57. Alessia

Sono preoccupatissima. Damon non si fa né vedere, né sentire da qualche giorno. Non ci sentiamo da quando non sono andata quel giorno a scuola. Non so più che cosa pensare.

Jack sembra non essersi accorto della sua assenza e nemmeno gli altri, però io si. Vedo quando manca e quando è presente. In questo momento sto andando a casa di Damon per vedere se è lì o se almeno i suoi genitori sanno se è andato in un determinato posto.

In questi giorni non ho fatto altro che chiamarlo ed inviargli messaggi, a cui lui, non so perché, non ha risposto.

Voglio capire il perché di questa sua assenza. Spero solo che non sia arrabbiato con me per quello che ho detto l'altra volta nel messaggio. Non sarebbe normale. Lui non è uno che si arrabbia per questi scherzi infantili.

Arrivata davanti la porta di casa di Damon, suono. Non mi sistemo nemmeno per fare bella figura davanti ai suoi genitori, o semplicemente davanti a sua madre, voglio solo parlare con Damon.

La porta si apre e spunta Anna vestita come se dovesse uscire. La sua faccia si rattrista un po' quando mi vede, forse non si aspettava di vedermi o semplicemente aspettava qualcun altro, dopo respira e allarga la sua bocca in un grande e finto sorriso.

-Alessia, che piacere rivederti-.

-Anche per me è un piacere- abbozzo un sorriso cercando di essere più tranquilla possibile.

-entra pure- spalanca la porta ed io entro andando a sedermi nel salone, seguita da Anna che cammina a passo veloce.

-Anna, vado dritta al punto- raddrizzo la schiena e la guardo negli occhi -vorrei sapere dove si trova Damon-.

La sua espressione cambia da semi contenta, a pensierosa e allo stesso tempo triste e scoraggiata.

Ma che succede? Perché quando chiedo a tutti di Damon, sembra non importargli oppure, come nel caso di Anna, fanno questa espressione? Devo andare in fondo a questa storia, voglio sapere dov'è Damon.

-Anna, che succede?- le chiedo quasi preoccupata. Non quasi, sono veramente preoccupata, ma non lo do tanto a vedere perché poi si vedrebbe troppo che io e Damon siamo più di semplici amici.

-ecco... Damon non si fa né vedere, né sentire da quasi una settimana- sospira abbassando lo sguardo -io e suo padre non sappiamo dove sia, e non è da lui mancare così tanto da casa- alzando lo sguardo, noto i suoi occhi lucidi e delle piccole lacrime che scendono lungo la sua guancia.

Da più di una settimana? Ma se io il giorno dopo la cena con i suoi genitori l'ho sentito.C'è qualcosa che non quadra qua. Non è possibile che scrive a me e non ai suoi genitori. Non ha un minimo di logica. Non penso si sia litigato con loro, o almeno spero.

In effetti, pensandoci bene, quando Fabrizio ha chiesto dei miei genitori lui gli ha tirato uno sguardo fulminante. Sembrava volesse ucciderlo in quel preciso momento per ciò che aveva appena a detto.

Ma non penso si sia litigato con lui dopo che me ne sono andata, non avrebbe senso. Io gli ho detto che non era quello il motivo per il quale me ne stavo andando, anche se era proprio quello in motivo, e lui mi ha voluto credere.

Spero non se ne sia andato per questo e nemmeno per quel messaggio che gli ho inviato, nel quale gli dicevo che avrei chiamato Blake per stare abbracciata a lui nel letto e per farmi accarezzare i capelli.

Lui sa che io lo amo e che quando faccio così scherzo solo perché voglio ingelosirlo, è un gioco che facciamo entrambi molte volte.

Vorrei sapere dove si trova in questo momento, voglio sapere il motivo di questa sua assenza.

Mi metto accanto ad Anna e poggio la mano sulla sua spalla e cerco di tranquillizzarla.

-posso chiederle una cosa?- annuisce -il giorno dopo la cena in cui sono stata presente io, vi ha scritto o era a casa?-.

-quella sera lui si era arrabbiato con suo padre, ma non era nulla di grave perchè poi hanno fatto pace.
Un'ora dopo essertene andata, lui ha preso il giubbotto e se n'è andato, dicendo che sarebbe ritornato tardi.
Da quel momento non lo abbiamo né più visto, né sentito, abbiamo perso completamente le sue tracce.-

Allora si è arrabbiato con suo padre...ma poi hanno fatto pace, quindi non ha senso andarsene e non tornare.

Non ho ancora capito il motivo per il quale se ne sia andato e sto letteralmente impazzendo. Lui mi ha lasciato senza dirmi niente e senza avvertirmi.

È sparito così... In un attimo.

-lo troveremo- la rassicuro -lo troveremo- ripeto cercando di convincere più me stessa che lei.

Ci sono mille posti in cui potrebbe essere andato, ma in nessuno di questi posti può "nascondersi", se così possiamo dire.

Ricordo ancora il sogno che ho fatto la settimana scorsa. C'ero io, nelle strade moderne di Chicago. Ad un certo punto spunta una coppia abbastanza bella devo dire, che si tiene per mano.
Il ragazzo sembrava carino e lo stesso la ragazza. Ma quella ragazza ha dei particolari che mi ricordano qualcuno. I vestiti così erano familiari, era vestita interamente di nero e aveva gli stivaletti come quelli che ho io che arrivano alla caviglia.

A pensarci bene, aveva anche i capelli come i miei. Aveva i boccoli che le cadevano su tutta la schiena, come me. Ora che ci penso era vestita uguale a me nel giorno in cui mi sono preparata perché aspettavo l'arrivo di Damon, che sfortunatamente non è mai arrivato.

Prima di svegliarmi però ho sentito qualcuno gridare aiuto. Era una voce neutra. Non era né maschile e né femminile, non si riusciva a distinguere bene chi parlasse.
Se fosse stata la voce di Damon l'avrei riconosciuta.

Ma non credo sia la sua, e poi com'è umanamente possibile che io sogni Damon che chiede aiuto? Non sono mica una sensitiva. Anche se non è possibile quello che mi è successo, ho un brutto presentimento. Ho paura che gli sia successo veramente qualcosa.

-dobbiamo chiamare la polizia- sputo alzandomi dal divano.

-l'abbiamo già fatto e non lo hanno trovato. Hanno perlustrato tutta Chicago e le città vicine, ma niente. Sembra essere scomparso- la voce di Anna è colma di sconforto.

Ma deve pur esserci un luogo in cui si trova, non può essere sparito nel nulla. Per quanto lo conosco, so che non lascerebbe mai i suoi amici, me e soprattutto la sua famiglia senza avvertire.

-ma ne è sicura? Dovrà pur essere da qualche parte.- faccio avanti e indietro per la stanza.

Sto incominciando ad agitarmi e si vede parecchio.

-la polizia sta continuando a cercare,ma se non lo troveranno entro due giorni, sospenderanno le ricerche. Non c'è più nulla da fare.- la sua voce è strozzata dalle sue lacrime e dai suoi singhiozzi -non voglio perdere mio figlio- scoppia in pianto quasi disperato.

-Noi lo troveremo. Starò qui se servirà a velocizzare le ricerche, sempre che per lei non sia un fastidio- preciso decisa e determinata.

-noi lo troveremo. Non possiamo abbatterci e perdere le speranze. Damon ha bisogno di noi. Nessuno vuole stare solo, tantomeno lui. Noi lo troveremo perché deve ritornare da noi, deve ritornare a far parte di questa famiglia e deve tornare dai suoi amici. Deve tornare soprattutto da me...- mi blocco perché oltre a fare un pensiero abbastanza da egoista, ho detto davanti ad Anna che Damon deve tornare da me, quindi cerco di sistemare quello che ho detto -...perché io sono sua amica e ci tengo a lui-.

Anna si alza lentamente dal divano e dolcemente si avvicina a me mettendomi una mano sulla spalla.

-sei una ragazza davvero speciale Alessia- i suoi occhi mi guardano con amore. Mi ricordano così tanto gli occhi di Damon che quasi mi metto a piangere.

-mio figlio è davvero fortunato ad avere una ragazza come te al suo fianco, non è mai stato attaccato ad una ragazza così tanto da portarla in casa e farcela conoscere.- abbozza un sorriso -da quando conosce te, la sua vita sembra cambiata. Prima non stava mai in casa e si ritirava alle prime luci dell'alba, saltava la scuola e molte volte, anche se lui non lo sa, l'ho visto portarsi diverse ragazze in camera sua per poi farle sparire senza avere più nessun contatto con loro. Adesso è diverso. Lui esce più frequentemente, non manca mai a scuola e soprattutto è più presente in famiglia. E questo è solo grazie a te Alessia.- la voce di Anna è dolce e in me s'insidia un senso di tristezza, ma anche di felicità, perché sapere che sono d'aiuto per qualcuno è bello. Ti fa sentire speciale sia fuori che dentro.

-grazie- è l'unica cosa che mi viene da dire. Sono senza parole, non credevo di essere così importante per Damon.

Adesso sono più convinta di volerlo e doverlo trovare. Devo trovarlo per tenerlo accanto a me e non separarmi mai più da lui, voglio trovarlo perché senza di lui mi sento persa.

Lui è la mia aria. Senza di lui muoio. Lui è l'essenziale che mi serve per vivere.

Devo iniziare le mie ricerche e devo trovarlo al più presto. Non posso più vivere senza di lui. Ho bisogno della sua presenza e delle sue carezze. Ho bisogno di lui.

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