Capitolo I
Dentro quella stanza echeggiavano affanni, gemiti, parole disconnesse che si disperdevano dentro quelle lenzuola gialle canarino.
Bocche beccaminose si scontravano tra di loro, mani curiose scrutavano e percorrevano i corpi nudi, accaldati , dei due giovani che si stavano cimentando in una selvaggia danza proibita che sembrava non avere fine. Urla di piacere spingevano l'altro a fare di più, di più pur di sentire ancora la voce appagata e stremata del compagno di letto per raggiungere l'apice in modo soddisfacente.
-Sei fantastica,insuperabile in tutto e per tutto Ania.- le sussurrava tra una coccola e l'altra il biondo estasiato dalla bellezza che stava sovrastando. –Sei bellissima.- le bisbigliava mentre famelico le mordicchiava il labbro inferiore.
-Quante volte te l'ho detto? Nei nostri momenti d'intimità, quando siamo da soli o con il resto della famiglia, non chiamarmi con il mio nome "d'arte". Ho un nome e voglio che venga usato da voi.- gli rispose accarezzandogli il capo.
–Awrrr se continui così in men che non si dica ti sottopongo al terzo round biondina.- biascicò suadente il ragazzo mentre strofinava il naso sul collo della ragazza che godeva per quelle attenzioni che le stava dando. –Sei come un coniglio Jackal,insaziabile. Ahahahah!-
-Per te io sono tutto quello che vuoi. Sono tuo, solamente tuo e tu sei mia.- le sussurrò dolcemente mentre la stringeva ancora di più a se, pronto a ricominciare un'altra volta.
Lucy si irrigidì al suono di quelle parole, tante volte aveva cercato di fargli capire che il loro rapporto era semplicemente amicale, forse diventato un po' troppo intimo da anni ma niente che vada oltre. Non per lei almeno. L'amore non rientrava nei suoi piani, l'unico sentimentalismo che la faceva sentire ancora "viva" era scaturito dalla sua gang, dalla sua famiglia, dalla vendetta che la divorava interiormente. Jack era il suo migliore amico, la sua spalla, la sua ancora. Non voleva che soffrisse, lui era il suo Puppy e nessuno doveva toccarlo. Pensiero che anche lei considerava egoistico, infantile e incoerente, ma che la riportava ad un semplice senso di protezione nei confronti di quel capellone biondo bisognoso di attenzioni continue.
–Com'è andato il trasferimento del carico? I coreani sono stati di parola?- cambiò argomento il capo accendendosi una sigaretta, segno che il ragazzo doveva mettere il suo gioiello a riposare. –Si, tutto è andato secondo i nostri piani. I coreani sono dalla nostra parte, hai vinto anche questa volta.- la beffeggiò affettuosamente con un ghigno compiaciuto –Ti rispettano e ti temono. Meglio di me sai che non avrebbero mai e poi mai rifiutato un'alleanza con il Boss di Fiore. Persino quegli sporchi sbirri non riescono a tenerci testa. Le Serpi sono ormai sulla vetta. Non ci può fermare nessuno.-
–Perfetto! Dobbiamo estenderci il più possibile. Hai notizie sull'identità dell' agente segugio che ci da la caccia? - gli domandò seria l'Heartphilia. Da mesi il questore Fernandez le aveva messo alle calcagne due degli agenti più abili dell'FBI e della CIA. Le sue fonti sostenevano che fossero fratelli. Il più grande,34 anni, mirava agli affari di suo zio, all'uomo "della sua nuova vita" se così poteva definirlo. A lui doveva una casa, quello che possedeva, quello che era diventata, una famiglia, fama, potere, tutto. Non per niente il suo nome faceva tremare non solo Magnolia, non solo l'intero continente di Fiore, ma persino le altre nazioni. Quando il nome di Black Dragon, detto anche Apokalisse, e Urania echeggiavano nell'aria nessuno fiatava, loro erano i PADRONI. Era arrivata a quei piani alti sudando, patendo le peggiori torture, sporcandosi. Il più piccolo, 27 anni circa, si era concentrato invece su di lei, quel tizio sembrava eccitato dalla sua bravura e lei se ne compiaceva. Salamander, era questo il suo nome in codice, le dava scariche di adrenalina. Loro non erano i classici "gatto" e "topo", il paragone non si addiceva alle loro personalità, ai loro ruoli. Quei due erano capi branco con le contropalle. Un Leone e una Leonessa che si contendevano il padrocinio del territorio. Sole e Luna che gareggiavano uno contro l'altro per chi sovrastare il cielo.
–No ma abbiamo allungato uno dei nostri tentacoli nel quartier generale. Questione di tempo e avremo il volto. Perché ti interessa così tanto? Nemmeno per Scarlet sei stata così gasata.- le chiese infastidito Jackal. La ragazza ghignò divertita mentre, con passo felpato, ribaltò le posizioni mettendosi su di lui.
-Perché quel tizio è davvero allettante. Sarà la chiave principale del mio divertimento.-
***
Pv ??
-158, 159, 160-
-Ma tu non ti stanchi mai? Ci saranno 32° gradi all'ombra e tu stai piazzato sotto il sole cocente a fare flessioni? Ancora di più mi rendo conto che il tuo soprannome è veramente adatto a te. Sei una salamandra. Aggiungo SALAMANDRA PSICOPATICA.- mi disse ironicamente il moro appollaiato sul divano mentre ingurgitava birra fresca e guardava un documentario sui ghiacciai.
–Non posso permettermi nessun tipo di spompata estiva. Devo stare in allerta e pronto all'azione. Tra una settimana Urania colpirà di sicuro la terza succursale della banca di Fiore. Dobbiamo riuscire a decifrare l'altro messaggio. Questa volta non mi sfuggirà, le manette a quella vipera le devo mettere io.-
Questa volta sarà il sottoscritto a vincere, le toglierò quella maledetta maschera e riuscirò a vederle il volto proclamando una volta per tutte la fine di questa dannata caccia. E' assurdo come riesca sempre a cavarsela. Nessuno, nemmeno l'FBI, riesce a raccogliere informazioni su lei e la sua gang. Non abbiamo un volto, non abbiamo un nome anagrafico, non abbiamo niente, nelle nostre mani ci sta solo il suo fantomatico "appellativo" e il nome della sua banda. Sembrano dei fantasmi. Appaiono e scompaiono come se nulla fosse. Ad essere sincero non ho molto interesse al resto della "ciurma", non sono loro il mio principale obiettivo. IO VOGLIO LEI. Da quando mi hanno affidato questo caso, ormai divenuto di Stato, non dormo quasi più la notte. E' diventata la mia ossessione. Urania, l'alfa, il boss, l'imperatrice di Fiore stava diffondendo i suoi tentacoli anche oltre il continente e questo aveva creato non poca agitazione ai pezzi grossi del governo anche se, ne sono convintissimo, alcuni di loro sono corrotti. In questo campo sociale il proprio guadagno, la propria nomina è più importante di qualsiasi altra cosa.
-Natsu mi senti?- biascicava irritato l'altro –Oooh testa di cazzo ti vuoi sbloccare?-
-Oh si che c'è? Che vuoi Gray mi sto allenando.-
-Ti sto chiamando da tre ore e continui ad ignorarmi. A cosa stai pensando?-
-A niente! Ho voglia di pollo fritto e salsa. Ordini tu mentre vado a lavarmi?-
-Ok ma questa volta paghi tu.-
Salii le scale dirigendomi in camera mia. Casa mia è diventata ormai un albergo, gente che viene e gente che va. Reggiseni, mutandine, preservativi gettati ovunque. Mi sento dentro un porcile.
-GRAY PORCA PUTTANA QUANDO TI SCOPI ULTEAR TOGLI ALMENO LO SCHIFO CHE LASCI. QUESTA CASA NON E' UN BORDELLO.- gli urlai super irritato. Era insopportabile, va bene che non sono un maniaco dell'ordine ma ho la decenza di lasciare in maniera civile casa, specialmente in determinate circostanze. Più se la rideva più mi veniva voglia di ammazzarlo. Se non fosse per il fatto che il signorino non è altro che il fratellastro di Erza avrei cambiato da mesi serratura. Presi le prime cose che capitarono da dentro l'armadio e mi infilai in bagno. Il getto dell'acqua gelida mi creava spasmi di assoluto benessere in tutto il corpo.
Ero terribilmente stressato, Urania mi stava letteralmente facendo uscire pazzo. Dentro le mie narici è intrappolato il suo odore, vaniglia e pesca, un profumo che è capace di mandarmi in pappa il cervello in un solo istante. E' irritante, maledettamente irritante non riuscire a fare un fottuto passo avanti su questa faccenda. Maledizione! Dopo tutta la fatica che ho fatto per raggiungere il rispetto e la mia attuale posizione non mi va a genio di ricevere altre lamentele,ultimamente ne ricevo fin troppe. Tsk! Ad ogni missione un guaio, io e i ragazzi, lo combiniamo sempre. Fortunatamente a salvarci il culo è il nostro "Venerabile Gerard".
Non è stato facile emergere, ho sudato, sofferto , faticato, pagato a caro prezzo per interi anni in quel campo di addestramento speciale. Lì c'ho buttato tutta la mia infanzia, la mia adolescenza. Lì ho trascorso gran parte della mia vita. Solo, senza l'aiuto di nessuno, sono diventato un agente dei servizi segreti effettivo. SALAMANDER, è il nome che mi hanno affibiato sin da piccolo, un nome che sono orgoglioso di portarmi addosso come un tatuaggio. Ha un qualcosa che mi ricollega a lui, mio padre, il grande Drago di Fuoco della Central Intelligence Agency, ben conosciuta come CIA. A lui devo la mia devozione, per lui ho deciso di gettarmi dove sono adesso. Spero che da lassù sia fiero dei traguardi che i suoi figli hanno raggiunto.
Quando mesi fa mi hanno proposto il caso Shinki mi sono infiammato, non c'ho pensato due volte ad accettare. Voce di popolo sosteneva che fosse un'operazione che stava friggendo il cervello dei migliori agenti del continente, ancora oggi mi chiedo il perché abbiano scelto una squadra così giovane per un caso così delicato e pesante. Avevo sentito tanto parlare di Ophiuchus, del loro capo, mi sono sentito attratto da quella figura misteriosa. Da Lei. E' come se, in qualche modo, il mio istinto cercasse di dirmi che c'era qualcosa che andava oltre. Lo sento sin dentro le ossa. Mio padre mi ha sempre detto che c'è un motivo nascosto dietro ogni azione, decisione, e l'Alfa ne aveva combinate di cotte e di crude. Non parlo solo di semplici furti e spacci di cocaina e altre sostante illegali. Le sue mani sono sporche di sangue, i suoi reati, i suoi approcci alla criminalità iniziarono da quando aveva 14 anni. E' addestrata a dovere, ha lo stesso modo di fare di quell'uomo. Sadica e spietata fino al midollo. Colpi e azioni decise, mai un tentennamento. Degna della sua nomina. Non dimenticherò mai la brutalità di quella sera.
Eravamo riusciti a catturare uno dei membri di Raven Tail, Flare Corona, ben conosciuta come la "puttana rossa" di uno dei più bassi quartieri di Magnolia. Avevamo stipulato un accordo, protezione in cambio di informazioni sull'Imperatrice, riuscì a dirmi semplicemente quando iniziò, quanti anni aveva e soprattutto di guardarmi bene le spalle. Il mondo dell' Alfa era un'enorme piovra serpentata. La rossa non ebbe nemmeno il tempo di continuare che un "MUORI INFAME" si diffuse, come un sussurro, dentro quella piccola stradina del quartiere Oversider seguito da uno sparo che si scagliò in pieno sulla fronte della ragazza.
Sprecò un solo colpo,solo un colpo. Fu lì che la incontrai per la prima volta. Fu lì che io scontrai i miei occhi in quelli suoi caramellati,velati da una maschera. Il buio di quella strada non mi permise di vedere altro ma, quello sguardo per me fu una visione paradisiaca macchiata di sangue. Le giurai sul cognome che porto che l'avrei presa prima o poi, che l'avrebbe pagata per tutti i crimini che aveva commesso.
A distrarmi dai miei pensieri fu il richiamo di Erza. Erano arrivate altre notizie,altre informazioni da aggiungere al mio puzzle.
Scesi di corsa con addosso solamente i pantaloncini da basket di mio fratello. Erano tutti,o meglio quasi tutti, piazzati intorno al tavolo. Gerard, Erza, Gray, Levy, Sting Ultear, Bickslow e Midnight. Fu quest'ultimo a prendere la parola.
-In questo dvd ci sta il videoclip che l'Alfa ha mandato,in via del tutto eccezionale,a Nat.-
-Mid hai convocato tutti qui per dirci nuovamente le stesse cose? Fammi capire- puntualizzò il biondo. Sting è noto per il suo essere terribilmente irrascibile persino con l'aria che lui stesso respira. Da giorni rimuginavamo su quel video, ero riuscito a risolvere il primo rompicapo, mancava il secondo.
-No troglodita. Non vi siete accorti di nessun altro particolare?- riprecisò
- Ha cambiato modalità di avviso. Da semplici biglietti da visita firmati adesso ha utilizzato un video. Sappiamo benissimo quanto sia vanitosa ed egocentrica quindi si è mostrata. Non sono molto sorpreso perché, dobbiamo ammetterlo, per l'agilità che possiede ha un fisico di tutto rispetto e la ragazza ne è consapevole.- rispose Gerard pensieroso.
-Mostrata è una parolona. Sappiamo solo che è una ragazza, informazione che già avevamo, ed ha buon gusto. Quella maschera è meravigliosa, sicuramente sarà una ragazza colta, amante dell'arte e della cultura.- aggiunse Levy,una ragazza minuta dai capelli turchini.
-E' una gnocca da paura.- sibilarono all'unisono il ghiacciolo e serpente a sonagli, chiamiamo così Bicks per il suo modo di parlare.
-Questo si ma poi? Capo non hai proprio visto altro? Guardate attentamente il videoclip.-
Il capellone si avvicinò al televisore avviando il video.
L'immagine di lei sembrava illuminare l'intera stanza, seduta composta con quel tubino nero che le fasciava perfettamente quelle curve che, santo dio, erano una visuale da sballo. Una lunghissima treccia le si poggiava sulla spalla destra, portamento nobile, fine. Sul viso la stessa maschera veneziana nera e bianca brillantata che le fa spiccare quel suo sguardo da cerbiatta e le lascia in bella vista solo quel suo dannato ghigno perverso che, a mio avviso, da' forma al suo ego spietato.
-Buongiorno carissimi topolini, non credo che ci sia più bisogno di presentarmi dopo 10 anni di caccia. Amo andare dritta al sodo. Sicuramente vi chiederete il perché di un cambiamento così drastico. Semplice, mi sono scocciata di sprecare inchiostro e il mandarvi un videoclip mi eccita maggiormente. Salamander, principalmente il mio destinatario sei tu. Hai urlato l'ultima volta che sarai tu quello che metterà fine alla mia avanzata, hai messo sul mio tavolo da gioco una scommessa alquanto gustosa ed euforica. Hai tutta la mia eccitata attenzione.- allargò maggiormente il suo sorriso, quelle labbra marchiate di un rosso sangue sembravano richiamarmi all'agguato, per poi riprendere il suo discorso. –Ho un piccolo indovinello da porti che, una volta svolto, ti svelerà le mie due prossime tappe del 7 Luglio. Pronto?
Aziona il tuo cervello. Partiamo con il primo:
A SCROOGE MCDUCK PIACEVA TANTO. ERA IMMENSA, SEGRETA, LUMINOSA E IMPORTANTE. TUTTI LA DEFINIVANO UN'OPERA D'ARTE.
Che sarà mai?
NON TUTTI I LUOGHI LO POSSIEDONO MA CHI CE L'HA LO REPUTA NECESSARIO. SI BAGNA E SI ASCIUGA. SI AMMIRA E SI ODIA. AVVICINA E DIVIDE.
Sono due semplici indovinelli, anche un bambino riuscirebbe ad arrivarci. Non deludere le mie aspettative, ne hai create tante. –
-Si diverte con noi, non c'è chissà quale novità se non il mio continuare a dire che sarà una vera e propria gnocca sta tizia. Mi gasa tantissimo. Credo che mi farò notare anche io, non è giusto che tutta l'azione la debba avere solo cervello bruciato. E' ingiusto, non pensi Sting?-
Gray sapeva veramente come farmi incazzare. Migliore amico quanto si voglia definire non sopporto chi si accoccola sul mio sistema nervoso.
-Beh si.. è scorretto. Voglio dire ad una bomba bionda simile due belle botte non le negherei. A me le bionde accendono. - gli rispose Eucliffe divertito. Un divertimento che mi faceva ringhiare senza capire fino in fondo il vero motivo di tanto fastidio. Era la mia preda. Era stata affidata a me.
-Avete finito di fare i babbei o continuiamo? Erza non dici nulla? E poi Nat di cosa parla? L'hai vista?- interruppe Bicks facendomi sbiancare di colpo.
-Ehm boh, magari mi avrà sentito mentre dicevo che la voglio prendere a tutti i costi no? Insomma lo sai che urlo sempre quando non mi vanno le cose.-
-Sto contando fino a 10. Mid continua,dove vuoi parare?- innervosita tuonò la Scarlet.
-BINGO. Ottima osservazione biondo ossigenato. Abbiamo un altro dettaglio a nostro favore, Urania sta giocando con noi. Sappiamo quello che sappiamo ma stiamo dando un volto al suo personaggio. E' bionda. Sicuramente penserete: "E' una parrucca gne gne gne" no. Non lo è. Ho chiesto aiuto a Kinana, sono i suoi. In più, amici miei, eravamo convinti che il filmato terminasse qui, con questo invito a Natsu di sorprenderla con le sue doti quindi, molto probabilmente, ha informazioni su Salamander, sa che è un agente dell' FBI, che è un portento nel suo lavoro. Salamender è conosciuto parecchio, fortunamente non conoscono né la fisionomia né la vera identità. Ma c'è un sequel.-
Sbagliato amico mio,un dettaglio l'ha.
I MIEI CAPELLI.
FLASHBACK
"Hai dei capelli davvero bizzarri sai? Sia per il colore e sia per la forma. Touchè!" aveva risposto alla mia minaccia.
FINE F.B
Quello che le avevo detto non l'aveva minimante scalfita, almeno così mi era sembrato prima dell'arrivo del filmato. Trovava bizzarri i miei capelli, io trovavo bizzarra lei e la sua maschera. Non ho mai chissà quante parole per spiegare a me stesso le cose, figuriamoci in una situazione così se quel poco mi basta.
Prese un respiro e piggiò nuovamente sul play del telecomando.
-Né Ania non pensi che dovresti lasciare un piccolo messaggio al nostro adorabile questore e alla sua leccapiedi scarlatta?-
Una voce maschile? Ania? Che sia il suo vero nome?
Mi avvicinai immediatamente al televisore per cercare di scorgere qualsiasi tipo di dettaglio importante che mi portasse a capirci di più. Che sia uno dei suoi scagnozzi? Io quella voce l'ho sentita da qualche parte, ma dove?
-Hai ragione Puppy, dovrei proprio.- nuovamente quel tremendo ghigno – Né Erza pensi davvero che una villa sperduta in Scozia riuscirà a proteggere per sempre Sho? Ricordati che gli infami un'unica fine fanno e lui, stanne ben certa, non se la caverà. Non è nel mio mirino, non ha calpestato i miei di piedi, a mio avviso non ha proprio fatto nulla ma chi sta in alto lo vuole morto. Sempre se .. – si bloccò un secondo per guardare l'orologio che aveva sul polso. Un MK rosa cipria quasi gold e per non parlare delle mani estremamente curate, bisognava dire che anche in questo risultava impeccabile. Si trattava bene la ragazza. –Non lo sia già.- terminò divertita.
Mi voltai di scatto quando sentii Erza e Gerard alzarsi con agitazione, chiamando le guardie del corpo del ragazzo che era tenuto in custodia in Scozia. In pochi eravamo al corrente del trasferimento del collaboratore quindi solamente dall'interno l'informazione era trapelata.
-Cazzo non risponde nessuno. Dobbiamo assolutamente andare in Scozia Gerard, Sho è in pericolo.- urlava Titania in preda alla preoccupazione.
-Calmati Erza, adesso chiamo Meredy e mi faccio dare notizie.- cercò di rassicurarla il turchino.
-Erza non credo che siano riusciti ad entrare. All'interno della villa ci stanno Kagura, Aria ed Elfman insieme ai loro uomini. E' impossibile.- si intromise Ultear con una calma da far arricciare ogni singolo pelo del corpo.
-Meredy dove diamine eri? Devi assolutamente darmi notizie del caso 567. IMMEDIATAMENTE.- chiese Levy collegata dal mio pc a quello della rosa che stralunata ci guardava con rammarico.
-Levy..avevo cercato di mettermi in contatto con Gerard e Erza ma entrambi i cellulari risultavano occupati. Sho è morto..l'hanno trovato,insomma se così si può definire ormai,sciolto nell'acido dentro la vasca da bagno. C'è stato uno sterminio, hanno dato il peggio di loro. Kagura ed Elfman non sono gravi ma Simon, che è intervenuto appena abbiamo dato l'allarme, si. Mi dispiace tanto, non ci siamo accorti di anomalie perché hanno sabotato i nostri server e tutto risultava alla norma. Sono stata io ad accorgermi di qualcosa perché le immagini che ricevevamo mi sembravano familiari e, infatti, così erano. Hanno piazzato vecchie parti di sorveglianza sui nostri pc, giusto il tempo di agire. August-sama mi ha chiesto di convocarvi tutti in centrale. Riunione straordinaria.-
Silenzio..solamente silenzio.
QUESTA E' LA SUA FIRMA, QUESTO TOCCO DI ALTA CLASSE MERDOSO APPARTIENE SOLO AD UNA PERSONA. LUI E' TORNATO.
URANIA COSA C'ENTRI TU CON LUI? CHE LEGAMI AVETE? PERCHE' HAI VOLUTO AVVERTIRCI? DOVE VUOI ARRIVARE?
***
THREE DAYS LATER
Un Audi R8 nera era appena entrata nella cancellata di un'enorme villa lussuosa. Avete presente quando si dice "il ricco sperpera e mostra il suo possente patrimonio"? Ecco, peggio. Enormi composizioni floreali adornavano la stradina principale, dai finestrini si scorgeva l'enorme distesa dei campi di equitazione, di poligono, tennis e golf. Le solite attività noiose che i nobili sono abituati a fare. Attività che non hanno sempre fatto impazzire la piccola di famiglia.
-Juvia è molto legata a questo luogo. E' qui che ha iniziato a sentirsi felice.- strabuzzò una bellissima ragazza dai lunghi capelli blu, seduta sul lato passeggero. Sorrideva sorniona dinanzi a quel panorama. La bionda alla guida la guardò con la coda dell'occhio mentre un mezzo sorriso le incorniciava il viso. E' vero, è qui che hanno affrontato il loro dolore, è qui che sono cresciute. Era riuscita a risollevarla, a darle dei motivi validi per fidarsi di lei e della sua famiglia. Aveva riportato in vita quel piccolo fagottino inespressivo che inquietava alla vista. Doveva ammettere però che non sapeva definire più inquietante la ragazza da piccola o adesso, divenuta ormai donna, ossessionata da lei peggio di Jackall. Quel suo "Lucy -san" ripetuto ogni secondo, addirittura a volte urlato,di notte, mentre a darle piacere era il compagno,o qualche altro individuo,era davvero allarmante. Avere a che fare con due personalità come le loro, morbosamente legate, risultava spesso asfissiante e stressante ma erano essenziali. Voleva bene a quei due, erano importanti per lei, anche quando litigavano tra di loro per inutili gelosie. Avevano un non so che di "tenero".
-Juvia è contenta che Lucy-san, dopo tanto tempo, passerà una giornata solo con lei. Juvia si è sentita trascurata.- biascicava con il muso da bambina.
"Come non detto, rieccola."
L'Heartphilia tolse la mano dal cambio e le accarezzo dolcemente il capo regalandole un dolce sorriso. Sorriso che fece arrossire la sorella.
-Mi dispiace che ti sia sentita trascurata ma, lo sai, al momento sono impegnata con gli affari e non ho il tempo nemmeno di grattarmi la testa. Ti prometto che cercherò di finire presto con lo zio e ci godremo insieme la giornata. Ok?- le rispose con quella vocina che solo a lei e al fratello riservava. La blu si beò di quel contatto, voleva che andasse ben oltre ma non potevano, non adesso.
-Si, Juvia lo sa e non vede l'ora di stare con Lucy-san.- le trillò gettandosi su di lei arpionandosi al suo collo –Juvia ha bisogno di sentire su di se Lucy-saaaaan-
-Juvia ma che dici?Che faaiii mi farai sbandare cazzo!-
Inutile le proteste, inutile ogni singolo tentativo di scrollarsela di dosso. Le si era appiccicata al braccio e non voleva mollarla.
"Quando fa la psicopatica la ucciderei".
-Bentornate a casa signorine! I vostri zii sono in veranda che stanno consumando la loro colazione. Seguitemi vi accompagno.- l'accolse con eleganza una bella ragazza dai lunghi capelli bianchi e gli occhi blu notte.
-Oh Sorano non usare questi convenievoli con noi, siamo cresciute insieme. Non ti si addicono.- la canzonò amichevolmente la bionda. La ragazza si mise a ridere e abbracciò di scatto l'amica.
-E' bello rivederti Lucy, non venivi alla tenuta da mesi.- la rimproverò la bianca con tono scherzoso. –Non si fa,nemmeno un messaggio. Zia Anna era preoccupata.-
-Rivale in amore. Rivale in amore. Rivale in amore.- sussurrava la blu in preda alla crisi di nervi.
-Sempre schizofrenica Juvia. Non sei cambiata di una virgola. Non sono una rivale in amore, mai stata. A ME PIACCIONO SOLO GLI UOMINI. Comunque andiamo gli zii vi aspettano.-
-Eheheheheh per favore scrollamela di dosso. TI PREGO.-
Rientrare dentro quelle mura le dava sempre una strana sensazione, era si, legata a quel posto ma le dava una certa nota di allarme. Come se al suo interno ci fosse del marcio.
-Signori le vostre nipoti sono venute a farvi visita. Se avete bisogno chiamatemi.- e la cameriera si congedò
-Ragazze che bello rivedervi!- disse con tono affettuoso l'adulta. Anna Heartphilia, sorella gemella di Layla Heartphilia nonché madre di Lucy. Era impressionante come le tre femmine di casa fossero identiche.
-Juvia è contenta di rivederti zia.-
-Vale lo stesso anche per me- le rispose sorridendo l'altra nipote –Zia ma il vecchio? Mi avevano detto che era qui con te.-
-Lui è fuori, raggiungilo. Sarà contento di vederti.-
Uscendo dal porticato,lo cercò con lo sguardo per qualche secondo fino a quando scorse la sua figura predominante intenta a fumare una sigaretta. Lunghi capelli argentei con dei leggeri riflessi tendenti all'azzurro, pelle abbronzata, tribali blu tatuati in quelle braccia muscolose che tante volte l'avevano accolta nei suoi momenti di sconforto, durante certe notti in cui non riuscivano a contenere l'attrazione infernale che provavano per l'altro. Quell'uomo era stato davvero importante per lei, lo era tutt'ora. Eppure..
-La postura da pesce lesso non si addice alla mia prediletta. Fino a quanto rimarrai ferma lì? Non vieni a salutare il tuo zietto, scricciolo?- le proferì con scherno.
"Non era cambiato,era sempre lo stesso uomo presuntuoso di sempre."
-I tuoi acciacchi reggerebbero ancora ad un abbraccio alla koala? Ti vedo invecchiato.- recitò con stesso impeto.
Amavano stuzzicarsi, era il loro modo di manifestare l'affetto che provavano l'uno per l'altro. Era diventata donna tra le sue mani, l'aveva torturata, portata allo stremo delle forze, l'aveva consolata, protetta, avuta. Lui avrebbe continuato una relazione clandestina senza problemi, amava Anna, era la donna della sua vita, ma quella ragazzina gli era entrata dentro creandogli a volte dei veri e propri spasmi. Spasmi che saltavano da una forte eccitazione a pungenti sensi di colpa. Se avesse avuto la possibilità di tornare indietro non l'avrebbe catapultata nel mondo pericoloso in cui si trovava adesso. Le avrebbe fatto vivere una vita diversa. Non aveva avuto figli, sua moglie a causa di un microbo studiato in laboratorio divenne sterile. Non aveva avuto la possibilità di sentirsi felice nel vedere nascere il sangue del suo sangue ma aveva visto crescere quei marmocchi, li reputava suoi. Soprattutto lei. LUCY ERA QUALCOSA DI SUO.
-Attenta a non provocare, potrei dimostrarti in altri modi se sono o meno colpito dagli acciacchi della vecchiaia. – le ghignò facendola arrossire – Vieni qui, fatti abbracciare. Non ti vedo da un sacco.- Aprì le sue possenti braccia aspettando che la sua scricciola gli si gettasse tra le braccia, reazione che non dovette aspettare.
-Sei mancato anche tu Zio.- gli sussurrò amorevolmente.
-So che gli affari ti vanno bene, sono orgoglioso di te.-
-Si fortunatamente ho avuto un ottimo insegnante.- lo beffeggiò – Hai visto che abbiamo alle calcagne due ossi duri? Sono gasata.-
-Non dovresti nemmeno chiedermelo, non ho tra le mani ancora le loro vere identità. Questione di tempo. A quanto gli informatori mi hanno riportato uno si chiama Salamander mentre l'altro Spriggan, devo dire che quest'ultimo ci sa fare. La fortuna nostra è che abbiamo creato due personaggi che celano alla perfezione le vere identità. Anche se gli daremo una gatta da pelare abbastanza ardua, nemmeno i migliori prima di loro mi hanno fermato, non dobbiamo abbassare la guardia. Mai sottovalutare l'avversario.- assentì un po' severo. Tonalità severa che, nel suo piccolo, l'aveva sempre fermentata interiormente, la convinse a cogliere la palla al balzo.
-Non pensi di aver esagerato con quel ragazzino di 18 anni?- gli setenziò duramente mentre venivano raggiunti dalle altre due donne che si irrigidirono dalla tonalità di voce con la quale si era rivolta all'uomo. Non presagiva niente di buono.
-E tu? Che hai dato un colpo secco alla puttana rossa? Non hai esagerato? Non immagini nemmeno che guaio hai combinato.- quel tono, quel tono così duro, per anni l'aveva fatta tremare. Per anni le aveva creato disagio e paura durante il suo addestramento, malcontenti che lei non gli aveva mai mostrato. Troppo orgogliosa per farsi mettere i piedi in testa, era pur sempre un' Heartphilia e le donne di quella casata tenevano gli attributi per ribellarsi. Aveva di nuovo quello sguardo serio, di chi non accetta repliche, di chi ostenta di avere sempre e solo ragione.
-Non provare a mettere le due cose sullo stesso piano. Avrei compreso se fosse stato un pezzo grosso, uno di quelli ai quali vuoi far capire chi comanda, ma non un ragazzino che voleva avere un futuro migliore e stava racimolando, come meglio poteva, dei soldi. L'hai fatto sciogliere, ti rendi conto di quanta brutalità ti esce ultimamente con facilità dalle mani?- urlò furiosa –Sho aveva solo una piccola piazzetta di spaccio in periferia, niente di più. Non ha mai visto nessuno, voleva solo rimanere libero e la Scarlet gli ha proposto una collaborazione. Andava di mezzo solo Ivan, l'avremmo tirato fuori il giorno dopo. Corona stava spiattellando informazioni che avrà sicuramente sentito brofonchiare al suo capo. Mi sono solamente salvata il culo.-
-Di che stai parlando?- le domandò incredulo. Ivan era un uomo fidato, non avrebbe tradito lui e tantomeno lei, almeno così pensava.
-Quello che hai sentito zietto. Corona stava dando informazioni sul mio conto a Salamander, l'ho stroncata sul nascere per questo. Sono sicura che oltre a sapere quando ho iniziato, quanti anni ho, chi dentro, di nostro, c'è infiltrato avrebbe riconosciuto anche i nostri volti.- gli setenziò dandogli le spalle e allontanandosi –Sappilo Ivan è nella mia lista, sarò io stessa ad ammazzarlo. Con o senza il tuo consenso OPHIUCHUS SI SBARAZZERA' DI RAVEN TAIL.- Aggiunse fulminandolo con lo sguardo. –Gli infami tutti una fine fanno, è il tuo motto Apokalisse. Buon proseguimento di giornata. Andiamo Juvia.-
Dentro quelle parole, quello sguardo, quella postura piena di fierezza e sicurezza rivide i suoi genitori. Lucy era la perfetta combinazione di Jude e Layla. Lui sapeva che un giorno sarebbe diventata autonoma, forse anche un pericolo, ma conosceva la ragazza, amava troppo la famiglia per rivoltarsela contro.
-Tesoro! Era sicura di quello che ha detto. Conosco mia nipote, non sentenzierebbe fandonie distruggendo alleanze senza motivo.- puntualizzò la grande delle Heartphilia –E poi.. a me Ivan non è mai piaciuto. Fosse stato per me sarebbe morto da anni.-
-Mmh... lo so ma devo indagare. Prima di agire devo avere sicurezze. Fai convocare da Sorano Silver e Deliora, devo parllare con loro.- le ordinò con freddezza.
Black Dragon era davvero incazzato. Non doveva essere una novellina a dirgli che qualcuno stava rigirando la lama a favore proprio, doveva essere vigile.
"Lucy...."
L'ultimo pensiero prima di sbattersi con ira la porta dietro.
-Lucy sei sicura di quello che stai facendo? Era veramente furioso.- Juvia le dichiarò con un certo allarmismo nella voce. Sapeva quanto spietato potesse essere quell'uomo, non voleva perderla. La bionda la guardò gelida ricavando dall'altra parte un'espressione terrorizzata, quando voleva sapeva anche lei parlare solo ed esclusivamente con lo sguardo. Ma quella lì era Juvia, non voleva che proprio la ragazza avesse paura di lei.
-Stai tranquilla è tutto sotto controllo. Alla fine è vero, lo sai anche tu, Ivan sta cercando di far suoi i traffici minori. Obra non vuole avere problemi con noi, sa che se Ivan fa il passo più lungo è fuori, e come lui tutti. Flare è morta, lui ci tiene alla pellaccia. Quel ragazzo è stato ammazzato senza un motivo valido. Sho voleva solo liberarsi dalla criminalità, voleva tornare a vivere una vita normale. Tutti noi vorremmo ma abbiamo motivazioni che ci spingono a proseguire. Siamo dentro il tunnel, non possiamo uscire. Specialmente io.-
Con un sorrisetto furtivo mise in moto frecciando successivamente lungo il viale.
-Shopping? Gli ho fregato la carta di credito! Ahahahahah!-
- LUCYYYYYYYY! CI AMMAZZA DAVVERO.- le urlò contro la blu mentre la sorella se la rideva divertita per aver nuovamente fatto fesso il vecchio.
-Che sarà mai una centinaia di euro in meno? Non se ne renderà nemmeno conto.-
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