47. Alessia
Sono piena di emozioni in questo momento. Damon mi ha baciata ed io non mi sono nemmeno mossa, anzi, ho anche accettato il bacio.
Un minuto prima gli urlo contro e un minuto dopo non so che dire. Sono completamente in silenzio davanti a lui. Vorrei sapere cosa sta pensando in questo momento, vorrei sapere cosa ha provato visto che con le altre ha detto che non ha provato nulla.
Con altre intendi Evelyn?
Grazie coscienza per avermela fatta ricordare. Me l'ero pure scordata per un momento.
Sono piena di pensieri, perché mi ha baciata? Forse per aggiungermi alla lista di ragazze che si è fatto, ne sono sicura.
Lista? Ha una lista di ragazze?
Si, cioè no, non lo so. Non so se ne è capace. Spero che non sia per questo, non lo sopporterei.
E allora perché dici di essere sicura?
Non lo so... È la prima cosa che mi è venuta da pensare. Di solito i ragazzi così fanno una lista dove scrivono i nomi delle ragazze che si sono portate a letto.
Così come?
Così... Playboy, fighi della scuola ecc...
Quando l'ho visto la prima volta mi è sembrato un ragazzo "so tutto io", ma adesso che lo conosco bene è una brava persona.
Apparte ciò che è successo con Evelyn stamattina a scuola, in cui mi è sembrato il peggior ragazzo sulla terra che avessi mai potuto incontrare.
Mi è salita una rabbia irrefrenabile quando li ho visti insieme e poi così vicini.
Vicini è dire poco...erano attaccati.
Ecco appunto. Grazie per correggermi cara coscienza.
Adesso non so che fare, la sera è arrivata velocemente e la luna splende come non mai in cielo.
Mi sento felice ma anche spaventata.
Senza pensieri ma con molti dubbi.
Chiusa in me stessa ma allo stesso tempo libera e protetta.
-Alessia...- sussurra con voce soave Damon. La sua mano si avvicina alla mia guancia e il suo pollice accarezza i miei zigomi facendo dei piccoli cerchi.
Che dico adesso? Non so cosa fare.
Un attimo fa gli grido contro tutto ciò che ho dentro da quando l'ho visto. Gli urlo in faccia tutta la rabbia che il mio corpo ha accumulato in questi mesi.
Mentre urlavo pensavo ai miei genitori, a Jack, all'ospedale...
Ho persino pensato a Matt. Cavolo, mi sono tolta un grande peso.
Urlare a Damon i miei sentimenti è stata una cosa strana. Non l'ho mai fatto e adesso mi sono tolta un peso di dosso perché ho tolto dal mio corpo tutta la rabbia che avevo represso in questi mesi.
Sono vuota. Ma è un vuoto piacevole. È un vuoto che ti fa respirare e che ti rende libera di fare ciò che vuoi.
-Alessia...rispondimi- Damon cerca di farmi parlare accarezzandomi la guancia e puntando i suoi occhi di ghiaccio sui miei.
-Damon...- la mia voce sembra quasi un sussurro. La mia mano incontra il suo collo e i miei occhi guardano i suoi.
Le nostre labbra si incollano di nuovo, in un bacio pieno di desiderio e passione.
I nostri bacini si scontrano quando Damon prende i miei fianchi con le sue mani e mi avvicina di più a sé.
Le mie labbra chiedono l'accesso alla sua bocca che lui concede facendo incontrare le nostre lingue e creando una danza sincronizzata da cui nessuno dei due sembra volersi staccare.
-Alessia...- Damon geme io il mio nome sulle mie labbra senza staccarsi un attimo da me.
-Damon...- rispondo facendo lo stesso e stringendo di più le mie mani attorno al suo collo per avvicinarmi di più a lui.
Mille emozioni mi stanno travolgendo. Ho sempre bramato questo bacio e adesso è arrivato. E sono stata io a prendere l'iniziativa questa volta facendo il primo passo per far combaciare una seconda volta le nostre labbra.
Ad interrompere questo momento di felicità è il telefono di Damon.
-non rispondi?- chiedo appoggiando la mia fronte sulla sua.
-non m'importa in questo momento- ricomincia a baciarmi ma poggio le mani sul suo petto allontanandolo di un po'.
-forse dovresti rispondere... E se è successo qualcosa?-.
Sbuffa sonoramente prendendo il telefono e rispondendo senza vedere chi fosse.
Alcune volte è proprio come me, anch'io quando sono arrabbiata rispondo senza guardare oppure quando mi sono appena svegliata.
Spero non ci metta molto perché ho di nuovo voglia delle sue labbra sulle mie.
Si allontana un po' da me e quasi lo sento sussurrare.
-No. Hai già creato abbastanza problemi oggi- sembra nervoso.
-Non hai capito che devi lasciarmi in pace?- continua stringendo i pugni.
-Non è significato niente per me, lo vuoi capire?- chissà con chi starà parlando.
-No,quella volta è stato solo uno svago. Tu non sei niente per me. Nessuna ragazza è niente per me e non mi impegnerò mai in una relazione seria con nessuna. Le ragazze sono solo dei passatempi per me, tu sei stata uno di quelli. Quindi ora lasciami in pace e non chiamarmi più-.
Spalanco gli occhi per ciò che ha detto. Forse lui non sa che la sua voce è stata un po' alta e per questo ho sentito tutto perfettamente.
Non ho capito con chi parlasse al telefono ma ciò che ha detto mi ha fatto riflettere molto.
*Quella volta è stato solo uno svago.*
Uno svago? Di che svago stava parlando? Ha fatto una partita con qualcuno?
Non credo si arrabbierebbe così tanto se fosse stata solo una partita.
*Tu non sei niente per me.*
Chi non è niente per lui? Starà sicuramente parlando con qualcuno che lui odia, visto il suo tono di voce.
Forse intendeva dire non sei niente per me perché non ti considero mio amico.
Pensi davvero che stia parlando con un suo amico?
Si, perché? Non dovrei?
Non hai pensato che forse stia parlando con una ragazza?
Impossibile... Non credo, almeno... Non ne sono sicura.
Le sue ultime parole mi lasciano allibita e non faccio altro che pensarci.
*Nessuna ragazza è niente per me e non mi impegnerò mai in una relazione seria con nessuna. Le ragazze sono solo dei passatempi per me, tu sei stata uno di quelli.*
Nessuna è niente per lui, quindi nemmeno io.
Dire che non si impegnerà mai in una relazione seria con nessuna mi fa riflettere molto.
Non vorrà stare con me perché è troppo impegnato ad essere il playboy della scuola che si porta a letto tutte le ragazze che gli passano davanti.
E poi dire che per lui le ragazze sono solo dei passatempi mi fa credere che io faccia parte di quei passatempi.
Perché io? Perché ha baciato proprio me? Perché l'ho dovuto incontrare quel giorno alla scogliera? Non riesco a darmi una risposta.
Piano con le domande, non riesco ad assimilarle tutte in una volta.
Forse mi ha baciata perché voleva vedere se con me era diverso che con le altre. Voleva sapere se riusciva a conquistare anche me, la povera e illusa Alessia che ha perso i genitori e si dispera sulle spalle del primo che incontra.
Voleva e vuole sapere com'è avere un giocattolo nuovo su cui comandare.
Ma io no. Non ci sto al suo gioco. Non sono una di quelle sue puttane che può prendere e lasciare ogni volta che vuole.
No. Io sono Alessia Stewart e adesso mi sono davvero stancata.
Non sono un oggetto, sono una persona come le altre e voglio essere trattata come tale.
Appena Damon si gira corre verso di me e mi bacia.
Mi allontano tirandogli uno schiaffo che fa girare la sua faccia dall'altra parte.
-sei uno stronzo- urlo.
Si passa la mano sulla guancia e mi guarda confuso -ma che succede...?-.
-succede sei uno stronzo!-, ripeto più forte -succede che mi sono fidata di te, ma tu non mi hai ripagata della stessa moneta- urlo andandomene ma sento fermarmi da un braccio e mi giro di scatto.
-Che ho fatto adesso?- chiede guardandomi e aggrottando le sopracciglia.
-cos'hai fatto? Mi chiedi pure cos'hai fatto?- rido come se fossi pazza.
-si. Cosa ti ho fatto? Perché da un momento all'altro hai cambiato umore?- si acciglia.
-Quella volta è stato solo uno svago-, imito la sua voce -Nessuna ragazza è niente per me e non mi impegnerò mai in una relazione seria con nessuna. Le ragazze sono solo dei passatempi per me- cerco di trattenere le lacrime che tentano d'uscire.
-a volte penso di essere questo per te, uno stupido passatempo- lui allenta un po' la presa dal mio polso, ma senza lasciarmi andare.
-Alessia... Io non intend...- lo blocco.
-cosa? Non intendevi dire che sono un passatempo anch'io? Beh non ti credo- lo guardo con sguardo omicida.
-Oppure vuoi dirmi che non mi devo illudere per ciò che era successo prima che qualcuno ti chiamasse, perché non hai intenzione di impegnarti seriamente con qualcuno?- passo una mano tra i capelli e tento di non guardarlo.
In questo momento vorrei solo che sparisse. Ero così tranquilla prima che venisse lui e adesso... Adesso sono più incazzata di prima. Non voglio più sentire menzogne non voglio più vedere o parlare con nessuno.
-Alessia posso spiegarti?- chiede in tono supplichevole.
-NO, non puoi. Non puoi più fare niente con me. Anzi, sai cosa? Dimentica che esisto perché un ''noi'' non potrà mai esistere. Devo confessare che lo avrei voluto, ma si sa... Quando la vita ti offre qualcosa di bello, qualcuno lo prende e te lo strappa via in un attimo- mi stacco dalla presa di Damon.
Sento che si sta di nuovo avvicinando a me ma lo precedo girandomi -non provare a seguirmi o a fermarmi, altrimenti non so se risponderei delle mie azioni- gli punto un dito contro per poi andarmene lasciandolo li con le mani distese lungo i suoi fianchi ed un espressione sconvolta in viso.
Non voglio più vederlo da nessuna parte, so che sarà difficile visto il fatto che frequentiamo la stessa scuola, la stessa classe e alcune volte lo stesso gruppo di amici.
Devo dimenticarlo.
Damon non è nessuno per me e mai lo sarà. Devo dimenticare il giorno in cui l'ho incontrato e il giorno in cui ho cominciato a provare qualcosa per lui.
Sai che non puoi negare ciò che provi, vero?
Io non provo niente per lui.
Sicura?
No, non lo sono. Forse qualcosa per lui la provo, odio, disprezzo, rabbia. Ecco cosa provo per lui. Tutte queste belle emozioni me le fa provare lui.
Non sono la ragazza più fortunata di questo mondo? Così tante emozioni in una volta sola, così tante emozioni con una persona sola.
Non pensavo sarei arrivata a dire questo ma devo ammetterlo, io odio Damon.
Odio il giorno in cui mi ha dovuta salvare dalla scogliera, se non fosse stato per lui io adesso non sarei qua. Probabilmente sarei stata meglio, con i miei genitori e i miei nonni e con tutte le persone che se ne sono andate.
Odio quando ho ricevuto quella chiamata da Matt in cui ha detto che mi lasciava ed io sono andata a piangere sulla spalla di Damon per poi chiamarlo ''migliore amico''.
Ma che mi passava per la testa? Ero forse impazzita? Probabilmente si, visto che sono andata avanti con questa storia fino ad oggi.
Fino ad oggi pensavo che tra me e Damon potesse nascere qualcosa. Ci ho creduto tutto il tempo. Il mio desiderio si è quasi realizzato quando mi ha baciata ed ha sussurrato il mio nome così soavemente da farmi alzare da terra.
Ma purtroppo tutti i nodi vengono al pettine. Io e Damon non siamo fatti per stare insieme e me lo dimostra il fatto che abbia parlato al telefono con qualcuno e che abbia detto che le ragazze sono solo un passatempo per lui e che non si impegna seriamente con una di loro.
Ecco cosa sono io per lui. Un passatempo. Un inutile passatempo.
Devo dimenticarlo e basta. Non ho più ricordi con lui. Non ho scene belle o brutte.
Solo il vuoto.
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