianchi. Immediatamente risposi a quel bacio avvicinandolo ancora di più a me mettendo le mani nei suoi capelli, e aprii quasi subito la bocca quando lui chiese l'accesso con la lingua.

Non riuscivo a staccarmi da lui, e sembrava che Mingi si trovasse nella mia stessa situazione anche quando mi spinse di nuovo sul divano, mettendosi poi sopra di me e sovrastandomi completamente. Aprii le gambe per lasciargli spazio e immediatamente avvertii tutto il suo peso sul mio corpo ma non era qualcosa che mi dava fastidio, anzi, mi piaceva ancor di più sentire il calore del suo corpo contro il mio.

«Ti amo.»lo sentii mormorare sulle mie labbra e io non potei fare a meno che sorridere spontaneamente, cosa che fece anche lui subito dopo mentre continuava a baciarmi.

«Ti amo, ti amo, ti amo.»ripetè ancora una volta mentre scendeva con le labbra lungo il mio mento, la mia mascella e il collo, lasciando una scia umida di baci mentre continuavo a massaggiarli la cute.

Lo sentii mordicchiare la pelle morbida proprio sopra la clavicola e chiusi gli occhi e sospirai, avvertendo il piacere di riavere quelle labbra carnose di nuovo su di me e sul mio corpo, facendomi di nuovo sentire viva come due mesi fa.

«Mingi...»lo richiamai poi, quando buttai la testa all'indietro, ma lui non sembrò volermi dare retta mentre prendeva a lasciarmi dei baci lungo tutto il colletto del maglione che stavo indossando in quel momento e che ero certa lo stesse infastidendo. Infatti poco dopo si sollevò quanto bastava per sfilarmelo di dosso, lasciandomi con solo in dosso il mio reggiseno.

🔞

Allora scese ancora di più con i baci, arrivando attorno ai miei seni e prendendo a mordere e a leccare ogni lembo di pelle che più gli piaceva, portando anche le mani ad aiutarlo nello stuzzicarmi quanto più potesse essere possibile.

«Mingi.»pronunciai ancora il suo nome in un sospiro quando mi morse con troppa forza ma fu una cosa che non mi fece male, anzi, mi piacque da morire. Comunque nel sentirsi chiamato lui alzò la testa e notai come i suoi occhi ora mostravano solo quella scintilla che c'era prima del nostro ultimo litigio insieme ad un altro bagliore che mi era nuovo: quello di ciò che provava per me.

«Che c'è?»mi domandò allora con tono rauco e morbido allo stesso tempo, mentre continuava a carezzarmi con la punta dei polpastrelli il mio stomaco e i miei fianchi.

«Ti amo anche io, e vorrei fare l'amore con te.»dissi a bassa voce e lui ci mise un po' a realizzare quelle parole perchè dopo un po' sorrise e salì di nuovo all'altezza del mio viso, riprendendo a baciarmi sulle labbra con dolcezza e senza la veemenza che c'era sempre stata in ogni nostro bacio.

Questo sembrò quasi come se fosse il nostro vero primo bacio, lento, passionale e dolce, entrambi ci stavamo dichiarando l'una per l'altra e tutti i nostri sentimenti ora erano a galla, chiari e limpidi per entrambi.

«Voglio renderti felice e farti stare bene.»dissi ancora quando ci separammo per un attimo e le nostre fronti rimasero incollate per un po' mentre i nostri respiri si mischiavano sulle nostre labbra. Lui sorrise ancora e mi diede altri piccoli baci a stampo prima di ritornare a quelli più veloci e fatti di desiderio.

Per quanto amassi sentire le sue labbra sulle mie, la sensazione di sentirmi amata e che appartenessi a lui, mi separai di nuovo e lo sentii mugolare a causa della mancanza di contatto. Lo spinsi con le mani a mettersi seduto sul divano e lui mi guardò con fare confuso mentre gli aprivo le gambe ancora vestite e dalla quale potevo benissimo vedere l'accenno della sua eccitazione.

«Che vuoi fare...»ma non gli diedi il tempo di finire di pormi la domanda che allungai le mani sulla patta dei suoi pantaloni. Andai diretta al bottone dei suoi jeans e poi alla zip, continuando a guardarlo sempre negli occhi. Lui evidentemente capì le mie intenzioni perchè lo sentii trattenere il respiro mentre mi muovevo autonomamente, il labbro inferiore incastrato tra i denti evidentemente cercava di trattenere che qualche suono fuoriuscisse dalla sua gola.

«Haeun, non devi...»cercò di dirmi ancora quando feci per tirargli giù quanto bastava i pantaloni ma lui rimase immobile, probabilmente non volendo farmi sentire costretta nel fare nulla.

«Ma lo voglio fare.»affermai allora e gli rivolsi un sorriso prima di avvicinare di nuovo le labbra alle sue. Immediatamente le fece unire di nuovo e poi di sua iniziativa iniziò a sfilarsi i pantaloni e insieme e i boxer, come se si fosse convinto soltanto con la mia rassicurazione.

Portai le mani sui lembi della sua felpa e presi a tirarla su con l'intento di sfilarla. Mi aiutò anche questa volta e in poco tempo si ritrovò nudo sotto di me. Mi separai dal suo viso e lo guardai negli occhi mentre lui con le mani continuava ad accarezzarmi la nuca. Aveva il fiatone a causa di tutti i baci che ci eravamo scambiati ma potevo avvertire anche l'eccitazione scorrere nelle sue vene.

Girai la testa ed incontrai il suo corpo nudo e bellissimo, il petto che si innalzava e si abbassava, gli addominali che si contraevano ad ogni suo respiro e infine l'erezione che non voleva altro che essere liberata. Avvicinai le labbra ai suoi pettorali e iniziai a lasciarci dei casti baci, scendendo sempre di più e prendendo a stuzzicare i suoi capezzoli con le dita, al che lo sentii mugolare.

«Vuoi farmi impazzire?»mi domandò mentre con la lingua tracciavo il solco dei suoi addominali fino ad arrivare alla linea a forma di V, al che feci scendere le mani e gli accarezzai le cosce mentre anche io cambiavo posizione e mi andavo ad inginocchiare davanti a lui, tra le sue gambe.

«Forse.»gli risposi mentre andavo ad afferrare la sua erezione con una mano. Subito riuscii ad avvertire una reazione da parte sua quando buttò la testa all'indietro per sospirare rumorosamente. Mi era già capitato di ritrovarmi in una posizione del genere con Yeosang, quindi non avevo troppo timore di sbagliare, ma la voglia che avevo di far stare bene Mingi era nettamente superiore a quella che avevo avuto con il mio ex-ragazzo, talmente tanta da farmi dimenticare completamente il mio soddisfacimento.

«Haeun...»lo sentii mugolare il mio nome quando feci passare il pollice sulla sua punta e poi presi coraggio grazie ai suoi suoni per avvicinare le labbra al suo membro e leccare inavvertitamente per tutta la sua lunghezza. Vidi i suoi muscoli tendersi e la sua testa tornò in una posizione normale, spalancando gli occhi.

«Qualcosa non va?»gli chiesi, iniziando a sentirmi impaurita nel caso non gli andasse o magari non gli piacessero quel tipo di attenzioni, ma nel sentire la mia voce preoccupata lui ridacchiò.

«È solo che se continui cosí verrò subito.»mi rispose e riuscii a vedere le sue guance tingersi a mala pena di rosso a causa di un leggero imbarazzo che provò nel pronunciare quelle parole. Io d'altro canto cercai di trattenermi dal ridere per non metterlo a disagio.

«Abbiamo tutta la notte davanti.»gli risposi io, riprendendo i movimenti di polso lungo la sua asta e lo vidi chiudere a mala pena gli occhi quando ciò successe, a causa dell'immenso piacere che stava provando.

«Si ma sono due mesi che non faccio nulla, perciò non mi controllo.»ribattè tra i vari sospiri che gli scappavano dalle labbra semiaperte e io mi sentii onorata del fatto che nel periodo in cui non eravamo stati insieme lui non era andato a letto con nessun altro. Quel pensiero mi spinse ad andare fino a fondo e ad inglobare il suo membro in bocca tutto d'un colpo.

«O-oddio!»gemette ad alta voce quando ciò accadde e io tralasciai il fastidio che provai ai lati della bocca quando la spalancai del tutto e affondai fino a che potevo su di lui, arrivando al punto di toccare il retro della mia gola.

Le sue dita andarono subito a stringersi attorno ai miei capelli e a creare una sorta di coda di cavallo ma non andó mai a spingere la mia testa, semplicemente mi lasciò fare senza forzarmi nel fare nulla che non andasse bene per me.

Alzai gli occhi nei suoi e il contatto visivo che si creo contemporaneo al mio andare su e giu su di lui fu probabilmente troppo. Aprí la bocca dalla quale ne uscí un grugnito e poi vari sospiri sconnessi, mentre le dita attorno ai miei capelli facevano per tirarmi via da lui.

«Haeun sto...»ma non fece in tempo a finire la frase che, nonostante si volesse controllare per non venire nella mia bocca, io continuai i miei movimenti fino a quando ciò non successe. Il liquido caldo mi invase la gola e non riuscii a capire se il suo sapore mi piacesse o meno. Non mi fermai un attimo nei movimenti perchè volevo che svuotasse del tutto il suo orgasmo e quando ciò successe allora lo feci uscire dalle mie labbra con un sonoro "pop".

Con ancora il liquido in bocca decisi di mandarlo giu e in un attimo ingoiai per poi aprire la bocca e tirare fuori la lingua per mostrargli che non c'era più nulla e che quindi non doveva preoccuparsi per me.

«Non dovevi ingoiare se non volevi.»mi disse poi, portandomi una mano alle labbra umide a causa della saliva e del suo liquido, io scossi la testa e gli sorrisi, lasciando un bacio sui suoi polpastrelli e sulle sue nocche.

«Ma io volevo, e poi sempre meglio nella mia bocca che sul mio divano.»gli risposi per poi ridacchiare, cosa che fece anche lui il secondo dopo insieme a me.

«Giusto anche questo.»sussurrò a bassa voce mentre mi tirava su e mi faceva sedere sul suo corpo, a cavalcioni sul suo bacino nonostante sapevo che avrei avuto i pantaloni sporchi a causa dell'orgasmo che aveva appena avuto.

Tornò a baciarmi nonostante fossi sicura del fatto che avessi ancora il suo sapore in bocca e non appena portò le braccia attorno alla mia vita io mi iniziai a muovere contro di lui, sentendo improvvisamente del piacere che volevo soddisfare. Lui sembrò come leggermi nel pensiero perchè con un colpo di reni si alzò in piedi con me in braccio e mi tenne stretta a lui con una presa sotto le cosce.

Mugolai quando ciò successe, non aspettandomi che sarebbe stato in grado di sollevarmi con cosí tanta facilità, per poi continuare a baciargli il viso e il collo mentre mi portava in camera sua. Quando entrammo nella stanza si chiuse subito la porta alle spalle e poi si sedette sul letto, con ancora me a cavalcioni su di lui.

Le mie mani finirono tra i suoi capelli mentre le sue andarono a toccarmi il sedere e le cosce, stringendo la carne di tanto in tanto e facendosi strada per finire dove più ne avevo bisogno.

«Non hai idea di quanto io ami le tue gambe.»sussurrò ad un certo punto, prendendo lui il via a lasciarmi baci e morsi lungo il collo e io buttai la testa all'indietro quando mi resi conto delle sue dita agili sul bottone dei miei pantaloni, intento nello slacciarli. Decisi di dargli una mano e lo aiutai a sfilarmeli, alzandomi un attimo in piedi per farmeli scivolare lungo le gambe sempre sotto i suoi occhi attenti.

Le sue mani presto finirono sulle mie anche e sul mio stomaco, accarezzandomi come se fossi la cosa più preziosa del mondo, ma poi quando io mi mossi per sfilarmi anche gli slip, lo sentii deglutire.

«Sei bellissima, lo sai?»mi disse mentre io continuavo a spogliarmi, facendomi scivolare le spalline del reggiseno lungo le braccia e aprendomelo per rimanere completamente nuda davanti a lui. Mi sorrise e mi guardò negli occhi, prima di prendermi le mani e tirarmi di nuovo sul suo corpo, nella stessa posizione di prima, solo che ora con niente nel dividerci.

«E mi appartieni.»mi sussurrò poi all'orecchio, mordendolo leggermente e toccandomi ovunque, dalle spalle al sedere, dalla pancia alle gambe, e io chiusi gli occhi beandomi perfettamente di ogni contatto che riuscivo ad avere con lui.

«Ogni tuo centimetro, è mio.»continuò a dire, portando le labbra poi lungo la mia mascella, lasciandomi dei casti baci mentre riuscivo benissimo a sentire la reazione alle sue parole dentro di me, un fuoco si stava accendendo nel mio stomaco e lo sentivo divamparsi ogni minuto che passava.

«Perchè mi completi, Haeun.»concluse con le labbra sulle mie, lasciandole sfiorare leggermente per poi baciarmi di nuovo mentre improvvisamente avvertii due delle sue dita al mio interno. Mugolai per la sorpresa e per il piacere di quella sensazione e la sua lingua non si fece problemi ad entrare nella mia gola.

«M-mingi...»mormorai quando sentii le sue dita affondare fino alla nocca al mio interno, per poi muoverle dentro e fuori leggermente e sforbiciando per allargarmi il più possibile per ciò che sarebbe dovuto venire dopo.

«Piccola, lo sai anche tu che se non ti preparo ti potrei fare male.»mi sussurrò all'orecchio e io semplicemente annuii e gemetti, andando incontro alle sue dita con il bacino mentre mi prendeva a mordere il collo.

Con la bocca aperta cercavo di prendere più aria che potevo ma già soltanto il sentire le sue dita dentro di me mi faceva sentire talmente piena dal non permettermi di respirare normalmente. Chiusi gli occhi e buttai la testa all'indietro, poi la sua mano libera finí attorno alla mia gola, afferrandomi per mantenermi il più possibile ferma.

«Dovresti vederti in questo momento.»mormorò al mio orecchio, mordendomi ulteriormente e facendomi gemere ancor più forte, allora alzai il bacino e gli andai incontro quando sentii un terzo dito farsi strada dentro di me.

«Nessuno ti vedrà mai in queste condizioni, soltanto io.»disse ancora prendendo il lobo tra i denti e grugnendo anche lui, probabilmente sentiva lui stesso la sua eccitazione fremere e riuscivo a sentirlo già sotto di me che si strusciava contro la mia apertura.

«Ucciderei qualcuno se soltanto osasse guardarti.»continuò a dire e io riportai con veemenza le labbra sulle sue, premendole con forza per non farmi scappare ulteriori suoni quando mi sentii sull'orlo dell'orgasmo. Eppure mi fu impossibile perchè quando arricciò le dita dentro di me lo sentii sfiorarmi in un punto che mi mandò completamente in tilt il cervello.

«Mingi sto...»mormorai non appena mi sentii al limite e quando anche lui lo capí allora sfilò di colpo le dita facendomi gemere per l'improvviso vuoto che avvertii tutto ad un tratto. Cercai di abbassarmi il più possibile per trovare dell'attrito per riavere il piacere di poco prima ma lui mi prese di forza sui fianchi per non farmi muovere. 

«Mi dispiace, piccola, ma ora arriva il meglio.»commentò Mingi quando capí di avermi privata del mio orgasmo ma non dovetti aspettare molto che allineò la sua erezione alla mia entrata e immediatamente mi fece abbassare su di lui, facendosi avvolgere completamente dalle mie pareti già stremate.

Non appena fui posizionata, seduta su di lui entrambi ci facemmo scappare di un gemito, e il sentirlo completamente dentro di me mi fece ricordare che non c'era nulla nel dividerci.

«Esco prima, va bene?»mi informò come leggendomi nel pensiero e io annuii soltanto, aprendo gli occhi che nemmeno avevo notato di aver chiuso e guardandolo negli occhi. Si allungò verso di me e prese di nuovo a baciarmi, accarezzarmi lungo tutta la schiena, le spalle e il sedere per farmi rilassare.

Una volta abituata a quella piacevole intrusione allora iniziai a muovermi come più volevo, prima soltanto facendo strofinare i nostri pubi per poi iniziare a fare forza sulle mie gambe e ad alzarmi ed abbassarmi su di lui, saltellando letteralmente sulla sua erezione.

«Oh cazzo.»lo sentii gemere al mio orecchio e io mi distaccai da lui per guardarlo in viso. Aveva le guance arrossate e i capelli ormai arancioni in disordine, mentre la bocca era rossa a causa di tutti i baci che ci eravamo scambiati e mezza aperta. Continuai con i movimenti e lui buttò la testa all'indietro, stringendomi maggiormente tramite la presa dietro la mia schiena.

«Stai andando benissimo, piccola.»si fece scappare tra le labbra e io gemetti nel sentirlo pronunciare il mio nomignolo con una voce roca e quasi stanca. Iniziai a sentire il mio orgasmo avvicinarsi ancora una volta e infatti non riuscii a tenere la bocca chiusa per ancora a lungo.

«Mingi-ah!»quasi mi lasciai scappare un urlo quando anche lui col suo bacino iniziò a dare delle spinte verso l'alto, andando a riempirmi ancor di più se possibile e portandomi presto all'apice. Continuai a gemere ininterrottamente e mi sentii avvolgere da un'ondata immensa di piacere che mi travolse in pieno.

«Continua, proprio così!»mi spronò lui a non smettere con i movimenti e io capii che anche lui stava per venire, allora non mi fermai nemmeno un attimo nonostante il dolore nei muscoli delle mie gambe: ero determinata a farlo venire di nuovo grazie a me.

Comunque non servì molto perchè poco dopo fu lui stesso a sollevarmi di peso e a spostarmi sul letto di colpo, per poi portarsi una mano sull'intimità per masturbarsi per qualche secondo prima di venire improvvisamente sulle sue stesse coperte. Vidi l'erezione avere degli spasmi involontari mentre il liquido bianco continuava a colare dalla sua punta, e non potei fare altro che guardare il suo viso contratto dal piacere.

Ancora post-orgasmo, non si perse d'animo e i un attimo mi afferrò per le caviglie e mi tirò per farmi sdraiare sul suo letto. Mi sovrastò col suo corpo e immediatamente scese sulla mia zona intima, che da poco si era ripresa da tutto il nostro amplesso.

«Vieni un'altra volta per me, piccola.»mi disse con una voce quasi come se mi stesse per implorare e io capii quasi subito il motivo per cui volesse farlo: per essere pari e per non farmi sentire come se mi avesse usata. 

«Mingi non devi...»provai a dirgli ma venni subito azzittita quando avvertii le sue labbra sull'interno coscia, nell'intento di lasciarmi un mozzico che mi fece gemere dal dolore.

«Non lo faccio per te, lo faccio per me, perchè mi piace avere il tuo sapore sulla lingua.»spiegò poi e nel sentirlo parlare in quel modo deglutii e mugolai, non so come ma quelle parole erano entrate nelle mie orecchie ed erano giunte immediatamente tra le mie gambe, mandandomi come una scossa di eccitazione lungo tutto il corpo.

Allora, con ancora i suoi occhi nei miei, annuii per dargli il via libera e lui immediatamente portò le labbra sulla mia intimità, iniziando a leccare e a martoriare ogni mia più piccola zona sensibile, divertendosi nel vedermi contorcermi sotto al suo corpo. Avvertii un dito avvicinarsi alla mia entrata e in un attimo fu dentro di me, spingendosi come aveva fatto poco prima.

«Dimmi come ti piace.»disse poi, alzando gli occhi sul mio viso e io mugolai avvertendo il suo pollice accarezzarmi il clitoride con dei movimenti circolari e lenti, fin troppo lenti per i miei gusti, ma sapevo che lo stava facendo soltanto per torturarmi.

«Parlami, voglio sentire la tua voce.»continuò a dirmi per poi riavvicinare la bocca e riprendere a leccare e a succhiare mentre un secondo dito si faceva strada dentro di me. Mugolai e buttai la testa all'indietro per l'ennesima volta prima di infilare le mani tra i suoi capelli e tirarli, se possibile, ancor più vicino al mio corpo. Quando lo sentii sfiorare di nuovo quel punto, come aveva fatto poco prima, non riuscii più a resistere.

«Mingi, lì!»urlai infatti alzandomi leggermente con la schiena e puntellandomi sui gomiti per avere una miglior visuale di quello che stava facendo lì sotto. Quando mi sentii parlare allora si staccò da me e mi guardò negli occhi, riprendendo a toccarmi dove avevo detto poco prima.

«Qui?»mi chiede poi con un ghigno che, per quanto mi dolesse ammetterlo, mi era mancato da morire e che sapevo aveva messo su in quel momento solo per darmi fastidio.

«Oddio, Mingi!»urlai ancora quando applicò ancora più pressione e, con qualche ultimo colpetto di lingua, venni attorno alle sue dita che ancora si spingevano dentro di me quanto più gli fosse possibile, fino a farle sparire completamente.

Venni con un ultimo gemito e ad occhi chiusi, mentre continuavo a stringere tra le dita le ciocche dei suoi capelli bagnati a causa del sudore. Quando riaprii gli occhi lo vidi intento a guardare il punto dove eravamo ancora uniti fisicamente e io corrucciai le sopracciglia, non capendo cosa stesse facendo.

«Non hai idea quanto ho sognato vederti venire in questo modo.»commentò poi come se volesse darmi una spiegazione e io sbuffai una risata mentre lui toglieva le dita da dentro di me per poi portarsele alla bocca.

🔞

«Non avevo idea che potessi diventare così...chiacchierone, durante il sesso.»commentai non appena anche lui si mise a sedere e si avvicinò a me, portando una mano a sistemarmi i capelli.

«Ho notato che ti è piaciuto, però, no?»mi rispose allora con quel solito sorrisetto malandrino che tanto avevo odiato in passato ma che adesso amavo da morire.

«Si, mi è piaciuto.»gli dissi allora e lui sorrise sinceramente per poi baciarmi sulle labbra. Entrambi avevamo ancora l'uno il sapore dell'altra ma poco interessò a nessuno dei due: in quel momento l'unica cosa importante eravamo noi due, insieme.

«Ora è il momento di andare a farci una doccia.»affermò quando ci separammo e lui si mise in piedi, sgranchendo le sue ossa in tutta la sua nudità gloriosa, dandomi un bello spettacolo da vedere, dopotutto.

«Insieme?»commentai io, non aspettandomi che dopo tutto quello che avevamo fatto ancora avesse voglia di fare altro. Lui si abbassò su di me e mi rivolse un'occhiatina prima di avvicinarsi al mio orecchio.

«Così risparmiamo acqua e tempo, piccola.»sussurrò per poi leccarmi il lobo con la punta della sua lingua, facendomi stringere la testa contro la spalla a causa del solletico che avevo provato a causa di quel breve contatto.

«Tempo per cosa?»gli chiesi poi innocentemente mentre si allontanava da me e faceva per uscire dalla sua stanza, ma poi si fermò e si voltò verso di me, ancora nudo e porgendomi una mano.

«Per compensare quello che abbiamo perso negli ultimi due mesi.»commentò e io, non potendo dagli torto, semplicemente mi alzai e lo raggiunsi, per poi insieme avviarci in bagno e sperando che sua madre non ci scoprisse.

Il prossimo è l'ultimo capitolo, non sono prontaaa

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