3- leo
Il mondo si ridusse al calore del suo corpo, al profumo intenso della sua colonia, al battito regolare del suo cuore che risuonava come un tamburo contro la mia schiena.
Leonardo DiCaprio. L'uomo che avevo visto sullo schermo mille volte, ora mi teneva stretta tra le braccia, come se fossi una piuma.
Alzai lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono. I suoi erano di un azzurro intenso, come l'oceano in una giornata limpida. C'era una profondità in quel sguardo che mi lasciò senza fiato. Il suo viso era più vicino di quanto avessi mai immaginato: il profilo perfetto, le labbra carnose, le rughe appena accennate agli angoli degli occhi, che raccontavano di una vita vissuta intensamente.
"Allyson," mormorai il suo respiro caldo sul mio collo.
La sua voce era profonda e rassicurante, come un abbraccio. Balbettai il mio nome, sentendomi improvvisamente impacciata.
"Allyson..." ripeté, gustando il suono delle parole. "È un nome bellissimo."
In quel momento, sentii un capogiro. Mi sentivo come se stessi cadendo in un burrone senza fondo. Chiusi gli occhi e lasciai che il mondo intorno a me svanisse.
Quando li riaprii, ero ancora tra le sue braccia. Sentii le sue labbra sfiorare le mie, un tocco leggero, quasi timido. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Era un bacio dolce, intenso, come un sogno diventato realtà.
Mi strinsi a lui, cercando di prolungare quel momento indimenticabile. Ma poi, all'improvviso, si staccò. Mi guardò negli occhi con un'espressione che non riuscii a decifrare.
"Mi dispiace" disse, la voce bassa. "Non volevo..."
"Non devi scusarti" risposi, la voce tremante.
Mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò fuori dalla villa. L'aria fresca della notte mi rinvigorì. Guardai indietro, verso la villa illuminata, e sentii una strana sensazione di vuoto.
"Dove abiti?" mi chiese Leonardo.
Gli indicai la mia casa, un piccolo appartamento in un quartiere tranquillo.
Mentre camminavamo, parlammo di tutto e di niente. Scoprii che era una persona intelligente, divertente e sensibile. Mi raccontò della sua passione per il cinema, dei suoi viaggi, dei suoi sogni.
Quando arrivammo a casa mia, mi accompagnò fino alla porta. "Grazie per tutto" gli dissi, cercando di nascondere la mia emozione.
"È stato un piacere" mi rispose, sorridendomi.
Mi chinò e mi baciò sulla guancia. In quel momento, sentii che qualcosa era cambiato tra noi. Non era più solo un'attrazione fisica, ma qualcosa di più profondo, di più complesso.
Entrai in casa e chiusi la porta dietro di me.
Mi appoggiai alla porta e lasciai che le lacrime mi bagnassero il viso. Era stata una notte indimenticabile, una notte che mi aveva cambiata per sempre
Mi sedetti sul divano e aspettai il ritorno di Bianca.
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