70. Alessia
-ok Damon, adesso mi stai spaventando. Dove stiamo andando?- è da un po' che Damon ha le sue mani sopra i miei occhi, coprendomeli. Mi sta portando da qualche parte, ma non vuole dirmi dove.
-adesso vedrai...- risponde con un pizzico di mistero sulla lingua. Alzo gli occhi al cielo, anche se non vedo nulla e continuo a camminare guidata da lui.
Questo pomeriggio, dopo essere usciti da scuola, mi ha chiesto se avessi voglia di uscire con lui questa sera. Io ovviamente ho accettato, dicendo a Jack che andavo a cena da Giulia. Non so come avrebbe reagito se gli avessi detto che sarei uscita con Damon, di sera, il giorno di San Valentino.
Non so cosa Damon abbia in mente di fare, ma questa cosa mi eccita da morire. Nessuno mi ha mai fatto una sorpresa, specialmente per il giorno di San Valentino.
-Damon, ti prego. Mi stai facendo spaventare- continuo a lamentarmi come una bambina e lui ride leggermente.
-siamo arrivati- mi toglie le mani da sopra gli occhi, ed io spalanco leggermente le labbra per ciò che vedo.
Siamo in spiaggia. C'è un corridoio pieno di candele a terra che fa spazio ad un piccolo gazebo alla fine. Sotto il gazebo c'è un tavolo con due sedie, addobbato per la cena. È uno spazio così piccolo ed intimo.
Mi giro e lo guardo -Damon...è... bellissimo- sorrido e lo bacio -ma quando l'hai fatto?- non può aver fatto tutto in poco tempo.
-un po' ieri e un po' oggi- sorride, mentre camminiamo in mezzo a quel corridoio di candele.
Annuisco, non so che dire, sono senza parole.
-prego- Damon sposta la sedia per farmi sedere ed io lo ringrazio, dopo va a sedersi anche lui.
-è così bello qui...c'è un tale silenzio...- ammiro il mare e la luna che lo illumina. Sarà di sicuro la serata più bella della mia vita.
-ho cercato di fare le cose al meglio, solo per te- sorride e poggia la sua mano sulla mia.
-hai fatto tutto in modo perfetto.- sorrido complimentandomi con lui.
-hai fame?- domanda Damon facendomi vedere una cloche chiusa. In effetti sì, sono troppo curiosa di vedere ciò che ha preparato per me.
-Sì- annuisco.
Apre la cloche e sotto di essa si presenta una pizza margherita a forma di cuore. Oh che romantico. Me ne porge un pezzo, che accetto molto volentieri e poi ne prende uno anche per lui.
-vino?- domanda mostrandomi la bottiglia che tiene in mano.
-certo- gli porgo il bicchiere che subito riempie con del vino rosso.
-grazie- ne bevo un sorso.
-sei bellissima, come sempre- il vino mi va quasi di traverso, ma cerco di non darlo a vedere e alzo lo sguardo verso di lui e credo di essere diventata rossa. Sento le guance andarmi a fuoco. Gli sorrido leggermente.
Beh, oggi volevo essere carina per lui e devo dire che il mio piano ha funzionato. Ho lasciato il trucco che avevo oggi, ma ho cambiato i vestiti, abbinandoli al mio rossetto.
Ho messo un vestito che mi arriva fin sopra al ginocchio, bordeaux e con una striscia nera in pizzo alla fine della gonna. E come scarpe, ho optato per delle decolté nere con plateau.
I capelli li ho lasciati al naturale, facendo dei piccoli boccoli sulle punte.
-grazie- dico con un filo di voce.
Dopo aver finito la pizza mi porge un cupcake molto carino. È un cupcake al cioccolato, con crema alla vaniglia sopra e decorazioni a forma di cuore. Al centro c'è una piccola fragola con il cioccolato sopra.
-bellissimo anche questo- lo assaggio -e anche buono- ammetto. Devo dire che tutto ciò che ho mangiato questa sera era buono.
Vorrei sapere se abbia preparato tutto lui o se lo abbia comprato. Metto da parte la mia curiosità. Non voglio rovinare questo bel momento con questa domanda così insignificante.
-grazie-, sorrido alle sue parole e alzo lo sguardo verso di lui.
Mi guarda con quei suoi occhi grigi e con un lieve sorriso sulle labbra e poi ride scuotendo la testa.
-che c'è? Ho qualcosa che non va?- domando preoccupata.
Oddio ti prego, fa che non mi sia sporcata con la crema del cupcake, non voglio pensarci.
-no, non hai niente che non va- sorride. Mi pulisco la bocca e lo guardo.
La sua mano si poggia delicatamente sulla mia guancia e il suo pollice fa dei piccoli cerchi sui miei zigomi. Adoro quando fa così, di solito vuol dire che mi deve dire qualcosa d'importante.
-Alessia...- sussurra guardandomi.
-Damon- rispondo con lo steso tono.
Stiamo tutti e due sussurrando. Questa serata non potrebbe andare meglio di così. All'improvviso toglie la mano dalla mia guancia e si alza affiancandomi. Che ha intenzione di fare?
Mi giro verso di lui e lo guardo mettersi in ginocchio davanti a me. Ok ora muoio. Prende le mie mani ed incomincia a parlare.
-Alessia, da quando ti ho incontrato sono cambiato moltissimo. Hai stravolto completamente la mia vita in meglio. Prima ero un Don Giovanni, lo ammetto, ma da quando ci sei tu l'unica persona a cui penso sei sempre e solo tu. Riempi i miei pensieri e le mie giornate. Mi fai felice ogni volta che stai con me ed ogni volta che ridi alle mie battute. Ogni volta che ti voglio fare arrabbiare mi dai sempre dello scemo e questo mi piace, in fondo sono il tuo scemo e tu la mia piccola. Vorrei passare ogni singolo giorno con te e lo stesso vale per le notti. Vorrei che tu fossi il mio presente ed il mio futuro.- ho le lacrime agli occhi, questo discorso mi sta facendo particolarmente emozionare.
Sorrido cercando di scacciare via le lacrime che sono uscite senza il mio permesso e gli faccio cenno di continuare.
-ecco, io volevo chiederti...- prende un cofanetto dalla tasca della sua giacca e lo apre mostrandomi un anello magnifico che mi è particolarmente familiare -vorresti essere la mia fidanzata ufficiale?-.
Ok, non posso più trattenermi, scoppio in lacrime abbracciandolo.
-oh Damon- singhiozzo -si, si che lo voglio- piango senza sosta. Probabilmente il trucco starà colando, ma poco m'importa.
Nessuno si è mai dichiarato a me in questo modo.
''Beh, nessuno si è mai dichiarato a te.'' mi ricorda la mia me interiore e non posso che darle ragione.
Mi slaccio dall'abbraccio e lo guardo negli occhi. Sorride vedendomi piangere e con la sua mano mi asciuga le lacrime -non piangere- scuoto la testa.
-sono lacrime di felicità- sfoggia il suo meraviglioso sorriso e annuisce.
Prende l'anello dal cofanetto -mi puoi porgere la tua mano per favore?- domanda. Io gliela porgo subito e lui posiziona l'anello nel mio anulare e poi mi bacia. Ricambio il bacio attirandolo a me con tutta la forza che ho in corpo.
Dopo vari minuti ci fermiamo e ci guardiamo negli occhi. Prende una ciocca dei miei capelli e inizia a giocarci. ''Vedi che ho sempre ragione? A lui piace giocare con i miei capelli, se avessi fatto una treccia non avrebbe potuto farlo.'', mi congratulo con la me interiore per la scelta che ho fatto.
-e adesso che facciamo?- domando.
-in che senso?- chiede continuando a giocare con i miei capelli.
-io non sono molto brava con queste situazioni ufficiali, che si dovrebbe fare?- non posso dire che io non sia imbarazzata, perché starei dicendo una balla assurda. Io non so proprio niente sulle relazioni ufficiali, non so come comportarmi o che cosa fare. Sono una frana completa.
-credo che la prima cosa da fare sia parlare con tuo fratello, ha il dovere di sapere con quale affascinante persona ti sei messa- mi informa.
-sempre modesto, eh?- rido -e comunque hai ragione, ma non possiamo dirgli che stiamo insieme da quando abbiamo giocato ad obbligo o verità quella sera, è passato molto tempo...- quasi un mese.
Non so come la potrebbe prendere.
-potremmo dirgli che avevamo paura di come l'avrebbe presa e che prima di dirglielo volevamo essere sicuri di cosa proviamo l'uno per l'altro- è veramente una bella idea.
-quello che avevo pensato io- sorrido, il problema è quando glielo dovremmo dire -e quando glielo diremo?- domando.
-adesso-.
Adesso? Cosa? Ma è forse impazzito? Io volevo passare la serata con lui e lui dice di andare a parlare con mio fratello?
-proprio adesso?- domando facendo il broncio.
Ti prego, dimmi che prima passeremo una bellissima serata insieme e che poi, quando dovremo tornare, glielo diremo con calma.
-si, prima lo facciamo, prima potremo stare insieme senza nasconderci.- mi bacia e mi prende per mano.
È vero, più il tempo passa e più questa bugia dell'io e Damon siamo solo amici, andrà avanti. È meglio dire a Jack come stanno veramente le cose, oggi stesso come dice Damon.
-uff...ok- sbuffo ed incominciamo a camminare -ed io che volevo passare il San Valentino con il mio ragazzo- bisbiglio a bassa voce sperando che non mi senta.
-anch'io lo volevo, ma preferisco dire la verità a tuo fratello, non vorrei mai che lo venisse a sapere come l'ultima volta e che s'infuriasse con me e con te.- so che si riferisce a quando ha scoperto che io e Matt stavamo insieme.
Comprendo perfettamente il perché voglia parlare con Jack. In fondo, come dargli torto? Non vuole ritrovarsi a litigare con mio fratello per la stessa ragione per il quale Jack ha litigato con Matt.
-ok, andiamo- saliamo sulla sua moto e partiamo.
* * *
Appena arriviamo a casa, rimaniamo un po' fuori a decidere come dire a mio fratello che io e lui stiamo insieme.
-io ho paura, non so come la potrebbe prendere questa volta...cioè quel bastardo di Matt mi ha lasciato e lui potrebbe pensare che farai così anche tu e che poi lui...- non mi fa finire di parlare.
-tranquilla, andrà tutto bene, dobbiamo solo dirgli la verità.- sorride e suona al campanello.
Dopo qualche secondo si presenta alla porta Jack, ed incomincia a guardarmi in modo strano come per chiedere ''e lui che ci fa qui? E perché non sei con Giulia?'', chino leggermente la testa.
-Damon, che ci fai qua? Non sapevo che venissi.- la voce di mio fratello sembra abbastanza tranquilla, il che mi spaventa parecchio.
-Sì, sono venuto ad accompagnare Alessia a casa- Jack mi fulmina con lo sguardo.
-ma come, non eri da Giulia?- oddio adesso che gli dico?
-ehm...io...-.
-no, era con me, siamo usciti insieme e adesso la sto riaccompagnando a casa- s'intromette Damon.
Lo ringrazio mentalmente. Non so che dire, ho un groppo in gola che non riesco a mandare giù. Probabilmente farò parlare Damon, perché non ho proprio parole per descrivere come io mi senta.
-e che ci facevate insieme?- chiede mio fratello. Ed ecco arrivato l'interrogatorio e il fratello iperprotettivo di sempre.
-l'ho invitata a cena- la faccia di Jack si increspa in una smorfia di confusione -volevo stare solo con lei- continua Damon.
O mamma, sono sicura che adesso Jack lo ammazzerà di botte. Ti prego signore, fa che sia ragionevole e che parli come le persone normali, senza dover alzare le mani.
-mh...capisco...- vuole sapere di più e quando Damon mi guarda, capisce che dovrà essere lui a parlare, perché io non spiccicherò nemmeno una parola.
-senti Jack, io e Alessia vogliamo essere sinceri con te.- ed ecco che Damon inizia a parlare.
Quanto vorrei non essere qui mentre dice tutto quello che sta per dire, ma purtroppo devo stare qui per vedere la reazione di mio fratello e per fermare una rissa che probabilmente si scatenerà fra pochi minuti.
-Andrò dritto al punto a dirti questa cosa- fa una breve pausa e dopo un lungo respiro e un occhiataccia rivolta da Jack, si decide a parlare -io e Alessia stiamo insieme da un mese- il silenzio cala tra di noi e le pupille di Jack diventano più scure del solito, segno che si sta arrabbiando.
Oh no, non va affatto bene.
-voi due...un mese...Perché non me lo avete detto?- domanda quasi sconvolto.
-avevamo paura di come avresti reagito, si insomma, visto come ti sei comportato con Matt...ma principalmente io avevo paura che con Damon ti potesse succedere anche la stessa cosa e non volevo che accadesse perchè Damon non è minimamente uguale a Matt.- sono io a parlare questa volta.
L'ho fatto. L'ho veramente fatto. Da dove ho preso tutto questo coraggio di parlare?
Jack non dice una parola, si limita solo a guardarci, così Damon riprende a parlare.
-Jack, lo so che per te non è facile, insomma, nemmeno per me lo è. È strano vedermi con la sorella del mio migliore amico, ma mi ci sto abituando. Io amo tua sorella, la amo con tutto il mio cuore, ti sembrerà strano visto che non ho mai avuto una relazione seria con nessuna ragazza, ma devi credermi quando ti dico che senza Alessia potrei seriamente morire. Lei riempie ogni momento della mia vita e mi rende una persona diversa ogni giorno che passa. Credimi quando ti dico che non la farei mai soffrire, non è quello che voglio. Io voglio che lei sia felice e che lo sia con me. Voglio passare ogni singolo momento della mia vita con lei e, da quanto ho capito, anche lei vuole la stessa cosa. Vuole essere felice ed io l'appoggerò in questa sua scelta. Ma per essere completamente felice, lei vuole che tu sappia che noi due stiamo insieme e che tu accetti il fatto che noi due ci amiamo, in fondo, come suo fratello maggiore, hai il diritto di sapere con chi stia tua sorella e adesso noi ti chiediamo, puoi accettare la nostra relazione?- Damon termina il suo monologo ed io rimango letteralmente basita da ciò che ha detto.
Cioè, mi ha praticamente fatto una dichiarazione d'amore involontariamente mentre parlava con Jack. Neanche sulla spiaggia, quando mi ha chiesto di essere la sua fidanzata ufficiale mi ha detto così tante cose. Non posso credere che abbia detto davanti a mio fratello che mi ama e che vuole passare ogni singolo momento della sua vita con me. Non ci credo che abbia detto che riempio ogni momento della sua vita e che io lo abbia cambiato.
Jack fa un piccolo cenno di sorriso, ma non parla. ''Che cosa voleva significare quello, scusa?'', domanda sfottente la mia me interiore.
-mi piaci Damon, sono felice che sia stato tu a conquistare mia sorella, nessuno mi aveva mai riferito tutto quello che provava per mia sorella così....direttamente. Sono felice che tu sia stato sincero con me e che abbia persino fatto arrossire mia sorella con tutte quelle parole.- come se n'è accorto se è sera?
Damon si gira verso di me ed io vorrei sprofondare. Mi sorride ed io abbasso la testa, sto completamente impazzendo.
-questo significa che possiamo stare insieme senza che tu ci faccia storie?- mi faccio coraggio e glielo chiedo.
Lui mi guarda e poi porge una mano a Damon che lui stringe subito -benvenuto in famiglia amico-, lo tira a sé e lo abbraccia.
Caccio un sospiro di sollievo e mi stampo sulla faccia un sorriso a 32 denti, non vedo l'ora di cominciare questo nuovo capitolo della mia vita. Niente più bugie, niente più doversi nascondere. Solo verità e sincerità gli uni con gli altri.
Sorrido vedendo la faccia felice di mio fratello e la faccia altrettanto felice di Damon. Poi quest'ultimo si gira verso di me e mi attira a sé, baciandomi come se niente fosse, davanti a Jack.
Se iniziamo così questa cosa prenderà una piega molto storta secondo me.
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