71. Alessia
2 anni dopo...
-che caldo che fa, mi so squagliando- io e Giulia siamo nella spiaggia di Barcellona e ci sono almeno 40° all'ombra e 42° scoperti.
-a chi lo dici, avrei voglia di buttarmi in un bagno di ghiaccio.- si lamenta Giulia.
Alzo gli occhiali da sole e mi guardo un po' attorno.
-ma i ragazzi?-.
Si guarda attorno e poi torna nella posizione in cui era prima e alza le spalle.
-saranno da qualche parte a corteggiare qualche ragazza in bikini- dice ironicamente lei.
Faccio una piccola risata alla sua affermazione e ritorno a rilassarmi.
"Se scopro che Damon va a corteggiare ragazze in bikini, giuro che lo uccido.", urla la mia voce interiore.
Ormai sono due anni che io e Damon stiamo insieme. Abbiamo passato gli anni più belli della nostra vita e adesso abbiamo anche finito la scuola.
Siamo liberi. Io ormai ho diciotto anni e lui diciannove. Io, Damon, Giulia e Drake stiamo facendo la vacanza a Barcellona, come avevamo programmato anni fa.
Ormai è quasi una settimana che siamo in questa bella città e purtroppo domani la dovremo abbandonare.
Sono successe molte cose in questi due anni. La prima cosa è che Drake e Giulia finalmente stanno ufficialmente insieme e già hanno programmato il loro futuro insieme, un po' come abbiamo fatto io e Damon.
Quando torneremo a Chicago, Giulia e Drake si cercheranno una casa, almeno così hanno detto, perché vogliono costruirsi una famiglia e vivere insieme come una vera coppia.
Io sinceramente non ho mai pensato di andare a vivere con Damon, non so perché ma non mi sento ancora pronta. Sono ancora indecisa su che cosa fare. Ovviamente sono sicura che voglio passare tutta la mia vita accanto a lui, sposarmi con lui e avere una famiglia con lui, ma intanto penso a far mantenere la nostra relazione stabile.
Non che abbiamo mai avuto problemi in questi due anni. Sì, ci sono stati dei litigi ma, andiamo...quale coppia normale non litiga? Io impazzisco se non litigo almeno una o due volte al giorno con lui.
Insomma, sarebbe strano stare con una persona e capirsi perfettamente senza mai litigare, non resisterei nemmeno un attimo.
Comunque, stavo dicendo...io e Damon già abbiamo quasi organizzato il nostro futuro, ma non è sicuro ancora niente.
Poi, mio fratello si è trovato una ragazza che ha la mia stessa età. Ormai lui ha 20 anni e decide che cosa fare della sua vita, meglio di chiunque altro. Mi fa piacere che dopo anni, finalmente sia riuscito a trovarsi una ragazza con cui stare. Non mi piace l'idea di lasciare solo mio fratello, in una casa che ha mille ricordi per noi due.
Un altro particolare che ho dimenticato è Claudio. Ha finito anche lui il liceo e adesso ha deciso di andare all'università di Parigi. Ha sempre voluto andare in Francia, fin da quando eravamo alle medie. E adesso finalmente ne ha l'opportunità.
Ci chiamò quando finirono gli esami per dirci che anche lui era passato e che finalmente poteva realizzare il suo sogno di studiare all'università di Parigi. Disse anche che se mai dovesse fidanzarsi con una ragazza, quella deve essere francese.
Sento un ronzio alle orecchie ma non ci faccio caso perché sono troppo impegnata a rilassarmi e a godermi quest'ultimo giorno di vacanza in questa splendida città.
In una settimana che siamo qui ci siamo girati quasi tutta la Spagna. Mi piace da impazzire e soprattutto ha molte attrazioni turistiche e molti monumenti storici. Se potessi, l'estate prossima vorrei passarci di nuovo. Quello che particolarmente mi ha colpito di Barcellona è stata la Sagrada Familia. È una grande basilicata cattolica che è visitata in massa da molti turisti. Quando ci sono entrata ne sono rimasta incantata.
Questa vacanza è stata la più bella che io abbia mai fatto in tutta la mia vita, e il bello è che l'estate non è ancora finita quindi...chissà, forse faremo un altro viaggio in qualche altro paese.
-a che pensi Ale?- mi domanda Giulia.
-ah, niente... solo a quante cose abbiamo fatto in questi due ultimi anni. Ci sono stati molti cambiamenti nelle vite di tutti e questo mi è piaciuto parecchio.- sorrido tenendo messi gli occhiali da sole e girandomi verso Giulia.
-Sì, in effetti sono stati due anni bellissimi. Stressanti, perché dovevamo prepararci a fare gli esami di Stato, ma comunque bellissimi perché finalmente io sto con il mio amato Drake, tu con il tuo Damon e, inoltre, abbiamo finito anche la scuola. E adesso siamo qui, a rilassarci su questa spiaggia di Barcellona...- sospira e chiude gli occhi.
Mi giro di nuovo, distendendomi di schiena e sospiro -...e a pensare a cosa stanno combinando i nostri ragazzi- incomincia a ridere ed io la seguo a ruota.
In effetti è da un po' che non si fanno vedere. Quando siamo venuti qui, siamo stati insieme per una mezz'ora e poi loro se ne sono andati, lasciando me e Giulia a prendere il sole. Mi chiedo ancora dove siano e che cosa stiano facendo di più importante, da venire qui a stare con noi.
All'improvviso, quando finalmente mi stavo per rilassare, un getto d'acqua congelata mi si riversa addosso facendomi saltare in aria.
-aaaa- urla Giulia. Mi giro e la vedo completamente bagnata.
Appena vedo che Damon e Drake hanno due secchi vuoti in mano mi alzo di scatto ed inizio a sbraitare.
-MA DICO, SIETE FORSE IMPAZZITI?! MA CHE CAZZO VI È SALTATO IN MENTE?!- mi butto contro di loro e li spingo -CI VOLETE FORSE MORTE?!- continuo a sbraitare, mentre loro se la ridono.
-dai...avevate detto che sentivate caldo e così abbiamo deciso di rinfrescarvi un po'- giuro che questa volta Damon muore di sicuro.
Come ho detto prima, se non litighiamo almeno una o due volte al giorno non siamo normali.
-SENTI, TU- gli punto il dito contro -GIURO CHE TI AMMAZZO PER QUELLO CHE HAI FATTO.- sono seria, mentre Drake se la ride tranquillamente.
Vedo Giulia andargli contro ed iniziare ad urlargli in faccia e poi li vedo rincorrersi.
-SE TI PRENDO TI AMMAZZO!- sbraita Giulia, rincorrendo Drake che continua a correre per tutta la spiaggia, ridendosela.
Poso di nuovo lo sguardo verso Damon che mi sta guardando trattenendo le risate. Lo guardo con aria truce e poi sbuffo infuriata e me ne vado. Cioè, mi ha bagnato completamente, non ho nemmeno una parte di corpo libera di acqua. Sono bagnata a mollo.
Io mi stavo rilassando insieme alla mia migliore amica e quei due si permettono di farci questo scherzo e a interrompere la nostra quiete.
-dai Alessia, non ti sarai arrabbiata per questo scherzo- mi rincorre Damon cercando di fermarmi, ma io non rispondo e vado dritto.
Sono proprio infuriata con lui. Ha rovinato il giorno più rilassante della mia vita nonché l'ultimo giorno qui a Barcellona, con il suo stupido scherzo.
-Alessia, dai...Non fare la bambina, hai diciotto anni ormai, quel ruolo non ti si addice proprio alla tua età.- continua a starmi dietro ed io continuo a non rispondergli.
Scuoto la testa infuriata e incrocio le braccia, camminando ancora più velocemente. Non ho voglia di parlare con lui. Adesso sono parecchio arrabbiata e non so cosa potrei fargli.
-E va bene...- dice con tono di chi si è arreso. Ti ringrazio, lo hai capito che non voglio parlarti.
-Probabilmente andrò a disturbare qualche bella ragazza in bikini...- dice con tono malizioso, girandosi e camminando dalla parte opposta alla mia.
No. Che cosa?! Dalle ragazze in bikini no! Cazzo. Io lo ammazzo questo. Questa volta lo decapito direttamente.
Mi giro di scatto -E NO, BELLO MIO. TU NON VAI PROPRIO DA NESSUNA PARTE!- lo prendo e lo tiro per il braccio, strattonandolo a destra e a sinistra fino a quando non ci troviamo sotto un ombrellone abbastanza grande.
-gelosa?- giro la testa verso di lui e lo fulmino con lo sguardo.
-io? MAI!- la mia voce è un misto di bugia e rabbia.
Come si permette a lasciarmi stare e dire che se ne va a disturbare qualche ragazza in bikini? No, non se ne parla proprio. Tu rimarrai qua, a rompermi le palle e a cercare di farti perdonare per ciò che hai fatto.
-sarà...allora perché mi hai portato qui? Ti avevo detto soltanto che andavo da qualche bella ragazza, ti volevo lasciare sola, come mi avevi fatto capire.- capisco che sta usando un tono di sfida con me e quindi ribalto la situazione a mio favore.
-ah, ok. Scusa allora, pensavo volessi parlare con me... ho capito male.- mi alzo e gli sorrido -Vai. Tranquillo. Come ti ho detto prima voglio stare sola.- gli faccio cenno di sparire e lui si alza.
Intanto un gruppo di ragazzi, a mio parere molto carini, passa vicino a noi e nella mia testa si crea un'idea geniale.
-ok, allora a dopo.- mi saluta e si volta.
Perfetto, mettiamo in atto questo piano.
-EHI CIAOO- faccio un cenno di saluto ai ragazzi che sono appena passati e gli chiedo di venire qui, intanto Damon si è girato di scatto.
-Oh, hola hermosa.- mi salutano loro. Oh che carini. Mi hanno appena chiamato bella.
-piacere, Alessia- gli stringo la mano, e poi mi giro a guardare Damon. La sua faccia è un misto di odio e gelosia. Il piano sta andando alla perfezione.
-Stavamo andando a bere qualcosa, quieres venir con nosotros?- andare a bere qualcosa? Perché no?
-Si, con molto piacere- cerco di parlare il più sensualmente possibile per far ingelosire Damon. E vedo che ci sto riuscendo ed anche parecchio bene.
Appena arriviamo davanti al ''Bar de la Playa'', ci sediamo ed iniziamo ad ordinare i drink. Io ordino un Piña Colada, mentre gli altri ordinano un mojito.
-entonces, che ci fa una señorita tan hermosa tutta sola en esta playa?- domanda il più carino.
Ok, diciamo che non sono completamente sola perché ho due occhi di fuoco che prima erano di ghiaccio, puntati addosso come un falco predatore.
-in verità, sono con una mia amica- sorrido.
-oh que sonrisa tan hermosa que tiene esta chica- dice un ragazzo a tutti gli altri.
''Ehi, vedi che ci sono anch'io. Non puoi dire che ho un sorriso bello ai tuoi amici quando mi hai di fronte'', la mia me interiore grida perché questi ragazzi sono davvero gentili e Damon li sta fulminando con gli occhi ad uno ad uno.
-gracias- rispondo un po' imbarazzata.
-Perché tu y tu amiga non venite con noi esta noche a divertirci?- è fastidioso tradurre le piccole frasi che lasciano in spagnolo, ma che posso farci io? Non parlano bene la mia lingua, come io non parlo bene la loro.
Sto per rispondere di ''sì'', quando una voce maschile, particolarmente incazzata, si posiziona accanto a me e mi cinge la vita, stringendomi a sé.
-No, la señorita, come l'avete appena chiamata voi, è già impegnata con me. Piacere sono il suo ragazzo o, come dite voi, novio. Ora scusateci, dobbiamo andare- mi tira via ed io faccio un cenno di saluto a quei ragazzi che mi sono sembrati simpatici.
Appena siamo abbastanza lontani lui si ferma e mi guarda male.
-che ti è saltato in mente?- dice con voce abbastanza alta.
-che c'è? Geloso per caso?- nascondo una risata.
-Sì.- oh, lo ha ammesso, che coraggio -io a differenza tua lo dico che sono geloso-.
-e posso sapere il motivo per il quale saresti geloso di me?- domando inclinando la testa.
Lui risponde senza troppi giri di parole -Perché tu sei mia e di nessun altro- si avvicina e poggia le sue mani sulla mia vita avvicinandomi di più a sé -Tu. Sei. Solo. Mia.- scandisce bene le parole sicuro di sé.
-ah sì? E chi lo dice?- domando avvicinandomi ancora di più alle sue labbra. Lui prende la mia mano e mi mostra l'anello che mi ha dato due anni fa, il giorno di San Valentino.
-questo- indica l'anello -e questo-, mi bacia senza lasciarmi nemmeno il tempo di capire che cosa stia succedendo.
Le nostre lingue s'incontrano e incominciano a danzare come se non ci fosse un domani. Milioni di emozioni mi assalgono, tra cui passione e eccitazione allo stesso momento.
-mi perdoni per lo scherzo di prima?- mi liscia i capelli e mi guarda negli occhi.
-solo se tu mi dai un altro bacio...- sussurro sulle sue labbra. In un nano secondo si catapulta sulle mie labbra dandomi un bacio che dura si e no due minuti. Ci fermiamo per riprendere fiato e con gli occhi mi chiede: ''Allora? Mi perdoni?''.
-perdonato.- metto le mie mani tra i suoi capelli e ricomincio a baciarlo.
Quanto lo amo quando fa il geloso. Adoro anche quando mi fa gli scherzi. Anche se posso sembrare arrabbiata non lo sono veramente perchè so che lui li fa con le migliori intenzioni e che non avrebbe mai l'intenzione di lasciarmi o di tradirmi.
Mi piace stuzzicarlo dicendo che vado con altri ragazzi, perchè diventa subito serio e particolarmente protettivo.
-EHI VOI DUE! PRENDETEVI UNA STANZA!- sento gridare alle mie spalle.
Mi giro e ci sono Giulia e Drake che stanno venendo qui. Lui ha un braccio attorno alla sua vita e lei ha la testa poggiata sulla sua spalla. Aww, che carini.
Giulia e Drake sono quasi come noi, solo che loro litigano molto meno rispetto a noi, ma si chiariscono subito e dopo qualche bacio ritornano in carreggiata.
-ah ah ah, sei molto divertente Giulia.- dico sarcastica girandomi verso di lei e incrociando le braccia.
Alza le spalle e sorride. E adesso che cos'ha in mente?
-Giulia? Non mi piace quella faccia...che cosa vuoi fare?- domando preoccupata. Quando sorride in quel modo c'è sempre qualcosa sotto.
-stasera noi quattro andremo in discoteca e ci divertiremo come matti.- spalanco gli occhi.
-ma domani abbiamo l'aereo alle 11.00, come possiamo stare svegli a quell'ora se andiamo in una discoteca la sera prima?- lo so che io rovino sempre tutto con le mie precisazioni, ma che ci posso fare, sono fatta così.
-tranquilla, non faremo tardi e domani ci alzeremo perfettamente in tempo- dice sicura di sé.
Io guardo Drake che sembra d'accordo con la sua fidanzata e poi mi giro a guardare Damon che mi sussurra un ''andiamoci, domani se non ti dovessi svegliare, ti sveglierò io''. Gli sorrido e poi guardo di nuovo Giulia che aspetta solo una mia risposta.
-e va bene, andiamoci.- che cosa posso farci io se Giulia è così persuasiva e sicura di sé? So solo che, se non fosse stato per Damon, a quest'ora non sarei stata nemmeno li a parlare di quest'uscita con loro.
Quando finalmente arriva la sera, tutti noi siamo pronti per andare a ballare. Non vedo l'ora di passare la mia ultima notte qui, a Barcellona, con il mio ragazzo ed i miei amici.
Sono contenta di aver fatto questo viaggio con loro e sono contenta anche di condividere con loro queste mie piccole esperienze che poi, tanto piccole non sono.
In fondo sono ricordi che ci porteremo per tutta la vita. E poi è meglio prendersi cura dei propri ricordi perché non li si potrà viverli di nuovo.
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