.2.
Il dolore fa parte della vita,
ci sarà sempre,
non lasciate che si prenda
la parte migliore di voi.
Decisi di non dire quel giorno del voto di letteratura, non mi avrebbero lasciato andare a casa di Caleb, cercai di evitarli il più possibile a cena tutto quello che mi dissero fu: " Devi iniziare a lavorare, tra pochi mesi avrai 18 anni e quando li compirai verrai a lavorare come dipendente nella mia azienda, tanto dove vuoi arrivare con lo studio non sei portata." Non potetti rispondere o meglio avrei voluto, ma la voce mi si bloccava sempre dentro e non riuscivo mai a farla uscire e spiegagli che volevo andare a Berkley e diventare una autrice di film o serie tv, o semplicemente una scrittrice di libri, quindi mi limitavo sempre a sorridere e annuire, mi alzai con il permesso e mi preparai dovevo trovare un vestito bello ma comodo perchè mi sarei ubriacata e rimanere nuda ubriaca non sarebbe molto bello, presi una paio di pantaloni color Jeans scuro, e un maglione a V a trecce marrone sotto ci misi una braelette di pizzo nera, mi spostai da un lato il maglione facendo vedere la spalla, mi sciolsi i capelli li piastrai e mi truccai, pronta, Scesi al piano di sotto e salutai Christine Leon: "Miraccomando studia, cerca di essere un po' riconoscente per tutto quello che ti abbiamo fatto e vedi di prendere un bel voto, è il minimo." Mi disse Leon, era davvero fantastico a fare il padre, ma se ne usciva sempre con frasi che ti laceravano nel profondo, a volte mi faceva apparire come una persona completamente diversa da quello che ero, annuì, mi chiusi la porta di casa alle spalle e presi un bel respiro cacciando indietro le lacrime: "Hai 17 anni Hayley devi divertirti stasera." Mi sussurrai, poi sentii il rumore di un clacson erano i ragazzi: "Hayley ti sei messa in tiro eh?" Mi urlò Trevor, mi fece scappare una risata sorrisi a trentadue denti ed entrai in macchina: "Solo per te Trev." Allison mise la musica al massimo: "Tutto bene patata?" Mi abbracciò: "Si se tra poco mi porterete da bere." Lei rise e partì verso casa di Betty, parcheggiammo la macchina, la casa di Betty era una vera e propria villa era gigantesca cavolo: "Okay, cerchiamo di divertirci stasera, non voglio nessuno che se ne esce con rallenta Hayley chiaro?" Fecero tutti di si con la testa bussammo e ci aprì Betty la casa era già piena di gente: "Siete venuti! La gente aspettava solo te Caleb entrate." Caleb si leccò le labbra ed entrò per primo: "Cerca di non diventare padre okay Caleb?" Gli urlò Allison mentre Caleb se ne andava con Betty: "Io vado a cercare gay arrapati." Annunciò Trevor: "Io lesbiche arrapate ci vediamo a mezzanotte qui okay ragazze?" Noi annuimmo: "Andiamo a prendere da bere" La guardai male: "Non eri quella che doveva stare sobria?" Lei fece spallucce risi e la presi per le spalle: "Andiamo a divertirci A."
Trovammo un banchetto con molta, ma molta tequila, buttavamo giù un bicchierino dopo l'altro, ballavamo e bevevamo, ballavamo, limonavamo a caso e poi di nuovo bevevamo, poi mi si avvicinò un ragazzo: "Hayley?" Lo squadrai bene, ma ero troppo ubriaca per capire chi fosse: "Scuuusami?" Biascicai, chiamai Allison: "A, Sai mica chi è?" Lei fece di no con la testa mentre buttava giù un altro bicchierino: "Non pensavo fossi ancora qui." Continuò il ragazzo guardandomi: "Sei cambiata parecchio, di certo non sei più, la piccola Hayley." Lui continuava a parlare ma io non capivo una parola di quello che stava dicendo, gli misi una mano sulla spalla: "Senti bello, sono mooolto ubriaca, del tipo che non riesco a capire quello che dici, quiiindiii, bon voyage mio caro amico." Allison mi ritrascinò in mezzo a tutti quei ragazzi ubriachi non ci fermammo un secondo di ballare, ci si avvicinarono due ragazzi: "Vi va di fare un gioco?" Ci misero sul collo dello zucchero e poi ci misero in bocca uno spicco di limone, e loro in mano tenevano uno shottino di alcol: "Ora voi state ferme." Io e Allison ci guardammo ridendo, poi il ragazzo leccò lo zucchero sul lato del collo facendomi venire i brividi, poi mi baciò prendendo lo spicchio di limone dalla mia bocca lo mangiò e poi buttò giù di colpo lo shottino: "Volete provare voi?" Ci chiesero, noi stavamo per dire di si, ma vedemmo in lontananza Caleb, e l'unico problema di Caleb era che era molto protettivo, anche nei confronti di Trevor che è un maschio: "Ooo arrivano guai." Mi disse Allison ridendo, ma io mi girai verso il ragazzo: "Io si ci voglio provare." Il ragazzo mise tutto come aveva messo a me e io feci esattamente le cose che aveva fatto lui ma quando arrivai al baciò Caleb mi stacco da lui: "Ehi amico!" Si lamentò il ragazzo: "Sta zitto sono ubriache non sono in loro." Cercai di prendere lo shottino che avevo lasciato sul tavolo, però Caleb mi teneva bloccata: "Dai Hayley basta."
"Caleb l'ultimo shottino, A, A passami il bicchieriiino."
"No! Allison, ricordati di cosa abbiamo parlato, non darglielo." Allison sogghignando si avvicinò al mio shottino: "NO! Allison no." Allison ridendo me lo avvicinò alle labbra di corsa e ne bevvi metà io e metà lei: "Okay state perdendo le staffe bisogna andarsene dove sono Olivia e Trevor?"
"Siamo qui!" Urlò Olivia dall'altra parte della sala: "Trev è ubriaco marcio!"
"Anche loro due! Andiamocene ci vediamo dalla macchina!" Io e Allison eravamo completamente andate ad un certo punto ci guardammo e senza motivo iniziammo a ridere come se non ci fosse una domani non respiravamo più, Allison si buttò per terra ridendo con le mani sulla pancia: "Oh Ali dovevi essere tu quella sobria ricordi?" Non ricordo bene cosa successe dopo ricordo solo che fui arrivata in macchina dove incontrammo Trev che era messo come noi, stavamo facendo impazzire Caleb e Olivia con i nostri discorsi senza senso, non so come mi ritrovai nella camera da letto di casa di Caleb insieme ad Allison e Trevor che dormivano sui materrassoni che erano sparsi per il pavimento, io però avevo i Jeans e un maglione come facevo a dormire? Mi spogliai rimanendo solo in intimo, e mi rimisi sotto le coperte, cercando di non pensare al fatto che avevo una nausea orribile, mi addormentai, e per un po dormii.
Non riuscivo più a dormire erano le 5 del mattino, mille pensieri mi ronzavano in testa, sentivo un dolore nel profondo, ricordi che riaffioravano, ma che non distinguevo, le parole dei mie genitori affidatari, era troppo, sentivo ancora l'alcol in circolo e questo mi rendeva molto più vulnerabile, avevo bisogno di farlo, avevo bisogno di prendere qualcosa di affilato, avevo bisogno di sentire un dolore diverso da quello che sentivo perennemente tutti i giorni, erano appena cinque giorni che non lo facevo, avevo resistito, ma ora che ero mezza ubriaca non riuscivo più a controllarmi, mi alzai vidi tutti gli altri dormire nella camera i mi avviai verso il bagno barcollando leggermente cercando di non fare troppo rumore, aprii la porta del bagno, me la chiusi alle spalle, accesi la luce, cercai un paio di forbici, una lametta, qualsiasi cosa che potesse tagliare, trovai un coltellino da campeggio, nel mobiletto affiancò allo specchio, mi tolsi tutti i braccialetti e i cerotti, posai la lama sul polso sinistro, e in quel momento solo in quel momento mi guardai allo specchio, stavo ricadendo nello stesso giro, ma non c'è la facevo più avevo bisogno di sentire dolore, mi si riempirono gli occhi di lacrime, morivo dalla voglia di farlo, dovevo farlo, sarebbe stata l'ultima volta però, feci pressione sul polso e tagliai, sentii quel pizzicchio doloroso ma piacevole, chiusi gli occhi mi scese una lacrime, ne feci un altro, e poi ancora una altro e un altro, era come respirare dopo tanto, sospirai riaprii gli occhi, dio se mi sentivo meglio, mi guardai il polso, c'erano 4 tagli profondi con molto sangue che usciva fuori, questi sarebbero stati difficili da nascondere, che cosa stavo facendo ero una codarda, stavo scegliendo la via più semplice, dovevo riprendermi, stavolta dovevo davvero smettere, aprii l'acqua del rubinetto e sciacquai il coltello, cercai un disinfettante, e con un un discetto di cotone mi disinfettai i tagli ci misi sopra un cerotto, rimisi tutti i braccialetti e uscii dal bagno stavano ancora tutti dormendo per fortuna, mi rimisi a letto sospirai e riuscii a dormire finalmente.
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