1.Remember

[Part.Arthur]

Davvero non capivo...
Mi sentivo vuoto, imponente e inferiore a tutto e tutti...
Mi portai le mani ai capelli e chiusi forte gli occhi.
Erano le 8:00 del mattino, io come al solito ero pronto per un nuovo meeting tra nazioni:
Era da un bel po che non se ne faceva uno.
Nella sala ero l'unica anima vivente che c'era, poi nessuno più...
Rialzai lo sguardo, avevo ancora sonno... il sogno che feci la sera prima non era stato per nulla piacevole...
"Alfred... Alfred..."
Ricordavo solo quello... ma perché?! Ormai io lo odio più di prima... perché devo sognarlo? Volevo dimenticarlo
Ci eravamo avvicinati ancora più del solito, eravamo come dire..
"Amici"
Era successo tutto a casa mia, lui era con me...
Mi ero arrabbiato per non so cosa e gettai a terra la nostra fotografia messa in cornice un po di tempo fa, si insomma quando quello era una mia colonia ma il vetro andò in frantumi... lui si arrabbiò, io anche e tra noi non capì più cosa sia successo.
Ad ogni modo, si erano fatte le 08:30 secondo il mio orologio..

E ancora presto...

Pensai, però una bella tazza di tea non era un danno e poi era del tutto giustificato, non volevo dormire durante l'incontro, che figura ci avrei fatto.
Mi alzai tranquillo per andare in cucina, faceva male persino la testa, forse non dovevo venire oggi... meglio che me ne stavo a casa.
Preparai l'acqua con la teiera e la bustina di tea dentro la tazza, ci misi un po a prepararla ma insomma, la cucina che c'era non era poi questo granché. Una volta finito mi iniziai e avviarmi con la tazzina fumante verso il mio posto.
avevo chi occhi socchiusi, vedevo sfocato... che dovevo portare anche io gli occhiali come quel deficiente di cui nome inizia per "A"?
Beh, il mio posto era lì, facile, dovevo solo sedermi e...
....
ma cos...?...

AHHHH!!
D-Dannazione brucia!!

Qualcosa mi aveva urtato e mi aveva fatto cadere tutto adosso!
... poi...

-Ehi.. ti sei fatto male...? Io non volevo Iggy... non ti avevo visto...

A-Alfred...? alzai lo sguardo da quell'incidente....
Ero a terra con tutto quel tea adosso e lui si era calato per aiutarmi. Spalancai gli occhi, io non ci credevo e non volevo crederci... eppure ero sicuro che lo avrei visto per ultimo, si insomma dopo Germania, Italia ed altro ancora... ma no, per secondo America..
Vidi una sua mano allungarsi verso di me ma di scatto la deviai con uno schiaffo..

-Non mi toccare...

-Ma Iggy... io volevo...

Nulla da fare, faceva male più del bruciore che mi dava quel tea addosso. Mi alzai, volevo andarmene ed era quel che stavo per fare.
Mi avvai verso il corridoio, dovevo trovare al più presto un bagno.
Sapevo dov'era dunque mi feci una camminata veloce, non sia mai qualcuno lo avrebbe visto in quel modo. Ero quasi arrivato alla porta quando qualcosa mi tirò il lobo della giacca che indossavo...

- Ma Cos...?

-Ho detto di fermarti... ti prego Arthur...

-Cosa vuoi?! Mi hai fatto cadere il tea adosso, perché dovrei fermarmi?! E tu chi sei poi da dirmi di fermarmi?!

-Smettila Iggy ! Ascoltami per un attimo!!

Sentivo altri passi avvicinarsi, io non potevo raggiungere e il bagno, cavolo era ancora troppo distante... e sinceramente, sembrava che me l'avessi fatta sotto... però Alfred non aveva ancora capito questo mio problema, cioè, che figura ci avrei fatto? Ho un'alta reputazione qui ai meeting

-Iggy ti prego... devo dirti una cosa importante...

-... lo so ma ora lasciami andare...

-Neanche per idea! Tu adesso mi ascolti!

-Smettila. Ne parliamo dopo!

-Iggy basta!!

Non c'era nulla da fare, e quei dannati passi si facevano sempre più vicini. Erano Germania e Italia che si tenevano mano a mano, ormai la loro relazione la sapevano tutti ed erano davvero una coppia modello ma questo non è il momento di pensarci, adesso era questo che avevo adosso il guaio. Tirai per il colletto Al e lo misi contro il muro tanto per non far vedere nulla a loro che stavano passando Al invece a quel gesto mi guardò con fare stupito. Immaginavo ma anche se era imbarazzante non ci feci molto peso, guardavo solo i due passare

-Fratellone.... io...

-Senti Alfred... io non voglio avere problemi quindi ti chiedo di stare alla larga da me...

Girai il volto per fissarlo negli occhi ma prima che lo potessi fare le labbra dell'americano si erano appoggiare sovemente sulle mie, regalandomi quello che mai avevi pensato di ricevere in vita mia da parte sua. I miei occhi color smerando avevano preso a brillare per quanto io li abbia spalamcati dal il gesto. Mi staccai poco dopo. Io muto, lui altrettanto....
Dopo un due minuti strinsi i pugni e corsi via nella direzione del bagno, entrandoci e chiudermi in una delle sue cabine. Mi misi in posizione fetale sul coperchio de water e guardai tutto incazzato la porta, volevo prenderla a pugni dalla rabbia, sentivo il fuoco emergere dentro di me per quanto fossi arrabbiato.

Idiota, Idiota! Idiota... Idiota!!!!

Ripetè sempre la stessa frase, volevo che tutti sapessero la mia ira anche se dalle mie guance cadevano piccole lacrime appena calde.

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