Victim

La mattina è arrivata troppo presto per quanto mi riguarda, sbadiglio ancora profondamente assonata per poi voltarmi verso Brian, sdraiato accanto a me. Ripenso a questa notte, vederlo in preda a quell'incubo, vedere il suo volto terrorizzato e rigato dalle lacrime, mi ha fatto una tenerezza immensa. Perché alla fine è questo il vero Brian Haner Jr., Synyster Gates non è altro che una maschera, una maschera creata per poter nascondere la sua vera natura, per potersi mostrare alla gente come una persona forte, strafottente e sempre sicura di se...bèh, Brian Haner Jr. è l'esatto opposto.
Lo vedo muoversi sotto le coperte e aprire piano gli occhi, la tristezza che ancora emanano questi è palpabile, ha delle occhiaie profonde che gli circondano gli occhi, e una leggera ricrescita di barba inizia a farsi notare.
"Ehy..." sussurro, lui si fa ancora più vicino a me abbracciandomi dai fianchi e affondando il viso nell'incavo del mio collo.
"Mm...", mugugna in risposta iniziando a mordicchiarmi una parte del collo. Passo una mano tra i suoi capelli corvini
"Moto di dolcezza Gates?", ridacchio
"Sembrerebbe di si, tu non sei da meno però", mi risponde tornando a guardarmi negli occhi
"Tutto bene?" gli domando accarezzandogli una guancia
Abbassa gli occhi e si limita a fare cenno di no con la testa, decido di non andare oltre, sapendo perfettamente cosa stava sognando, o meglio chi.
Un rumore ci distoglie dai nostri pensieri. Arrivava dalla cucina.
Vedo Brian sbarrare gli occhi e schiaffarsi una mano in fronte ricordandosi di avere a casa i ragazzi, che sicuramente a causa del doposbornia, staranno distruggendo la cucina in cerca delle tazze e attrezzature varie per la colazione. Scoppio a ridere per la faccia degna da premio oscar di Gates, che ben presto si alza per correre giu in cucina.
Io mi alzo con calma, chiudendomi poi nel bagno per poter fare una doccia rigenerante. Il potere dell'acqua è assurdo, riesce davvero a farti scivolare via i pensieri come se nulla fosse.
Dopo 10 minuti abbondanti esco dalla doccia e mi rivesto, scendo in cucina legandomi i capelli, e quando entro nella sala vedo tutti i ragazzi seduti al tavolo, intenti a fare colazione. Passo velocemente lo sguardo su ognuno di loro notando che hanno tutti un'aria sconvolta, mi siedo accanto a Vee che non ha ancora toccato cibo...ok qualcosa non va... Zacky Vengeance non ha mai rinunciato ad un piatto stracolmo di pancake alla Nutella!
"Ragazzi, tutto bene? Mi sembrate strani...?", loro mi guardano con delle facce da funerale e il primo a parlare è Johnny
"Sai...è strano...dopo tre anni stiamo per ricominciare...", tutti gli altri annuiscono e all'improvviso capisco a cosa si riferiscono e il motivo di quelle facce.
"Spero di non deludervi ragazzi" dice Arin guardando tutti negli occhi
"Non preoccuparti, ne siamo sicuri" dice Matt incoraggiandolo.
Finiamo di fare colazione e ci dirigiamo allo studio per le prime prove. Sembra di esser tornati indietro nel tempo, mi sembra ancora di vedere Matt che corre gioioso per tutte le stanze dello studio eccitatissimo, Brian e Zacky che quasi si mettono a piangere vedendo tutte le attrezzature ai loro posti, dopo tanti sacrifici per comprarle, Johnny e Jimmy che si fanno i dispetti ridendo come pazzi e continuando a guardarsi intorno come due bambini al luna park...che ricordi...




***



"Ehy Heaven svegliati...", la voce di Zacky mi fa aprire gli occhi piano piano, mi guardo intorno, devo essermi addormentata qui, sul divanetto della sala prove
"La vecchiaia si fa sentire eh?" sghignazza Johnny mentre tutti scoppiamo a ridere e io gli tiro un cuscinetto addosso, vedo volare un foglietto subito dopo, lo raccolgo dal pavimento notando che è una foto...
Una vecchia foto, ci siamo tutti noi ...e c'è James, che ride come un pazzo
"Che hai trovato??" chiede curioso Shadows, mostro la fotografia al gruppo e subito si avvicinano per vederla meglio
"Dio ma eravamo dei nani", afferma Gates, in effetti quella foto risale all'ultimo anno di liceo, "Vi ricordate la sua risata? Ti metteva di buon umore anche se era una giornata nera" dice Vengeance con un filo di voce, "E ricordate quando mi versava in continuazione la birra sulla cresta? Mi faceva imbestialire e poi finivamo a ridere come idioti" mormora Johnny, "E quando abbiamo provato tutti insieme per la prima volta? Che matti" dice Matt sorridendo, "E quando ci portava al parco per rincorrere quelle fottute papere?" ridacchia Brian.
"Io mi ricordo ancora quando si presentó davanti a casa mia, ero rannicchiata sull'uscio della mia camera a piangere dopo una sfuriata con mia madre, mi prese in braccio e mi consolò come solo lui era in grado di fare, poi è rimasto con me tutta la notte", dico io con le lacrime agli occhi, "Era l'angelo di tutti..." dice infine Brian colpendo nel segno. In tutto questo Arin non smise un secondo di fissarci e infine disse semplicemente
"Vi ammiro ragazzi, dico davvero, avrei tanto voluto conoscerlo di persona, da come lo descrivete sembrava il miscuglio esatto di pazzia e saggezza", annuimmo semplicemente alle parole del ragazzo e poi scoppiammo tutti a piangere come dei bambini ricordando il nostro migliore amico, ricordando tutte le avventure passate insieme, ricordando i momenti che continuano a rimanere nella nostra mente e nei nostri cuori, ricordando un amico, un fratello, che ci venne strappato via. Tutti ci siamo sempre chiesti il perché, abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? Abbiamo vissuto momenti troppo felici? Non eravamo abbastanza per poterci tenere stretto il nostro Rev? ...domande che mai avranno una risposta, perché alla fine in tutto questo noi siamo solo delle vittime. Vittime di un crimine, di un torto che ci è stato fatto tre anni fa. Perché si sa, nella vita, è destino dover perdere le persone che più amiamo. Oggi siamo solo questo...
Vittime

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