Nightmare

Quella sera stessa ci ritrovammo tutti al Johnny's, un pub che frequentavamo sin da ragazzini, e come speravo non è cambiato di una virgola. Arin si è integrato subito con il gruppo, nonostante siano passate poche ore dalla sua entrata nella band, e ne sono davvero felice, è un ragazzo solare e di talento proprio quello che serve ora.
"...e ricordati caro Arin...birra e vino for life!", la voce di Johnny mi riporta al presente, e guardandolo meglio sembra ubriaco, ehy ma...no...non è l'unico ad essere partito, Arin gira e rigira più volte gli occhi al cielo, Zacky e Matt cantano qualcosa di non ben definito alle mie orecchie, sembrano quasi due prescelti per i canti 'gospel' e Brian ...oh ...Brian è ancora sobrio, non ci credo! Solitamente era sempre il primo a dare di matto...incredibile.
Passata la mezzanotte decidiamo di far ritorno a casa e per comodità e sicurezza decidiamo di far dormire tutti a casa di Brian, sistemiamo Johnny e Arin in una stanza per gli ospiti, Matt e Zacky ne occuperanno un'altra. Mi assicuro che ognuno di loro sia caduto nel mondo dei sogni e finalmente posso andare da Brian per augurargli la buona notte. Poco prima di entrare in camera sua però decido di fermarmi ad osservarlo cercando di non farmi vedere, indossa soltanto un pantalone della tuta, mi fermo ad osservargli la schiena e le spalle, i muscoli delle braccia che vengono fasciati alla perfezione da tutti quei tatuaggi, tutti quei mostri che io ho sempre trovato affascinanti...
"Intendi osservarmi ancora a lungo?", mi domanda all'improvviso, gli sorrido leggermente, "A dire il vero lo farei ancora...ti osserverei per sempre", si avvicina fino a prendermi per mano e portarmi dentro la camera, "Allora fallo da vicino" mi sussurra ad un orecchio mentre un brivido mi percorre la schiena, si abbassa lasciandomi un bacio a fior di labbra per continuare poi sul collo, io intanto gli passo le mani sugli addominali, percorrendo anche i pettorali e arrivando al tatuaggio che gli copre il petto. In silenzio ma senza mai toglierci gli occhi di dosso ci sistemiamo a letto, Gates prende il lenzuolo coprando i nostri corpi e mi abbraccia da dietro, ci addormentiamo entrambi con un sorriso sulle labbra.

BRIAN'S POV

Sto correndo, corro fino a perdere il respiro, corro nonostante sento le ginocchia far male e la milza bruciare come non mai, corro perché è l'unica cosa che posso fare, "Brian!!", mi fermo, qualcuno urla il mio nome, mi giro, guardo ovunque, non vedo nessuno, "Brian ti prego aiutami!", la stessa voce solo più preoccupata, la classica voce che ti supplica aiuto, cammino per un po' e poi lo vedo, "Jimmy!!" urlo correndo verso il mio migliore amico, "Brian aiutami!" continua ad urlarmi lui e quando sono abbastanza vicino al mio migliore amico lo abbraccio, come se non ci fosse un domani ma subito sento qualcosa che non va, Jimmy si è accasciato su di me e insieme siamo finiti in ginocchio per terra, "Jimmy...James cazzo apri gli occhi!" con fatica apre gli occhi, quegli occhi dal colore indecifrabile, azzurri ma non come quelli che la gente è abituata a vedere, dentro quelle pozze potevi trovarci ogni sfumatura dell'azzurro, alza debolmente una mano afferrandomi il colletto della maglia "Brian...devi promettermi che...che qualsiasi cosa accada tu andrai avanti.." la sua voce flebile mi fa sussultare,"Ma che dici? Jimmy starai bene, come sempre non fare così vedrai che.." "Promettimelo Brian!" ci guardiamo negli occhi, nel mentre che i miei si inumidiscono, "Te lo prometto" soffio appena, lui mi continua a guardare, mi sorride come ha sempre fatto "Mi mancherai amico mio" le sue ultime parole, lo vedo chiudere gli occhi, questa volta per sempre, "J-James...Rev ti prego apri gli occhi" sussurro iniziando a piangere, "Ti prego non lasciarmi..." vengo scosso da brividi di paura e panico "James!!!" urlo contro il cielo ...

HEAVEN'S POV

"James!!! James non lasciarmi!", le urla di Brian mi svegliano di soprassalto, mi giro e lo vedo agitarsi nel sonno urlando, lo scuoto chiamandolo più volte, e quando finalmente si sveglia mi guarda terrorizzato, ha gli occhi lucidi mentre le lacrime continuano a bagnarli il viso, senza dire nulla lo abbraccio, e lui si sfoga come non lo vedevo fare da tempo, si stringe a me come un bambino spaventato farebbe con la propria madre, "Shhh...era un incubo Bri...", "...Mi manca...lo rivoglio qui..." mi sussurra tra i singhiozzi e a quelle parole non posso far altro che stringerlo ancora di più

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