❖15
Haeun
«Oh mio Dio.»disse San non appena aprii la porta della sua stanza e feci entrare i miei tre migliori amici. Quella sera avevamo programmato una serata in discoteca, per questo motivo ero corsa in camera mia a prendere ciò che avrei indossato quella sera e lo avevo portato a casa del ragazzo, dove mi ero preparata.
Dopo ciò che era successo qualche notte fa facevo ancora più difficoltà a stare in casa mia e per questo motivo quando potevo andavo a casa di uno dei tre, o addirittura del mio vicino di casa.
Per quanto odiassi ammetterlo, la notte che avevo passato a casa di Mingi era piuttosto difficile da dimenticare. Il modo in cui mi aveva tenuta stretta a lui per tutta la nostra dormita e come mi aveva baciato il collo in maniera così delicata, come se avesse avuto paura di rompermi. La mattina dopo ci eravamo svegliati entrambi su un fianco, con lui che mi teneva da dietro, e io avevo avvertito quasi subito una strana sensazione che da tempo non sentivo e che avevo avvertito solo nei confronti di una persona.
Nessuno dei due però aveva voluto parlarne, e per me andava bene così in realtà: meno ne discutevamo e meglio sarebbe stato per qualsiasi cosa ci fosse tra noi, anche perchè non doveva esserci nulla se non quel patto. Lo stavo facendo per Yeosang, non per Mingi.
«Yeosang morirà non appena ti vedrà cosí.»disse poi Wooyoung facendomi riportare alla realtà e io sorrisi e guardai verso il basso, osservandomi per l'ennesima volta. Era il vestito che avevo provato quella volta in cui io e Mingi eravamo andati al centro commerciale, nonostante inizialmente non avessi avuto comprarlo qualche giorno dopo ero corsa a prenderlo, dato che era uno dei pochi abiti che mi piaceva.
«O Song...»aggiunse poi Jongho e io immediatamente andai verso di lui e gli tirai una pacca sulla spalla, per intimargli di finirla con quella storia. Non avevo avuto il coraggio di raccontare a nessuno di loro quello che era successo quella notte, loro non sapevano nulla del fatto che ci fossimo baciati e nemmeno del fatto che avevamo dormito insieme. So che nelle regole era scritto che dovevamo parlarne con i nostri amici, ma sentivo di voler tenere per me quelle cose, anche se non capivo il motivo.
«Possiamo evitare di parlare di Mingi?»chiesi per almeno l'ennesima volta infatti e tutti e tre annuirono anche se con sguardi che probabilmente intendevano tutto il contrario.
«Va bene, va bene, non lo nomineremo più.»rispose poi San alzando le mani in segno di resa e io, anche se dubitavo molto delle sue parole, cercai di fidarmi almeno un minimo.
«Andiamo?»chiese dopo un po' il viola e tutti noi annuimmo, allora uscimmo di casa e poi il più grande tra loro guidò fino alla nostra meta che, fortunatamente, quella sera non era troppo lontana.
Subito entrammo dentro e venimmo immediatamente investiti dalla musica alta che ci andava a trapanare i timpani e che, sicuramente, a fine serata mi avrebbe lasciato con un enorme mal di testa.
«Noi andiamo a prendere da bere.»affermò il più piccolo ad un certo punto, indicando il bancone dietro di noi e io semplicemente gli feci gesto coi pollici in su per fargli capire che lo avessi sentito.
Mi feci coraggio e mi buttai in pista, sciogliendomi completamente al ritmo di musica e chiudendo gli occhi, beandomi dell'intera atmosfera intorno a me. Era da mesi che non andavo in discoteca, precisamente dalla sera in cui io e Mingi ci eravamo baciati per la prima volta. Caso voleva che quella sera eravamo nella stessa discoteca in cui ciò era successo, e al ricordo di me contro il muro con lui che mi sovrastava avvertii una stretta alla bocca dello stomaco.
«Haeun!»una voce che ben conoscevo mi richiamò da sopra la musica e, nemmeno il tempo di voltarmi che avvertii un corpo dietro di me e delle mani sui miei fianchi, da dietro. Immediatamente riconobbi quella stretta e non mi servì nemmeno girarmi verso il biondo per capire di chi si trattava.
«Oh, Yeosang! Anche tu qui!»urlai sopra la musica, per poi girarmi verso di lui e trovarmelo faccia a faccia a una vicinanza minima, tant'è che riuscivo a scorgere la presenza di due lenti a contatto celesti nei suoi occhi nonostante il buio.
«Già, io e i miei amici volevamo divertirci stasera.»mi informò e io gli sorrisi, spostandomi i capelli di lato e vedendo con la coda dell'occhio Jongho, San e Wooyoung che stavano al bancone.
«Beh, anche io e i miei, infatti alcuni di loro stanno già bevendo.»gli dissi infatti facendogli un cenno con la testa e lui si girò a guardarli, per poi ripuntare l'attenzione su di me.
«Io stasera guido, perciò non posso.»mi spiegò e io annuii, per poi essere spinta malamente da qualcuno dietro di me contro il suo corpo. Fu veloce a prendermi, per non farmi cadere, e io lo ringraziai sotto voce mentre cercavo di abituarmi di nuovo alle sue mani sul mio corpo.
«Sei molto bella, stasera.»mi disse poi all'orecchio, dopo aver avvicinato il viso al mio e io abbassai gli occhi per terra, sentendo un improvviso calore sulle guance.
«In realtà sei bella sempre.»aggiunse poi nel mio altro orecchio e io sorrisi, per poi finalmente guardarlo in faccia, notando il suo viso perfetto che in quel momento sembrava impassibile.
«Grazie.»gli risposi, e a quel punto le sue braccia finirono completamente attorno alla mia vita, appiccicando completamente i nostri corpi. Era tempo che non avvertivo questo tipo di contatto con lui e, per quanto lo avessi desiderato in un primo momento, ora non era quello che mi sarei aspettata di non volere.
Appoggiai il mento su una sua spalla e lui abbassò la testa sulla mia, strofinando il naso contro il tessuto del vestito e contro la mia pelle scoperta. Sentii i brividi crearsi, ma furono soltanto nella zona interessata dal suo tocco, e non su tutto il mil corpo.
Quando alzai lo sguardo per cercare i miei amici però, riuscii a vedere soltanto una cosa: una chioma di capelli rossi poggiata contro lo stesso muro su cui mi aveva spinta mesi prima, mentre sorseggiava un drink e con gli occhi fissava me e Yeosang.
Quando i miei occhi si scontrarono con quelli di Mingi sentii il mio corpo investito dai brividi e perciò non riuscii a capire per quale dei due ragazzi stessi reagendo di più, anche se in realtà non volevo davvero saperlo, dal momento che per me l'unico vero obiettivo era quello di tornare col biondo, niente di più.
«Quindi, tu e Song?»fu poi la sua voce a riportarmi alla realtà e io riuscii a distogliere lo sguardo dagli occhi magnetici del rosso, che adesso stava ghignando probabilmente proprio a causa della mia reazione nei suoi confronti.
«Che cosa?»domandai poi infatti nell'orecchio di Yeosang, sentendomi improvvisamente in vena di mostrare qualche gesto d'affetto, giusto per vedere se anche Mingi avrebbe avuto una reazione nel vedermi, soprattutto nel vedermi con un altro. Non che mi importava più di tanto, ma come a lui piaceva dare fastidio a me, anche a me piaceva dare fastidio a lui.
«State insieme?»mi chiese poi Yeosang e io spalancai gli occhi, sorpresa dal fatto che si fosse finalmente interessato a me e alla probabile ma finta relazione che avevo con il nostro vicino di casa.
«No siamo...siamo amici, tutto qui.»risposi anche se non credevo al 100% nemmeno io a quelle parole, dopotutto io e lui ci eravamo baciati più di una volta, avevamo dormito insieme e avevo cenato con sua madre come se fossi la sua ragazza.
«Dalle foto che mettete non pare.»commentò poi e io mi allontanai leggermente da lui, per poi guardarlo un faccia e avvicinandomi lentamente per farmi sentire, ma comunque guardando dietro la sua figura, dove avevo una visuale perfetta di Mingi che adesso aveva smesso di sorridere e che continuava a fissarci.
«Beh lui ci prova con me ma a me non interessa.»spiegai in breve anche se dicendo una grandissima stronzata ma sembrando una cosa più che vera.
«E c'è qualcuno che ti interessa?»mi chiese poi Yeosang, avvicinandosi di nuovo a me e portandomi una mano dietro la nuca mentre lui con la testa scendeva sul mio collo, a darmi dei baci umidi lungo ogni porzione di pelle scoperta, arrivando anche sul petto.
«Forse.»risposi, circondandogli le spalle con le braccia e socchiudendo gli occhi, per poi riaprirli soltanto per continuare a guardare il rosso che ora teneva stretto in mano il bicchiere e la mascella era evidentemente segnata a causa della forza che stava mettendo per digrignare i denti.
Gli sorrisi sorniona e lui mi rivolse un'espressione infastidita, prima di riprendere a bere dal bicchiere e spostandosi da quel punto, facendomi ripuntare l'attenzione sulla lingua di Yeosang che ora si stava occupando di marcare un punto sotto al mio orecchio.
Dopo un po' si tirò di nuovo su e mi guardò, per poi mostrarmi il tuo telefono acceso e con una chiamata in arrivo da qualcuno dei suoi amici.
«Devo rispondere al telefono, ti spiace?»mi disse e io mi staccai immediatamente dal suo corpo e gli sorrisi, indicandogli l'uscita dalla sala da ballo.
«No, vai pure.»gli dissi infatti e lui poi sparì in mezzo alla folla, lasciandomi da sola e in balia dei miei pensieri. Anche se però non passò molto tempo che sentii per una seconda volta quella sera una presenza dietro di me, stavolta di qualcuno di più alto ed evidentemente più grosso muscolarmente del mio ex ragazzo.
«Ti stai divertendo?»la voce roca del mio vicino di casa mi entrò direttamente nell'orecchio e io immediatamente chiusi gli occhi, cercando di isolarmi da tutti i rumori e rimanere completamente connessa a lui.
«Da matti.»gli risposi infatti, senza nemmeno girarmi, e poi avvertii immediatamente la sue mani posarsi sulla mia pancia, sfiorando i pezzi di pelle nuda e calda a contatto con le sue dita fredde a causa del drink che aveva tenuto in mano fino a qualche momento prima.
«Senza di me?»mi chiese poi e iniziò a muovere entrambe le mani lungo il mio busto, arrivando a sfiorare una mia anca e la mia scollatura, il tutto lentamente e sempre mantenendo il ritmo di musica. Il suo tocco mi mandava in ecstasy e in quel momento non volevo far altro che rimanere in quella posizione per almeno le prossime ore.
«Hai comprato il vestito, alla fine.»aggiunse dopo un po', quando capì che io non gli avrei risposto, allora mi voltai nella sua presa e gli cinsi il collo con le braccia mentre le sue mani iniziarono a toccarmi per tutta la colonna vertebrale.
«Te lo ricordi?»gli chiesi dopo un po' sorpresa dal fatto che non avesse dimenticato una delle nostre prime uscite, come se poi fosse stato qualcosa di importante per lui.
«Certo che me lo ricordo, il modo in cui ti sta addosso è indimenticabile.»commentò e avvertii di nuovo quel dolore alla bocca dello stomaco, mentre una delle sue mani iniziava a scorrere dal mio fianco al mio seno, sfiorandone il lato con le dita.
«Che stai facendo, Mingi?»gli chiesi infatti, quando le sue dita furono troppo vicine al mio sedere e alla mia scollatura, e mi resi soltanto in quel momento del mio fiatone, come se avessi corso una maratone.
«Passo un po' di tempo con la mia amica.»mi rispose poi con nonchalance lui e io lo guardai con le sopracciglia alzate in evidente segno di sorpresa.
«Quindi ora siamo amici?»gli domandai subito dopo, e lui sorrise, facendo spallucce e abbassando definitivamente la mano sul mio sedere, sfiorandomelo solo con il palmo e le dita, senza mai stringerlo, come se volesse soltanto testare le acque.
«Beh, in giro hai detto cosí.»ribattè allora tranquillamente, poi abbassò la testa nell'incavo del mio collo, dalla parte opposta a dove c'erano i primi segni dei morsi che poco prima mi aveva lasciato Yeosang, al quale lui aveva grugnito non appena gli era stato vicino con la bocca.
«Anche se gli amici non dovrebbero conoscere il sapore delle tue labbra.»aggiunse poi con il suo solito tono roco e io chiusi gli occhi e buttai la testa all'indietro quando, la mano che teneva poggiata sul mio sedere, mi strinse una natica con forza, facendomi mugolare e inarcare la schiena contro di lui.
Nonostante tutto quello che c'era tra di noi e nonostante la presenza delle regole che avevamo stipulato e che io stessa avevo scritto nel mio telefono, in quel momento il suo tocco mi mandava al settimo cielo e io non potevo fare a meno di averlo addosso.
«Haeun?»una terza voce richiamò la mia attenzione e immediatamente mi allontanai da Mingi, riammettendo Yeosang nella mia mente e cercando di mettere da parte tutte le sensazioni che non dovevo sentire nei confronti di Mingi.
«Ciao Yeosang, che bello vederti.»disse poi quest'ultimo, salutandolo con fare del tutto innocuo. Il biondo passò lo sguardo da me al rosso, come se volesse capire se tra noi fosse successo qualcosa mentre era stato via.
«Vuoi qualcosa da bere?»mi chiese alla fine, ignorando completamente la vicinanza che c'era tra i nostri corpi e fortunatamente Mingi aveva avuto il buon senso di staccare la sua mano dal mio di dietro.
«Si, perchè no?»risposi allora, facendo per allontanarmi dal più alto ma, quando stavo per avvicinarmi all'altro, lo sentii parlare da dietro di me, e io dovetti stringere i denti per non urlare.
«Non vi dispiace se vengo con voi, giusto?»chiese infatti e notai subito gli occhi di Yeosang scurirsi e riempirsi da un evidente fastidio causato proprio dall'altro ragazzo.
«Più siamo meglio è, suppongo.»commentò poi ironicamente lanciando un'occhiata prima a me e poi a lui, per poi continuare a camminare verso il bancone dei drink, dove adocchiai i miei amici, quelli di Yeosang e, purtroppo, anche quelli di Mingi.
Speravo solo che non sarebbe successo nulla di strano.
Non riguarda la storia ma volevo farvi sapere che ho appena pubblicato una nuova FF! Si chiama "Desire [J.W.]" ed è su Wooyoung, se vi interessa la potete trovare subito sul mio profilo!
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