Le origini

( Haruka )

Una voglia uguale alla mia... Nello stesso luogo della mia... nascosta come la mia... presente dalla nascita come la mia.
Aveva detto che tramite quella avrebbe conosciuto i suoi genitori, non poteva essere mia sorella, i miei genitori non mi avevano mai detto nulla riguardo alla presenza di un'altra figlia...
Anche se bisogna ammettere che siamo simili: capelli neri, ha gli occhi color ghiaccio come quelli di mio padre, io blu come quelli di mia madre ( o dovrei dire nostra?)
"Haru tutto bene ? ti vedo pallida" a destarmi dai miei pensieri quella domanda forse con evidente risposta anche per Yuki
" Come segno hai solo quella voglia?"
" Per dire la verità non proprio anche quest'anello.. guarda.. era al mio dito quando i miei genitori adottivi mi trovarono"
" Posso vederlo ?"
"Certo "
Lo osservai per alcuni secondi
" Bello vero ? Comunque Haru sicura di stare bene?"
Non riuscì neanche a sentirla per quanto fossi concentrata su quel piccolo oggetto.
Alla fine tutti i miei dubbi vennero dissolti ... Nella parte interna dell'anello c'era scritto ' Shana e Tsume'... i nomi dei miei genitori.
Come era possibile! iniziai a piangere solo nel leggere quei nomi, una sorella di cui non conoscevo neanche l'esistenza... si potrebbe pensare che siano solo coincidenze, ma potrebbe veramente essere una coincidenza che due persone si assomiglino, abbiano la stessa voglia, e il nome dei genitori sia lo stesso, e tutto questo SOLO PER CASO? Penso proprio di no.
" Haru?"
Yuki mi stava chiamando, la sua voce arrivava debole e a tratti, la sua figura sfuocata a causa delle lacrime, avevo un respiro affannoso, nausea... tutte le emozioni arrivavano contemporaneamente: tristezza, confusione, dolore, incredulità, tutto insieme, poi più nulla, il buio totale, solo pace.

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Stavo dormendo ? Che tranquillità pazzesca... delle immagini passavano davanti ai miei occhi...riguardava ciò che era successo prima...
Iniziai a sentire un qualcosa, un fischio poi delle voci, una mano mi sorreggeva la testa, mi stavano chiamando
" Haru? Haruka mi senti? Haru ?"
Aprii gli occhi, mi sentivo più calma rispetto al momento prima che svenissi.
Ero sdraiata e davanti ai miei occhi c'era Aki con un viso preoccupato, intorno a me Yuki e Miku e, a qualche metro di distanza, delle persone che mi osservavano
" Haru mi hai fatto spaventare tantissimo... Miku vai dentro il ristorante e chiedi una borsa con del ghiaccio. Haru piano alzati e mettiti a sedere, fai tutto lentamente"
" Cosa è successo?"
" Questo dovresti spiegarlo tu! eravate fuori da troppo tempo e così sono venuto a controllare, stavo per uscire quando ti sei accasciata a terra come un sacco di patate che viene buttato senza alcuna delicatezza"
" Mmmm... che bel sostegno sapere che sembravo un sacco di patate"
" Aki ecco il ghiaccio" arrivò Miku con quello che era stato chiesto precedentemente
" Adesso metti questo dietro il collo ti sentirai subito più lucida"
Così mi disse e così fu.
" Vedo che sai cosa fare nel caso qualcuno svenga"
" Nozioni che ho imparato durante il primo anno di superiori, nulla di ché.
Piuttosto ditemi voi due, cosa è successo precisamente"
Yuki era rimasta in silenzio, preoccupata e spaesata.
" Noi..." cercò di parlare " noi stavamo parlando delle mie origini, quando si è sentita male"
" Forse Haru aveva mangiato troppo, vero cara ?" Disse Aki guardando nella mia direzione
" No, semmai quello che mangia troppo sei tu CARO!" gli dissi di tutta risposta
" Ma allora mi spieghi perché ? avevi caldo? avevi freddo? avevi mal di testa? non lo sai? SPIEGAMI"
" CALMATI MI METTI AGITAZIONE! Vi spiegherò tutto a casa. Yuki potresti essere presente?"
" S-si" (era abbastanza provata e scossa)

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Quando fummo a casa Kasumi era già rientrata e ci accolse con un grande sorriso che sparì dopo aver visto il mio viso ancora pallido
" Haru stai bene?"
" Si Kasumi-san, grazie"
" Volete qualcosa da mangiare?"
" No grazie abbiamo anche mangiato troppo" disse Aki
" E poi non so se riusciremo a mangiare dopo aver sentito ciò che ho da dire" pronunciai a bassa voce cercando di non farmi sentire, anche se con poco successo perché successivamente Yuki mi chiese:
" Perché Haru ? Dimmelo non riesco più a resistere, voglio sapere"
" Allora .. come spiegarlo... Non riesco proprio.
Ho un'idea !" decisi di non parlare ma di far vedere la voglia direttamente
" Ma quella voglia.." Il tono di Yuki era sorpreso
" Già è uguale alla tua, come anche i nomi dei miei genitori sono uguali ai tuoi"
" Aspettate voi due, voglia? genitori? spiegatemi tutto per filo e per segno" chiese Miku abbastanza confusa
" Allora" ripresi io " io ho questa voglia sin dalla nascita e i miei genitori si chiamano Shana e Tsume" presi fiato provando a continuare ma Yuki prese il mio posto
" Anche io ho la stessa voglia sin dalla nascita e i miei genitori si chiamano Shana e Tsume, precisamente sono stata adottata e questi sono nomi dei miei veri genitori"
A quelle affermazioni nel salotto della casa, in cui stavamo discutendo, calò il silenzio assoluto, nessuno osava parlare, ciascuno di noi pensava tra sé e sé, senza proferir parola, quasi a rompere quell'equilibrio apparente che regnava in quel momento. Questo fino a quando Yuki decise di far sentire la sua voce
" Quindi...se tutto ciò è vero... noi ... si ecco... noi saremmo.."
" SORELLE" conclusi io scandendo la parola e guardandola negli occhi
" Ecco perché mi sembravi una persona conosciuta.. ti avevo già visto! In te vedevo una parte di Haru" questa volta fu Miku a parlare. Aki non osò dire nulla e così il silenzio continuò.
Appoggiata alla porta dell'entrata del salotto, Kasumi aveva ascoltato tutto, come il figlio, anche lei senza proferir parola.
" Penso dovreste fare la prova del DNA" propose Aki, finalmente parlando.
Che intervento ovvio, era normale che l'avremmo fatta, ma decisi di non darlo a vedere e feci finta che non avesse detto nulla.
" Ragazzi penso sia stata una giornata lunga per ciascuno di voi perché non andate a dormire e domani ne discutete? Miku avvisa tua madre che stasera dormi da noi" la mamma di Aki intervenne con un sorriso sulle labbra cercando di risollevarci il morale.
" Già Kasumi ha ragione" risposi " Yuki se vuoi domani facciamo il test"
" D-d'accordo. Buonanotte" mi abbracciò e andò via.
Come previsto nessuno di noi aveva fame, forse a causa di tutto quello che avevamo mangiato a pranzo ma sopratutto per quella notizia imprevista. Andammo tutti a dormire presto... se dormire indicava restare sdraiati sul letto e girarsi aspettando che Morfeo venisse ' a fare visita'.
Io quella notte non riuscì a dormire, infatti alle 3 decisi di alzarmi, avendo fame, per sgranocchiare qualcosa.
Andai in cucina e nel salotto, che precedeva la cucina, sul divano, era sdraiato Aki.
Stava dormendo anche se non capivo perché sul divano... lo lasciai riposare e decisi di farmi una cioccolata calda.
A quanto pare dal buon profumino, si destò dal sonno anche lui.
" Vedo che hai il sonno leggero quando riguarda il cibo" dissi ridendo
" Mi sono svegliato a causa di una persona che quasi alle 4 del mattino si fa una cioccolata calda"
" Forse quella persona ha bisogno di qualcosa di dolce per riuscire a calmarsi"
"Haru sai che ti sarò sempre accanto"
" Si lo so" mi girai e lo abbracciai avevo veramente bisogno di quel calore che solo lui riusciva a darmi
" Sono un po' in ansia" dissi pensando al test del DNA
" Di cosa hai paura?"
" Non ho paura... se si rivelerà vero il fatto che Yuki è mia sorella.. cosa farò? come mi comporterò? Per me lei è... solo un'amica, ma la conosco da alcuni giorni solamente, non so nulla di lei"
" Sono sicuro che se sarà vero ti comporterai come sempre, il tuo cuore guiderà le scelte. Conosci già il suo passato e che hai un legame forte con lei, con il tempo capirai di più e sarai in grado di riconoscerla come vera sorella"
" Come fai?" Gli chiesi quasi sottovoce
" Come fai cosa?"
" Come fai a farmi stare meglio, a conoscere sempre le parole di cui ho bisogno"
" Non è difficile, ti amo, non so per quante volte lo dovrò ripetere, io ti dico solo ciò che penso sia giusto per te"
In quella stanza illuminata da una luce debole ci baciammo, un bacio appassionato, le nostre lingue si sfioravano, poi danzavano fino a creare una perfetta armonia.
"Aspetta, se venisse qualcuno sarei in tremendo imbarazzo" interruppi il nostro meraviglioso bacio...
" Già hai ragione perché mia madre e Miku sono solite alzarsi alle 4 di mattina"
Lo abbracciai, gli diedi un bacio a stampo e presi la mia cioccolata andando a sedermi sul divano per finirla. Accesi la tv e dopo mi addormentai finalmente dopo tante ore di agonia.

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Il giorno dopo mi svegliai nella stessa posizione in cui mi ero addormentata, con l'unica differenza che Aki era al mio fianco.
Credetemi se dico che il suo viso illuminato dalla luce del sole è bellissimo. Erano le 9 meno un quarto, e io continuavo a non muovermi da quella posizione, ero tentata dal riaddormentarmi quando l'informazione che fossero le 9 meno un quarto arrivò al mio cervello e mi fece scattare sull'attenti.
Quel giorno avrei dovuto fare il test con Yuki e io volevo continuare a dormire?!!
Le mandai un messaggio per verificare se fosse sveglia e, al contrario di me che ero un orso in letargo, si era alzata molto prima e era quasi pronta per raggiungerci a casa di Aki..
Svegliai Aki, buttandolo giù dal divano
" Ma che c...." si fermò giusto in tempo " Haru ma sei pazza ? La prossima volta che mi svegli così non sarò così gentile come lo sono ora"
" Muoviti pigrone oggi devo fare il test, fai colazione intanto io mi faccio una doccia". Passai per la stanza di Miku svegliandola per poi andare in bagno.
In meno di 10 minuti ero pulita e profumata pronta per vestirmi.
Andai in stanza e, senza pensarci troppo, presi le prime cose che trovai nell'armadio e scesi per fare colazione.
" Aki ora puoi andare a lavarti e vestirti, Yuki sarà qui tra 5/10 minuti quindi muoviti"
" Mi sembri tanto una dittatrice quando fai così"
" Aki !"
" Scusa scusa ora vado" andó via sbuffando
Intanto Miku scese dalla sua stanza pronta per uscire doveva solo fare colazione proprio come me.
10 minuti più tardi, come previsto arrivò Yuki, e fummo costretti ad attenderlo... e poi dicono che siamo noi ragazze che facciamo aspettare!!
" Eccomi, eccomi non vi arrabbiate"
" Dove si trova un ospedale ?"
" Il più vicino è a due chilometri di distanza..."
" E DOBBIAMO ANDARCI A PIEDI?!". Chiese Miku incredula
" No c'è mia madre"
" Unico problema ..." dissi " qualcuno l'ha svegliata?"
Silenzio....
" Lo sapevo..." se qui le cose non vengono fatte da me, nessuno ci pensa >_<
"Ragazzi con tutto il baccano che avete fatto si sarebbe svegliato anche un sordo" disse Kasumi scendendo dalle scale.
" Allora andiamo?"
" Si andiamo"
Ecco avrei avuto la risposta definitiva, dopo quella avrei deciso cosa fare e come comportarmi di conseguenza.

SPAZIO AUTRICE
Trentesimo capitolo ragazzi !!! Il test, il test... nel prossimo capitolo vedremo cosa accadrà con questo maledetto test che sta mandando fuori di testa Haru.
Scusate se non aggiorno più così 'assiduamente' ma non ho mai il tempo di farlo.
Con mio enorme dispiacere ci stiamo avvicinando ai capitoli finali della storia.
Però per ora non pensiamoci :) Alla prossima
@haruriccia

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