42. Giulia
Sono davvero arrabbiata con Alessia. Non ha rispettato la nostra scommessa, ma cosa c'è di male a baciare un ragazzo? Le ho visto aprire gli occhi più del solito quando ha visto che si era seduto accanto a lei Damon.
Non mi sono per niente trattenuta dal ridere, in effetti, sono una che sa quel che fa. Non faccio scommesse senza sapere se vincerò o meno.
Di solito vinco sempre e le persone non capiscono come faccia, io me la rido un po' ma poi dico ironicamente che "questa è la vita, a volte si vince, a volte si perde".
Sono sdraiata sul letto della mia camera, le mani sulla mia pancia e la testa poggiata sul cuscino.
Penso a cosa starà facendo Alessia, probabilmente mi starà deridendo del fatto che ha annullato la scommessa.
Oppure sta solo dormendo.
Probabilmente...chi lo sa...non ne ho la più pallida idea.
Prendo il cellulare sentendolo vibrare. Un messaggio... ma chi sarà? Clicco per vedere il contatto ed è lui. Drake.
MESSAGGIO DA DRAKE
*Ehi, ci possiamo vedere oggi? Mi manchi e vorrei tanto vederti.*
Sorrido e subito rispondo senza pensarci un attimo.
MESSAGGIO A DRAKE
*Certamente, alle 17 al parco?*
MESSAGGIO DA DRAKE
*Ok, ti aspetto la allora :)*
MESSAGGIO A DRAKE
*Non vedo l'ora :)*
Salto giù dal letto ed in un nano secondo sono sotto la doccia.
Chissà perché vuole vedermi? Sono così felice però... mi sento la persona più felice di questo mondo in questo momento.
Sto quasi un'ora davanti all'armadio per scegliere cosa mettermi. La mia stanza sembra un porcile. Vestiti sparsi per terra e sul letto a casaccio. Di solito sono più ordinata, ma quando si tratta di scegliere un outfit per un uscita, che sia con amici o semplicemente con un ragazzo, la mia stanza si trasforma completamente.
Finalmente ho deciso cosa mettere. Ho preso il mio maglione blu, che mi piace tanto perché tiene parecchio caldo e in questi giorni sento più freddo del solito... Poi i jeans strappati sulle ginocchia che mi ha regalato Alessia per il mio compleanno che, al contrario del maglione, fanno entrare molta aria nelle gambe. Sono strana forte io. Infine, come scarpe ho optato per le mie converse nere e bianche, che sinceramente non mettevo da tanto tempo (foto).
Dopo che finisco di vestirmi prendo il cellulare per controllare l'orario, sono ancora le 16 e sono parecchio in anticipo rispetto al solito. Così decido di andare tranquillamente in bagno per sistemarmi i capelli, facendo dei leggeri boccoli con la piastra sulle punte e mettendo un po' di lacca per farli durare almeno fino a stasera.
Non so perché, ma mi piace l'effetto che hanno i miei capelli quando faccio i boccoli. Li vedo mossi e diversi. Spero che a Drake piacciano, in fondo li ho fatti anche per apparire più bella davanti ai suoi occhi.
Prendo la mia trousse dei trucchi ed incomincio a truccarmi. Sugli occhi ho deciso di non andarci pesante per oggi, applico soltanto una lieve striscia di eyeliner e il mascara nero volumizzante. Per le guance ho scelto un blush albicocca che illumina parecchio i miei zigomi. Mi piace molto far vedere i miei zigomi, quasi tutti mi hanno chiesto se fossero veri ed io rispondevo e rispondo ancora oggi di ''si''.
Per le labbra decido di applicare un lip gloss trasparente, essendo così naturale sugli occhi, non voglio sembrare una di quelle poco di buono con un rossetto che attira l'attenzione e poi è gradevole non avere nulla sulle labbra, è bello non preoccuparsi del fatto che se ne sia andato il rossetto o perlomeno, non hai la paura di lasciare qualche segno sulle guance delle persone.
Dopo aver finito torno a guardare il mio cellulare, accorgendomi dell'ora. Cazzo, ma sono stata così tanto tempo in bagno per farmi un semplice trucco e qualche boccolo sui capelli? Sono peggio delle lumache.
Apro frettolosamente l'armadio, prendendo il mio parka verde e mettendolo il più velocemente possibile. Corro per la stanza cercando tutte le cose che devo mettere dentro la mia borsa. Ma perché diamine non me le preparavo prima queste cose? Non riesco a capire... prima ero in tempo e adesso mancano solo 5 minuti all'incontro, com'è possibile tutto ciò?
Corro fuori dalla stanza come una furia e mi precipito davanti la porta, appena la chiudo si sente un forte botto, probabilmente mia madre mi ucciderà appena torno.
Cammino il più velocemente possibile, sapendo che Drake è già al parco. È solito suo andare almeno dieci minuti prima ad un appuntamento, per essere sicuro di non arrivare in ritardo. Dovrei fare anch'io cosi, ma ovviamente sono sempre io quella che ritarda.
Quando sto per arrivare al parco mi sistemo il più possibile i vestiti, per non sembrare una pazza appena uscita dal manicomio. Prendendo lo specchietto che avevo messo dentro la borsa, controllo se il mio trucco e i miei capelli siano ancora integri e fortunatamente è così.
Tiro un sospiro di sollievo e do un altro sguardo al mio outfit, sperando che a Drake piaccia tanto quanto piace a me.
Da lontano scorgo una figura abbastanza alta e magra, è girata di spalle e i suoi capelli seguono la direzione del vento, facendoli comparire più belli e spettinati. Dal modo in cui si sistema i capelli, capisco che si tratta di Drake. Sorrido avvicinandomi sempre di più a lui e notando le sue mani poggiarsi sulla sua folta chioma, spostandola e sistemandola il più possibile.
Sorrido a quel gesto che tanto mi fa impazzire. Piano piano mi avvicino a lui, fino ad arrivargli accanto.
-ehi- dico poggiandogli una mano sulla spalla.
Si gira mostrandomi il suo fantastico viso e i suoi occhi marroni che brillano di luce propria. Mi fa un sorriso a 32 denti che mi fa quasi sciogliere.
-ehi, pensavo non arrivassi più...- mi lascia un leggero bacio sulla guancia sinistra. Credo proprio che non mi laverò più quella guancia.
-si...ehm... ho fatto un po' tardi in effetti- balbetto parecchio imbarazzata -sinceramente ero in anticipo all'inizio, ma poi... sai com'è... il tempo è volato e sono volata anch'io con lui- rido scusandomi.
-dai, fa niente. L'importante è che adesso tu sia qui.- mette una mano sul mio fianco, facendomi sobbalzare un di un po'.
-già- sussurro sorridente.
* * *
-Quindi vuoi dirmi che hai un amico di Londra che è venuto qui perché ha scoperto che una sua amica era qui?- chiedo sorpresa sorseggiando il mio frullato alla fragola e cioccolato.
-si, è esattamente quello che ho detto- sorride.
Mi sorge spontanea una domanda. Come fa a conoscere un ragazzo di Londra? Non mi trattengo nemmeno un minuto che glielo chiedo curiosa.
-allora... quando e dove hai conosciuto questo tuo amico di Londra?- giro un po' il frullato e lo guardo negli occhi sorridendo.
-beh... sono andato a Londra per un mese, per uno scambio culturale organizzato dalla mia scuola. L'ho incontrato perché era il figlio della famiglia in cui sono andato a vivere.- sembra felice e questo mi fa sorridere ancora di più, chiedendogli di continuare.
-abbiamo parlato di molte cose, mi ha detto che ama gli scambi culturali perché può conoscere sempre nuove persone e quando ha scoperto che venivo da Chicago è uscita la storia di questa ragazza. In pratica lei è di Londra, ma è venuta a vivere qui con tutta la sua famiglia per il lavoro dei genitori. Credo che viva qui da 9 anni... non mi ricordo bene, comunque erano molto amici e non si separavano mai e quando lui ha scoperto che era andata via senza dirgli niente, si è sentito quasi tradito. Mi ha detto che non ha avuto molto tempo per venire a trovarla e che sarebbe partito quando il tempo glielo avrebbe permesso, infatti adesso è qui dopo 9 anni ed io spero proprio che riesca a trovarla. Non so dirti altro, non ricordo molto- ride quasi imbarazzato mettendosi una mano sulla testa.
-ok, comunque è bello che il tuo amico sia venuto qui per rivederla, se è andata via senza dire niente ci sarà stato di sicuro un motivo valido.- sorrido spostandomi i capelli all'indietro.
È carino quando è imbarazzato, mi fa sorridere e mi fa pensare che non sia l'unica a dimenticare le cose. Anch'io spero che questo suo amico dal nome sconosciuto incontri la sua vecchia amica. Deve essere triste separarsi da qualcuno a cui sei molto legato, specialmente se non sai il perché è andata via.
Mi alzo con lui andando a fare un giro per tutta la città, camminiamo tutto il tempo mano nella mano come una vera coppia. In effetti non so molto bene cosa siamo noi due, spero solo di non essere solo un'amica per lui, io voglio essere di più. Voglio che lui sia di più per me, l'amicizia è bella però non è ciò che voglio tra noi due.
Vorrei che Drake fosse la persona che mi starà accanto ogni giorno della mia vita. Vorrei svegliarmi con un suo messaggio che inizi con ''amore mio...'' e che finisca con ''ti amo davvero tanto''. Vorrei ritrovarmelo accanto in qualsiasi momento della giornata, per aiutarmi e per confortarmi quando sono in difficoltà e per farmi sorridere e divertire sempre.
Voglio lui, non voglio essere io e Drake. Voglio parlare con lui e sottolineare ogni volta che ''noi'' insieme siamo come il sole e la luna, diversi ma uguali allo stesso tempo, brillanti ma accecanti.
Il sole splende di giorno tramontando la notte, facendo spazio alla luna e la luna illumina la notte calando di giorno facendo ascendere il sole, questa sequenza si ripete all'infinito senza mai fermarsi e senza mai distaccare l'uno dall'altro.
Appoggio la mia testa sulla sua spalla e continuiamo a camminare felici e spensierati come una vera e propria coppia americana.
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