L'Inizio della Fine

-Sei stata bravissima Luce! Ho filmato tutto così, appena arriviamo a casa, lo facciamo vedere a papà. Non sei contenta?-
-Si mamma! Mi sono divertita tantissimo, amo la ginnastica artistica e ti prometto che diventerò la numero uno proprio come zia Anna.-
-Ahahahah sono sicura che supererai persino lei. –

Sorrisi, spensieratezza, famiglia , calore . Queste erano le basi della mia vita fino a quel momento. Fino a quel dannato boato, a quella maledetta puzza di bruciato.

-Mamma stai andando troppo veloce, perché hai così fretta?-
-Tranquilla amore mio, non avere paura. Me la fai una promessa?-
-Perché me lo chiedi proprio adesso? Rallenta sto iniziando ad avere paura.-
-Per favore Lucy, ascoltami!-

Paure, tristezza, aloni di addii nei vetri di quell'autoveicolo inebriavano quei secondi che sembravano interminabili, infiniti.

-Qualsiasi cosa succeda diventa forte, non permettere a nessuno di metterti i piedi in testa, raggiungi sempre i tuoi obiettivi. Sei un' Heartphilia e gli Heartphilia non si lasciano manovrare da nessuno. Diffida. Ti voglio bene figlia mia!-

Mal di testa, fiamme, sangue, urla , sirene, brusio. L'inizio della fine della mia innocenza, della mia vita da semplice bambina di buona famiglia. Insieme a mia madre, dentro quelle fiamme, morii pure io.

Avevo solamente 6 anni quando persi tutto:
Il 7 Luglio 1998 persi mia madre in un incidente stradale e il 19 settembre 2002, a seguirla a ruota, mio padre,ucciso da 7 colpi d'arma da fuoco davanti il porticato di casa. Tutto quello che ero, che avevo, desideravo l'ho sepolto con loro in quella irritante distesa di lapidi.
Da quel fatidico giorno Lucy Heartphilia smise di esistere, al suo posto si insediò una nuova entità intrisa di rancore e dolore, Urania. La donna che negli anni successivi divenne il boss più temuto di Magnolia, l' Imperatrice criminale di Fiore.

Fui portata inizialmente in uno dei migliori collegi del continente,giusto il tempo di permettere all'avvocato di mio zio di vincere la causa in tribunale per adottarmi. In quell'arco di tempo conobbi Juvia, orfana dalla bellezza di 11 anni.
Il padre morì quando ancora lei era nel grembo di sua madre, che brutta bestia è la tossicodipendenza. Le fastidiose voci di corridoio affermavano che, alla notizia della gravidanza della compagna, Storm avesse cercato di uscire dal giro ma i debiti e il peso di una possibile famiglia sulle spalle lo avevano portato alla fine. Fu divorato dalla vita stessa.
La madre invece era deceduta dopo il parto. La superiore, nonna Camilla la chiamavamo, una donna davvero dolce e premurosa, aveva consegnato a Juvia la foto dei due giovani.
Lei li conosceva bene, nel suo piccolo li aveva aiutati , specialmente Misaki negli ultimi mesi di gravidanza. Nessun familiare aiutò la ragazza e tantomeno si fece carico della bambina. Quel fagotto fu gettato lì dentro come se nulla fosse. Juvia, nonostante l'affetto dell'anziana, non instaurò nessun tipo di rapporto con i bambini della struttura, se ne stava sempre per conto suo, isolata dal mondo. A differenza mia non aveva mai gustato nessun tipo di felicità, di gioia. Il suo viso conosceva solamente l'amaro della disgrazia, della solitudine e il salato delle lacrime. Rifiutata, è così che si sentiva.
Come si può essere così spregevoli? Ho odiato quei bastardi. Come potevano considerare un rifiuto il loro stesso sangue?
Scommetto che suonerà strano sentirlo dire da una persona che ha le mani sporche di sangue dall'età di 14 anni.
Il sangue del proprio nonno che, in preda agli effetti dell'alcool, aveva cercato di mettere le sue luride mani sulla nipote e sulla propria figlia in assenza del genero. Il mio essere contorta e instabile a volte mi fa ridere.
Sotto un certo aspetto devo dire che gli è andata bene a quel maiale. Non credo che lo zio si sarebbe soffermato ad un semplice sgozzare. Ne sono convintissima.

In qualche modo entrambe eravamo legate da un dolore che nessuno avrebbe mai compreso e tantomeno curato, a parte noi. Solo noi potevamo.
Raccolsi a fatica quel gatto selvatico, me lo feci amico, lo legai a me.

Presumo che per voi sia scontato dire che riuscii a convincere i miei zii a prendere in custodia anche lei. Ma non mi importa.
Il 22 febbraio del 2003 Juvia divenne ufficialmente mia sorella, la mia ancora, la mia umanità.

Il nostro calvario iniziò a prendere una vera forma proprio in quell'anno.
Vi starete chiedendo sicuramente il perchè ma non starò ancora qui a raccontare del passato di Urania, scordatevelo.
Urania va conosciuta lentamente, passo dopo passo. Dal suo inizio fino alla sua fine, se mai l'avrà. Quindi..

Benvenuti nel mio mondo!

Angolo autrice:
Buongiorno a tutti! Eccomi qui con la mia nuova fanfiction, finalmente mi sono sentita fin dentro le viscere il bisogno viscerale di pubblicare il prologo. Che dire? Lontano un miglio si vede la differenza da Ad un passo da te sia per tematiche che per stile. Qui si parleranno di tematiche forti sia per violenza,essendo campo "criminale",e sia per la presenza di scene spinte (😏) che vedremo nel corso della storia. È un contesto che ho sempre desiderato trattare,da tempo questa storia mi balenava dentro la testa quindi spero con tutto il cuore di avervi incuriosito e di trovarvi durante gli aggiornamenti.
Al vostro passaggio che ne dite di lasciarmi una stellina e un commentino per farmi sapere che ne pensate? Sono curiosa!!! ☺️

Vi auguro una buona giornata!!! A prestissimo!

Midnight_1205

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