Capitolo 45
~ Ethan's POV:
«Che cosa aspetti?»
Guardo TJ stordito. Lui sbuffa alzandosi dal divano e avviandosi in cucina dove apre il frigo.
Oggi fa davvero freddo. Un freddo che penetra dentro le ossa mischiandosi al dolore. Spero non nevichi. Non voglio rimanere ancora in questo posto.
«Te ne starai anche oggi tutto il giorno su questo divano a poltrire e a sentirti uno schifo dopo che hai rovinato la tua storia d'amore?»
Faccio una smorfia ma non replico anche se vorrei potere sfogare giusto un altro po' di questa rabbia. Ma a cosa servirebbe?
TJ ha ragione!
Ho già fatto un grosso danno. Non posso tornare indietro e tapparmi la bocca. Ho distrutto ogni cosa solo per gelosia ed egoismo. Parker non voleva chiedergli di sposarsi ma di fare un viaggio insieme. Come avrei potuto prevederlo?
Il fatto è che non sono riuscito a trattenere la furia e ripensandoci mi sento un vero idiota. Ho avuto una brutta reazione perché ero annebbiato ma ora non posso continuare a commiserarmi. Non mi riporterebbe indietro nel tempo e non mi ridarebbe quello che ho perso.
Purtroppo ero sfinito, dovevo liberarmi da ogni peso. Ho in parte le mie colpe ma sono qua e sono disposto ad essere anche suo amico pur di non perderla anche se i suoi occhi quel giorno dicevano già tutto ciò che c'era da dire. Le sue parole piene di delusione continuano a rimbombarmi nelle orecchie con una certa insistenza. Mi colpiscono ancora arrivando dritte all'anima. Mi starà odiando ma so che mi amerà nonostante tutto. Devo solo darle del tempo.
TJ sbuffa tornando sul divano con una birra in mano. «Capisco se non vuoi parlarne ma ti farebbe bene. Da quanto te ne stai in questo stato e nascosto qui dentro?
Hai la barba e gli occhi rossi peggio di un tossico. Eviti tutti come la peste. Mangi poco e non dormi. Te ne stai in silenzio a fissare il vuoto o rintanato nella tua stanza a scrivere stronzate che poi strappi o bruci. Perché non torniamo a Las Vegas? Magari un po' di lavoro ti aiuterà a superare questo momento.»
La proposta del mio amico in questo istante mi sembra la più sensata però non posso lasciare un conto in sospeso. «Prima ho bisogno di vederla un'ultima volta!»
Non riconosco nemmeno il mio tono di voce. Sono davvero ridotto uno straccio e lo merito. Merito di sentirmi in questo modo e lei merita di stare con lui e di essere felice.
Ho distrutto ogni cosa con le mie stesse mani e cosa ho ottenuto? Lacrime amare e dolore, ecco cosa. Già, questo dolore immenso al centro del petto in grado di soffocarmi.
«Verrai con me nello studio di mister Marshall?» sembra essersi incupito.
«Si, è l'unica soluzione!» replico freddamente prima di alzarmi dal divano e rinchiudermi in camera.
Vivo in questo piccolo appartamento da un paio di giorni ormai. Sono rimasto a distanza. Ho bisogno di non vedere nessuno e di non sentirmi ancora uno schifo. Lei ha bisogno di elaborare ogni cosa e questa volta non sbaglierò rincorrendola o mettendole pressioni inutili. Sarà lei a correre da me quando si convincerà che sono io il suo per sempre e il suo futuro e sarò sempre pronto ad amarla più di ora e di un secondo fa. Potrà stare con lui ma alla fine capiranno le cose come stanno davvero e come sono destinate ad essere. Non ho la piena certezza ma spero di avere ragione su questo. Spero di riuscire a calmarmi e ad andare avanti. Gettarmi a capofitto di nuovo nel lavoro e trovare qualche distrazione mi farà solo bene.
Sento dei colpi contro la porta poi TJ entra a passo sicuro. «Senti, ho riflettuto sulle tue parole ma sai quello che stai facendo? Sei sicuro di volerla salutare lasciandola libera?»
Non ho mai visto TJ così preoccupato per qualcuno o qualcosa tanto meno per una storia travagliata come la mia. Di solito fa lo sbruffone e scherza sempre su tutto uscendosene con delle pessime battute mentre ora mi guarda attento.
«Ormai non ho più nessuna certezza. Lei ha bisogno di stare con lui e io devo farmi da parte per ora. Lavorare mi farà bene e mi aiuterà a velocizzare i miei piani»
TJ si gratta il mento. «Nei tuoi piani rientra anche rivederla o...», lascia in sospeso la frase.
«Tornerò quando sarà nata la mia nipotina e allora le cose saranno sicuramente diverse. Io sarò diverso e forse anche libero. Devo portarne a termine almeno una di cosa o impazzirò!», ammetto passando la mano sul viso.
Mi guarda come se fossi impazzito, fa una smorfia e raccoglie le idee. «Non ho mai visto due persone amarsi come voi due. Vedrai, alla fine riuscirai a starle accanto e a meritare il suo amore. Anche se pensi di non essere all'altezza.» Detto ciò, si dilegua.
Le parole del mio amico, mi colpiscono a fondo. Forse è vero, non credo più di essere all'altezza. Non credo di meritare il suo amore perché più e più volte le ho spezzato il cuore. Spero di riuscire ad andare avanti, di crescere e di riconquistare almeno la sua fiducia. Perché quella è alla base di tutto. Io mi sono sempre fidato di lei mentre lei ha dovuto ricredersi perché ho sempre fatto il doppio gioco.
Sospiro guardandomi attorno smarrito. Adesso che cosa faccio? Da dove parto?
Mi avvicino alla finestra osservando il panorama per una manciata di minuti, poi sedendomi dietro la scrivania prendo un foglio e una penna. Credo sia il momento giusto.
"Ehi,
Sono lo stronzo che ti ha fatto ancora soffrire. Sono quello che ti ha tenuto nascosto per mesi una cosa così importante.
Questa è una delle tante lettere che ti ho scritto e che probabilmente non leggerai mai. Una di quelle tante lettere scritte a cuore aperto per cercare di sfogarmi, di dire la verità, quella che ho sempre tenuto nascosta in questi lunghi ed e estenuanti mesi.
Non ho neanche messo il solito "piccola" o "amore" all'inizio perché non sono degno di chiamarti così in questo momento. Non merito perdono per quello che ho fatto.
Questa lettera la scrivo non solo per te ma anche per me. Già, sono così egoista da scrivere una lettera anche per me stesso. Per ricordarmi appunto quanto egoista e insicuro sono stato e per sentirmi meno in colpa.
Che pessimo marito hai scelto quella notte. Eravamo ubriachi non solo per via dell'alcol ma anche a causa dell'amore. Quanta gente si ubriaca e si sposa per amore?
Mi hai detto subito di si, senza riflettere e io in quel si ci ho visto immediatamente il mio "fino alla fine". Non hai tentennato, mi hai gettato le braccia al collo, hai sorriso nel tuo bellissimo e unico modo timido e poi hai detto di "si" prima di baciarmi con trasporto. Ero parecchio emozionato quando ho messo l'anello con mani tremanti al posto giusto, sotto il tuo sguardo attento. Poi lo hai guardato alzando la mano, come se fosse l'oggetto più importante della tua esistenza, quello che ti teneva legata a vita ad una testa di cazzo come me. Ero felice, in pace con il mondo e per la prima volta, meno solo. Mi sentivo in paradiso perché per una volta avevo fatto qualcosa di positivo e di spontaneo, con il cuore.
Quell'anello lo avevo costruito apposta perché volevo donartelo in altre circostanze ma la mia impulsività ha agito prima di ogni altra cosa e una volta fuori mi sono inginocchiato e te l'ho chiesto. Ti ho chiesto di essere mia moglie perché ti ho amato sin dal primo istante e perché sapevo che avresti ricambiato.
Il giorno dopo però, il nostro piccolo sogno si è trasformato in un incubo. Ti sei svegliata e notando l'anello ti sei spaventata così tanto che non ce l'ho fatta a dirti la verità. Non ce l'ho fatta perché io lo ero più di te, ero spaventato perché avevo un nuovo compito: prendermi cura della mia nuova vita, prendermi cura di te che sei diventata la mia vita in così poco tempo e anche se per poco l'hai resa meravigliosamente unica e a colori.
Ero così impaurito quel mattino che mentire mi è sembrata la cosa più naturale da fare. Al nostro ritorno, mentre tu dormivi, ho nascosto i documenti con cura dentro il borsone e ho fatto delle stupide ricerche per cercare di capire come uscire da questo strano scherzo del destino.
C'eravamo in due in quella strana situazione ma io ho fatto tutto a senso unico perché stavi già soffrendo tanto.
È quasi più di un anno che siamo sposati Emma. Passa troppo velocemente il tempo. Così velocemente che non riesco più a rincorrerlo per avere due minuti in più per poterti spiegare che il mio istinto ha agito prima di ogni altro senso. Avrei dovuto renderti partecipe, trovare una soluzione ma da grande codardo non ci sono riuscito perché i tuoi occhi parlavano. I tuoi occhi spalancati dicevano tutto. Ho deciso di farmi carico del segreto e di portarlo dentro fino a qualche giorno fa quando inevitabilmente sono scoppiato.
Si dice che nella vita amiamo solo una persona e la amiamo senza vincoli, senza misure. Io non so se ti ho amato incondizionatamente e se il tuo amore l'ho meritato ma so che continuo ad amarti ora più di un minuto fa, ora più di prima, domani più di ora.
Ho sbagliato tutto con te, lo so. Mi sento un fallito. Ma, continuo a tenerti qui, nel punto giusto, al centro del petto dove c'è anche il mio cuore ferito e straziato. Solo tu potrai ricucire con amore ogni strappo, ogni lesione, quando vorrai.
Questa lettera, mi servirà per i giorni a venire senza di te, quando mi allontanerò forse per sempre da questo posto lasciandoti libera di vivere la tua vita. Questa lettera mi servirà per ricordare i tuoi abbracci improvvisi, i tuoi sguardi sinceri, i tuoi sorrisi dolci in grado di fare tremare la terra sotto i piedi. Questa lettera mi servirà per ricordare i tuoi piedi freddi sotto le lenzuola e il tuo respiro caldo sulla mia pelle mentre ti tenevo stretta tra le mie braccia osservandoti nel tentativo di imparare ogni dettaglio di te imprimendolo nella mente. Mi servirà a ricordare i tuoi brividi, il tuo profumo, le tue insicurezze, la tua forza. Mi ricorderà delle lacrime, delle urla, della rabbia, della gioia e dell'amore che provo per te. Perché nel bene o nel male io ti amo e continuerò ad amarti. Nel bene e nel male questo pezzo di carta mi ricorderà di te. Di te che sei il mio più grande amore nato per caso e distrutto a causa mia.
Ti ho distrutto e non perdonerò mai me stesso per questo. Non perdonerò mai me stesso perché sono stato tanto egoista da non spezzare quel sottile filo rosso che continua a tenerci impigliati in un amore inarrestabile e distruttivo.
Meriti qualcuno che non ti faccia sentire sola, che non ti abbandoni, che non ti riempia di menzogne, che ti renda felice. Meriti qualcuno che riempia le tue giornate di sorprese e sorrisi e non di lacrime e rabbia.
Adesso mi dicono di dovere ricominciare, concederti quel dannato divorzio e andare avanti. Mi dicono che conoscerò altre ragazze e che mi innamorerò ancora. Il problema è che non me ne importa. Non voglio innamorarmi di un'altra, non ci riuscirei. Perché il problema è che noi due siamo nati male sin dall'inizio. Ma ci siamo sfiorati e in quel tocco sono riuscito a sentirmi davvero vivo. E non me ne importa un accidenti delle comete se ho lo sguardo fisso verso la mia bellissima stella. Non me ne importa un accidenti se siamo a distanza anni luce perché troverò il modo per potere stare accanto a te anche a distanza ravvicinata senza mai sfiorarti o farti del male. Farò attenzione, mi prenderò ancora cura di te anche se non lo saprai perché io e te siamo e saremo sempre legati.
Sai, ci sono giorni in cui mi chiedo se per te significo davvero qualcosa. Mi sento stupido anche solo a pensarlo perché sono certo che per te sono importante. Continui a dimostrarlo nonostante la distanza, i litigi e le mie bugie. Allora perché continuiamo a stare lontani? Perché continuiamo a farci così male? Avremo mai un attimo di pace?
Credo di averlo gridato ovunque che ti amo. Forse non l'ho fatto abbastanza da fartelo sentire da questa distanza. Ora ti ho perso ma quando vorrai, se vorrai, potrai ancora sentire battere il mio cuore all'impazzata e sentire le mie braccia cingere il tuo corpo minuto riscaldandolo e proteggendolo dal mondo.
Un giorno ci ritroveremo. Un giorno il destino avrà qualcosa di positivo anche per noi. Noi che siamo distruttivi e così diversi. Magari quel filo deciderà di legarci maggiormente e di non spezzarsi più.
Non ti prometto che sarà tutto rose e fiori e che sarò meno testardo e orgoglioso. Non ti prometto che i giorni saranno tutti felici e sereni. Posso solo prometterti che impareremo a crescere insieme, mano nella mano perché è questo quello che una vera coppia fa. Ci sosterremo, litigheremo ma ci ameremo sempre di più perché il nostro amore sarà solo un crescendo.
Volevo scriverti tante cose ma quando ti penso, mi perdo. Quando ti penso, non riesco più a fare la cosa giusta. Provo la stessa sensazione quando i tuoi occhi grandi mi guardano anche solo per una frazione di secondo e in quei pochi attimi mi sento stordito.
Mi mandi in tilt anche ora che sei lontana e probabilmente con il tuo nuovo amore.
Me ne andrò, forse non ritornerò se tu non lo vorrai ma saprai sempre dove trovarmi.
Non dubitare mai del mio amore. Sappi che io al nostro "1+1=NOI" ci ho sempre creduto..."
#EMVANS ❤️
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