capitolo 2
Il rifugio è esattamente come nella serie TV, solo estremamente reale, ordinato e accogliente.
Mantengo la mia dignità fino a che non raggiungiamo la libreria, lì mi sfugge un "wow", ma il fatto più sconvolgente accade subito dopo quando Rowena esce furiosa da una porta nascosta "Voi Winchester, quanto tempo pensavate di farmi stare qui rinchiusa? Bamboccioni che non siete altro"
La fisso a bocca aperta e mi sfugge un "sei bellissima", lei in quel momento risponde "oh grazie tesoro, tu devi essere la ragazzina della profezia, e dire che ti facevo più grande, quanti anni hai, 16?"
Un'espressione di fastidio appare sul mio volto "Sempre la stessa storia, ne ho 22"
"Cosa?" Esclamano Dean, Sam e Rowena tutti insieme.
"E sempre la stessa reazione" dico ridendo.
"Cioè tu sei maggiorenne? " Esordisce Sam "e puoi bere?" Continua Dean.
Annuisco semplicemente.
"Calmate i bollenti spiriti ragazzoni, mi serve un po' del sangue della ragazza per decifrare l'ultima parte della profezia"
Castiel si intromette "assolutamente no, non le farai del male"
"Castiel non ti preoccupare" rispondo "posso resistere ad un taglietto"
"Allora vengo con te" ribatte serio con il suo solito sguardo perso nel vuoto.
Rowena si intromette "assolutamente no, la presenza di un angelo potrebbe mandare a rotoli tutto quanto"
Sto per ribadire di non preoccuparsi quando Sam dice "vengo io, non ci fidiamo ancora di te Rowena"
Lei si incammina bofonchiando un "fate quello che volete"
Io e Sam la seguiamo per poi arrivare
in una stanza in cui è presente una sorta di altare su cui sono posate varie "spezie" e una ciotola pronta ad accogliere il mio sangue.
"Avanti spilungone, falle un taglietto e facciamola finita"
Sam si pone di fronte a me "dimmelo se ti faccio male, sul serio, non è necessario che tu soffra"
Annuisco tranquillamente e gli passo il pugnale, dopodiché prende il mio braccio e incide un piccolo taglio da cui sgorga il sangue necessario per la procedura.
Una volta terminato cerco una garza per medicarmi che mi viene passata da Sam.
"Grazie" bofonchio, lui risponde con un sorriso.
Sto per morire, ogni volta che sorride mi incanto come un'idiota, nemmeno avessi 14 anni.
Rowena pronuncia uno strano incantesimo ed improvvisamente due pagine di pergamena iniziano a riempirsi di parole a me incomprensibili e ci liquida con un gesto della mano.
"Vieni, ti disinfetto il braccio" dice Sam facendomi segno di seguirlo.
"davvero non è necessario, posso fare da sola"
Scuote la testa "è colpa nostra se sei stata strappata alla tua vita, almeno lasciati disinfettare"
Annuisco e lo osservo mentre mi solleva la manica della maglietta e delicatamente mi disinfetta la piccola ferita e la chiude con una garza pulita.
"Ecco fatto" in quel momento dalla porta entra Dean, abbastanza agitato.
"Stasera sapremo la profezia per intero, sempre se Rowena non combina qualche guaio. Melanie, vieni, ti mostro la tua stanza"
Ringrazio Sam per la medicazione e seguo il fratello.
Dopo aver fatto due rampe di scale Dean apre una porta grigia, all'interno della stanza trovo i miei borsoni su un letto perfettamente intatto, la camera è spoglia, ma mi sembra già più mia rispetto a quella del mio appartamento, come se fossi sempre stata destinata a stare qui (che buffa situazione, vista la profezia).
"Non è molto, ma è al coperto" dice Dean, mi volto verso di lui "invece è perfetta, grazie"
"Bhe, ti lascio sistemare, scendi pure quando vuoi così metti qualcosa nello stomaco, sarai affamata e ancora confusa, a dopo" dice chiudendo la porta.
Decido di farmi una doccia, dopo il viaggio, il sangue e tutto la situazione ne ho proprio bisogno, svuoto i borsoni e cerco di dare una parvenza di ordine ai miei vestiti, dopodiché entro in bagno, mai e ribadisco MAI, avrei pensato di trovarci il re dell'Inferno che si specchiava sistemandosi il colletto della camicia, lascio da parte tutta la mia femminilità per esclamare "Tu che diamine ci fai qui?"
"Che educazione... eppure ti credevo una fan dello show"
"Posso anche essere una fan dello show, cosa che sono, ma la domanda rimane la stessa... Crowley, cosa ci fai nel mio bagno?"
Lo vedo schioccare le dita e scomparire nel nulla.
Sbuffo scuotendo la testa, la farò dopo, devo informare Sam e Dean, perciò cerco di tornare nella biblioteca senza perdermi, ovviamente missione fallita, inizio a girare come una trottola fino a che non vado a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno
"Tutto bene?" chiede Castiel, "a parte il fatto che ho trovato Crowley nel mio bagno e che mi sono persa.. direi tutto nella norma"
"Caspita stavo proprio venendo ad avvisarti del suo arrivo, ma ci ha pensato da solo, seguimi, torniamo dagli altri" dice prendendomi per mano.
"Castiel non sono una ragazzina, è sufficiente che mi mostri la strada" lui fa spallucce e continua a trascinarmi, dopo pochi metri raggiungiamo la biblioteca e vedo tutti quanti con delle espressioni sconcertate "Che è successo? Vi è morto il gatto?" dico cercando di risollevare l'umore generale.
Rowena si volta verso di me "Abbiamo scoperto perché il destino ti ha voluto qui"
Mi siedo "Quindi? Non tenermi sulle spine, sono qui già da sei mesi"
Dean risponde "Dovrai portare avanti una generazione di cacciatori"
Si intromette Crowley "avanti sii chiaro... ragazzina, metterai al mondo un pargolo Winchester"
Sono già seduta altrimenti sarei caduta a terra "mi state prendendo in giro vero? Non sono qui per questo, dai, ditemi che sono qualche discendente di qualcosa di soprannaturale e basta"
Scuotono tutti la testa.
"Okay, passiamo al problema principale... di chi sarebbe figlio?"
Dean risponde "ci stiamo ancora lavorando"
In quel momento mi alzo "scusatemi ma che razza di profezia è? Dicono che devono mettere al mondo un bambino e non mi sanno nemmeno dire il padre? È alquanto assurdo"
"Se non è zuppa è pan bagnato, 50 e 50" ridacchia Crowley.
"Scusatemi ma ho bisogno di riflettere, torno in camera mia, e... Crowley, stai alla larga dal mio bagno!"
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