capitolo 4
Dopo aver lasciato i due fratelli mi dirigo in salotto dove vengo accolta da Castiel "Oh Melanie, vieni siediti, non fare sforzi"
Aggrotto le sopracciglia "Castiel che ti prende?"
Stavolta è lui ad aggrottare le sopracciglia "Bhe tu e Dean siete andati nell'altra stanza da soli... potresti già avere in grembo il bambino della profezia"
"Hai detto abbastanza Castiel, facciamo finta di niente, okay?"
Fa la sua solita espressione confusa e si siede.
"Melanie, credo che domattina dovresti iniziare ad allenarti, che ne dici se alle 6 ci troviamo qui per poi andare nella palestra sotto?" Chiede Sam.
"C'è anche una palestra? Assurdo, nella serie TV non si vede mai"
Risponde Dean "credo siano parecchie le cose che non si vedono nello show" dice ridacchiando.
"Comunque perfetto, alle 6 qui, domattina, non mancherò. Buonanotte a tutti"
Dico alzandomi dalla poltrona per poi andare a dormire.
Quella sera non dormo per niente bene, infatti faccio un sogno terribile: una bimba dagli occhi verdi mi viene tolta dalle braccia da Lucifero in persona, non ricordo il resto perché mi sveglio urlando troppo scossa per mettere a fuoco la situazione, controllo l'ora, sono solo le 4 del mattino; decido di alzarmi e fare una passeggiata ma non appena apro la porta trovo i due fratelli che stanno per bussare.
"Che cosa è successo? Ti abbiamo sentita urlare"
Scuoto la testa "solo uno stupido incubo"
"Se c'è qualcosa che abbiamo imparato nel corso degli anni è che non è mai solo un incubo, dai racconta" dice Dean stravaccandosi sul mio letto, faccio entrare Sam, chiudo la porta e mi volto verso i due ragazzi "Lucifero".
Nel momento in cui lo dico entrambi deglutiscono rumorosamente.
"E che cosa faceva Lucifero?" Chiede Sam.
"Strappava una bambina dalle mie braccia e poi spariva con uno schiocco di dita"
Sam si gratta il collo confuso e preoccupato, Dean invece domanda "dacci ogni singolo dettaglio, com'era la bambina?"
Mi siedo accanto a loro "aveva circa 1 anno, gli occhi verdi,"
Dean fa spallucce "okay, sono più diretto, a chi somigliava?" Dice serioso.
Indico Sam.
"Questo non va affatto bene" ribatte Sam " per prima cosa vuol dire che la profezia non verrà rispettata, seconda cosa... la bambina verrà inseguita per tutta la vita da Lucifero perché essendo mia figlia avrà il mio stesso sangue e di conseguenza potrà diventare suo tramite"
Cerco di calmarlo e calmarmi "okay, è solo un sogno, io non sono incinta e nessuna profezia è ancora stata infranta okay? Non possiamo parlarne con Rowena? Forse può aiutarci"
Dean annuisce "ragazzi io torno a letto" dice Dean stiracchiandosi "ci vediamo tra poche ore in palestra" e si avvia verso la porta, esce e la richiude dietro di sé.
Sam invece non si muove, anzi posa un braccio sulla mia spalle e dice" ti prometto che non succederà niente a nostra figlia, sempre se sarà mia" dice poi sorridendo "non permetteremo a nessuno di farle del male" .
Poso la mia mano sulla sua "grazie Sam, ne sono certa, allora, andiamo a fare colazione?"
Annuisce e ci incamminiamo in cucina.
Troviamo Castiel seduto di fronte al PC di Dean con uno sguardo infastidito.
"Tutto a posto, Castiel?" Domando.
"No Melanie, credo che i ragazzi debbano interrompere gli allenamenti con te, ho un caso"
Mentre preparo del caffè Castiel spiega a Sam che in un campus ad Atlanta una qualche forza oscura sta "reclutando" studentesse per fare cose orribili e poi spingere al suicidio.
"È terribile" commento.
"Cosa è terribile?" chiede Dean sbadigliando.
Castiel spiega tutto anche a lui "ottimo, partiamo." Afferma deciso.
"Ci serve un'esca in questo caso, il trucco degli agenti federali non avrà molto effetto stavolta" conclude l'angelo.
In meno di tre secondi ho gli occhi di tutti e tre puntati addosso.
Poso la tazza con il mio caffè "che diavolo avete in mente voi?"
"Bhe, sei una ragazza" dice Dean, l "e dell'età giusta" conclude Sam.
"Okay, affare fatto. Poi però andiamo da Burger King. Solo una cosa... Come mi devo comportare e vestire?"
"Non ti preoccupare, a quello penso io" dice Dean. E questa affermazione non può che preoccuparmi.
Dopo circa mezz'ora, una doccia e il terzo caffè scendo in salotto e trovo Dean che ammira soddisfatto dei vestiti appoggiati sulla poltrona.
"Io quei jeans iper attillati non li metto, per non parlare di quel top, i miei rotoli devono stare al coperto"
"E come vorresti aiutarci? Vestita da rocker?" Ribatte Dean.
Annuisco, dopodiché lui rotea gli occhi "va bene, ti faccio passare il top, ma i Jeans non te li leva nessuno"
"Di cosa state confabulando voi due?" Chiede Sam entrando nella stanza.
"Abbiamo risolto ora, ma Dean voleva farmi uscire vestita come una escort"
Sam fa spallucce "Bhe il demone o quello che è ha fatto il suo gioco solo con ragazze di quel genere"
Scuoto la testa "il top non lo metto" dico afferrando i jeans e dirigendomi verso il bagno "aspetta, c'è anche questa" non faccio in tempo a voltarmi che in faccia mi arriva una felpa del college in questione.
Tiro uno sguardo arrabbiato al lanciatore ed entro nel bagno.
Dopo essermi vestita decido di collaborare come si deve, sciolgo i capelli e mi trucco leggermente.
Dopo essere uscita dal bagno vado in cerca dei 3, li trovo in cucina a bere l'ennesimo caffè, tranne Dean che si sta già scolando una birra.
"Okay, possiamo andare" dico attirando l'attenzione dei tre.
I due fratelli sgranano gli occhi , il primo a parlare è Sam "Okay Melanie, durante in viaggio non farti vedere assolutamente da nessuno"
Aggrotto le sopracciglia "perché?"
La risposta arriva da Dean "direi che sarebbe meglio evitare orde di ragazzini in calore che dici?"
"Esagerato" bofonchio.
Come al solito Castiel è il più ingenuo "Stai molto bene Melanie"
Lo ringrazio con un sorriso e poi ci avviamo tutti alla macchina.
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